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Semeraro eliminata, ma a testa alta. Benetello: "Il karate merita le Olimpiadi. È stata una grande emozione"

  • Federazione
  • Tokyo2020
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Roma, 7 agosto 2021 – Silvia Semeraro ha fatto vedere a tutto il mondo il suo karate, la sua grinta e il suo stoicismo. Ha chiuso l’ultimo incontro, vinto 9-4, con una vistosa fasciatura in testa e anche negli altri ha dato un grande filo da torcere alle avversarie.

Ha iniziato battendo in rimonta la giapponese Ayumi Uekusa 4-3, grazie a un ippon e a uno yuko. Nel secondo turno del girone all’italiana si è arresa alla kazaka Sofya Berultseva (5-1) e nel terzo all’azera Iryna Zaretska (3-1), in un incontro in cui avrebbe meritato molto di più per come si è comportata sul tatami.

Nel quarto e ultimo incontro, Silvia ha invece raccolto ciò che ha seminato, dominando la turca Ocaoglu Hakyol e vincendo 9-4 grazie a due ippon e tre yuko inflitti all’avversaria.

Purtroppo, quest’ultima vittoria non è bastata a garantirle l’accesso alle semifinali.

Semeraro Tokyo 2020 4

Savio Loria, il tecnico di Silvia, ha raccontato la gara dell’atleta classe ’96: “Questa gara è stata preparata al meglio, insieme a tutto il gruppo, e Silvia stava particolarmente bene in allenamento. Come team abbiamo fatto un bel lavoro, si è visto con lei e con gli altri atleti. Detto ciò, oggi forse è arrivata un po’ tesa, come Luigi ieri che nei primi incontri era leggermente contratto. Questa è l’Olimpiade, una competizione diversa da tutte le altre. Devo dire che se Silvia avesse espresso il suo bel karate e la sua energia ai suoi massimi livelli, sicuramente sarebbe entrata in semifinale. È stata brava con la giapponese, non facile nel primo incontro. Lì è stata anche importante la video review. L’incontro più cruciale è stato il secondo, con la kazaka, dove Silvia non ha espresso il suo miglior bagaglio tecnico, contro un’atleta tuttavia davvero ostica. Con l’azera è partita un po’ in sordina ma poi è cresciuta e verso la fine dell’incontro ha tirato fuori delle belle tecniche. Silvia è molto tecnica e molto pulita, difatti il punto finale ci poteva stare e forse questo avrebbe cambiato il discorso qualificazione. Con la turca, poi, ha espresso un gran bel karate, con belle tecniche di gambe e di pugno: è stata la Silvia che conosciamo. Sono comunque molto felice del percorso che abbiamo fatto, essere qui è stata una grande esperienza, sia per me che per Silvia. In questi quattro anni è cresciuta tantissimo e ha lavorato bene. Torniamo a testa alta, lei è molto giovane e può ancora crescere ed essere la padrona del mondo”.

Semeraro Tokyo 2020 2

La nazionale italiana chiude dunque con una medaglia d’oro di Luigi Busà e una medaglia di bronzo di Viviana Bottaro. Ma rimane l’orgoglio per Angelo Crescenzo, che ha dovuto lasciare la gara per infortunio, per Mattia Busato e per Silvia Semeraro che hanno dimostrato e confermato di essere tra i più forti karateka al mondo.

Sentiamo le parole del Vicepresidente Davide Benetello: “Soddisfazione immensa per le due medaglie di Viviana e di Luigi. Una grande emozione per l’Italia. Grande emozione anche da parte mia, riuscire a premiare alle Olimpiadi e il primo oro del karate alle Olimpiadi. Stiamo facendo una bellissima figura, il karate si è dimostrato uno sport molto chiaro da comprendere e molto televisivo, con tecniche spettacolari. Tutti i feedback sono molto positivi. È ovvio che quando le prestazioni sono buone si parla di inclusione olimpica, noi stiamo lavorando per Los Angeles 2028 e anche per Parigi, vista la bella scossa dell’oro del francese Steven Da Costa. Ora si sente parlare di karate anche per Parigi 2024, ma al momento è tutto fermo. Noi cerchiamo di fare un ottimo lavoro per dimostrare a tutti quanto il karate meriti di stare nei Cinque Cerchi olimpici. Soddisfazione grande e andiamo avanti così”.

Luigi Busà scrive la storia del karate: è oro olimpico!

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Busà esulta a tokyo 2020

Roma, 6 agosto 2021 – Luigi Busà sbanca il Nippon Budokan, la casa del karate e delle arti marziali. È lui il primo oro olimpico del karate italiano. Luigi Busà è la Storia del karate! “Non ci sto capendo niente…  – ha dichiarato Luigi – è stata una ficata pazzesca, una cosa incredibile, sono felicissimo. E non solo per me, ma per tutto il karate italiano, per lo staff tecnico che è stato importantissimo, per Claudio, per mio papà, per Yuri e per tutti quelli che mi sono stati accanto. È stato un anno difficilissimo, sono felice veramente. Grazie a tutti... e a tutti voi che ci avete seguito.”

Dopo il percorso di questa mattina nel girone all’italiana, in cui è cresciuto incontro dopo incontro, Busà non si è più fermato ed è andato fino alla grande finale con Rafael Aghayev. Era l’incontro che tutto il mondo del karate aspettava per decidere finalmente chi fosse il più forte della categoria dei -75 kg. E il più forte è il nostro capitano! Il risultato finale è di 1-0, grazie a uno yuko conquistato dopo 1 minuto e 40 secondi di combattimento. Una sfida incredibile, tesissima, tra due amici/nemici che si danno battaglia a livelli altissimi da tutta la vita.

busà a tokyo 1

Il suo oro, inoltre, vale il record di medaglie olimpiche della storia italiana! La medaglia di Busà è infatti la trentasettesima di questa splendida edizione di Tokyo 2020. Superate le edizioni di Los Angeles 1932 e di Roma 1960.

Anche la semifinale contro Stanislav Horuna è stata molto bella. Luigi l’ha chiusa sul risultato di 3-0 grazie a tre yuko. È stato sempre molto lucido, nonostante Horuna sia un karateka fenomenale e imprevedibile. A fine gara, si sentiva dalla diretta streaming Luigi dire: “Ne manca uno, ne manca uno”. Il gorilla d’Avola sapeva benissimo di potersi mettere la medaglia d’oro al collo e così è stato.

Da non dimenticare l’artefice di questa grande impresa, il Capo Allenatore Claudio Guazzaroni che ha commentato così: “È stata dura come si sapeva. È un’emozione indescrivibile e l’importante è che ce l’abbiamo fatta, adesso bisogna realizzare un attimo. Poi domani c’è Silvia che sicuramente sarà ancora più carica dopo questa vittoria di Luigi. È il sogno di una vita, lo abbiamo realizzato e siamo felicissimi”.

La premiazione, subito prima che l’inno italiano invadesse il Nippon Budokan, è stata affidata dal CIO e dalla WKF al Vicepresidente Davide Benetello. Il passaggio della medaglia d’oro, dalle mani di un italiano al collo di un altro italiano, è stato un momento che difficilmente dimenticheremo: “Che cosa potevamo desiderare di più? È qualcosa che meritavamo e questo è il coronamento di un sogno di tanti atleti. Gigi rappresenta tutti quegli atleti che non hanno potuto essere presenti oggi e negli ultimi cinquant’anni alle Olimpiadi. Grazie Gigi per questa missione”, ha dichiarato Benetello.

busà a tokyo 3

Quella di Luigi è la seconda medaglia del karate italiano in queste Olimpiadi di Tokyo 2020, ma non dimentichiamoci che domani ci sarà Silvia Semeraro nella categoria dei -61 kg, a partire dalle 7:00 del mattino (ora italiana).

Chiudiamo con le parole del Segretario Generale Massimiliano Benucci, anche lui da Tokyo: “Grazie a tutti quelli che sono dietro a questo incredibile successo. A tutti i tecnici, lo staff sanitario, i fisioterapisti e i nutrizionisti. Una citazione particolare la voglio fare per Claudio Guazzaroni perché dato veramente un valore aggiunto a tutto con la sua esperienza, la sua tenacia e la sua passione. Questo risultato meritatissimo è il massimo che si possa augurare a un grande allenatore come lui e a un grande atleta come Luigi Busà”.

 

 

busà a tokyo 4busà a tokyo 2

Luigi Busà in semifinale. Dalle 14:00 di oggi, tra pochi minuti, su Eurosport

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Luigi Busà in azione

Roma, 6 agosto 2021 – È semifinale per il nostro fenomeno, il capitano Luigi Busà, e medaglia olimpica assicurata per lui. Quale? Lo scopriremo fra pochi minuti, dalle 14:00 di oggi (ora italiana): se perde contro l’ucraino Oruna sarà bronzo, se vince andrà a giocarsi la finale per l’oro, prevista sempre per oggi.

Con Claudio Guazzaroni al bordo del tatami, il percorso del 33nne avolano è stato eccezionale: contro l’australiano Tsuneari Yahiro parte veramente in forma e attacca durante tutto l’incontro, anche sul 5-0, risultato finale. Il secondo incontro, con il kazako Nurkanat Azhikanov, non è per niente facile. Luigi va in pressing ma il kazako infila due yuko di rimessa aggiudicandosi il match. Anche l’incontro con il tedesco Noah Bitsch è al cardiopalma: dopo un minuto e mezzo infila un pugno di rimessa e guadagna un punto e lo senshu, ma il tedesco ristabilisce subito la parità. Bitsch va anche in vantaggio a 18 secondi dalla fine ma, quando sembra tutto perduto, a 8 secondi dalla fine Luigi sferra un pugno e va di nuovo in pareggio, guadagnando la sua seconda vittoria. Nel quarto e ultimo incontro del girone, Luigi se la vede con lo storico rivale Rafael Aghayev, già qualificato. Dopo 50 secondi, entra Busà con uno yuko, al quale Aghayev risponde a un minuto dalla fine. Dopo trenta secondi, però, entra il decisivo Waza-ari del nostro capitano che va sul 3-1 e guadagna l’accesso alle semifinali.

Non poteva mancare Luigi dalla sfida fra i quattro migliori karateka al mondo della splendida categoria dei -75 kg. Le semifinali saranno fra Busà e Oruna, da una parte, e fra l’azero Aghayev e l’ungherese Gabor Harspataki, dall’altra.

Tutti connessi su Eurosport fra pochissimi minuti per assistere alla storica medaglia che Luigi Busà, comunque vada, conquisterà.

Mattia Busato non riesce a superare il girone. Alle 10:00 è il turno di Luigi Busà

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Roma, 6 agosto 2021 – Un sorteggio molto sfortunato condanna Mattia Busato, il nostro campione del kata individuale maschile, ad arrendersi al primo girone a eliminazione di questi Giochi Olimpici di Tokyo 2020.

Mattia è un atleta fortissimo che a 28 anni vanta 1 oro e 6 bronzi continentali, oltre a un bronzo iridato, ma oggi nel suo girone se l’è vista con altri tre atleti davvero forti che si sono piazzati davanti a lui, guadagnando l’accesso alle finali. Il giapponese Ryo Kiyuna, il turco Ali Sofuoglu e il venezuelano Antonio Diaz Fernandez, rispettivamente il secondo, il terzo e il quarto del ranking olimpico, erano tutti nello stesso girone di Mattia, quinto nel ranking.

L’italiano ha portato il kata Gojushiho Dai, prima, e Unsu, poi, e per una manciata di punti si è classificato in quarta posizione. Purtroppo, solo i primi tre avevano accesso alla fase finale. Un sorteggio davvero tosto, davanti al quale Mattia non si è spaventato ed è comunque andato sul tatami a fare un’ottima prestazione. Avrebbe meritato senz'altro di più per quello che ha fatto in questi anni con la nazionale italiana.

Ma il karate italiano continua e questa mattina dalle 10:00 combatterà il fiore all’occhiello della nazionale italiana. Il capitano Luigi Busà, nei -75 kg di kumite, farà il suo esordio olimpico. La sfida, ormai leggendaria, con l’amico/nemico Rafael Aghayev è assicurata. Ricordiamo che Luigi dovrà affrontare un lungo girone all’italiana dove soltanto i primi due (di ogni gruppo di cinque atleti) si qualificheranno per le semifinali, previste alle 13:00 di oggi (ora italiana).

Nel frattempo, nella giornata di ieri in cui la nostra Viviana Bottaro si è messa al collo una splendida medaglia di bronzo, il presidente del CIO Thomas Bach ha fatto visita alla casa del karate, il Nippon Budokan di Tokyo, per assistere a questo storico esordio olimpico della nostra disciplina. Bach, oltre a salutare gli atleti del Team Olimpico dei Rifugiati, ha anche incontrato una delegazione di atleti composta dal nostro Luigi Busà, Antonio Diaz Fernandez, Irina Zaretska e Kiyou Shimizu.

I commenti dei protagonisti di questa prima splendida giornata di karate olimpico. Bottaro: “Per me vale come un oro”

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Roma, 5 agosto 2021 – “Grazie a tutti gli italiani per avermi seguita e tifata – ha detto Viviana Bottaro dopo la gara di oggi che le è valsa il bronzo olimpico – Per me è stato un onore rappresentare l’Italia in questi Giochi Olimpici storici per il karate. Spero che sia stato d’ispirazione per tutti i giovani che vogliono praticare questa meravigliosa disciplina che merita i cinque cerchi. Sono felicissima, ho passato un anno veramente difficile a causa di un brutto infortunio e ritornare sul tatami di gara non era scontato. Farlo con una medaglia al collo come questa, per me è davvero come se fosse un oro”.

Al fianco di Viviana, in questi anni e in questa avventura giapponese c’è stata una grande allenatrice, Roberta Sodero, che ha commentato così lo straordinario successo della sua atleta: “Siamo felicissime, entusiaste e orgogliose. Siamo state le prime a qualificarci alle Olimpiadi l’anno scorso, abbiamo fatto la prima gara d’apertura e la prima medaglia del karate italiano. Siamo orgogliose della nostra federazione, del lavoro fatto e in questo momento forse ancora non ce ne rendiamo conto e gioiamo, insieme, in un’atmosfera davvero incredibile”.

Oggi sono andati in scena anche i turni eliminatori e le finali delle categorie di peso dei -55 kg femminile e dei -67 kg maschile di kumite. Anche se il nostro Angelo ha dovuto ritirarsi a causa di un infortunio, per tutto il movimento del karate internazionale e nazionale è stata una vera magia. Sentiamo coma l’ha vissuta il Vice Presidente del settore karate Davide Benetello: “Le gare di oggi sono state straordinarie, con un livello tecnico altissimo, abbiamo visto un bellissimo karate. Nel kumite abbiamo visto tante proiezioni tecniche di gambe e tecniche di gambe velocissime. Tutti hanno fatto uno splendido lavoro compresa la classe arbitrale. La prima medaglia italiana è arrivata, ce ne aspettiamo altre e complimenti a Viviana Bottaro per l’ottimo risultato. È una bella emozione essere qui e vivere questi momenti che, per me, saranno indimenticabili ma anche per tutta la federazione italiana”.

Ricordiamo ancora una volta che non è finita qui. Domani solcheranno i tatami del Nippon Budokan Mattia Busato nel kata individuale maschile alle 3:30 del mattino (ora locale) e Luigi Busà, il nostro capitano, nei -75 kg del kumite maschile dalle 10:00 del mattino.

La prima medaglia olimpica della storia del karate italiano è di Viviana Bottaro

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Viviana Bottaro in azione nella gara in cui ha conquistato il bronzo olimpico a Tokyo 2020

Roma, 5 agosto 2021 – Viviana Bottaro scrive la Storia del karate. È lei a vincere la prima medaglia olimpica del karate italiano, nella disciplina del kata, alle Olimpiadi di Tokyo 2020. È stata lei la prima italiana della Storia a qualificarsi ai Giochi Olimpici, il 14 febbraio 2020, ed è lei a conquistare questa leggendaria medaglia di bronzo contro la statunitense Sakura Kokumai, avversaria di altissimo livello.

Dopo l’ottimo percorso nei gironi di qualificazione per le finali, in cui ha fatto il terzo miglior punteggio fra le atlete in gara, Viviana alle 12:40 di oggi ha portato il kata Suparinpei, dello stile Shito, e lo ha eseguito alla perfezione, da ogni punto di vista: tecnico, atletico ed espressivo. Con il punteggio di 26.48 si è strameritata questa medaglia, dopo un anno difficilissimo fatto di infortuni e recuperi. La sua avversaria ha portato lo stesso kata ma ha raggiunto il punteggio di 25.40.

Viviana Bottaro con la sua medaglia di bronzo a Tokyo 2020

Ecco come ha commentato la splendida medaglia Cinzia Colaiacomo, responsabile del settore Fiamme Oro ed ex campionessa di karate in ambito nazionale e internazionale: “Noi puntavamo molto su questa bellissima medaglia e Viviana ha confermato il suo valore. Il percorso che ha fatto durante quest’anno è stato strabiliante: ha avuto immense difficoltà dopo un incidente che ha avuto ed è diventato tutto più complicato. Non bisognava più prepararsi ma bisognava recuperare e, quindi, rischiare di rimanere indietro. Viviana mostra sempre una generosità, un’umiltà e una correttezza uniche e per questo la ringrazio. È l’emblema dell’atleta puro, è un esempio fantastico. Ma tutto ciò che è arrivato è anche grazie al sostegno della Fijlkam, tutta quanta, dello staff medico e dei fisioterapisti. Il chirurgo l’ha operata di notte, di corsa, perché sapeva che doveva partecipare alle Olimpiadi. Un esempio di generosità dopo l’altro che significa la vittoria della bontà, di Viviana e di chi l’ha aiutata. A partire dal suo tecnico Roberta Sodero, il Direttore Tecnico Aschieri, il medico federale Fanton, i fisioterapisti, il nutrizionista, il suo fidanzato Nello Maestri che si è saldato con lei in questo momento di difficoltà e anche tutta la squadra delle Fiamme Oro. Credo che Viviana abbia preso ispirazione dalla bella storia di Gianmarco Tamberi nel salto in lungo. Il bell’esempio contagia e mi auguro che sia una spinta propulsiva per il karate nazionale e per tutto lo sport che sta dimostrando un lato davvero positivo del Paese. Grazie Viviana, mi sono emozionata nel vederti… Siamo stati qui al Centro Olimpico a seguirti e tifarti. Sei grande!”

Abbiamo parlato anche con la sua storica compagna del kata a squadre, nonché amica di una vita, Sara Battaglia: “Un risultato storico. La prima Olimpiade, la prima medaglia. Sappiamo la storia di Viviana dell’ultimo anno e dell’incidente in cui si è fratturata tibia e perone. È stato un anno durissimo fatto di allenamenti e fisioterapia e questa medaglia è strameritata. Avrebbe potuto puntare all’oro, senza dubbio, perché è quello il suo valore. Senza l’infortunio Sanchez e Shimizou se la sarebbero vista brutta. Una medaglia conquistata col cuore e la testa che solo lei ha! Sono felicissima per te Viviana!”

viviana bottaro e roberta sodero medaglia tokyo 2020

Il karate azzurro è dove deve stare, dove merita, grazie a Viviana Bottaro, ma ricordiamo che non è finita qui. Domani solcheranno i tatami del Nippon Budokan altri due atleti fortissimi: Mattia Busato nel kata individuale maschile e Luigi Busà, il nostro capitano, nei -75 kg del kumite maschile.

Tutti incollati allo schermo dalle 3:20 del mattino (ora italiana) per Mattia e dalle 10:00 del mattino per Luigi. La diretta è su Eurosport e su Discovery Plus, con il commento di Chiara Soldi e Sara Cardin.

Viviana Bottaro vola in finale per il bronzo: oggi alle 12:30. Crescenzo si ferma per infortunio

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Viviana Bottaro in azione a Tokyo 2020

Roma, 5 agosto 2021 – Viviana Bottaro è in finale per il bronzo. Al Nippon Budokan è iniziata la prima avventura olimpica del karate questa mattina alle 3:40 (ora italiana) proprio con il kata femminile, dove la nostra Viviana Bottaro è una delle più forti al mondo. L’azzurra ha infatti compiuto un ottimo percorso di qualificazione che l’ha spedita direttamente in finale per il bronzo contro la statunitense Sakura Kokumai. L’ultimo incontro si svolgerà alle 12:30 di oggi e deciderà se la nostra campionessa riuscirà a conquistare la tanto ambita medaglia olimpica.

Nella fase di qualificazione, Viviana ha chiuso il primo Round a eliminazione in seconda posizione con il risultato di 25.57, dietro solamente all’immensa giapponese Kiyou Shimizu (27.70). I due kata che ha effettuato sono stati Anan-Dai, che le ha dato 25.54 punti, e Chatanyara Kushanku con il quale ha fatto 25.60 punti.

Nel secondo Round, nel quale si sono decisi i finalisti per l’oro e quelli per il bronzo, Viviana ha effettuato il Papuren realizzando 26.46 punti, non abbastanza per battere la giapponese che ha realizzato ancora una volta 27.86. Quello di Viviana resta comunque il terzo miglior risultato tra le sei atlete in gara nel secondo round.

La finale per l’oro se la giocheranno la spagnola Sandra Sanchez Jaime e la giapponese Kiyou Shimizou. Le due atlete fortissime sono state battute entrambe solo una volta in una competizione internazionale, proprio dalla nostra Viviana nella Premier League di Istanbul del 2018.

L’altro azzurro in gara oggi era Angelo Crescenzo, nella categoria dei -67 kg, che però si è dovuto fermare a causa di un infortunio subìto nel primo incontro del girone all’italiana. Angelo è tornato al Villaggio Olimpico, molto deluso, ma avrà sicuramente tempo di rifarsi perché è un grande campione, tra i migliori della sua categoria di peso.

L’appuntamento è dunque con la finale di Viviana Bottaro, oggi alle 12:30 al Nippon Budokan. Non mancate la diretta su Eurosport o su Discovery Plus, con il commento di Chiara Soldi e Sara Cardin.

Il karate è pronto per il suo storico esordio olimpico: ecco i sorteggi. Si parte domani alle 3:40 del mattino

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luigi busà in azione

Roma, 4 agosto 2021 – Anche per l’esordio olimpico del karate è davvero tutto pronto. I sorteggi sono stati fatti e nulla più potrà arrestare questo momento che tantissimi appassionati da tutto il mondo aspettano con trepidazione. Ma vediamo nel dettaglio come funzioneranno le gare e i gironi e come sono andati i sorteggi per i nostri azzurri.

Nella disciplina del kata avremo inizialmente un round a eliminazione, composto di due turni (quindi due kata), dove soltanto i primi tre di ogni gruppo (due gruppi in totale) si qualificheranno per il girone successivo. I sei atleti più bravi accederanno, dunque, a due ulteriori gironi in cui i primi classificati andranno in finale per l’oro, mentre gli altri quattro se la vedranno per il bronzo.

Viviana Bottaro affronterà il Round a eliminazione con la fortissima giapponese Kiyou Shimizu, seconda nel ranking olimpico, la neozelandese Andrea Anacan, la turca Dilara Bozan e la francese Alexandra Ferracci.

Mattia Busato, invece, trova nel suo Round a eliminazione il secondo, il terzo e il quarto del ranking olimpico, rispettivamente il giapponese Ryo Kiyuna, il turco Ali Sofuoglu e il venezuelano Antonio Jose Diaz Fernandez, oltre al rifugiato olimpico Wael Shueb e al taiwanese Yi-Ta Wang.

Per quanto riguarda il kumite, i karateka dovranno affrontare un impegnativo girone all’italiana dove combatteranno con tutti gli avversari, inizialmente divisi in due gruppi per ogni categoria. I primi due di ogni gruppo accederanno alle semifinali e, da lì, si deciderà chi andrà in finale per l’oro. I due perdenti della semifinale si aggiudicheranno automaticamente il bronzo.  

Angelo Crescenzo, nei -67 kg, combatterà inizialmente contro il venezuelano Andres Eduardo Madera Delgado, l’atleta iraniano che gareggia con la squadra olimpica dei rifugiati del CIO Hamoon Derafshipour, il giordano Abdel Rahman Almasafta, il lettone Kalvis Kalnins e il francese Steven Da Costa.

Luigi Busà, nei -75 kg, incontrerà nel suo girone l’australiano Tsuneari Yahiro, il kazako Nurkanat Azhikanov, il tedesco Noah Bitsch e l’azero Rafael Aghayev, suo storico rivale, nonché amico.

Silvia Semeraro, infine, affronterà nel suo girone dei +61 kg la giapponese Ayumi Uekeska, nella prima gara di giornata, la kazaka Sofya Berultseva, l’azera Iryna Zaretska e la turca Meltem Hocaoglu Akyol.

Come sappiamo le Olimpiadi sono fatte soprattutto di cuore e di determinazione, al di là della difficoltà dei sorteggi. Gli avversari sono tutti fortissimi, come lo sono i nostri alfieri che daranno filo da torcere a tutti e punteranno il podio.

Le gare inizieranno domani notte alle 3:40 (ora locale) con la nostra Viviana Bottaro impegnata nel gruppo B del kata femminile. Alle 5:00, invece, farà il suo esordio Angelo Crescenzo nel gruppo B dei -67 kg di kumite maschile. Alle 12:30 ci saranno, poi, le finali di kata e alle 13:00 iniziano le semifinali del kumite.

Venerdì 6, avremo invece in gara Mattia Busato nel kata maschile alle 3:40 e Luigi Busà nei -75 kg di kumite a partire dalle 10:00. Chiuderà Silvia Semeraro nei +61 kg, a partire dalle 7:00 di sabato 7 agosto.

Sarà possibile guardare live il percorso dei nostri azzurri su Eurosport e su Discovery Plus.

I karateka azzurri entrano nel Villaggio Olimpico

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la squadra del karate olimpico a Gotemba

Roma, 3 agosto 2021 – La squadra di karate si appresta ad entrare al villaggio olimpico. Finita l’esperienza di Gotemba, dove i nostri atleti sono approdati il 23 luglio potendo abituarsi al jet lag e ultimare la preparazione. È ora di salutare i partner ed entrare nel vivo di questi Giochi della XXXII Olimpiade, prima storica apparizione per il karate.

Il capitano Luigi Busà, Angelo Crescenzo, Silvia Semeraro, Viviana Bottaro e Mattia Busato, insieme ai tecnici Pierluigi Aschieri, Claudio Guazzaroni, Vincenzo Figuccio, Roberta Sodero e Salvatore Loria, allo staff sanitario composto da Fabio Fanton e Angelo Angi e al Segretario Generale Massimiliano Benucci, fanno il loro ingresso al villaggio olimpico oggi e restano in attesa dei sorteggi previsti per domani.

Le competizioni nel Budokan, invece, inizieranno giovedì 5 alle 3:00 (ora italiana) con il kata femminile e proseguiranno durante tutta la giornata con le classi dei -67 kg maschile e -55 kg femminile di kumite. Venerdì 6 sarà il turno del kata maschile e dei -75 kg maschile e -61 kg femminile di kumite, mentre sabato 7 agosto toccherà ai +61 kg femminile e +75 kg maschile di kumite.

Gli allenamenti a Gotemba sono stati molto positivi, in un clima buono con grande sintonia ed armonia. L’aria olimpica, naturalmente, si fa sentire, ma i nostri campioni non vedono l’ora di cominciare questa che possiamo definire la tre giorni più importante della storia del karate!

I cinque alfieri del karate per fare la Storia

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La nazionale italiana di karate lascia il PalaPellicone in direzione delle Olimpiadi di Tokyo

Roma, 22 luglio 2021 – I cinque karateka azzurri sono in partenza, direzione Tokyo, per partecipare ai Giochi della XXXII Olimpiade in cui il karate farà la sua prima storica apparizione.

Il capitano Luigi Busà, Viviana Bottaro, Mattia Busato, Angelo Crescenzo e Silvia Semeraro sono atleti di altissimo profilo internazionale e tutti possono portare a casa il sogno di una medaglia olimpica, come ha dichiarato il capitano già un mese fa: “Abbiamo tutti grandi possibilità di fare bene!”.

La delegazione azzurra si completa con i tecnici Pierluigi Aschieri, Claudio Guazzaroni, Vincenzo Figuccio, Roberta Sodero e Salvatore Loria. Saranno loro, insieme ai nostri cinque alfieri, che entreranno nel villaggio olimpico a partire dal 3 agosto. Ma oggi sono partiti anche Nello Maestri, Mauro Venanzetti, Christian Verrecchia, Massimo Montecchiani e i partner Danilo Greco, Lorenzo Pietromarchi, Giulia Angelucci, Andrea Ortenzi Rosario Ruggiero, Veronica Lallo e Alessandro Iodice. Questi ultimi saranno parte della squadra per tutto il periodo del campus pre-olimpico a Gotemba. Infine, partirà anche l’arbitro olimpico Giuseppe Zaccaro, che affronterà però il viaggio autonomamente.

Una grande squadra a cui facciamo un grande in bocca al lupo per questa avventura straordinaria.

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