Al Trofeo Italia a Olbia vincono gli U15 di Akiyama e Kumiai
Con il successo dell’Akiyama nella gara maschile disputata sabato e del Kumiai nella femminile di domenica si è concluso a Olbia il Trofeo Italia Sardinia Trophy.
Questo il report dalla sede di gara. L'evento, dedicato esclusivamente alla categoria esordienti, rappresenta la terza tappa del circuito Trofeo Italia, ed è stato organizzato dal Centro Sportivo Olbia Judo, con il sostegno dell'Assessorato Regionale al Turismo, Commercio e Artigianato, l'Assessorato Regionale allo Sport, Cultura e Pubblica Istruzione e il Comune di Olbia. A livello nazionale, il Trofeo Italia è un evento di grande rilevanza per i giovani atleti, in quanto contribuisce a determinare il ranking nazionale degli esordienti più talentuosi d'Italia e offre l'opportunità di qualificarsi per i Campionati nazionali. Al Geovillage sono stati circa 320 gli atleti che si sono dati battaglia per i titoli nelle diverse categorie, 116 le società impegnate e provenienti da ben 18 regioni dello Stivale. Una grande risposta del movimento judo italiano che dimostra l'eccezionale coinvolgimento a questa competizione.
Venendo alle gare, sabato 23 è stato il giorno della serie maschile, che ha visto primeggiare nella categoria 38 kg Massimo Martinelli (Harmony Club), secondo Domenico Di Paola (Judo Telese Terme), terzo Gabriele di Francesco (ASD Mandracchio Roma). Nella 42 kg è salito sul gradino più alto del podio Samuel Serafini (Europaradise), secondo Giulio Ramazzotto (Koizumi Scicli), mentre si è dovuto accontentare del terzo posto Francesco Nicola Pirolo (Angiulli Bari). Medaglia d’oro nella 46 kg per Mirko Moretti (Girolamo Giovinazzo), argento per Matteo Douine (Accademia Torino), bronzo per Andrea Mastrorillo (Judo Sanremo). E ancora nella categoria 50 kg, primo Gabriele Carabotto (Kumiai To), secondo Gianpaolo Sivillo Fascetto (Titania Club), terzo Daniele Santoro (Unisport To). Nei 55 kg la prima medaglia d’oro per la Sardegna con Giuseppe Zirola (CS G. Sieni), l’argento è andato a Mattia Belardinelli (Girolamo Giovinazzo), mentre il bronzo a Emiliano Ceci (Banzai Cortina). Alessandro Cristallini (Poeti del Judo) si è aggiudicato il primo posto nella categoria 60 kg, secondo Alessandro Mereu (Titania Club), terzo Andrea Ciuffreda (C.R.S. Akiyama). Nei 66 kg è arrivato prima di tutti Daniele Moriconi (Judokan Roma), sul secondo gradino del podio Cristian Parisi (C.R.S. Akiyama), terzo Luca Dandreis (Sakura Osimo). Vince nella 73 kg Jacopo Merone (Kan Judo Olbia), secondo Riccardo Canepari (KDK S. Angelo), terzo Brian Justin Camol (Judo Tamai). Arrivando ai pesi massimi nella categoria 81 kg medaglia d’oro per Leonardo Zuccheri (DLF Udine), argento per Federico Labate (Centro Judo Bra) e bronzo per Leonardo Rossi (Kodokan Anzio). Infine nella 81+ kg primo posto per Alessio Loi (Judo Terralba), secondo Alessio Maiano (Judo Sanremo) e terzo Dante Ceccaroni (Judo Foligno).
La domenica è toccato alla serie femminile: nella categoria 40 kg si è aggiudicata la medaglia d’oro Alice Bronzin (DLF Udine), argento per Francesca Sini (O.K. Club Im), bronzo per Aurora Ferro (ASD Mandraccio Roma). Nei 44 kg si è aggiudicata il primo posto Ginevra Aloise (Judo Olimpic Asti), seconda Chiara Daniele (Kumiai To), terza Maria Garramone (Budon Semmon Gakko). Sofia Guion (Kumiai To) è salita sul gradino più alto del podio nella categoria 48 kg, seguita da Giada Finotti (Accademia Muggia) e da Maria Vittoria Mastantuoni (Il Gabbiano). Nei 52 kg oro per Margherita Actis (C.R.S. Ariyama), argento per Nene Sabiashvili (Nicolaus) e bronzo per Elisa Cionfi (Judo Grottaferrata). Nella categoria 57 kg primo posto per Chiara Scarso (Equipe Judo Caldogno), seconda Emma Roitberg (Judo Brianza), terza Ludovica Cioffi (Borgo Prati 1899). Matilde Bertelli (Banzai Cortina) ha avuto la meglio su tutte nella categoria 63 kg, subito dietro a lei Rachele Bargelli (KDK S. Angelo), mentre sul gradino più basso del podio è salita Alessia Calimera (Judo Club Simonazzi Bordighera). Nei 70 kg primo posto per Mia Shivitz (Kodokan Cecina), seconda Ginevra Scalzo (Judo Sanremo), terza Noemi Zolezzi (KDK Sestri Levante). Infine nella categoria +70 kg medaglia d’oro per Elisa Palermo (Kumiai To), argento per Floriana Perrone (Dojo Arashi) e bronzo per Sara Lia Canu (Judo Club Alghero).
“Sono molto contento della grande partecipazione che ogni anno c’è a questo torneo - dichiara Efisio Mele, 5° Dan, Maestro del Centro Sportivo Olbia - ormai è diventato uno degli appuntamenti più importanti del judo in Sardegna. Questo per noi è gratificante e ci spinge a lavorare sempre meglio. Ringrazio tutti i nostri collaboratori del Centro Sportivo Olbia Judo, l’Amministrazione comunale di Olbia che ha sempre creduto in questo sport e la Regione Sardegna che ci sostiene ad ogni evento.”
“Questo evento ha registrato un incredibile record di presenze - dice Giuseppe Matera, vice presidente Fijlkam settore judo - questo è un segnale forte che fa ben sperare per il futuro. Il settore del judo si sta riprendendo dopo il periodo buio del Covid, e lo dimostrano i risultati che stanno ottenendo i nostri atleti in campo internazionale e i numeri dei tornei come questo importantissimo di Olbia”.
A Baku l’Italia cala un poker con l’argento di Alice Bellandi
Alice Bellandi ha conquistato la medaglia d’argento nei 78 kg del Grand Slam a Baku. Una gara straordinaria la sua, com’è diventata quasi consuetudine e così, anche la doccia fredda rimediata al Master un mese e mezzo fa, è stata riscattata. Un secondo posto ottenuto con tre vittorie pesanti, una ‘bomba’ in tai otoshi alla francese Oceane Zatchi Bi, due vittorie per tre sanzioni sulla russa Darya Kantsavaya e sulla fortissima brasiliana Mayra Aguiar. Brava la tedesca Anna-Maria Wagner che, in finale, ha saputo cogliere l’attimo.
“Sono soddisfatta per la gara -ha detto Alice Bellandi- perché dopo il Master andato un po’ così, ho avuto buone sensazioni e mi sono sentita bene, mi è piaciuto stare sul tatami e ho ritrovato quella spensieratezza che cercavo da tempo. Per quanto riguarda la finale nonostante sia andata in questo modo mi sono resa conto di aver trovato la tattica giusta per fare con lei. Sono molto contenta, più che per la medaglia, per come mi sono sentita”.
“Alice oggi stava molto bene e si è visto sin dall’inizio -è il commento di Francesco Bruyere, capo-allenatore della squadra femminile- perfetto l’incontro con la pluricampionessa Aguiar in cui ha dimostrato intelligenza tattica e un’ottima condizione fisica. Peccato per la finale, sappiamo quanto la tedesca sia un’avversaria complicata, ma questa volta Alice aveva trovato la soluzione giusta ed ero sicuro che l’incontro finisse a favore nostro, purtroppo si è fatta sorprendere sull’unico episodio di svantaggio sulle prese. Poco male, le misure sono prese e l’importante e raccogliere il dato positivo per vincere al momento opportuno. Resta comunque una medaglia pesantissima che non deve risultare scontata, così come le altre tre di questo Slam, che confermano l’Italia ai vertici del mondo”.
Nonostante questo risultato Alice Bellandi non ritorna in vetta alla classifica mondiale dei 78 kg, dove rimane Inbar Lanir (Isr) con 7573 punti, soltanto avvicinata dall’azzurra che rimane seconda ma sale a quota 7450. Settimo posto invece per Asya Tavano nei +78 kg, che ha superato la russa Daria Vladimirova (tre sanzioni) ed è stata poi sconfitta da Beatriz Souza (Bra) e Larisa Ceric (Bih). Erica Simonetti è stata eliminata nei +78 kg dalla dominicana Moira Morillo (tre sanzioni), mentre Sylvain Lorenzo Agro è stato eliminato nei +100 kg da un juji gatame di Amadou Meite.
L’Italia chiude dunque questo Grand Slam con quattro medaglie ed il terzo posto nel medagliere dietro all’Azerbaijan ed al Giappone.
A Baku è Slam di bronzo per il cuore d’oro di Antonio Esposito
Grande prova di Antonio Esposito che, al termine di una gara costituita da sei incontri, ha conquistato la medaglia di bronzo degli 81 kg nel Grand Slam a Baku. Per il ventottenne napoletano si tratta di una medaglia attesa da più di un anno, in quanto per ritrovare Antonio Esposito sul podio di un Grand Slam bisogna andare indietro nel tempo fino al Grand Slam a Budapest, luglio 2022, quando Esposito mise al collo la medaglia di bronzo sconfiggendo nella finale per il terzo posto il turco Albayrak e, soprattutto, togliendo di mezzo negli ottavi di finali Matthias Casse (Bel), al tempo leader della classifica mondiale, guidata oggi da Tato Grigalashvili (Bel). Ma oggi, a Baku, Antonio Esposito è stato implacabile, non ha consentito a nessuno di mettergli le mani addosso, eccezion fatta per l’austriaco Shamil Borchashvili che, nei quarti di finale, è riuscito a maturare wazari con un’immobilizzazione e, con questo, portarsi a casa l’incontro. Per il resto Antonio ha ottenuto solo vittorie, ben cinque, sull’islandese Hrafn Arnarsson per immobilizzazione, sull’azero Shafiyev Eljan per tre sanzioni, sul georgiano Zaur Dvalashvili (tre sanzioni) e, nei recuperi, sul francese Arnaud Aregba (tre sanzioni) e, per il terzo posto, sull’uzbeko Nurbek Murtozoev (tre sanzioni).
“Non mi sentivo bene stamattina -ha detto Antonio Esposito- ma avevo voglia di dare una gioia a me stesso e a tutte le persone che mi stanno intorno. Perché quest’estate ho perso le mie due nonne e Vittorio Raia, che mi ha visto crescere, ho sofferto tanto e ho sempre sperato di dedicare a loro qualcosa di bello”.
Non è andata bene invece per gli altri azzurri in gara oggi, partendo proprio da Leonardo Casaglia che, negli 81 kg, ha trovato subito la strada sbarrata da Shamil Borchashvili, austriaco 12° in ranking ed arrivato poi in finale, mentre Flavia Favorini e Nadia Simeoli nei 63 kg, Martina Esposito ed Irene Pedrotti nei 70 kg, hanno trovato la strada sbarrata purtroppo al primo o al secondo turno.
“Brutta giornata per le nostre ragazze, anche se in realtà qualcosa di buono lo abbiamo visto. -è stato il commento del capo-allenatore femminile Francesco Bruyere- Martina, dopo l’infortunio e l’operazione alla spalla, è rientrata oggi dimostrando di aver recuperato in maniera ottimale, purtroppo un episodio fortuito sul suo attacco di De ashi barai le ha sbarrato subito la strada. Sappiamo quanto sia difficile ritrovare la fiducia e il feeling con il tatami dopo un intervento, ma Martina oggi mi ha dato l’impressione di essere tornata la guerriera di sempre e sono sicuro che presto ci farà divertire. Ho visto qualcosa di buono anche nelle prestazioni delle altre ragazze, che devono tornare a casa con la consapevolezza di poter ottenere medaglie importanti, ma consce degli errori commessi su cui lavorare per poterlo fare”.
Domani, terza ed ultima giornata del Grand Slam azero, con le categorie femminili dei -78 kg, +78 kg e maschili -90 kg, -100 kg, +100 kg, con gli azzurri in gara: Alice Bellandi (78), Asya Tavano (+78), Erica Simonetti (+78), Sylvain Lorenzo Agro (+100).
Slam d’oro a Baku per Scutto e da record per Giuffrida
Brillano due splendide medaglie per l’Italia nella prima giornata del Grand Slam a Baku con l’oro nei 48 kg per Assunta Scutto ed il bronzo nei 52 kg per Odette Giuffrida.
“Oggi non mi aspettavo questa medaglia d’oro… -ha detto la ventunenne napoletana- non ero in forma ho avuto tanti momenti down… tanti wazari e penalità a sfavore che mi hanno buttato un po’ giù ma oggi avevo la benedizione di Dio su di me oggi mi ha dato conferma che quando le mie sensazioni sono negative e sembra che abbia tutto contro lui è con me! Quando stavo per mollare sentivo dentro di me una voce che diceva di non preoccuparmi che sarebbe andato tutto bene e così è stato! Sono contenta di aver vinto nonostante non fossi al top, è la prova che sto maturando! Volevo ringraziare il mio gruppo sportivo Fiamme Gialle con tutto lo staff che mi aiuta e mi sostiene affinché io possa rendere al massimo! E tutta la nazionale che mi supporta ed Antonio Ciano che era sulla mia sedia essenziale per me! Un abbraccio alla mia famiglia che mi segue da casa e il mio amore grande Kevyn Perna!”.
“Sono felicissima! Adesso possiamo dirlo, -ha commentato Odette Giuffrida- sapevo cosa mi stavo giocando, perché 5 giorni fa ho rotto il dito della mano destra e mi è stato detto di lasciar perdere e pensare alla gara successiva. Ed invece ho voluto accettare la sfida nonostante le condizioni pessime, perché con questo dito non ho potuto allenarmi, ma proprio per questo record ho scelto di giocarmela. Mi sono messa in gioco e sono davvero felice di quello che successo: 15 medaglie di seguito e spero che questo numero cresca ancora”.
“Un’altra grande prestazione per le nostre ragazze. -ha detto il coach azzurro Francesco Bruyere- Susy straordinaria, a parte il talento oggi ha dimostrato un’ulteriore crescita caratteriale. Oggi non era nelle migliori condizioni fisiche, a causa del grosso lavoro a lungo termine che sta svolgendo, ma ha reagito con consapevolezza e sicurezza ribaltando situazioni molto complicate e senza mai cedendo allo sconforto. Vincere uno Slam è impressionante, ma lei non smette mai di sorprenderci e a questo punto spero che non lo faccia mai. Tantissimi complimenti a lei, al gruppo sportivo delle Fiamme Gialle e ad Antonio Ciano per l’ottimo lavoro”.
“Per Odette penso di aver finito le parole… -ha aggiunto Francesco Bruyere- si è seriamente infortunata alla mano una settimana fa e non riusciva a chiuderla, ha deciso di combattere lo stesso. Dobbiamo ringraziare lo staff medico e il Dottor Bonagura per averla messa in condizione di salire sul tatami… il resto lo ha fatto lei con il cuore e con la testa. Quinddici medaglie di fila nei Grand Slam, senza contare Grand Prix, Master, Europei, Mondiali e Olimpiadi… è storia ed è una storia bellissima. Un grazie grande anche al Gruppo Sportivo dell’Esercito per il costante supporto”.
Per gli altri azzurri in gara nella prima giornata le cose, purtroppo, non sono andate altrettanto bene e Francesca Milani, nei 48 kg, è stata eliminata proprio dall’azera Aliyeva, poi finalista con Scutto. Nei 52 kg, Kenya Perna è stata sconfitta dalla spagnola Lopez Sheriff, nei 57 kg Thauany David Capanni Dias è uscita di scena con la bosniaca Samardzic e Carlotta Avanzato con la serba Perisic. Eliminato anche Elios Manzi nei 66 kg ad opera dell’azero Najafov, che poi ha vinto l’oro, mentre Fabio Basile nei 66 kg ha sconfitto il tedesco Setz ed è stato poi sconfitto dal giapponese Takeoka, che ha concluso la gara al secondo posto. Andrea Carlino, infine, ha superato nei 60 kg il brasiliano Conceicao e si è poi fermato, ma di misura, con il georgiano Chkhvimiani.
Domani, sabato 23 settembre, gareggiano le categorie F-63, -70 kg, M-73, -81 kg con gli azzurri: Martina Esposito, Irene Pedrotti (70), Flavia Favorini, Nadia Simeoli (63), Antonio Esposito, Leonardo Casaglia (81).
Olbia si prepara per il Trofeo Sardinia Trophy 2023 di judo
Dopo il grande successo dell'edizione 2022, che ha visto il Centro Sportivo di Olbia conquistare il trofeo a squadre, siamo pronti a vivere un'altra emozionante edizione del Trofeo Italia Sardinia Trophy di judo.
L'evento si terrà a Olbia il 23 e 24 settembre 2023 presso il palazzetto dello sport del Geovillage ed è dedicato esclusivamente alla categoria esordienti. Questa prestigiosa manifestazione, che rappresenta la terza tappa del circuito Trofeo Italia, è organizzata con il sostegno dell'Assessorato Regionale al Turismo, Commercio e Artigianato, l'Assessorato Regionale allo Sport, Cultura e Pubblica Istruzione e il Comune di Olbia.
A livello nazionale, il Trofeo Italia è un evento di grande rilevanza per i giovani atleti, in quanto contribuisce a determinare il ranking nazionale degli esordienti più talentuosi d'Italia e offre l'opportunità di qualificarsi per i Campionati nazionali.
L'entusiasmo è alle stelle, con un impressionante numero di circa 320 atleti che si daranno battaglia per i titoli nelle diverse categorie presso il Geovillage. Un altro dato notevole è la presenza di ben 116 società provenienti da 18 regioni italiane, dimostrando l'eccezionale coinvolgimento a questa competizione.
“Sono particolarmente felice di questa straordinaria partecipazione - dichiara Efisio Mele, 5° Dan, maestro del Centro Sportivo Olbia - si tratta di un record assoluto per la nostra terra soprattutto in considerazione del momento storico che stiamo vivendo, visto che durante il periodo della pandemia il numero degli atleti in Italia si è praticamente dimezzato”.
La FIJLKAM (Federazione Italiana Judo Lotta Karate Arti Marziali) sarà rappresentata a Olbia da importanti figure, tra cui numero uno del judo italiano, Giuseppe Matera, in rappresentanza della Fijlkam e alcuni consiglieri federali, poi presenti il presidente della commissione nazionale organizzazione gare e il presidente della commissione nazionale ufficiali gara.
Le competizioni avranno inizio sabato 23 alle 9:30 con le gare maschili, seguite domenica 24 alle 9:00 dalle gare femminili. Il Trofeo Italia Sardinia Trophy è aperto al pubblico, con ingresso gratuito, e invita tutti gli appassionati a vivere da vicino questa straordinaria dimostrazione di talento e dedizione nel mondo del judo.
(Fonte: Alioscka Mancosu-Olbia Judo Press)
A Baku per il secondo Grand Slam al 100%
Quello in programma a Baku, a partire da venerdì 22 settembre, è l’ottavo Grand Slam del 2023, ma è anche il secondo in cui il punteggio sarà valido al 100% alla chiusura del ranking olimpico. Dieci gli azzurri convocati per la trasferta in Azerbaijan, ma ne partono nove soltanto in quanto Angelo Pantano, infortunato, ha rinunciato. I convocati sono Francesca Milani, Assunta Scutto (48), Odette Giuffrida (52), Martina Esposito (70), Alice Bellandi (78), Asya Tavano (+78), Fabio Basile, Elios Manzi (66), Antonio Esposito (81), gli autorizzati alla partecipazione invece sono Kenya Perna (52), Thauany David Capanni Dias, Carlotta Avanzato (57), Flavia Favorini, Nadia Simeoli (63), Irene Pedrotti (70), Erica Simonetti (+78), Andrea Carlino (60), Leonardo Casaglia (81), Sylvain Lorenzo Agro (+100).
Con i tecnici azzurri: Francesco Bruyere, Corrado Bongiorno, Raffaele Toniolo, Raffaele Parlati, sono a Baku anche i tecnici Elio Verde, Antonio Ciano, Matteo Marconcini con il dottore: Stefano Bonagura ed il fisioterapista: Daniele Branchi.
“Mentalmente sto molto bene, grazie a Dio”, ha detto Odette Giuffrida a poche ore dalla partenza per Baku, mentre la risposta di Fabio Basile è stata questa: “Sono pronto. Ormai ho promesso la qualifica olimpica a 66 a Parigi. E le promesse le mantengo sempre. Ho messo da parte la mia vita per una promessa. Quindi se mi chiedi se sono pronto, sì! Lo sono”.
Questi invece, sono stati commenti dei due capi-allenatori.
Raffaele Parlati: “La squadra maschile parteciperà al GS di Baku solo con Manzi e Basile nei 66 e con Antonio Esposito negli 81 kg. Il resto della squadra non parteciperà perché ancora alcuni atleti stanno recuperando da infortuni vari. L'obiettivo è quello di avere la squadra completa e nelle migliori condizioni per il campionato D’Europa. Autorizzando di volta in volta più atleti a partecipare a competizioni dell'IJF World Tour la DTN oltre a dare ad un più ampio numero di atleti la possibilità di mettersi in luce, si è data anche la possibilità di valutare più atleti in gare di top level, atleti che potrebbero in seguito essere inseriti in prima squadra e non escludo che qualora ci fosse la possibilità qualcuno potrebbe essere già inserito nella Squadra che parteciperà agli Europei.
Francesco Bruyere: “Secondo Slam di qualificazione al 100% per le nostre azzurre. Partiamo con una Nazionale molto competitiva composta dalle atlete a oggi virtualmente qualificate a Parigi e poi con un gruppo di atlete, tra le più meritevoli in Italia, che a libera partecipazione sono accompagnate dai rispettivi Club. Assenti Toniolo e Carnà che stanno preparando il Campionato del Mondo Junior e Giorgia Stangherlin che sta ancora recuperando dall’ultimo infortunio. Quest’estate le ragazze hanno avuto modo di riposare e di ricaricare le energie per poter ripartire al meglio, attualmente sono in un buono stato di forma e hanno voglia di iniziare questa corsa finale. Come sempre partiamo fiduciosi e consci delle nostre potenzialità”.
Venerdì - w: -48 kg, -52 kg, -57 kg; m: -60 kg, -66 kg
Sabato - w: -63 kg, -70 kg; m: -73 kg, -81 kg
Domenica - w: -78 kg, +78 kg; m: -90 kg, -100 kg, +100 kg
Argento Boi a Sarajevo e tris di bronzo con De Tullio-D’Angelo-Valeriani
È costituito da quattro medaglie, una d’argento e tre di bronzo, il medagliere italiano dell’European Open a Sarajevo, che registra anche un quinto e due settimi posti. La medaglia d’argento è andata al collo di Miriam Boi, seconda nei 63 kg, mentre Giuseppe Di Tullio e Biagio D’Angelo hanno messo a segno una doppietta di bronzo nei 66 kg e Leonardo Valeriani ha centrato il terzo posto nei 73 kg. Un buon piazzamento inoltre è stato ottenuto da Luigi Pippa, quinto negli 81 kg, Anita Cantini, settima nei 57 kg ed Andrea Gismondo, settimo negli 81 kg.
“Mi ritengo soddisfatto -ha detto Leonardo Valeriani- per il traguardo raggiunto in questa gara, sia per la medaglia che aspettavo da tanto sia per essere riuscito a dimostrare la competitività nella nuova categoria, un buon punto di partenza. Ringrazio il gruppo sportivo delle fiamme gialle e tutte le persone che mi sono state vicine”.
“La gara in sé è partita con il piede sbagliato -ha detto invece Biagio D’Angelo- ma fortunatamente una volta rotto il ghiaccio con il primo incontro, quasi tutto è stato in discesa. Tralasciando qualche inconveniente di percorso, questa medaglia è un’altra risposta positiva al lavoro che sto facendo da mesi con i miei allenatori, ed a tal proposito voglio ringraziare la mia famiglia in primis, il gruppo sportivo delle Fiamme Oro e, non ultimo, mio padre per avermi seguito durante tutta la gara”.
“Mi sentivo alla grande -è il commento di Giuseppe De Tullio- non avevo nessuna tensione adesso, pensavo solo a vincere e fare dei buoni incontri, per poter ripagare i sacrifici che stanno facendo i miei genitori. Sono convinto e anche in grado di poter competere ad alti livelli. È il momento di scrivere la mia storia”.
“Anita Cantini, nei 57 kg, ha provato a combattere -ha fatto sapere il coach toscano Fabio Barni- ma la frattura scomposta del naso rimediata due giorni prima della competizione l’ha condizionata in maniera importante”.
“Sono contenta di questa medaglia molto sofferta -ha detto Miriam Boi- perché dietro ci sono mesi di sacrifici e una seconda operazione al ginocchio. Ringrazio le persone che nell’ultimo periodo mi sono state vicino e mi danno sempre stimoli in più, il gruppo sportivo Fiamme Gialle e il mio fidanzato Vincenzo D’arco, che si è fatto dodici ore di macchina per accompagnarmi a questa gara”.
“Io vorrei fare semplicemente i complimenti ai ragazzi -ha detto Vincenzo D’arco- ma soprattutto ai loro club, che con impegno riescono a preparare gli atleti facendoli trovare pronti per medaglie pesanti anche a questi livelli. In particolare desidero soffermarmi e ringraziare il mio gruppo sportivo Fiamme Gialle che, con grande impegno e programmazione, siamo riusciti a cogliere due medaglie pesanti con Boi e Valeriani ed un settimo posto stretto nella giornata di oggi con Gismondo. Un ultimo ringraziamento speciale va a tutto lo staff tecnici e preparatori ed in particolare al neo direttore tecnico delle Fiamme Gialle Salvatore Ferro”.
Quì i risultati completi
Italia sul podio a Madrid: due secondi posti e nei cadetti un terzo
Due medaglie d’argento per l’Italia dei kata a Madrid, in occasione dell'EJU Kata Tournament. A conquistarle sono state le coppie Mauro Collini-Tommaso Rondinini nel Nage no kata e Giovanni Tarabelli-Angelica Tarabelli nel Ju no kata. Un’altra medaglia è stata conquistata nella competizione riservata alla classe cadetti che, muovendo i primissimi passi, ha registrato una partecipazione piuttosto contenuta, ciononostante l’emozione per il terzo posto di Francesco Piva-Cristian Bone nel Nage no kata è stata ugualmente appagante. “Alle medaglie -ha commentato Cesare Amorosi, componente la commissione nazionale kata- si deve aggiungere il quarto posto di misura di Marco Corvetti e Michael Chiara nel Katame no Kata, sempre nella categoria Senior. Le altre coppie presenti alla gara non sono riuscite ad avvicinarsi al podio, anche se la loro prestazione è stata comunque più che buona e costituisce una tappa importante per fare esperienza e muovere i primi passi nelle competizioni internazionali, che stanno diventando sempre più competitive e richiedono quindi costanza ed obiettivi chiari a medio e lungo termine. La Commissione Nazionale Kata è molto soddisfatta dei risultati di questo primo EJU Kata Tournament in terra spagnola, ben organizzato e supervisionato dall’attenta guida di Raul Camacho, da poco nominato Sport Director della IJF Kata Commission e già membro della EJU Kata Competition Commission”.
Il seminario per arbitri e tecnici: “Sempre sotto la direzione della Commissione EJU Kata Competition si è svolto, il giorno precedente la competizione, il seminario di aggiornamento per gli Arbitri e gli esami di qualifica Continentale, che è stato aperto anche ai tecnici. Nel corso dei lavori sono stati analizzati video delle gare internazionali recenti, commentando l'eventuale punteggio da assegnare, con particolare riguardo ai casi più complicati. In quest’occasione si è approfondita la modalità di utilizzo del Care-system e del ruolo del supervisor, che è ormai entrata ufficialmente a fare parte delle competizioni di kata”.
Il prossimo appuntamento in programma per la specialità dei Kata è a Tarcento (UD) con il Campionato Italiano a Squadre per Regioni che si disputerà domenica 8 ottobre.
>>> RISULTATI
Nove italiani a Sarajevo per un’European Open di livello
La Bosnia Erzegovina ospita un’European Open di qualità e, sabato e domenica, nell'Arena Hotel Hills a Sarajevo saranno in gara 253 atleti di 31 nazioni e, fra questi, numerosi gli atleti di prima fascia. Nove gli atleti italiani che hanno scelto di partecipare a questo importante appuntamento, che sono Giuseppe De Tullio, Biagio D’Angelo (66), Leonardo Valeriani (73), Luigi Pippa, Andrea Gismondo (81), Eleonora Crescini (52), Anita Cantini (57), Giulia Caggiano, Miriam Boi (63) e due i tecnici accreditati, Jacopo Cavalca e Fabio Barni. Non sarà un torneo facile, dunque, con atlete medagliate nel campionato del mondo come la serba Anja Obradovic nei 63 kg ed in campo maschile, gli occhi saranno puntati sull’astro nascente, Yam Wolczak, ventenne israeliano che nella categoria -60kg ha conquistato la medaglia di bronzo agli Europei juniores 2022 e poi si è piazzato al quinto posto ai campionati del mondo senior a Tashkent. Il sorteggio online è previsto alle 19:00 di oggi, venerdì 15 settembre, mentre il torneo inizierà alle 9:00 in entrambe le giornate.
EJU Kata Tournament a Madrid per verifiche ed esperienza
Sabato prossimo a Madrid si disputa la prima edizione spagnola dell’EJU Kata Tournament. Sono poco meno di una settantina le coppie iscritte, tredici le nazioni rappresentate e la delegazione italiana è composta da otto coppie, alcune delle quali già selezionate per i Campionati del Mondo ad Abu Dhabi a fine aprile. La competizione vede inoltre la presenza delle categorie cadetti e junior, nelle quali l’Italia parteciperà con tre coppie. “Questo EJU Kata Tournament costituisce un'ottima occasione per verificare lo stato di forma delle coppie convocate al Campionato del Mondo e per i più giovani, ma anche per fare esperienze in campo internazionale”. Venerdì, giorno precedente la gara, è in programma l’EJU Kata Judge Seminar, aperto anche ad atleti ed allenatori, al quale parteciperà il membro della Commissione Nazionale Kata Maestro Cesare Amorosi.
“Si tratta di un’opportunità per prendere atto delle novità e delle particolari interpretazioni del regolamento -ha concluso Amorosi- e sarà poi mia cura riportarle agli atleti ed ai tecnici nel corso degli allenamenti collegiali”. “Un seminario per giudici di kata prima di ogni competizione ufficiale ed il seminario Kodokan in programma la prossima estate –ha detto Slaviša Bradić, responsabile della commissione Kata EJU- sono queste alcune delle iniziative intraprese dalla commissione per stimolare lo sviluppo sul Kata. In agenda nel fine settimana a Madrid, inoltre, ci sono anche i criteri di valutazione dei tre gruppi di kata (Nage-No-Kata, Katame-No-Kata e Kime-No-Kata), l’analisi delle competizioni, ma i candidati che si presenteranno potranno essere esaminati su due Kata. Il corso sarà basato su teoria, analisi video e pratica ed al termine del seminario di due giorni verrà fatto anche un esame pratico”.
“Il seminario è destinato sia ai giudici di kata con qualifica che nuovi -ha aggiunto Bradic- ma ovviamente sono i benvenuti anche concorrenti ed allenatori, perché la comprensione delle regole e la collaborazione giudici-allenatori-atleti è fondamentale per migliorare la qualità delle regole. Per la prima volta, inoltre, abbiamo introdotto anche nel kata il sistema CARE, che rappresenta un grande passo avanti per migliorare la qualità dei giudici e delle competizioni. Il feedback di atleti e tecnici è ottimo, ma siamo solo all’inizio perché l’obiettivo è quello di rendere le regole ancora più comprensibili”. Oltre al seminario, sabato si svolgerà il torneo EJU Kata, al quale potranno partecipare tre fasce di età: cadetti, junior e senior. Il torneo si terrà allo stadio Pabellón Polideportivo Francisco Valcárcel a Madrid. I Kata riconosciuti per questo torneo sono cinque per i seniores: Nage-no-Kata - Katame-no-Kata - Ju-no-Kata - Kime-no-Kata - Kodokan Goshin-jutsu; per il torneo junior invece sono tre: Nage-no-Kata (5 set – Tutti i Kata) - Katame-no-Kata (3 set – Tutti i Kata) - Ju-no-Kata (2 primi set). Per il torneo cadetti invece il programma prevede: Nage-no-Kata (3 set – Te Waza, Koshi Waza e Ashi Waza). “Quest'anno stiamo introducendo a livello sperimentale la classifica per giudici e concorrenti di kata -ha concluso Bradic- che sarà ufficiale a partire dal prossimo anno”.