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Dusseldorf s'inchina al Giappone, e l'Italia c'è

  • grand slam
  • Giorgia Stangherlin
  • Vincenzo D’Arco
  • Dusseldorf
  • Giuliano Loporchio

Giornata numero tre per il Grand Slam a Dusseldorf e sono stati tre gli azzurri che sono saliti sul tatami, Giorgia Stangherlin nei 78 kg, Giuliano Loporchio nei 100 kg e Vincenzo D’Arco nei +100 kg. Il percorso odierno degli azzurri si è concluso molto presto purtroppo, nonostante tutti e tre si siano battuti senza risparmiare energia, idee e coraggio. Giorgia Stangherlin infatti, ha affrontato la tedesca Luise Malzahn, n. 12 nella classifica mondiale, e le ha ceduto soltanto al golden score su un o goshi. Un tedesco, Domenik Schoenefeldt, è stato fatale anche a Giuliano Loporchio, ma al waza ari di uchi mata preso, l’azzurro ha risposto con un uchi mata subito dopo. La caduta c’è stata (vedi foto), la valutazione no. Infine Vincenzo D’Arco, che ha superato il cinese Yin Yongije con un waza ari di yoko sutemi prima che arrivasse anche il terzo shido e poi si è battuto alla pari con Bekmurod Oltiboev, uzbeko n. 11, quinto ai mondiali a Baku. Al waza ari di morote seoi nage dell’uzbeko D’Arco ha risposto con waza ari di maki komi, ma all’ultimo secondo, e non è un modo di dire, lo scoreboard segnava proprio -1”, è arrivato il punto della sconfitta. “Vincenzo poteva andare tranquillamente avanti – è stato il parere del coach Francesco Bruyere – è stato bravissimo tecnicamente e tatticamente, soffre ancora un po’ il gap di peso, ma sta andando sempre meglio”. “Giuliano era senza dubbio superiore al suo avversario – ha aggiunto riferendosi a Loporchio - ma ha commesso un solo errore e lo ha pagato caro”. “Giorgia ha un grande spirito combattivo – ha aggiunto Francesco Bruyere - deve solo rimanere più lucida tatticamente e migliorare la gestione dell’incontro”. “Nel complesso ritorniamo a casa fiduciosi di essere sulla strada giusta – è stata la sintesi sul Grand Slam a Dusseldorf - abbiamo raccolto ancora dati importanti che ci aiuteranno nel processo di crescita della squadra. I ragazzi domani torneranno nei rispettivi club per una settimana e poi ripartiremo con l’OTC a Nymburk per preparare il Grand Slam a Ekaterinburg e il Grand Prix a Tblisi”. Il Giappone, con nove medaglie d'oro, ha surclassato ancora una volta il medagliere di un Grand Slam. E l'Italia c'è.

Risultati della terza giornata.

90: 1) Mammadali Mehdiyev (Aze), 2) Sanshiro Murao (Jpn), 3) Mikhail Igolnikov (Rus) e Jesper Smink (Ned); 100: 1) Kentaro Iida (Jpn), 2) Guham Cho (Kor), 3) Laurin Boehler (Aut) e Zelym Kotsoiev (Aze); +100: 1) Hisayoshi Harasawa (Jpn), 2) Inal Tasoev (Rus), 3) Duurenbayar Ulziibayar (Mgl) e Stephan Hegyi (Aut); 78: 1) Mayra Aguiar (Bra), 2) Anna Maria Wagner (Ger), 3) Bernadette Graf (Aut) e Klara Apotekar (Slo); +78: 1) Idalys Ortiz (Cub), 2) Sarah Asahina (Jpn), 3) Maria Suelen Altheman (Bra) e Iryna Kindzerska (Aze)

Sorpresa Simeoli nel Grand Slam a Dusseldorf, poi finisce settima

  • grand slam
  • Maria Centracchio
  • Grand Prix Senior-Junior
  • Giovanni Esposito
  • Christian Parlati
  • Dusseldorf
  • Conegliano
  • Nadia Simeoli
  • Carola Paissoni
  • Torneo Judo Vittorio Veneto
  • Carabinieri
  • EJU Kata Tournament
  • Bruxelles

C’è il settimo posto di Nadia Simeoli nella seconda giornata del Grand Slam a Dusseldorf. Si tratta di un risultato che esprime soltanto in parte lo spessore delle gare dei cinque azzurri saliti sul tatami che, in tutti i casi, si sono battuti bene. E se Maria Centracchio nei 63 kg e Carola Paissoni nei 70 kg sono uscite subito dai giochi, non sarebbe corretto ignorare il modo in cui si sono opposte rispettivamente a Ketleyn Quadros (Bra) e Maria Bernabeu (Esp), due atlete ‘top’ alle quali hanno ceduto soltanto al golden score. Giovanni Esposito nei 73 kg e Christian Parlati negli 81 kg hanno confermato una volta di più tutto il bene già espresso e le vittorie su Fernandes (Por) e Raicu (Rou) del primo, quella su Toniste (Est) dell’altro lo hanno ribadito, così come i match perduti e giocati alla pari con gli azeri Rustam Orujov e Fagan Guluzada. Nei 63 kg Nadia Simeoli si è resa protagonista di un piccolo grande exploit, per come ha liquidato la coreana Choi e poi, al golden score, anche la tedesca Trajdos (n. 6 Wrl). Per due volte poi, è stata strangolata con lo stesso koshi jime, prima da Tashiro (Jpn) quindi da Vermeer (Ned), ma la sua rimane una gara eccellente. “Anche oggi, nel complesso, è andata bene – hanno detto i coach Francesco Bruyere e Roberto Meloni - nel senso che tutti hanno dimostrato di essere all’altezza della situazione. Certo, abbiamo buttato degli incontri che avremmo potuto vincere, perché a questo livello leggerezze, distrazioni e incertezze costano care. L’atteggiamento con il quale i ragazzi sono salti sul tatami ci soddisfa, ma siamo contenti anche per la consapevolezza maturata dai ragazzi. Facciamo tesoro di questa lezione e lavoriamo sugli errori per continuare a migliorare”. Domenica, terza ed ultima giornata di Grand Slam a Dusseldorf con tre azzurri in gara, Giuliano Loporchio (100), Vincenzo D’Arco (+100), Giorgia Stangherlin (78).

63: 1) Miku Tashiro (Jpn), 2) Daria Davydova (Rus), 3) Masako Doi (Jpn) e Andreja Leski (Slo)

70: 1) Sally Conway (Gbr), 2) Miriam But kereit (Ger), 3) Maria Bernabeu (Esp) e Ellen Santana (Bra)

73: 1) Shohei Ono (Jpn), 2) Masashi Ebinuma (Jpn), 3) Rustam Orujov (Aze) e Lasha Shavdatuashvili (Geo)

81: 1) Sotaro Fujiwara (Jpn), 2) Aslan Lappinagov (Rus), 3) Matthias Casse (Bel) e Dominic Ressel (Ger)

Grand Prix senior a Conegliano, 5 medaglie d’oro ai Carabinieri

È stata nettissima l’affermazione dei Carabinieri a Conegliano dove, in occasione del Torneo Judo Vittorio Veneto, si è svolta la prima prova del Grand Prix Senior-junior. Cinque primi posti per il Centro Sportivo CC, ottenuti con Alessandra Prosdocimo, Eleonora Geri, Matteo Piras, Giacomo Gamba e Walter Facente, cui si sono aggiunti anche un secondo e due terzi posti. Oltre Walter Facente, un altro primo posto che non può passare inosservato è quello di Kim Polling, campionessa olandese che gareggia per i colori dell’Accademia Torino.

Classifiche femminili

48: 1) Federica Tolu (Judo Torres), 2) Martina Mariani (Samurai Lecco), 3) Flavia Fratti (Nippon Pomezia) e Elisa Guiso (Karalis Judo); 52: 1) Kenya Perna (Miriade Roma), 2) Simona Pollera (Banzai Cortina), 3) Anna Conforti (Center Parma) e Eleonora Crescini (Kyu Shin Do Kai Parma); 57: 1) Anita Cantini (Accademia Prato), 2) Simona Boccotti (Pro Recco Judo), 3) Gisela Loffel (Nlz Schweiz) e Valeria Raimondi (Isao Okano Club 97); 63: 1) Anna Righetti (Akiyama Settimo), 2) Chiara Cacchione (Banzai Cortina), 3) Lara Cvjetko (Judo Samobor) e Nicolle Disanto (Cs Pomilia); 70: 1) Alessandra Prosdocimo (Carabinieri), 2) Maja Blagojevic (Judo Samobor), 3) Mariasole Momentè (Dojo Equipe Bologna) e Claudia Cerutti (Akiyama Settimo); 78: 1) Kim Polling (Accademia Torino), 2) Lucia Tangorre (Fiamme Oro), 3) Betty Vuk (Judo Tolmezzo) e Linda Politi (Carabinieri); +78: 1) Eleonora Geri (Carabinieri), 2) Francesca Roitero (Skorpion Pordenone), 3) Katarina Lucjia Vukovic (Judo Samobor) e Giada Chioso (Isao Okano Club 97)

Classifiche maschili

60: 1) Alessandro Aramu (Kumiai), 2) Joshua Giles (Coventry, Gbr), 3) Davide Corsini (Judo Capelletti) e Mario Petrosino (Carabinieri); 66: 1) Matteo Piras (Carabinieri), 2) Carmine Di Loreto (Fiamme Oro), 3) Federico Cuniberti (Akiyama Settimo) e Leonardo Valeriani (Center Parma); 73: 1) Davide Ripandelli (Judo Preneste), 2) Siro Stump (Rzl Zurich), 3) Davide Domenico Nuzzo (Banzai Cortina) e Matteo Mazzi (Judo Grosseto); 81: 1) Giacomo Gamba (Carabinieri), 2) Kenny Komi Bedel (Villanova), 3) Lukas Wittwer (Nzl Zurich) e Ubaldo Rastelli Donnino (Kyu Shin Do Kai Fidenza); 90: 1) Kwadjo Anani Sansei (Movi-mente Le Sorgive), 2) Sulejman Islahmanov (Judoteam Steiermark), 3) Luca Galbiati (Jitakyoei Samurai) e Filippo Bacchetta (Judo Invorio); 100: 1) Walter Facente (Carabinieri), 2) Enrico Bergamelli (Carabinieri), 3) Luca Villanova (Dojo Equipe Bologna) e Luca Perino (Asd Centro); +100: 1) Christoph Kronberger (Police Team Austria), 2) Lorenzo Agro Sylvain (Kyu Shin Do Kai Parma), 3) Christoph Mayer (Police Team Austria) e Lorenzo Santangelo (Energy Mediglia)

Nove coppie italiane a Bruxelles per l’EJU Kata Tournament

Domenica a Bruxelles si disputa l’EJU Kata Tournament Marcel Clause e l’Italia è presente con le seguenti coppie, Nage no kata: Riccardo Franza-Dario Gianoglio; Katame no kata: Paolo Dorigo-Matteo Dorigo; Ju no kata: Giovanni Tarabelli-Angelica Tarabelli; Alice Mandracci-Giovanni Enriore; Marco Durigon-Benedetta Romeo; Kime no kata: Enrico Tommasi-Giulio Gainelli; Tommaso Drigo-Andrea Rizzetto; Luca Cavecchia-Omar Pasquinuzzi; Kodokan Goshin Jutsu: Lisa Cesario-Marco Bondi. Sei gli arbitri italiani presenti: Giosuè Erissini, Antonio Ferrante, Giampaolo Agnetti, Flavio Poccobelli, Carlo Camparo, Cristina Vetturini.

Giuffrida, replica di bronzo a Dusseldorf, bis anche per Lombardo

  • Odette Giuffrida
  • martina lo giudice
  • Grand Prix Senior-Junior
  • Manuel Lombardo
  • Francesco Bruyere
  • Dusseldorf
  • Conegliano

Medaglia di bronzo per Odette Giuffrida nei 52 kg, quinto posto per Manuel Lombardo nei 66 kg. È sempre un Grand Slam, ma non è Parigi, è Dusseldorf, dove Odette e Manuel sono stati capaci di ripetere a 14 giorni di distanza l’eccezionale gara già fatta in Francia. È stata brava anche Martina Lo Giudice nei 57 kg, ma si è fermata prima. “Credo che più vinci, più riesci a vincere… - ha detto Martina prima delle finali di Odette e Manuel - si è innescato un bel circolo virtuoso che fa bene a tutti”. È proprio così, da qualche tempo questi ragazzi hanno una marcia in più, anche se non tutti se ne sono accorti subito. “Oggi abbiamo rivisto Odette – hanno detto il coach azzurro Francesco Bruyere - gara spettacolare con tanti punti di ashi waza, che sono segno di tempismo e fiducia ritrovata. La troppa voglia di dimostrare nell’incontro con Kelmendi ha giocato un brutto scherzo e l’ha mandata fuori schema sulla tattica, poco male. Sono davvero contento per la sua prestazione, portiamo a casa un bronzo importantissimo e andiamo avanti. Dispiace per Manuel che dimostra superiorità agli occhi di tutti e contro chiunque, l’incontro con Maruyama ne è stato l’esempio. Com’è successo a Parigi deve imparare a gestire psicologicamente il girone di recupero, resettare le sconfitte e ripartire. Lui vorrebbe vincere sempre e io sono sicuro che si può fare. Tempo al tempo”. Quattro le vittorie di Odette, sulla russa Kuznetsova, waza ari di ko uchi gari, Odette ha piazzato il suo primo de ashi (waza ari) alla mongola Bishrelt, poi definitivamente sconfitta con immobilizzazione. Quindi la faticaccia con la romena Andreea Chitu, costretta ad incassare tre sanzioni. In semifinale Kelmendi ha piazzato una via di mezzo fra uki goshi e uchi mata, che Odette nulla ha potuto per evitare. Finale per il bronzo con la russa Kazarina ed ecco nuovamente il magico de ashi, puntuale a sottolineare una classe cristallina e a portare un’altra medaglia. Manuel ha vinto su Wawrzycek con un waza ari in contro tecnica, poi ha fatto ippon con sumi gaeshi al forte brasiliano Chibana, mentre nei quarti ha superato Gaitero Martin dopo 3’52” di golden score, quando è stato assegnata la terza sanzione allo spagnolo. In semifinale con Maruyama, Lombardo ha tenuto le briglie dell’incontro, ma ha incassato l’uchi mata decisivo (waza ari) ad una trentina di secondi dal termine, azione viziata dalla presa irregolare del giapponese (manica afferrata con le dita all’interno). Liquidato lo sloveno Adrian Gomboc nel recupero con yoko sutemi (waza ari) ed immobilizzazione, Manuel ha disputato la finale per il bronzo con il russo Yakub Shamilov che, alle prime battute nel golden score, ha messo a segno un tani otoshi (waza ari) che ha colto Manuel di sorpresa. Martina Lo Giudice ha piazzato un bell’uchi mata (ippon) alla rumena Stefan, mentre la bulgara Ilieva ha avuto la meglio grazie ad una leva al braccio (juji gatame). “Il mio obiettivo era andare a giocarmela con la campionessa del mondo (Tsukasa Yoshida, ndr) nell'incontro successivo – ha detto Martina Lo Giudice - purtroppo a questi livelli paghi ogni errore e la distrazione sulla prima azione a terra con Ilieva è bastata per uscire da un incontro che, visto come era andato il precedente, avrei avuto ottime possibilità di portare a casa”. Sabato sono in gara Maria Centracchio, Nadia Simeoli (63), Carola Paissoni (70), Giovanni Esposito (73), Christian Parlati (81).

48: 1) Funa Tonaki (Jpn), 2) Yujeong Kang (Kor); 3) Catarina Costa (Por) e Nathalia Brigida (Bra)

52: 1) Majlinda Kelmendi (Kos), 2) Sosorbaram Lkhagvasuren (Mgl), 3) Odette Giuffrida (Ita) e Chishima Maeda (Jpn)

57: 1) Tsukasa Yoshida (Jpn), 2) Rafaela Silva (Bra), 3) Sarah Leonie Cysique (Fra) e Sumiya Dorjsuren (Mgl)

60: 1) Ryuju Nagayama (Jpn), 2) Robert Mshvidobadze (Rus), 3) Tornike Tsjakadoea (Ned) e Lukhumi Chkhvimiani (Geo)

66: 1) Joshiro Maruyama (Jpn), 2) Limhwan Kim (Kor), 3) Yakub Shamilov (Rus) e Bakhuu Yondonperenlei (Mgl)

A Conegliano, con il trofeo Judo Vittorio Veneto, parte il Grand Prix Senior-Junior

Oltre 1200 gli atleti di 238 società da 10 nazioni si confrontano domani e domenica nella Zoppas Arena a Conegliano in occasione del 32° Torneo internazionale Judo Vittorio Veneto, Città di Conegliano, prova valida per il Grand Prix senior-junior. Oltre l’Italia (1095 atleti) ci sono atleti da Austria, Croazia, Svizzera, Inghilterra, Germania, Romania, Serbia, Slovenia, Ucraina. Sabato 538 atleti in gara nelle classi del Gran Prix Juniores/Seniores valevole per la Ranking List Nazionale con un’importante presenza dei gruppi sportivi, Carabinieri, Fiamme Gialle e Fiamme Oro, ma anche dell’olandese Kim Polling, quattro volte campionessa d’Europa e per tre anni n. 1 della ranking mondiale, in gara nei 78 kg con l’Accademia Torino.

Tredici azzurri a Dusseldorf per un altro Grand Slam da brividi

  • grand slam
  • Odette Giuffrida
  • Giorgia Stangherlin
  • Francesco Bruyere
  • Roberto Meloni
  • Vincenzo D’Arco

Sono tredici gli azzurri che, da venerdì 22 a domenica 24 febbraio, saranno impegnati a Dusseldorf per il secondo Grand Slam 2019 e che, anche in questo caso, registra una partecipazione impressionante di nazioni, ben 97 come a Parigi due settimane prima, ma con un numero di atleti che, sulla base delle iscrizioni, sarà superiore. Seguiti dai seguiti dai coach Francesco Bruyere, Roberto Meloni (che compie oggi 38 anni, auguri!) e la presenza del direttore tecnico Kyoshi Murakami, gli atleti sono Manuel Lombardo, Elios Manzi (66), Giovanni Esposito, Gabriele Sulli (73), Christian Parlati (81), Giuliano Loporchio (100), Vincenzo D’Arco (+100), Odette Giuffrida (52), Martina Lo Giudice (57), Maria Centracchio, Nadia Simeoli (63), Carola Paissoni (70), Giorgia Stangherlin (78). Si tratta di una squadra composta da atleti che hanno guadagnato sul campo il diritto a battersi in un contesto così qualificato, con chi si ritrova ad affrontare il primo Grand Slam e chi, viceversa, è all’ennesimo.

“È il mio primo Grand Slam – ha detto per esempio Giorgia Stangherlin, oro nella Continental Open a Sofia tre settimane fa - sono felice di salire su un tatami così importante. E domenica non vedo l’ora di salire sul tatami e pensare solo a divertirmi”.

“È il mio primo Grand Slam nella categoria dei pesi massimi – ha commentato invece Vincenzo D’Arco, che proprio lo scorso novembre, nel Grand Prix a The Hague, ha trovato la sua legittimazione internazionale in questa categoria - ci metterò il cuore e darò tutto come ho sempre fatto”.

“Altro giro altra corsa. – ha detto invece Odette Giuffrida, che di Grand Slam disputati (forse) ha perso il conto, ma nei quali ha messo al collo dieci giorni fa un bronzo a Parigi ed un oro tre mesi fa ad Abu Dhabi che la dicono lunga sulla forza straordinaria della 24enne romana - Sono appena tornata da una gara molto importante che è andata bene e mi ha lasciato buone sensazioni. Sappiamo tutti che ogni gara ha una sua storia, ma anche questa volta sono pronta, concentrata e molto motivata per lasciare la mia firma. Manca poco, ci siamo!”.

“Sarà una gara di altissimo livello – hanno concluso i coach Francesco Bruyere e Roberto Meloni - equivalente se non superiore a Parigi. Il periodo che stiamo attraversando è per noi indubbiamente favorevole e dobbiamo sfruttarlo al meglio, la squadra sta bene, si è allenata duramente e le medaglie che stanno arrivando alimentano fiducia e danno una spinta a tutto il gruppo. E, come sempre, siamo ottimisti!”.

Appuntamento a venerdì dunque, alle 10 iniziano le gare con le categorie: 48, 52, 57 kg F; 60, 66 kg M, final-block alle 17. Sabato: 63, 70 kg F; 73, 81 kg M e domenica: 78, +78 kg F; 90, 100, +100 kg M, sempre con inizio alle 10 e final block alle 17.

Oro per Di Guida nell'Open romano, oro per Accogli a Fuengirola

  • PalaPellicone
  • Francesco Bruyere
  • Domenico Di Guida
  • Lorenzo Rigano
  • Salvatore D’Arco

Accendere il PalaPellicone? Anche nella Continental Open si può! È accaduto infatti nella finale per la medaglia d’oro dei 90 kg, quando per contendersela si sono affrontati Domenico Di Guida e Lorenzo Rigano. Due atleti italiani in una finale maschile nel torneo internazionale romano non si erano ancora incontrati e, per ripescare l’ultima medaglia d’oro maschile è necessario arretrare fino al 2005, fu proprio Francesco Bruyere, oggi coach azzurro, che centrò il primo posto nei 73 kg. “Questa è casa nostra, sentire risuonare il nostro inno in questo palazzetto è sempre una splendida emozione. – ha detto Francesco Bruyere - Sono davvero felice che sia ritornato un oro in campo maschile a Roma che mancava da troppo tempo, doppiamente contento se penso che arriva da un ragazzo tanto talentuoso quanto sfortunato, che in questi anni è incappato in una serie infinita di infortuni riuscendo a rialzarsi ogni volta. Complimenti di cuore a lui, e complimenti anche agli altri due medagliati che oggi hanno disputato davvero una gran bella gara. Cinque medaglie con questa squadra senza i nostri attuali ‘numeri uno’ è segno di crescita, che ci rende fieri e orgogliosi”. Gara superlativa quella di Domenico Di Guida, che ha superato nell’ordine il francese Ibrahim Keita, l’ungherese Apor Toth, il cinese Xunzhao Cheng, l’israeliano Itay Golan ed in finale, al golden score, il siciliano Lorenzo Rigano che, a sua volta, ha guadagnato la finale con le vittorie su Xuewen Wag (Chn), Bas Van Empelen (Ned), Bosko Borenovic (Srb) e Hebilige Bu (Chn). Il terzo posto negli 81 kg per Salvatore D’Arco è maturato con gli ippon messi a segno su Timo Cavelius (Ger) e Adam Borchashvili (Aut), quindi la sconfitta con il russo Denis Kalinin e la vittoria per waza ari sul kazako Yelaman Koishybayev. Il primo posto nel medagliere è della Russia con quattro medaglie, due d’oro e due d’argento, ma l’Italia è subito dietro con un medaglia in più, una d’oro, due d’argento e due di bronzo.

Classifiche seconda giornata. 81: 1) Abas Azizov (Rus), 2) Denis Kalinin (Rus), 3) Jonathan Allardon (Fra) e Salvatore D’Arco (Ita); 90: 1) Domenico Di Guida (Ita), 2) Lorenzo Rigano (Ita), 3) Bosko Borenovic (Srb) e Hebilige Bu (Chn); 100: 1) Arman Adamian (Rus), 2) Erihemubatu (Chn), 3) Jevgenijs Borodavko (Lat) e Otto Imala (Sui); +100: 1) Fedir Panko (Ukr), 2) Andrii Kolsenyk (Ukr), 3) Goran Prgonjic (Srb) e Harun Sadikovic (Bih)

Italia forza 8 a Fuengirola, brilla l’oro di Daniele Accogli. Daniele Accogli ha vinto la medaglia d’oro nei 90 kg a Fuengirola, nell’European Cadet Cup che nella prima giornata aveva già portato ai colori dell’Italia l’argento nei 48 kg di Chiara Zuccaro ed i quattro terzi posti meritati da Chiara Antonina Dispenza nei 440 kg, Giulia Carnà nei 48 kg, Thomas Scatolino nei 50 kg, Simone Aversa nei 60 kg. Con il successo nella seconda giornata ottenuto da Accogli, sono state ottenute anche la medaglia d’argento nei 57 kg andata al collo di Sara Lisciani e quella di bronzo che ha premiato la prova di Carolina Mengucci nei 70 kg. Eccellente il risultato complessivo dei cadetti italiani seguiti dal componente CNAG Vito Zocco e, con 1 oro, 2 argento, 5 bronzo, hanno meritato il quarto posto nel medagliere dietro Russia, Brasile, Germania.

“Competizione di alto livello con squadre come Russia e Brasile al gran completo – ha detto Vito Zocco - Gli atleti azzurri hanno ben figurato conquistando ben 8 medaglie nei due giorni di gara. Alcuni tra i medagliati hanno confermato quanto di buono già fatto la settimana scorsa, altri invece si sono riscattati con prestazioni superlative. Complimenti anche al resto degli atleti presenti che si sono dimostrati all'altezza della situazione”.

Così hanno commentato gli atleti saliti sul podio. Daniele Accogli, oro: “Sono contento di essermi riconfermato dopo l’oro della scorsa settimana.... da domani si riprende a lavorare per i prossimi obbiettivi! È doveroso un ringraziamento ai miei tecnici Carollo e Zocco, insieme stiamo facendo un ottimo lavoro... grazie anche a tutta la mia grande società!”.

Sara Lisciani, argento: “Sono soddisfatta della gara, ma secondo me potevo fare meglio in finale. Comunque sia, per me questa è una medaglia molto importante. Ringrazio la mia palestra e chi mi è stato vicino. Alla prossima gara punterò all'oro”.

Carolina Mengucci, bronzo: “È stata una giornata piena di emozioni, sono contenta del risultato e per come l’ho ottenuto, lavoro, sacrifici e volontà ripagano. Ringrazio il Banzai Cortina che mi spinge giorno per giorno a dare il 101%. Sono venuta con un obiettivo e ce l’ho messa tutta per raggiungerlo”.

Chiara Zuccaro, argento: “Sono molto soddisfatta della gara, ero concentrata e soprattutto sapevo ciò che volevo... la medaglia. Per la finale ho ancora qualche rammarico, ma spero in futuro di potermi rifare. Ringrazio la mia famiglia, il Banzai Cortina e tutte le persone che mi hanno aiutato a prepararmi al meglio”.

Giulia Carnà, bronzo: “Nuova esperienza, nuovo anno. È stato emozionante raggiungere questo obiettivo, ma non è andata esattamente come volevo, si riparte da qua, un centimetro alla volta. Ringrazio la mia società, l'Hydra dai maestri ai miei compagni, e la mia famiglia”.

Chiara Dispenza, bronzo: “Sono contenta per questa prima medaglia a livello europeo, anche se certamente poteva andare meglio. Spero di continuare così ottenendo risultati migliori. Ringrazio i maestri Marco e Fabrizio Fantauzzo per il sostegno e per il tempo che ci dedicano ogni giorno in palestra e ringrazio anche la mia famiglia e i miei compagni che mi sono sempre vicini”.

Thomas Scatolino, bronzo: “Vincere una medaglia in una coppa europea è sempre bello, soprattutto dopo aver vinto Follonica. Non mi aspettavo di fare bene qui, è stata una gara molto difficile dove c'erano i più forti. Ringrazio come sempre la mia famiglia, che da casa mi ha seguito, l’ottimo lavoro fatto dalla mia palestra e il tecnico Vito Zocco, che mi è stato vicino tutta la gara e mi ha fatto credere fino alla fine”.

Simone Aversa, bronzo: “È stata una grande soddisfazione raggiungere il podio a questa gara. Sono soddisfatto, perché ho combattuto al meglio e ho dato il massimo per raggiungere quest'obiettivo. Ringrazio la mia famiglia che mi sostiene in tutto quello che faccio e i tecnici del Banzai Cortina che mi stanno allenando al meglio per dare il massimo”.

PalaPellicone in festa per l’argento di Piras ed il bronzo di Miceli, Tedeschi d'oro a S.Pietroburgo, in 5 sul podio a Fuengirola

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Matteo Piras: argento, Mattia Miceli: bronzo, Augusto Meloni: quinto. È stato questo il piatto servito dall’Italia nella prima giornata dell’European Open maschile a Ostia. È d’oro invece, la medaglia conquistata a San Pietrobrugo da Alessia Tedeschi, con il primo posto nei 52 kg in un’European Cup junior cui hanno aderito 242 atleti da 144 nazioni. Sono state cinque invece, le medaglie messe al collo dagli U18 italiani nell’European Cadet Cup a Fuengirola con l’argento nei 48 kg di Chiara Zuccaro ed i quattro terzi posti meritati da Chiara Antonina Dispenza nei 440 kg, Giulia Carna nei 48 kg, Thomas Scatolino nei 50 kg, Simone Aversa nei 60 kg. Per concludere l’European Open femminile ad Oberwart, torneo analogo a quello nel PalaPellicone, con 179 atlete da 35 nazioni che si disputato in giornata unica e, purtroppo, non ha avuto accesso al final-block con nessuna delle sette atlete italiane in gara. Nel PalaPellicone invece, con i suoi 275 atleti da 46 nazioni, record di partecipazione per la manifestazione, sono arrivati al final block in tre sui venti italiani presentatisi ai nastri di partenza e se il risultato è importante, non è da meno l’esperienza maturata anche da chi non lo ha ottenuto. “Quella di oggi è stata una buona prova per gli italiani in gara – ha detto il DTN Kyoshi Murakami - giocare in casa qualche volta può essere un arma a doppio taglio, in particolare da un punto di vista mentale. In linea di massima sono soddisfatto per quello che i ragazzi hanno espresso oggi, specialmente i più giovani e, ne sono sicuro, con un pizzico di malizia in più avremmo potuto raccogliere anche qualche altra medaglia”.

Domenica le categorie in gara sono 4 (81, 90, 100, +100 kg) e 16 gli azzurri impegnati: Salvatore D’Arco, Andrea Regis, Massimiliano Carollo, Luca Guarino, Ermes Tosolini, Edoardo Marciante negli 81 kg, Domenico Di Guida, Raffaele D’Alessandro, Lorenzo Rigano nei 90 kg, Luca Ardizio, Andres Felipe Moreno, Federico Cavanna, Davide Pozzi nei 100 kg, Tiziano Di Federico, Lorenzo Agro Sylvain, Nicola Becchetti nei +100 kg.

Le classifiche della prima giornata. 60: 1) Oruj Valizada (Aze), 2) Dauren Syukenov (Kaz), 3) Sylvain Goulet (Fra) e Bauyrzhan Zhauyntayev (Kaz); 66: 1) Kilian Le Blouch (Fra), 2) Matteo Piras (Ita), 3) Mattia Miceli (Ita) e Daniel Perez Roman (Esp); 73: 1) Daga Qing (Chn), 2) Evgenii Prokopchuk (Rus), Benjamin Axus (Fra) e Hideyuki Ishigooka (Jpn)

Open Roma, Bruyere: “ci aspettiamo grandi prestazioni dai nostri ragazzi”

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È con una partecipazione da record che sono stati aperti i lavori per la Continental Open maschile. Nell’aula magna del Centro Olimpico Matteo Pellicone a Ostia infatti, le operazioni di sorteggio hanno abbinato i 275 atleti provenienti da 45 nazioni (51 erano le preiscritte) per ciascuna delle sette categorie di peso che sabato e domenica identificheranno i vincitori. “Si tratta di una gara di alto livello – ha detto Francesco Bruyere, voce della direzione tecnica nazionale presente al completo - record di partecipanti a Roma e numerosa l’affluenza degli atleti italiani. Purtroppo non abbiamo potuto far partecipare gli atleti di prima fascia a causa dei due Grand Slam ravvicinati, ma domani ci aspettiamo comunque una grande prestazione dai ragazzi in gara. Buoni i sorteggi, da tenere d’occhio sicuramene la squadra della Mongolia e quella giapponese con diversi atleti top level. Faranno bene a tenerci d’occhio, non siamo da meno a nessuno, il livello del judo italiano è in forte crescita. Lo staff tecnico nazionale al completo approfitterà dell’occasione per osservare e valutare le singole prestazioni”.

  • Sorteggio Open Roma (M) http://www.ippon.org/cont_open_ita2019.php
  • Sorteggio Open Oberwart (F) http://www.ippon.org/cont_open_aut2019.php
  • Sorteggio Junior European Cup http://www.ippon.org/cont_cup_jun_rus2019.php

Roma Open, salotto del judo per 51 nazioni… e poi Oberwart, St. Petersburg e Fuengirola

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Sabato e domenica il PalaPellicone si trasforma in un salotto. Sarà il salotto del judo italiano, il salotto dell’European Judo Union, condiviso con Oberwart, ed il salotto per le 51 nazioni che hanno aderito a questa Continental Open. Con cinquecento atleti in gara, l’Open-Rome rappresenta un confronto per le categorie maschili dai contenuti tecnici elevati e proporrà sfide di grande spessore, dove i nostri portacolori vorranno e sapranno mettersi in mostra. Ben 38 gli atleti italiani pronti a battersi sul tatami di casa, il 39esimo sarebbe dovuto essere Antonio Esposito, ma dopo le fatiche di Parigi il campione napoletano ha bisogno di recuperare qualche giorno ancora e guardare l’Open dalla tribuna. “Purtroppo non ce la faccio a gareggiare, - ha detto Antonio Esposito - ho un po’ di problemi fisici che, dopo la gara a Parigi, si sono evidenziati ancora di più e, sia il mio maestro che il mio gruppo sportivo, hanno suggerito di non forzare e recuperare in vista del Grand Slam in Russia”. Nel programma delle gare sabato saliranno sui tatami le categorie 60, 66 e 73 kg e domenica 81, 90, 100 e +100 kg, l’orario di inizio e del final-block è fissato per entrambe le giornate alle 10 ed alle 16.30. Mentre le categorie maschili si confrontano sui tatami del PalaPellicone ad Oberwart faranno altrettanto 199 atlete di 35 nazioni nell’European Open femminile che, in questo caso, vedrà impegnate otto atlete italiane, Sofia Petitto, Elisa Adrasti, Giulia Santini (48), Martina Castagnola (52), Samanta Fiandino, Anita Cantini (57), Martina Greci (63), Lucia Tangorre (78). Rimaniamo nello stesso fine settimana e nel calendario delle European Cup è in programma l’appuntamento per gli U21 a St. Petersburg con 256 atleti di 15 nazioni ed una sola atleta italiana iscritta, Alessia Tedeschi (57), mentre per gli U18 a Fuengirola fra i 503 atleti di 25 nazioni ci saranno ben 38 atleti italiani, molti dei quali hanno gareggiato e messo delle medaglie al collo nell’European Cadet Cup a Follonica.

Italia promossa a Follonica, Esposito settimo a Parigi

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Italia promossa a Follonica, l’oro di Accogli e Simonetti lascia la Russia alle spalle. L’Italia U18 è stata la migliore a Follonica, nell’European Cup alla quale hanno preso parte 591 atleti di 28 nazioni. Il medagliere parla chiaro, ed alle quattro medaglie d’oro conquistate sabato da Thomas Scatolino (50), Giulia Giorgi (44), Assunta Scutto (48), Veronica Toniolo (52), oggi ne hanno aggiunte altre due Daniele Accogli nei 90 kg ed Erica Simonetti nei +70 kg. Il totale fa sei, una in più della Russia, che rimane dietro nonostante vanti un totale di medaglie (16) superiore a quello degli italiani (14). Una medaglia al collo nella seconda giornata di European Cup l’hanno messa anche Agnese Zucco, argento nei 57 kg e, con il terzo posto quella di bronzo Luigi Centracchio nei 73 kg ed Antonietta Palumbo nei 57 kg. “L’Italia cadetti ha cominciato alla grande la stagione 2019 – ha detto Raffaele Toniolo - primo posto nel medagliere a Follonica, prima tappa del circuito mondiale. Netto miglioramento rispetto al 2018 con tre medaglie in più (14 contro 11), ma soprattutto primo posto nel medagliere davanti anche alla super potenza Russia che, lo scorso anno, ci aveva preceduto. Ora alcuni di questi atleti continueranno la preparazione a Follonica con il TC che prevede una partecipazione di 150 atleti rappresentanti di 10 nazioni”. “Sono venuto qui con un solo obbiettivo: vincere. – ha detto Daniele Accogli - Arrivo da un periodo difficile e sono contento di iniziare l’anno in questo modo. Un pensiero va al mio fratellino che ieri purtroppo si è infortunato, sono certo che tornerà ancora più forte. Per finire ringrazio la mia grande società e i miei tecnici che mi hanno permesso di rientrare al meglio e di conquistare questa medaglia!”. “Sono molto felice di aver vinto l’oro nella prima European Cup dell’anno. – è stato il commento invece di Erica Simonetti - È la prima volta che prendo la medaglia in questa gara. L'incontro più difficile è stato quello della semifinale perché con quella russa ci avevo già perso, ma nonostante stessi perdendo di wazari, alla fine, sono riuscita a vincere con un ippon ed è stata una grandissima soddisfazione”.

Sempre presente al final-block! Esposito settimo al Grand Slam a Parigi. Settimo posto negli 81 kg. È Antonio Esposito ovviamente, ha saltato l’appuntamento con il final-block soltanto al mondiale a Baku, per il resto il campione napoletano ha costruito una regolarità impressionante nell’accedere alle fasi finali delle gare più importanti e nel Grand Slam a Parigi non ha fatto eccezione. Tre vittorie su Visan (Rou), Iura (Isl) e Khalatian (Fra), poi le sconfitte da Ressel (Ger), che ha vinto l’oro e Khubetsov (Rus). “Sono molto rammaricato per questo settimo posto – ha detto Antonio Esposito - potevo tranquillamente farcela e mettermi al collo una medaglia. Sono consapevole delle mie potenzialità e sono molto dispiaciuto, spero che la prossima gara vada meglio”. Bene hanno fatto anche Matteo Marconcini (81), con le vittorie su Kalonga (Cod) e Del Orbe Cortorreal (Dom), e la sconfitta con Casse (Bel), Nicholas Mungai (90) che ha superato Khandzhian (Arm) e ha ceduto al termine di una splendida sfida con Krisztian Toth, ed Alice Bellandi (70) che ha affrontato alla grande Kelita Zupancic (Can). “Oggi come ieri i nostri atleti hanno dimostrato capacità tecniche di altissimo livello. – hanno detto Francesco Bruyere e Roberto Meloni, coach azzurri a Parigi - Rispetto a ieri abbiamo sicuramente commesso qualche errore tattico in più, ma allo stesso modo di ieri non pensiamo a valutare il risultato, ma l’atteggiamento positivo di tutto il gruppo e le prestazioni dei singoli. Ovviamente lavoreremo sugli errori individuali già da mercoledì, giorno d’inizio del raduno collegiale mirato al Grand Slam a Düsseldorf per una squadra ed al Grand Slam ad Ekaterinurg per un’altra. È una bella Italia, grazie a tutti quelli che insieme a noi partecipano a questa crescita comune, famiglie, club e gruppi sportivi”.

Da Parigi a Follonica è sempre grande Italia

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A Parigi il Grand Slam è di bronzo per Basile e Giuffrida, Lombardo affonda Abe. Fabio Basile e Odette Giuffrida hanno conquistato la medaglia di bronzo a Parigi, nel Grand Slam che raduna ed emoziona il mondo intero. Manuel Lombardo invece, si è classificato al quinto posto, mettendo fuori dai giochi però Hifumi Abe, re assoluto dei 66 kg. Che giornata straordinaria hanno regalato gli azzurri… già alle 11, dopo due ore di gara, si è colto che nella musica suonata dalla squadra italiana non c’erano stonature: Lombardo aveva già fatto doppio waza ari al capoverdiano Teixeira ed al number one mondiale, Abe, Medves aveva superato il cinese ma Duanbin e l’egiziano Abelrahman, Basile aveva schiantato il mongolo Bulgan con ko uchi gari in 31 secondi e Giuffrida ha risolto con la marocchina Iraoui all’ultimissimo secondo, seoi-waza ari. Ciao! Tutte vittorie, nessun tentennamento, spunti pregiati… “eh sì, oggi c’è qualcosa di speciale” devono aver pensato in tanti. Non che si sia diventati invincibili, ma che la squadra gira e gira bene, questo lo dovrebbero aver capito ormai tutti. Poi qualche sconfitta è arrivata, ma la musica è rimasta priva di stonature, perché vedere Odette Giuffrida ribattere colpo su colpo a Shishime (che poi ha vinto), cederle soltanto al golden score e battere i pugni a terra, perché il secondo waza ari nella finale per il bronzo, quel de ashi che ha mandato lunga distesa la spagnola Esteo Linne, non è solo musica, è poesia! E che dire della battaglia di Fabio Basile con il francese Chaine? Vincerla con la terza sanzione dopo 1’38” di golden score significa che i 73 kg di Fabio hanno raggiunto la piena e completa maturità. E la misura la si coglie tutta nell’ippon messo a segno su Akil Gjakova, nella finale per il bronzo. È sparito il gap fisico che si percepì sei mesi fa nella finale a Zagabria. “Oggi è stata davvero una grande giornata – ha detto il coach Francesco Bruyere - non per il risultato, ma per come questi cinque leoni sono saliti tutti sul tatami più difficile del mondo. Penso che ormai il valore di questa squadra sia chiaro siamo venuti a Parigi senza paure con un unico obiettivo in mente. Personalmente sono contento, ma con un po’ di presunzione mi sento di affermare che siamo arrivati al punto in cui tre finali per il bronzo e due medaglie ci stanno strette, possiamo fare di più”. “Tutto quello che sta arrivando l’ho voluto io – ha detto Odette Giuffrida - sto dando tutto per arrivare dove voglio e questa medaglia mi conferma che sto lavorando bene. Vincere una medaglia al Bercy è sempre stato un sogno, questa è di bronzo, magari il prossimo anno sarà d’oro, ma sono felice perché ogni medaglia che arriva ripaga per tutto quello che si fa. Iniziare il 2019 in questo modo mi rende davvero felice, perchè dopo l’Olimpiade ho vissuto un periodo nero, tutt’ora ho problemi fisici, ma non cerco scuse e fisico o non fisico arriverò dove voglio, questo è solo l’inizio”. Domenica sui tatami saliranno Antonio Esposito e Matteo Marconcini negli 81 kg, Nicholas Mungai nei 90 kg ed Alice Bellandi nei 70 kg. Classifiche prima giornata. 48: 1) Ami Kondo (Jpn), 2) Distria Krasniqi (Kos), 3) Otgontsetseg Galbadrakh (Kaz) e Melodie Vaugarny (Fra) - 52: 1) Ai Shishime (Jpn), 2) Natsuni Tsunoda (Jpn), 3) Odette Giuffrida (Ita) e Astride Gneto (Fra) - 57: 1) Christa Deguchi (Can), 2) Jessica Klimkait (Can), 3) Jisu Kim (Kor) e Momo Tamaoki (Jpn) - 60: 1) Naohisa Takato (Jpn), 29 Yeldos Smetov (Kaz), 3) Amartuvshin Dashdavaa (Mgl) e Temur Nozadze (Geo) - 66: 1) Denis Vieru (Mda), Vazha Margvelashvili (Geo), 3) Georgii Zantaraia (Ukr) e Baruch Shmailov (Isr), 5) Manuel Lombardo (Ita) - 73: 1) Soichi Hashimoto (Jpn), 2) Tsogtbaatar Tsend-Ochir (Mgl), 3) Fabio Basile (Ita) e Lasha Shavdatuashvili (Geo)

L’Italia a Follonica fa un poker d’oro con Scatolino, Giorgi, Scutto e Toniolo. Ed è grande Italia anche a Follonica, nell’European Cadet Cup che, al termine della prima giornata, registra ben nove medaglie andate al collo dei cadetti azzurri, quattro d’oro con Thomas Scatolino (50), Giulia Giorgi (44), Assunta Scutto (48), Veronica Toniolo (52), due d’argento con Asia Avanzato (44) e Carlotta Avanzato (48), tre di bronzo con Antonio Polmo (50), Mattia De Zan (60), Sara Russo (48). Così hanno commentato i vincitori. “Sono veramente contenta per questo risultato – ha detto Veronica Toniolo – perché, venendo da un brutto periodo, oggi volevo solo vincere. Mi sono svegliata con quel qualcosa di più e grazie ai miei genitori ho mantenuto la concentrazione fino all'ultimo. Di solito non faccio dediche, ma oggi è un giorno un po’ speciale perché è nato il figlio di zio Piero e di Sara: voglio dedicare questo oro a mio cugino che sia un augurio per la sua vita che inizia”. “È stata una bella gara ha detto invece Giulia Giorgi - nuovo anno, nuova categoria ed un nuovo inizio. È bello partire con il piede giusto. Ringrazio i miei maestri e i miei compagni per il sostegno e la mia famiglia per i loro sacrifici”. “È stata una gara abbastanza impegnativa e sono felice di aver riconfermato la medaglia d’oro anche quest’anno – è stato il commento di Assunta Scutto - Spero che quest’anno sia pieno di grandi soddisfazioni il mio obiettivo sono gli Europei ed i Mondiali. Ringrazio il maestro Gianni e Antonio Ciano che mi hanno seguito e preparato per questa gara”. “Sono felice di questo risultato – è stato il commento invece di Thomas Scatolino - che è frutto di un lavoro di squadra: ringrazio come sempre la mia famiglia e in particolare mia madre che mi ha accompagnato, papà che è a casa e tifa e mio fratello che mi è stato vicinissimo tutto il giorno... infine ringrazio i miei tecnici: Paolo che oggi mi ha seguito e il maestro Pierangelo Toniolo che mi ha portato qui in ottima condizione”.

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