Odette non scende dal podio olimpico, è bronzo! Lombardo quinto
È nuovamente magica la seconda giornata degli azzurri del judo alle Olimpiadi! Proprio come cinque anni fa a Rio, nelle categorie dei 52 e dei 66 kg, l’Italia si è emozionata per due atleti che hanno meritato una finale olimpica anche nel Budokan a Tokyo, Odette Giuffrida e Manuel Lombardo, bravissimi a ripagare il mondo dalle aspettative imposte da una ranking list che non sa né può mentire.
Odette Giuffrida e Manuel Lombardo sono stati straordinari, anche se la medaglia di bronzo nei 52 kg ed il quinto posto nei 66 kg da soli non li descrivono abbastanza.
“Che gara strepitosa! -ha detto Francesco Bruyere, tecnico azzurro che ha seguito la gara di Odette, durante la cerimonia di premiazione- Per me è stata un’emozione indescrivibile, un sogno coronato fatto di immensi sacrifici, un regalo immenso per cui non posso che ringraziare questa fantastica campionessa”.
Odette è stata implacabile con la romena Andreea Chitu, superata al golden score con ippon di morote seoi nage, con la belga Charline Van Snick, sulla quale ha avuto la meglio con un wazari di kata guruma e, dopo essersi opposta da pari a pari in semifinale ad Uta Abe, cui ha ceduto il passo solo dopo 3 minuti e 11” di golden score, si è aggiudicata il terzo posto a spese di Reka Pupp, insidiosissima ungherese che oggi ha messo subito fuori dai giochi la campionessa uscente, Majlinda Kelmendi. Ippon di reverse-seoi dopo 31” di golden score per l’immensa Odette.
“Oggi ho dimostrato a me stessa che il lavoro, la motivazione e la testa possono superare qualsiasi problema -ha detto Odette Giuffrida- sono davvero felice di essere salita di nuovo sul podio. Certo, volevo l’oro, ma sono contenta anche per essere riuscita a riprendermi dopo la sconfitta in semifinale e poter essere salita su questo podio con le atlete più forti È immenso anche Manuel Lombardo, arrivato a Tokyo da sorvegliato speciale in quanto numero 1 mondiale pre e post pandemia, incurante di infortuni (mandibola e ginocchio) recuperati prodigiosamente e sempre pronto a colpire nelle grandi occasioni (europei e mondiali). Questo quinto posto alle Olimpiadi che voleva vincere, e che tutti si aspettavano vincesse, è semplicemente la dimostrazione che Manuel Lombardo non è un “alieno”. E che, nella giornata in cui potrebbe sembrare “sotto tono”, si piazza al quinto posto in un’Olimpiade che più speciale di questa non si può.
Le due medaglie d’oro della seconda giornata sono state vinte dai fratelli Uta e Hifumi Abe, già campioni del mondo assieme nel 2018 a Baku. Si tratta della prima coppia di fratelli judoka che vince l’oro nella stessa Olimpiade.
52 kg
- 1) Uta Abe (Jpn)
- 2) Amandine Buchard (Fra)
- 3) Chelsie Giles (Gbr) e Odette Giuffrida (Ita)
66 kg
- 1) Hifumi Abe (Jpn)
- 2) Vazha Margvelashvili (Geo)
- 3) An Baul (Kor) e Daniel Cargnin (Bra)
- 5) Manuel Lombardo (Ita)
Odette Giuffrida in semifinale, Manuel Lombardo ai recuperi
Seconda giornata di Olimpiade per il judo nel Budokan a Tokyo e le aspettative della squadra azzurra hanno trovato le risposte di Odette Giuffrida, che ha conquistato un posto nella semifinale olimpica dei 52 kg, e di Manuel Lombardo che, sconfitto ai quarti dal brasiliano Cargnin, affronterà l’incontro di recupero per accedere eventualmente alla finale per il bronzo.
Odette è stata implacabile sia con la romena Andreea Chitu, superata al golden score con ippon di morote seoi nage, che con la belga Charline Van Snick, sulla quale ha avuto la meglio con un wazari di kata guruma approdando così in semifinale che la vedrà opposta alla nipponica Uta Abe.
“Ci siamo e siamo pronti… -ha detto il coach azzurro Francesco Bruyere- Ody sta bene e sa quello che deve fare. Ha lavorato tanto per essere qui in questo momento, ora deve viverlo come solo lei sa fare”.
Passato direttamente al secondo turno in quanto testa di serie, Manuel Lombardo ha sconfitto per wazari (kata guruma) il kazako Yerlan Serikkzhanov prima di essere costretto a cedere il passo al brasiliano Daniel Cargnin, che già aveva eliminato Denis Vieru, con un wazari negli ultimi secondi. Manuel Lombardo alle 10 italiane affronterà nel recupero il mongolo Baskhuu Yondonperenlei.
Francesca Giorda: “Krasniqi? Me l’aspettavo e Milani mi è piaciuta molto”
Alla venticinquenne kosovara Distria Krasniqi è stato assegnato il primo titolo nel Budokan a Tokyo per il judo in questa Olimpiade così tanto attesa e finalmente iniziata. Protagonista di una gara impeccabile nei 48 kg, Krasniqi ha dato il primo dispiacere al Giappone, superando in finale Funa Tonaki, argento, che è salita sul podio assieme a Daria Bilodid ed Urantsetseg Munkhbat, bronzo, di fatto le quattro teste di serie classificate nel rispetto dell’ordine di posizionamento nel tabellone.
“Il podio non ha lasciato spazio alle sorprese -ha detto Francesca Giorda dopo aver sostenuto Francesca Milani- le ragazze che hanno fatto medaglia erano le favorite. La cosa che più mi aspettavo è stata sicuramente la vittoria di Krasniqi. Franci Milani è stata davvero fortissima e mi è piaciuta molto in gara. L'incontro è stato molto combattuto fino alla fine. Sinceramente ero sicura andasse avanti, ma questo purtroppo è il judo”.
L’oro per il Giappone è arrivato però con Naohisa Takato, ventottenne che a Rio mise al collo il bronzo ed oggi, nella finale affidata alle valutazioni di Roberta Chyurlia, ha superato l’eccellente Yang Yung Wei, cinese di Taipei e, al terzo posto il francese Luka Mkheidze ed il kazako Yeldos Smetov, argento a Rio. Una curiosità è che Takato, Yang, Mkheidze e Smetov si trovano così ordinati anche nella classifica della somma dei tempi del solo golden score disputati oggi, primo Takato con 14’20” (3 incontri al golden score), secondo Yang con 10’30” (3), terzo Mkheidze con 9’56” (3), quarto Smetov con 7’49” (2).
“Mi sono ripromessa di vivere questa gara come fosse una gara del circuito -ha detto Roberta Chyurlia al termine della prima giornata- questo mi sta permettendo di rimanere lucida e fare quello per cui sono venuta qui: arbitrare. Per pensare a cosa abbiamo fatto ci sarà tempo... ora devo pensare a rimanere concentrata e dare il meglio per il bene degli atleti. Se dovessi fermarmi per un secondo e pensare cosa c’è in palio, credo non avrei nemmeno la forza di fare quei 5 gradini per salire sul tatami. E chi mi conosce lo sa, non ho ancora fatto niente”.
Domani, seconda giornata, con Odette Giuffrida nei 52 kg e con Manuel Lombardo nei 66 kg. E se dovesse funzionare come oggi nei 48 kg, con le teste di serie che fanno rispettare le gerarchie anche nella classifica finale… bè, non ci sarebbe niente da obiettare.
48
- 1) Distria Krasniqi (Kos)
- 2) Funa Tonaki (Jpn)
- 3) Daria Bilodid (Ukr) e Urantsetseg Munkhbat (Mgl)
60
- 1) Naohisa Takato (Jpn)
- 2) Yang Yung Wei (Tpe)
- 3) Luka Mkheidze (Fra) e Yeldos Smetov (Kaz)
Lin ha fermato l’Olimpiade di Milani
Prima giornata di gare olimpiche per il judo nel Budokan a Tokyo con le categorie più leggere, i 48 kg femminili ed i 60 kg maschili. Francesca Milani è stata la prima azzurra che è salita sul tatami per affrontare Lin Chen-Hao, ventitreenne cinese di Taipei, quarantaduesima nel ranking mondiale e mai incontrata prima.
L’incontro si è acceso fin dall’inizio, stimolato anche dalla sanzione assegnata dopo 16 secondi ad entrambe. Al minuto 1’03” arriva la seconda sanzione a Lin che, venti secondi più tardi, marca wazari. Francesca spinge sull’acceleratore ed incalza mettendo sotto pressione Lin, ed a 3’05” mette a segno il wazari che ripristina la parità.
Mancano 20 secondi al termine quando Francesca controlla un attacco di Lin e va pancia a terra, l’azione prosegue e Lin ne approfitta ottenendo il secondo wazari convalidato dopo il controllo della moviola.
“Sono orgogliosa di me e per essere arrivata fin qui -ha detto Francesca Milani- però mi aspettavo di più, sapevo di potercela fare ma l’emozione ha fatto la sua parte. Purtroppo, l’amaro in bocca rimane. Ora maschererò questa delusione per dare supporto ai miei compagni di squadra, per me è finita è vero, ma per loro no! Quindi ora penso solo a loro!”
“Probabilmente ha pagato lo scotto dell’emozione –ha detto il presidente federale Domenico Falcone- certamente ha dato il massimo ed è proprio questo l’elemento che non deve mancare alla squadra”.
Le quattro teste di serie disputeranno le semifinali nei 48 kg:
Distria Krasniqi (Kos)-Urantsetseg Munkhbat (Mgl)
Daria Bilodid (Ukr)-Funa Tonaki (Jpn)
Le semifinali nei 60 kg:
Yang Yung Wei (Tpe)-Luka Mkheidze (Fra)
Naohisa Takato (Jpn)-Yeldos Smetov (Kaz)
Sorteggio fatto! Pronti per iniziare i Giochi...
Ormai ci siamo! Anche il sorteggio olimpico è stato fatto ed è consultabile QUI, fra poche ore nell’ambito della cerimonia di apertura, i Giochi Olimpici Tokyo 2020 saranno dichiarati ufficialmente aperti.
Le gare di JUDO hanno inizio subito ed alle 11 (ora locale) quando in Italia saranno le 4 di mattina di sabato (24 luglio) sui due tatami nel Budokan saliranno le atlete dei 48 kg e gli atleti dei 60 kg.
Per ciascuna categoria di peso è indicato il numero dei partecipanti ed i nomi delle prime quattro teste di serie
Sabato 24 luglio 2021
F: -48 kg (28 atlete)
- Distria Krasniqi (Kos), 2. Daria Bilodid (Ukr), 3. Funa Tonaki (Jpn), 4. Urantsetseg Munkhbat (Mgl)
M: -60 kg (23 atleti)
- Robert Mshvidobadze (Rus), 2. Naohisa Takato (Jpn), Yeldos Smetov (Kaz), 4. Francisco Garrigos (Esp)
Azzurri in gara: Francesca Milani
11:00: Preliminari (04:00 in Italia)
17:00: Blocco Finale e premiazioni (10:00 in Italia)
Domenica 25 luglio 2021
F: -52 kg (29 atlete)
- Amandine Buchard (Fra), 2. Uta Abe (Jpn), 3. Odette Giuffrida (Ita), 4. Majlinda Kelmendi (Kos)
M: -66 kg (27 atleti)
- Manuel Lombardo (Ita), 2. An Baul (Kor), 3. Vazha Margvelashvili (Geo), 4. Hifumi Abe (Jpn)
Azzurri in gara: Odette Giuffrida, Manuel Lombardo
11:00: Preliminari (04:00 in Italia)
17:00: Blocco Finale e premiazioni (10:00 in Italia)
Lunedì 26 luglio 2021
F: -57 kg (25 atlete)
- Jessica Klimkait (Can), 2. Tsukasa Yoshida (Jpn), 3. Nora Gjakova (Kos), 4. Sarah Leonie Cysique (Fra)
M: -73 kg (36 atleti)
- Rustam Orujov (Aze), 2. Lasha Shavdatuashvili (Geo), 3. An Changrim (Kor), 4. Tommy Macias (Swe)
Azzurri in gara: Fabio Basile
11:00: Preliminari (04:00 in Italia)
17:00: Blocco Finale e premiazioni (10:00 in Italia)
Martedì 27 luglio 2021
F: -63 kg (31 atlete)
- Clarisse Agbegnenou (Fra), 2. Tina Trstenjak (Slo), 3. Miku Tashiro (Jpn), 4. Catherine Beauchemin-Pinard (Can)
M: -81 kg (35 atleti)
- Matthias Casse (Bel), 2. Sagi Muki (Isr), 3. Tato Grigalashvili (Geo), 4. Vedat Albayrak (Tur)
Azzurri in gara: Maria Centracchio, Christian Parlati
11:00: Preliminari (04:00 in Italia)
17:00: Blocco Finale e premiazioni (10:00 in Italia)
Mercoledì 28 luglio 2021
F: -70 kg (28 atlete)
- Sanne Van Dijke (Ned), 2. Margaux Pinot (Fra), 3. Chizuru Arai (Jpn), 4. Barbara Matic (Cro)
M: -90 kg (33 atleti)
- Nikoloz Sherazadishvili (Esp), 2. Noel Van T End (Ned), 3. Krisztian Toth (Hun), 4. Lasha Bekauri (Geo)
Azzurri in gara: Alice Bellandi, Nicholas Mungai
11:00: Preliminari (04:00 in Italia)
17:00: Blocco Finale e premiazioni (10:00 in Italia)
Giovedì 29 luglio 2021
F: -78 (24 atlete)
- Madeleine Malonga (Fra), 2. Shori Hamada (Jpn), 3. Anna-Maria Wagner (Ger), 4. Guusje Steenhuis (Ned)
M: -100 (25 atleti)
- Varlam Liparteliani (Geo), 2. Jorge Fonseca (Por), 3. Michael Korrel (Ned), 4. Peter Paltchik (Isr)
11:00: Preliminari (04:00 in Italia)
17:00: Blocco Finale e premiazioni (10:00 in Italia)
Venerdì 30 luglio 2021
F: +78 kg (27 atlete)
- Idalys Ortiz (Cub), 2. Iryna Kindzerska (Aze), 3. Akira Sone (Jpn), 4. Maria Suelen Altheman (Bra)
M: +100 kg (22 atleti)
- Tamerlan Bashaev (Rus), 2. Hisayoshi Harasawa (Jpn), 3. Lukas Krpalek (Cze), 4. Guram Tushishvili (Geo)
11:00: Preliminari (04:00 in Italia)
17:00: Blocco Finale e premiazioni (10:00 in Italia)
Sabato 31 luglio 2021
Evento a squadre miste (12 squadre)
Italia in gara con Francesca Milani, Odette Giuffrida (57), Maria Centracchio (70), Alice Bellandi (+70), Manuel Lombardo, Fabio Basile (73), Christian Parlati (90), Nicholas Mungai (+90)
11:00: Preliminari
17:00: Blocco Finale e premiazioni
Curiosità e statistiche sui Giochi Olimpici Tokyo 2020
129 nazioni in gara (32 Africa, 42 Europa, 27 Asia, 6 Oceania, 22 Pan America, più la Squadra Olimpica dei Rifugiati, 6 atleti)
393 atleti (366 atleti qualificati in base a World Ranking List, di cui 266 qualificazione diretta e 100 quota continentale, più 20 atleti universal quota, più 6 rifugiati, più un posto contingentato extra per l'Arabia Saudita (+78kg)
Il judo è alla 15esima partecipazione olimpica (da Tokyo 1964 a Tokyo 2020) per gli uomini ed all’ottava per le donne (da Barcellona 1992), più Seoul 1988 come sport dimostrativo.
Per la prima volta si disputa l'evento a squadre miste, che assegnerà il primo titolo olimpico a squadre nella storia del judo. Dodici squadre, tra cui la nazione ospitante (ammessa di diritto) e la squadra degli Olympic Refugee.
A Tokyo sarà rispettata la parità di genere (è la prima volta nel judo) con lo stesso numero di uomini e donne qualificati per i Giochi. La piccola differenza numerica alla fine (200 uomini, 193 donne) è stata determinata dai 20 posti assegnati con il criterio dell’universalità.
Dal 1964 ad oggi sono 55 le nazioni dei cinque continenti che hanno vinto medaglie ai Giochi Olimpici e la classifica trova al primo posto il Giappone con 84 medaglie, seconda la Francia con 82, terza la Corea del Sud con 43.
La delegazione è composta dagli atleti Francesca Milani, Odette Giuffrida, Maria Centracchio, Alice Bellandi, Manuel Lombardo, Fabio Basile, Christian Parlati, Nicholas Mungai, il direttore tecnico Kiyoshi Murakami con i tecnici Dario Romano, Francesco Bruyere, Raffaele Toniolo, il Dottore Stefano Bonagura ed il fisio Marco Chittaro, ma è Olimpiade anche per Tonino Chyurlia (IJF referee commission secretariat), Elisabetta Fratini (IT Team-competition running), Roberta Chyurlia (Olympic referee), Antonio Ernesto (responsabile del protocollo IJF), Emanuele Di Feliciantonio (fotografo IJF).
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Dettagli copertura Tokyo 2020
Gli azzurri salutano i partner e lasciano Gotemba
Una breve comunicazione ed una foto che ritrae la squadra azzurra in gruppo, serena e sorridente. “Oggi ci spostiamo da Gotemba e si va al villaggio olimpico, i partner invece rientrano in Italia”.
È questa l’immagine (arrivata a notte fonda, quando a Tokyo erano le 9.30) che di fatto conclude la fase di ambientazione della squadra e si appresta ad entrare nel vivo di questa Olimpiade, e che trasmette emozioni belle e positive.
Per i partner, che hanno concluso la missione e si apprestano a lasciare il Giappone, c’è sicuramente il dispiacere per non poter sostenere gli azzurri fino al gran giorno, ma negli occhi di tutti c’è quella serenità che regala solo la fiducia per aver dato tutto il meglio affinché quei giorni possano essere indimenticabili… perché l’impossibile non esiste!
Ultime partenze per le Olimpiadi a Tokyo
Chi arrivava dall’Italia, chi dalla Francia, fatto sta che si sono incontrati questa mattina in aeroporto ad Amsterdam (vedi foto) per salire poi sullo stesso aereo che proprio in queste ore li sta portando a Tokyo. L’obiettivo è comune e non potrebbe essere diversamente, l’Olimpiade.
Si sta parlando di Tonino Chyurlia, Elisabetta Fratini, Roberta Chyurlia, Antonio Ernesto, Emanuele Di Feliciantonio, citati nel rispetto dell’ordine della disposizione in foto, cinque italiani che si sono meritati sul campo la qualifica ‘olimpica’ grazie alle rispettive capacità e competenze. Le mansioni per le quali sono stati convocati alle Olimpiadi a Tokyo nel dettaglio sono IJF referee commission secretariat per Tonino Chyurlia, IT Team-competition running per Elisabetta Fratini, Olympic referee per Roberta Chyurlia, responsabile del protocollo IJF per Antonio Ernesto, fotografo IJF per Emanuele Di Feliciantonio.
Buona Olimpiade e buon lavoro a tutti!
Cadetti d’oro a Bucarest: 13 medaglie! più 3 degli U21 a Praga
“Ottima prova degli azzurrini impegnati a Bucarest nell'ultima European Cup prima dei Campionati Europei cadetti. Sono state 13 le medaglie conquistate che portano in alto la spedizione azzurra fino a conquistare la vittoria nel medagliere finale a dimostrazione che nonostante la pandemia i cadetti italiani non sono cambiati e continuano a vincere. Anche oggi infatti, è stata una grande giornata per i nostri portacolori che hanno conquistato uno splendido oro, due argenti, un bronzo ed una finale non disputata per infortunio. Proprio all'atleta Sorelli va un grande in bocca al lupo per una pronta ripresa da parte di tutti i tecnici presenti e di tutti i compagni di squadra. Una SQUADRA unita, che ha messo in campo ottimi valori e grandi qualità tecniche che lasciano ben sperare per i prossimi appuntamenti”. Sono queste le parole di commento con le quali Vito Zocco, coach della squadra azzurra assieme a Giovanni Maddaloni, Massimiliano Pasca, Sandro Piccirillo ed il Covid manager Alessandro Comi, ha riassunto la bella prova dei cadetti azzurri nell’European Cadet Cup a Bucarest, cui hanno partecipato 403 atleti appartenenti a 29 nazioni.
E si è conclusa anche a Praga l’European Cup junior (383 atleti, 33 nazioni, Covid manager Gianni Maman) con la medaglia d’oro di Sara Lisciani e due di bronzo di Chiara Zuccaro e Thauany David Capanni Dias la trasferta degli junior azzurri che, assieme al quinto posto di Asia Avanzato ed il settimo di Raffaella Lelia Ciano, hanno portato l’Italia al settimo posto nel medagliere per nazioni.
I commenti da Bucarest
Sara Corbo (oro nei 63 kg): “Sono contenta del risultato anche se ho molto da lavorare, ci tengo a ringraziare la mia famiglia che mi sostiene in questo percorso, e la mia società il Banzai Cortina Roma, che mi permette di crescere ogni giorno e continua a supportarmi. Ci tenevo a ringraziare il tecnico Vito Zocco per avermi sostenuta e seguita durante tutta la competizione”.
Serena Maddaloni (argento nei 63 kg): “Diciamo che sono soddisfatta della medaglia anche perché è stata la mia prima gara dopo due anni e anche in una nuova categoria, ovviamente potevo fare di più, però sono fiera di me stessa per aver portato la medaglia a casa. Ringrazio mio padre per tutto, alla prossima”.
Francesco Basso (argento nei 90 kg): “Sono soddisfatto del risultato ottenuto, anche se la finale mi ha lasciato un po’ di amaro in bocca. Vorrei ringraziare tutti, dalla prima all’ultima persona che ha creduto in me. Spero di avere ancora delle possibilità per dimostrare il mio valore. Infine, un particolare ringraziamento alla mia società, l’Accademia Torino, che mi ha cresciuto tanto da farmi arrivare fino a qui”.
Gaia Stella (bronzo nei 57 kg): “La gara non è andata come speravo sicuramente puntavo al gradino più alto ma questa volta è andata così. Con impegno e tanta testa sono riuscita a portare a casa la medaglia di bronzo. Sono soddisfatta ma la prossima volta conquisterò il gradino più alto”.
I commenti da Praga
“È stata un’ottima la prestazione quella di Sara Lisciani nella prima giornata -ha commentato il tecnico Salvatore Ferro- prima classificata nella categoria fino a 63 kg, e buona anche la prova di Capanni che si è classificata terza nella stessa categoria, mentre Raffaella Ciano si è piazzata settima nei 70 kg. Oggi, nella seconda giornata, è arrivato il terzo posto con Chiara Zuccaro nella categoria 57 kg, mentre è rimasta ai piedi del podio per un errore di concentrazione la piccola Asia Avanzato, quinta nella categoria 48 kg. Nel complesso le donne hanno dimostrato di essere in ottima forma e fanno ben sperare per il futuro, la squadra maschile invece si è impegnata al massimo, ma deve ancora crescere. Bisogna lavorare!”
Graziano Piredda, coach Banzai Cortina: “Sono molto contento perché dopo l’ottima prestazione di Sara Lisciani di ieri, oggi Chiara Zuccaro ha fatto una gran bella gara, in una categoria molto difficile, ottenendo un buon terzo posto. Sapeva di avere le capacità per raggiungere la medaglia essendosi allenata duramente e oggi ha centrato il risultato. Peccato per la semifinale con la ostica spagnola. Ringrazio Corrado Buongiorno per il supporto nella competizione”.
Sara Lisciani (oro nei 63 kg): “Sono molto felice perché dopo diverse medaglie sono tornata a conquistare quella d’oro. Ora testa subito ai prossimi eventi. Voglio però ringraziare la mia famiglia ed il Banzai nel quale mi alleno”.
Chiara Zuccaro (bronzo nei 57 kg): “Sono contenta per la medaglia conquistata, i successi danno sempre nuove motivazioni. Peccato per la semifinale, ma spero in futuro di potermi rifare. Ringrazio in modo particolare la mia famiglia per tutti i sacrifici che fanno per me, le persone che mi hanno sostenuto ed il Banzai Cortina”.
Undici medaglie (4 oro) dagli junior a Praga e dai cadetti a Bucarest
Non potevano iniziare in modo migliore gli azzurrini impegnati a Praga con gli junior ed a Bucarest con i cadetti, che nella prima giornata di gare hanno collezionato un totale di undici medaglie, 4 d’oro, una d’argento e 6 di bronzo. Nell’European Cup junior a Praga, oro e bronzo nei 63 kg con Sara Lisciani e Thauany David Capanni Dias, mentre nell’European Cup cadetti a Bucarest, oro nei 48 kg con Asia Sassi, nei 55 kg con Vincenzo Manferlotti e nei 66 kg con Valerio Accogli, argento nei 52 kg con Michela Terranova e cinque medaglie di bronzo con Sofia Santillo (40), Aurora Platania (44), Giulia Carna (52), Francesco Sanpino (60), Pietro Salvetti (66). Nell’attesa dei commenti da Praga, questi sono quelli del coach Sandro Piccirillo e, di seguito, dei medagliati.
“Sarà stata l'onda degli europei di calcio -ha detto Piccirillo- ma in tanti hanno cantato il nostro inno per 3 volte... Grandi i nostri azzurrini che, con tanta grinta e senza timore reverenziale, hanno affrontato la gara con determinazione, soddisfatti i tecnici che hanno seguito in modo scrupoloso i nostri 30 ragazzi”.
Vincenzo Manferlotti: “Sono contento di aver vinto oggi, ma ho in testa obiettivi più grandi. Dedico questa medaglia d'oro al mio compagno di allenamento Davide Esposito che una settimana fa ha subito un infortunio”.
Valerio Accogli: “È il mio primo oro in European Cup e dopo tanti sacrifici sono contento del risultato che sicuramente mi da tanta sicurezza per il futuro. Adesso vado avanti a testa alta e sono pronto per i prossimi obbiettivi. Un grande grazie va alla mia famiglia su cui posso sempre contare, al mio tecnico Andrea Pastorelli e al mio padrino Vito Zocco che ho avuto la fortuna di avere al mio fianco”.
Pietro Salvetti: “Sono molto contento di questo risultato, dedico questa medaglia al mio allenatore Diego Cressi, alla mia famiglia ed a tutti mei compagni di allenamento. Spero arrivino risultati ancora migliori”.
Francesco Sanpino: “La mia gara sicuramente poteva andare meglio, ma è arrivato un terzo posto e questo è un piccolo traguardo. Spero che da qui in avanti c'è ne siano molti altri”.
Sofia Santillo: “Per essere stata la mia seconda European Cup sono abbastanza soddisfatta. Il primo incontro poteva andare certamente meglio, però forse è stata proprio quella carica che mi è mancata al primo incontro a darmi ancora più forza per concludere la finale al meglio”.
Aurora Platania: “Questa di oggi era la gara decisiva, sono arrivata concentrata e pronta a mettere testa e cuore in ogni combattimento e così è stato, sono riuscita a salire sul podio e ne sono molto orgogliosa ma punto a migliorare e ad arrivare sempre più in alto”.
Asia Sassi: “Ho lavorato sodo per raggiungere questo obiettivo che mi ero posta e sono veramente soddisfatta e contenta di esser riuscita al meglio. Ora continuerò a lavorare intensamente per le prossime gare e cercherò di dare sempre il meglio di me come oggi”.
Michela Terranova: “La gara è stata una delle più impegnative del circuito e mi sono poiché io quando sono sul tatami mi diverto divertito dando spazio alla mia funambola fantasia judoistica in ogni incontro, credo di aver disputato senza dubbio una buona competizione dal primo all'ultimo incontro, anche se il risultato finale non è stato quello che volevo. Sono contenta, ma non dispero perché continuerò a lavorare con mio Papà e mio Fratello per migliorare”.
Giulia Carna: “Non sono soddisfatta del risultato di oggi, ma sono certa di saper fare tesoro da questa esperienza. Non voglio nascondermi: punto al titolo europeo cadetti e non soltanto. Sogno in grande e voglio osare. Ringrazio i miei maestri Marco e Fabrizio Fantauzzo e tutti i miei compagni della nuova società Judo Virtus”.
->in aggiornamento
La partenza per Tokyo dei magnifici 8
Continuate a stupirci perché l’impossibile non esiste!
Con queste parole, raccolte qua e là, fra il titolo di un libro e di un articolo di giornale, la squadra azzurra ha iniziato oggi il suo viaggio verso Tokyo.
Nel Centro Olimpico a Ostia il punto di raccolta per trasferirsi poi all’aeroporto di Fiumicino e, da lì, sull’aereo che li porterà a destinazione.
La delegazione è composta dagli atleti Francesca Milani, Odette Giuffrida, Maria Centracchio, Alice Bellandi, Manuel Lombardo, Fabio Basile, Christian Parlati, Nicholas Mungai, il direttore tecnico Kiyoshi Murakami con i tecnici Dario Romano, Francesco Bruyere, Raffaele Toniolo, il Dottore Stefano Bonagura ed il fisio Marco Chittaro.
Continuate a stupirci!
L’impossibile non esiste!