Minuto di raccoglimento per le vittime dell'alluvione in Emilia-Romagna
ROMA, 18 maggio 2023 - La FIJLKAM aderisce all'invito del Presidente del CONI Giovanni Malagò, ad osservare un minuto di silenzio in occasione di tutte le competizioni Federali che si svolgeranno in Italia nel fine settimana, per onorare la memoria delle vittime dell'alluvione nella regione Emilia-Romagna.
L’ambasciatore del Giappone in visita al Centro Olimpico
Roma, 28 aprile 2023 – L’ambasciatore del Giappone in Italia Suzuki Satoshi ha visitato oggi il Centro Olimpico Matteo Pellicone. Il tour è iniziato dalla palestra di judo, dove Suzuki ha incontrato tutta la nazionale che parteciperà ai prossimi Mondiali di Doha, impegnata in un allenamento allargato insieme ad altri club e judoka italiani.
Qui, la DTN Laura Di Toma ha presentato le squadre, i tecnici e i consiglieri che hanno accompagnato l’ambasciatore, alla presenza del Segretario Generale Massimiliano Benucci, del Vicepresidente Judo Giuseppe Matera e di Felice Mariani.
Nel proseguo della visita, Suzuki Satoshi si è detto piacevolmente sorpreso dalla struttura del Centro Olimpico di Ostia.
Chiusura Uffici Federali
Roma 21 aprile 2023 - Informiamo che gli Uffici Federali, in occasione delle festività nazionali, rimarranno chiusi il 24 e il 25 aprile su disposizione di Sport e Salute
Le normali attività di segreteria riprenderanno mercoledì 26 aprile con i consueti orari.
La FIJLKAM vi augura Buona Pasqua
Roma 7 aprile 2023 - La FIJLKAM, augura a tutte ed a tutti una buona e serena Pasqua di vero Sport.
Gli uffici Federali saranno chusi lunedì 10 aprile 2023.
L’Aula Magna del centro olimpico sarà intitolata a Silvio Di Francia
Roma, 6 aprile 2023 – Nella giornata di oggi è stata inaugurata al Museo degli Sport di Combattimento la mostra La donna: il corpo, la mente, il cuore, che è la diciannovesima collettiva d’arte allestita nel Museo. I 49 artisti selezionati per questa mostra espongono 140 opere, realizzate con diversi stili e con le più varie tecniche espressive. La mostra collettiva, che resterà aperta fino al 30 luglio, sarà arricchita da due mostre personali degli artisti Vittoria Baldieri, scultrice, e Simona Salvuccelli Ranchi, pittrice.
Presenti all’inaugurazione il Presidente Domenico Falcone e numerose personalità della cultura e dello sport. Proprio in occasione della presentazione, Falcone ha parlato della Federazione al femminile in tutti i suoi aspetti, ed ha comunicato che l’Aula Magna sarà intitolata a Silvio Di Francia: “un grande amico. Mi sembrava giusto che questo ambiente dove svolgiamo attività formative e dove si fa cultura, potesse essere dedicato a un uomo come Silvio che rimarrà sempre nei nostri cuori. Silvio e Matteo (Pellicone ndr), dunque, che si volevano molto bene, li ritroveremo uniti qui”.
Le mostre d’arte sono ideate e allestite dall’architetto Livio Toschi, Direttore artistico del Polo Culturale FIJLKAM ed hanno ricevuto il patrocinio del CONI, del Municipio Roma X, dell’Accademia Olimpica Nazionale Italiana, dell’Associazione Nazionale Stelle al Merito Sportivo, del Comitato Nazionale Italiano per il Fair Play, dell’Unione Italiana Collezionisti Olimpici e Sportivi e dell’Unione Nazionale Associazioni Sportive Centenarie.
Al termine della manifestazione artistica il pubblico ha potuto visitare la Hall of Fame e la Biblioteca del Centro Olimpico.
Addio a Mario Cerrai, la FIJLKAM piange un grande dirigente e un amico
Roma, 30 marzo 2023 - Ci ha lasciati questa mattina Mario Cerrai, dirigente regionale di lungo corso nel Comitato Toscano.
Formatosi come lottatore nel G.S. Vigili del Fuoco di Pisa e poi nel CUS, finita la carriera da atleta si è qualificato come insegnante tecnico allenando per lunghi anni nello stesso G.S. Vigili del Fuoco.
Oltre al suo impegno di dirigente sportivo Mario Cerrai ha collaborato a lungo nell'organizzazione di eventi federali, tra cui l'attuale European Open di Judo (ex Torneo Città di Roma). La sua storia di sportivo ha affiancato per un lungo tratto quella federale ed è sempre stata caratterizzata dalla massima disponibilità e collaborazione, qualità che gli sono valse, tra le altre onorificenze, la Stella d'Argento al merito sportivo del CONI.
Molto attivo anche sul fronte del volontariato e dell'impegno civile nonché nella vita cittadina della sua Pisa, ricorderemo di lui il suo buonumore contagioso, la sua fumantina vivacità, la sua amicizia senza riserve. Con Mario Cerrai se ne va un pezzettino prezioso della storia recente della Federazione.
La FIJLKAM si strige al dolore dei familiari, degli amici e di tutti quanti hanno avuto la fortuna di incrociarne la strada.
Da questo pomeriggio la salma sarà composta nelle stanze della Pubblica Assistenza a Pisa.
Le esequie verranno celebrate sabato 1 aprile, alle ore 10.30 a Molina di Quosa, frazione del Comune di San Giuliano Terme.
Preparazione fisica negli sport da combattimento: il corso FIJLKAM
Roma, 27 marzo 2023 – Iscrizioni aperte fino al 9 aprile per il Corso di approfondimento sulla preparazione fisica negli Sport da combattimento organizzato dalla FIJLKAM, che rilascia 3 crediti formativi, per gli Insegnanti Tecnici regolarmente tesserati per l’anno in corso.
Si affronteranno, insieme al professor Renato Manno, temi come la programmazione e periodizzazione dell’allenamento, la preparazione sportiva giovanile, tecniche di allenamento per forza, resistenza e velocità, e non solo.
Le lezioni si svolgeranno online sulla piattaforma Zoom o YouTube e saranno 3: l’11 aprile, il 18 aprile e il 27 aprile.
Per l’iscrizione e la quota di partecipazione vai all’area riservata già utilizzata per il rinnovo del tesseramento annuale.
DPCM 30 giugno 2022: pubblicati gli elenchi dei beneficiari
Roma, 21 marzo 2023 - È stato pubblicato l’elenco degli ammessi al contributo a fondo perduto in favore delle società e associazioni sportive dilettantistiche, che gestiscono impianti sportivi, di cui al dpcm 30 giugno 2022.
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Si è spento Silvio Di Francia il funerale martedì in Campidoglio
Silvio Di Francia si è spento oggi a Roma, nell’Ospedale Gemelli dov’era ricoverato da tempo. Il presidente Domenico Falcone, il segretario Massimiliano Benucci, il consiglio federale e l’intera FIJLKAM piangono un amico vero ed una persona speciale. L’abbraccio ed il cordoglio più sentito vanno in questo momento alla famiglia Di Francia, il Maestro Alberto e la sua signora, alle sorelle di Silvio, Alessandra e Roberta, alla moglie Daniela ed a quel mondo di persone dello sport, ma anche della politica e della società civile, che a Silvio Di Francia hanno voluto e sempre vorranno bene.
Il funerale di Silvio Di Francia si terrà martedì 21 marzo nella camera Protomoteca al Campidoglio con orario dalle 10 alle 13. Alle 12 sarà celebrato il rito civile.
Poco più di un anno fa Silvio Di Francia raccontò la sua malattia a Luigi Manconi in un’intervista per Repubblica, che fu pubblicata il 6 marzo 2022. La riportiamo integralmente in quanto lì dentro, di Silvio Di Francia, c’è tutto. La forza, il coraggio, l’amore per la vita, la razionalità ed una grande, infinita generosità.
Silvio Di Francia: “Il judo, la politica e adesso la malattia. La mia vita senza più voce”
di Luigi Manconi
Intervista all'ex assessore alla Cultura di Roma: iniziai a percepire una difficoltà nella parola mentre suonavo e cantavo. Poi la diagnosi: Sclerosi Laterale Primaria
«Non è facile per un logorroico, che si annuncia con la formula: sarò breve, e poi non la finisce più, accettare di inciampare nel linguaggio fino all’afasia». Parla così — o meglio, comunica faticosamente, molto faticosamente così — Silvio Di Francia.
Due anni e mezzo fa, poco più che sessantaquattrenne, mi raccontò che il giorno dopo avrebbe, per la prima volta in vita sua, incrociato i guantoni per il suo battesimo nel pugilato amatoriale. Scherzammo e gli consigliai di indossare un accappatoio di raso luccicante, con la scritta “Tiger of Torre Maura” (la borgata dove è cresciuto). Quando ci sentimmo nuovamente, dopo una settimana, mi disse che il giovanissimo sfidante «senza alcuna cortesia» e nessun rispetto per gli anziani, al primo colpo gli aveva incrinato due costole. Silvio Di Francia è fatto così, ne ha sempre una nuova: è stato redattore radiofonico di Radiotre, alla Rai, dove collaborò col grande direttore Enzo Forcella e con il “fratello” Marino Sinibaldi, ghostwriter, assistente parlamentare, consigliere comunale, giornalista professionista, dirigente di partito, Presidente di Zétema, assessore alla cultura di Roma Capitale e, anni dopo, della città di Latina. In questa onnivora capacità espressiva e produttiva, si possono individuare tre fasi. La prima è quella della militanza in Lotta Continua e, pensate un po’, nel judo nazionale, del quale diventa un esponente di rilievo, fino a raggiungere importanti traguardi: tre volte campione italiano, due Coppe Italia, diverse finali italiane e svariate presenze nella Nazionale azzurra.
La sua seconda vita è stata quella di dirigente della Federazione dei Verdi e consigliere comunale per 13 anni. Prima nella giunta di Francesco Rutelli, poi in quella di Walter Veltroni, fino a diventare coordinatore della sua maggioranza. Quindi assessore alla cultura dal 2006 al 2008. Infine, la terza fase della sua complicata esistenza è quella attuale. Che vede una intensa e molto gratificante attività di assessore alla cultura a Latina e, poi, la malattia. Quell’imprevista insidia che aggredisce uno dei suoi tratti e uno dei suoi vizi-virtù più inconfondibili e attraenti: quello di essere un colto e incontinente intrattenitore, dotato di un forte accento romanesco (che sa tenere sotto controllo quando necessario) e di una ironia che non rifiuta la tonalità vernacolare. Con un ulteriore soprassalto: ridotto nella sua capacità oratoria, era pressoché fatale che Di Francia si dedicasse alla scrittura, compilando testi per la presidenza della Regione Lazio.
Ma torniamo a quei giorni fatali: «Ho cominciato a percepire una difficoltà nella lingua mentre, a casa, suonavo la chitarra. Testi consueti che conoscevo a memoria e che mi uscivano dalla bocca a fatica. Certo, la musica richiede ritmo nella scansione delle parole, ma attribuivo questa improvvisa imprecisione alla stanchezza (detto tra noi si trattava della canzone “Fango” di Riky Gianco, introdotta da un lungo recitato che proprio non mi riusciva!)».
Quando tutto ciò?
«Era l’estate del 2020. Ripassavo le canzoni per una serata tra amici, a Latina, che — ovviamente — non si tenne più». Poi c’è stato un lunghissimo itinerario di accertamenti e ipotesi. «Nel frattempo mi sono affidato alla logopedia (con una bravissima logopedista, Sara, che mi faceva, persino, leggere — con il mio eloquio stentato — delle poesie di Alda Merini, Patrizia Cavalli e Kostantinos Kavafis)». Fino al responso: Sclerosi Laterale Primaria. La diagnosi è stata complicata perché la disartria — così si chiama la difficoltà nel parlare — di solito viene attribuita a una ischemia, che «nel mio caso non c’è stata». La disartria nel frattempo si acutizzava. Dopo oltre un anno, la conferma: «Ho una di quelle che si definiscono “malattie rare” che di solito prima colpisce il linguaggio, la deglutizione, infine, il corpo». Un assessore che non può parlare in pubblico non può fare una conferenza stampa, è incomprensibile al telefono, insomma non può più fare l’assessore. «Ho dovuto interrompere, dunque, la bellissima esperienza di Latina, dove Damiano Coletta è stato eletto sindaco per la seconda volta e dove avevo una amicizia vera con Antonio Pennacchi che di “Latina/Littoria/già Cancello del Quadrato” (come diceva lui) ha fatto un mito universale. Con Antonio ho realizzato una sorta di “Maratona Pennacchi” durata un giorno e mezzo con i maggiori critici letterari e linguisti italiani (la “maratona” poi è stata trasformata in un libro edito da Mondadori). In questa città credo di aver lavorato bene perché la condizione che impone risorse scarse, poco personale e libertà illimitata incentiva la creatività, mentre la mia precedente esperienza di assessore alla cultura a Roma è stata tutt’altra cosa. Credo di aver fatto il mio dovere senza infamia e senza lode, gravato dall’ombra di due grandi figure come gli assessori che mi hanno preceduto, Renato Nicolini e Gianni Borgna. E ho reso loro omaggio nel 2007, riproponendo, in occasione del trentennale dell’Estate Romana, il “Napoleon” di Abel Gance».
Oggi come è cambiato il mondo intorno a te?
«Di solito chi viene a conoscenza della mia malattia mi dice “sei un combattente e ne uscirai sicuramente vincitore”. Un equivoco che nasce dal fatto che sono stato un judoka professionista e un militante politico. Ma la mia è una patologia degenerativa che ha poco a che fare con l’ottimismo della volontà. Oggi praticamente non parlo più. Paradossalmente, ho sempre ammirato quelli taciturni, la cui laconicità suggerisce intelligenza. Hai presente l’Alain Delon di “La prima notte di quiete”? All’inizio degli anni Settanta l’avrò visto dieci volte: Delon interpretava il ruolo di un intellettuale di poche parole, malinconico e affascinante che indossava un cappotto di cammello. Oggi sono arrivato finalmente alla meta, anche se in modo del tutto imprevisto. Detto questo, per non sembrarti rassegnato, credo nella ricerca scientifica che, magari, troverà, nella sua geometrica potenza attuale, come scrive lo storico Yuval Noah Harari, una soluzione. Voglio ripeterlo ancora una volta, sono affezionato a come ero, anche se so che non sono più quello che ero. Ho deciso, nel frattempo, di iscrivermi all’Associazione Luca Coscioni».
Chiarimento su revoca medaglia Mondiale Chamizo
Roma 15 marzo 2023 - La Federazione ha avuto comunicazione del provvedimento con cui è stata revocata la medaglia conseguita da Frank Chamizo agli ultimi Mondiali di Lotta.
Rispettiamo i regolamenti e le decisioni,ma al contempo riteniamo sia giusto dire che la gara di Chamizo non era stata in alcun modo influenzata dall'uso di sostanze.
La UWW, a seguito di approfondita istruttoria dopo la segnalazione da parte dell'agenzia indipendente ITA (International Testing Agency), ha verificato che la positività era dovuta al consumo di una sostanza di abuso a scopo ricreativo, avvenuto lontano dalle gare (tanto che la quantità trovata era molto bassa) e ha comminato la pena minima di 3 mesi che si è esaurita lo scorso mese di gennaio. Tant’è che l’atleta ha già da tempo ripreso la preparazione in vista degli imminenti Campionati Europei Senior di Zagabria.
Pur non volendo giustificare l'uso di tale sostanza da parte dell’atleta e ritenendo che vada sempre e comunque preservata l'etica dello sport, risulta chiaro tuttavia che il caso di Chamizo ci pone in presenza di un errore umano.
Ci è d'obbligo, inoltre, sottolineare che l'atleta Chamizo ha raggiunto grandi risultati senza mai aver ricorso ad aiuti esterni ed illeciti