Esposito e Simeoli quinti nel Grand Slam a Tel Aviv
Quinto posto per Nadia Simeoli nei 63 kg e per Giovanni Esposito nei 73 kg. Anche la seconda giornata del Grand Slam a Tel Aviv, dunque, ha registrato prestazioni brillanti da parte degli atleti azzurri, che sono avanzati con autorità nei rispettivi tabelloni di gara accedendo entrambi al final-block.
A partire per prima è stata Nadia Simeoli che in apertura di gara ha superato l’israeliana Adelina Novitzki con tani otoshi ed immobilizzazione a seguire. Nadia è salita nuovamente sul tatami per affrontare Ketleyn Quadros, brasiliana che vanta un bronzo olimpico a Pechino nei 57 kg ed il settimo posto a Tokyo nei 63 kg, ma ciononostante l’azzurra ha trovato il modo per imporsi mettendo a segno juji gatame nel golden score.
È arrivato quindi il momento di Giovanni Esposito, chiamato sul tatami dei 73 kg per affrontare il mongolo Ankhzaya Lavjargal, terzo nel Grand Prix in Portogallo tre settimane fa. Il combattimento è durissimo e si va al golden score, ma la bilancia pende dalla parte dell’azzurro che prevale per tre sanzioni.
Tocca nuovamente a Nadia Simeoli, che supera anche la tedesca Nadja Bazinski, numero 54 nella world ranking list (tre shido al golden score).
A questo punto Giovanni Esposito affronta nei quarti il kazako Zhansay Smagulov e viene sconfitto nel golden score da un ko soto gake e, poco dopo, Nadia Simeoli si arrende in semifinale allo shime waza della britannica Gemma Howell.
Un’altra vittoria Giovanni Esposito la ottiene nel recupero con un o uchi gari (wazari) sull’olandese Lukas Vennekold, ma poi né Nadia con la forte ungherese Szofi Ozbas, né Giovanni con il roccioso israeliano Tohar Butbul, sono riusciti a spuntarla nelle due finali per il bronzo.
“Un’ottima gara quella di Nadia oggi -ha detto coach Francesco Bruyere- ha battuto avversarie di grande livello, compresa l’esperta brasiliana numero 6 al mondo. Purtroppo, ha pagato gli errori ingenui commessi e sui quali deve lavorare per migliorare ancora. È sicuramente un quinto posto che le va stretto per quello che ha abbiamo visto, ma va bene così, le servirà per crescere ancora e sono sicuro che la medaglia arriverà presto”.
“Giovanni ancora una volta ha dimostrato di essere tra i più forti della categoria -è il commento del coach Raffaele Parlati- un quinto posto che vale una medaglia
che sicuramente meritava e non è arrivata anche per una conduzione arbitrale un pò troppo casalinga. Comunque, anche questa gara così come a Parigi, ci ha fornito elementi importanti sui quali lavorare”.
Sabato, terza ed ultima giornata, le categorie in gara sono F 78 kg, +78 kg, M 90 kg, 100 kg, +100 kg e, per l’Italia saranno impegnate Alice Bellandi e Giorgia Stangherlin nei 78 kg. A partire dalle 16 è possibile seguire la diretta del final block su Sky Sport Action (206).
Argento e bronzo nel Grand Slam a Tel Aviv, Milani e Giuffrida ok!
Prima giornata di Grand Slam a Tel Aviv ed il medagliere dell’Italia registra l’argento di Francesca Milani ed il bronzo di Odette Giuffrida. Entrambe a segno alla prima uscita post-olimpica.
“Le due ragazze rientravano dopo 7 mesi di lontananza dalle gare -ha commentato a caldo il coach Francesco Bruyere- e sicuramente non è facile ricominciare a questo livello, sono tante le componenti da ritrovare e da controllare, dal calo peso, ai tempi di gara, dall’arbitraggio con un nuovo regolamento all’ambiente competitivo con tutte le sue dinamiche. Ed è anche per questo che le medaglie oggi valgono oro e non posso che complimentarmi con loro”.
“Nello specifico Odette ha faticato sin dal primo incontro ad entrare in gara e trovare buone sensazioni, ma anche in queste condizioni ha dimostrato di essere una spanna sopra tutte. Ha pagato l’unico momento di distrazione con un errore che non le appartiene ed è stato il solo”.
“Molto brava e concreta Francesca, sempre sul pezzo ed efficace sia nella lotta in piedi che a terra, purtroppo l’incontro con la forte francese non è andato come lo avevamo preparato, ma abbiamo raccolto dati importanti sui quali lavorare per batterla. Brava anche Susy (Scutto, nella foto a lato il wazari piazzato alla mongola Bavuudorj che l'ha poi rimontata, ndr) che ha iniziato nel migliore dei modi, ma si è fatta sfuggire di mano un incontro alla sua portata”.
“Nel complesso tante le cose da sistemare -ha concluso Bruyere- e sulle quali inizieremo subito a lavorare, ma sono tante anche le cose positive. Direi Buona la prima”.
In gara nella prima giornata anche Miriam Boi che, nei 57 kg, ha superato l’israeliana Maya Leopold con un wazari di sumi gaeshi per fermarsi poi con Eteri Liparteliani, in seguito ad una squalifica inflittale per un kumi kata certamente involontario quanto violento, con il quale ha colpito al volto l’avversaria.
Biagio D’Angelo ed Angelo Pantano hanno ceduto il passo al primo turno dei 60 kg, anche se entrambi hanno espresso attenzione e determinazione rispetto due avversari di tutto rispetto quali il mongolo Tsogt-Ochir Byambajav ed il francese Cedric Revol.
Domani quattro categorie in programma, le femminili -63 kg e -70 kg con le maschili -73 kg e -81 kg, due gli azzurri attesi sul tatami, Giovanni Esposito che agli ottavi dei 73 kg attende il vincente fra Lavjargal (Mgl) e Tsoulasvili (Gre), Nadia Simeoli che parte invece dai sedicesimi ed affronta l’israeliana Adelina Novitzki.
Le gare potranno essere seguite domani in diretta dalle 16 su Sky Sport Arena (canale 204), mentre sabato con lo stesso orario la diretta sarà su Sky Sport Action (206).
Forse ti potrebbe interessare anche questa notizia su IJF.org
Dieci azzurri da domani sul tatami per il Grand Slam Tel Aviv
Da domani, giovedì 17, fino a sabato il World Judo Tour propone il Grand Slam a Tel Aviv, appuntamento da 303 atleti da 34 nazioni.
La squadra azzurra affidata a Raffaele Parlati e Francesco Bruyere è presente con dieci atleti, Angelo Pantano e Biagio D’Angelo nei 60 kg, Giovanni Esposito nei 73 kg, Assunta Scutto e Francesca Milani nei 48 kg, Odette Giuffrida nei 52 kg, Miriam Boi nei 57 kg, Nadia Simeoli nei 63 kg, Alice Bellandi e Giorgia Stangherlin nei 78 kg. Con la delegazione il medico, Dott. Stefano Bonagura, il Covid manager, Alessandro Comi e la fisioterapista, Virginia Vecchi.
“Partecipano come Nazionale al Grand Slam di Tel Aviv Pantano, D'angelo e Giovanni Esposito. -ha detto Raffaele Parlati, addetto al settore maschile- e, come il Grand Prix ad Olivelas ed il Grand Slam a Parigi, anche Tel Aviv costituisce una tappa importante nell’avvicinamento al Campionato d'Europa. Sono convinto di avere una squadra dal grande potenziale, ma allo stesso tempo ritengo che il Judo italiano debba iniziare a correre”.
“Ricominciamo il tour mondiale da qui -ha commentato Francesco Bruyere, referente per il settore femminile- dopo una lunga pausa post olimpica questo è il primo Slam ufficiale per la squadra nazionale femminile. Visti i molti impegni internazionali ravvicinati e le diverse programmazioni, abbiamo deciso di ripartire da Tel Aviv con la Squadra olimpica, Giuffrida Milani e Bellandi con l’aggiunta di Stangherlin che ha ben figurato in conclusione di quadriennio scorso e della giovanissima Susy Scutto, che negli ultimi mesi si è imposta prepotentemente nella sua categoria. Questa è una squadra molto competitiva che nei prossimi mesi si completerà inserimenti nelle altre categorie. La capitana Odette è pronta al terzo giro e speriamo al terzo regalo, dopo la meritata pausa post olimpica si è rimessa a lavorare con impegno e dedizione come se nulla fosse accaduto, ha ritrovato condizione atletica e buoni propositi per un nuovo viaggio, ha sistemato alcuni dettagli tecnici e non vede l’ora di risalire sul tatami per dimostrare nuovamente il suo valore. Francesca ha messo nello zaino la grande esperienza olimpica e ora si ripresenta a 48 kg con molta consapevolezza, sarà un grande problema per tutte le sue avversarie. Alice ha cambiato categoria, trovando un rinnovato spirito e l’entusiasmo di lavorare duramente per raggiungere i suoi obiettivi, atleta tra le più talentose del panorama femminile ha subito fatto capire alle sue avversare cosa cerca con il secondo posto nel Grand Prix di Odivelas, ci farà divertire. Giorgia è migliorata molto nell’ultimo biennio, sia da un punto di vista tecnico che atletico, purtroppo non è riuscita a raggiungere la qualificazione olimpica in extremis, ma ora è sicuramente pronta per affermarsi nella sua categoria. Susy è la più giovane del gruppo, il nostro jolly, ha davvero infinite qualità, è un atleta talentuosa, lavoratrice e concreta, negli ultimi mesi ci fa fatto vedere grandi cose e sono sicuro che tante altre più grandi la aspettano. Il clima è ottimo, la squadra è pronta e si è allenata molto bene nell’ultimo raduno collegiale, direi che non ci resta che combattere”.
Le gare possono essere seguite in diretta streaming sulla piattaforma IJF
Erasmus+ SchoolJudo ci siamo!
Roma, 11 febbraio 2022 – Il progetto dell’Erasmus+ SchoolJudo.EU cofinanziato dall’Unione Europea, sta entrando nella fase operativa.
L’obiettivo dell’IJF, attraverso questo programma, mira a offrire la pratica del judo a migliaia di bambini in tutto il continente nei prossimi anni.
Dopo mesi di analisi, riunioni e programmi, le prime scuole coinvolte si stanno attrezzando per la fase operativa nella prossima primavera.
Tra dieci giorni, gli Entertrainers (tecnici di judo specifici del progetto che lavorano nelle scuole designate) provenienti da Italia, Ungheria e Slovenia si incontreranno nei Paesi Bassi con alcuni allenatori della SchoolJudo.NL, dove tutto questo ha avuto inizio. Sono in programma workshop a base di tatami, moduli di formazione per allenatori e tutta una serie di giochi propedeutici al judo.
Per l’Italia a condurre il programma ci sarà un’eccellenza, Giulia Quintavalle, medaglia d’oro alle Olimpiadi di Pechino nel 2008.
Un curriculum sportivo, che unito alla sua esperienza sarà fondamentale per la riuscita del progetto nelle scuole Italiane.
Così come la Slovenia sta definendo gli ultimi dettagli prima dell’imminente inizio, oggi poniamo l’attenzione sulla terza nazione pilota, l’Ungheria.
In particolare Zoltan Pentek ex judoka e coach ungherese, al quale abbiamo rivolto alcune domande:
Dove e quando hai iniziato a praticare judo?
"Ho iniziato a fare judo nel 1997 a Csolnok, un piccolo villaggio dell’Ungheria con circa 3500 abitanti".
Dove insegnerai come Entertrainer?
"Insegnerò lì; Sono appena tornato al mio villaggio natale. Avrò anche una scuola a Dorog, una città vicina a Csolnok. Ho due gruppi nel mio club ed uno in un altro villaggio, Tinnye, a 15 km dal mio".
Qual è la tua esperienza di coaching?
"Insegno judo dal 2009. Ho iniziato ad allenare come assistente nel club di mia madre, Leányvár SE.
Nel 2015 ho iniziato a insegnare nei miei gruppi. Nel 2018 ho fondato il mio club chiamato Bushido Judo Club. Ho già dei vincitori di medaglie ai Campionati Nazionali, dai più giovani fino ai cadetti. La mia sfida più grande è che faccio tutto il lavoro nel club completamente da solo. Non vedo l'ora di lavorare nei prossimi anni e di avere finalmente qualcuno che mi aiuti".
Perché vuoi essere coinvolto nel programma Erasmus SchoolJudo.EU?
"Ho una mentalità aperta su ogni innovazione. Quando Margaréta, responsabile del progetto per l'Ungheria, ha chiesto agli allenatori di farsi avanti per questo, ho pensato che questo lavoro potesse rientrare nelle mie competenze, perché sono un insegnante ed un allenatore di judo".
Qual è il tuo ricordo preferito come atleta di judo?
"Il ricordo più bello della mia carriera è legato al Gran Prix di Budapest 2015 e della vittoria del mio primo incontro. Sono stato tra i migliori 16 e farlo davanti al proprio pubblico è stato emozionante, inoltre avevo perso mia madre solo poche settimane prima ma nonostante questo, sono riuscito a preparami al meglio ed a trarre energia positiva per aiutarmi ad andare avanti".
Cosa significano per te i valori del judo?
Coraggio:
"Non ho mai avuto paura di nessun avversario. Più forte è l'avversario, migliore è il judo che posso mostrare".
Rispetto:
"Bisogna rispettare gli avversari più deboli tanto quanto quelli più forti. Il tuo partner è lo strumento per mostrare le tue capacità. E ovviamente anche il rispetto è una cosa importante nella vita lontano dai tatami".
Modestia:
"Più migliori, più modestia ti serve. Quando sei visto come un esperto di judo diventi un idolo per gli studenti ed è importante capire questa responsabilità".
Amicizia:
"È molto facile fare amicizia con i rivali. Il modo migliore per costruire amicizie è praticare sport come il judo".
Onore:
"Il judo ti insegna a vincere o perdere chiaramente. Influisce anche sui tuoi comportamenti lontano dai tappeti di judo, con vittorie e sconfitte, successi o fallimenti".
Onestà:
"Il judo è sempre stato onesto con me. Più impegno ho messo, migliori sono stati i risultati che ho raggiunto e viceversa".
Autocontrollo:
"Il judo non è un'arte marziale facile. Devi essere molto paziente e devi essere tenace per diventare un buon judoka."
Cortesia:
"La cortesia è il modo per mostrare quanto bene hai imparato tutti i valori. Questa è una cosa molto importante che rende il judo e le altre arti marziali diverse dagli altri sport".
Articolo originale di Jo Crowley - Media IJF
Bergamelli oro a Sarajevo, seconda Politi e terzi Falcone e Agro
Enrico Bergamelli si è aggiudicato la medaglia d’oro nei 100 kg dell’European Open che si è disputata a Sarajevo.
Ma con lui, sul podio nella seconda giornata del torneo in Bosnia Erzegovina, sono saliti anche Linda Politi, argento nei 78 kg, Tiziano Falcone e Lorenzo Agro Sylvain, bronzo negli 81 kg e nei +100 kg.
È stato certamente il modo migliore per concludere una trasferta iniziata con le belle prove di Thauany David Capanni Dias e Giulia Caggiano, che sabato hanno messo al collo argento e bronzo nei 57 kg.
Quattro le vittorie ottenute da Enrico Bergamelli per questo primo posto, sul polacco Kacper Szczurowski, sul kossovaro Shpati Zekaj, sul francese Tanou Keita ed infine sull’ucraino Oleksii Yershov, conquistando 100 punti che lo fanno diventare il primo italiano nel ranking dei 100 kg.
Linda Politi si è guadagnata la finale dei 78 kg con le vittorie sulla turca Ece Zurnaci, la serba Una Svetlana Tuba e la polacca Sandra Lickun, ma l’oro le è stato negato da Loriana Kuka, kossovara già bronzo al Masters 2021 a Doha ed al mondiale a Tokyo.
Ben cinque le vittorie che sono state necessarie a Tiziano Falcone per conquistare il terzo posto negli 81 kg, iniziando con il croato Lovre Barisic, il portoghese Manuel Rodrigues, il turco Muhammed Koc, il tedesco Schamil Dzavbatyrov e, dopo lo stop impostogli dal francese Aregba, il quinto successo che è valso la medaglia è stato ottenuto sullo spagnolo Jose Maria Mendiola Izquieta.
Lorenzo Agro Sylvain invece, si è imposto sull’inglese Wesley Greenidge, sul francese Cedric Caillon e dopo la battuta d’arresto con Vito Dragic, sloveno che ha poi vinto la gara salendo al trentesimo posto del ranking mondiale, si è aggiudicato la medaglia di bronzo a spese dell’ucraino Andrii Kolesnyk.
Risultati
M-81: 1. Arnaud Aregba (Fra), 2. Abdul Malik Umayev (Bel), 3. Tiziano Falcone (Ita) e Timo Cavelius (Bel)- 90: 1. Martin Matijass (Ger), 2. Mihailo Ciric (Srb), 3. Hugo Grandhaie (Fra) e Toni Miletic (Buh)- 100: 1. Enrico Bergamelli (Ita), 2. Oleksii Yershov (Ukr), 3. Rhys Thompson (Gbr) e Kilian Kappelmeier (Ger)- +100: 1. Vito Dragic (Slo), 2. Munir Ertug (Tur), 3. Cedric Caillon (Fra) e Lorenzo Agro Sylvain (Ita)
F-70: 1. Lara Cvjetko (Cro), 2. Anka Pogacnik (Slo), 3. Minel Akdeniz (Tur) e Juliette Diollot (Fra)- 78: 1. Loriana Kuka (Kos), 2. Linda Politi (Ita), 3. Sandra Lickun (Pol) e Petrunjela Pavic (Cro)- +78: 1. Valentine Marchand (Fra), 2. Urska Torkar (Slo), 3. Sebile Akbulut (Tur) e Nicki Norcic (Slo)
L’Italia domina a Lignano ed è prima nell'European Cadet Cup
Non è dato sapere se l’atmosfera speciale del Bella Italia Village a Lignano abbia avuto un’influenza speciale sulla squadra italiana impegnata sabato e domenica nell’European Cadet Cup con 12 nazioni e 246 atleti in gara.
Non c’è dubbio però che il numero delle medaglie conquistate dagli azzurri è stato il più alto di tutti, undici sabato, dieci domenica per un totale di cinque medaglie d’oro, sette d’argento, nove di bronzo.
Quasi il doppio della Francia, seconda con tre primi posti, quattro secondi e sette terzi.
“La federazione è molto soddisfatta di questa edizione -ha detto Maria Grazia Perrucci, rappresentante FIJLKAM a Lignano- sia per essere riusciti ad organizzare in questo difficile momento una gara dedicata alla fascia giovanile, che per aver mantenuto l'appuntamento italiano della EJU Cup. L’organizzazione è stata ottimale e fluida, con il CR FVG che si è avvalso della collaborazione della federazione centrale e volontari del CR Veneto. È stata un’esperienza importante per tutti, accompagnata dai buoni risultati dei nostri atleti, ma anche dei nostri arbitri”.
“È stato veramente una ripartenza per i nostri cadetti -ha detto Laura Di Toma, Direttore Tecnico Nazionale- c’è chi si è potuto allenare meglio e chi meno, ma sono cose che conosciamo perché le viviamo ogni giorno nelle nostre palestre. Un ringraziamento veramente sentito al Friuli-Venezia Giulia che si è accollato l’onere di questa gara importante per l’Italia, perché in questo modo oltre cento italiani hanno potuto fare quest’importante esperienza sottoposta ancora alle rigidissime regole IJF ed EJU”.
Di seguito i commenti degli azzurri saliti sul podio, fa eccezione Danilo Articolo che, purtroppo, si è infortunato alla spalla nella finale dei 73 kg. A lui i migliori auguri affinché tutto vada per il meglio e si rimetta presto.
Medaglie d’oro
Savita Russo, 57 kg: “È stata una bella gara, mi sono divertita molto. Ringrazio i miei genitori in primis, per le esperienze che mi fanno fare, il mio maestro Maurizio e tutti i miei compagni di palestra e spero di fare tante altre esperienze come questa!”
Serena Ondei, 70 kg: “Sono molto felice per questo risultato anche perché, dopo tutti i sacrifici che ho fatto, penso di meritarmelo. Voglio ringraziare in particolare la mia famiglia che mi è stata sempre molto vicina, sia nei momenti bui che in quelli felici e voglio mandare loro un grande bacio!”
Medaglie d’argento
Gaia Stella, 57 kg: “È stata una gara tosta, pensavo potesse andare meglio, ma sono comunque contenta per il risultato. Ringrazio i miei maestri per il supporto!”
Tommaso Perfetti, 81 kg: “Sono contento del risultato, anche se ovviamente era meglio la medaglia d’oro. Ringrazio tutta la mia palestra, gli allenatori, i miei compagni che sono presenti e che mi hanno dato una mano!”
Medaglie di bronzo
Aurelia Venditto, 57 kg: “È stata una gara molto difficile dopo il cambio di categoria (da 44 a 57). Volevo arrivare prima, non dico che mi accontento del bronzo, ma sono comunque felice. È un buon risultato che arriva dopo un lungo stop: è un inizio e spero di fare il meglio in futuro. Questa vittoria la dedico soprattutto alle persone che mi sono state vicino, a mio zio, a tutta la mia famiglia e ai miei maestri!”
Serena Maddaloni, 63 kg: “Secondo me il terzo posto è meglio del secondo perché comunque si vince la finale, anche se il mio obiettivo era l’oro. Alla prossima!”
Stefania Pede, 63 kg: “Sono abbastanza felice per il mio risultato, ma il bronzo non è il colore che si meritano tutti i miei sacrifici!”
Lucio Tavoletta, 73 kg: “È stata una bella gara ma allo stesso tempo un po’ strana, il palazzetto è “familiare” quindi è stato quasi come essere a casa. Sono molto soddisfatto!”
Salvatore Mazzola, 73 kg: “Non sono totalmente soddisfatto di questa gara, puntavo al gradino più alto del podio infatti. Ringrazio soprattutto i miei maestri e i miei compagni per questo mio piccolo obiettivo: da domani si ritorna a lavorare per le prossime gare!”
M-73: 1. Joshua De Lange (Ned), 2. Danilo Articolo (Ita), 3. Salvatore Mazzola (Ita) e Lucio Tavoletta (Ita)
81: 1. Thomas Puchly (Fra), 2. Tommaso Perfetti (Ita), 3. Bastien Pons (Fra) e Pepijn Kraak (Ned)
90: 1. Simon Fulnecek (Cze), 2. Niklas Weitzbauer (Aut), 3. Ozbej Razgorsek (Slo)
+90: 1. Giannis Antoniou (Cyp), 2. Amine Salah (Fra), 3. Zan Kostanjsek (Slo) e Fedy Khazry (Fra)
F-57: 1. Savita Russo (Ita), 2. Gaia Stella (Ita), 3. Faye Hensen (Ned) e Aurelia Venditto (Ita)
63: 1. Franziska Schloegl (Aut), 2. Joni Geilen (Ned), 3. Stefania Pepe (Ita) e Serena Maddaloni (Ita)
70: 1. Serena Ondei (Ita), 2. Stepanka Hojdarova (Cze), 3. Sofja Pajic (Bih) e Ema Kolmanko (Slo)
+70: 1. Julia Dekker (Ned), 2. Bintibe Lang (Fra), 3. Vanessa Asja Heric (Slo) e Celia Cancan (Fra)
Medagliere: 1. Italia: 5 oro, 7 argento, 9 bronzo - 2. Francia: 3 oro, 4 argento, 7 bronzo - 3. Olanda: 3 oro, 1 argento, 4 bronzo
Italia U18 col turbo a Lignano, prima giornata con 11 medaglie
Italia travolgente nel Bella Italia Village a Lignano Sabbiadoro e dopo la prima giornata dell’European Cadet Cup i colori azzurri brillano in cima al medagliere dall’alto delle undici medaglie conquistate, tre d’oro, quattro d’argento ed altrettante di bronzo.
E se questo è l’inizio, la soddisfazione e la fiducia sono più che legittime. Ma andiamo con ordine citando per primi i tre vincitori di categoria, Michela Terranova, oro nei 52 kg, Alberto Tripepi, oro nei 55 kg e Federico Bosis, oro nei 66 kg.
“È stato un buon inizio di 2022 -ha detto Michela Terranova- che arriva dopo un 2021 concluso con il 3° posto all’Europeo. È stata una gara molto bella, anche perché al mio fianco c’è stato mio papà, che mi ha supportato per tutti gli incontri. Sono davvero felice di questo risultato!”
“Dopo aver perso 6 kg per partecipare a questa gara… -ha detto invece Alberto Tripepi- sono contento di essere arrivato sul primo gradino del podio! Ho fatto tanti sacrifici e allenamenti, anche in quarantena, in casa e non solo, e direi che il lavoro che ho fatto ha ripagato. Sono davvero felice per questa medaglia e ringrazio tutti quelli che mi hanno seguito da casa e che fanno parte della mia vita”.
“È stata una bella gara -è stato il commento di Federico Bosis- Sinceramente non mi aspettavo questo risultato perché agli Italiani avevo perso al primo incontro, oggi invece sono riuscito a dare il meglio di me. Questo è un punto di partenza perché spero di arrivare quest’estate agli Europei ed ai Mondiali per dimostrare veramente chi sono!”
Quattro le medaglie d’argento andate al collo degli azzurrini, che sono Rebecca Valeriani nei 44 kg, Sofia Mazzola nei 48 kg, Gaia Massimetti nei 52 kg e Giulio Muzzi nei 55 kg.
“È la mia prima medaglia in Coppa Europa -ha detto Rebecca Valeriani- la volevo di un altro colore, ma ora penso già alla prossima gara”.
“Oggi potevo dare di più -il commento di Sofia Mazzola- ma sono fiduciosa che presto riuscirò a prendermi ciò che mi aspetta”.
“Oggi non è andata del tutto come avrei voluto -spiega Gaia Massimetti- non sono totalmente soddisfatta, però la medaglia è arrivata e questo è l’importante. Dietro ad ogni medaglia ci sono sempre ore e ore di duro allenamento, quindi, va bene lo stesso! L’obiettivo principale per me, più ancora della medaglia, è mettere il cuore sul tatami e oggi probabilmente non ci sono riuscita, visto che non è arrivato il 1° posto. Di sicuro io non mollo finchè non ci riuscirò”.
“Sono contento di questo risultato -ha detto Giulio Muzzi- perché venivo dagli Italiani dove ho sbagliato e non sono salito sul podio, quindi sono molto soddisfatto per questo secondo posto. Peccato per la finale, ma per oggi va davvero bene così!”
È di bronzo l’altro poker di medaglie che ha premiato le gare di Ilaria Finestrone nei 48 kg, Francesco Sampino nei 60 kg, Federico Ninfo e Rocco Capasso entrambi terzi sul podio dei 66 kg.
“Si poteva fare meglio -ha detto Ilaria Finestrone- ma col tempo mi prenderò quello che mi spetta”.
“Mi aspettavo il primo posto -confida Francesco Sampino- ma per alcuni sbagli di troppo ho concluso terzo. Potevo andare meglio, ma sono fiducioso che andrà meglio in futuro!”
“Non sono molto contento della mia gara -ha detto Federico Ninfo- non volevo che gli incontri andassero a finire in un certo modo. Mi aspettavo di più dopo tutti questi sacrifici!”
“Dopodomani sarà il mio compleanno e ho deciso di farmi oggi questo bel regalo!” è stato infine il commento con il sorriso di Rocco Capasso.
Ci sono anche otto quinti posti ottenuti dagli atleti italiani in questa prima giornata, mentre domenica nella seconda giornata di gare saliranno sui tatami del PalaBella Italia quattro categorie maschili (-73 kg, -81 kg, -90 kg, +90 kg) e quattro femminili (-57 kg, -63 kg, -70 kg, +70 kg).
Risultati
M - 50: 1. Elyas Kpadonou (Fra), 2. Kais Guettari (Fra), 3. Ihsane Hamadi (Fra) e Alexander Marlov (Swe)
55: 1. Alberto Tripepi (Ita), 2. Giulio Muzzi (Ita), 3. Quentin Marteau (Fra) e David Sopinec (Cze)
60: 1. Dayyan Boulemtafes (Fra), 2. Kelvin Ray (Fra), 3. Francesco Sampino (Ita) e Matej Klobucnik (Svk)
66: 1. Federico Bosis (Ita), 2. Urh Ogrizek (Slo), 3. Federico Ninfo (Ita) e Rocco Capasso (Ita)
F - 40: 1. Patricia Tomankova (Svk), 2. Nina Auer (Aut), 3. Kassandra Benedetti (Fra)
44: 1. Vera Wandel (Ned), 2. Rebecca Valeriani (Ita), 3. Marketa Korcakova (Cze) e Clara Mermet (Fra)
48: 1. Tara Babulfath (Swe), 2. Sofia Mazzola (Ita), 3. Maira Medema (Ned) e Ilaria Finestrone (Ita)
52: 1. Michela Terranova (Ita), 2. Gaia Massimetti (Ita), 3. Elise Rustige (Ned) e Jevgenija Gajic (Slo)
Capanni Dias e Caggiano sul podio dei 57 kg nel Sarajevo Open
Argento e bronzo per l’Italia a Sarajevo nella prima giornata dell’European Open cui prendono parte 321 atleti di 26 nazioni. A mettere al collo queste due belle medaglie sono state Thauany David Capanni Dias e Giulia Caggiano, che si sono piazzate rispettivamente seconda e terza nei 57 kg. Capanni Dias ha superato Evelyne Tschopp (Sui), Martha Fawaz (Fra), Bekky Livesey (Gbr), Andjela Samardzic (Bih), mentre Giulia Caggiano si è imposta su Merve Tas (Tur), Olivia Gertsch (Sui) e la stessa Andjela Samardzic (Bih).
“Ho pensato a tante cose da dire, ma non riesco ad esprimere tutta la mia felicità per questo risultato. -ha commentato Thauany David Capanni Dias- Il covid ci ha fatto passare due anni difficilissimi e ricominciare così bene in una gara senior (da junior) è più di quanto mi aspettassi. Ancora una volta ho dimostrato a me stessa che nulla è impossibile se metti la passione in quello che fai.voglio ringraziare la mia palestra, la mia famiglia, il mio ragazzo che sono le persone che mi stanno vicine ogni giorno, soprattutto i maestri e il gruppo dell’Italia che è qui con me oggi. Non sarei riuscita ad arrivare qui senza di voi!”
“Sono contenta di essere ritornata sul podio -ha detto Giulia Caggiano- un grazie speciale al mio coach Enrico Parlati, che mi ha seguito tutta la giornata, ed a tutto il gruppo Fiamme Oro Napoli e Nippon, sono sicura che insieme arriveremo lontano, ma per oggi va bene cosí”.
Niente da fare invece per Carlotta Avanzato (57), Nicolle D’Isanto (63), Luigi Brudetti (73), ma domenica altri otto atleti saranno impegnati in gara: Luigi Pippa, Tiziano Falcone, Emanuele Bruno, Bright Maddaloni Nosa (81), Lorenzo Rigano (90), Enrico Bergamelli (100), Lorenzo Agro Sylvain (+100), Linda Politi (78).
Risultati
M-60: 1. Turan Bayramov (Aze), 2. Samir Piriyev (Aze), 3. David Starkel (Slo) e Joshua Katz (Aus)
66: 1. Ejder Toktay (Tur), 2. Adrian Nieto Chinarro (Esp), 3. Robin Corrado (Fra) e Martin Setz (Ger)
73: 1. Michel Adam (Ger), 2. Yannick Van Der Kolk (Ned), 3. Bayram Kandemir (Tur) e Ksawery Morka (Pol)
F-48: 1. Gulkader Senturk (Tur), 2. Ebru Sahin (Tur), 3. Melanie Vieu (Fra) e Merve Azak (Tur)
52: 1. Binta Ndiaye (Sui), 2. Cleonia Riciu (Rou), 3. Ana Viktorija Puljiz (Cro) e Maria Siderot (Por)
57: 1. Carla Ubasart Mascaro (Esp), 2. Thauany David Capanni Dias (Ita), 3. Giulia Caggiano (Ita) e Hasret Bozkurt (Tur)
63: 1. Sarai Padilla Guerrero (Esp), 2. Agathe Devitry (Fra), 3. Florentina Ivanescu (Rou) e Yasmine Horlaville (Fra)
Top news 35! A Lignano con l’European Cadet Cup ci siamo quasi…
A Lignano è il giorno che precede l’European Cadet Cup e si respira aria di fermento. Il Bella Italia Village sembra sempre in movimento, fin dalle prime ore dell’alba quando chi, per processare in tempo tutti i test sale in macchina e va a Udine con le fiale di chi è arrivato ‘extra-time’, dove si trova il laboratorio di supporto più vicino.
Provette che vanno, provette che vengono da una parte ed i transfer dall’altra con persone in attesa all’interno dell’aeroporto e l’autista all’esterno che mostra a chiunque il suo ben cartello con il nome.
Ma di questi tempi, del resto, le cose vanno così ed è già un lusso che vadano.
Poi ci sono i volontari, quelli che allestiscono gli ultimi dettagli nel palazzetto, quelli che collegano cavi, quelli addetti alla vigilanza eccetera eccetera, come per ogni evento che viene organizzato in nome e per conto dell’Unione Judo Europea.
Ed è per questo che in ogni dettaglio c’è il massimo dell’impegno, l’obiettivo di tutti è riuscire a realizzare un evento d’eccellenza.
Il clima è frizzante, un misto di calore, meticolosità, entusiasmo, freschezza ed il fine settimana si prospetta, curiosamente, insolito. Con il pensiero che va quasi a ripescare la normalità che c’era prima.
Sanificazioni, mascherine, distanziamenti, fanno parte ormai di una quotidianità condivisa, ma che non affievolisce la voglia e volontà di tutti di essere in gara di atleti, tecnici, arbitri, operatori, collaboratori, volontari. Anche questo è Judo!
“In un momento in cui non è ancora possibile avere pubblico in presenza, i volontari, oltre a svolgere un ruolo fondamentale per la buona riuscita dell’evento, rappresentano anche gli spettatori che non possono essere qui” è stato il commento del Consigliere Federale Maria Grazia Perrucci.
L’atmosfera di serenità e collaborazione è la stessa che circola anche fra gli arbitri ed a farla da padrona è la sensazione di collaborazione e supporto reciproco che si ricrea ad ogni appuntamento fra i rappresentanti di nazioni diverse.
Ed a supervisionare il ‘lavoro’ degli Ufficiali di Gara ci sono due ‘top’ come Cathy Mouette e Franky de Moor.
Ormai tutto è pronto e da domani sarà finalmente il turno degli atleti di far parlare i fatti, le azioni, le invenzioni e le genialità. Perché Judo “is more than sport”.
Fonte: www.fijlkam.it/fvg
Fine settimana a Lignano per l'European Cadet Cup
Sabato e domenica nel Bella Italia Village a Lignano Sabbiadoro si disputerà l’European Cadet Cup di judo, appuntamento ufficiale del circuito internazionale (IJF) che, in quest’occasione, registra la partecipazione di 257 atleti appartenenti a 12 nazioni.
Di fatto si tratta del primo dei 14 eventi, Europei cadetti inclusi, che compongono il tour di questa classe d’età e che, proprio in quest’occasione, festeggia l’abbinamento con la Fox Fly Film, giovane azienda di comunicazione che ha scelto di legare il proprio marchio al Cadet European Judo Tour.
Spetta quindi a Lignano l’onore e l’onere di aprire questo nuovo tour per la classe cadetti.
Ben 104 gli atleti italiani in gara, 63 nelle categorie maschili e 41 in quelle femminili, ben 52 i tecnici al seguito con la presenza del rappresentante federale Maria Grazia Perrucci e del Direttore Tecnico Nazionale Laura Di Toma, mentre a Luca Ravanetti e Gianni Maman è affidato il delicato compito di Covid manager, e con gli arbitri Alessandra Scognamiglio, Mirko Tambozzo, Gianluca Ricciotti, Mirco Bianco Momesso e Giunluigi Pugnetti.
Il sorteggio si terrà domani, venerdì 11 febbraio, attualmente è previsto alle ore 20 e si svolgerà online.
Sabato e domenica le gare nel Palasport Bella Italia & EFA Village inizieranno alle 9:00 e potranno essere seguite attraverso la diretta streaming visibile sulle piattaforme EJU.net e FIJLKAM.it