Mondiale U21, Castagnola settima a Marrakech, poker azzurro in gara domani
Settimo posto per Martina Castagnola nella prima giornata del campionato del mondo juniores a Marrakech. È partita bene la diciannovenne dell’Akiyama Settimo, che ha eliminato la britannica Yasmin Javadian e la russa Tatiana Tsygankova, ma poi il suo percorso si è interrotto con Lin Hsuan Hsu (Taipei) e nel recupero con la brasiliana Maria Taba per somma di sanzioni. “Sono molto dispiaciuta – ha detto Martina al termine della sua gara - so che potevo fare molto meglio ed accedere alla finale per il bronzo, purtroppo non è andata così. Gli ultimi due shido, fra l’altro ed a parer mio, li ho trovati molto molto al limite o quanto meno dubbi. Mi dispiace tantissimo, perché so che oggi, per come stavo, sarei potuta salire su quel podio, ma oramai bisogna prendere quello che è e cercare di migliorare in vista anche degli Under 23”. Nei 60 kg Alessandro Aramu e Biagio D’Angelo sono stati sconfitti dai russi Konstantin Simeonidis e Khetag Basaev, mentre nei 66 kg Federico Cuniberti ha incassato la sconfitta da Adil Osmanov (Mda). Una vittoria, peraltro in rimonta, l’ha ottenuta Federica Silveri nei 52 kg sull’azera Gultaj Mammadaliyeva, ma è stata poi la brasiliana Larissa Pimenta a fermare la corsa dell’azzurra. “Nonostante sorteggi ostici i nostri atleti si sono battuti al massimo – è stato il commento del coach Raffaele Toniolo - senza però riuscire ad avanzare nei tabelloni. Peccato per Martina Castagnola che sicuramente meritava più del settimo posto: ha guadagnato bene i quarti di finale, ma nel momento topico non è riuscita a rimanere lucida”. Giovedì, seconda giornata con tre categorie in gara, 57 e 63 kg femminili
e 73 kg maschili, per l’Italia sul tatami Nicolle D’Isanto, Nadia Simeoli (63), Mattia Prosdocimo, Edoardo Mella (73).
Classifiche 1^ giornata
60: 1. Konstantin Simeonidis (Rus), 2. Ahmad Yusifov (Aze), 3. Ken Suematsu (Jpn) e Salih Yildiz (Tur)
66: 1. William Lima (Bra), 2. Takeshi takeoka (Jpn), 3. Ibrahim Aliyev (Aze) e Michael Marcelino (Bra)
48: 1. Wakana Koga (Jpn), 2. Shirine Boukli (Fra), 3. Su Song Jon (Prk) e Andrea Stojadinov (Srb)
52: 1. Sosorbaram Lkhagvasuren (Mgl), 2. Lin Hsuan Hsu (Tpe), 3. Ayumi Kawada (Jpn) e Larissa Pimenta (Bra)
“Italia affiatata e coesa”, mercoledì a Marrakech via al Mondiale U21
L’anno scorso a Nassau Alice Bellandi, Manuel Lombardo, Christian Parlati misero al collo tre incredibili e storiche medaglie d’oro. È da quel punto che si riparte a poche ore soltanto dall’inizio del campionato del mondo juniores che, nel Chapiteau – Quartier Agdal a Marrakech, vedrà impegnati 558 atleti (321M-237F) di 88 nazioni e 5 continenti. Si tratta di una partecipazione universale con un incremento particolarmente significativo rispetto l’anno scorso a Nassau (425 atleti di 66 nazioni), quando l’Italia fu protagonista e si attestò al secondo posto nel medagliere iridato dietro al solito stratosferico Giappone (7-6-5). La squadra azzurra, guidata dallo staff tecnico composto dal Direttore Tecnico Nazionale Kyoshi Murakami e dai tecnici Dario Romano, Raffaele Parlati, Corrado Bongiorno, Raffaele Toniolo, è stata ritoccata con l’inserimento di Edoardo Mella nei 73 kg ed è composta così da 15 elementi, Martina Castagnola, Federica Silveri (52), Nicolle D’Isanto, Nadia Simeoli (63), Martina Esposito (70), Arianna Conti (78), Alessandro Aramu, Biagio D’Angelo (60), Federico Cuniberti (66), Mattia Prosdocimo, Edoardo Mella (73), Kenny Komi Bedel, Giacomo Gamba (81), Gennaro Pirelli (90), Sylvain Lorenzo Agro (+100). A due di loro abbiamo chiesto, se tu fossi il capitano dell'Italia U21 cosa diresti alla squadra? “Augurerei a tutti di dare il massimo e divertirsi, - ha detto Martina Castagnola - siamo un gruppo coeso e possiamo fare grandi cose. E, naturalmente, un bell’in bocca al lupo a tutti!”. “Augurerei sicuramente di dare il meglio e mettercela tutta. – ha detto a sua volta Kenny Bedel - Siamo una bellissima squadra, unita e coesa e abbiamo le potenzialità per fare tutti un ottimo mondiale”. Non ci sarebbe stato un modo migliore per esprimere affiatamento e spirito di squadra.
Il programma
Mercoledì 16: F48, 52; M60, 66
Giovedì 17: F57, 63; M73
Venerdì 18: F70; M81, 90
Sabato 19: F78, +18; M100, +100
Domenica 20: Mixed Team (Italia non partecipa)
Trofeo Dynamic Cup, vittoria Nippon Napoli, assegnati i Premi "Ciccio Bonaccorsi"
È stata un’edizione particolarmente intensa e partecipata quella del Trofeo Dynamic Cup che si è disputata sabato e domenica scorsi nel Palaghiaccio a Catania. Oltre settecento gli atleti impegnati nelle due prove valide per il Grand Prix cadetti (sabato) e juniores (domenica), che hanno registrato il successo pieno della Nippon Club Napoli, prima sia nella classe cadetti con 28 punti davanti ad Airon Judo 90 Furci Siculo (22) e Hydra Sport Villabate (18), che nella classe juniores con 27 punti, precedendo il Judo Club Koizumi Scicli, secondo con 20 punti ed i piemontesi del Kumiai, terzi con gli stessi 20 punti, ma con un medagliere inferiore. Agli atleti è stato riservato il premio dedicato all’amatissimo maestro di judo catanese “Ciccio Bonaccorsi”, che è stato giustamente assegnato a due valenti siciliane, ovvero le azzurre Chiara Dispenza e Carolina Costa, quindi al miglior atleta junior in gara a Giuseppe Di Tullio del Team Iacovazzi Bari ed al miglior cadetto, Enzo Quattrociocchi del Team Giovinazzo Roma. C’è stato anche altro motivo per festeggiare per il judo siciliano in occasione di questa Dynamic Cup 2019, ed è stato il conferimento del 6° dan motu al maestro Massimo Bellomo, consegnato proprio il giorno del suo sessantesimo compleanno. “Sono molto soddisfatto – ha detto Gianni Strazzeri nel ruolo di responsabile della macchina organizzativa – per il livello del torneo che, nel tempo, ha registrato un incremento sia nella quantità numerica che nella qualità tecnica, a testimonianza della crescita d’interesse da parte delle società per questo appuntamento del secondo semestre”.
Oro mondiale a Marrakech per Marsili e Pressello, Politi e D'Arco sul podio a Tallinn
Cristina Marsili e Stefano Pressello hanno conquistato a Marrakech, in Marocco, il titolo di campione del mondo. Ma se Cristina ha messo al collo la medaglia d’oro nei 57 kg F4 e Stefano si è aggiudicato il primo posto nei 90 kg M5, sono stati ben diciannove gli altri atleti del Team Italia guidato da Giuseppe Macrì che hanno assaporato l’emozione di salire sul podio del World Judo Championships Veterans. Tre le medaglie d’argento, che hanno premiato Rosanna Dell’Accio (48, F5), Marco Zunino (100, M5), Francesco Iannone (+100, M2), ben sedici le medaglie di bronzo andate al collo di Grazietta Sau (52, F1), Tania Volpi (57, F1), Alessandra D’Amario (52, F2), Lara Battistella (70, F2), Diana Arrigoni (57, F5), Sandra Trogu (52, F6), Antonella Carrus (57, F6) e nelle gare maschili Armando Vettori (90, M6), Giuliano Invernizzi (90, M9), Giuseppe Costanzo (81, M6), Stefano Bani (90, M7), Antonio De Bartolo (60, M1), Raimondo De Gortes (66, M1), Andrea Leobono (60, M5), Fernando Marverti (81, M5), Davide Ticca (60, M2). Si tratta di un’altra eccellente prova di vitalità ed efficienza per il movimento Master del judo azzurro che, se nel medagliere del mondiale è stato scavalcato da 13 nazioni con tre o più medaglie d’oro (la Francia ne ha ritirate 22), nel bilancio numerico l’Italia è quinta con 21 medaglie, superata soltanto da Francia (93), Germania (31), Brasile (27), Russia (26). Alle gare iridate individuali hanno partecipato complessivamente 1168 atleti di 51 nazioni.
Open a Tallinn, sul podio Linda Politi, seconda e Vincenzo D’Arco, terzo
È stata disputata a Tallinn un’European Open particolarmente impegnativa che ha registrato la partecipazione di 292 atleti da 35 nazioni. Nove gli atleti presenti per l’Italia, che hanno conquistato una medaglia d’argento con Linda Politi nei 78 kg ed un’altra di bronzo con Vincenzo D’Arco nei +100 kg. “Anche se gli atleti italiani in gara sono stati soltanto nove – ha detto Antonio Ciano, uno dei coach che ha seguito gli atleti – ben sei sono andati a fare una finale per la medaglia ed in una trasferta non facile, com’è stata questa, la si può considerare tutto sommato positiva. Una sola nota negativa è l’infortunio alla spalla patito da Valeria Ferrari nella finale per il bronzo”. Con le medaglie andate al collo di Politi e D’Arco, gli atleti italiani hanno maturato anche quattro quinti posti con Luca Caggiano nei 66 kg, Miriam Boi nei 63 kg, Lucia Tangorre nei 78 kg e, nella stessa categoria, Valeria Ferrari. Meno fortunate invece, le prove di Elisa Adrasti nei 48 kg, Emanuele Bruno e Gabriele Sulli nei 73 kg.
Mondiale juniores a Marrakech, team Azzurro prepara la partenza
Si è concluso ieri, nel Centro Olimpico a Ostia, l’EJU OTC che ha registrato la partecipazione di oltre 250 atleti provenienti da 30 nazioni e rimangono ancora pochi giorni prima che la squadra azzurra juniores prenda il volo per Marrakech dove, da mercoledì 16 a domenica 20 ottobre, si disputeranno i campionati del mondo per la classe U21. Tutto sta procedendo per il meglio secondo i coach Dario Romano, Raffaele Parlati, Corrado Bongiorno, Raffaele Toniolo che, assieme al Direttore Tecnico Nazionale Kyoshi Murakami, seguiranno la squadra in Marocco, accompagnata dal consueto cauto ottimismo, anche se rimasto privo di commenti. La squadra, che partirà all’alba di martedì 15, è composta da Martina Castagnola, Federica Silveri (52), Nicolle D’Isanto, Nadia Simeoli (63), Martina Esposito (70), Arianna Conti (78), Alessandro Aramu, Biagio D’Angelo (60), Federico Cuniberti (66), Mattia Prosdocimo (73), Kenny Komi Bedel, Giacomo Gamba (81), Gennaro Pirelli (90), Sylvain Lorenzo Agro (+100).
Veterani a Marrakech, campionato del mondo per 1200 atleti
Poco meno di milleduecento judoka provenienti da 49 nazioni e da 5 continenti si apprestano a salire sui tatami allestiti nel Quartier Agdal a Marrakech per disputare il campionato del mondo dei veterani. Per la precisione sono 1183 gli atleti iscritti alla competizione iridata in Marocco che prenderà il via con le classi maschili M6, M7, M8, M9 giovedì, per proseguire venerdì con M1, M3, sabato con M4, M5 e domenica con F1-7, M2. Alle gare seguirà il Training Camp Session che si terrà con seduta mattutina e pomeridiana lunedì 14 e martedì 15 ottobre. La partecipazione italiana è, come sempre, molto nutrita e motivata, mentre è complessivamente straordinaria la partecipazione maschile, ben 1006 atleti a fronte di 177 ‘veterane’. L’orario previsto per le finali, ovvero l’inizio del final-block, è alle 17 locali corrispondenti alle 18 italiane.
Nicholas Mungai è tornato! Quinto posto nel Grand Slam a Brasilia
Nicholas Mungai si è classificato al quinto posto nella categoria dei 90 kg nel Grand Slam a Brasilia. È il terzo quinto posto per la squadra azzurra che ha gareggiato in Brasile, dopo quelli di Giovanni Esposito nei 73 kg e Christian Parlati negli 81 kg e dopo le medaglie d’oro di Odette Giuffrida nei 52 kg e d’argento di Manuel Lombardo nei 66 kg. Sono state cinque dunque, le finali disputate ed un quinto posto nel medagliere di un Grand Slam in cui Russia e Francia sono arrivate alle spalle dell’Italia. La gara di Nicholas Mungai è stata eccellente, tenuto conto anche delle peripezie fisiche che ha dovuto superare negli ultimi mesi, tre le vittorie, per ippon sul cinese Xuewen Wang e sul tedesco Falk Petersilka, per wazari nel recupero con Rafael Macedo, mentre le sconfitte sono state con Nikoloz Sherazadishvili (Esp) in semifinale e con Mikail Ozerler (Tur) in finale per il bronzo. In entrambi i casi, sia con lo spagnolo campione del mondo nel 2018, che con il turco che mise al collo l’argento iridato nel 2017 per la Slovenia con il nome Mihael Zgank, l’azzurro è stato sconfitto per somma di sanzioni, 3 a 1 con Sherazadishvili, 3 a 2 con Ozerler. Un elemento questo, abbastanza significativo sulla condizione di Mungai, che non è mai caduto in tutta la gara. “Sono soddisfatto al 50% - ha detto Nicholas - È difficile essere contenti se perdi una finale in un Grand Slam nel modo in cui io l'ho persa oggi. Sono cosciente che devo lavorare ancora molto, sia dal punto di vista tecnico che tattico e mentale, ne prendo atto. D'altro canto però, per la prima volta da quando mi sono infortunato a marzo, mi sono sentito bene sul tatami. Gli ultimi sei mesi sono stati abbastanza difficili e penso che un quinto posto in un Grand Slam non sia male per ripartire. La fatica non mi fa paura, per cui non resta altro da fare che ricominciare ad allenarmi sempre meglio e più forte di prima”. Una condizione ottimale l’ha dimostrata anche Matteo Marconcini, che ha messo a segno tre wazari di tomoe nage, due con lo statunitense Jayne ed un altro proprio con Ozerler, che poi ha rimontato e superato l’azzurro. “Grande gara di Nic, deciso e concreto durante tutta la giornata, – ha detto coach Francesco Bruyere - purtroppo si è lasciato sfuggire la medaglia che aveva per metà in tasca. Comunque punti importanti e un’ottima prestazione, in cui si evidenzia il fatto che ha recuperato egregiamente il brutto infortunio che lo aveva condizionato per qualche mese. Complimenti a lui. Qualche giorno di meritato riposo per tutta la squadra è poi incominciamo il raduno con obiettivo Abu Dhabi”. Una nota su Teddy Riner che, nel centellinare le gare, ha scelto proprio Brasilia per la seconda dell’anno. Ha vinto e ha sofferto molto nel match di apertura con Kageura (Jpn) durato 10 minuti, ma ha recuperato con una finale-lampo con il brasiliano David Moura, venti secondi per un ippon in o soto gari maki komi.
Grand Slam a Brasilia, Giovanni Esposito e Christian Parlati fra i migliori
Giovanni Esposito e Christian Parlati si sono classificati al quinto posto nel Grand Slam a Brasilia. Con due prove maiuscole, Giovanni Esposito nei 73 kg e Christian Parlati negli 81 kg hanno affrontato e sconfitto avversari di altissimo profilo come l’ungherese Ungvari ed il russo Khalmurzaev, rispettivamente argento ed oro olimpici. Ma è stata eccezionale l’intera gara di Esposito, così come quella di Parlati. Il primo, dopo aver eliminato Miklos Ungvari, ha compiuto un vero e proprio capolavoro di determinazione e lucidità con il cinese Daga Qing. Andato sotto di wazari a 40 secondi dal termine, Giovanni ha rovesciato il risultato sullo scoccare dello 0’00” sul cronometro con un o soto gari micidiale. Il brasiliano David Lima è poi riuscito a fermare Esposito, che si è guadagnato poi la finale per il bronzo a spese del turco Bilal Ciloglu, cui ha restituito il dispiacere di 40 giorni fa, quando lo eliminò dal Mondiale in Giappone. Un’altra conferma del valore del 21enne napoletano, se mai ce ne fosse bisogno, è arrivata dalla finale per il terzo posto disputata con Soichi Hashimoto (Jpn), decisa da un wazari di sode tsuri komi goshi indubbiamente bellissimo, ma unico. Grande prova anche quella di Christian Parlati che prima ha schiantato Carlos Luz (Por), poi ha rifilato due wazari (o uchi gari e sumi gaeshi) a Victor Penalber (Bra) e ha piazzato wazari (o uchi gari) al primo minuto a Khasan Khalmurzaev (Rus), portandoselo fino in fondo con grande maestria. Il ko soto gake di Takanori Nagase, piazzato subito dopo la metà del match, ha deciso la semifinale ed un seoi nage ad una presa (wazari) di Alan Khubetsov (Rus) ha assegnato il bronzo al forte russo, ma la giornata di Christian è ugualmente da incorniciare. Antonio Esposito purtroppo, è stato eliminato da Guilherme Schimidt con un gaeshi su un seoi portato nel golden score. Nei 70 kg Alice Bellandi ha superato agevolmente Yolande Bukasa (Rot) ed è stata poi fermata dal sumi gaeshi (wazari) di Anna Bernholm (Swe). La cinese Jing Tang invece, è stata l’ostacolo che non è riuscita a superare Maria Centracchio nei 63 kg che, al golden score, è stata penalizzata con il terzo shido, mentre Edwige Gwend ha incassato wazari ed osae komi da Ketleyn Quadros (Bra). “Due finali in un Grand Slam sono un buon risultato – ha detto il coach Francesco Bruyere - ma i quinti posti fanno sempre male. I due ragazzi hanno disputato un’ottima prestazione battendo atleti di altissimo livello. Come al solito prendiamo quello che c’è stato di buono e appuntiamo gli errori su cui lavorare. Un plauso a tutto il resto della squadra che, come sempre, ha messo anima e cuore sul tatami e poi ha sostenuto i propri compagni fino alla fine. È una bella Italia”. La squadra azzurra, che domani sarà in gara nei 90 kg con Matteo Marconcini e Nicholas Mungai, è sempre seconda nel medagliere alle spalle del Brasile.
EJU OTC Roma: il programma tecnico è online
Roma 7 ottobre 2019 È ufficialmente iniziato l’EJU OTC in programma da oggi fino all'11 ottobre presso il Centro Olimpico federale.
È possibile scaricare il programma tecnico cliccando qui
Oro Giuffrida, argento Lombardo! È turbo-Italia nel Brasilia Grand Slam
Indubbiamente il Brasile ha iniziato alla grandissima il Grand Slam in casa propria, ma l’Italia non ha giocato. Nove le medaglie conquistate dai ‘carioca’, due d’oro su cinque categorie in gara nella prima giornata a Brasilia, ma quanto brilla l’oro di Odette Giuffrida? E dell’argento di Manuel Lombardo, ne vogliamo parlare? A 40 giorni dal Mondiale a Tokio, Manuel ha finalmente espresso la sua opinione. Con i fatti. Ed anche oggi, in questa prima giornata di Grand Slam, a parlare è coach Francesco Bruyere. “Gara strepitosa di Odette – ha detto - è partita un po’ emozionata, ma forse erano solo buone sensazioni. Ha proseguito sempre lucida ed efficace, specialmente nell’incontro contro la forte giapponese Natsumi Tsunoda, per concludere la finale in pochi secondi. Non smette mai di stupirci, professionista vera che vive di emozioni e ce ne regala ogni giorno. Non possiamo che ringraziarla, bravissima. Dispiaciuto invece per Manuel, perché questo secondo posto gli sta strettissimo, come gli stanno strette tutte le medaglie che non ha preso quest’anno. Deve imparare ad essere più cinico e concreto negli incontri clou, ha tutte le potenzialità per farlo, deve solo concretizzare. Detto questo è comunque la sua prima medaglia in un Grand Slam e dobbiamo fargli un grande applauso. In conclusione è stata un’ottima giornata, le promesse sono state mantenute. Oggi abbiamo preso due medaglie importanti che portano punti pesanti per la qualificazione olimpica, e speriamo che diamo fiducia a chi combatterà nei prossimi giorni. Come sempre grazie ai club, ai gruppi sportivi e tutti quelli che ci aiutano in questo difficile percorso”. Nei 52 kg Odette ha superato Nina Estefania Esteo Linne (Esp), ha saldato un conto in sospeso con Gefen Primo (Isr), quindi Natsumi Tsunoda (Jpn) ed in finale ha costretto alla resa (shime waza) la ventenne promettente brasiliana Larissa Pimenta. Nei 66 kg Manuel Lombardo ha superato per ippon Nathan Katz (Aus) e Michel Adam (Ger), quindi ha regolato Beslan Mudranov (Rus) che, al primo turno, aveva messo fuori gioco Matteo Mevdes. Semifinale e finale, due brasiliani, vincendo con William Lima e perdendo per un wazari da Daniel Cargnin. Ha lottato duramente anche Elios Manzi che, nei 60 kg, ha prevalso al golden score con Yanislav Gerchev (Bul) cedendo poi con Felipe Kitadai (Bra), nuovamente al golden score. Domani, seconda giornata con Giovanni Esposito nei 73 kg, Antonio Esposito e Christian Parlati negli 81 kg, Maria Centracchio, Edwige Gwend nei 63 kg, Alice Bellandi nei 70 kg.