Fitness Club e Judo Leone le regine del Grand Prix U21 e U18 a Policoro
Fitness Club Nuova Florida e Judo Club Leone sono le società che si sono aggiudicate il primo posto nel Grand Prix, rispettivamente fra gli U21 e U18, che si è disputato a Policoro. La manifestazione, che ha registrato la partecipazione di 490 atleti in rappresentanza di 155 club, ha espresso queste classifiche.
U21 - Società: 1) Fitness Club Nuova Florida, 2) Judo Grosseto, 3) Banzai Cortina, 4) Menchella Club, Star Judo Club, Pro Recco Judo
48: 1) Silvia Giuseppa Drago, 2) Anna De Luca
52: 1) Federica Silveri, 2) Giulia Santini, 3) Alessia Tedeschi
57: 1) Valentina Tomellini, 2) Fabiana Bergamelli, 3) Veronica Porro e Ylenia Monaco
63: 1) Marianna Palumbo, 2) Camilla Ninfo, 3) Sara Pellegrini e Alessia Trespine
70: 1) Claudia Cerutti, 2) Arianna Manzoni, 3) Arianna Caccamo
78: 1) Ilenia Alessandra Mondrone
+78: 1) Asya Tavano
55: 1) Antonio Corsale, 2) Gabriele Mazzetti, 3) Andrej Ferro e Simone Casareto
60: 1) Antonio Bottone, 2) Nicolo Malara, 3) Mattia Proietti e Cesare Zelli
66: 1) Leonardo Valeriani, 2) Alessandro Bosis, 3) Filippo Cicciarella e Marco Ghitarrari
73: 1) Matteo Mazzi, 2) Christian Bonfili, 3) Francesco Agostini e Pasquale Sciacovelli
81: 1) Tiziano Falcone, 2) Matteo Rovegno, 3) Francesco Mellone e Lorenzo Parodi
90: 1) Lorenzo Tanganelli, 2) Gennaro Pirelli, 3) Ivan Pizzimenti e Lorenzo Ferretti
100: 1) Daniele Gasparri, 2) Samuele Cappellani, 3) Francesco Pragliola
+100: 1) Davide Borriero
U18 - Società: 1) Judo Club Leone, 2) Fitness Club Nuova Florida, 3) Airon Judo 90, 4) Team Guerrazzi, 5) Dlf Yama Arashi
44: 1) Miriam Leone, 2) Asia Avanzato, 3) Alessia Saccone e Francesca Lionetti
48: 1) Silvia Giuseppa Drago, 2) Giulia Alboni, 3) Giorgia Cannara e Maria Chiara Venturini
52: 1) Aurora Dipalo, 2) Michelle Vecchiato, 3) Cindy Passochiuso e Giulia Gonini
57: 1) Agnese Zucco, 2) Antonietta Palumbo, 3) Sara Muccio e Sofia Cittaro
63: 1) Francesca Zorzi, 2) Raffaella Lelia Ciano, 3) Matilde Ceci e Dias Thauany David Capanni
70: 1) Carolina Mengucci, 2) Ludovica Franzosi, 3) Cecilia Betemps e Arianna Caccamo
+70: 1) Asya Tavano, 2) Irene Caleo, 3) Ilenia Damato e Tiziana Marini
46: 1) Daniele Piras, 2) Edoardo de Bettin, 3) Simone Paoletti e Giuseppe Senatore
50: 1) Thomas Scatolino, 2) Andrea Orlando, 3) Marco Sarlenga e Daniele Cammilleri
55: 1) Giuseppe De Tullio, 2) Biagio Capuano, 3) Nicolò Rossit e Gabriele Cucinotta
60: 1) Marco Finocchio, 2) Mattia Proietti, 3) Simone Aversa e Leonardo Feliziani
66: 1) Francesco Cargnelutti, 2) Gianluca Marsoni, 3) Kevin Cenedese e Paolo Faccio
73: 1) Luca Gemellaro, 2) Enrico Signorini, 3) Nosa Bright Maddaloni e Francesco Ceglie
81: 1) Davide Porro, 2) Raffaele Verdirame, 3) Edoardo Perfetti e Francesco Fidone
90: 1) Daniele Accogli, 2) Jean Carletti, 3) Riccardo Vallino e Simone Pensa
+90: 1) Antonio Patruno, 2) Andrea Palumbo, 3) Mattia Patruno e Liviu Albu Petrisor
Gwend quinta nel Grand Slam ad Osaka, bene anche Marconcini
Osaka 24 novembre 2018 Cinque incontri, tre vittorie e quinto posto per Edwige Gwend, tre incontri e due vittorie per Matteo Marconcini nel Grand Slam ad Osaka. È andata in questo modo per i due ‘big’ azzurri impegnati rispettivamente nei 63 kg e negli 81 kg nel super-torneo giapponese con 415 atleti di 70 nazioni. Non è arrivata una medaglia, ma poco c’è mancato e questo è l’indicatore che, coerentemente con le premesse, sposta la lancetta su un segno sostanzialmente positivo. Ad Osaka infatti, hanno gareggiato soltanto Edwige Gwend e Matteo Marconcini, due azzurri di spessore al rientro da periodi più o meno lunghi di assenza dai grandi palcoscenici che, in Giappone, hanno cercato la conferma di essere pronti per l’alto livello. La risposta è stata chiara e limpida per entrambi, dalle tre vittorie di Edwige con la nepalese Phupu Ihamu Khatri e, soprattutto, a quelle con Juul Franssen (Olanda) e Maylin Del Toro Carvajal (Cuba), per le quali dev’essere tenuto in considerazione che, fino ad oggi, l’olandese è sempre stata ‘bestia nera’ per Edwige, mentre la 24enne cubana è una che al mondiale a Baku è arrivata in fondo e ha portato a casa il quinto posto. Sulle due sconfitte c’è da dire che sono arrivate entrambe dalle giapponesi, con Masako Doi nei quarti e con Aimi Nouchi nella finale per il bronzo, ma va detto anche che nei 63 kg è stato giapponese il podio intero, con Masako Doi al primo posto, Nami Nabekura al secondo, Aimi Nouchi e Miku Tashiro al terzo. Il valore dei due quinti posti, ottenuti da Edwige Gwend e della campionessa olimpica, la slovena Tina Trstenjak, appare esplicitamente positivo. È stata chiara anche la risposta di Matteo Marconcini che, dopo il primo approccio in gara del mese scorso a Malaga (European Cup), ha scelto Osaka per misurarsi la tensione agonistica d’alto livello e ha avuto soddisfazione, vincendo prima con Srdjan Mrvaljevic, montenegrino 34enne, anche lui già vicecampione del mondo a Parigi (2011) e poi con il kazako Didar Khamza che, soltanto negli ultimi 30 giorni, si è messo al collo l’oro nel Grand Prix a Tashkent ed il bronzo nel Grand Slam ad Abu Dhabi. Più che soddisfacente, si può ben dire, anche per l’atteggiamento che Marconcini ha saputo esprimere sul tatami, attento, propositivo, efficace. La sconfitta è arrivata da Vladimir Zoloev, 25enne del Kirgyzistan che è stato bravo a cogliere l’attimo in cui, su uno spostamento, ha blindato una spalla del campione aretino ruotando ed accompagnandolo a terra. Zoloev poi, si è fermato al quinto posto e, sul podio, sono saliti tre giapponesi, Takeshi Sasaki al primo posto, Kenya Kohara secondo e Takanori Nagase terzo. L’altro terzo è il turco Vedat Albayrak.
“Considero la gara di oggi un buon rientro a livello di competizioni top. – ha commentato Luigi Guido, coach azzurro e del C.S. Carabinieri - In particolare il secondo incontro con Khamza, atleta giovane e negli ultimi mesi molto performante, credo abbia evidenziato che Matteo c’è. Peccato per l’incontro con Zoloev, ritengo che Matteo sia colto di sorpresa da quell’attacco, in una fase in cui l’incontro si doveva ancora sviluppare. L’azione è stata valutata giustamente ippon, ma se avesse cercato di difendersi da quella posizione avrebbe rischiato l’integrità della spalla, quindi bene così. Sarei stato curioso di vederlo arrivare ai quarti per giocarsi una medaglia, ma penso sinceramente che per oggi ci si possa accontentare, raccogliere dati e dare continuità ad un lavoro che mi sembra proceda nella giusta direzione”.
Nel medagliere, dopo le prime due giornate, c’è sostanzialmente il Giappone che si è accaparrato 8 primi posti su 9 categorie disputate, cui aggiunge – per il momento – sei secondi e dieci terzi, per un totale di 24 medaglie. Le altre 12 se le sono divise sette nazioni, Canada, Russia, Mongolia, Svezia, Corea del Sud, Francia e Turchia. In tutto questo, le gare di Edwige Gwend e Matteo Marconcini lasciando un sereno senso di soddisfazione.
A Policoro in 500 per il Grand Prix che anticipa l’apertura di Matera Capitale
Il giorno di apertura ufficiale dell’anno di Matera Capitale europea della cultura è il 19 gennaio 2019, ma il calendario nazionale del Grand Prix Cadetti-Juniores gioca sull’anticipo e porta 505 atleti di 154 società a Policoro, 50 km da Matera, per la quarta ed ultima prova del circuito 2018. Le gare si svolgeranno nel PalaErcole e vedranno impegnate le categorie della classe Cadetti (U18) nella giornata di sabato e le categorie della classe Juniores (U21) la domenica. L’organizzazione dell’evento è curata dal New Kodokan e dal Kodokan Lucania Brienza. “Si tratta di un momento di aggregazione, di rivincita, e di riscatto dell'intero territorio - ha commentato Concetta Sarlo, della fondazione Matera-Basilicata 2019 - Questo sarà possibile grazie a una serie di iniziative, grandi mostre, su tutto il territorio lucano. Per l'anno europeo della cultura, è stata infatti coinvolta tutta la regione. La partecipazione del territorio è uno dei perni fondamentali della Fondazione Matera 2019: ha stanziato circa 1 milione di euro destinati ai 129 comuni della Basilicata in cui si è chiesto la partecipazione presentando progetti di particolare originalità, per dare possibilità di attrattiva non solo a Matera, ma in tutto il territorio lucano”.
Osaka per due! Gwend e Marconcini in Giappone per il Grand Slam
Osaka per due! Si tratta di Edwige Gwend e Matteo Marconcini, partiti oggi per il Giappone con il coach Roberto Meloni per disputare il Grand Slam a Osaka. Il torneo, che registra la partecipazione di 454 atleti da 75 nazioni, si sviluppa come sempre su tre giornate, da venerdì 23 a domenica 25 novembre, ma è sabato la giornata che vedrà chiamati entrambi alla prova. “Nell’ultimo periodo, dopo il mondiale, abbiamo privilegiato il lavoro tecnico proprio per ripartire – ha detto Ylenia Scapin, coach di Edwige – ed il Grand Slam ad Osaka è il momento di confronto ad alto livello che ci consente di chiudere l’anno per ripartire poi con il 2019, che sarà un anno importante. Edwige è un atleta completa, è in grado di fare qualsiasi cosa. Osaka è una gara in cui non ci si aspetta per forza un risultato, ma Edwige ci arriva comunque mentalmente carica”. “Le condizioni di Matteo Marconcini sono molto buone – ha detto invece Luigi Guido, coach del vicecampione mondiale 2017 – è da vedere tuttavia quale sarà la tenuta in gara a questo livello. Le condizioni viste in allenamento sono assolutamente buone e per come Matteo si è preparato, ad Osaka può succedere davvero qualsiasi cosa”.
Programma
Venerdì 23: F 48, 52 kg; M 60, 66 kg
Sabato 24: F 57, 63, 70 kg; M 73, 81 kg
Domenica 25: F 78, +78 kg; 90, 100, +100 kg
Oro di Skenderi a Gyor, Petitto e Castagnola prime a Dakkar, Costa bronzo mondiale Ibsa
Vincenzo Skenderi si è classificato al primo posto nei 55 kg a Gyor, in occasione dell’European Cadet Cup che ha registrato la partecipazione di 422 atleti di 27 nazioni. Nella prima giornata di gara, oltre l’oro di Skenderi nel medagliere dell’Italia anche l’argento di Giulia Ghiglione nei 44 kg ed il bronzo di Veronica Toniolo nei 52 kg. “Sono molto felice per com’è andata – ha detto Vincenzo Skenderi - ci tenevo molto a vincere oggi dopo il secondo posto a Koper. In certe situazioni non mi sono piaciuto molto e quindi devo darmi da fare per rimediare prima delle prossime gare”. “Non è stata sicuramente la gara perfetta – ha detto Veronica Toniolo - ed il risultato che volevo ottenere non è arrivato, però sono soddisfatta per come ho reagito dopo aver perso la semifinale e per come ho combattuto negli incontri vinti”. Altre medaglie per l’Italia sono state conquistate in Senegal, nella prima giornata dell’African Judo Open a Dakkar, dove ci sono 151 atleti da 29 nazioni. Sofia Petitto nei 48 kg e Martina Castagnola nei 52 kg hanno conquistato la medaglia d’oro, Federica Luciano ha messo al collo l’argento nei 57 kg e Renè Villanello il bronzo nei 73 kg. A Odivelas infine, Carolina Costa ha conquistato la medaglia di bronzo ai campionati del mondo Ibsa, categoria ipovedenti.
The Hague, Dakar, Gyor, Vittorio Veneto, è stata un’altra grande domenica di judo
Un’altra domenica di grande judo quella che si è appena conclusa. A The Hague un grandissimo Vincenzo D’Arco ha guadagnato la semifinale del Grand Prix olandese nei +100 kg, un traguardo che in questa categoria mancava all’Italia dall’ottobre 2010, quando Paolo Bianchessi disputò la semifinale del Grand Prix a Rotterdam. “Davvero bravo Vincenzo. Le sue grandi capacità tecniche ed il grande lavoro di costruzione fisica svolto per potersi confrontare con questi giganti stanno portando dei frutti – ha commentato il coach azzurro Francesco Bruyere - Peccato davvero per la semifinale che aveva vinto, ma sinceramente è stata arbitrata malissimo, non solo, gli è costata l’infortunio alla mano che ha compromesso anche l’esito della finale per il bronzo, dove ha dimostrato comunque un grande carattere. Sicuramente per noi è stata una prestazione ottima. Rimane il rammarico per gli incontri persi dagli altri ragazzi, incontri alla portata con avversari arrivati in fondo. È mancata concretezza e lucidità nei momenti opportuni.” Nei 90 kg Nicholas Mungai ha superato il kyrgyzo Faruch Bulekulov ed è stato eliminato dall’ucraino Quedjau Nhabali. Nei 100 kg Giuliano Loporchio ha vinto con il danese Mathias Madsen ed è stato eliminato dall’israeliano Peter Paltchik, che poi ha vinto la categoria. Nei 78 kg Giorgia Stangherlin è stata eliminata subito da Sama Hawa Camara, francese che è poi arrivata fino alla finale per l’oro, dov’è stata sconfitta dalla russa Shmeleva.
Una medaglia di bronzo è andata al collo di Federico Cavanna, terzo nei 100 kg a Dakar nell’African Judo Open, mentre Davide Pozzi è stato sconfitto nell’altra finale per il bronzo dei 100 kg. Un’altra medaglia di bronzo l’ha meritata l’udinese Asya Tavano, terza classificata nei +70 kg nell’European cadet Cup a Gyor.
La città di Vittorio Veneto infine, ha ospitato il campionato italiano di kata e appuntamento conclusivo di Gran Prix e del Criterium Nazionale. Tutte le classifiche nell’area dedicata. Così sul podio.
KODOKAN: 1) Marika Sato-Fabio Polo (FVG), 2) Gianluca Dalla Valentina-Michele Capparella (VEN), 3) Elena Cazzola-Elisa Tanda (PIE)
NAGE: 1) Mauro Collini-Tommaso Rondinini (EMR), 2) Edoardo Rizzo-Luigi Rizzo (CAM), 3) Stefano Cesana-Tommaso Campanella (LOM);
JU NO: 1) Laura Bugo-Carlotta Checci (EMR), 2) Marco Calugi-Martina Calugi (TOS), 3) Alice Mandracci-Giovanni Enrione (PIE);
KATAME: 1) Andrea Fregnan-Pietro Corcioni (VEN), 2) Massimo Cester-Davide Mauri (FVG), 3) Paolo Dorigo-Matteo Dorigo (PIE);
KIME: 1) Enrico Tommasi-Giulio Gainelli (VEN), 2) Yuri Ferretti-Andrea Gianni Contini (TOS), 3) Antonio Mavilia -Giovanni Gandolfo (SIC);
Antonio Esposito è bronzo al Grand Prix The Hague
È una splendida medaglia di bronzo quella messa al collo da Antonio Esposito nel Grand Prix a The Hague. Terzo posto negli 81 kg con le vittorie su Jaromir Musil (Cze), Lasai Zha (Chn) e, dopo la sconfitta ai quarti con Dominic Ressel (Ger), altri due vittorie su Nicolas Chilard (Fra) e Jim Heijman (Ned). Antonio è salito sul podio assieme al bulgaro Ivanov che ha eliminato l’iridato Mollaei al primo turno e vinto in finale con Frank De Wit (Ned) ed, al suo fianco, Dominic Ressel. “Sono felicissimo per questa medaglia – ha detto Antonio appena sceso dal podio - chiudo un anno in bellezza e dopo il terzo posto agli Europei è arrivata anche un’altra medaglia importante. È una medaglia che desideravo tanto e sono anche felice di aver ritrovato una forma davvero buona. Sono già pronto per tornare ad allenarmi e guardare ai prossimi obiettivi”. Un bel settimo posto è stato quello di Alice Bellandi, protagonista nei 70 kg di una gara di altissimo livello in cui ha sconfitto l’olandese Natascha Ausma e la tedesca Laura Vargas Koch, lottando poi alla pari con Maria Portela, cui ha ceduto il passo soltanto dopo poco meno di 5 minuti di golden score per una sanzione di differenza. “Provo molto rammarico perché potevo arrivare alla medaglia – ha detto Alice Bellandi - mi sentivo bene e carica ma obiettivamente la stanchezza di questo periodo si è fatta sentire! Sono contenta per come ho gestito gli incontri iniziali, mi dispiace che nel recupero con la belga Willems non sono riuscita ad esprimermi al meglio. Ora ho bisogno di un po’ di riposo per poi ripartire più forte di prima. Ci sono sconfitte che fanno crescere più delle vittorie!”. Nei 70 kg Carola Paissoni ha superato la francese Clemence Eme e poi ha incontrato Sanne Van Dijke, olandese che ha concluso al secondo posto. “Mi dispiace aver perso oggi – ha detto Carola - perché non sono riuscita a dimostrare ciò che valgo veramente. Ho bisogno di lavorare ancora su me stessa e migliorare”. Nei 73 kg Giovanni Esposito ha vinto con il cinese Erchaogetu Amu ed è poi stato sconfitto dal russo Musa Mogushkov, che sarebbe poi arrivato al primo posto. Anche Nadia Simeoli nei 63 kg ha vinto per ippon con l’olandese Kyra Reumerman ed è stata poi sconfitta dall’inglese Amy Livesey, che si è piazzata al terzo posto. È rimasto subito fuori invece, Christian Parlati che, negli 81 kg, è stato sconfitto dallo slovacco Filip Stancel. “I ragazzi si sono battuti tutti a testa alta – ha commentato coach Dario Romano - hanno affrontato la gara con il giusto piglio, a qualcuno di loro manca ancora qualcosa per arrivare in fondo alla gara, ma sono sicuro che lavorando con intensità come stanno facendo questo gap verrà presto colmato! Grandi segnali di crescita quelli espressi da Alice Bellandi”. E non è finita, perché domenica nella terza giornata sono in gara Nicholas Mungai (90), Giuliano Loprochio (100), Vincenzo D’Arco (+100) e Giorgia Stangherlin (78).
Tricolori di kata domenica a Vittorio Veneto
Sono 46 le coppie che, a partire dalle 10 di domenica 18 novembre, si esibiranno sui tatami del Palasport a Vittorio Veneto per aggiudicarsi le medaglie messe in palio dal Campionato Italiano di kata e relativi Criterium Nazionale e Grand prix. La manifestazione sarà trasmessa in diretta streaming
Sport Movies & tv assegna la “Guirlande d’honneur” a Franco Capelletti
È stata Elena Moretti che ha rappresentato il Presidente della Fijlkam Domenico Falcone in occasione di Sport Movies & tv 2018, Festival del cinema e della Comunicazione sportiva in corso di svolgimento a Palazzo Giureconsulti, a Milano. Per la 31enne atleta bresciana è stata un’opportunità per testimoniare riconoscenza a Franco Capelletti, il suo Maestro, cui è stata consegnata la “Guirlande d'honneur”, riconoscimento che fra gli altri caratterizzano questo Festival. «Vinciamo con un sorriso» infatti, è la rassegna di video-spot realizzati dai bambini e dai ragazzi degenti in alcuni importanti ospedali pediatrici del nostro Paese. I loro video rappresentano un messaggio di speranza e condivisione particolarmente efficace.
Odette Giuffrida, buona gara e quinto posto a The Hague
Odette Giuffrida si è piazzata al quinto posto dei 52 kg nella prima giornata del Grand Prix olandese a The Hague. Gli occhi di Odette, al termine della finale per il terzo posto con la francese Astride Gneto, hanno espresso delusione, ma dopo la vittoria ad Abu Dhabi, questa gara ha rassicurato e confortato sulle condizioni della vicecampionessa olimpica. Diversi i motivi, primo fra tutti la condizione eccellente, messa alla prova da cinque incontri con due golden score di 4’39” e 5’15” realmente combattuti. L’altro, è il seoi nage messo a segno sulla Kutsenko, una perla da incorniciare. Odette Giuffrida ha superato primo e secondo turno con la brasiliana Larissa Pimenta e la mongola Khorloodoi Bishrelt prima di arrendersi al juji gatame della belga Charline Van Snick. Quindi il seoi nage spaziale nel recupero con la russa Aigul Kutsenko ed infine la bella finale con Gneto. Nei 66 kg Manuel Lombardo ha superato il marocchino Abderrahmane Boushita prima di cedere con il brasiliano Charles Chibana, mentre Matteo Medves è stato eliminato dal belga Kenneth Van Gansbeke. “Un po’ di sfortuna a parte, ho perso comunque con un brasiliano molto forte – ha detto Manuel Lombardo - e nonostante tutto mi sono sentito più forte, è stato bravo lui e quindi non mi sento di dire che sia andata male, questa volta ho perso, fa parte del gioco”. Nei 48 kg Francesca Milani è stata eliminata dalla romena Monica Ungureanu. Nei 57 kg Martina Lo Giudice ha fulminato l’olandese Sanne Verhagen, uchi mata in 9 secondi, ma poi è stata fermata dalla polacca Anna Borowska, mentre l’altra olandese Margriet Bergstra ha eliminato Miriam Boi. “Quantomeno mi sono presa la rivincita con l'olandese, - ha detto Martina Lo Giudice – ma è una magra consolazione. La polacca, proprio l'anno scorso in questa stessa gara, l’avevo battuta nella finale per il bronzo. Speravo di replicare, ma il tipo di judo a rompere le prese che fa non è stato l'ideale per la mia mano ancora un pò “incerta”. Era una difficoltà che avevo messo nel conto delle probabilità, ma non per questo mi rode di meno... ed è forte la sensazione di avere ‘perso’ una medaglia”.




