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Linee Guida per la gestione del contatto - applicabili nelle Regioni dove questo è consentito

Roma 1 Luglio 2020 - Con riferimento al DPCM del 11 giugno 2020, (art. 1, comma 1, lett. g), che prevede lo svolgimento degli sport di contatto nelle Regioni e Provincie Autonome che, d’intesa con il Ministero della Salute e dell’Autorità di Governo delegata in materia di sport, abbiano preventivamente accertato la compatibilità delle suddette attività con l’andamento della situazione epidemiologica nei rispettivi territori, la FIJLKAM, nel ribadire l’esigenza di un approccio sempre cauto e prudenziale su questi temi, formula -ad integrazione del “Manuale Operativo per l’Esercizio Fisico e lo Sport in emergenza COVID-19 v.0”, che costituisce ancora il protocollo di riferimento per lo svolgimento dell’attività federale- le seguenti Linee Guida di gestione del “contatto” tra Atleti in allenamento (applicabili nelle Regioni dove questo è consentito. 
 

Si precisa che queste Linee Guida non sostituiscono in alcun modo le disposizioni delle Autorità Preposte, alle quali ogni singola Organizzazione Sportiva è tenuta al rispetto, e sono valide in funzione delle relative Ordinanze Regionali.

Sono indicazioni di indirizzo, che ogni singola SSD / ASD deve tradurre nell’ambito del proprio contesto, tenendo sempre conto anche di quanto riportato nel Manuale Operativo già pubblicato dalla FIJLKAM che, di fatto, recepisce le raccomandazioni contenute nelle Ordinanze Regionali.

In tal senso va rimarcato, comunque, che la responsabilità dell’attività svolta è sempre in capo al legale rappresentante della SSD / ASD compreso eventuale personale tecnico preposto per l’attività specifica.

Per ulteriori dettagli: https://www.fijlkam.it/fijlkam-cares/documenti-utili

Contributi a fondo perduto in favore delle società e associazioni sportive dilettantistiche

Pubblichiamo nella pagina "Documenti" il decreto dell'Ufficio per lo sport che rende accessibile il Fondo destinato ad interventi a favore delle associazioni sportive e delle società sportive dilettantistiche, considerata la necessità di far fronte alla crisi economica che ha coinvolto anche il mondo dello sport e determinatasi in ragione dell'emergenza epidemiologica da COVID-19.

Le risorse disponibili ammontano ad oltre 50 milioni di euro e si aggiungono alle risorse messe a disposizione del mondo sportivo di base in seguito al protocollo d’intesa siglato tra l'Ufficio per lo sport della Presidenza del Consiglio dei ministri, il Comitato Olimpico Nazionale Italiano, il Comitato Italiano Paralimpico e la società Sport e Salute SpA e che prevede ulteriori 22 milioni di euro. 

È inoltre pubblicato l'allegato 1 del citato decreto, contenente «Criteri per l'accesso ai finanziamenti a fondo perduto per associazioni sportive dilettantistiche e società sportive dilettantistiche». 

La presentazione delle domande di accesso alla misura saranno possibili attraverso una piattaforma web il cui indirizzo verrà pubblicato sul sito dell'Ufficio per lo sport in data 15 giugno 2020.

Sono previste due finestre:

la prima a partire dalle ore 12:00 del 15 giugno 2020 e terminerà alle ore 20:00 del giorno 21 giugno 2020.

la seconda sarà aperta a partire dalle ore 12:00 del 22 giugno 2020 e terminerà alle ore 20:00 del giorno 28 giugno 2020. 

I criteri di accesso alle due sessioni sono indicate nelle Linee Guida allegate al Decreto dell’Ufficio per lo Sport.

asd , ssd , fondo rilancio sport
 
Fonte: Uffcio Per Lo Sport Della Presidenza Del Consiglio dei Ministri
http://www.sport.governo.it/it/emergenza-covid-19/contributi-a-fondo-perduto-in-favore-delle-societa-e-associazioni-sportive-dilettantistiche/contributi-a-fondo-perduto-in-favore-delle-societa-e-associazioni-sportive-dilettantistiche/
 

Collaboratori Sportivi: al via la presentazione delle domande per l’indennità di aprile e maggio

  • decreto rilancio

È stato emanato il Decreto del Ministro dell’Economia e delle Finanze, di concerto con il Ministro per le Politiche giovanili e lo Sport, che individua le modalità di presentazione delle domande per il riconoscimento dell’indennità prevista dall’articolo 98 del decreto-legge 19 maggio 2020 n.34 per i mesi di Aprile e Maggio 2020.

1) Per chi ha già presentato la richiesta per l’indennità relativa al mese di Marzo 2020:

L’art. 7 del decreto del Ministro dell'economia e delle finanze e del Ministro per le politiche giovanili e lo sport del 29 maggio 2020 prevede espressamente che l’indennità di 600 euro per i mesi di aprile e maggio 2020 venga erogata da Sport e Salute, senza necessità di ulteriore domanda, ai soggetti che sono stati già beneficiari per il mese di marzo 2020 dell'indennità.

Per quanto sopra, tutti i collaboratori sportivi che hanno già ricevuto l’indennità per il mese di marzo 2020, stanno ricevendo il pagamento dell’indennità di aprile e maggio 2020 senza dover presentare una nuova domanda. Si invita pertanto a verificare l’avvenuta erogazione sullo stesso conto corrente su cui è stata accreditato il bonus relativo a marzo 2020.

Chi avesse già presentato la domanda per il mese di marzo 2020, ma non avesse ancora ricevuto l’indennità, è tenuto a fornire le integrazioni istruttorie che Sport e Salute gli ha richiesto per poter ottenere l’indennità di marzo 2020 e, in tale sede, potrà anche caricare i documenti che ritiene necessari per l’indennità di aprile e maggio 2020.

Se le integrazioni richieste soddisfacessero i requisiti richiesti dalla legge, gli verrà corrisposta l’indennità di marzo 2020 e, conseguentemente, anche l’indennità di aprile e maggio 2020.

2) Per chi non ha presentato la richiesta per l’indennità relativa al mese di Marzo 2020:

Il decreto ministeriale sancisce che potranno presentare la domanda per l’indennità relativa ai mesi di Aprile e Maggio 2020, i titolari di un rapporto di collaborazione ai sensi dell’art. 67, comma 1, lettera m), del D.P.R. 22 dicembre 1986 n. 917, che possiedano i seguenti requisiti:

  1. nondevonorientrarenell’ambitodiapplicazionedell’art.84deldecreto-legge19 maggio 2020, n. 34 (c.d. Decreto Legge “Rilancio”);

  2. nondevonoaverpercepitoaltroredditodalavoroperilmesediaprileemaggio 2020;

  3. nondevonoaverpercepito,nelmesediaprileemaggio2020,ilRedditodi Cittadinanza;

  4. nonpossonocumularel’indennitàconlealtreprestazionieindennitàdicuiagli articoli 19, 20, 21, 22, 27, 28, 29, 30,38 e 44 del decreto Cura Italia così come

prorogate e integrate dagli articoli 68, 69, 70, 71, 78, 84 e 85 del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34;

Il rapporto di collaborazione deve:

  1. esseresvoltoconilComitatoOlimpicoNazionaleItaliano,ilComitatoItaliano Paralimpico, le, Federazioni Sportive Nazionali, le Federazioni sportive paralimpiche, gli Enti di Promozione Sportiva, le Discipline Sportive Associate riconosciute dal Coni e dal CIP ovvero con Società e Associazioni Sportive Dilettantistiche che alla data di entrata in vigore del Decreto Legge 17 marzo 2020 n.18 devono essere iscritte al Registro delle Associazioni e Società Sportive Dilettantistiche tenuto dal CONI;

  2. avercessato,sospeso,oridottol’attivitàacausadell’emergenzasanitariada COVID-19;

  3. essereesistentegiàalladatadel23febbraio2020;

  4. nonrientrarenell’ambitodiapplicazionedell’art.84deldecreto-legge19maggio

    2020, n. 34 (c.d. Decreto Legge “Rilancio”) (liberi professionisti titolari di Partita Iva attiva alla data del 23 febbraio 2020 e lavoratori titolari di rapporti di collaborazione coordinata e continuativa attivi alla medesima data, iscritti alla Gestione Separata INPS di cui all'articolo 2, comma 26, della legge 8 agosto 1995, n. 335).

La domanda dovrà essere compilata esclusivamente attraverso la piattaforma informatica che sarà attiva dalle ore 14:00 di lunedì 8 giugno sul sito di Sport e Salute.

La procedura d’invio della domanda prevede tre fasi:

  • la prenotazione: per prenotarsi è necessario inviare un SMS con il proprio Codice Fiscale al numero che sarà comunicato dalle ore 14:00 di lunedì 8 giugno sull’homepage del sito di Sport e Salute (leggi qui l’informativa relativa alla privacy). Nell’SMS inviato per la prenotazione va inserito solo il Codice Fiscale senza spazi o testi aggiuntivi. Dopo aver inviato l’SMS, il richiedente riceverà un codice di prenotazione e l’indicazione del giorno e della fascia oraria in cui sarà possibile compilare la domanda sulla piattaforma. Il sistema assicura che l’ordine di presentazione delle domande corrisponda all’ordine di ricevimento degli SMS.

  • l’accreditamento: per accreditarsi alla piattaforma è necessario disporre di un proprio indirizzo mail, del proprio Codice Fiscale e del codice di prenotazione ricevuto a seguito dell’invio dell’SMS al numero sopra indicato. Per accedere all’accreditamento l’utente può utilizzare il link ricevuto via SMS insieme al codice univo di prenotazione o accedere alla piattaforma dall’homepage del sito di Sport e Salute;

  • la compilazione e l’invio della domanda: subito dopo l’accreditamento, sarà possibile accedere alla piattaforma, compilare la domanda, allegare i documenti e procedere con l’invio.

    Per prepararti alla presentazione della domanda, ti consigliamo di:

• caricare sul tuo computer, tablet o telefono il pdf dei documenti che andranno allegati (documento identità, contratto di collaborazione o lettera di incarico o attestazione della società ovvero prova dell’avvenuto pagamento della mensilità febbraio 2020);

  • avere a disposizione i tuoi dati essenziali, tra cui: Codice Fiscale, recapiti di posta elettronica e telefonici, residenza e IBAN per l’accredito della somma;

  • disporre dei dati relativi alla tua collaborazione sportiva, tra cui: nominativo delle parti contraenti, decorrenza, durata, compenso e tipologia della prestazione;

  • conoscere l’ammontare complessivo dei compensi sportivi ricevuti nel periodo d’imposta 2019;

  • accertarti che il rapporto di collaborazione per cui intendi presentare la domanda di indennità rientri, ai sensi dell’art. 2 del Decreto Ministeriale, nell’ambito di cui all’art. 67, comma 1, lettera m), del decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917 e che sia presso Coni, CIP, Federazioni Sportive Nazionali, Federazioni sportive paralimpiche, Enti di Promozione Sportiva, Discipline Sportive Associate, oppure presso Società e Associazioni Sportive Dilettantistiche;

  • verificare che sussistano tutti gli altri requisiti di legge richiesti (esempio: non avere diritto a percepire altro reddito da lavoro per il mese di marzo 2020, non essere pensionato, non essere co.co.co iscritto alla gestione separata INPS, non essere percettore del Reddito di Cittadinanza, etc.);

  • disporre del codice fiscale o della Partita Iva della Associazione/Società/Organismo Sportivo per cui si presta la collaborazione;

  • verificare, se collabori con un’Associazione o una Società Sportiva Dilettantistica, che sia iscritta al Registro del CONI;

  • verificare, se collabori con una Federazione Sportiva Nazionale, una Federazione sportiva paralimpica una Disciplina Sportiva Associata o un Ente di Promozione Sportiva, che sia riconosciuto dal CONI o dal CIP.

    Al fine di supportare i richiedenti nella fase di presentazione della domanda e di essere aggiornati sullo stato di avanzamento della stessa:

  • è stato riattivato l’indirizzo mail dedicato: curaitalia@sportesalute.eu, che offrirà un primo supporto automatico per le domande più frequenti (nota bene: si comunica che gli utenti non potranno utilizzare questo indirizzo mail per richiedere di modificare dati inseriti o documenti allegati in fase di presentazione della domanda; qualunque messaggio contenente allegati ovvero inerente a integrazioni o modifiche della domanda non sarà tenuto in considerazione);

  • è attivo il canale Telegram di Sport e Salute che, come avvenuto nella prima fase, aggiornerà sulle questioni principali che verranno poste dall’utenza. Per seguire il canale clicca qui: https://t.me/SporteSalute;

  • nei prossimi giorni, sarà disponibile un’applicazione, scaricabile gratuitamente, dagli store di Google Play ed Apple. L’applicazione consentirà ad ogni utente già registrato di monitorare lo stato della propria domanda, consultare le FAQ, ricevere notifiche e News della Società e ricevere informazioni sulle azioni necessarie durante la fase istruttoria. Per accedere alla APP il richiedente utilizzerà le stesse credenziali di accesso alla piattaforma. La APP sarà utilizzabile anche da parte degli utenti che hanno presentato la richiesta di indennità per il mese di Marzo 2020.

    Tutti i richiedenti sono pregati di utilizzare esclusivamente gli strumenti di supporto sopraindicati e non i vari contatti disponibili sul sito di Sport e Salute, con particolare riferimento ai contatti delle varie direzioni di Sport e Salute e del centralino aziendale dai quali non potranno ricevere un sostegno adeguato.

Il Manuale Operativo per la ripresa in sicurezza delle discipline FIJLKAM

Roma 20 maggio 2020 - Dopo la pubblicazione, delle “Linee-Guida per le modalità di svolgimento degli allenamenti per gli sport individuali”, l’Ufficio Sport della Presidenza del Consiglio dei Ministri ha pubblicato, oggi, anche le “Linee-Guida per l’esercizio fisico e lo sport”, volte a fornire le indicazioni generali e le azioni di mitigazione necessarie ad accompagnare la ripresa dello sport a partire dal prossimo 25 maggio.

La FIJLKAM ha ritenuto utile incaricare per tempo un apposito Gruppo di Lavoro per elaborare un Manuale Operativo per la ripresa in sicurezza delle nostre discipline, così come richiesto anche dal CONI e dal Ministero dello Sport.

Il Gruppo di Lavoro è coordinato dal Vicepresidente Federale Gianni Morsiani (Responsabile sicurezza – HSE) e composto da Nikita Taramelli (Responsabile sicurezza – HSE), dal Direttore Tecnico Nazionale di Karate prof. Pierluigi Aschieri, dal Medico Federale dott. Fabio Fanton e dal Responsabile Medicina di Base del Centro Olimpico dott. Stefano Bonagura. E' stato quindi predisposto il “Manuale Operativo per l’Esercizio Fisico e lo Sport in emergenza COVID-19” che fornisce alle Società Sportive affiliate indicazioni dettagliate in merito alla valutazione del rischio ed alle conseguenti misure di sicurezza preventive ed organizzative da adottare nelle palestre. E' bene evidenziare che il Manuale ha carattere temporaneo ed è strettamente legato all'emergenza quindi, potrà essere soggetto ad ulteriori aggiornamenti. Esso contiene allegati e check list utili a favorire la corretta applicazione di tutte le misure di sicurezza previste.

In collaborazione con il suddetto Gruppo di Lavoro, le varie Commissioni Tecniche di Settore hanno predisposto anche delle “Raccomandazioni da seguire” specifiche per le discipline del Judo, della Lotta, del Karate, del Ju Jitsu, dell’Aikido e del Sumo, in cui sono riportati esempi relativi a metodiche di allenamento nel rispetto delle misure di sicurezza, apposite modulistiche ed utili poster da affiggere in palestra. Tali Raccomandazioni specifiche completano ed integrano, quindi, i contenuti del Manuale Operativo che ha, invece, una connotazione di carattere più generale essendo focalizzato sulla valutazione del rischio e sulla sicurezza.

Il Manuale Operativo e le Raccomandazioni specifiche, così come lo spazio virtuale di “FIJKAM Cares”, sono strumenti che la Federazione sta adottando per dare supporto fattivo alle realtà territoriali che, sappiamo, stanno facendo del loro meglio per affrontare questa crisi con l’impegno e la passione che da sempre le contraddistinguono. A maggior supporto la Federazione ha sottoscritto una polizza integrativa volta a tutelare le nostre Società Sportive affiliate dai rischi legali connessi alla diffusione del Covid-19, prodotto assicurativo di cui sarà data notizia a breve.

Con l'obiettivo di spiegare ed illustrare l'applicabilità operativa del Manuale e delle Raccomandazioni La Federazione ha organizzato un webinar tenuto dal Vicepresidente Gianni Morsiani e da Nikita Taramelli, in programma il 23 maggio alle ore 15.00, sul canale YouTube Fijlkam Official Channel a questo link https://bit.ly/2LIYwsr

Link Utili

Manuale Operativo per l'Esercizio Fisico e lo Sport in emergenza COVID-19 (Word editabile)

Modulistica Fijlkam Cares

Lettera del Presidente

Linee-Guida per l’esercizio fisico e lo sport

Manuale Operativo per l’Esercizio Fisico e lo Sport in emergenza COVID-19

Link al Webinar illustrativo del 23 maggio per l'applicabilità operativa del Manuale e delle Raccomandazioni

ICS - Erogazione mutui destinati alla base del mondo sportivo

Roma 6 maggio 2020 - A seguito dell’emanazione del D.L. 8 aprile 2020 n. 23, il Governo ha creato e finanziato il Comparto Liquidità del Fondo di Garanzia e del Fondo Contributi Interessi in gestione all’Istituto per il Credito Sportivo (articolo 14 del summenzionato decreto), che consente di erogare mutui – senza garanzie e a tasso 0 - destinati alla base del mondo sportivo, duramente colpito dalle conseguenze dell’emergenza sanitaria ed economica in atto.

In questo contesto, l’Istituto per il Credito Sportivo ha attivato tutte le procedure necessarie per offrire questo tipo di servizio, collaborando con l’Ufficio per lo Sport della Presidenza del Consiglio, con il comune obiettivo di rendere accessibile l’opportunità ai soggetti interessati nel più breve tempo possibile.

L’Istituto, pertanto, ha previsto in favore delle Associazioni Sportive Dilettantistiche e delle Società Sportive Dilettantistiche iscritte al registro CONI da almeno un anno - ai sensi del decreto - la concessione di finanziamenti, destinati a far fronte alle esigenze di liquidità correlate all’emergenza COVID-19, con le seguenti caratteristiche:

  • importo: da un minimo di 3.000 Euro a un massimo di 25.000 Euro, nella misura massima consentita del 25% del fatturato dell’ultimo bilancio o delle entrate dell’ultimo rendiconto (in entrambe i casi, almeno 2018), regolarmente approvati dalla società o dalla associazione;
  • durata: 6 anni, dei quali 2 di preammortamento e 4 di ammortamento; 
  • pagamento prima rata: dopo i 2 anni di preammortamento;
  • tasso d’interesse: totale abbattimento degli interessi per l’intera durata del finanziamento, da parte del Fondo Contributi Interessi - Comparto Liquidità;
  • garanzia: 100 % del finanziamento da parte del Fondo di Garanzia - Comparto Liquidità. 

Il prodotto, unitamente a tutte le specifiche ed alla documentazione necessaria, sarà reso disponibile non appena concluso l’iter formale del Decreto Ministeriale, già sottoscritto dal Ministro Spadafora, che definisce i criteri di funzionamento del Fondo di Garanzia – Comparto Liquidità, ai sensi dell’art.14 del Decreto Liquidità.

Nei prossimi giorni, quindi, le Società ed Associazioni Sportive potranno accedere alla richiesta di finanziamento collegandosi all’homepage del sito www.creditosportivo.it nella sezione dedicata alle misure di sostegno collegate all'emergenza epidemiologica Covid-19, compilando il modulo online.

Tra i documenti da allegare è prevista una lettera di attestazione da parte della Federazione che certifichi che la Società Sportiva è affiliata da almeno 1 anno ed è in regola con i pagamenti degli impegni associativi. 

L’Istituto per il Credito Sportivo metterà a disposizione a breve il numero verde 800 608 398 e la mail infoemergenzacovid19@creditosportivo.it appositamente dedicati all’iniziativa, per fornire le necessarie informazioni e gli adeguati supporti ai soggetti interessati.

Elenco Atleti di Interesse Olimpico ed Internazionale

Roma 5 maggio 2020 -  La Federazione comunica ufficialmente la lista degli atleti di interesse Olimpico, Internazionale e giovanile che saranno autorizzati ad allenarsi, secondo le disposizioni dell'ultimo DPCM del 26 aprile 2020. Si evidenzia come la graduale ripresa delle attività sportive si dovrà svolgere garantendo le prioritarie esigenze di tutela della salute e della sicurezza, consentendo le sessioni di allenamento a porte chiuse degli Atleti nel pieno rispetto delle norme di distanziamento sociale e senza alcun assembramento.

Clicca qui per la lista completa

Modalità di svolgimento degli allenamenti per gli sport individuali

Roma 4 maggio 2020 - Trasmettiamo in allegato il documento recante “ Linee-Guida ai sensi dell’art. 1, lettere f e g del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 26 aprile 2020. Modalità di svolgimento degli allenamenti per gli sport individuali ”, trasmesso in mattinata dal CONI e predisposto dall'Ufficio Sport della Presidenza del Consiglio dei Ministri.

Da una prima lettura delle Linee Guida, si evidenzia come la graduale ripresa delle attività sportive si dovrà svolgere garantendo le prioritarie esigenze di tutela della salute e della sicurezza, consentendo le sessioni di allenamento a porte chiuse degli Atleti riconosciuti di Interesse Nazionale delle discipline sportive individuali esclusivamente nel pieno rispetto delle norme di distanziamento sociale e senza alcun assembramento.

Con l’occasione si ribadisce che, in questo contesto, gli Atleti FIJLKAM riconosciuti di Interesse Nazionale sono esclusivamente  gli Atleti maggiorenni che fanno parte delle Squadre Nazionali di Judo, Lotta e Karate, ovvero gli Atleti appartenenti agli elenchi del Progetto Tokyo/Interesse Olimpico e di Interesse Internazionale.

Contestualmente, la Federazione ha avviato la predisposizione di un "Manuale Operativo per Attività Sportive Indoor in emergenza COVID-19" che presenta indicazioni sanitarie, operative ed organizzative declinate in base alle specifiche esigenze delle discipline federali. Pertanto, non appena recepite le ulteriori indicazioni fornite dalle Linee Guida della Presidenza del Consiglio, il Manuale Operativo verrà pubblicato e diffuso con le consuete modalità.

Clicca qui per il documento completo

In stand-by la ripresa degli allenamenti

Roma 3 Maggio 2020 - Con riferimento alla possibile riapertura delle attività sportive da domani, 4 maggio, la FIJLKAM comunica che, finché non saranno emanate apposite Linee-Guida nazionali (riguardanti gli adempimenti relativi alle misure di sincurezza anti Covid-19) - predisposte a cura dell’Ufficio per lo Sport della Presidenza del Consiglio dei Ministri, su proposta del CONI e del CIP, sentita la Federazione Medico Sportiva Italiana e le Federazioni Sportive Nazionali interessate, ai sensi di quanto previsto nell’Art. 1 comma 1, lettera g) del DPCM del 26 aprile 2020 (che ha valenza fino al 17 maggio p.v.) non potrà essere autorizzata la ripresa delle attività degli Atleti definiti di Interesse Nazionale.
A tale riguardo precisiamo che, dalle informazioni assunte al momento, per Atleti di Interesse Nazionale si intendono gli Atleti maggiorenni che fanno parte delle Squadre Nazionali di Judo, Lotta e Karate, ovvero gli Atleti appartenenti agli elenchi del Progetto Tokyo/Interesse Olimpico e di Interesse Internazionale. Maggiori chiarimenti al riguardo saranno forniti auspicabilmente nel corso della giornata di domani, 4 maggio 2020.

I dt azzurri a confronto su Tokyo 2020. Mornati, cogliamo opportunità da questa emergenza

Criticità, ma anche opportunità da cogliere per ripensare lo sport di alto livello al tempo del coronavirus e per preparare al meglio i Giochi Olimpici di Tokyo. Lo sport italiano guarda al futuro e prova a ripartire dopo il lockdown che ha fermato gli atleti azzurri di alto livello e i direttori tecnici delle varie Nazionali si sono ritrovati via web al seminario “Tokyo 2020, la ripresa delle attività di alto livello tra criticità ed opportunità. Esigenze e proposte operative” organizzato dall’Area della Preparazione Olimpica del CONI, attraverso l’Istituto di Scienza dello Sport.


“Grazie all’Istituto di Scienza dello Sport possiamo sfruttare questo momento per fare una riflessione collettiva - ha dichiarato il Segretario Generale del CONI, Carlo Mornati in apertura del seminario -. Ringrazio tutti DT per gli spunti offerti per ripartire. Ho insistito affinché fossero messe tra le criticità infinite anche delle opportunità che dobbiamo saper cogliere. Le Olimpiadi le vince chi sa adattarsi meglio, si vincono su un dettaglio e almeno noi che siamo la punta dell’iceberg sportivo dobbiamo vedere questo momento con quello spirito di positività che gli altri non vedono. Dopo il DPCM di ieri, dal 4 maggio gli atleti possono cominciare a fare qualcosa e viviamo queste due settimane fino al 18 maggio come una ripartenza collettiva anche per gli sport di squadra”. Lo sport prova a ripartire e il CONI, nel rispetto delle normative, per quanto possibile e, seppure a regime ridotto, metterà a disposizione i Centri di Preparazione Olimpica di Roma, Formia e Tirrenia.


“Oggi abbiamo presentato al Governo un report per non farci trovare impreparati – ha aggiunto Mornati riferendosi al report “Lo Sport riparte in sicurezza” sviluppato con il Politecnico di Torino e consegnato al Ministro per lo Sport Vincenzo Spadafora -. La ripresa delle attività sportive è in capo al Governo, ma noi abbiamo provato a dare tutti gli elementi possibili in modo che chi decide avesse un quadro globale sull’incidenza dei rischi di tutte le discipline. È venuto un lavoro estremante ben fatto. È indiscutibile che tutto sarà molto più complesso, ma anche lo sport deve adattarsi nel più breve tempo possibile. Siamo tutti concentrati su Tokyo ma cerchiamo di sfruttare questo momento per arrivare prima ad organizzarci nel miglior modo possibile perché non sarà più come prima”. Mornati ha quindi sottolineato lo stretto legame tra sport di vertice e di base. “Il 98% degli atleti olimpici si allena in società governate da volontari. Dobbiamo mettere in sicurezza le associazioni sportive e metterci dentro i nostri atleti di livello”.


Il momento di approfondimento, moderato e sviluppato da Giampiero Pastore, Responsabile della Scienza e Sport del CONI, ha visto la partecipazione di Alessandro Donati - Metodologia dell’allenamento Scienza Dello Sport CONI, Pierluigi Aschieri – Direttore Tecnico Karate Fijlkam, Gianlorenzo Blengini - Direttore Tecnico Pallavolo Maschile Fipav, Cesare Butini - Direttore Tecnico Nuoto FIN, Alessandro Campagna - Direttore Tecnico Pallanuoto Maschile FIN, Enrico Casella - Direttore Tecnico Ginnastica Artistica Femminile FGI, Davide Cassani - Direttore Tecnico Ciclismo FCI, Franco Cattaneo - Direttore Tecnico Canottaggio FIC, Andrea Cipressa - Direttore Tecnico Fioretto FIS, Valter Di Salvo - Responsabile Area Performance e Ricerca FIGC, Antonio La Torre - Direttore Tecnico Atletica Leggera FIDAL e Cesare Pisoni - Direttore Tecnico Snowboard/Freestyle FISI.


In apertura il Professor Alessandro Pezzoli, del Politecnico di Torino ha illustrato ai direttori tecnici il report che certifica i diversi fattori di rischio delle 387 discipline sportive facenti capo al CONI e al Comitato Italiano Paralimpico. “Il CONI sta facendo un grande lavoro, con una visione di gruppo estremamente avanzata. Stiamo affrontando la diffusione di un virus visto come malattia che investe la comunità e solo con una visione di insieme si potrà ripartire in modo intelligente. Nella Fase 2 e poi nella 3 servirà partire con metodo, è inutile partire senza una pianificazione. Questo lavoro è veramente un’innovazione nel panorama sportivo a livello mondiale e si nota la volontà di ripartire con metodo logico per svolgere al meglio e in sicurezza l’attività sportiva”.


Alessandro Donati, Metodologia dell’allenamento Scienza Dello Sport CONI, ha evidenziato come occorra “essere pronti alla ripresa senza esporsi ad eventuali rischi” e ha illustrato come, negli allenamenti serva “puntare sulla varietà” evitando la “sommazione di carichi ai quali il soggetto non è abituato per non indebolire le difese immunitarie”.


Nel corso del Seminario i vari DT hanno manifestato le criticità ed evidenziato le opportunità che scaturiranno da un cambiamento così importante e le conseguenze sulla preparazione e sulle modalità di avvicinamento ai Giochi Olimpici e alle altre principali manifestazioni sportive internazionali.


Blengini, CT dell’Italvolley già qualificata per Tokyo, ha ammesso: “Ci saranno grandissime difficoltà ma abbiamo il dovere di provarci a portare i nostri atleti nel percorso che ci porterà a Tokyo Il nostro sport ha diverse criticità perché è uno sport di squadra e perché il pallavolista ha difficoltà a considerare nello specifico allenante quello che può essere fatto a casa. Stiamo parlando atleti di due metri con esigenze importanti dal punto di vista muscolare. Non potendolo fare in una palestra pesi attrezzata o in un impianto, il concetto di allenamento e adattamento è molto difficile per atleti di questo tipo. Noi abbiamo per regolamento l’obbligo di passarci la palla. Come possiamo comportarci in uno sport in cui c’è necessità di interazione? Questo rende la situazione ancora più critica. Dobbiamo cercare soluzioni di creatività e adattamento. Bisogna capire però quando potremo tornare alla base del nostro sport: lavorare in gruppi e dobbiamo cercare di ridare continuità agli atleti per arrivare più performanti possibile. Prima di tutto c’è la salute delle persone”.


Condivide parte dei problemi un altro sport di squadra come la pallanuoto. “Io sono ottimista di natura e cerco di cogliere opportunità da una crisi, da una sconfitta ma è chiaro che non possiamo non fare una fotografia sulla situazione attuale – le parole di Campagna, CT del Settebello, già con il pass per il Giappone -. Se non si risolve problema a livello societario tutto il sistema rischia di crollare. I nostri club sono disperati. Dobbiamo batterci tutti per far ripartire quanto prima l’attività di base che permette al campione di potersi allenare. Senza, il campione avrà possibilità di allenarsi poche settimane, perché tutti i costi degli impianti sarebbero a carico della Federazione. Stiamo cercando di tenere i ragazzi concentrarti sull’obiettivo di vincere l’olimpiade ma sappiamo che i nostri competitor hanno già ripreso ad allenarsi. Partiamo da situazioni svantaggiate, ma abbiamo fatto un allenamento domestico curato anche con dirette video per le esercitazioni ma ci sono stati diversi sbalzi d’umore, anche i miei atleti fanno parte del 30% italiani che iniziano avere insonnia, ansie. La cosa più difficile per noi è fare allenamenti senza avere la motivazione dell’appuntamento sportivo, della partita, ma i nostri ragazzi hanno una grandissima voglia di buttarsi in piscina”.


Acqua che manca anche agli azzurri del nuoto. “Le criticità sono quelle dell’alto livello e quelle di base, due facce della stessa criticità - ha ammonito il DT Butini -. L’attività dello sport è fatta dalle società, il vero motore dell’alto livello. Nella nostra federazione abbiamo cinque discipline olimpiche e  più di 1500 società che hanno come comune denominatore l’acqua. Se non ripartono le nostre società inutile parlare dell’alto livello. Tra le criticità dell’alto livello c’è stata la difficoltà di accettare il posticipo dei Giochi. Noi siamo tra i più penalizzati, ci manca l’acqua. Abbiamo dato ai ragazzi indicazioni per il mantenimento della condizione. Non siamo abituati ad avere atleti che hanno subito uno stop addirittura di 8 settimane. Il Il rinizio dovrà essere molto graduale, senza avere fretta di accelerare”.

Casella, DT della ginnastica artistica femminile, ha evidenziato le difficoltà del proprio sport. “Nel momento in cui andiamo a lavorare indoor le palestre sono piene di attrezzature in contatto con tutti. Posso tenere distanziati gli atleti ma poi l’attrezzo viene toccato. Il problema è se ogni volta che si utilizzano le attrezzature occorre porre in atto sanificazione potrebbe essere un problema. L'atleta interagisce con la struttura, con l’impianto. Se penso alla mia disciplina abbiamo bisogno di grandi numeri di ripetizioni, il gesto tecnico. Poi parlando di ritmica, possono fare un lavoro tecnico individuale ma è necessario avere un luogo dove poter fare dei lanci. Bisogna al più presto capire le condizioni con cui possiamo controllare il nostro allenamento, salvaguardando la salute. Non poter compiere gesti tecnici potrebbe avvenire un decadimento che non è difficile da recuperare”.


Necessita dell’impianto anche il ciclismo su pista. “Anche io sono preoccupato per la nostra base – ha detto Cassani, DT dell’Italbici -. Diverse società con il Coronavirus non avranno le risorse per andare avanti. Dobbiamo aiutare queste società perché senza volontari e gli sponsor non possiamo andare da nessuna parte. Il ciclismo ha la possibilità di allenarsi con la tecnologia e i rulli e i ragazzi riescono ad allenarsi anche in compagnia anche se iniziano ad essere stanchi e stressati. Per Tokyo non sono particolarmente preoccupato perché i ragazzi si stanno allenando e dal momento in cui potranno tornare in strada avranno due mesi in vista delle corse. Per la pista dal 4 maggio a Montichiari stiamo cercando di capire come fare gli allenamenti, non potremo allenarci con il quartetto ma stiamo studiando tutto quello che serve per garantire la massima sicurezza ai nostri ragazzi”.


Per l’atletica ha parlato il DT La Torre. “Noi raccomanderemo ai nostri long distance e runners che hanno sofferto più di altri questo blocco che è importante mantenere alta l’intensità ma dovremo stare attenti che questo virus ha velocità nell’attaccare il sistema immunitario e potrebbe trovarsi spalancata la strada dall’indebolimento. Anche un piccolo stimolo allenante può ridurre gli effetti negativi del detraining. La nostra vita dopo non sarà più uguale, lo sport che abbiamo vissuto fino adesso dobbiamo in parte dimenticarcelo e in parte dobbiamo riprenderlo con strumenti diversi”.


“Noi abbiamo fatto bene nei tre anni precedenti, un’interruzione prolungata della preparazione ci metterà in un decondizionamento difficilmente recuperabile in tempi brevi – ha ammonito Cattaneo, del canottaggio -. La preparazione in casa non è una preparazione. Abbiamo bisogno del contatto con l’acqua e con i remi. Più si allunga questo tempo e più ci vorrà del tempo per tornare ai nostri livelli. È un dramma ma non piangiamoci addosso, cerchiamo di cogliere le opportunità che ci si presentano. Nel canottaggio abbiamo creato una serie di appuntamenti  per tenere legata la nostra community al nostro sport”.


“Nella scherma l’alto livello non può prescindere dalla base, le società sono le fondamenta - è l’intervento di Cipressa, DT del fioretto -. Da queste società nascono ragazzi che diventano atleti importanti. Sono molto preoccupato che questa defezione olimpica ci creerà molte difficoltà. L’Olimpiade non solo è il palcoscenico più importante ma si buttano anche le basi per nuove iscrizioni e per portare nuovi atleti all’interno dei gruppi nazionali. Nella scherma non abbiamo centri federali, gli atleti crescono e si allenano nelle loro società. I ragazzi hanno vissuto bene questo passaggio di un anno olimpico. Sono fiducioso. La scherma però non può prescindere dal gesto tecnico, non basta la preparazione atletica. Siamo uno sport individuale ma anche di squadra, di contatto. Possiamo immaginare delle situazioni semplici per evitare dei fattori di rischio, ma evitare il contatto durante un assalto è impossibile”.


“Gli sport di combattimento hanno una loro specificità - ha aggiunto Ascheri, Dt del Karate -. Abbiamo fatto un’analisi su quello che era possibile fare da casa e abbiamo limitato il campo al lavoro su equilibrio e precisione e alla rimozione delle lacune personali nella preparazione fisica. Alcuni atleti hanno vissuto poi lo shock di essere a pochi punti dalla qualificazione e non sappiamo nemmeno se queste riprenderanno. Per noi sarebbe difficile l’uso delle mascherine perché sotto sforzo la ventilazione polmonare aumenta moltissimo”.


Il discorso Tokyo non riguarda calcio e sport invernali, ma le difficoltà restano per tutti.
“Sono dispiaciuto per il rinvio di Tokyo 2020 e degli Europei di calcio non solo per atleti e staff ma per tutte le persone. Alla sofferenza delle persone si aggiunge la mancanza di distrazioni che arrivavano settimanalmente dal mondo dello sport – ha detto Di Salvo, responsabile Area Performance della Federcalcio -. Dobbiamo lavorare perché gli atleti tornino ad allenarsi e poi alle competizioni, ovviamente in sicurezza. Dovremo definire criteri di allenamento strutturandolo per fasi, quattro fasi partendo da un riadattamento generale. Sarebbe auspicabile che i calciatori possano fare un allenamento individuale, poi la seconda fase con l’allenamento specifico ed esercitazioni di squadra dal 18 maggio, la terza fase precompetitiva in cui si cerca di far acquisire all’atleta ritmo e minuti di gioco e l’ultima fase è quella competitiva. I calciatori saranno esposti a un numero importante di partite e il nostro compito è proporre le giuste strategie. Visto il momento straordinario dobbiamo adottare protocolli straordinari. Molto importante è l’aumento delle sostituzioni dei giocatori, un break di 3 minuti che favorisca il recupero dell’atleta e consentire alle squadre di convocare un numero maggiore di giocatori. Almeno per il primo blocco di partite potrebbe essere definito un massimo minutaggio per ogni calciatore, per raggiungere il picco della performance. Parallelamente al lavoro delle commissioni medico scientifiche noi dell’area tecnica dovremmo lavorare sulle strategie che consentano ai nostri atleti di tornare ad allenarsi e a competere ad alto livello”.


“La nostra situazione è molto diversa – ha esordito Pisoni, DT Snowboard/Freestyle- perché in qualche modo abbiamo terminato la stagione anche in maniera rocambolesca, con risultati mai ottenuti prima. La nostra Federazione è molto grande con caratteristiche estremamente varie e all’interno ci sono sport completamenti diversi. La nostra federazione inoltre è strettamente interconnessa con il sistema montagna e le attività turistiche. Per gli allenamenti abbiamo il vantaggio di essere uno sport individuale, non abbiamo nessuna preclusione nell’utilizzo dei dispositivi di sicurezza. Per contro abbiamo criticità nell’utilizzo di alcuni impianti di risalita, i viaggi per il raggiungimento delle sedi e dipendiamo dalle strutture alberghiere. Abbiamo i campionati del mondo in Cina nel 2021, ma c’è un grosso punto di domanda su tutta la Coppa del Mondo ma dobbiamo pensare delle strategie per essere pronti ad affrontare le prime gare. Abbiamo fatto sempre differenza lavorando sui nostri ghiacciai italiani, ma non abbiamo indicazioni sull’apertura. È un grosso punto di domanda”.

 

(Fonte CONI)

Consegnato al Ministro Spadafora il report del Politecnico di Torino “Lo sport riparte in sicurezza”

Nel corso della riunione informale della Giunta del CONI, tenuta questa mattina, il Presidente Giovanni Malagò ha informato i membri di aver inviato al Ministro per le Politiche Giovanili e lo Sport, Vincenzo Spadafora, il report del Politecnico di Torino, titolato: “Lo Sport riparte in sicurezza”. Il Presidente Malagò, illustrando il documento, ha ringraziato il Segretario Generale, Carlo Mornati, che con il suo staff ha lavorato in questi giorni per portare a termine un lavoro di 404 pagine, comprensivo di numerosi allegati.

Come accade per l’Inail con l’elenco Ateco (attività economiche), questo studio serve per certificare i diversi fattori di rischio delle 387 discipline sportive facenti capo al CONI e al Comitato Italiano Paralimpico, fornendo indicazioni e azioni di mitigazione che possano accompagnare la ripresa dell’attività agonistica, quando sarà finito il lockdown, in virtù delle specificità proprie di ciascuna disciplina, con carattere temporaneo e strettamente legate alla fase di emergenza, sebbene alcune potranno essere utili anche ad emergenza superata.

D’intesa col Comitato Italiano Paralimpico, è stato quindi richiesto alle Federazioni Sportive Nazionali, alle Discipline Sportive Associate e agli Enti di Promozione Sportiva - che hanno prontamente fornito la più piena collaborazione - di compilare un questionario analitico predisposto sulla base di un modello di analisi di rischio.

Il modello proposto evidenzia per ciascuna disciplina sportiva gli aspetti valutativi della distanza, dei dispositivi di protezione e della possibilità di utilizzo di tecnologie applicate allo sport (cosiddetta digitalizzazione).

È stato chiesto di indicare per ogni singola voce - applicata a ciascuna disciplina sportiva e con riferimento al luogo di pratica, nonché alla natura dell’evento (allenamento/gara) - il relativo fattore di rischio dove: 0= inesistente; 1=scarso; 2=medio; 3=alto; 4=elevato.

Con il Politecnico di Torino è stato sviluppato il “Rapporto lo sport riparte in sicurezza” per consentire ai vari stakeholder di procedere ad un self assessment (ovvero un’autovalutazione), secondo una metodologia basata su rilevanze tecnico-scientifiche, necessario per l’analisi accurata delle attività che si svolgono in un sito sportivo, del personale che opera, dell’organizzazione dell’attività sportiva, del lay-out del sito, alla luce del modello sportivo organizzato italiano facente capo al CONI e/o al CIP e delle organizzazioni sportive da loro riconosciute.


I protocolli d’emergenza hanno previsto nuove regole da mettere in atto, quali gli spostamenti delle persone, limitati ai soli bisogni assolutamente necessari e il distanziamento sociale: rimanere lontani dagli assembramenti e dallo spazio personale altrui.

Il CONI ha da subito offerto il proprio contributo al decisore politico per l’individuazione dei fattori di rischio nello specifico settore sportivo. Sarà poi il Governo a decidere i modi e i tempi della progressiva ripresa di allenamenti e gare dei diversi sport, garantendo adeguati livelli di tutela della salute e sicurezza di tutti, come già fatto per altri settori importanti della vita del Paese. Infatti il titolo dell’iniziativa realizzata dal Politecnico di Torino è “Ognuno protegge tutti”, tenendo conto dei diversi fattori di rischio di ogni disciplina sportiva.

Per assicurare la ripartenza in sicurezza con gli allenamenti, il Report è integrato con il protocollo di screening ad hoc e le raccomandazioni elaborati dalla Federazione Medico Sportiva Italiana (FMSI), in qualità di Federazione medica del CONI e unica Società Scientifica accreditata dal Ministero della Salute per la Medicina dello Sport.

È opportuno sottolineare che per sito sportivo – sia per gli allenamenti sia per le competizioni – si intende indifferentemente ogni locale o insieme di locali destinato allo svolgimento di esercizi sportivi (atletici, ginnici, di pratica motoria) fornito degli attrezzi necessari, di spogliatoi, di impianti igienici e docce ovvero ogni impianto che rappresenta un insieme di uno o più spazi di attività sportiva dello stesso tipo o di tipo diverso, che hanno in comune i relativi spazi e servizi accessori, preposto allo svolgimento di manifestazioni sportive.

Il Rapporto è così strutturato:
1. INQUADRAMENTO DEL RISCHIO
2. NORMATIVA E ATTI DI INDIRIZZO DI RIFERIMENTO
3. CRITERI DELLA VALUTAZIONE DEL RISCHIO
4. ANALISI SPECIFICA DEL SITO SPORTIVO
5. MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE
6. INFORMAZIONE, FORMAZIONE E ADDESTRAMENTO: DEFINIZIONE DI ADEGUATI PROTOCOLLI E STRUMENTI
7. SORVEGLIANZA SANITARIA E MONITORAGGIO DEI CASI POSITIVI
8. DEFINIZIONE DEL SISTEMA DI VIGILANZA
9. STESURA DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE PER I RISCHI INTERFERENZIALI (IN CASO DI FORNITORI ESTERNI)
10. APPLICAZIONE DELLE BUONE PRASSI A CASI STUDIO (BETA TESTING) PER ALCUNE DISCIPLINE OLIMPICHE E PARALIMPICHE (BASKET, PALLAVOLO, CORSA DI VELOCITÀ, MEZZOFONDO E FONDO, TENNIS, VELA, TIRO CON ARCO, SCHERMA, JUDO).

(Fonte CONI)

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