Glasgow, brilla l’oro di Marco Andrei, Italia in corsa con le grandi
Brilla l’oro messo al collo da Marco Andrei nella seconda giornata del Veteran European Championships a Glasgow. In un giornata particolare, nella quale sono state assegnate soltanto le medaglie delle classi maschili M3 e M4, e quindi soltanto quattordici d’oro per 278 atleti rispetto alle 34 del Day 1 per 365 atleti, l’Italia ne è uscita ancora benissimo con il primo posto di Marco Andrei nei 60 kg M4, al quale si sono aggiunte anche la medaglia d’argento di Massimo Laurenzi nei 100 kg M3 e tre medaglie di bronzo con Said El Mahyaoui nei 60 kg M3, Melchiorre Emanuele Melis nei 60 kg M4 e Roberto Mascherucci nei 73 kg M4. Un riscontro, quello favorevole agli atleti italiani che trova la conferma del medagliere, dove l’Italia con 5 primi, 2 secondi e 6 terzi posti ha consolidato la classifica alle spalle di una Francia letteralmente decollata, 53 medaglie, 10 d’oro e la Germania, che è salita a 9 primi posti con 18 medaglie complessive. Sabato saranno in gara tutte le classi femminili, da F1 a F11 e le classi maschili più giovani, M1-M2. “Oggi, in attesa delle donne e degli M1-M2 – ha commentato infatti Giuseppe Macrì - abbiamo tenuto con 1 oro, 1argento e 3 bronzi. Oro meritato per Andrei, sempre sul podio, ma finalmente sul gradino più alto. ‘Finalmente ho fatto contento mio padre’ ha detto Marco con commozione. Laurenzi, un argento non si butta via, anche se perdere al Golden Score potrebbe sembrare un oro mancato. Mascherucci, Melis e Mahyaoui, sono i 3 bronzi al termine di una gara fiume, hanno disputato 5 incontri ciascuno, rimanendo concentrati, dalla mattina al Final Block alle 16. Mahyaoui, ancora fresco di Ramadan (finito ieri) ha detto: ‘ero molto debole e in semifinale la stanchezza si è fatta sentire, ma la pausa del Final Block mi ha rigenerato, e così sono riuscito a confermare il bronzo di Olbia’. Il volto di Mascherucci la dice lunga sulla battaglia sostenuta e Melis è scontento della finale mancata. Da non dimenticare che, tra ieri e oggi, abbiamo portato 12 atleti a disputare la finale per il bronzo. Domani ultimo giorno per gli individuali, con tutte le donne in gara sperando di arricchire un medagliere già congruo”.
Riepilogo medaglie Italia
Oro
- Giovanni Battaglia, 66 kg-M9
- Andrea Giuseppe Leobono, 60 kg-M5
- Elio Paparello, 73 kg-M7
- Sergio Valli, 66 kg-M7
- Marco Andrei, 60 kg-M4
Argento
- Franco Ghiringhelli, 73 kg-M6
- Massimo Laurenzi, 100 kg-M3
Bronzo
- Amelio Di Nitto, 81 kg-M7
- Fernando Marverti, 81 kg-M5
- Andrea Vanni, 81 kg-M9
- Said El Mahyaoui, 60 kg-M3
- Melchiorre Emanuele Melis, 60 kg-M4
- Roberto Mascherucci, 73 kg-M4
A Novara in 500 per dare l’assalto alla Coppa Italia junior-senior
Il PalaIgor a Novara ospita la finale nazionale della Coppa Italia junior-senior, che vedrà impegnarsi sui tatami 296 atleti nelle sette categorie maschili e 172 atlete in quelle femminili. La manifestazione, organizzata dal Comitato regionale Piemonte e Valle d’Aosta, è pronta a registrare un cambio generazionale essendo numerosi gli atleti ed atlete della classe juniores che puntano decisamente al podio. Le gare di sabato sono, come di consueto, riservate alle categorie maschili che inizieranno alle 9 con le categorie 66, 73, 90 e +100 kg, cui seguiranno dopo le 12 con 60, 81 e 100 kg. Domenica in gara tutte le categorie femminili, 48, 52, 57, 63, 70, 78 e +78 kg che, anche in questo caso, inizieranno alle 9.
Otto sul podio a Glasgow, inno per Battaglia, Leobono, Paparello e Valli
Italia forza 8 nella prima giornata nell’Emirates Arena a Glasgow, dov’è iniziato il campionato d’Europa riservato alla classe dei Veterani. Sono state otto infatti, le medaglie andate al collo dei master italiani in una giornata che ha coinvolto esclusivamente le classi maschili, dagli M5 agli M11 e nelle quali ha gareggiato un totale di 365 atleti che si sono confrontati per aggiudicarsi 34 medaglie d’oro. Sedici le nazioni che hanno avuto il merito ed il privilegio di sentir suonare l’inno nazionale e, per l’Italia, è stata un’emozione che si è ripetuta per quattro volte grazie ai primi posti ottenuti da Giovanni Battaglia, 66 kg M9, Andrea Giuseppe Leobono, 60 kg M5, Elio Paparello, 73 kg M7, Sergio Valli, 66 kg M7. Le altre quattro medaglie sono state d’argento con Franco Ghiringhelli, secondo nei 73 kg M6 e di bronzo invece, con Amelio Di Nitto, 81 kg M7, Fernando Marverti, 81 kg M5, Andrea Vanni, 81 kg M9. È un buon inizio quello dell’Italia, salita subito al terzo posto del medagliere preceduta soltanto da Germania (7-4-2) e Francia (6-12-19). Il commento sulla giornata di Giuseppe Macrì: “Come avevo anticipato, la vecchia guardia non ha tradito, 4 ori 1 argento e 3 bronzi sono il bottino di questa prima giornata e sarebbe stato anche più pesante senza l'infortunio di Bani costretto al ritiro in semifinale e la giornata negativa di Riccaldone fuori in semifinale, dopo un arbitraggio discutibile e di Vettori acciaccato. Peccato per l'oro mancato di Ghiringhelli, sconfitto dal rivale francese che aveva battuto, nella finale mondiale di Olbia. La sua però, è stata ugualmente una gara mostruosa, nella poule più forte è arrivato in finale con 2 incontri al Golden score di 7 minuti e poi, anche la finale, 6 minuti. Dispiaciuto per l'oro mancato, ma soprattutto per non essere riuscito ad esprimersi tecnicamente. Ennesimo oro per Paparello, che dice vengo per divertirmi e non farmi male, poi se viene la medaglia farà sentire i sacrifici più leggeri. Un altro oro anche per Battaglia dopo un combattutissimo girone all'italiana di 5 atleti. ‘Ho 70 anni e porto a casa il terzo titolo consecutivo’, mi ha detto ‘oggi mi sentivo bene e a parte un po' di dolori non sono molto stanco’. Belli anche i primi posti di Leobuono e Valli, due titoli arrivati a suon di ippon, con il primo, non nuovo al podio, mentre Valli ha detto ‘il sacrificio che ho fatto per calare da 73 a 66 è stato ampiamente ripagato dalla medaglia’. Sempre sul podio Marverti, sconfitto dal solito francese, con cui si dividono l'egemonia della categoria. La sorpresa è venuta dagli altri due bronzi, Vanni alla sua prima gara Master e De Nitto, che ha detto ‘dopo tante partecipazioni, finalmente una medaglia’. Venerdì, seconda giornata di gare e saranno nuovamente protagoniste le sole classi maschili con gli M3 e M4.
Riepilogo medaglie Italia
Riepilogo medaglie Italia
Oro
- Giovanni Battaglia, 66 kg-M9
- Andrea Giuseppe Leobono, 60 kg-M5
- Elio Paparello, 73 kg-M7
- Sergio Valli, 66 kg-M7
Argento
- Franco Ghiringhelli, 73 kg-M6
Bronzo
- Amelio Di Nitto, 81 kg-M7
- Fernando Marverti, 81 kg-M5
- Andrea Vanni, 81 kg M 9
Centodieci Master d’Italia a Glasgow per gli Europei
Inizia domani, giovedì 14, nell’Emirates Arena a Glasgow il Campionato d’Europa riservato alla classe Over, i cosiddetti Master che sono iscritti in 1200 a rappresentare 35 nazioni. L’Italia, come di consueto (e non solo nella classe Master), è fra le nazioni più rappresentate con 110 atleti, 85 nelle categorie maschili, 25 in quelle femminili, che saranno guidati da Giuseppe Macrì, ormai responsabile storico dei Veterans. “Le assenze di Riccaldone, La Piccirella e Borgogno incideranno sia nel medagliere per nazioni che nella gara a squadre, - è stata l’osservazione di Giuseppe Macrì - ma la vecchia guardia, e penso ai Ghiringhelli, Battaglia, Paparello, Bani, ma non solo, saprà farsi rispettare, aprirà il medagliere e con Marverti, Gigli, Andrei, Pressello, Vettori, Riccardone Brocchieri, Laurenzi, Iannone lo arricchirà, per concludere come sempre con le donne, mai avare di soddisfazioni e sulle quali contiamo molto, per coronare in bellezza questo Europeo, che non sarà solo il più affollato di sempre, ma anche il più impegnativo. Il pianeta Master d’altronde, - ha concluso Macrì - è una realtà che le Federazioni non ignorano ed il livello di queste competizioni è destinato a crescere in ogni caso”. Le gare individuali, che avranno inizio sempre alle 9.30, impegneranno esclusivamente le classi maschili nelle prime due giornate, giovedì con M5, M6, M7, M8, M9, M10, M11 e venerdì con M3, M4, mentre sabato sarà la giornata dedicata a tutte le classi femminili, da F1 a F11 e le maschili più giovani, M1, M2. Domenica invece, giornata conclusiva con le gare a squadre maschili e femminili. “Nella gara a squadre saremo presenti con 1 squadra per fascia d’età femminile e maschile (M5/6/7 forse 2) – ha aggiunto Macrì - Non sarà facile eguagliare l’impresa dell’anno scorso a Olbia, ma sicuramente saremo tra quelle nazioni da temere e rispettare”. E come accade nelle manifestazioni di maggiore rilievo, anche la gara dei Master sarà seguita da un training camp, lunedì 18 e martedì 19 con doppia seduta di allenamento ed un ‘direttore d’orchestra’ di primissimo piano come Neil Adams.
Riccione e Tarcento, tutti i risultati degli U15 e del kata
Cinque atleti sul podio nel Grand Prix Emilia Romagna per il team siciliano dell’Hydra, quattro per l’Akiyama, tre per il Fitness Club Nuova Florida, ma nella seconda prova del Trofeo Italia che si è disputata a Riccione solo la Asd Girolamo Giovinazzo ed il Nippon Club Napoli hanno ottenuto due primi posti. La classifica per Società ha premiato comunque le 5 medaglie dell’Hydra Villabate che, con 38 punti ha preceduto sul podio Akiyama Settimo (34) e Nippon Napoli (32). A Tarcento invece, si sono svolte le esibizioni del programma agonistico del kata con il Criterium Nazionale ed il Grand Prix. Di seguito i primi tre classificati delle diverse manifestazioni.
Grand Prix Emilia Romagna
40: 1) Agnese Zuccaro (G. Giovinazzo), 2) Chiara Antonia Dispenza (Hydra), 3) Ilaria Finestrone (Team Iacovazzi) e Aurelia Venditto (Judo Club Arca)
44: 1) Sara Cesselli (Fitness Club Nuova Florida), 2) Sofia Marilea Daguanno (Bushido Trapani), 3) Sofia Mazzola (Hydra) e Asia Sassi (Center Parma)
48: 1) Micaela Sciacovelli (Kanku Dai), 2) Emma Stoppari (Ginnastica Triestina), 3) Alessandra Rocco (Fitness Club Nuova Florida) e Giulia Carnà (Hydra)
52: 1) Gaia Stella (Shihan Sermoneta), 2) Michela Terranova (Ischia Judo), 3) Priscilla Zibellini (Fitness Club Nuova Florida) e Angela De Nardi (Judo Vittorio Veneto)
57: 1) Letizia Grivet Chin (Asd Centro), 2) Aurora Iaconis (Judo Como), 3) Angelica Demattè (Judo Pergine) e Annalisa Cavagna (Olimpic Asti)
63: 1) Sara Corbo (Nippon Pomezia), 2) Phebe Marie Marrello (Ryoko Pinasso), 3) Serena Ondei (Judo Clusone)
70: 1) Eleonora Giusti (Hidenobu Yano), 2) Ilaria Iannuzzi (Tomei Livorno), 3) Alessia Napoletano (Judo Fuorigrotta) e Alice Sperlinga (Kumiai)
+70: 1) Morgana De Paoli (Riccione), 2) Giulia Bernetti (Ken Otani Trieste), 3) Liliana Cardillo (JudoFuorigrotta)
38: 1) Emanuele Bivona (Hydra), 2) Francesco Sampino (Hydra), 3) Alexander Jelic Arenaza (Akiyama) e Davide Errichiello (Akiyama)
42: 1) Manuel Parlati (Nippon Napoli), 2) Alessandro Calvi (Banzai Cortina), 3) Alberto Mortillaro (Bushido Trapani) e Federico Bosis (Ponte Lambro)
46: 1) Nicolò Busia (Akiyama), 2) Matteo Frontaurea (Ippon Club), 3) Matteo Lovati (Kodokan Cerano) e Nicolò Manusia (Budokan Torino)
50: 1) Manuel Misoaga (G. Giovinazzo), 2) Pietro Andreini (Judo Piombino), 3) Fabrizio Esposito (Star Club Napoli) e Riccardo Pigoli (Movi-mente Le Sorgive)
55: 1) Daniele Cardella (Airon 90), 2) Alessandro Sorelli (Judokan), 3) Giuseppe Santoro (Star Club Napoli) e Riccardo Ceschiutti (Sport Team Udine)
60: 1) Ciro de Luca (Nippon Club), 2) Simone Carapezza (Ponte Lambro), 3) Federico Ninfo (Judo Rozzano) e Salvatore Laudanno (Fiamme Oro)
66: 1) Filippo Dangelo (Judo San Marino), 2) Diego Viglino (Buyukan), 3) Gianmarco Lepre (Fiamme Oro) e Lorenzo Cianfano (P. Nobel)
73: 1) Marco Vestali (Kumiai), 2) Emanuel Kulbitskiy (Eisho Milano), 3) Gianmaria Imparato (Castelletto) e Henry Asare Owusu (Kyu Shin Do Kai Parma)
81: 1) Francesco Basso (Accademia Torino), 2) Federico Lucarelli (Eisho Milano), 3) Matei Chirosca (Arashi Bracciano)
+81: 1) Eros Papi (Sekai Budo Pordenone), 2) Francesco Bruno (Sporting Albinia), 3) Silvio Ventura (Team Guerrazzi) e Elia Paghera (Movi-mente Le Sorgive)
Coppa Italia-Torneo delle Regioni
Criterium
Kime no kata: 1) Daniele Panfili-Stefano Proietti (UMB), 2) Brabara Bruni-Laura Bugo (EMR), 3) Antonio Taras-Giovanni Forteleoni (SAR)
Kodokan goshin jutsu: 1) Lisa Cesario-Marco Bondi (EMR), 2) Ilaria Placidi-Nicola Placidi (SAR), 3) Giancarlo Silvagni-Matteo Visani (EMR)
Nage no kata: 1) Gino Gianmarco Stefanel-Alessandro Cugini (FVG), 2) Marco Peschiera-Marcello Fanzini (EMR), 3) Amedeo Napoletti-Roberto Forini (UMB)
Ju no kata: 1) Martina Calugi-Giulia Bagnoli (TOS), 2) Marco Durigon-Benedetta Romeo (VEN), 3) Alessandro Varazi-Davide Morozzi (UMB)
Katame no kata: 1) Paolo Giovanni Dorigo-Matteo Dorigo (PIE), 2) Luca Franco-Chiara De Bortoli (FVG), 3) Michael Chiara-Marco Corvetti (LOM)
Grand Prix
Ju no kata: 19 Alice Mandracci-Giovanni Enriore (PIE), 2) Carlotta Franzina-Camilla Franzina (VEN), 3) Francesco Borgia-Alessio Peratti (LOM)
Katame no kata: 1) Andrea Fregnan-Pietro Corcioni (VEN), 2) Luciano Sgarzi-Francesco Longo Lorenzetto (VEN)
Kime no kata: 1) Enrico Tommasi-Giulio Gainelli (VEN), 2) Antonio Mavilia-Giovanni Gandolfo (SIC), 3) Valter Sella-Sergio Rizzi (PIE)
Kodokan: 1) Elena Cazzola-Elisa Tanda (PIE)
Nage no kata: 1) Stefano Cesana-Tommaso Campanella (LOM), 2) Matteo Martini-Alberto Gainelli (VEN), 3) Edoardo Rizzo-Luigi Rizzo (CAM)
Koshiki no kata: 1) Stefano Proietti-Alessandro Varazi (UMB), 2) Marco Bondi-Tommaso Rondinini (EMR), 3) Valter Sella-Sergio Rizzo (PIE)
Randori no kata: 1) Federico Gritti-Francesco Gritti (LOM), 2) Yuri Ferretti-Cesare Gambini (TOS), 3) Giulia Pocobelli-Francesca Benatti (VEN)
Itsuzu no kata: 1) Marco Bondi-Tommaso Rondinini (EMR), 2) Stefano Proietti-Alessandro Varazi (UMB), 3) Martina Calugi-Marco Calugi (TOS)
Argento per Iamundo nell’European Cup senior a Belgrado
È stata una sorpresa d’argento quella fatta da Maruska Iamundo a Belgrado, con il secondo posto nei 52 kg nell’European Cup Senior con 261 atleti di 34 nazioni. La 21enne di Ventimiglia ha superato per ippon Ionita (Rom) e Silva (Svi) per essere poi superata in finale dall’ungherese Knetig. “Non mi aspettavo questo risultato – ha detto Iamundo – anche se, una volta arrivata in finale, pensavo andasse anche meglio Questa medaglia la dedico ai miei maestri, alla mia famiglia e tutti quelli che credono in me. E adesso obiettivo sulla Coppa Italia a Novara, la prossima settimana”. L’Italia ha registrato anche tre quinti posti con Andrea Ferretti (60), Rachele Panzani e Valentina Tomaselli (52) ed il settimo di Marta Palombini (63). “È stata una gara di buon livello in tutte le categorie di oggi – ha detto Angelo Oliva, uno dei tecnici al seguito degli atleti - e tutti i nostri atleti si sono confermati all’altezza, anche nelle situazioni più complicate sono sempre arrivati in fondo”.
Agenda Judo: Belgrado, Riccione e Tarcento, Judo Festival in Croazia per l’U18
European Cup Senior a Belgrado con 295 atleti provenienti da 35 nazioni, Grand Prix Emilia Romagna a Riccione per la seconda prova del trofeo Italia Esordienti B con 541 atleti di 186 società, il kata a Tarcento con Torneo delle Regioni e Coppa Italia, una manifestazione per due classifiche separate. È questo il ‘menù’ per il fine settimana del judo, con sabato 9 e domenica 10 giugno a Belgrado, dov’è in programma una fra le European Cup Senior più partecipate ed impegnative e, come di consueto, è molto numerosa la partecipazione dell’Italia, iscritta con 25 atleti e, fra questi anche Andrea Carlino, Francesca Giorda, Anna Righetti che, sabato scorso, sono saliti sul podio nell’Open a Madrid. Affollata anche la gara riservata al circuito degli U15, che riaccende i motori a tre mesi dalla prova d’apertura a Martina Franca ed in questo caso sarà seguita da un Training Camp per il quale sono stati convocati Flavio Petruzzelli (46), Valerio Ferro, Gabriel Fiorentino (55), Leonardo Piccolo (60), Nosa Bright Maddaloni, Dario Praiotto (73), Carlotta Parrinello, Chiara Zuccaro (48), Emma Petrolo (70), seguiti da Corrado Bongiorno. L’appuntamento con il kata invece, si presenta a tre settimane dalle soddisfazioni raccolte a Capodistria, in occasione del campionato d’Europa. Ma l’obiettivo a questo punto, è già orientato sul campionato del mondo che si disputerà a Cancun, in Messico, il 15-16 ottobre. Ma sabato 9 giugno è anche il primo giorno del Judo Festival organizzato a Porec dall’European Judo Union e, fra le otto iniziative proposte in questa quinta edizione c’è l’U18 Training Camp, scelto dalla CNAG per la preparazione al campionato d’Europa. Questi gli atleti convocati, che saranno seguiti da Raffaele Toniolo, Sandro Piccirillo, Alessandro Comi, Giulia Giorgi (40), Silvia Giuseppa Drago (44), Carlotta Avanzato, Assunta Scutto (48), Federica Silveri, Veronica Toniolo (52), Ylenia Monacò (57), Martina Lanini, Caterina Mazzotti (63), Martina Esposito (70, ha rinunciato), Irene Caleo, Erica Simonetti (+70), Cristian Miceli (50), Giuseppe De Tullio, Vincenzo Skenderi (55), Filippo Cicciarella (60), Luigi Centracchio, Flavio Frasca (66), Giovanni Zaraca (73), Daniele Accogli, Alessio Graziani (81), Leonardo Carnevali (90), Lorenzo Turini (+90).
Superare i propri limiti con il Judo, si può. Presentazione-evento al Foro Italico
Judo: superare i propri limiti. Ovvero, quando la presentazione di un libro diventa un evento. Ed è ciò che è accaduto ieri, a Roma, nella sala della Giunta del Coni dove, soltanto nell’indicare i nomi delle figure di spicco presenti, è già sufficiente a rendere l’idea, da Giovanni Malagò a Domenico Falcone, Ylenia Scapin, Matteo Marconcini, Giovanni Maddaloni. Ma la chiave del successo di quello che è stato un evento speciale, è tutta nel denominatore comune, il judo, che attraverso la pratica mette in contatto le persone, le loro storie, ciascuno con le sue abilità, tutte diverse e tutte ‘straordinarie’. È judoka Fabio La Malfa, curatore dell’opera che ha raccolto in questo libro lampi di vita, esperienze vissute e raccontate dagli stessi protagonisti, tutti judoka. Emozionano sempre le storie dei campioni, maestri di campioni di ieri, oggi e domani, che hanno ‘catturato’ l’ascoltatore con elementi concreti e credibili, sostenuti dalla forza della fede nella ‘mission’ e del ‘già successo’, del ‘già vinto’. Ma emozionano, e hanno emozionato molto, le parole dei giovani ed anziani protagonisti, quelle voci che hanno trovato e trovano una forza enorme dal candore disarmante con la quale raccontano un’esperienza incredibile, di judo. Interpretato e vissuto con abilità ‘straordinarie’, con occhi liberi da vincoli e limiti, che sanno vedere – forse – più lontano e meglio. Simone, Nino, Valerio, Riccardo, Angelo, Rita, Licia, questi sono i nomi di alcune delle storie che l’idea di Fabio La Malfa ha portato alla luce. E c’è anche Beppe, che una storia di judo l’ha interpretata per la TV, ed al judo si è avvicinato proprio per interpretarla con piena consapevolezza. È un evento questo libro, ed è stato eccezionale l’editore Matteo Luteriani (Luni editrice) che ha saputo riassumere il perché con ‘tre coppie di parole’. Ma è stata un evento la presentazione, moderata magistralmente da Silvio Di Francia ed impreziosita dalle ‘letture’ di Sabrina Paravicini, autrice, regista e scrittrice. Delle gemme vere e proprie, rese più dolci (se possibile) dalle carezze a quel bimbo di 12 anni seduto al suo fianco, Nino Tancredi, suo figlio affetto dalla sindrome di Asperger che, oltre al judo ama scrivere e sogna di incontrare Tim Burton. Sì, la presentazione del libro di Fabio La Malfa, è stata un evento.
L’oro di Christian Parlati spinge l’Italia nell’elite a Lebnitz
Oro uno, oro due ed eccolo, l’oro numero tre per l’Italia juniores impegnata a Leibnitz nell’European Cup Junior. L’ha conquistato Christian Parlati negli 81 kg con un percorso perentorio, cinque vittorie, sull’estone Magomedkerimov e poi Khatelishvili (Can), Rechister (Isr), Caroly (Fra), per concludere con l’altro francese Livolsi, liquidato in due minuti. “La gara è andata bene – ha detto Christian Parlati - anche se non ero per niente in forma causa problemini fisici, però sono contento e volevo dedicare la vittoria a mia mamma e mio padre che sono venuti a vedermi”. La soddisfazione nello staff azzurro è comprensibile, con tre primi posti questa Italia è nel gruppo d’elite del medagliere assieme a Germania, Brasile, Giappone, che non è poco. “Christian nonostante non fosse al top delle condizioni fisiche – ha commentato il coach Luca Poeta - ha dimostrato di essere uno dei migliori uomini che abbiamo a disposizione. Certo, ci sono ancora delle cose su cui lavorare e da domani, allo stage, si riparte a testa bassa”. Positivo e soddisfatto è anche il commento complessivo del tecnico federale Salvatore Ferro: “Il livello della competizione è stato molto alto – ha detto - ed i nostri ragazzi più giovani hanno pagato la loro inesperienza, ma si sono battuti al meglio delle loro possibilità. Ora ci concentriamo subito sul training che, da domani, per loro sarà molto importante in vista dei prossimi appuntamenti”.
Madrid, Bellandi e Rosetta argento, Ferrari e Marchiò bronzo
Cinque più quattro fa nove! Nove sono le medaglie conquistate dall’Italia a Madrid in un’European Open che, alle cinque di sabato, ha sommato quelle dei secondi posti ottenuti da Alice Bellandi nei 70 kg e Melora Rosetta nei 78 kg, ed i terzi di Valeria Ferrari nei 78 kg ed Elisa Marchiò nei +78 kg. Nove atleti sul podio di un’Open non è cosa che accade spesso, tant’è che nemmeno Germania e Francia, prima e seconda nel medagliere, sono arrivate a tanto. Ha fatto meglio la Spagna (12), ma bisogna tener conto che ha giocato in ‘casa’ con 92 atleti. Con quattro ippon, su Lengweiler (Sui), Gregor (Ger), Bernabeu (Spa), Jager (Ola), Alice Bellandi ha guadagnato la finale nei 70 kg con Sara Rodriguez (Spa). “Sono molto contenta di questo risultato – ha detto la Bellandi - perché significa per me che sto facendo un buon lavoro, su tutti i fronti! Il livello della gara è stato molto alto, medagliati in Gran Slam, Grand Prix, Europei e Mondiali! Ci ho messo un po’ ad ingranare, ma alla fine è andata bene. Spiace per la finale, ma durante un’azione ho sublussato il gomito e non sono riuscita a combattere più. Stavo bene, ma sarà per la prossima volta! Un grazie alle Fiamme Gialle che mi hanno dato la possibilità di fare questa gara e, di cuore, Ylenia, Antonio ed i miei genitori!”. Nei 78 kg Melora Rosetta è arrivata in finale con le vittorie su Tytler (Gbr), Dollin (Fra) e, dopo il golden score, su Assunta Galeone, mentre in finale è stata superata dalla francese Posvite. La stessa Posvite ha fermato anche Valeria Ferrari, ma in semifinale e le vittorie dell’azzurra, tutte per ippon, con Talarn (Spa), Kulaga (Pol) e Dollin (Fra) l’hanno promossa al terzo posto. Medaglia di bronzo anche per Elisa Marchiò che, superata per juji gatame Ferrer Bartulos (Spa) si è arresa alla tedesca Buessow, poi oro, quindi si è imposta su Sara Alvarez (Spa).