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Tricolori cadette, primato al Banzai Cortina con Virtus ed Akiyama sul podio

  • PalaPellicone
  • ostia
  • Banzai Cortina
  • Cinzia Amici

È andato al Banzai Cortina Roma il primo posto della classifica per società femminili di questi campionati italiani cadette disputati nel PalaPellicone a Ostia. Si tratta di un primo posto ottenuto con distacco sulle seconde, la Judo Virtus e l’Akiyama appaiate a 18 punti, dieci meno del Banzai, nonostante la distribuzione complessiva delle medaglie si sia spalmata di più rispetto ai risultati di ieri nella gara maschile, con 25 società che hanno conquistato almeno una medaglia ed otto società diverse ad aver meritato l’oro.  

“È stata una giornata positiva per il nostro sodalizio -ha detto Cinzia Amici, presidente del Banzai- con ben 5 atlete che sono arrivate in fondo alla competizione e hanno avuto la possibilità di combattere per una medaglia. Di sicuro oltre alla gioia per il titolo conquistato da Corbo resta l'amaro in bocca per i tre quinti posti. Ritornare a respirare aria di gara e palazzetti, per questi giovani atleti, è senza dubbio uno stimolo per guardare avanti e continuare a lavorare sodo”.

Risultati FEMMINILI COMPLETI

40: 1. Sofia Santillo (Judo Shihan Sermoneta), 2. Elena Merigo (Il Centro Judo), 3. Francesca Chiechi (Accademia Judo Kaiden), 4. Elena Santoro (Bushido Judo Trapani)

44: 1. Rebecca Valeriani (Cus Parma), 2. Flavia Zelli (Fitness Club Nuova Florida), 3. Laura Romano (Accademia Arti Marziali) e Elena Guarducci (Akiyama Settimo)

48: 1. Ilaria Finestrone (Judo Team Iacovazzi), 2. Asia Sassi (Judo Shiai), 3. Agnese Zuccaro (Banzai Cortina Roma) e Sofia Mazzola (Judo Virtus)

52: 1. Michela Terranova (Ischia Judo), 2. Giulia Carna (Judo Virtus), 3. Giulia Nocciolini (Cus Siena) e Maria Giulia Niutta (Accademia Torino)

57: 1. Savita Russo (Koizumi Scicli), 2. Gaia Massimetti (Fitness Club Nuova Florida), 3. Gaia Stella (Shihan Sermoneta) e Micaela Sciacovelli (Kanku Dai Bari)

63: 1. Sara Corbo (Banzai Cortina Roma), 2. Serena Maddaloni (Star Judo Club), 3. Stefania Pede (Akiyama Settimo) e Giorgia Sibilla (Akiyama Settimo)

70: 1. Serena Ondei (Judo Bergamo), 2. Sara Millauro (Titania Judo Club), 3. Aurora Mengia (Centro Scuole Judo) e Sara Virgilio (Bushido Judo Trapani)

+70: 1. Morgana De Paoli (Pol.Com.Riccione), 2. Lucia Magli (San Mamolo Judo), 3. Giulia Telesca (Europaradise) e Klaudia Cannataro (Kodokan Judo)

Società: 1. Banzai Cortina Roma, 28, 2. Judo Virtus Palermo, 18, 3. Akiyama Settimo, 18

Akiyama primo ai Tricolori U18 sul podio con Nippon e Koizumi

  • Akiyama settimo
  • Nippon Napoli
  • Campionati italiani cadetti
  • Koizumi Scicli

Il PalaPellicone ha riaperto le porte al pubblico e lo ha fatto in occasione dei campionati italiani cadetti che nella prima giornata ha portato sui tatami delle gare maschili 371 atleti.

Al termine di una lunga giornata, nella quale in molti, se non tutti, hanno espresso l’apprezzamento per quel “ritrovarsi” così a lungo atteso, la classifica per società ha dato un segnale di continuità con il recente passato, con l’Akiyama Settimo al primo posto seguita dal Nippon Napoli al secondo e dal Koizumi Scicli al terzo.

“Quello che fanno questi ragazzi per ottenere un risultato è lo stimolo migliore per continuare ad andare avanti -ha detto Massimo Toniolo, coach dell’Akiyama Settimo- Oggi abbiamo fatto due ori, due bronzi e un quinto posto, ma sono stati bravi tutti quanti. Non mi sento di fare un nome piuttosto di un altro, anche perché quando si parla di Akiyama si parla di una grande famiglia e quindi anche quelli che oggi non hanno ottenuto un risultato hanno contribuito a questo successo”.

Domenica si ricomincia e sui quattro tatami del PalaPellicone ci saliranno le categorie femminili.

Risultati MASCHILI COMPLETI

46: 1. Francesco Crociani (Judo Grosseto), 2. Mario Tinelli (Giovani Talenti), 3. Anthony Sola (Olimpica Bellizzi) e Gabriele Carnemolla Carnemolla (Judo Koizumi Scicli)

50: 1. Nicolò Busia (Akiyama Settimo), 2. Michele Mario Iovino (New Crazy Fitness), 3. Emiliano Lattanzi (Harmony Club) e Matteo Agosta (Judo Koizumi Scicli)

55: 1. Pietro Andreini (Akiyama Settimo), 2. Antonio Esposito (Nippon Club), 3. Vincenzo Manferlotti (Nippon Club) e Alexander Jelic Arenaza (Akiyama Settimo)

60: 1. Manuel Parlati (Nippon Club), 2. Alessio De Luca (Ginnastica Triestina), 3. Domenico Palumbo (New Crazy Fitness) e Francsco Sampino (Judo Virtus)

66: 1. Ciro De Luca (Nippon Club), 2. Manuel Misoaga (Asd GGiovinazzo), 3. Federico Ninfo (Judo Club Rozzano) e Nicolò Manusia (Accademia Giaveno)

73: 1. Danilo Articolo (Koizumi Scicli), 2. Alessandro Sorelli (Judokan), 3. Fabrizio Esposito (Star Club Judo) e Yan Felletti (Akiyama Settimo)

81: 1. Kledis Luanaj (Judo Bergamo), 2. Nicola Lazzari (Judo Treviso), 3. Alessandro Bruno Durbano (Kodokan Chieti) e Luca Ragosta (Fiamme Oro Roma)

90: 1. Francesco Basso (Accademia Torino), 2. Alessandro Rigoni (Kyu Shin Do Kai Parma), 3. Henry Owusu Asare Owusu (Kyu Shin Do Kai Parma) e Gabriele Greco (Accademia Torino)

+90: 1. Eros Papi (Sekai Budo Pordenone), 2. Federico Lucarelli (Eisho Club Milano), 3. Davide Graziosi (Harmony Club) e Emiliano Rossi (Pol. Castelverde)

A Malaga l’Open è d’oro per Martina Castagnola, Magnani argento e Carlino bronzo

  • alessandro magnani
  • martina castagnola
  • Malaga
  • European Open

È un’Italia brillante quella vista sui tatami a Malaga, nella prima giornata dell’European Open che registra la partecipazione di 381 atleti di 33 nazioni ed a brillare sono le medaglie d’oro di Martina Castagnola nei 52 kg, d’argento di Alessandro Magnani nei 73 kg e di bronzo di Andrea Carlino nei 60 kg. Ma non è tutto, perché si sono avvicinati al podio anche Sofia Fiora, quinta nei 52 kg, Giulia Caggiano e Nicolle D Isanto, settime rispettivamente nei 57 e 63 kg.

"Oggi è stata una giornata fantastica -ha detto Martina Castagnola- ero concentrata e volevo questa medaglia a tutti i costi, è stata una gara lunga e non semplice dato che nella semifinale mi sono infortunata a un gomito. Ma la voglia di prendermi questo oro è stata più grande di tutto. Ovviamente c'è sempre da lavorare quindi da domani si torna al lavoro per la prossima gara, che spero e penso sia l'Europeo Under 23".

20211023 AMagnani 73“Questa è una medaglia frutto di una giornata molto lunga e impegnativa -ha detto Alessandro Magnani- ma soprattutto frutto del duro lavoro e dei tanti sacrifici che io e tutti i ragazzi che si allenano con me facciamo tutti i giorni, per questo ci tengo veramente a ringraziarti tutti e a ringraziare la mia società, il mio maestro, il mio presidente e il mio allenatore perchè senza di loro tutto questo non sarebbe stato possibile. Inoltre ci tengo a ringraziare anche Antonio Ciano che mi ha seguito durante tutta la giornata di oggi”.

Domenica seconda e conclusiva giornata. 

MALAGA

60: 1. Cedric Revol (Fra), 2. Dylan Munro (Gbr), 3. Jaume Bernabeu Rico (Esp) e Andrea Carlino (Ita)

66: 1. Amit Bobovich (Isr), 2. Benjamin Gomes (Fra), 3. Ari Berliner (Usa) e Freddy Waizenegger (Sui)

73: 1. Luca Otmane (Fra), 2. Alessandro Magnani (Ita), 3. Turpal Djoukaev (Fin) e Alexander Bernd Gabler (Ger)

48: 1. Manon Urdiales (Fra), 2. Nathalie Kolein (Ger), 3. Amber Gersjes (Ned) e Mireia Lapuerta Comas (Esp)

52: 1. Martina Castagnola (Ita), 2. Ariane Toro Soler (Esp), 3. Izaskun Ballesteros Gonzalez (Esp) e Joana Diogo (Por), 5. Sofia Fiora (Ita)

57: 1. Amelie Stoll (Ger), 2. Malin Wilson (Gbr), 3. Ana Rosa (Dom) e Acelya Toprak (Gbr)

63: 1. Sarah Harachi (Mar), 2. Sarai Padilla Guerrero (Esp), 3. Gaetane Deberdt (Fra) e Laura Vazquez Fernandez (Esp)

Tricolori U18 a Ostia, Open a Malaga e Mondiali master a Lisbona

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Sabato e domenica nel PalaPellicone a Ostia sono attesi seicento atleti appartenenti a 252 società sportive per la finale dei campionati italiani della classe U18. Si raccomanda a tutte le società sportive di portare pazienza e prestare attenzione nei dettagli all’applicazione delle normative che in questo periodo si è costretti ad osservare, ma che in ogni caso ci consente di svolgere l’attività calendarizzata.  

Nello stesso fine settimana, ma a Malaga è in programma un’European Open che registra la partecipazione di 395 atleti appartenenti a 35 nazioni e, per l’Italia, saranno presenti Alessandro Aramu, Andrea Carlino (60), Carmine Maria Di Loreto (66), Luigi Brudetti, Alessandro Magnani, Gabriele Sulli, Matteo Medves, Davide Nuzzo (73), Mattia Gallina, Leonardo Casaglia, Andrea Gismondo, Tiziano Falcone, Lorenzo Parodi (81), Matteo Rovegno, Gian Marco Coppari (90), Davide Pozzi (100);

Alessia Ritieni, Matilda Avila (48), Sofia Fiora, Martina Castagnola, Martina Scisciola, Giulia Pierucci, Kenya Perna (52), Giulia Caggiano (57), Federica Luciano, Nicolle D Isanto, Nadia Simeoli, Chiara Cacchione (63), Carola Paissoni, Irene Pedrotti, Martina Esposito (70), Melora Rosetta, Linda Politi, Giorgia Stangherlin, Claudia Cerutti (78), Erica Simonetti, Annalisa Calagreti (+78);

Arbitro: Francesco Soldano;

Covid-manager: Matteo Marconcini;

Tecnici: Renato Vinassa, Elio Verde, Paolo Monaco, Antonio Ciano, Massimo Parlati, Massimiliano Nobile, Elios Manzi.

Sono iniziati oggi a Lisbona, infine, i Campionati del Mondo per veterani che si protrarranno fino domenica 24 con la partecipazione di 390 atleti di 43 nazioni che, rispetto tutte le edizioni precedenti, è particolarmente ridotta. Anche la delegazione italiana che è sempre stata molto numerosa e motivata, in quest’occasione sarà rappresentata dalla sola Lara Battistella, che salirà sui tatami dell’Estadio Universitario de Lisboa il quarto ed ultimo giorno di gara, domenica 24 ottobre.

Quinto posto a Dubrovnik per Ghetti e Turini

  • Dubrovnik
  • European Cup senior
  • Eleonora Ghetti
  • Lorenzo Turini
  • Matteo Rovegno

È stata una giornata senza medaglie la seconda per gli italiani in gara nell’European Cup Senior a Dubrovnik che, dopo l’oro di ieri con Sofia Petitto e Mario Petrosino, l’argento di Gabriele Sulli ed il bronzo di Stefano Monticone, si sono dovuti accontentare di due quinti posti, quelli di Eleonora Ghetti nei +78 kg e Lorenzo Turini nei +100 kg e del settimo posto di Matteo Rovegno nei 90 kg.

“Giornata amara per i ragazzi italiani -è stata la considerazione fatta dai tecnici Salvatore Ferro e Luca Ravanetti- non si è andati più in là dei due quinti posti di Lorenzo Turini nei +100 kg ed Eleonora Ghetti nei +78 kg. Nota positiva sulla gara di Matteo Rovegno nei -90kg, che si è fermato al settimo posto, ma con cinque incontri disputati con caparbietà e pochi errori”.

“La gara è stata un ottimo test per fare il punto della situazione -così ha commentato Sofia Petitto il successo ottenuto ieri nei 48 kg- dopo tanto tempo senza gare ufficiali. E’ senza dubbio un ottimo punto da dove partire e sono contenta di come mi sono sentita, sempre consapevole che la strada è ancora molto lunga”.

Petitto-Petrosino, coppia d’oro a Dubrovnik

  • Dubrovnik
  • Salvatore Ferro
  • European Cup senior
  • Sofia Petitto
  • Mario Petrosino
  • Gabriele Sulli
  • Stefano Monticone
  • Luca Ravanetti

Sofia Petitto nei 48 kg e Mario Petrosino nei 60 kg hanno conquistato due medaglie d’oro per l’Italia a Dubrovnik nella prima giornata dell’European Cup Senior che registra la partecipazione di 267 atleti di 26 nazioni.

Si tratta di un eccellente risultato al quale si vanno ad aggiungere anche la medaglia d’argento di Gabriele Sulli, secondo nei 73 kg e quella di bronzo di Stefano Monticone, terzo nei 60 kg, oltre al quinto posto di Silvia Pellitteri nei 57 kg ed i settimi di Chiara Zuccaro e Tea Patri nella stessa categoria e di Andrea Spicuglia nei 73 kg.

Grazie a questi risultati il medagliere della prima giornata registra il secondo posto dell’Italia subito dietro la Gran Bretagna.

“Giornata veramente intensa per tutti i nostri atleti -hanno detto i tecnici Salvatore Ferro e Luca Ravanetti- si sono tutti evidenziati nella voglia di vincere, tutti i ragazzi sono stati molto uniti. Bravissimo Mario Petrosino che ha vinto l’oro nei 60 kg, non si è smentita Sofia Petitto che ha vinto con facilità i 48 kg, secondo nei 73 kg Gabriele Sulli che dopo aver vinto in semifinale con il francese un incontro difficilissimo, in finale durante una fase di lotta a terra è rimasto immobilizzato dal moldavo Osmanov. Ottima comunque la sua gara. Terzo nei 60 kg Stefano Monticone, bella la sua prova e meritata la medaglia, peccato invece per Silvia Pelliteri che si è fermata ai piedi del podio”.

"La gara è stata un ottimo test per fare il punto della situazione, dopo tanto tempo senza gare ufficiali. -è stato il commento di Sofia Petitto- E’ senza dubbio un ottimo punto da dove partire e sono contenta di come mi sono sentita, sempre consapevole che la strada è ancora molto lunga".

“Sono contento a metà per questo risultato -ha detto Gabriele Sulli al termine della finale- dispiace tanto per la finale, per il resto tutto bene, buone sensazioni, mi sono sentito bene. Adesso testa a Malaga e ce la metterò tutta per prendere l’oro che non è arrivato oggi. Ringrazio mio padre, la mia famiglia che mi segue sempre, le Fiamme Gialle, Salvatore Ferro ed Antonio Ciano, che mi stanno seguendo in questo percorso”.

Domenica seconda giornata.

Scutto settima nel Grand Slam a Parigi, bene anche Pantano

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  • Antonio Ciano
  • Parigi
  • Assunta Scutto
  • Angelo Pantano

Antonio Ciano ha parole lusinghiere per i due azzurri che hanno gareggiato oggi a Parigi, in quel Grand Slam che non ha pari per livello ed atmosfera. Un Grand Slam che Assunta Scutto, settima nei 48 kg ed Angelo Pantano (60 kg) hanno affrontato senza riserve.

20211016 Parigi AScutto 3“Sono molto contento dell’atteggiamento di entrambi -ha detto Antonio Ciano- non hanno sentito nè la pressione nè il timore di confrontarsi su un palcoscenico come quello di Parigi, nonostante fosse la prima volta per entrambi. Angelo nonostante fosse testa di serie ha beccato il giapponese al primo e purtroppo non si è potuto esprimere perché l’asiatico ha improntato l’incontro sul ne waza e il nostro atleta pecca in questa situazione. Appena sceso ha ammesso da serio professionista qual è di dover lavorare di più nella lotta a terra, anche perché in piedi conosciamo tutti le sue qualità. Susy invece è sembrata una veterana -ha aggiunto- nonostante anche lei avesse un sorteggio proibitivo, ha avuto la meglio sull’esperta Dolgova in un incontro al cardiopalma. Con le due francesi ha patito la maggiore prestanza fisica delle avversarie. La cosa molto positiva è che ora sa in che direzione lavorare visto che ormai il suo livello è quello delle prime 20 al mondo. Lei che ha vinto tutto nella categoria giovanile, sa che da ora in poi se vuole vincere anche in quella senior deve confrontarsi con le più forti, ne è consapevole e non vede l’ora di tornare in palestra a lavorare come ha sempre fatto…. anzi ancora di più”.

“Nonostante mi sia classificata settima -ha commentato Assunta Scutto- sono comunque soddisfatta di essermi potuta esprimere e divertire nel torneo più bello di sempre, sono sicura di essere sulla buona strada, intanto mi porto a casa tanta esperienza vorrei ringraziare Antonio Ciano che mi ha seguito in 20211016 Parigi AScutto 2gara. Torno a casa sapendo che il livello è questo… ancora grazie ad Antonio che mi sta preparando per affrontare queste tipo di atlete”.

“Purtroppo la mia gara si è conclusa al primo turno contro il giapponese -ha detto Angelo Pantano- Stamattina mi sentivo molto bene, avevo alte aspettative, ma purtroppo si sa che i giapponesi sono molto forti nel ne-waza. Adesso si torna a casa con un po’ di esperienza in più e con la consapevolezza di avere molto ancora da migliorare”.

RISULTATI

48

1. KOGA Wakana(JPN)

2. LEGOUX CLEMENT Melanie(FRA)

3. PONT Blandine(FRA)

3. BOUKLI Shirine(FRA)

5. COSTA Catarina(POR)

5. NIKOLIC Milica(SRB)

7. STOJADINOV Andrea(SRB)

7. SCUTTO Assunta(ITA)

52

1. PRIMO Gefen(ISR)

2. GNETO Astride(FRA)

3. BALLHAUS Mascha(GER)

3. BISHRELT Khorloodoi(MGL)

5. KUZNETSOVA Alesya(RUS)

5. DEVICTOR Chloe(FRA)

7. POLIKARPOVA Anastasia(RUS)

7. DEGUCHI Kelly(CAN)

57

1. FUNAKUBO Haruka (JPN)

2. FRITZE Caroline (GER)

3. LIPARTELIANI Eteri (GEO)

3. LIBEER Mina (BEL)

5. KAJZER Kaja (SLO)

5. MOKDAR Faiza (FRA)

7. FAWAZ Martha (FRA)

7. GNETO Priscilla (FRA)

63

1. TIMO Barbara (POR)

2. RENSHALL Lucy (GBR)

3. DEKETER Manon (FRA)

3. SZYMANSKA Angelika (POL)

5. COBAN Sappho (GER)

5. VALKOVA Ekaterina (RUS)

7. CABANA PEREZ Cristina (ESP)

7. ZACHOVA Renata (CZE)

60

1. AGHAYEV Balabay(AZE)

2. ABDULAEV Ramazan(RUS)

3. VALADIER PICARD Romain(FRA)

5. KOGA Genki(JPN)

5. ENKHTAIVAN Sumiyabazar(MGL)

7. VERGNES Richard(FRA)

7. MERLIN Maxime(FRA)

66

1. TANAKA Ryoma(JPN)

2. FUJISAKA Taikoh(JPN)

3. CAZORLA Orlando(FRA)

3. KHYAR Walide(FRA)

5. BATTOGTOKH Erkhembayar(MGL)

5. VIERU Denis(MDA)

7. NIETO CHINARRO Adrian(ESP)

7. BAYANMUNKH Narmandakh(MGL)

73

1. HARADA Kenshi (JPN)

2. RIQUIN Theo (FRA)

3. HEYDAROV Hidayat (AZE)

3. RAICU Alexandru (ROU)

5. CHAINE Guillaume (FRA)

5. MAKHMADBEKOV Somon (TJK)

7. IARTCEV Denis (RUS)

7. PROKOPCHUK Evgenii (RUS)

Grand Slam a Parigi per Scutto e Pantano, altri 30 in gara a Dubrovnik

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  • Antonio Ciano
  • Dubrovnik
  • Parigi
  • Assunta Scutto
  • Alessandro Comi
  • European Cup senior
  • Angelo Pantano

Ha appena vinto il titolo di campionessa del mondo juniores nei 48 kg ad Olbia ed è già a Parigi per disputare un Grand Slam che fra sabato 16 e domenica 17 ottobre metterà a confronto 300 atleti di 48 nazioni.

Si tratta di Assunta Scutto che, assieme ad Angelo Pantano nei 60 kg, si appresta a vivere un’altra esperienza ai massimi livelli con l’assistenza di coach Antonio Ciano e del Covid manager Alessandro Comi.

“Sono veramente contentissima di essere qui a Parigi -ha detto Assunta Scutto- penso sia il torneo più bello di sempre se devo essere sincera non ho aspettative, sono venuta qui a divertirmi e dare il meglio di me non vedo l’ora di confrontarmi con persone più esperte”.

“Sto molto bene -ha detto invece Angelo Pantano- il mio allenatore é riuscito a strutturare un programma che mi portasse in gara nelle migliori condizioni possibili. La gara non é facile, ma siamo qui per combattere e trarre il meglio da questa esperienza.

Parigi é descritta da tutti come la gara più bella ed emozionante del panorama internazionale, non vedo l’ora di salire sul tatami e divertirmi come ho fatto qualche settimana fa a Zagabria”.

“È un’edizione animala quella di quest’anno -ha commentato infine Alessandro Comi- non poteva mancare poiché si tratta del cinquantesimo compleanno di questo torneo che senza dubbio è il più celebre in assoluto… con poco meno di 300 atleti in gara può sembrare una versione ridotta, ma sono piuttosto convinto che sarà un grande spettacolo: tra i giovani all’esordio e i nomi eccellenti in cerca di rivalsa, la gara regalerà emozioni uniche. Bercy sarà aperta al pubblico dotato di Green Pass e anche questo saprà fare la differenza. Angelo tornerà in gara dopo l’argento - un oro sfumato - di due settimane fa a Zagabria, Susy carica del titolo iridato la scorsa settimana a Olbia: le premesse per un grande torneo ci sono tutte”.

Sabato e domenica saranno in gara anche 275 atleti di 27 nazioni a Dubrovnik per un’European Cup Senior cui l’Italia partecipa con: Stefano Monticone, Mario Petrosino, Andrej Ferro, Rocco Terranova, Diego Rea (60), Leonardo Valeriani (66), Andrea Spicuglia, Gabriele Sulli, Davide Nuzzo, Davide Ripandelli (73), Luigi Pippa, Tiziano Falcone, Emanuele Bruno (81), Matteo Rovegno (90), Kevyn Perna (100), Lorenzo Turini (+100), Sofia Petitto (48), Eleonora Crescini (52), Chiara Zuccaro, Silvia Pellitteri, Tea Patri, Francesca Ripandelli (57), Cristina Piccin, Agnese Zucco, Beatrice Ranzato, Flavia Favorini, Chiara Cacchione (63), Raffaella Lelia Ciano (70), Eleonora Ghetti (+78), tecnici: Luca Ravanetti, Salvatore Ferro, Manuela Tadini, Danilo Silveri, Davide Spicuglia.

L’EJU Sport Commission ha arruolato Alessandro Comi

  • Domenico Falcone
  • EJU
  • Alessandro Comi
  • Sport Commission

L’Unione Europea Judo (EJU) con l’approvazione del presidente della FIJLKAM Domenico Falcone ha voluto implementare la Sport Commission avvalendosi anche del lavoro di Alessandro Comi.

La notizia è stata accolta con soddisfazione dal presidente Falcone che la ha così commentata: “Sono contento ed orgoglioso per questa nomina di Alessandro Comi nella commissione sportiva EJU -ha detto- perché Alessandro ha lavorato tanto e bene in questi anni, ma è stato soprattutto in tempo di Covid che ha suscitato l’interesse dei dirigenti europei i quali lo hanno osservato ed apprezzato per la serietà e la competenza, e per essersi posto con il giusto approccio su una questione nuova e dirimente”.

Alessandro Comi e nato a Carate Brianza il 28 febbraio 1983, è judoka da oltre trent’anni, è laureato in psicologia clinica e neuropsicologia, con un dottorato di ricerca in neuroscienze cognitive ed un master in psicologia dello sport. Parla l’inglese ed il francese.

20210818 RigaDay2 1“Sono orgoglioso -ha detto Alessandro Comi- ma soprattutto sento la responsabilità di questo incarico nel quale vorrei portare il bagaglio di esperienze che ho accumulato in questi anni: un tesoro prezioso del quale devo dire grazie ai tanti con cui ho condiviso il percorso. Tanti atleti, molti insegnanti, arbitri e dirigenti con i quali lo scambio di idee anche contrastanti è costantemente stato un passo in avanti. In questi anni ho avuto il piacere ed il privilegio, infatti, di camminare con molti, come tecnico, come componente della Commissione Nazionale Attività Giovanile e come COVID manager nell’ultimo difficile anno. Con alcuni ho gioito, con altri ho condiviso qualche fatica e, soprattutto, da molti ho imparato, rubando le malizie e i dettagli da riportare nel mio lavoro per crescere a mia volta come uomo… sono tutte queste persone che porto insieme a me in questa commissione EJU.

Lo sento come un piccolo traguardo, ma non per me, un traguardo per tutti. Questo ovviamente non intaccherà l'impegno profuso a livello nazionale, che rimane una priorità. Perchè per il judo italiano dobbiamo lavorare tutti, tanto ed insieme”.

Italia 7a a squadre, il bilancio azzurro chiude in positivo

  • Salvatore Ferro
  • Corrado Bongiorno
  • Olbia

È settimo posto per il Mixed-Team azzurro che ha chiuso in questo modo il campionato del mondo juniores a Olbia. C’è una sottile vena di delusione che aleggia fra gli azzurri e, nonostante il massimo impegno, sentono di aver pagato caro l’infortunio di Vincenzo Pelligra.

20211010 ITA Team 3Dopo la secca vittoria ottenuta sul Kazakistan, 4 a 1 con le vittorie di Asya Tavano, Lorenzo Rossi, Carlotta Avanzato e Martina Esposito (nell’ordine in cui hanno combattuto), la squadra azzurra ha affrontato nei quarti la solida Turchia in una sfida certamente insidiosa, ma possibile per le forze in campo.

Possibile almeno fino quando il ginocchio di Vincenzo Pelligra ha ceduto costringendolo ad abbandonare. E la Turchia, ormai sul 3 a 0, ha portato a casa l’incontro nonostante il punto messo a segno da Martina Esposito.

Le cose poi, si sono complicate anche nel recupero con l’Ucraina, che l’Italia ha iniziato già avanti di un punto per l’assenza dell’avversaria da opporre a Carlotta Avanzato nei 57 kg. Un vantaggio raddoppiato poi da Luigi Centracchio, che ha praticamente annullato Rostyslav Berezhnyi, ma non la risposta decisa dell’Ucraina che ha ribaltato il risultato fissando il finale sul 4 a 2.

“Abbiamo fatto comunque un buon mondiale -ha detto il tecnico Salvatore Ferro- tutti i nostri ragazzi hanno messo in gioco il massimo impegno, nessuno si è tirato indietro ed il fatto che sarebbe potuto arrivare qualcosa di più è nell’ordine delle cose, anche se lascia in ciascuno di noi un certo disappunto”.

“L’infortunio occorso a Vincenzo Pelligra ha costituito la svolta per la nostra gara di oggi -ha detto il 20211010 ITA Team 10tecnico Corrado Bongiorno- e purtroppo per noi, è stata una svolta negativa. Tutte le ragazze ed i ragazzi ci hanno creduto e non hanno mai mollato, perciò ritengo che il bilancio di questo campionato per noi sia ugualmente positivo. La squadra c’è e guarda con fiducia al futuro”.

Risultati 5ª giornata

Finale terzo posto A: Ucraina-Germania 3-4

Finale terzo posto B: Ungheria-Turchia 2-4

Finale primo posto: Francia-Russia 4-0

Classifica: 1. Francia, 2. Russia, 3. Germania e Turchia, 5. Ucraina e Ungheria, 7. Italia e Brasile

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