Aurora Russo non supera gli ottavi di finale a Parigi e sfuma anche la possibilità del ripescaggio
Roma, 8 agosto 2024 – È sfumata la possibilità del ripescaggio ed Aurora Russo è stata definitivamente eliminata dai Giochi Olimpici. A condannarla è stata la sfida tra la fenomenale giapponese Sakurai e l'ecuadoriana Valverde, dove ha nettamente prevalso la prima.
Ad Aurora va comunque un meritatissimo applauso: giovanissima, è un'atleta che puntava Los Angeles 2028 e che è riuscita a qualificarsi per Parigi, un percorso quasi proibitivo, grazie agli ultimi due anni veramente straordinari. Dal 2004, ricordiamolo, una donna italiana non riusciva a qualificarsi all'evento più importante del mondo.
Le parole del Direttore Tecnico Nazionale Salvatore Avanzato: "La sua giovane età e l’importante competizione hanno certamente influito sull’emozione limitando così l’odierna prestazione della ragazza. Questo è solo l’inizio di un percorso di alto livello."
L'incontro degli ottavi - L’esordio olimpico della lotta italiana e della lottatrice Aurora Russo, appena 21enne, prima donna italiana alle Olimpiadi dopo 20 anni, si è interrotto agli ottavi di finale, dopo la sconfitta contro l’ecuadoriana Valverde Melendres, 33enne pluricampionessa panamericana.
Russo ha tentato di opporsi alla forte ed esperta avversaria: al primo tentativo di passaggio dietro è però stata scaraventata a terra subendo un punto da 4. Valverde ha allora preso fiducia e ha messo a segno un passaggio dietro da 2 punti prima di concludere l’incontro per schiena.
(L’azzurra però non è ancora stata definitivamente eliminata. Se Valverde arriverà in finale, ripescherà Aurora che potrà giocarsi un accesso alla finale per il bronzo. Ma il cammino è nettamente in salita: nel difficilissimo tabellone in cui sono capitate l’italiana e l’ecuadoriana ci sono infatti sia la statunitense Helen Maroulis che la giapponese Tsugumi Sakurai, entrambe pluricampionesse iridate.
Restiamo dunque in attesa…)
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Le gare olimpiche di lotta possono essere seguite in diretta ed in esclusiva attraverso varie piattaforme che, per l’Italia, sono Discovery+, RAI, Eurosport.
Il terzo giorno di lotta alle Olimpiadi e il tabellone di Aurora Russo
Roma, 7 agosto 2024 – A Parigi si è consumato il terzo giorno di lotta olimpica con le finali delle categorie dei 50 kg femminili, 77 e 97 kg di lotta greco romana. Una giornata che ha portato Stati Uniti e Giappone a quota 2 ori e l’Iran al suo primo titolo in queste Olimpiadi nella lotta.
Giornata importante anche per quanto riguarda l’Italia, visto che è andato in scena il sorteggio delle categorie di domani, fra le quali ci sono i 57 kg di femminile dove ci sarà la nostra Aurora Russo. L’azzurra troverà un’avversaria importante, l’ecuadoriana Valverde Melendres, 33enne pluricampionessa panamericana. Ma soprattutto Aurora è capitata nella parte alta del tabellone, piena di lottatrici fortissimi, come la statunitense Helen Maroulis e la giapponese Tsugumi Sakurai. L’una ha 32 anni mentre la seconda ne ha 22 anni, ma entrambi hanno diversi titoli iridati di categoria.
L’Incontro di Aurora comincerà intorno alle 11:20!
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Parigi 2024: la prima giornata di finali della lotta olimpica e la leggenda di Mijain Lopez
Roma, 6 agosto 2024 – A Parigi è andata in scena la prima giornata di finali di lotta di queste Olimpiadi. Grandi emozioni, nuove leve che si sono fatte vedere e grandi campioni che hanno scritto la storia… I primi ori sono andati al Giappone e a Cuba, rispettivamente nei 60 e nei 130 kg di lotta greco romana, mentre l’ultimo titolo di giornata è andato agli Stati Uniti nei 68 kg di lotta femminile.
La prima sfida per l’oro è stata tutta asiatica, tra il giapponese Kenichiro Fumita e il cinese Liguo Cao, nella categoria dei 60 kg di greco romana. La medaglia è andata meritatamente al Giappone, che ha migliorato l’argento di Tokyo 2020 in questa categoria.
La seconda sfida per l’oro (categoria 130 kg) è stata invece leggendaria, combattuta da Mijain Lopez Nunez e da Yasmani Acosta Fernandez, anche lui cubano ma naturalizzato cileno. Un evento storico, come ci ha raccontato Casarola su Discovery Plus. Classe 1982, 42 anni tra poco, il fenomeno di Cuba ha vinto la sua quinta medaglia d’oro olimpica consecutiva coronando così il suo ultimo atto nello sport internazionale. Mijain Lopez si è infatti ritirato con questo splendido risultato: nessuno nella storia delle Olimpiadi moderne ci era mai riuscito. E non parliamo soltanto di lotta, ma di tutti gli sport!
La terza e ultima sfida per il titolo olimpico è stata infine tra la statunitense Amit Elor e la kirghiza Meerim Zhumanazarova. A vincere è stata l’atleta a stelle e strisce, appena ventenne.
Domani, per tutti gli appassionati di lotta, ci saranno altre finali (53 kg di femminile, 77 e 97 kg di greco romana) ed altre eliminatorie (53 kg di femminile, 67 e 87 kg di greco romana). Inoltre, ci sarà il sorteggio del tabellone della nostra Aurora Russo, che deutterà giovedì 8.
La Direzione Tecnica rinuncia alla gara di Liuzzi: la salute prima di tutto
Roma, 6 agosto 2024 – La Direzione Tecnica Nazionale della lotta, insieme a tutto lo staff medico, ha deciso di rinunciare alla gara olimpica dell’atleta Emanuela Liuzzi, prevista per oggi alle 11:30.
La lottatrice era stata ripescata in extremis dalla UWW, in fase di riallocazione delle quote olimpiche. La comunicazione è però arrivata mercoledì 31 luglio, data che si è rivelata troppo in ritardo per effettuare il calo peso dell’azzurra.
Direzione Tecnica e staff medico seguono un protocollo molto preciso per il calo peso, che garantisce la salute e il benessere dell’atleta. E proprio per rispettare tale protocollo non è stato infine possibile far rientrare Liuzzi nella sua categoria di peso, i -50 kg.
Rimandato dunque il debutto olimpico della lotta italiana, che dovrà aspettare giovedì 8 agosto, quando solcherà le materassine parigine Aurora Russo.
A Parigi è iniziata la lotta olimpica: si continua domani
Roma, 5 agosto 2024 – Si è alzato il sipario sulla lotta olimpica ai Giochi di Parigi 2024. Da oggi alle 15:00 l’Arena Champ de Mars ha ospitato i primi incontri di lotta greco romana, categorie 60 e 130 kg, e di lotta libera femminile nella categoria dei 68 kg.
Tra i tanti fenomenali atleti visti oggi, una menzione speciale va alla leggenda cubana Mijain Nunez Lopez che ha conquistato la sua quinta finale olimpica consecutiva (da Pechino 2008, passando per Londra 2012, Rio 2016, Tokyo 2020, per arrivare infine a Parigi 2024) e che cerca il quinto titolo consecutivo per continuare a scrivere la storia di questo sport.
Nella giornata di domani ci saranno dunque le finali delle categorie in gara oggi, ma ci saranno anche le eliminatorie dei 50 kg di lotta femminile e dei 77 e 97 kg di greco romana.
Per quanto riguarda l’Italia, ci sarà il debutto di Emanuela Liuzzi, prima italiana a solcare le materassine francesi, che parte dagli ottavi di finale della categoria 50 kg. Il sorteggio l’ha messa di fronte alla 22enne e fortissima lottatrice mongola, Otgonjargal Dolgorjav, già due volte vicecampionessa del mondo (2022 e 2023).
Si entra nel vivo: in bocca al lupo ad Emanuela!
Il programma degli azzurri:
martedì 6 agosto - Emanuela Liuzzi (50 kg) – ottavi di finale – 11:30
giovedì 8 agosto – Aurora Russo (57 kg) – ottavi di finale – 11:30
venerdì 9 agosto – Frank Chamizo (74 kg) – qualificazioni – 11:30
Le gare olimpiche di lotta possono essere seguite in diretta ed in esclusiva attraverso varie piattaforme che, per l’Italia, sono Discovery+, RAI, Eurosport.
Lotta olimpica: tutto pronto a Parigi! Il calendario degli azzurri
Roma, 4 agosto 2024 – È tutto pronto all’arena Champ de Mars: la lotta può fare il suo debutto in queste Olimpiadi di Parigi 2024. Nel palazzetto che ha ospitato per 8 giorni le gare di judo, è ora il turno della lotta olimpica, suddivisa tra la libera maschile e femminile e la greco romana.
Sono 291 i lottatori e lottatrici che si contenderanno il podio olimpico e tra questi ci sono Emanuela Liuzzi, Aurora Russo e Frank Chamizo, oltre a Iman Madhavi, lottatore iraniano rifugiato in Italia, che prenderà parte alla competizione proprio con il team olimpico dei rifugiati della UWW.
Le gare inizieranno domani, lunedì 5 agosto, e andranno avanti fino a mercoledì 11.
Il primo evento da medaglia, invece, andrà in scena martedì 6 agosto. Questo perché, come sempre nella lotta, si disputano le fasi eliminatorie fino alle semifinali in una giornata, mentre i ripescaggi e le finali di quelle stesse categorie nella giornata successiva.
Martedì 6 agosto, inoltre, sarà il giorno di debutto per gli azzurri con Emanuela Liuzzi che gareggerà nella categoria 50 kg. Dopodiché, solcheranno le materassine olimpiche Aurora Russo giovedì 8 e Frank Chamizo venerdì 9, rispettivamente nei 57 kg e nei 74 kg di stile libero.
Come detto, in caso di accesso alle finali o in caso di ripescaggio, li rivedremo nella giornata successiva.
Il programma degli azzurri:
martedì 6 agosto - Emanuela Liuzzi (50 kg) – ottavi di finale – 11:30
giovedì 8 agosto – Aurora Russo (57 kg) – ottavi di finale – 11:30
venerdì 9 agosto – Frank Chamizo (74 kg) – qualificazioni – 11:30
Per tutto il programma completo della lotta olimpica, clicca qui.
Le gare olimpiche di lotta possono essere seguite in diretta ed in esclusiva attraverso varie piattaforme che, per l’Italia, sono Discovery+, RAI, Eurosport.
Emanuela Liuzzi alle Olimpiadi: arriva la terza qualificazione per la squadra italiana di lotta!
Roma, 31 luglio 2024 – Emanuela Liuzzi farà parte della squadra azzurra di lotta alle Olimpiadi di Parigi 2024 insieme ai già qualificati Frank Chamizo e Aurora Russo. La notizia è appena arrivata e a comunicarlo sono stati la UWW (federazione internazionale) e il CONI.
Emanuela Liuzzi lotterà nella giornata di martedì 6 agosto, la seconda della rassegna, nella categoria dei 50 kg. La lottatrice napoletana è stata ripescata in seguito al processo di ricollocamento delle quote nella lotta libera femminile, come ha comunicato oggi la UWW al CONI.
“Il tempo è galantuomo – ha commentato il presidente del settore lotta Gianni Morsiani – La squadra femminile non è stata smantellata ed è rimasta in linea, pronta per un’eventualità del genere. La qualificazione di Emanuela è meritata, al Torneo di Istanbul se l’è giocata con una atleta molto importante (vedi sotto, ndr) e nella sua categoria fa molto bene da diverso tempo. Dopo Frank, anche questa è una notizia che restituisce il merito ai nostri lottatori.”
“È una notizia meravigliosa – ha commentato il direttore tecnico Salvatore Avanzato – Abbiamo una freccia in più al nostro arco. Emanuela ha continuato ad allenarsi, come le altre, perché per noi mantenere la squadra insieme è fondamentale. Quindi il 6 agosto sarà pronta per la sua avventura!”
Figlia d’arte, Emanuela Liuzzi ha nel suo palmarès un argento continentale U23 e un bronzo ai Campionati Europei Senior, entrambi conquistati nel 2023, oltre a diversi titoli italiani. Inoltre, all’ultimo Torneo di Qualificazione Olimpica, quello mondiale di Istanbul, Liuzzi aveva fatto una grandissima gara e conquistato il bronzo, fermandosi poi contro la super campionessa azera Mariya Stadnik nell’incontro spareggio (tra le terze) che valeva la qualificazione.
Intervista olimpica (15) Frank Chamizo: “Un titolo che cerco da 8 anni!”
Ci accingiamo alla nostra ultima intervista olimpica, la quindicesima a livello di federazione, la seconda per quanto riguarda la lotta. Con noi, un atleta che di Olimpiadi ne sa qualcosa, essendo arrivato alla sua terza partecipazione in carriera: Frank Chamizo Marquez!
Frank, la prima volta che hai sentito parlare di Olimpiadi…
Avevo circa 11 anni ed ero a scuola, al College, a Cuba. Stavo con un mio amico, Juan Pablo, con cui condividevo la camera e gli chiesi cosa fossero queste Olimpiadi. Lui mi rispose che erano l’evento più grande al Mondo. Ed io gli dissi subito ‘Non ti preoccupare, tra qualche anno le vincerò’. Era una ‘cavolata’, naturalmente, avevo solo 11 anni. Poi, a 18 anni, vinsi il Mondiale e avrei potuto qualificarmi già per Londra (2012) ma venni squalificato.
Poi, con la nazionale italiana, ho partecipato a Rio 2016 e a Tokyo 2020. A Rio avevo tante pressioni addosso ed ero anche un po’ immaturo. Le Olimpiadi sono una gara particolare. Non è predestinata per nessuno, è una gara folle. Arrivi lì e sei uno qualunque. Magari arrivi da un quadriennio olimpico fantastico, con Mondiali, Europei, ecc, ma quando arrivi lì ricominci da zero. C’è davvero tanta pressione… Quello che ho imparato è che l’importante è esserci, stare lì, arrivare. Poi quel che succede è da vedere.
A Rio, avevo appena ricevuto la medaglia di bronzo ed ero ancora arrabbiato. Venne da me Tania Cagnotto che mi disse ‘è la mia terza Olimpiade e ce l’ho fatta soltanto adesso. Tu non sei contento per aver fatto medaglia alla prima? Sorridi!’ Mi fece bene!
Se vedi la mia carriera, io ho vinto tutti i titoli, tranne quello olimpico. E lo cerco da 8 anni…
Il primo pensiero quando ti hanno detto che saresti andato a Parigi…
Beh, è stato molto particolare… Intanto, io non sono abituato a fare questi tornei di qualificazione, tutte queste scommesse all’ultimo. In genere mi qualifico con la medaglia ai Mondiali o da numero 1 al Mondo nella categoria. Quella dei tornei di qualificazione è una dinamica veramente difficile da gestire, per gli atleti e anche per le federazioni… Sono una specie di taglia testa, dentro o fuori tutto molto velocemente…
In ogni caso, al primo torneo (a Baku) io ero preparato e, sinceramente, non ce n’era per nessuno. Però, arrivato lì, ho capito davvero quanto vale andare alle Olimpiadi e quanto fanno le persone per esserci. E ho capito che bisognava salvarsi e ho cercato di salvarmi in tutti i modi possibili.
Poi è successo quel che è successo, ho passato due mesi in cui mi dicevano ‘vai, non vai, vai, non vai’. Un gioco mentale difficilissimo da sopportare, bisogna restare forti. Alla fine, mi hanno detto che era ufficiale. Io me lo sentivo perché me l’ero guadagnato, mi ero ben allenato e il guerriero che è in me mi diceva ‘sì, ce l’hai fatta’. Però la verità è che quella vicenda si inseriva in un qualcosa di più grande di me, che non era completamente nelle mie mani…
Dunque, appreso della qualificazione, con un solo mese per prepararmi, è uscita fuori tutta la mia grinta…
Prova a immaginare la giornata della gara…
La lotta è uno sport particolare. La questione del peso è dura… quando arrivo non voglio parlare con nessuno, non prima di aver fatto il peso e, dopo, la colazione! È uno sport faticoso. Però sei lì con le persone a cui vuoi bene, con cui condividi questi sforzi, che fanno il tifo per te e fanno qualsiasi cosa per supportarti.
E se invece dovessi immaginare di essere arrivato in finale e, poi, di vincerla anche. Qual è il primo pensiero?
Innanzitutto, scaramanzia! Ma scherzi a parte, la dedicherei prima di tutto a me stesso, perché sono il mio primo avversario come ho sempre detto. E poi, senza ombra di dubbio, il pensiero va immediatamente a Lucio Caneva che ha creduto in me da sempre, da quando ero un ragazzino, e che mi diceva ‘sei tu il migliore al Mondo’. Lui era tutto per me!
Tra una finale per l’oro persa, quindi argento, e una finale per il bronzo vinta, alle Olimpiadi cosa vorresti?
Una volta che sei in finale la vuoi vincere. C’è poco da fare. Detto ciò, una medaglia olimpica è una medaglia olimpica, di qualsiasi colore essa sia. Se penso a ciò che è successo a Tokyo nel salto in alto, con Tamberi e Barshim che si guardano e si accordano per l’oro a parimerito. Quello è un sogno! Se ci fosse la possibilità sarebbe bello. Comunque, l’unica cosa certa è se c’è una finale io la vorrei vincere. Perdere è sempre dura.
E dopo Parigi, Frank cosa fa?
Continua! Punto a Los Angeles! Avrò 36 anni, si può fare. Ti do questa breaking news: non mi fermo, sono ancora un bimbo. Mi considero ancora tra i primi 4 o 5 al mondo. Per continuare dovrò prendermi davvero cura di me e del mio corpo ed è esattamente quello che voglio.
Intervista olimpica (14) Aurora Russo: “…sono le mie prime Olimpiadi, è un mix di emozioni veramente intenso”
Concluso il ciclo di interviste olimpiche nel judo (clicca qui per ricominciare la serie), passiamo alla lotta, dove la Nazionale sarà rappresentata, come sappiamo, da Aurora Russo e Frank Chamizo.
Diamo dunque inizio a questo ciclo sulla lotta olimpica e fermiamoci un momento a chiacchierare con la grande e bellissima sorpresa di quest’anno: Aurora! Via alle presentazioni, nome, categoria di peso e le ultime vittorie fondamentali…
“Aurora Russo, categoria 57 kg di lotta libera femminile, tra i titoli più prestigiosi ho conquistato finora 3 ori continentali (da U15 a U20), un argento europeo, un oro e un argento ai Mondiali U20. E poi c’è il bronzo al Torneo Mondiale di Qualificazione Olimpica di Istanbul.”
Diciamo soltanto una parola: Olimpiadi…
“Sono le mie prime Olimpiadi ed è un’emozione, anzi, un mix di emozioni veramente intenso. Spero di riuscire a fare una bellissima gara e portare in alto l’Italia conquistando una bella medaglia.”
Con un piccolo passo indietro torniamo al momento in cui hai ricevuto la qualificazione…
“Mamma mia… un’emozione incredibile. Sono riuscita a realizzare il sogno di una vita. Dopo tanti sacrifici, allenamenti, lontana da casa, ho conquistato ciò per cui ho sempre lavorato. Non mi sembrava vero: ci ho creduto tanto ma non ero fra le più quotate (diciamo) ed è stata anche una sorpresa.”
Fingiamo che oggi sia il giorno della gara: ti svegli, arrivi al palazzetto, vieni chiamata per il primo incontro…
“Solitamente mi alzo molto presto, faccio il peso e, subito dopo, la colazione. Poi, concentrazione assoluta per la gara e tanta ansia (ride ndr) … E nulla, si aspetta l’incontro. Sugli spalti ci saranno i miei tifosi, verranno quasi tutti, famiglia, parenti... È la gara più bella di tutte. Questo non mi crea ansia, credo che sarà un valore in più per me e mi darà tata forza.””
E proviamo a immaginare di raggiungere un risultato importante…
“Eh… sarebbe una bellissima sensazione, sinceramente non so cosa proverei. Ci spero tanto… questo sì, ma non so dire come reagirei, deve essere un’emozione indescrivibile… è il sogno di ogni atleta!”
Facciamo un altro salto indietro, ai tuoi primi passi sulla materassina…
“La prima volta non la ricordo, ero veramente piccola, avevo soli 3 anni. Ho seguito le orme di mio fratello maggiore e da lì non sono mai più scesa.”
Cos’è per te la lotta?
“È un insieme di tante cose, di gioie e di delusioni, di emozioni fortissime. Nonostante le vittorie o le sconfitte, questo sport mi ha sempre aiutata nella vita con i suoi valori di rispetto, di altruismo. Saper affrontare anche le sconfitte… questo sport mi insegna a vivere!”
Il percorso che ti ha portato fin qui, come dicevamo, è fatto di vittorie, sconfitte, emozioni indescrivibili, gioie e delusioni… ed è fatto anche delle persone che ti circondano…
“Le prime persone sono sicuramente la mia famiglia. Mi è sempre stata vicino, mi aiutata nei momenti belli e meno belli. Sono loro i primi. Poi il mio fidanzato che mi supporta e sopporta. E ovviamente il mio team, i miei allenatori e tutti coloro che hanno lavorato con me per raggiungere questo grande traguardo.”
Un’ultima domanda: se a leggere quest’ultima risposta ci fosse un bambino o una bambina, che cosa diresti loro?
“Direi di non smettere mai di credere nei propri sogni perché veramente ogni cosa è possibile, ogni cosa ha il suo tempo… direi di allenarsi sempre, senza scoraggiarsi, anche e soprattutto quando le cose non vanno bene. I risultati poi arrivano!”
Beach Wrestling: sipario sulla World Series di Timisoara, Indelicato sfiora il podio
Roma, 21 luglio 2024 – È calato il sipario sulla terza tappa della World Series di Beach Wrestling, dove Francesca Indelicato ha sfiorato il podio nella categoria dei 60 kg, piazzandosi infine in quarta posizione.
La due giorni di gara è iniziata ieri, giornata in cui Francesca Indelicato ha vinto due incontri su tre. Si è imposta, infatti, sulle due lottatrici rumene Gabriela Cuc (3-0) e Elena Ionescu (3-2), mentre ha ceduto il passo all’ucraina Sofiia Kushnir (3-0).
Oggi, alla ripresa degli incontri, Indelicato ha nuovamente vinto contro la spagnola Maria Victoria Baez Ditone sul risultato di 3-0, approdando così in semifinale. Qui, però, si è dovuta arrendere all’ucraina Anastasiya Kravchenko sul risultato di 2-0.
Nella finale per il terzo posto contro l’ucraina Bordinskykh, infine, nonostante un buon incontro, l’azzurra si è arresa sul risultato di 3-2. Decisivo un challenge quando mancavano 14 secondi alla conclusione.
In gara c’era anche Alessio Vandi, categoria +90 kg, che purtroppo non è riuscito a imporsi e ad accedere alle fasi finali.