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L’oro di Christian Parlati spinge l’Italia nell’elite a Lebnitz

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L’oro di Christian Parlati spinge l’Italia nell’elite a Lebnitz

Oro uno, oro due ed eccolo, l’oro numero tre per l’Italia juniores impegnata a Leibnitz nell’European Cup Junior. L’ha conquistato Christian Parlati negli 81 kg con un percorso perentorio, cinque vittorie, sull’estone Magomedkerimov e poi Khatelishvili (Can), Rechister (Isr), Caroly (Fra), per concludere con l’altro francese Livolsi, liquidato in due minuti. “La gara è andata bene – ha detto Christian Parlati - anche se non ero per niente in forma causa problemini fisici, però sono contento e volevo dedicare la vittoria a mia mamma e mio padre che sono venuti a vedermi”. La soddisfazione nello staff azzurro è comprensibile, con tre primi posti questa Italia è nel gruppo d’elite del medagliere assieme a Germania, Brasile, Giappone, che non è poco. “Christian nonostante non fosse al top delle condizioni fisiche – ha commentato il coach Luca Poeta - ha dimostrato di essere uno dei migliori uomini che abbiamo a disposizione. Certo, ci sono ancora delle cose su cui lavorare e da domani, allo stage, si riparte a testa bassa”. Positivo e soddisfatto è anche il commento complessivo del tecnico federale Salvatore Ferro: “Il livello della competizione è stato molto alto – ha detto - ed i nostri ragazzi più giovani hanno pagato la loro inesperienza, ma si sono battuti al meglio delle loro possibilità. Ora ci concentriamo subito sul training che, da domani, per loro sarà molto importante in vista dei prossimi appuntamenti”.

Madrid, Bellandi e Rosetta argento, Ferrari e Marchiò bronzo

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Madrid, Bellandi e Rosetta argento, Ferrari e Marchiò bronzo

Cinque più quattro fa nove! Nove sono le medaglie conquistate dall’Italia a Madrid in un’European Open che, alle cinque di sabato, ha sommato quelle dei secondi posti ottenuti da Alice Bellandi nei 70 kg e Melora Rosetta nei 78 kg, ed i terzi di Valeria Ferrari nei 78 kg ed Elisa Marchiò nei +78 kg. Nove atleti sul podio di un’Open non è cosa che accade spesso, tant’è che nemmeno Germania e Francia, prima e seconda nel medagliere, sono arrivate a tanto. Ha fatto meglio la Spagna (12), ma bisogna tener conto che ha giocato in ‘casa’ con 92 atleti. Con quattro ippon, su Lengweiler (Sui), Gregor (Ger), Bernabeu (Spa), Jager (Ola), Alice Bellandi ha guadagnato la finale nei 70 kg con Sara Rodriguez (Spa). “Sono molto contenta di questo risultato – ha detto la Bellandi - perché significa per me che sto facendo un buon lavoro, su tutti i fronti! Il livello della gara è stato molto alto, medagliati in Gran Slam, Grand Prix, Europei e Mondiali! Ci ho messo un po’ ad ingranare, ma alla fine è andata bene. Spiace per la finale, ma durante un’azione ho sublussato il gomito e non sono riuscita a combattere più. Stavo bene, ma sarà per la prossima volta! Un grazie alle Fiamme Gialle che mi hanno dato la possibilità di fare questa gara e, di cuore, Ylenia, Antonio ed i miei genitori!”. Nei 78 kg Melora Rosetta è arrivata in finale con le vittorie su Tytler (Gbr), Dollin (Fra) e, dopo il golden score, su Assunta Galeone, mentre in finale è stata superata dalla francese Posvite. La stessa Posvite ha fermato anche Valeria Ferrari, ma in semifinale e le vittorie dell’azzurra, tutte per ippon, con Talarn (Spa), Kulaga (Pol) e Dollin (Fra) l’hanno promossa al terzo posto. Medaglia di bronzo anche per Elisa Marchiò che, superata per juji gatame Ferrer Bartulos (Spa) si è arresa alla tedesca Buessow, poi oro, quindi si è imposta su Sara Alvarez (Spa).

Lombardo-Esposito, coppia d’oro a Leibnitz, Miceli secondo

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Lombardo-Esposito, coppia d’oro a Leibnitz, Miceli secondo

Brilla l’oro messo al collo da Manuel Lombardo e Giovanni Esposito a Leibnitz nella prima giornata dell’European Cup junior che coinvolge 580 atleti di 39 nazioni, ma brilla anche l’argento di Mattia Miceli che ha conteso a Manuel Lombardo il primo posto dei 66 kg. “La gara è, come sempre a Leibnitz, di alto livello e ha messo subito le cose in chiaro. - ha detto il coach azzurro Luca Poeta - Abbiamo incontrato in tutti i casi avversari molto agguerriti e anche titolati. Per quanto riguarda Giovanni e Manuel sono riusciti comunque a far valere la loro esperienza e una certa padronanza in gare di questo calibro, gli altri, la maggior parte meno esperti, non ce l’hanno fatta, ma hanno maturato ugualmente un’esperienza utile e positiva. Ora, assieme al mio collega Salvatore Ferro, dobbiamo rimanere concentrati e prepararci per domani”. Sei vittorie per ippon quelle messe a segno da Manuel Lombardo nei 66 kg, su Gassner (Aut), Mezei (Ung), Van Opstal (Ola), Silveira (Bra), Hristov (Bul) ed in finale su Mattia Miceli, a sua volta promosso in finale con quattro vittorie per ippon ed una per waza ari. “Sono soddisfatto per le buone sensazioni che piano piano sto riacquistando – ha detto Manuel Lombardo - vorrei ringraziare la mia famiglia, i fratelli Toniolo e lo staff della nazionale che mi ha accompagnato oggi fino a vincere”. Sei vittorie (e quattro ippon) anche per Giovanni Esposito che, nei 73 kg, ha messo in riga Kanik (Aut), Pelivan (Mda), Gainullin (Kaz), Metifiot (Fra), Bagtbergenov (Kaz), Umayev (Bel). “Questa è la mia prima gara junior dell’anno dopo il percorso senior – ha detto Giovanni Esposito - Oggi mi sentivo tranquillo e, incontro per incontro, ho acquistato sicurezza. Mi ritengo soddisfatto, sì, abbastanza soddisfatto”. Domenica seconda giornata con le categorie pesanti maschili e leggere femminili.

Giorda e Lo Giudice d’oro a Madrid, terzi Carlino, Casaglia e Righetti

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Giorda e Lo Giudice d’oro a Madrid, terzi Carlino, Casaglia e Righetti

Cinque medaglie per l’Italia a Madrid, nell’European Open con 47 nazioni e, quelle di Francesca Giorda e Martina Lo Giudice, sono d’oro. Due primi posti, nei 48 kg Francesca Giorda e nei 57 kg Martina Lo Giudice e tre terzi posti, Andrea Carlino nei 60 kg, Leonardo Casaglia nei 73 kg e Anna Righetti nei 57 kg, è questo l’eccellente risultato ottenuto dall’Italia nella prima giornata dell’Open spagnolo. “Oggi Francesca ha dipinto un capolavoro – è il commento del suo coach, Alessandro Bruyere - E’ stata la sua prima gara nei 48 kg, un esordio per intraprendere un nuovo percorso che speriamo la porti a raggiungere gli obiettivi che si è prefissata. Controlli medici hanno scongiurato controindicazioni sul cambio di categoria, e un calo peso fatto in maniera controllata e sana le ha permesso di arrivare a giocarsi al meglio le sue carte in una dimensione pertinente alle sue caratteristiche tecniche e atletiche. Siamo molto contenti e sicuri che questo sia solo l’inizio!”. Giorda ha superato nell’ordine Abuzhakynova (Kaz), Figueroa (Spa), Ulrich (Ger), Pavlenko (Rus) e, in finale, Martinez Abelenda (Spa). Grande prova anche quella di Martina Lo Giudice, che ha liquidato Montero Gonzalez (Spa), Theodorakis (Aut), Mueller (Ger), Mandeng (Fra) e Karthaus (Ola). “Le gare possono andare bene o male – ha detto Martina Lo Giudice - per esempio nell'Open precedente sono uscita al primo turno, mentre oggi ho vinto. Ovviamente è più bello vincere e sono soddisfatta per com’è andata oggi, specialmente perché vengo da un mese in cui mi sono allenata pochissimo a causa di un infortunio ‘stupido’, ma non sono contenta. Sono altre le gare per cui vorrei festeggiare”. Medaglia al collo, in questo caso di bronzo, anche per Andrea Carlino, con cinque vittorie nei 60 kg, per Leonardo Casaglia, con quattro vittorie nei 73 kg e per Anna Righetti, con quattro vittorie nei 57 kg. “Sì, sono soddisfatto – ha detto Andrea Carlino - sono contento di questo risultato, fin dal primo incontro mi sono sentito bene fisicamente e, alla fine, sono riuscito ad arrivare fino in fondo. Un po’ di rammarico solo per la semifinale, ma dopo il 5° posto ad Oberwart è arrivata la medaglia, ed ora si guarda avanti...”. Domenica è il turno delle categorie pesanti.

A Leibnitz, European Cup junior per 45 italiani, 20 sono azzurri

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A Leibnitz, European Cup junior per 45 italiani, 20 sono azzurri

Appuntamento nella Sportshall a Leibnitz per la squadra azzurra juniores che, guidata da Luca Poeta e Salvatore Ferro, si confronterà in contesto particolarmente rilevante rappresentato da 627 atleti di 39 nazioni. Ben 45 gli italiani in gara, dimostrazione di un’eccezionale ricerca del confronto e per venti di questi, la partecipazione al torneo austriaco è con la maglia azzurra della nazionale italiana. Si tratta di Sofia Petitto, Giulia Santini (48), Martina Castagnola, Alessia Tedeschi (52), Silvia Pellitteri (57), Alessandro Aramu, Patrick Cala Lesina, Biagio D’Angelo (60), Luigi Brudetti, Manuel Lombardo, Edoardo Mella (66), Giovanni Esposito, Alessandro Magnani, Matteo Mazzi, Mattia Prosdocimo, Andrea Spicuglia (73), Anna Fortuno, Betty Vuk (78), Christian Parlati (81), Andrea Fusco (90). “Leibnitz è una delle gare top del World Tour Junior – ha commentato Raffaele Toniolo, presidente della Commissione U21 - e anche quest'anno i numeri e la qualità degli atleti iscritti lo dimostra. Nel 2017 i nostri Junior ottennero risultati positivi e anche in questa edizione schieriamo una squadra di livello elevato”. Il programma di gara è stato modificato e le categorie femminili più pesanti sono state anticipate il sabato, mentre le più leggere sono scivolate alla domenica. Elenco completo atleti in gara.

Sabato 2 (inizio 9.30), F: 63, 70, 78, +78 kg – M: 55, 60, 66, 73 kg

Domenica 3 (inizio 9.30), F: 44, 48, 52, 57 kg – M: 81, 90, 100, +100 kg

In 41 a Madrid per un’European Open da record

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In 41 a Madrid per un’European Open da record

È una partecipazione eccezionale e, forse, anche da record quella che si registra per la Continental Open a Madrid, in programma sabato 2 e domenica 3 giugno. Risultano iscritte infatti, ben 50 nazioni per un totale di 449 atleti, numeri che, se confermati, sarebbero inferiori nel 2018 soltanto a due Grand Slam, Parigi (71 nazioni) e Dusseldorf (65). Il grande interesse per l’appuntamento madrileno potrebbe essere determinato dal fatto che il punteggio rimane ‘attivo’ per l’intera qualificazione olimpica, ma è vero anche che il primo posto nell’Open vale un settimo della vittoria in un Grand Prix ed un decimo di quella nel Grand Slam. Ciò non impedisce a molti atleti top ranking di essere presenti a Madrid per con l’obiettivo di verificare la condizione o fare un test nella categoria superiore. Un test importante è anche quello riservato agli arbitri che sosterranno l’esame per la qualifica IJF A. Per l’Italia saranno presenti (a partecipazione libera) ben 41 atleti e fra questi ci sono anche tre che hanno partecipato ai campionati d’Europa, Manuel Lombardo, Giovanni Esposito e Christian Parlati e quattro, che sono stati inseriti del progetto Tokio 2020 e segnalati nella recente circolare 29/2018, Andrea Carlino, Gabriele Sulli, Leonardo Casaglia, Alice Bellandi.

- Gli iscritti

L’Italia è ingorda e si mangia Coimbra, 17 sul podio con 6 primi posti

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L’Italia è ingorda e si mangia Coimbra, 17 sul podio con 6 primi posti

Altre sei medaglie per l’Italia nella seconda giornata dell’European Cadet Cup a Coimbra ed il team azzurro ha concluso il torneo portoghese al primissimo posto nel medagliere con 6 primi, 4 secondi e 7 terzi posti. Con 17 medaglie di cui 6 d’oro, l’Italia ha doppiato l’Azerbaijan, secondo. “La trasferta è stata decisamente positiva – ha detto Alessandro Comi, segretario e factotum della CNAG - i ragazzi si sono messi alla prova prima dell’appuntamento continentale con grande determinazione e questo è un ottimo biglietto da visita per Sarajevo. Ora a chiusura del circuito continentale Cadetti è arrivato il momento di comporre la squadra che andrà a giocarsi il campionato d’Europa”. Sul podio sono saliti oggi, in ordine di categoria, Giovanni Zaraca, terzo nei 73 kg, Leonardo Carnevali, terzo nei 90 kg, Ylenia Monacò, seconda nei 57 kg, Caterina Mazzotti, terza nei 63 kg, per concludere con i +70 kg e due azzurre sul podio, Erica Simonetti al primo posto ed Irene Caleo al terzo. I commenti degli atleti sul podio. MONACÒ: "Finalmente dopo tanti sacrifici la medaglia è arrivata ma è solo un punto di partenza perche questo risultato mi ha reso piu forte di prima! FORZA ITALIA!". MAZZOTTI: "È stata una bella gara, ero in perfetta forma, mi sentivo bene e avevo voglia di arrivare sul podio. Ringrazio la mia società, il mio maestro e il tecnico, ringrazio tutti i maestri della nazionale e in particolare ringrazio la mia famiglia". CALEO: "Ringrazio la nazionale per la convocazione e ringrazio il mio maestro....speravo in un altro risultato e sono contenta di quanto fatto oggi". SIMONETTI: "Sono soddisfatta di oggi anche se in finale me la sono vista brutta: ho recuperato bene e sono riuscita a conquistare questo secondo oro...ringrazio la famiglia Toniolo che mi ha permesso di arrivare qui. Ora guardo dritta a Sarajevo!". ZARACA: "Oggi la gara è andata bene: sono contento di aver fatto tutti ippon e peccato per l’incontro col russo in cui ho sbagliato io..ringrazio chi mi sta accompagnando in questo percorso". CARNEVALI: "Sono contento per questa gara, é stata tosta ma é finalmente arrivata la medaglia dopo due 5° posti... avrei potuto dare di più e magari arrivare in finale, ma sono soddisfatto e ringrazio la commissione, atleti in rete e la mia società per il supporto".

Hohhot, azzurri a tasche vuote nel Grand Prix, ma “le potenzialità ci sono”

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Hohhot, azzurri a tasche vuote nel Grand Prix, ma “le potenzialità ci sono”

Il Grand Prix a Hohhot è finito esattamente com’era iniziato. Con un Giappone ‘monstre’ che è stato capace di aggiudicarsi la metà delle medaglie d’oro in palio, ben sette, surclassando anche la splendida Korea, la sola che sia riuscita a riascoltare l’inno nazionale più d’una volta. Per l’Italia, nella terza giornata, è salita sul tatami la sola Giorgia Stangherlin che, nei 78 kg, ha disputato un buon incontro con la brasiliana Soares, che ha poi concluso al terzo posto scalando la World Ranking List fino alla posizione 26. “Dispiace per Giorgia – ha detto il coach Roberto Meloni – perché dopo aver portato la brasiliana a due sanzioni, la gestione della situazione sarebbe dovuta essere più opportunista, ma anche questo fa esperienza. Certo, dobbiamo tener conto anche del percorso che ha fatto la Soares e lo stesso vale anche per gli altri azzurri che hanno gareggiato a Hohhot. Le potenzialità ci sono, ma è necessario essere pronti ad esprimerle al momento giusto, quando ciascuno viene chiamato in causa. Insomma, torniamo a casa a tasche vuote, con il collo leggero, ma siamo consapevoli che non è facile e che la sola cosa che bisogna è lavorare sodo”.

90: 1) Gwak (Kor); 2) Gantulga (Mgl); 3) Smink (Ned) e Tselidis (Gre)

100: 1) Cho (Kor); 2) Zankishiev (Rus); 3) Nishiyama (Jpn) e Dvarby (Swe)

+100: 1) Naidan (Mgl); 2) Ulziibayar (Mgl); 3) Silva (Bra) e Oltiboev (Uzb)

78: 1) Sato (Jpn); 2) Aguiar (Bra); 3) Soares (Bra) e Camara (Fra)

+78: 1) Sone (Jpn); 2) Kim (Kor); 3) Wang (Chn) e Altheman (Bra)

L’Italia cadetti travolge tutti a Coimbra, 11 medaglie e 5 sono d’oro

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L’Italia cadetti travolge tutti a Coimbra, 11 medaglie e 5 sono d’oro

Troppo forte per tutti l’Italia U18 che, nella prima giornata dell’European cadet Cup, si è vista sui tatami a Coimbra. Più che mai è eloquente il medagliere che registra un’Italia solitaria con 5 primi, 3 secondi e 3 terzi posti. Non sarà un record, ma 11 medaglie in un giorno solo sono davvero tante, così come cinque primi posti. Azerbaijan (2) e Stati Uniti (1) sono riuscite ad aggiudicarsi l’oro che gli azzurri hanno lasciato a disposizione. Ma andiamo con ordine, nei 50 kg Cristian Miceli si è piazzato al primo posto, mentre nei 55 kg sono stati due gli azzurri sul podio, entrambi al terzo posto, Giuseppe De Tullio e Vincenzo Skenderi. Nei 60 kg Filippo Cicciarella è al secondo posto, terzo posto invece nei 66 kg per Flavio Frasca. Passiamo alle ragazze e, su quattro categorie in gara sono stati quattro primi posti: Giulia Giorgi nei 40 kg, Silvia Giuseppa Drago nei 44 kg, Assunta Scutto nei 48 kg e Federica Silveri nei 52 kg ed a queste si sono aggiunte le medaglie d’argento di Carlotta Avanzato (48) e Veronica Toniolo (52). Cosa accadrà domenica, nella seconda giornata di gare? La risposta ai cadetti azzurri.

Il commento di coach Piccirillo: “Grande gara con donne superlative e i maschi che, finalmente, hanno iniziato a crederci. Squadra affiatatissima con i tecnici e lascia ben sperare per domani”. Le dichiarazioni dei ragazzi saliti sul podio.

GIORGI: “Sono soddisfatta di oggi... speriamo che vada sempre meglio: non mi accontento e guardo a obiettivi più importanti. Ringrazio la mia società, i tecnici della nazionale e la mia famiglia per avermi accompagnata fino a qui”.

MICELI: “Sono molto contento di questo primo posto: è la mia prima medaglia ed è un risultato per cui devo ringraziare soprattutto i miei maestri, mio fratello e la mia famiglia”.

DRAGO: “Sono soddisfatta del risultato, anche perché in finale ho battuto la kosovara che mi aveva messa in difficoltà a Follonica. Ho lavorato parecchio e sono contenta di com’è andata”.

SKENDERI: “È stata una bella gara, sono contento anche se potevo fare di meglio... è la prima medaglia internazionale e spero che ne arrivino presto altre”.

DE TULLIO: “È stata una bellissima gara: oggi ho combattuto bene anche se sono consapevole che si possa fare sempre di più; dedico questa medaglia alla mia famiglia e a mio fratello”.

CICCIARELLA: “Sono molto contento del mio risultato, dopo tanti sforzi finalmente è arrivata questa medaglia. Ringrazio il mio maestro e i maestri Vinassa e Bongiorno che mi hanno seguito in questa gara. Spero di fare sempre meglio e di portare a casa altre vittorie”.

FRASCA: “Finalmente la medaglia è arrivata: oggi non mi sentivo al top, ma nonostante tutto sono riuscito a salire sul podio a cui quest’anno mi sono spesso avvicinato. Ringrazio i miei maestri e i tecnici della nazionale”.

SCUTTO: “Sono contentissima di questa medaglia. Come sempre i sacrifici vengono ripagati. Mi sentivo bene ed è andata bene, non ho trovato nessuna difficoltà. Ringrazio come sempre il mio maestro, il mio fidanzato e tutte le persone che mi sono state veramente vicino”.

AVANZATO: “Diciamo che non sono felicissima per come è andata questa gara, gli incontri sono andati tutti abbastanza bene ad eccezione della finale, che avrei potuto fare meglio. Ma non mi butto giù... il prossimo obiettivo sono gli europei e per questo continuerò ad allenarmi forte”.

SILVERI: “Quella di oggi è una medaglia importante: per me è stata l’ultima European Cup da cadetta, ma è anche la prima medaglia d’oro delle sette che ho conquistato in questi anni; ora mi concentro sulla prossima tappa: è ai campionati europei che devo guardare”.

TONIOLO: “Le mie aspettative sono altre, non posso che guardare al prossimo appuntamento con l'obiettivo di migliorarmi”.

Hohhot day 2, coach Meloni: “Non è stata una bella giornata”

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Hohhot day 2, coach Meloni: “Non è stata una bella giornata”

Anche la seconda giornata del Grand Prix nella città azzurra, Hohhot, è stata all’insegna del Giappone che si è aggiudicato medaglie d’oro. Ha vinto Sasaki negli 81 kg con due waza ari in finale al campione olimpico Khalmurzaev e ha vinto Nouchi nei 63 kg, ippon nel golden score su Sharir, l’erede di Yarden Gerbi. Non ha vinto invece Soichi Hashimoto, e questa è una notizia, ma la finale dei 73 kg vinta da An Changrim è stata uno spettacolo vero e proprio, anche nell’azione decisiva dopo un minuto di golden score. Per quanto riguarda Enrico Parlati ed Augusto Meloni, i due azzurri in gara nei 73 kg, entrambi hanno superato bene il primo turno, rispettivamente waza ari sull’australiano King e ippon sul filippino Nakano. Poi Parlati è stato ‘imbarcato’ dal kazako Smagulov, mentre Meloni si è piegato al tedesco Zingg, poi al terzo posto. “Nemmeno oggi è stata una bella giornata – ha detto il coach Roberto Meloni – Il rammarico è che, sia Enrico che Augusto, non sono riusciti a dare il cento per cento, non si sono espressi per il meglio e questo mi rammarica moltissimo”.

73: 1) Changrim (Kor); 2) Hashimoto (Jpn); 3) Tsend-Ochir (Mgl) e Zingg (Ger)

81: 1) Sasaki (Jpn); 2) Khalmurzaev (Rus); 3) Lee Seungsu (Kor) e Khubetsov (Rus)

63: 1) Nouchi (Jpn); 2) Sharir (Isr); 3) Bold (Mgl) e Beauchemin-Pinard (Can)

70: 1) Van Dijke (Ned); 2) Zupancic (Can); 3) Howell (Gbr) e Arai (Jpn)

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