È pioggia di medaglie a Teplice e Lignano, Christian Parlati argento nel Grand Prix ad Antalya
È stata un’altra eccellente prova quella che Christian Parlati ha effettuato ad Antalya, in un Grand Prix in cui ha ottenuto cinque vittorie, tutte probanti, per un secondo posto negli 81 kg che lo spinge sempre più in alto nella classifica mondiale. Era 33esimo, ora è 24esimo. Sul coreano Lee Moon Jin, Attila Ungvari (Hun), Nai Rigaqi (Chn), Vedat Albayrak (Tur) ed Etienne Briand (Can), le sue cinque vittorie e con il coetaneo georgiano Luka Maisuradze, la sconfitta in finale. “È stata una bella gara e mi sono divertito – ha detto Christian - mi dispiace per la finale che poteva andare sicuramente meglio. Analizzando la gara, a mio giudizio, devo ancora acquisire consapevolezza nei miei mezzi, mi affido troppo all’istinto e non sempre mi dà ragione. Comunque porto a casa una medaglia, e tante cose da migliorare”.
Un’altra medaglia d’argento invece, è stata conquistata a Teplice, nell’European Cadet Cup ed è andata al collo di Sara Russo, seconda nei 52 kg, ma con lei sono salite sul podio anche Giulia Ghiglione e Chiara Zuccaro, terze rispettivamente nei 44 e 48 kg. “Questa tappa del circuito mondiale Cadetti si conferma una fra più ardue, sia in termini numerici che per il livello tecnico; dal canto nostro il bilancio di oggi è stato positivo anche se siamo consapevoli che per come si sono espressi i nostri ragazzi, potevamo meritare qualcosa di più”. Sara Russo, argento nei 52 kg: “Sono molto contenta di questa medaglia, perché sto acquisendo sempre più sicurezza gara dopo gara in questa nuova categoria. Ci tengo a ringraziare in particolar modo i miei genitori che mi supportano sempre, e il mio maestro Pierangelo che mi da sempre ottimi consigli”. Giulia Ghiglione, bronzo nei 44 kg: “Sono felice della mia medaglia, anche se avrei preferito fare di più. Spero che questo segnali la fine di un periodo buio di quindi posti. Ringrazio la mia famiglia, l’akiyama settimo e tutte le persone che sia da vicino che da lontano mi hanno seguito in questa gara e hanno fatto il tifo per me. Chiara Zuccaro, bronzo nei 48 kg: “Sono molto contenta per la gara. Mi sentivo concentrata e molto determinata. Ho un po' di rammarico per la semifinale, ma va bene lo stesso. Ringrazio la mia società, i miei maestri e tutti quelli che mi sono stati vicino”.
Italia subito protagonista a Lignano, nella prima giornata dell’European Cup Junior, nella quale sono scese sul tatami le categorie più leggere, davvero molto numerose. Ben dodici le nazioni che hanno conquistato almeno una medaglia, con Russia (6 volte sul podio per un oro, due argenti, tre bronzi) e Italia (5 volte per due oro, tre argento) alle posizioni top nel medagliere provvisorio. Tutta italiana è stata la finale oro dei 52 kg con Martina Castagnola prima e Alessia Tedeschi seconda, mentre Silvia Pellitteri si è aggiudicata il primo posto nei 57 kg. Al secondo posto si sono classificati anche Alessandro Aramu nei 60 kg e Mattia Prosdocimo nei 73 kg. Presente in gara il DTN Kyoshi Murakami che ha detto: “La squadra azzurra degli junior pian piano sta crescendo, sono contento di aver visto tanti giovani mettersi in gioco, mi piace come stiamo lavorando assieme e vedo che siamo pronti per questo livello. E’ vero, il 2018 è stato un anno da incorniciare per la classe junior, con ben 3 medaglie d’oro ai mondiali, ma sono certo che anche quest’anno possiamo fare bene. Sono rimasto impressionato dalla qualità, anche se non c’è stato qualcuno che mi ha colpito in assoluto, ma sono rimasto sorpreso da quanto si sia alzato il livello generale”. La soddisfazione di Martina Castagnola e Silvia Pellitteri, le due medaglie d’oro italiane della prima giornata. “A inizio gara mi sentivo bene – ha detto Martina Castagnola - quindi c’erano i presupposti per arrivare all’oro. Ovvio, bisogna mantenere la concentrazione e tutto può succedere, però ci speravo e un po’ me lo sentivo. L’incontro decisivo alla fine, secondo me, è stato il primo, perché mi ha aperto la gara, e da quel punto in poi, a seconda di come ti senti, di quello che provi, tutto può succedere. Conoscevo già bene l’avversaria della finale, è stato un incontro molto difficile perché ci conosciamo bene, ci si incontra spesso e quindi ci si conosce molto. Il sostegno della mia famiglia non è mancato ed è stato fondamentale”. “Mi sono divertita! – ha detto Silvia Pellitteri - Mi aspettavo di provare grandi emozioni come sempre, ma sicuramente l’obiettivo era vincere e portare a casa la medaglia. L’incontro più difficile è stato certamente la finale, è stato l’unico incontro in cui mi sentivo stanca. Prossimo obiettivo sono gli Assoluti!”. Domenica seconda giornata per le gare a Lignano e Teplice, mentre ad Antalya sarà la terza e su tutti e tre i campi di gara gli italiani impegnati saranno ancora numerosissimi.
Fra Lignano, Teplice ed Antalya, fame di medaglie per 200 italiani
Teplice. Dagli U21 agli U18 con l’European Cadet Cupa a Teplice, con 793 atleti di 33 nazioni impegnati nelle gare in programma sabato e domenica. Ben 56 gli atleti italiani iscritti, 36 nelle categorie maschili, 20 in quelle femminili. Elenchi completi: clicca Qui.
Antalya. Sono quindici infine, gli atleti che da domani partecipano al Grand Prix ad Antalya che, con 533 atleti di 78 nazioni, si prospetta particolarmente impegnativo, uno stimolo irresistibile per Matteo Piras, Elios Manzi (66), Giovanni Esposito, Rene Villanello (73), Christian Parlati, Andrea Regis (81), Domenico Di Guida, Lorenzo Rigano (90), Luca Ardizio, Federico Cavanna (100), Carola Paissoni (70), Melora Rosetta, Linda Politi (78), Eleonora Geri, Elisa Marchiò (+78). Elenchi completi: clicca QUì
(fonte: fijlkam.it/fvg)
Grand Prix a Tbilisi, Loporchio un quinto di pregio! Bronzo a Tula per Palumbo e Simonetti
È un quinto posto che vale molto, quello che Giuliano Loporchio ha ottenuto nei 100 kg nel Grand Prix a Tbilisi. Certo! La medaglia era là, a portata di mano, ma l’uzbeko Khurramov si è dimostrato più bravo (e fortunato) dell’azzurro, e se l’è presa lui. Ma le cose eccellenti che hanno portato Giuliano Loporchio alla finale per il bronzo di questo Grand Prix, meritano tutta l’attenzione, dall’ippon (tsukashi) sul polacco Lysenko a quello di sasae sul portoghese Fonseca, che è sceso così dal sesto all’ottavo posto in ranking. Ed a spingerlo è stato proprio il nostro Loporchio che, a sua volta, è salito dal 65° al 46° posto. Significativa anche la vittoria ottenuta sul georgiano Taveluri, per l’accesso alla semifinale. Sotto di wazari Loporchio ha continuato a cercare la soluzione vincente, che ha trovato a meno 23 secondi. “Sicuramente non è il risultato che speravo oggi, - ha detto Loporchio - ma non posso negare di aver riprovato ottime sensazioni che mi mancavano da un pò. Ho ancora tanto da lavorare se voglio arrivare a medaglia in una categoria così competitiva in queste gare di altissimo livello, ma le sconfitte come queste non sono del tutto negative e non fanno altro che accendere ancor di più la fame di vittoria, e mi permettono di continuare a credere nel sogno olimpico!”. Una vittoria è stata ottenuta da Eleonora Geri nei +78 kg su Somkhishvili (Geo), mentre Giorgia Stangherlin (78) e Vincenzo D’Arco (+100) sono stati fermati al primo turno.
Bronzo a Tula per Palumbo e Simonetti
L’Italia cadette a Tula, nell’European Cadet Cup, è andata a segno altre due volte con i terzi posti ottenuti da Antonietta Palumbo nei 57 kg e da Erica Simonetti nei +70 kg. Aggiungendo i quinti posti che hanno fatto registrare Sara Lisciani nei 57 kg e Carolina Mengucci nei 70 kg, l’Italia termina la trasferta in Russia con 6 medaglie, un oro, un argento, quattro bronzo, otto atlete su undici che hanno disputato una finale ed il terzo posto nel medagliere per nazioni. "Sono abbastanza felice di avere fatto medaglia a questa gara - ha detto Erica Simonetti - Mi dispiace molto aver perso la semifinale, anche perché avevo tutte le carte in regola per vincerla ed andare in finale per l'oro. Questa medaglia è dedicata a mia mamma, a Nadia Simeoli e alla famiglia Toniolo, perché sono le persone che mi stanno vicino ogni giorno".
Alla Lombardia la seconda prova del Campionato Italiano Master a Montebelluna
Sabato 30 Marzo gli atleti della classe Master si sono affrontati sui tatami nel Pala Maser, in occasione del 7° Trofeo Montebelluna, seconda prova del circuito Master Italia. La gara ha preso il posto dell’appuntamento a Cittadella (PD), il cui impianto non era disponibile. Gara interessante che ha messo in palio, oltre le medaglie, la possibilità di qualificarsi ai Campionati Italiani Master in programma a Torino a fine anno e, non ultimo, la possibile qualificazione per gli Europei Master a Las Palmas. Sono stati 104 gli atleti in gara, 6 le Rappresentative Regionali, 1 Comitato Regionale e 18 Associazioni sportive, che si sono contese il primato della classifica per Società che, alla fine, ha registrato il primo posto della rappresentativa Master Lombardia, seguita da Toscana, seconda e della Rappresentativa Veneta, terza. Per i veneti in gara, tutto sommato, si è trattato di una prestazione significativa con 5 ori, 3 argenti, 2 bronzi. (fonte: fijlkam.it/veneto)
A Tbilisi è Grand Prix di bronzo per Alice Bellandi, 4 cadette sul podio a Tula, Scutto è d’oro
È bronzo! A conquistarlo, nella seconda giornata del Grand Prix a Tbilisi, è stata Alice Bellandi, con il terzo posto sul podio dei 70 kg. Una gara eccellente la sua, iniziata con la faticosa vittoria con Shang Liu-Yu (Taipei), arrivata al golden score con il terzo shido, poi il waza ari di seoi nage sulla portoricana Perez, e la gara di Alice è sembrata inarrestabile. Ma a fermarla è stato un maki komi di Perez cui Bellandi ha reagito d’istinto, puntando la testa. Ippon. Alla greca Teltsidou, nel recupero, Bellandi ha piazzato un uchi mata di grande classe, mentre è stato di grande istinto l’ippon che ha chiuso la finale per il bronzo con la russa Prokopenko. Dopo un attacco di seoi, Bellandi ancora in ginocchio è stata pressata dalla russa alla quale ha risposto con un sukui nage pur senza avere alcuna presa. “Sono molto contenta di questa medaglia – ha detto Alice - la aspettavo da tanto, in particolare dopo che negli ultimi due Grand Slam, a Parigi ed Ekaterinburg, sono uscita al primo turno con molto amaro in bocca. Mi sono tolta questo sassolino dalla scarpa. Comunque ho avuto buone sensazioni e, aldilà del risultato, era di queste che mi importava! Ringrazio chi mi è stato vicino in questo momento non proprio facile e mi ha aiutato a ritrovare il mio equilibrio, senza far nomi!”. Quinto posto invece, per Edwige Gwend che, nei 63 kg, ha iniziato superando al golden score Hannah Martin (Usa) prima di cedere all’olandese Vermeer, iridata a Nassau. Vittoria nei recuperi con immobilizzazione nel golden score sulla tedesca Herrmann e quindi finale bronzo con la cubana Del Toro Carvajal in cui un attacco di Edwige dopo un minuto di golden score è stato contrattaccato. “Decisamente peccato per la medaglia – ha detto Edwige Gwend – avrei dovuto rimanere più fredda e continuare sulla linea dell'incontro dettata sin dall'inizio. D'altro canto sono soddisfatta dei combattimenti fatti in generale, decisamente meglio rispetto alle ultime gare disputate nelle quali non sono riuscita minimamente ad esprimermi”. Nei 73 kg Giovanni Esposito è stato eliminato da Azoidis (Gre), mentre il fratello Antonio negli 81 kg dopo aver superato Konnaris (Cyp), è stato sconfitto da Djalo (Fra). Sconfitta anche per Matteo Marconcini (81) con Mchedlishvili (Geo), Maria Centraccio (63) con Van Den Berg (Ned) e Carola Paissoni (70) con Mayersohn (Isr). “La giornata è iniziata con il piede sbagliato – hanno detto i coach Roberto Meloni e Francesco Bruyere - ma che è finita bene. Il judo è uno sport individuale a carattere collettivo, il gruppo tira, ma quando capita una giornata storta si rischia di andare tutti a fondo. Le sconfitte iniziali di alcuni componenti della squadra oggi, non hanno scalfito le motivazioni di queste due ragazze che volevano arrivare in fondo. Grazie all’esperienza di Edwige e alla classe di Alice abbiamo visto un judo di altissimo livello e possiamo sicuramente confermare che le posizioni ottenute stanno strette ad entrambe. Complimenti ad Alice, che con la sua giovane età ha conquistato un’altra medaglia importante nel circuito mondiale senior esprimendo qualità fuori dalla norma ed ha ancora margini di miglioramento”. Domenica, terza giornata e quattro azzurri in gara, Giorgia Stangherlin (78), Eleonora Geri (+78), Giuliano Loporchio (100), Vincenzo D’Arco (+100).
Oro di Scutto a Tula, sul podio anche Avanzato, Dispenza e Giorgi
Italia quattro volte sul podio invece, a Tula, nella prima giornata dell’European Cadet Cup. Una medaglia d’oro con Assunta Scutto (48), una d’argento con Asia Avanzato (44) e due di bronzo con Chiara Antonina Dispenza (40) e Giulia Giorgi (44). “Grande prima giornata per le nostre cadette che hanno migliorato il risultato dell'anno scorso – hanno detto Piccirillo e Toniolo - e se Veronica Toniolo non fosse incappata in uno koshi jime, avremmo sicuramente centrato un significativo 5 su 5. Per nulla intimorite dal tifo locale, le nostre azzurrine hanno dimostrato grande carattere e determinazione con un judo molto tecnico”. Assunta Scutto: “Sono felice di questa medaglia, la gara è andata bene e sono felice perché questa è la mia terza medaglia d’oro a livello internazionale. Sono contenta perché i risultati stanno ripagando tutti i sacrifici che faccio e spero che quest’anno verrano tante altre belle medaglie. Punto ad Europei e Mondiali. Ringrazio la nazionale italiana per avermi seguito in gara, il mio maestro Gianni Maddaloni e Antonio ciano che mi hanno seguito da casa”. Asia Avanzato: “Sono molto soddisfatta di come è andata questa gara. Oggi ero in forma e sicura di conquistare una medaglia. Nonostante non sia del colore che desideravo sono fiera di me stessa. In finale ero tanto concentrata e determinata, ma purtroppo non sono riuscita a raggiungere il gradino più alto del podio. Ho molte aspettative per le prossime gare nelle quali spero di riuscire a dare il meglio di me”. Chiara Dispenza: “Prima esperienza con la nazionale italiana, poteva andare sicuramente meglio, ma sono felice del risultato ottenuto. Ringrazio i Tecnici e tutta la squadra della Nazionale per il sostegno. Un ringraziamento speciale va alla mia famiglia, ai miei compagni e ai miei maestri Marco e Fabrizio Fantauzzo che anche se non erano lì con me mi sono stati sempre vicini”. Giulia Giorgi: “Sono molto contenta di come sia andata la gara di oggi. Certamente avrei potuto fare meglio, ma è stata davvero una grande soddisfazione per me. Continuerò a lavorare sempre di più insieme ai miei maestri Marco e Fabrizio Fantauzzo che ringrazio e che seppur molto lontani fisicamente mi hanno seguito e sostenuto continuamente. Ringrazio inoltre la mia famiglia, la mia società e i tecnici e compagni della nazionale”.
Odette delle meraviglie! Giuffrida d’oro al Grand Prix a Tbilisi
È un’Odette delle meraviglie quella vista oggi a Tbilisi e che, con quattro vittorie da favola, ha messo al collo la medaglia d’oro nel Grand Prix a Tbilisi. Prima nei 52 kg risolvendo quattro incontri con quattro ‘chiavi’ diverse, di alto profilo tecnico, ma anche con il consueto grande carattere. La portoghese Diogo è stata fatta cadere con un ‘seoi-reverse’ e quindi immobilizzata, la francese Mokdar è arrivata al golden score e dopo 1’45” Odette ha estratto dal cilindro il suo ‘seoi-o uchi gari’ con il quale ha sorpreso all’indietro la transalpina. È stata addirittura interminabile la semifinale con la mongola Bishrelt che, dopo i 4’ regolari le due atlete si sono fronteggiate ancora per 6’14” quando la maggiore attività di Odette è stata premiata con la terza sanzione alla mongola. La finale per l’oro è stata l’apoteosi ed il ‘buongiorno’ di Odette all’israeliana Gili Cohen è stato un ‘de ashi barai’ alla prima presa: waza ari! Mancavano 42” al termine quando Odette ha trovato il tempo giusto per il ‘buonasera’, altro de ashi barai ed altro waza ari. Sul podio, con l’inno d’Italia che suonava, l’impressione è stata che la gioia di Odette si fondeva con la commozione. Il motivo? Lo ha spiegato Francesco Bruyere, il coach azzurro che l’ha accompagnata in questa splendida cavalcata d’oro: “Ogni volta, dietro una medaglia ci sono delle storie da raccontare... e la storia di oggi è che sin dal primo incontro Odette stava davvero male! Ha dei problemi con la glicemia che stiamo cercando di risolvere con lo staff medico e che l’hanno messa in crisi durante tutta la gara. E’ in questi casi però che si vede un campione, quando non ci si arriva con il fisico, ci si arriva con la testa e con il cuore. Lei di testa e cuore ne ha da vendere e questa medaglia per me vale molto di più di tante altre. Oggi le faccio tanti complimenti, se può vincere così, non ha limiti”. “Sono felice-ha detto Odette Giuffrida- È stata una giornata molto difficile per me, perché ho dei problemi di salute, ma ho voluto a tutti costi essere qui a Tbilisi. Sono venuta per prendermi quello che voglio, la medaglia d'oro. E così è stato. Adesso avrò il tempo per rimettermi e capire meglio come poter stare meglio. Una volta di più ho dimostrato a me stessa che quello che ho dentro, le mie motivazioni, sono più forti di qualsiasi cosa”. “Dati i buoni risultati – ha aggiunto Francesco Bruyere - l’Italia è tenuta d’occhio e studiata dalle altre nazioni. Ed è sicuramente il caso per Medves e Manuel, che oggi hanno incontrato due avversari che hanno saputo trovare dei “buchi” da cui entrare. Ben venga, più ce ne trovano e più miglioriamo”. Nei 66 kg Matteo Medves, dopo la vittoria su Boucher (Fra) è stato sconfitto da Dovdon (Mgl) e Manuel Lombardo, dopo la vittoria su Flament (Fra) è stato fermato da Perez Roman (Esp). Martina Lo Giudice invece, è stata fermata nei 57 kg dalla belga Libeer. Qualche curiosità. Daria Bilodid non perdeva un incontro dal Mondiale a Budapest (28 agosto 2017) e non gareggiava dal Mondiale Junior a Nassau (17 ottobre 2018). A Tbilisi è ritornata in gara, è caduta in un paio di incontri ed in finale è stata sconfitta da Melanie Clement (Fra). “Daria è la regina assoluta-ha detto Fabio Basile-nonostante i mesi che è stata ferma, è tornata e si è presentata a livello altissimo. Lei è incazzata, lo so, ma io sono felice. È la numero 1!”. Per Odette Giuffrida, il primo posto nel Grand Prix a Tbilisi non è una novità, è già accaduto tre anni fa, 25 marzo 2016. Quattro vittorie anche in quell’occasione e vittoria in finale con Gili Cohen. Anche in quell’occasione. Sabato è un’altra giornata intensa con sette azzurri sul tatami, è il turno infatti di Giovanni Esposito (73), Matteo Marconcini e Antonio Esposito (81), Maria Centracchio ed Edwige Gwend (63), Alice Bellandi e Carola Paissoni (70).
European Cup Junior a Lignano, elenco atleti iscritti
Si informa che è stato pubblicato l’elenco degli atleti iscritti alla European Cup Junior in programma a Lignano sabato 6 e domenica 7 aprile p.v. ed è consultabile visitando l’area Gare e Risultati del sito Federale al seguente link
Eventuali anomalie possono essere segnalate entro le ore 13 di lunedì 1° aprile con mail indirizzata a judobase@fijlkam.it
In 15 a Tbilisi per il Grand Prix, 11 cadette a Tula
Grand Prix a Tbilisi per quindici azzurri ed European Cadet Cup a Tula per undici giovani azzurrine, è questo il programma per il fine settimana delle nostre rappresentative nazionali. A Tbilisi, a partire da venerdì 28, saranno impegnati Odette Giuffrida (52), Martina Lo Giudice (57), Maria Centracchio, Edwige Gwend (63), Alice Bellandi, Carola Paissoni (70), Giorgia Stangherlin (78), Eleonora Geri (+78), Manuel Lombardo, Matteo Medves (66), Giovanni Esposito (73), Antonio Esposito, Matteo Marconcini (81), Giuliano Loporchio (100), Vincenzo D’Arco (+100). Ci sarebbero dovuti essere anche Fabio Basile e Nicholas Mungai, ma dopo il Grand Slam ad Ekaterinburg l’iscrizione è stata ritirata per entrambi. “Basile ha ancora un gomito dolente – ha detto il coach azzurro Francesco Bruyere – ma è vero anche che con la medaglia vinta ad Ekaterinburg non c’è alcuna necessità di forzare e si è scelto di saltare l’appuntamento. Discorso diverso invece, è quello di Nicholas – ha aggiunto Bruyere – che in Russia ha accusato una lesione abbastanza importante al dorsale, stiamo ancora aspettando l’esito della risonanza, ma è sicuro che dovrà riposare per un po’. Gli altri sono tutti in forma – ha concluso - anche se sono stati due mesi lunghi, questa è l’ultima gara con la nazionale e poi saranno lasciati liberi per preparare gli Assoluti nei propri club. Noi siamo fiduciosi come sempre. Anzi, sempre di più”. Sabato e domenica in Russia saranno impegnate Chiara Antonina Dispenza (40), Asia Avanzato, Giulia Giorgi (44), Assunta Scutto (48), Veronica Toniolo (52), Sara Lisciani, Agnese Zucco, Antonietta Palumbo (57), Sara Corbo (63), Carolina Mengucci (70), Erica Simonetti (+70).
Antalya, report sul Seminario ‘EJU Refereeing and Coaching’
Sono stati due giorni di intensi lavori quelli svolti ad Antalya in occasione dell’EJU Refereeing and Coaching Seminar, in cui arbitri e tecnici europei si sono ritrovati per analizzare le criticità del trimestre successivo al seminario IJF a Mittersill. La delegazione azzurra, presente con Guerrino De Patre, Claudio Raimondi e Roberta Chyurlia per la componente arbitrale, Alessandro Comi a rappresentare lo Staff Tecnico, ma anche Ezio Gamba, Segretario Generale della European Judo Union e Tonino Chyurlia, componente la Commissione arbitrale EJU, organizzatore dell’evento. “Questo appuntamento è il trait-d’union tra arbitraggio e coaching, troppo spesso distanti nelle rispettive posizioni – ha dichiarato Tonino Chyurlia al termine della due giorni – l’atmosfera collaborativa che si è creata durante i lavori ha dimostrato che nonostante le diverse posizioni, il fine ultimo dell’attività di entrambi, l’obiettivo comune, è che l’atleta più forte sia premiato con la vittoria, che il risultato sul tatami sia condiviso”. La collaborazione tra tecnici e arbitri è stato il punto principale ed irrinunciabili del seminario: “La possibilità di ragionare insieme sulle azioni di gara – ha proseguito Alessandro Comi – ci permette di risolvere alcuni dubbi confrontandoci con gli arbitri e con gli EJU Commissioners fuori dal contesto di gara: è fondamentale integrare i punti di vista in modo da dare la più corretta lettura dell’incontro, con gli atleti protagonisti unici sul tatami. Purtroppo, il regolamento può apparire cavilloso, in alcuni casi si apre a criticità che nemmeno la video review in questi giorni ha dissipato in senso univoco. Di certo è stata l’occasione per discuterne e comprendere la linea seguita da arbitri e commissari”. La pensa così anche Guerrino de Patre, presidente della Commissione Nazionale Ufficiali di Gare: “È sempre positivo il confronto con i tecnici e con i colleghi: in particolare in quest’occasione è stato interessante comprendere che alcuni aspetti dei regolamenti non sono sempre facilmente comprensibili per gli atleti che rischiano pertanto di incappare in errori tattici a volte cruciali. Rientriamo in Italia con l’idea che sia opportuno interagire sempre meglio con i tecnici delle squadre nazionali e dei club affinché i regolamenti siano interpretati nel modo più adeguato, sempre a vantaggio degli atleti, a qualsiasi livello”. “Questo seminario ha definito meglio quanto già chiarito a Mittersill – ha detto Tonino Chyurlia - in questi giorni si è preso atto di come gli atleti hanno risposto alle regole nelle prime competizioni dell’anno, incanalando eventuali nuove situazioni all’interno del regolamento. Un lavoro questo di avvicinamento ai Giochi Olimpici e di adeguamento con tutti gli obiettivi condivisi”. Nel corso del seminario, l’European Judo Union ha colto l’occasione per salutare l’ingresso di Pino Maddaloni e Vitalij Makarov fra gli Esperti EJU nell’ambito del progetto educativo Improve your club. Per riassumere i punti principali del Seminario, l’attenzione è stata posta su due priorità tecniche: 1) attacco-contrattacco, 2) azioni da terra in piedi. È stata aggiornata la norma che preclude l’attività ai responsabili degli arbitri delle federazioni nazionali, aprendo la partecipazione – ove non sia possibile agire diversamente – ma limitatamente al livello di European Cup. La cancellazione delle categorie di peso giovanili fino a 44 kg femminile e fino a 55 kg maschile è stata confermata nonostante l’assenza oggettiva di riscontro numerico con le categorie pesanti ai campionati d’Europa di classe. È stato inoltre promosso e documentato il programma educativo dell’Europen Judo Union che, in sintesi, fa riferimento ai programmi di ukemi, Improve your club, Porec, attività per i veterani. La parte sportiva, così come il progetto educativo sono pubblicati e scaricabili dal sito EJU.net (inaccessibile da ieri, causa lavori di manutenzione. Questa mattina è ritornato accessibile).
Anna Fortunio di bronzo ad Atene, concluso il Grand Prix di kata a Pordenone
Anna Fortunio ha conquistato la medaglia di bronzo nei 78 kg ad Atene, in occasione dell’European Cup Junior alla quale hanno preso parte 346 atleti di 25 nazioni. Sei gli atleti che hanno rappresentato l’Italia nel torneo in Grecia e per la 20enne reggina della Fortitudo 1903 è arrivata anche un bel terzo posto ottenuto con la vittoria su Zanet Michailidou e, nella finale per il bronzo, sulla turca Ece Zurnaci. “Sono molto dispiaciuta per la semifinale – ha detto Anna - al golden score la polacca Baczek è riuscita a sorprendermi, pensare che avrei fatto la finale con Karilaid, un’estone che ho già battuto. Ma ho fatto un errore che mi è costato caro, peccato davvero. Comunque è andata così, sono comunque soddisfatta perché dopo due gare andate non bene, questa mi risolleva il morale, e pensiamo già alla prossima”. Settimo posto nei 52 kg invece per 17enne del Fitness Club Nuova Florida, Giulia Gonini, che di vittorie ne ha ottenute tre. Meno fortunate invece, le prove di Ylenia Monacò (57), Simone Muzzi (66), Tiziano Falcone (81) e Ivan Pizzimenti (90).
Kata a Pordenone, assegnate anche le medaglie di Grand Prix, Criterium e Tour Dall’EJU Kata Tournament alla prova del Grand Prix di kata, è accaduto tutto fra sabato e oggi sugli stessi tatami allestiti dalla Polisportiva Villanova nel Palazzetto dello Sport a Pordenone. Si è conclusa quindi la due giorni friulana riservata al kata con le prove del circuito nazionale che hanno assegnato medaglie con il Grand Prix, con il Criterium e con il Tour junior. Queste tutte le coppie salite sul podio.
Grand Prix
Nage no kata: 1) Mauro Collini-Tommaso Rondinini (Emr), 403,5; 2) Stefano Cesana-Tommaso Campanella (Lom), 393,5; 3) Matteo Martini-Alberto Gainelli (Ven), 393
Katame no kata: 1) Stefano Proietti-Alessandro Varazi (Umb), 411,5; 2) Andrea Fregnan-Pietro Corcioni (Ven), 402; 3) Massimo Cester-Davide Mauri (Fvg), 391,5
Kime no kata: 1) Yuri Ferretti-Andrea Giani Contini (Tos), 515; 2) Enrico Tommasi-Giulio Gainelli (Ven), 513,5; 3) Valter Sella-Sergio Rizzi (Pie), 501
Ju no kata: 1) Giovanni Tarabelli-Angelica Tarabelli (Taa), 418,5; 2) Marco Calugi-Martina Calugi (Tos), 417; 3) Alice Mandracci-Giovanni Enriore (Pie), 400,5
Kodokan goshin jutsu: 1) Ubaldo Volpi-Maurizio Calderini (Laz), 558; 2) Gianluca Dalla Valentina-Michele Capparella (Ven), 534; 3) Astrid Machulik-Marcus Nietner (Ger), 527,5
Criterium Nazionale
Nage no kata: 1) Marco Peschiera-Marcello Fanzini (Emr), 339,5
Katame no kata: 1) Franco Luna-Chiara De Bortoli (Fvg), 375,5; 2) Raffaella Parma-Natale Fumarola (Emr), 362,5; 3) Roberto Rambaldi-Luca Piselli (Emr), 355,5
Kime no kata: 1) Lisa Vertuani-Mariacristina Zuccatti De Zordo (Emr), 449,5; 2) Giovanni Aru-Francesco Testa (Sar), 444; 3) Filippo Zambelli-Ingrid Carnelos (Fvg), 413
Ju no kata: 1) Laura Bugo-Barbara Bruni (Emr), 406,5; 2) Manlio Ponzio-Mihaela Gheroghita (Laz), 389; 3) Valentina Tavoni-Chiara Masciullo (Emr), 368
Kodokan goshin jutsu: 1) Giancarlo Silvagni-Luca Ceroni (Emr), 511,5; 2) Leonardo Angelini-Matteo Bendettelli (Tos), 432,5
Tour Junior
Randori no kata: 1) Giulia Pocobelli-Francesca Benatti (Ven), 336,5; 2) Riccardo Dacci-Alex Cavina (Emr), 333; 3) Alexandru Leorda-Elio Bosco (Pie), 331
Koshiki no kata: 1) Ulla Loosen-Wolfgang Daz-Romswinkel (Ger), 535; 2) Stefano Proietti-Alessandro Varazi (Umb), 533; 3) Marco Bondi-Marco Collini (Emr), 527
Itsutsu no kata: 1) Mauro Collini-Tommaso Rondinini (Emr), 166,5; 2) Angelica Tarabelli-Giovanni Tarabelli (Taa), 161,5; 3) Cristiana Pallavicino-Alfredo Sacilotto (Fvg), 156
Ai Carabinieri la seconda prova del Grand Prix senior-junior a Perugia
Il Centro Sportivo Carabinieri si è aggiudicato il primato nella classifica per società del 1° Trofeo Internazionale Umbria Judo, seconda prova del Grand Prix Senior-Junior che si è disputato nel PalaBarton a Perugia. Il secondo posto l'ha meritato il Pro Recco Judo, quindi terzi parimerito Banzai Cortina Rome e Dojo Equipe Bologna. Ben 400 gli atleti in gara tra uomini e donne. (fonte fijlkam.it/umbria)
Così sul podio maschile
60: 1) Davide Corsini (Judo Club Capelletti); 2) Mattia Proietti (Sakura Osimo); 3) Mario Petrosino (Carabinieri) e Marcello Mundula (Karalis Judo)
66: 1) Matteo Piras (Carabinieri), 2) Samuele Fascinato (Isao Okano Club 97), 3) Silvio De Giacinto (Judo Mestre 2001) e Luca La Fauci (Titania Club Judo)
73: 1) Leonardo Casaglia (Carabinieri), 2) Salvatore Mingoia (Carabinieri), 3) Riccardo Coppari (Judo Samurai Jesi) e Davide Domenico Nuzzo (Banzai Cortina Roma)
81: 1) Michael Kistler (Nlz Schweiz); 2) Philipp Koch (Nlz Schweiz); 3) Vitalie Ursu (Judo Castenaso) e Matteo Rovegno (Pro Recco Judo)
90: 1) Federico Rollo (Banzai Cortina Roma); 2) Paolo Persoglia (San Marino); 3) Christian Comotti (Akiyama Settimo) e Pietro Lerario (Angiulli Bari)
100: 1) Walter Facente (Carabinieri), 2) Enrico Bergamelli (Carabinieri), 3) Domenico Pappalardo (Titania Club Judo) e Federico Cavanna (Pol. Genovese Shodokan)
+100: 1) Claudio Pepoli (Judo Preneste Castello); 2) Francesco Fioretti (Judo Club Camerano); 3) Daniele Sciabola (X2) e Nicola Becchetti (Kodokan Fratta)
Così sul podio femminile
48: 1) Martina Mariani (Samurai Lecco); 2) Benedetta Baroni (Accademia Torino); 3) Greta Conti (Mon Club) e Elisa Guiso (Karalis Judo)
52: 1) Annarita Campese (Arti Marziali Torre del Greco); 2) Simone Pollera (Banzai Cortina Roma); 3) Anna Conforti (Center Parma) e Cristina Grosu (Equipe Macerata)
57: 1) Anita Cantini (Accademia Prato); 2) Samanta Fiandino (Dojo Equipe Bologna); 3) Simona Boccotti (Pro Recco Judo) e Ludovica Lentini (Carabinieri)
63: 1) Giorgia Dalla Corte (Dojo Equipe Bologna); 2) Marta Palombini (Judo Preneste Castello); 3) Caterina Mazzotti (Kyu Shin Do Kai Parma) e Federica Fioriti (Cus Perugia)
70: 1) Agnese Piccoli (Dlf Yama Arashi Udine); 2) Emanuela Campanella (Pro Recco Judo); 3) Arianna Manzoni (Judo Club Camerano) e Claudia Cerrutti (Akiyama Settimo)
78: 1) Linda Politi (Carabinieri); 2) Valentina Turla (Judo Club Segrate); 3) Arianna Stacco (Dlf Yama Arashi Udine) e Martina Cocco (Accademia Prato)
+78: 1) Eleonora Ghetti (Judo Mestre 2001); 2) Caterina Osti (Sempre Avanti); 3) Rosa Ferrara (Judo Club S.Donato); 4) Silvia Nasi (Samurai Latina)