Oro Basile, argento Giuffrida ed il sogno è diventato vita reale
Rio de Janeiro, 7 agosto 2016. È arrivata la prima medaglia d’oro per l’Italia alle Olimpiadi di Rio, è la numero 200 della storia olimpica azzurra. E l’ha vinta Fabio Basile, nei 66 kg. Ma non è tutto, perché sempre oggi, è arrivata anche la medaglia d’argento di Odette Giuffrida nei 52 kg. E con questa, l’Italia è oggi al primo posto nel medagliere olimpico del judo. Domani si vedrà, ma oggi è così. “Questa è la vittoria del gruppo, della gioventù, del judo positivo, della progettualità, del futuro. – ha detto il DTN Kyoshi Murakami - Sono stati stupendi. Sono due ragazzi d'oro!!! Mi hanno commosso”. E si sono commossi in tanti nel veder lottare e battersi questi due immensi talenti, entrambi classe 1994 che compiranno 22 anni in ottobre (il 7 Fabio, il 12 Odette). Due felini, abili e astuti, guizzanti e imprevedibili che hanno saputo sorprendere e sconfiggere i più forti al mondo. Fabio Basile, che ha vinto per ippon quattro incontri su cinque, ha sconfitto nell’ordine Seidl (GER) n. 16 nel ranking mondiale, Shikhalizada (AZE) n. 9, Davaadori (MGL) n. 2, Adrian Gomboc (SLO) n. 18, An Baul (KOR) n. 1 e campione del mondo in carica ed è salito sul podio più alto, con tre asiatici sotto di lui. Odette Giuffrida ha sconfitto invece Kraeh (GER) n. 13, Chitu (ROU) n. 2, Ma (CHN) n. 9 e ha ceduto lo scettro di campionessa olimpica soltanto alla n. 1 Majlinda Kelmendi, kossovara fortissima, per uno yuko. È un grande giorno per l’Italia del judo, che dopo Sydney 2000 (4 medaglie) era sempre riuscita a salire sul podio, ma con un solo atleta, sempre donna (Morico 2004, Quintavalle 2008, Forciniti 2012). Il sogno oggi è diventato vita reale per due ragazzi italiani, Fabio e Odette. Talenti immensi.
Foto: Vanda Biffani
Giuffrida e Basile in semifinale, tutto è possibile!
Rio de Janeiro, 7 agosto 2016. Odette Giuffrida e Fabio Basile sono in semifinale alle Olimpiadi a Rio. Nei 52 kg Odette si è imposta sulla tedesca Kraeh con uno yuko di sukui nage e sulla rumena Chitu, n. 2 del ranking mondiale, sempre con uno yuko messo a segno con uno splendido de ashi barai. In semifinale affronterà la cinese Ma Yingnan, che la Giuffrida ha già affrontato due volte in finale all’Open di Roma. Perse nel 2014, ma ha vinto lo scorso febbraio. È un Fabio Basile travolgente, quello che si è visto fin’ora nella Carioca Arena 2, nessuno degli avversari incontrati è riuscito ad arrivare alla fine del match, ippon di sode tsuri komi goshi al tedesco Seidl, waza ari e poi ippon di shime waza all’azero Shikhalizada per ripetere la formula con il mongolo Davaadorj, piazzandogli un waza ari nei primi secondi del match per chiudere la partita con un de ashi barai che ha annichilito il n. 2 della classifica mondiale. In semifinale Basile incontrerà lo sloveno Gomboc, 21enne molto insidioso che al primo round ha liquidato in un minuto il georgiano Margvelashvili e poi ha trovato la strada in discesa grazie agli exploit di Punza (Zambia) e Bouchard (Canada), che hanno fatto fuori Pollack (Israele) e Puliaev (Russia). Basile e Gomboc si sono incontrati il 25 marzo scorso, nel Grand Prix a Tbilisi e vinse l’azzurro… Durante la telecronaca Rai di oggi, prima del match Basile-Shikhalizada, il cronista Fabrizio Tumbarello ha detto: “L’azero è molto forte, ma può essere alla portata di Fabio”. Francesco Bruyere, coach azzurro e commentatore tecnico in questi giorni, ha replicato immediatamente: “Tutti sono alla portata di Fabio”. Poi si è visto. Di fatto, per Fabio Basile e Odette Giuffrida tutto è possibile.
Foto: Vanda Biffani
Nessun miracolo da Moscatt e Manzi a Rio, ma quando ci si batte così nessun rimpianto
Rio de Janeiro, 6 agosto 2016. Valentina Moscatt ed Elios Manzi sono rimasti entrambi al palo nella prima giornata di gare olimpiche a Rio de Janeiro. Nei 48 kg la 29enne azzurra si è arenata sul primo scoglio, la vietnamita Ngoc Tu Van, anche se fra le due atlete non si è colta alcuna differenza, che è stata determinata tuttavia dalle sanzioni, due a Valentina, una sola all’asiatica. Elios Manzi nei 60 kg ha affrontato Kim Won Jin, il numero uno della categoria e della classifica mondiale. Ci sarebbe voluto un miracolo per portare a casa il match, ma pur rimanendo sconfitto per uno yuko (o soto gari), il ventenne siciliano ha dimostrato di essere già all’altezza dei più forti, lottando alla pari e mettendo in difficoltà il 24enne coreano, costretto a battere in ritirata nell’ultimo minuto, al punto da essere penalizzato per tre volte. Ciononostante c’è qualche muso lungo nello staff azzurro, ma è il DTN Kyoshi Murakami a scuotere atleti e tecnici con poche parole obiettive, che puntano lo sguardo più avanti: “Moscatt ha trovato un’avversaria piú complicata del previsto. – ha detto - La seconda sanzione è un pò dubbia, ma l'incontro è stato equilibrato. Manzi aveva un incontro proibitivo con il numero 1, ma sul tatami la differenza non si è notata. Ha combattuto ad armi pari e con un pò più di fortuna avrebbe potuto superarlo. Elios non deve abbattersi perché il futuro è dalla sua parte e potrebbe essere uno dei big della prossima Olimpiade. Adesso concentrazione sulle gare di domani”. Nei 60 kg sono in semifinale Mudranov (Rus)-Papinashvili (Geo) e Safarov (Aze)-Smetov (Kaz), mentre nei 48 kg Jeong (Kor)-Mestre Alvarez (Cub) e Pareto (Arg)-Kondo (Jpn). Domani altre due categorie ed altri due azzurri impegnati, con Odette Giuffrida nei 52 kg che attende la vincente fra Skrypnik (Blr) e Kraeh (Ger) e con Fabio Basile nei 66 kg che se la vedrà con il tedesco Sebastian Seidl.
Foto: Vanda Biffani
Murakami, Bianchessi, Giuffrida, Gwend e Marconcini pronti a sfilare
Rio de Janeiro, 5 agosto 2016. È una giornata speciale questa, si respira un’aria elettrica e rilassata al tempo stesso, perché la cerimonia di apertura non è ancora “gara”, ma la preparazione e l’attesa sono le stesse. “I nostri non vogliono parlare dei sorteggi – ha detto Massimiliano Benucci - sono concentrati solo sulla preparazione della gara e stasera, alla cerimonia, sfileranno Murakami, Bianchessi, Giuffrida, Gwend e Marconcini”. Francesco Bruyere e Roberto Meloni sono rimasti all’esterno del villaggio olimpico assieme agli sparring e con loro trascorrono una giornata di relax: “I ragazzi sono al villaggio, mentre io con Roby ed i partner siamo rimasti a Borabora – ha detto Francesco - oggi hanno chiuso tutte le strade per la cerimonia e non possiamo muoverci, così ci prendiamo un giorno di riposo prima della battaglia. Ieri abbiamo parlato con i ragazzi delle poule – ha aggiunto - ma molti di loro non vogliono vederle fino al giorno della gara e così abbiamo fatto valutazioni tecniche tra noi. Ogni ragazzo vive la vigilia a modo suo, qualcuno spavaldo, qualcun’altro molto concentrato, c'è chi ride, chi è pensieroso e chi fa il pazzo. E vi lascio immaginare chi è. Ma è normale che sia così. Qualcuno è capitato meglio di altri, almeno sulla carta, ma siamo alle Olimpiadi e per arrivare in fondo bisogna battere tutti”. In un clima di questo tipo le cose curiose accadono di continuo, anzi la normalità è composta prevalentemente da cose curiose che, in un altro contesto, sarebbero prontamente celebrate con selfie e dirette. “Qui a Borabora transitano tutti gli atleti italiani prima di andare al villaggio, c'è una mensa solo per noi con Giovanni, il cuoco italiano che ci vizia. – è sempre Francesco che racconta - C'è la palestra, dove al pomeriggio ci si allena tutti insieme, c’è il barbiere, il bar e un bazar a disposizione ed è bello vedere come tutti gli atleti abbiano le proprie abitudini. C'è anche una piscina gigante con un campo da beach, dove qualcuno si riposa tra un allenamento e un altro. Oggi però c'erano Cagnotto e Dallapè e, scherzando, ci siamo chiesti se non stancano mai di stare qui. Come se noi andassimo a riposare sul tatami”. Da domani dunque, iniziano le gare, sul tatami subito Elios Manzi nei 60 kg e Valentina Moscatt nei 48 kg, mentre il commento tecnico di Francesco Bruyere affiancherà la cronaca di Fabrizio Tumbarello nella diretta Rai.
Sorteggi complicati per gli azzurri a Rio, Romano: “Pronti a sovvertire i pronostici”
Rio de Janeiro, 4 agosto 2016. “I sorteggi nella media sono complicati, ma non proibitivi. Speriamo comunque che nel caso di quelli piú difficili i nostri atleti sappiano sovvertire i pronostici", è questo il commento del coach azzurro Dario Romano al termine del sorteggio per le gare olimpiche che, a partire da sabato, vedranno impegnati 390 atleti di 136 nazioni, 237 uomini, 153 donne. Questa la sostanza per quanto riguarda i nostri sei azzurri, nei 48 kg Valentina Moscatt affronta al primo turno la vietnamita Van, n. 53 WRL e se la supera trova Jeong (Kor) n. 8 WRL. Nei 52 kg Odette Giuffrida passa e attende la vincente fra Skrypnik (BLR)-Kraeh (Ger), rispettivamente n. 20 e 13 WRL, mentre nei 63 kg Edwige Gwend affronta il primo turno con Hermansson (Swe), n. 17 WRL, subito dopo c’è Trstenjak (Slo), n. 1 WRL. Nei 60 kg Elios Manzi apre la gara ed il primo incontro del tabellone è con Kim (Kor), n. 1 WRL, per Fabio Basile nei 66 kg invece il primo turno è con il tedesco Seidl, n. 16 WRL. Infine Matteo Marconcini, che negli 81 kg affronta il il filippino Nakano prima del belga Bottieau (Bel), n. 7 WRL. Un’iniezione di energia è quella che si coglie nelle parole degli sparring partner dei tre atleti maschi, da Salvatore Mingoia, che ha detto: “Sensazioni positive per quanto riguarda gli atleti, sono tranquilli e hanno voglia di fare bene questa Olimpiade. Sono stato tanto con Matteo (Marconcini, ndr) e posso dire che lo vedo carico. Si è allenato molto bene quest’ultimo periodo e non vede l’ora di salire sul tatami per dimostrare a tutti la sua forza”. Carmine Di Loreto: “Ormai manca poco alla gara di Manzi... che dire?!? Che viene da un percorso un pò difficile dopo l'infortunio alla caviglia, ma ora ha recuperato alla grande e può fare veramente bene!! Ha fame di salire su quel tatami e giocarsi tutte le sue carte per far capire agli altri quanto vale”. Antonio Esposito: “Sono stato con Fabio tutto il quadriennio e stargli vicino anche qui è una bella emozione, perché è come un fratello. L'ho aiutato nella sua preparazione e sta’ davvero bene, è in formissima. Ha le carte in regola per giocarsela con tutti”.
Giochi di Rio al via, Benucci: “Stiamo andando ad assistere al sorteggio!”
Rio de Janeiro, 4 agosto 2016. Il conto alla rovescia sta esaurendo le ultime ore e l’inizio dei Giochi Olimpici a Rio de Janeiro è alle porte. La cerimonia di apertura è per domani, ma ancora pochissime ore soltanto e si conosceranno già gli avversari che i nostri sei azzurri del judo dovranno affrontare al primo turno. “Ieri sera siamo entrati ufficialmente al Villaggio Olimpico – ha detto il Segretario Generale Massimiliano Benucci – e poco fa si è svolta la cerimonia dell’alzabandiera italiana sotto la nostra palazzina, mentre fra qualche ora (alle 21 italiane) il Presidente, con Murakami, Dario Romano e me assisteremo al sorteggio”. Facendo quattro passi all’esterno del Villaggio Olimpico con il coach Francesco Bruyere abbiamo incontrato Monica Iacorossi, Maria Centracchio e Valeria Ferrari, sparring partner scelte rispettivamente da Odette Giuffrida, Valentina Moscatt e Edwige Gwned, che ci hanno confessato: “Vale sarà la prima ad entrare in gara e dopo quello che ha passato non vedo l’ora di vederla su quel tatami! – ha detto Monica Iacorossi - è stata un'esperienza molto bella e sono felice di aver avuto l'opportunità di viverla con loro! Ho visto persone forti, unite, allegre e determinate! In bocca al lupo!”. Emozioni molto intense anche quelle di Maria Centracchio, che ha detto: “Alla viglia di un giorno così importante posso dire di ritenermi onorata di essere qui per sostenere Odette. Sono quasi più ansiosa di quando sono io a dover gareggiare, ma allo stesso tempo credo al 100% nel lavoro fatto e nel carattere della mia amica”. Per Valeria Ferrari infine: “Essere qui è emozionante e strano allo stesso tempo! Strano, perché non facciamo la gara e quindi non dobbiamo controllare il peso, ma ugualmente si sente un’adrenalina nell'aria che è difficile da spiegare! Sono tesissima per la gara dei ragazzi e spero con tutto il cuore che facciano bene. Nelle giornate di gara credo che morirò di infarto! Perché questi sei ragazzi ormai li chiamo e sono una famiglia!! Sono davvero felice di essere quì con loro!”.
Alessandra Prosdocimo vince nell’European Cup junior a Berlino, bronzo Stangherlin
Ostia, 31 luglio 2016. Un altro primo posto per l’Italia nell’European Cup Junior a Berlino, che dopo i successi di Giovanni Esposito nei 66 kg ed Elisa Adrasti nei 44 kg, è andata ancora a segno con Alessandra Prosdocimo, che si è imposta nei 70 kg. Quattro vittorie per l’atleta veneta che ha superato Erdogan (Tur), Blietz (Ger), Taimazove (Rus) e Scoccimarro (Ger), ma un’altra medaglia è andata al collo di Giorgia Stangherlin, terza nei 78 kg con tre vittorie su Gimaletdinova (Rus), Maekelburg (Ger) e Voronina (Rus). Per l’Italia, con tre primi ed un terzo posto, è terzo posto anche nel medagliere per nazioni alle spalle di Francia e Russia, che in un torneo prestigioso come Berlino è indubbiamente buon segno.
Oro a Berlino per Esposito e Adrasti nell’European Cup junior
Ostia, 30 luglio 2016. Mentre l’Italia parte per Rio de Janeiro da Berlino arrivano i primi posti di Giovanni Esposito ed Elisa Adrasti, rispettivamente nei 66 e 44 kg all’European Cup Junior con 524 atleti e 38 nazioni. Cinque le vittorie di Esposito su Kikas (Est), Beglarashvili (Geo), Matyakubov (zb), Ciloglu (Tur) e Stump (Sui), tre quelle della Adrasti su Beringer (Hun), Deleuil (Fra) e Zershchikova (Rus), mentre Angelo Pantano (60), Andrea Gismondo (73) e Sofia Fiora (57) si sono classificati al quinto posto. Trentuno gli italiani complessivamente in gara, quindici dei quali gareggiano domenica nelle categorie più pesanti.
Squadra di judo in partenza “per realizzare un sogno”
Ostia, 29 luglio 2016. Il Segretario Generale del Coni Roberto Fabbricini ha incontrato oggi, nel Centro Olimpico Matteo Pellicone, la squadra di judo in partenza alla volta di Rio de Janeiro. Alla presenza del Presidente Domenico Falcone e del Segretario Generale Massimiliano Benucci, Roberto Fabbricini, nel ricordare il Presidente Pellicone, ha ringraziato uno per uno i sei atleti e tutti i tecnici per il lavoro svolto, spronando tutto il gruppo a dare il proprio meglio ai Giochi Olimpici. “A poche ore dalla partenza tiriamo le somme di un quadriennio difficile che comunque è riuscito a regalarci belle emozioni e ci auguriamo riservi ancora sorprese – è il commento di Dario Romano a nome dell’intero staff tecnico – si parte con sei atleti molto competitivi, senza porci alcun limite. La gioventù e la freschezza di alcuni, l’esperienza e la caparbietà di altri costituiscono la forza di questa squadra, caratterizzata anche da un clima di serenità e forti motivazioni. L’aria che si respira è positiva e coinvolgente, nella fase di rifinitura ognuno ha cercato il proprio equilibrio per dare il meglio di sé nell’Olimpiade che, si sa, è una gara molto particolare. Ognuno di questi ragazzi parte per realizzare un sogno e noi siamo uniti per contribuire al meglio affinché si possa avverare”.