Kata e Kumite: il seminario a Lignano Sabbiadoro
Roma, 27 dicembre 2021 – Inizia oggi il seminario nazionale di kata e kumite organizzato al Bella Italia di Lignano Sabbiadoro (UD) che prevede lo svolgimento di allenamenti sotto la guida dei componenti della Commissione Nazionale Attività Giovanile della Fijlkam, compreso il presidente CNAG Gennaro Talarico.
Sono stati invitati gli atleti Esordienti, Cadetti, Juniores e U21 che siano in età per il Campionato Europeo giovanile 2022 e che siano in possesso dei seguenti requisiti: i primi 5 classificati nel Campionato Italiano Assoluto, nel Campionato Italiano U21, Juniores, Cadetti o Esordienti; i primi 7 classificati allla Youth League di Limassol, di Porec, di Jesolo o alla Venice Cup; oppure che siano già stati parte della squadra partita per gli Europei giovanili di Tampere del 2021.
L’evento avverrà in condizioni di “bolla”, come stabilito dalle Linee Guida per gli Eventi Sportivi di Karate 2021, e a porte chiuse.
4 medaglie con i Cadetti alla Youth League di Venezia
Roma, 11 dicembre 2021 – Quattro medaglie, fra cui due ori e due bronzi, nella seconda giornata di Karate 1 Youth League a Venezia, in scena fino a domani 12 dicembre 2021. Oggi in gara c’erano i Cadetti e, per la nazionale italiana, ne sono stati convocati 19. Le quattro medaglie sono state conquistate da Roberta Dominici nel kata e, nel kumite, da Anna Pio Desiderio nei +54 kg, Fernando Marino nei +70 kg e Gabriele Pezzotti nei 70 kg.
I due ori sono di Desiderio e Marino, mentre i bronzi sono di Dominici e Pezzotti. Anna Pia Desiderio ha battuto tutti i suoi avversari nel girone e, in finale, ha avuto la meglio sulla tedesca Anastastasiya Semenenko (3-0), mentre Fernando Marino, dopo un percorso altrettanto entusiasmante, ha battuto in finale l’ucraino Andrii Kodarych.
Roberta Dominici, nella finalina, se l’è vista con la portoghese Lara Teixeira, battuta 25.24 a 23.2, mentre Gabriele Pezzotti, nei 70 kg, ha dovuto battere in finale per il bronzo il francese Araminthe.
Non hanno purtroppo raggiunto le fasi finali gli altri atleti azzurri Leonardo Bombardi e Alex Fuscagni, Ludovica Legittimo e Valentina Marrucci (47 kg), Daniel Di Bari e Guido Squillante (52 kg), Emma Colletti e Sara Cristina Tancau (54 kg), Emanuele Califano, Fabrizio Giordano e Francesco Loffredo (57 kg), Federico Colonnese e Alvise Toniolo (63 kg), Cristian Torre (70 kg), Emma Ludovica Frizzi e Carlotta Montebello (+54 kg).
Ma sono da sottolineare gli ottimi quinti posti di Valentina Marrucci e Federico Colonnese.
Un bilancio molto positivo per la Nazionale italiana che, fra Youth League e Venice Cup, incassa 20 medaglie di altissimo livello in questa splendida cinque giorni in Veneto.
Clicca qui per vedere tutti i risultati.
3 argenti per gli juniores azzurri alla Youth League di Venezia
Roma, 10 dicembre 2021 – Tre medaglie d’argento inaugurano l’inizio della Karate 1 Youth League di Venezia, in scena fino a domenica 12 dicembre. L’evento, organizzato da FIJLKAM e WKF, ha ospitato in gara i campioni classe Juniores provenienti da 54 nazioni differenti. Per la nazionale italiana c’erano 13 atleti convocati, tra cui Sonia Inzoli per il kata, Irene Marturano nei 59 kg di kumite, e Matt Steven Ramos nei 68 kg che sono arrivati alla finalissima e tornano a casa con tre medaglie d’argento.
I tre atleti hanno compiuto percorsi eccezionali in tutti i turni eliminatori e si sono arresi ai rispettivi avversari soltanto in finale. Sonia Inzoli, nel kata, ha affrontato una bellissima finale tutta italiana contro Orsola D’Onofrio, del C.A.M. D’Onofrio, che ha vinto dunque la medaglia d’oro. Marturano e Ramos, invece, hanno ceduto il passo rispettivamente alla belga Amina Bougrine e al portoghese Guilherme Goncalves. Due finali tiratissime concluse 4-3 e 3-1.
Per quanto riguarda gli altri azzurri in gara, Gabriele Rossini nei 76 kg e Matteo Avanzini nei +76 kg si sono fermati ai quarti, dopo aver disputato un ottimo pool, così come Aurora Pergolesi nei +59 kg. Non sono invece riusciti a superare il pool Veronica Vitali (48 kg), Giorgia Fabbri (53 kg), Anna Pia Desiderio e Alessandra Schicci (59 kg), Salvatore Bamundo (55 kg) e Mario Agus (61 kg). Infine, Samuele Moscatelli nel kata maschile non è riuscito a imporsi e si è piazzato al 21° posto.
Domani sarà il turno della classe Cadetti: nel kata gareggeranno Roberta Dominici, Leonardo Bombardi e Alex Fuscagni; nel kumite, invece, Ludovica Legittimo e Valentina Marrucci (47 kg), Daniel Di Bari e Guido Squillante (52 kg), Emma Colletti e Sara Cristina Tancau (54 kg), Emanuele Califano, Fabrizio Giordano e Francesco Loffredo (57 kg), Federico Colonnese e Alvise Toniolo (63 kg), Gabriele Pezzotti e Cristian Torre (70 kg), Emma Ludovica Frizzi e Carlotta Montebello (+54 kg) e Fernando Marino (+70 kg).
8 medaglie nel kumite: sono 10 in tutto alla Venice Cup per la Nazionale italiana
Roma, 9 dicembre 2021 – Giornata di chiusura alla Venice Cup 2021 di Jesolo con 8 medaglie conquistate dalla nazionale italiana, in questa competizione che vedeva la partecipazione di 30 nazioni differenti e di molti atleti italiani iscritti dalle proprie società. La direzione tecnica giovanile italiana ne ha portati 14, di cui 2 nel kata che hanno vinto due ori, come abbiamo visto ieri, e 12 nel kumite. Il medagliere finale della nazionale è di 10 medaglie, di cui 6 ori, un argento e 3 bronzi.
Nei 50 kg, Asia Agus ha battuto tute le avversarie arrivando in finale contro l’ucraina Yuliia Palashevska alla quale si è arresa sul 2-0, conquistando così la medaglia d’argento. Nella stessa categoria, Lucrezia Molgora si è invece arresa al primo turno contro l’altra ucraina Olga Vasylenko.
Nei 55 kg, Valentina Pacino è uscita al secondo turno contro la lettone Maija Luize Muizniece, dopo aver battuto la belga Maelle Maes 2-1. Ripescata, ha battuto tutte le avversarie e, in finale per il bronzo, ha avuto la meglio sulla bosniaca Paola Kostic.
Nei 61 kg, c’è lo splendido oro di Aurora Graziosi che ha battuto tutte le avversarie tra cui la svizzera Michela Bianchetti in semifinale (8-0) e la slovena Hana Debeljak in finale (6-5). Syria Mancinelli, nella stessa categoria, è invece uscita al primo turno di gara.
Nei 68 kg, Pamela Bodei ha conquistato la medaglia di bronzo. Eliminata al terzo turno del pool, ha poi battuto tutte le avversarie nei ripescaggi e Giorgia Di Cosimo in una finalina tutta italiana.
Nei + 68 kg, invece, ha vinto l’oro Aurora Crivelli. Anche lei ha naturalmente battuto tutte le avversarie, fino alla finale dove ha avuto la meglio sulla bosniaca Stefani Kresic sul risultato di 4-2.
Per quanto riguarda il kumite maschile, Elia Mauro non è riuscito a superare il primo turno di gara dei 60 kg, cedendo il passo allo spagnolo Alex Ortiz in un tiratissimo 6-5, mentre Gianmarco Pacino, nei 67 kg, si è dovuto accontentare del quinto posto. Dopo uno splendido pool, ha perso in semifinale col connazionale Rosario Ruggero della Polizia di Stato e, nella finalina, è stato sconfitto dall’ucraino Artem Sereda.
Nei 75 kg, Daniele De Vivo ha dominato tutta la competizione portando a casa la medaglia d’oro. In semifinale ha avuto ragione dello sloveno Matej Gorisek, mentre in finale dell’ucraino Danylo Kravchuk. Come lui, anche Matteo Fiore negli 84 kg ha conquistato la medaglia più pregiata, battendo in finale un altro connazionale, il giovane Christian Zippoli della F&C.
Nei +84 kg, infine, Vincenzo Riccio ha conquistato la medaglia di bronzo. Sconfitto in finale di pool, è stato ripescato e ha vinto tutti gli incontri, compresa la finalina contro l’ucraino Heorhii Sviridov.
La WKF, inoltre, ha fatto oggi un test mondiale per il punteggio attraverso i joystick con i led luminosi. Un test provato a Venezia, dove domani inizierà la Youth League, proprio perché questo è considerato dalla federazione internazionale come un importante evento pilota. Un bel riconoscimento per la federazione italiana che, ricordiamolo, nel 2024 organizzerà i Mondiali giovanili WKF proprio a Venezia.
L’appuntamento è dunque a domani mattina con la classe Juniores della Youth League di Venezia. Sarà possibile seguire la diretta streaming dal Canale YouTube della WKF.
Il kata alla Venice Cup: Ghinami e Roversi d’oro e tanta Italia
Roma, 8 dicembre 2021 – Si è conclusa la prima giornata di Venice Cup a Jesolo con oltre 150 atleti, fra donne e uomini, che hanno combattuto nei 5 stili differenti previsti nell'evento.
Per la nazionale italiana hanno gareggiato Alessio Ghinami ed Elena Roversi, il primo nello stile Shotokan mentre la seconda nello Shito Ryu, che hanno portato a casa due splendide medaglie d’oro. Dopo aver dominato entrambi tutte le fasi eliminatorie, in finale Alessio Ghinami se l’è vista con Cristian Serra mentre Elena Roversi ha incontrato Serena Dagnino. Due finali tutte italiane, dunque, finite rispettivamente 26.4 a 25.14 e 25.68 a 24.48.
Una giornata che, oltre a vedere la partecipazione di 30 nazioni differenti, conta molti atleti italiani iscritti al torneo dalle proprie società che hanno dominato negli altri stili previsti per la gara di oggi. Segnaliamo gli ori di Laura Meneghetti (ASD Tatakai Karate Team) nel Goju Ryu, di Eva Ferracuti (G.S. Polizia di Stato) e Gabriele Petroni (Master Rapid SKF) nella categoria Other Style, di Francesca Reale (ASI Karate Veneto) nello Shotokan e, infine, di Sara Dobosz (ASD Defence Karate 2000) e Luca Leoni (Eschilo Sporting Village) nel Wado Ryu.
L’appuntamento è rimandato a domani con l’ultimo giorno di Venice Cup U21, destinato al kumite, con i nostri convocati Asia Agus e Lucrezia Molgora (50 kg), Valentina Pacino (55 kg), Elia Mauro (60 kg), Aurora Graziosi e Syria Mancinelli (61 kg), Gianmarco Pacino (67 kg), Pamela Bodei (68 kg), Daniele De Vivo (75 kg), Matteo Fiore (84 kg), Aurora Zinovia Crivelli (+68 kg) e Vincenzo Riccio (+84 kg).
È possibile consultare i risultati in diretta e monitorare l’andamento della gara cliccando qui.
Intervista al Professor Pierluigi Aschieri: 42 anni di Fijlkam e risultati eccezionali
Abbiamo intervistato il professor Pierluigi Aschieri, Direttore Tecnico della Nazionale di Karate uscente. Dal primo dicembre ha lasciato il ruolo a Luca Valdesi, dopo 42 anni dedicati alla Fijlkam e al karate. Abbiamo ripercorso con lui i momenti concettualmente salienti della sua direzione tecnica…
“Sono stato chiamato nel ’79 e ho iniziato come allenatore di kumite”. A quel tempo la federazione di karate si chiamava FIKDA, poi si chiamò FITAK finché, nel 1994, il karate entrò a far parte della FILPJK che, nel 2000, si separò dalla Pesistica e divenne, nella forma ancora attuale, la FIJLKAM. “Quando il maestro Shirai ha lasciato, il Presidente di allora, Dott. Matteo Pellicone, mi ha affidato la Direzione Tecnica e mi sono occupato sia di kata che di kumite, della progettazione, della programmazione e della conduzione degli allenamenti e delle gare. All’inizio non c’era una distinzione così netta tra tecnici e direttore tecnico. Bisognava solamente risolvere tutti i problemi, eravamo in fase pionieristica. Poi, siamo riusciti a strutturarci meglio con degli allenatori specializzati sia nel kata che nel kumite. Ritenevo necessario avere persone super competenti nei ruoli specifici. Naturalmente, andando avanti ci si specializza sempre di più… la prestazione richiesta a livello internazionale è sempre più elevata.”
Ciò che da sempre ha caratterizzato il metodo del professor Aschieri è l’approccio scientifico. Nel ’79 era già docente del CONI ed ha sempre cercato di applicare le conoscenze scientifiche allo sport. “Lo sport ha bisogno della biologia, della biomeccanica e delle Neuroscienze. Lo sport significa sfidare i propri limiti, i limiti della specie. È una questione tutt’altro che banale. Le Scienze dello sport sono l’applicazione della scienza in un ambito specifico, competitivo e altamente specialistico. Siamo entità biologiche intelligenti, quindi meglio ci conosciamo e meglio possiamo esercitarci e competere.
Abbiamo fatto davvero tantissime cose con la Fijlkam. Ma secondo me, opinione personale, la più importante, di cui sono più soddisfatto, è proprio la collaborazione con il mondo della scienza: le ricerche che abbiamo fatto a tutto campo, ad esempio sui neuroni specchio, sono uniche al mondo. È stato possibile perché c’erano il professor Eusebi e il professor Andrea Lino, allora Medico Federale, che lavoravano all’Università Facoltà di Medicina e all’ Istituto Medicina e Scienze dello Sport. Abbiamo potuto fare il lavoro di ricerca e dare evidenza scientifica a determinati fatti che consentono di attuare allenamenti molto efficaci. Oggi siamo molto strutturati anche a Ostia dove abbiamo un Presidio sanitario permanente voluto dal Dott. Fanton e colleghi.”
I neuroni specchio sono stati scoperti da Rizzolati e sono il centro di quell’attività neurale che ci permette di agire e rispondere al contesto in maniera immediata, senza dover affrontare analisi e decisione in maniera conscia. “Le ricerche che abbiamo fatto hanno evidenziato l’esistenza di questa specializzazione neurale. Le ricerche si fanno su gruppi sperimentali e gruppi di controllo. Il gruppo di controllo è costituito dalle ‘persone normali’ attraverso cui si scopre come opera il cervello. Poi si lavora su atleti già affermati, ai quali il campo ha già dato conferma della loro specificità, e si evidenziano le differenze e, soprattutto, la maggiore efficienza neurale che ha il cervello degli atleti agonisti, quindi ‘specializzati’.
I neuroni specchio funzionano sia mentre si fa, sia mentre si vede fare. Il fare è il momento dell’apprendimento. Quando si è in due, si fa e si vede fare. L’altro determina la situazione, la situazionalità. Questi neuroni vengono specializzati proprio in funzione della decodificazione e risoluzione rapida della situazione. Ci sono molti esempi. Si pensi ai bambini che giocano a calcio. All’inizio sono sempre in ritardo, ma poi, piano piano, arrivano a saper prevedere la situazione e presentarsi nel punto giusto al momento giusto. La dinamica dell’anticipo viene chiamata il futuro necessario: stante quella situazione accadrà certamente qualcosa di prevedibile. Agisco nel presente in funzione del futuro desiderato, perché se lavoro nel presente arrivo sempre in ritardo perché rincorro gli eventi. Naturalmente, più è elevata la velocita e più i tempi si riducono. Se ragionassimo sulla situazione arriveremmo, in ritardo.
Ad esempio, nel kumite tutto ciò è fondamentale. La capacità di agire al momento giusto e nel modo corretto, in funzione dei regolamenti. Questo determina successo o insuccesso. Nel kumite c’è l’elemento situazionale per cui il cervello deve analizzare e decidere. Nel kata, invece, il controllo avviene sulla qualità dell’azione. Questo doppio registro in cui funziona il cervello mi ha molto appassionato nel karate.
Come si fa a diffondere questo tipo di approccio? Bisogna continuare, e molto lo abbiamo già fatto, a lavorare per migliorare la professionalità dei tecnici. La didattica giapponese non è adeguata alla nostra cultura. Noi abbiamo bisogno di un approccio che si sposi meglio al modello educativo occidentale.
Grazie al Progetto karate Sport At School, nell’ambito del programma europeo Erasmus+ Sport, in partnership con Portogallo, Spagna, Francia, Germania e Polonia, abbiamo registrato, attraverso determinate metodologie con alla base l’efficienza neurale, che anche i risultati scolastici migliorano. Migliora l’attenzione e il comportamento individuale. Questo consente di attuare dei protocolli in vari ambiti, anche scolastici".
E da qui passiamo a un altro argomento caro al Professor Aschieri come, d’altronde, a tutta la Federazione. La questione scolastica. “Abbiamo parecchi tecnici che operano nelle scuole e questo tipo di lavoro è molto apprezzato. Siamo una Federazione che guarda lontano. Ora il karate è praticato da molti bambini ed è stato possibile grazie al programma del CONI “Corpo – Movimento – Prestazione”. Il Karate è uno sport interessante dal punto di vista della crescita perché riesce a fare cose considerate impossibili. Consideriamo un attacco a velocità elevatissime che produce una grande potenza che, però, non crea il danno. È una capacità enorme questa. Sono movimenti che durano tra i 3 e i 5 decimi di secondo.
Noi, con la vita attuale, abbiamo perso quella razione di moto che avevamo. Da bambini giocavamo in continuazione e facevamo tutta una serie di attività, dalle capriole all’arrampicarsi. Secondo me, la soluzione attuale è la palestra: il luogo che va a vicariare quello che era l’ambiente naturale. Il tatami è una soluzione intelligente che va a sostituire più efficacemente il prato. Inoltre, ai bambini piacciono gli sport da combattimento perché hanno bisogno di interagire fra di loro. Karate, judo e lotta offrono questa situazione".
Ma anche se stiamo migliorando, la situazione del rapporto tra sport e scuola sembra aver bisogno di interventi più strutturali. “In Giappone e negli Stati Uniti lo sport viene fatto a scuola, all’età giusta per sviluppare l’efficienza neurale che deriva dallo sport. Noi siamo andati diverse volte a Gotemba, dove ci sono il liceo e l’università che praticano queste discipline. Lì hanno un campo da baseball, una palestra da 400 metri quadri e una pista da atletica. Ad esempio, nel liceo di Gotemba avevano un allenatore che era anche coach della nazionale e questo liceo ha vinto parecchi ori mondiali. Quando noi ci allenavamo lì, gli studenti del liceo venivano numerosissimi a vederci e a partecipare. E rimediavamo, tra l’altro, degli ottimi sparring partner (prima del Covid naturalmente).
I modelli americano e giapponese permettono una pratica di qualità e molto estesa, perché si allenano tutti i giorni. In Italia i ragazzi si allenano due o tre volte a settimana al massimo e la chiave di volta sono i Club, che fanno il lavoro che non si fa a scuola: due o tre ore alla settimana non bastano! La nostra “educazione fisica” bisognerebbe chiamarla Educazione Motoria, valorizzarla e combattere l’ipocinesi e la sedentarietà dei bambini di oggi. L’attività motoria in età evolutiva è assolutamente indispensabile”.
Eppure, a livello internazionale siamo una nazionale tra le top al mondo, senza dubbio. “Per pareggiare i conti noi abbiamo dovuto metterci la scienza. Siamo la Federazione di riferimento in questo ambito. Molte Federazioni mi chiedono consigli da anni e io, naturalmente, gli do le mie risposte. Anche scambiare informazioni è importante”.
La carriera di Pierluigi Aschieri alla guida tecnica della Nazionale è stata straordinaria. Le medaglie del karate in ambito internazionale sono innumerevoli e quest’anno c’è stata un’ulteriore storica conferma. Ci sono state le Olimpiadi con i cinque qualificati e le due medaglie di Busà e Bottaro: “In Giappone bisognava stare in bolla. Si usciva dalla stanza soltanto per mangiare e per allenarsi. E questo è stato un problema, è molto stressante e non ci si distende mai a livello mentale. Eppure, noi siamo riusciti a superarla. Anche se non tutto è andato bene a Tokyo: abbiamo avuto due incidenti importanti, uno con Angelo Crescenzo e uno con Silvia Semeraro. Ogni tanto interviene l’imponderabile…
Il karate non sarà olimpico in Francia nel 2024 ma quello che ha fatto vedere in Giappone fa ben sperare. È uno sport che ha delle problematicità di comprensione ma è davvero interessante sia dal punto di vista scientifico che da quello sportivo. A Parigi non ci sarà per una questione di soldi. I Giapponesi hanno investito molto per il karate alle Olimpiadi e i francesi non hanno trovato il consenso governativo. A Los Angeles 2028 non sarà facile, ma ci sono comunque nuove speranze affinché il Karate possa rientrare nel programma olimpico negli Stati Uniti.
Le Olimpiadi sono un appuntamento che si dà l’umanità per sfidare i propri limiti. La molla che tiene in piedi tutto ciò è la curiosità dell’umanità. È stato un grande dispiacere non aver potuto portare questo evento a Roma. L’umanità continua a sfidare i propri limiti in tutti i campi e il più immediatamente percepibile è il campo del sé, del contesto e dell’azione. Noi, dal punto di vista cognitivo, facciamo sempre questo discorso che poi diventa anche concreto. Le neuroscienze ci hanno insegnato tantissimo.”
E poi c’è stato il Mondiale di Dubai, un’altra impresa storica con 10 medaglie conquistate dalla nazionale, tra cui lo storico oro del kumite a squadre: “Questi atleti che hanno vinto il Mondiale erano stati preparati con i protocolli che avevamo usato per la preparazione alle Olimpiadi. Anche loro avevano partecipato, come sparring partner per i nostri atleti di punta, e avevano lavorato con dei carichi molto strutturati in funzione del risultato olimpico. E queste sono cose che il cervello immagazzina e diventano parte del patrimonio individuale del soggetto. Bisogna fare manutenzione e aggiornamento in maniera continua, naturalmente, però il cervello, quando apprende, conserva”.
Al via la Youth League di Venezia e la Venice Cup U21 di Jesolo
Roma, 4 dicembre 2021 – Tutto pronto per le due competizioni internazionali, organizzate dalla FIJLKAM e dalla WKF, in scena in Veneto la settimana prossima: si inizierà mercoledì 8 dicembre con la Venice Cup U21 di Jesolo e si proseguirà da venerdì 10 fino a domenica 12 dicembre con la Karate 1 Youth League di Venezia. Due appuntamenti ormai fissi in Veneto, che quest’anno vedranno la partecipazione di oltre 2000 giovanissimi atleti soltanto per la Youth League. Per quanto riguarda gli azzurri, invece, sono 32 gli atleti convocati per la Youth League e 14 per la Venice Cup U21.
Ecco, di seguito, tutti i convocati della nazionale italiana.
Per la Youth League, dove parteciperanno sia cadetti che juniores:
Nel kata femminile ci sono Roberta Dominici per i Cadetti e Sonia Inzoli per gli Juniores. In quello maschile, invece, Leonardo Bombardi e Alex Fuscagni per i Cadetti e Samuele Moscatelli per gli Juniores.
Nel Kumite, tra gli Juniores, ci saranno Veronica Vitali (48 kg), Giorgia Fabbri (53 kg), Salvatore Bamundo (55 kg), Irene Marturano, Anna Pia Desiderio e Alessandra Schicci (59 kg), Asia Pergolesi (+59 kg), Mario Agus (61 kg), Matt Steven Ramos (68 kg), Gabriele Rossini (76 kg) e Matteo Avanzini (+76 kg).
Tra i Cadetti, invece, Ludovica Legittimo e Valentina Marrucci (47 kg), Daniel Di Bari e Guido Squillante (52 kg), Emma Colletti e Sara Cristina Tancau (54 kg), Emanuele Califano, Fabrizio Giordano e Francesco Loffredo (57 kg), Federico Colonnese e Alvise Toniolo (63 kg), Gabriele Pezzotti e Cristian Torre (70 kg), Emma Ludovica Frizzi e Carlotta Montebello (+54 kg) e Fernando Marino (+70 kg).
Per la Venice Cup U21:
Nel kata ci saranno Elena Roversi e Alessio Ghinami, mentre nel kumite combatteranno Asia Agus e Lucrezia Molgora (50 kg), Val entina Pacino (55 kg), Elia Mauro (60 kg), Aurora Graziosi e Syria Mancinelli (61 kg), Gianmarco Pacino (67 kg), Pamela Bodei (68 kg), Daniele De Vivo (75 kg), Matteo Fiore (84 kg), Aurora Zinovia Crivelli (+68 kg) e Vincenzo Riccio (+84 kg).
Il programma di gara prevede l’esordio della Venice Cup mercoledì 8 con le eliminatorie e finali del kata, mentre il turno del kumite sarà giovedì 9, sempre con eliminatorie e finali in un’unica giornata. La Youth League, invece, inizierà venerdì 10 con la classe Juniores, sia kata che kumite, con eliminatorie e finali, mentre sabato 11 sarà il turno dei Cadetti.
Conclusi i Campionati Italiani Juniores di kumite al PalaPellicone: ecco i risultati
Roma, 28 novembre 2021 – Si è concluso il Campionato Italiano Juniores di kumite del 2021, organizzato dalla Federazione Italiana FIJLKAM, in scena al PalaPellicone di Ostia in questo fine settimana. Altri sei atleti, fra i 556 partecipanti, si sono laureati Campioni d’Italia 2021.
Andiamo a vedere chi sono e da quali società provengono:
F 53 kg Angelica Ghilardotti – C.S. Farnesiana Karate Piacenza
F 66 kg Anna Pia Desiderio – APD Shirai Club S. Valentino
F 74 kg Aurora Ferri – ASD Polisportiva Tevere
M 43-50 kg Guido Squillante – APD Shirai Club S. Valentino
M 55 kg Salvatore Bamundo – ASD Pielle
M 86 kg Matteo Avanzini – ASD Karate Wa Yu Kai Muggio
Per quanto le riguarda le squadre, hanno partecipato al campionato 220 società provenienti da tutto il territorio nazionale. Il podio della classifica femminile vede l’ASD Talarico Karate Team in prima posizione con 26 punti, l’ASD Team Karate Puleo in seconda con 23 punti e il C.S. Farnesiana Karate Piacenza sul gradino più basso del podio con 17 punti. Nella classifica maschile a farla da padrone è invece lo Shirai Club S. Valentino con 25 punti, seguito dall’Ippon Karate Lentini con 21 e dall’ASD Team Karate Ladispoli con 19.
Per vedere la classifica completa per ogni categoria di peso di questi Campionati Italiani Juniores, puoi cliccare qui.
I primi campioni Juniores di kumite al PalaPellicone
Roma, 27 novembre 2021 – Conclusa la prima giornata del Campionato Italiano Juniores di Kumite, in scena al PalaPellicone di Ostia oggi e domani. 556 atleti a confronto provenienti da 220 società diverse del territorio nazionale per questa primo appuntamento del Campionato Fijlkam.
Oggi in gara c’erano sette categorie di peso di Kumite. Andiamo a vedere i nuovi campioni nazionali juniores.
F 41-48 kg Aurora Lidia Cozza – ASD Karate San Marco Argentano
F 59 kg Irene Marturano – ASD Ippon Karate Lentini
F +74 kg Gemma Di Bari – ASD Pro Team
M 61 kg Mario Agus – ASD A.T. Karate Club Roma
M 68 kg Alessandro Di Marco – SSD Bracelli Club ARL
M 76 kg Paolo De Chirico – ASD Kyohan Simmi Bari
M +86 kg Gabriele Marino – ASD Team Karate Puleo Firenze
L’appuntamento è rimandato a domani con le ultime categorie di peso dei Campionati Italiani Juniores 2021, in streaming dalla Home Page del sito FIJLKAM. Clicca qui, invece, per vedere tutti i risultati in diretta.
Al via i Campionati Italiani Juniores di kumite
Roma, 24 novembre 2021 – Il fine settimana al PalaPellicone sarà dedicato al karate e, nello specifico, ai Campionati Italiani Juniores di Kumite, in scena sabato 27 e domenica 28 novembre. È tutto pronto per i 556 atleti provenienti da 220 Società diverse di tutto il territorio italiano.
Sarà una due giorni all’insegna del kumite giovanile, subito a ridosso dei Campionati Mondiali di Dubai e della notizia che sarà l’Italia a organizzare i prossimi Mondiali giovanili a Venezia nel 2024.
Le gare avranno inizio sabato alle 9:30 con le prime categorie di peso (M-61, M-68, M-76, M +86 KG F-48, F-59, F+74 KG) che si affronteranno nelle eliminatorie, nei ripescaggi e nelle finali, fino alle 21:00. Si riprenderà domenica, sempre alle 9:30, con le ultime categorie di peso (F-35, M-50, M-55, M-86 KG F-53, F-66, F-74 KG), fino alle 18:00.
Per seguire i risultati in diretta puoi cliccare qui oppure puoi vedere tutto il Campionato in diretta streaming dalla Home Page del sito FIJLKAM.