Italia a secco nella prima giornata ai Mondiali di Kata a Cracovia
Si è disputata a Cracovia la prima giornata del Campionato del Mondo di Judo Kata e, per la squadra italiana, due coppie hanno conquistato un posto nella finale del Ju no Kata. Si tratta di Laura Bugo-Barbara Bruni Cerchier, e di Carlotta Franzina e Camilla Franzina che hanno poi terminano la finale rispettivamente al quinto e sesto posto. Laura Bugo e Barbara Bruni Cerchier hanno presentato un’ottima esecuzione e la medaglia di bronzo è rimasta a soli cinque punti di differenza. Una prova della quale possono ritenersi soddisfatte nonostante la comprensibile amarezza per la medaglia sfuggita per poco. Il giudizio degli arbitri si accetta in ogni caso e si farà ritorno a casa per lavorare per continuare a migliorarsi.
Delle altre coppie salite sul tatami oggi, molte hanno affrontato la prima o seconda esperienza ad un mondiale, la strada dunque è soltanto all’inizio e quella appena vissuta è un momento di maturazione in vista dei prossimi impegni. Soprattutto per quanto riguarda le giovani coppie dell’under 23, entrambe alla prima esperienza mondiale. È doveroso sottolineare la prestazione della coppia Tommaso Rondinini e Mauro Collini, i quali vantano nel palmares un argento e un bronzo mondiale, oltre a tre titoli europei open e di categoria d’età, ma che sono stati costretti ad eseguire il kata a ruoli invertiti a causa di un infortunio non ancora completamente recuperato di Rondinini. Nonostante ciò la coppia ha effettuato un’ottima esecuzione, lasciando immaginare che se avessero avuto la possibilità di presentarsi come sempre, la medaglia per l’Italia non sarebbe sfuggita. Un ultimo rammarico è quello per l’assenza di Andrea Fregnan e Piero Corcioni, in seguito all’infortunio alla spalla che Fregnan rimediò al Campionato d’Europa, la coppia azzurra indicata fra le favorite non ha potuto partecipare.
Domani sono in programma il Kodokan goshin Jutsu ed il Kime no kata con altre tre coppie italiane in gara. Per quanto riguarda il Maestro Gianni Strazzeri, presente a Cracovia nella veste di arbitro, oggi ha operato nelle eliminatorie di Ju no Kata e Nage no Kata e nella finale del Nage no Kata.
Ju-No Kata Finale: 1) Alina Zaharia-Alina Cheru (Rou), 409,0; 2) Alessandro Nuzzi Herrero-Andrea Nuzzi Herrero (Esp), 408,5; 3) Wolfgang Dax Romswinkel-Ursula Loosen (Ger), 405,5
5) Laura Bugo-Barbara Bruni Cercher (Ita), 403,0; 6) Carlotta Franzina-Camilla Franzina (Ita), 395,0
Ju-No Kata Gruppo 1: 1) Alina Zaharia-Alina Cheru (Rou), 404,0; 2) Mathieu Coulon-Carole Heras (Fra), 398,0; 3) Carlotta Franzina-Camilla Franzina (Ita), 388,0
Ju-No Kata Gruppo 2: 1) Wolfgang Dax Romswinkel-Ursula Loosen (Ger), 429,5; 2) Alessandro Nuzzi Herrero-Andrea Nuzzi Herrero (Esp), 399, 0; 3) Laura Bugo-Barbara Bruni Cerchier (Ita), 390,0
Nage no kata 5G (Finale-U23): 1) Victoria Kraska-Dylan Meddour (Fra), 401,5; 2) Zacharie Pauchon-Al Pauchon (Sui), 398,5; 3) Sonja Schacht-Bennett Brandes (Ger), 393,5
Nage no kata 5G (Gruppo 1-U23): 1) Victoria Kraska-Dylan Meddour (Fra), 380,5; 2) Sonja Schacht-Bennett Brandes (Ger), 379,0; 3) Matteo Fantozzi-Manuele Fantozzi (Can), 368,0
5) Giulia Poccobelli-Francesca Benatti (Ita), 320,5
Nage no kata 5G (Gruppo 2-U23): 1) Julien Vincent-Hector Vincent (Fra), 391,0; 2) Aleksandra Masternak-Patryk Urban (Pol), 390,5; 3) Zacharie Pauchon-Al Pauchon (Sui), 386,5
5) Sofia Gliemmo-Gabriele Ortini (Ita), 376,0
Katame No Kata (Finale): 1) Tycho Van Der Werff-David Lefevere (Ned), 405,5; 2) Miriam Sikora-Christian Steinert (Ger), 401,5; 3) Shane Rooney-Xiao Kang Hu (Can), 400,0
Katame No Kata Gruppo 1: 1) Shane Rooney-Xiao Kang Hu (Can), 401,0; 2) Eloy Carlos Rodriguez Matysek-Emmanuel Augeraud (Fra), 394,0; 3) Tycho Van Der Werff-David Lefevere (Ned), 392,5
8) Massimo Cester-Davide Mauri (Ita), 382,5
Katame No Kata Gruppo 2: 1) Nicolas Fourmaux-Jean Daniel Nguyen Van Loc (Fra), 406,5; 2) Miriam Sikora-Christian Steinert (Ger), 387,0; 3) Peter Goosens-Jelle Van Roosendaal (Ned), 386,5
5) Michael Chiara-Marco Corvetti (Ita), 385,0
Nage No Kata Gruppo 1: 1) Yosuke Akasaka-Daisuke Wakana (Jpn), 423,0; 2) Antonio Marin Gomez Nieves-Eduardo Ayala Torrado (Esp), 399,5; 3) Edwim Gomez-Gerardo Restrepo (Col), 398,5
9) Gino Gianmarco Stefanel-Alessandro Cugini (Ita), 372,5
Nage No Kata Gruppo 2: 1) Glatenferd Escobar-Miguel Bermudez (Col), 403,5; 2) Maik Van Der Hulst-Kevin Van Der Hulst (Ger), 396,5
6) Tommaso Rondinini-Mauro Collini (Ita), 388,0
Azzurri in partenza per Praga e da giovedì via con gli Europei Juniores
È partito oggi il primo gruppo di atleti che a partire da giovedì sarà impegnato nell’UNYP Arena a Praga per i Campionati Europei Juniores ai quali partecipano 351 atleti di 39 nazioni. La squadra, in seguito all’infortunio di Erica Simonetti, è composta da diciassette atleti ed è guidata dai tecnici Vito Zocco, Salvatore Ferro e Gianluca Accogli. Il programma delle gare prenderà il via giovedì 15 settembre con le categorie femminili -48 kg, -52 kg, -57 kg e maschili -60 kg, -66 kg, proseguirà venerdì (F -63 kg, -70 kg; M -73 kg, -81 kg) e sabato (F -78 kg, +78 kg; M -90 kg, -100 kg, +100 kg), mentre la domenica è riservata alla gara a squadre miste cui l’Italia non è iscritta.
Nell’edizione 2021 (della quale si riporta una foto), disputata a Lussemburgo, il medagliere azzurro registrò tre medaglie di bronzo andate al collo di Assunta Scutto (48), Sara Lisciani (63) e Vincenzo Pelligra (73) con tre quinti (Federica Silveri, Veronica Toniolo, Luigi Centracchio) e due settimi posti (Giulia Carnà, Asya Tavano).
Gli orari per le giornate di gara sono: h 10 per eliminatorie, recuperi, semifinali; h 16 per blocco delle finali.
La squadra azzurra. M: Manuel Parlati (60), Valerio Accogli (66), Luigi Centracchio, Vincenzo Pelligra (73), Bright Maddaloni Nosa (81), Gabriele Sammartino, Emilio Tindaro Bongiorno (90), Daniele Accogli, Jean Carletti (100); F: Asia Avanzato, Giulia Giorgi (48), Alessia Tortorici (52), Carlotta Avanzato, Chiara Zuccaro (57), Agnese Zucco, Sara Lisciani (63), Asya Tavano (+78).
Azzurre scatenate ai Master a Cracovia e lasciano il campo ai Mondiali di kata
L’ultima giornata dei mondiali veterani a Cracovia ha portato con sé il capolavoro della squadra Master femminile, salita per ben otto volte sul podio e lascia il campo alla nazionale di kata, che si appresta a sua volta a disputare il suo campionato del mondo.
Andiamo con ordine e lasciamo spazio all’ultimo report dell’Italia Master Team.
“Ultimo giorno con il botto rosa al mondiale veterani. Le donne protagoniste assolute dell’ultima giornata del mondiale veterani a Cracovia portano a casa un fantastico bottino di 8 medaglie con 9 atlete in gara. L’inno di Mameli risuona per ben due volte per le medaglie d’oro di Aurora Calamo nei 70 kg F7 e Cristina Magini nei +78 kg F4. Argento al collo di Lara Battistella nei 70 kg F2, Andretta Bertone nei 63 kg F4, Alessandra D’Amario nei 52 kg F2. E poi bronzi per Giulia Meinardi al suo esordio fra i master nei 63 kg F1, Ilenia Paoletti nei 63 kg F4 e Tania Volpi nei 57 kg F2.
Tanti gli incontri, gli attacchi, le attese, le emozioni, gli interminabili i minuti di golden score che hanno scandito la conquista di queste medaglie, cercate con tenacia e determinazione da tutte le nostre insuperabili donne veterane. Tanta la preoccupazione quando Sandra Trogu nei 52 kg F6 è caduta malamente ed un infortunio l’ha messa fuori gara. Tanti i momenti vissuti insieme, con il battito di un solo cuore, che è diventato la forza di tutte per stringere i denti anche quando la fatica sembrava insuperabile.
Le emozioni vissute da tutta la squadra in questa intensissima giornata di gara sono riassunte nei commenti delle nostre atlete, riportati di seguito.
Aurora Calamo: “Ero così presa dall’incontro che ci ho messo un po’ a realizzare che avevo vinto, e che avevo conquistato proprio la medaglia d’oro! Ci speravo, e l’emozione è stata fortissima, non è il primo mondiale che vinco, ma mi sono commossa quando ho sentito l’inno!”
Cristina Magini: “Dopo 10 anni che non partecipo ai mondiali posso solo dire di essere felice di aver preso la medaglia d'oro. L'inno che suona per te è sempre un’emozione unica”.
Lara Battistella: “Riconfermare una medaglia non è mai facile e scontato!! L'argento mi lascia sempre l'amaro in bocca soprattutto perché sentivo davvero l'oro alla mia portata!! Nel judo è così, si vince e si perde. Da domani si torna a lavorare per migliorarsi ancora e progredire!!”
Alessandra D’Amario: “Siamo un gruppo stupendo, il movimento master sta prendendo piede e il livello si è alzato tantissimo, sono felice di questo argento anche se ovviamente puntavo all'oro e un po' di rammarico c’è, sapevo che la francese era uno scoglio duro da battere ma l'ho tenuta bene fino in fondo, ci sarà occasione per riprendere il primo posto. La Tadini è stata il massimo come supporto".
Ilenia Paoletti: “Se penso all'infortunio avuto 10 giorni fa, non posso che essere felice per questa medaglia, che non era scontata! Ho solo il rammarico di aver buttato via la semifinale, sarebbe stato bello vedere una finale tutta italiana con Andretta".
Giulia Meinardi: "Non potevo chiedere squadra migliore per affrontare i miei primi Campionati del Mondo. Conquistare una medaglia mi ha dato la possibilità di ringraziare la squadra per il sostegno e la fiducia. Un grazie infinito a Manuela Tadini, impeccabile come coach, e un grazie speciale a Beppe Macri, per la forza che mi ha trasmesso".
Andretta Bertone: "È stata una bella soddisfazione, soprattutto i due ippon fulminanti e l'opportunità di giocarsi il titolo mondiale, è mancato veramente poco... C'è stato tanto lavoro dietro questo risultato, la cosa più bella l'entrata con musica e presentazione da parte dello speaker prima della finale, e tanti italiani che mi hanno sostenuto in ogni modo, come sempre".
Tania Volpi: "L’emozione di arrivare sul podio, di ricevere la medaglia che ripaga tutte le tue fatiche, ma soprattutto la squadra che cresce e si unisce sempre di più come una grande famiglia, sentire il tifo dei tuoi compagni che insieme a te soffrono e ti capiscono, questo è quello che ci dà sempre la carica, questo è il bello del nostro sport”.
In gara anche gli atleti maschili M2: Ianis Lotca al 5° posto nei 100 kg con due begli incontri vinti per ippon , Vincenzo Patanè, Alessandro Muru e Marco Marcheselli nei 66 kg, Riccardo Abate 90 kg.
Medaglia d’oro inoltre per Carla Prado +78 kg F5 sotto la bandiera del Brasile e bronzo per Jessica Zannoni 70 kg F2 che combatte per San Marino.
Al termine dei 4 giorni di gara il medagliere vede l’Italia al 6° posto con 4 ori (Bani e Cucini maschili, Magini e Calamo femminili), 5 argenti (Ricaldone e Invernizzi maschili , D’Amario, Bertone e Battistella femminili), 6 bronzi (Ghiringhelli , Lombardo e Lo Monaco maschili , Paoletti, Volpi e Meinardi femminili), 1 quarto posto (Masella), 7 quinti posti (Acerbi, Lucantoni, Rossi, Valli, Iannone, Lepore, Lotca), 4 settimi posti (Romeo, Mascherucci, Pressello, Masin), in una competizione con 837 atleti di 60 Paesi.
Il tecnico Manuela Tadini fa un bilancio della spedizione: “la gara e’ stata di livello tecnico elevatissimo, soprattutto in alcune categorie maschili in cui era veramente difficile imporsi. Anche le donne avevano avversarie di spessore, che abbiamo studiato come battere tecnicamente e tatticamente. La sensazione più bella in questo mondiale e’ la forza che arriva dalla squadra, dal sostegno del gruppo, che sta diventando sempre più forte ed unito. E vedere concretizzato questo spirito di squadra, sentire le attestazioni di stima e l’affetto che tutti mi hanno continuamente dimostrato in questi giorni, e’ per me la medaglia più bella che si potessi vincere”.
Il capo delegazione Giuseppe Macri: “Una edizione, che con i quasi 900 partecipanti, ha riportato il Mondiale a numeri pre - Covid, mettendo in difficoltà gli organizzatori, soprattutto con la presenza di pubblico, rispetto all'unica tribuna presente. E come da tradizione, la prima (M6/M9) e l'ultima (F1/F9), sono state le giornate più proficue per il nostro medagliere. Ho visto un ricambio generazionale a livello mondiale, che molte Nazioni hanno già avviato e che anche noi dovremmo fare, con più partecipazione di M1/M2. Comunque una bella Nazionale Master, che si diverte, come è giusto che sia, si supporta nei momenti negativi, ma che sa portare a casa tante medaglie, come il gruppo femminile, che ieri ha fatto risalire l'Italia dal 9°al 6° posto. Prossimo appuntamento, per i Master, la finale dei Campionati Italiani 8 - 9 ottobre a Torino”
Al termine dei 4 giorni di gara il medagliere vede l’Italia al 6’ posto con 4 ori (Bani e Cucini maschili, Magini e Calamo femminili) 5 argenti (Ricaldone e Invernizzi maschili , D’Amario, Bertone e Battistella femminili), 6 bronzi (Ghiringhelli , Lombardo e Lo Monaco maschili , Paoletti, Volpi e u femminili), 1 quarto posto (Masella), 7 quinti posti (Acerbi, Lucantoni, Rossi, Valli, Iannone, Lepore, Lotca), 4 settimi posti (Romeo, Mascherucci, Pressello, Masin), in una competizione con 837 atleti di 60 Paesi.
Martedì 13 settembre al via i Mondiali di Kata
Il primo giorno di gara sarà il 13 settembre nel quale gareggeranno il Nage no Kata, il Nage no Kata U23, il Katame no Kata e il Ju no Kata. Il secondo giorno di gara sarà il 14 settembre nel quale gareggeranno il Katame no Kata U23, il Kime no Kata e il Kodokan goshin jutsu.
Le coppie della Nazionale Italiana sono:
NAGE NO KATA
Tommaso Rondinini - Mauro Collini
Gino Gianmarco Stefanel - Alessandro Cugini
KATAME NO KATA
Massimo Cester - Davide Mauri
Michael Chiara - Marco Corvetti
JU NO KATA
Laura Bugo - Barbara Bruni Cerchier
Carlotta Franzina - Camilla Franzina
KIME NO KATA
Enrico Tommasi - Alberto Gainelli
Lisa Vertuani - Maria Cristina Zuccatti De Zordo
KODOKAN GOSHIN JUTSU
Nicola Placidi - Ilaria Placidi
Ubaldo Volpi - Nicola Ripandelli
NAGE NO KATA U23
Sofia Gliemmo - Gabriele Ortini
Giulia Poccobelli - Francesca Benatti
Il Capo Delegazione: Cesare Amorosi
Arbitro: Giovanni Strazzeri
In occasione degli esami sostenuti alla vigilia dei Campionati Mondiali di Kata di Judo, in programma a Cracovia (Polonia) domani e mercoledì 14 settembre, gli arbitri continentali Dino Cremonini e Flavio Poccobelli hanno superato brillantemente l’esame per il conseguimento della prestigiosa qualifica di “Arbitro Mondiale “.
Riccione applaude l’argento di Agro Sylvain ed i bronzi di Gamba e Stangherlin
Una medaglia d’argento nei +100 kg con Lorenzo Agro Sylvain e due di bronzo con Giorgia Stangherlin nei 78 kg e Giacomo Gamba negli 81 kg.
Questo l’ottimo score dell’Italia nella seconda giornata dell’European Open italiana che, per quest’edizione 2022, ha traslocato dal PalaPellicone a Ostia alla Riccione Playhall.
Sono state tutte gare eccellenti quelle dei tre azzurri, a partire dal Lorenzo Agro Sylvain che dopo la vittoria iniziale sul francese Paul Devos si è tolto lo sfizio di schiantare al golden score l’azero Ushangi Kokauri, attuale numero 9 del ranking mondiale. Un’altra vittoria, maturata al golden score con tre sanzioni al francese Tieman Diaby, ha portato Agro ad una finale che non ha disputato con l’ucraino Yakiv Khammo, per risparmiare una spalla in fase di recupero ed arrivare in forma al mondiale.
“Sono venuto a Riccione per ritrovare le sensazioni di gara -ha detto Lorenzo Agro Sylvain- e sinceramente non mi aspettavo andasse così bene, nonostante i problemi alla spalla pian piano ho acquisito sicurezza ed anche se mi sono beccato (sic) la testa di serie numero uno è andato tutto bene. Poi il dolore alla spalla si è fatto sentire ed abbiamo preferito evitare di rischiare, scegliendo di non disputare la finale. Per me che sono di Parma, aver vinto questa medaglia a casa ha un sapore diverso ed è sicuramente bello e dedico questa medaglia, oltre che al Centro Sportivo Carabinieri ed al Kyu Shin Do Kai Parma, che è la mia società di provenienza, al mio maestro Luigi Crescini, la presidente Lucia Rubini, il coach Luca Ravanetti, che mi hanno seguito durante tutta la competizione e mi hanno sempre sostenuto”.
“Sono contento per la gara di oggi -ha detto Giacomo Gamba- perché quest’Open era, secondo me, un gradino sopra rispetto le altre Open. Il livello era tendente all’alto e ho fatto incontri in cui ho sofferto, è stata una gara molto faticosa, ma ho preso questa medaglia e sono contento, sono tanti anni che mi alleno e piano piano inizio a prendere sempre più confidenza e andiamo avanti”.
A chi dedichi questa medaglia?
“Dediche? Ai miei compagni di allenamento, ai miei allenatori, al mio comandante Luigi Guido, ai coach Matteo Marconcini e Giovanni Carollo, i miei compagni di squadra di Brescia ai quali sono ancora molto legato, la mia ragazza, mia mamma e mia sorella che oggi erano qua avendo approfittato di questa gara in Italia e sono contento di aver preso la medaglia qua davanti a loro”.
“Oggi ho faticato un po’ -ha detto Giorgia Stangherlin- perché sono arrivata con il carico di lavoro che stiamo facendo per prepararci al mondiale, però mi sono divertita ed è quello l’importante. In realtà ho affrontato la gara senza il pensiero della medaglia, ma incontro dopo incontro mettendo in gioco sempre il massimo. Questa medaglia la dedico a me stessa in particolare, ma ringraziando il Centro Sportivo Carabinieri ed i tecnici Matteo Marconcini e Giovanni Carollo che ci sostengono e supportano”.
Il commento di Coach Matteo Marconcini: “Oggi è stata un’ottima giornata per noi -ha detto Matteo Marconicini- ma assieme a Giovanni Carollo siamo soddisfatti di entrambe le giornate di questa Open. Al Centro Sportivo abbiamo iniziato un lavoro assieme a Luigi Guido e Felice Romano ed i risultati iniziano ad arrivare e direi che oggi si è visto che siamo presenti e vogliosi di vincere più che mai”.
L’Italia, dunque, chiude l’European Open di casa con 4 medaglie e dodici atleti classificati fra i primi sette, Lorenzo Agro Sylvain, secondo nei +100 kg, Gabriele Sulli (73), Giacomo Gamba (81), Giorgia Stangherlin (78) al terzo posto, Simone Aversa (60), Luca Caggiano (66), Martina Castagnola (52), Miriam Boi (63) al quinto posto, Mario Petrosino (60), Edoardo Mella (73), Carola Paissoni e Flavia Favorini (63) al settimo posto.
Il medagliere stravinto dalla Francia (4-2-6) con Spagna e Azerbaijan sul podio, ha collocato l’Italia al dodicesimo posto e rende merito a tutti gli azzurri che hanno contribuito a costruirlo.
->->-> ULTERIORI APPROFONDIMENTI SU FIJLKAM EMILIA ROMAGNA
Risultati della seconda giornata
81: 1. Frank De Wit (Ned), 2. Nicolas Chilard (Fra), 3. Giacomo Gamba (Ita) e Saeid Mollaei (Aze)
90: 1. Loris Tassier (Fra), 2. Luka Maisuradze (Geo), 3. Li Kochman (Isr) e Stanislav Gunchenko (Ukr)
100: 1. Zelym Kotsoiev (Aze), 2. Mammadali Mehdiyev (Aze), 3. Simeon Catharina (Ned) e Alexandre Iddir (Fra)
+100: 1. Yakiv Khammo (Ukr), 2. Lorenzo Agro Sylvain (Ita), 3. Ushangi Kokauri (Aze) e Jelle Snippe (Ned)
70: 1. Sara Rodriguez (Esp), 2. Mina Agneta Ricken (Ger), 3. Alina Lengweiler (Sui) e Kelly Petersen Pollard (GBr)
78: 1. Fanny Estelle Posvite (Fra), 2. Metka Lobnik (Slo), 3. Giorgia Stangherlin (Ita) e Teresa Zenker (Ger)
+78: 1. Beatriz Souza (Bra), 2. Lea Fontaine (Fra), 3. Sebile Akbulut (Tur) e Helena Vukovic (Cro)
Da Antonio Lo Monaco il settimo podio azzurro ai Mondiali veterani
Terza giornata dei campionati del mondo veterani in Polonia e settima medaglia per la squadra azzurra capitanata da Manuela Tadini e Giuseppe Macrì, ed a conquistarla è stato Antonio Lo Monaco, terzo classificato nei 60 kg M5.
Questo il report dello staff azzurro sulla terza giornata: “Antonio Lo Monaco mette al collo la medaglia di bronzo che incornicia la terza giornata di gara ai mondiali veterani. Antonio vince il primo incontro contrapposto all’ungherese Gondocs per wazari di ouchi gari e si arrende al francese Boubet nell’accesso alle semifinali. Nei recuperi vince contro lo svedese Elisson per somma di sanzioni, mentre la finale per il bronzo è uno spettacolo, con due wazari piazzati all’avversario Bahodurov del Tajikistan, prima di controtecnica tani otoshi, per poi assicurarsi il bronzo con un fulmineo morote. Al termine della gara Antonio commenta così la sua meritata medaglia: “Il livello è molto alto, la competizione è molto dura. Sono felice, ringrazio per il risultato Paolo Quaglia che mi ha seguito oggi ed il Maestro Massimo Lucidi che mi ha seguito in un percorso che abbiamo costruito insieme”. Quinto posto per Alessio Lepore nei 66 kg M4, che batte lo spagnolo al golden score e poi non riesce a bloccare gli avversari successivi, molto forti sulle prese. Dice Alessio: “Ora mi rode un po’... mi sono sentito legnoso, forse ha pesato anche il fatto che dal 2019 non facevo una gara, nemmeno in Italia. Peccato, perché pensavo di portarla a casa una medaglia oggi. Ringrazio Manuela e Beppe per il supporto”.
Settimi posti, infine, per Roberto Mascherucci nei 73 kg M5, Daniel Masin nei 100 kg M4, Stefano Pressello nei 90 kg M5, i quali hanno tutti vinto alcuni incontri molto ostici, ma si sono ritrovati poi bloccati sulle prese e impossibilitati ad esprimere il proprio valore tecnico. Partecipazione per Mihai Ciocan, Gianluca Del Bove Orlandi, Patrizio Pollino, Luca Spadini.
Gabriele Sulli sul podio (terzo) dell'European Open a Riccione
Brilla la medaglia di bronzo andata al collo di Gabriele Sulli, terzo nei 73 kg nell’European Open che ha terminato la sua prima giornata di gare a Riccione.
Protagonista di un percorso brillante il portacolori azzurro ha superato il primo turno per ippon al golden score sul turco Bayram Kandemir e poi si è imposto, ancora per ippon, sullo spagnolo Jose Antonio Oranda Olalla. L’ucraino Bogdan Iadov, campione d’Europa in carica nei 66 kg, ha poi fermato la corsa dell’azzurro ai quarti, ma la corsa di Sulli è ripresa spedita nei recuperi, dove si è imposto prima sul tedesco Peter Thomas per ippon e poi, nella finale per il terzo posto, sul francese Theo Riquin, penalizzato nel golden score con la terza sanzione.
“Non ero al top fisicamente -ha detto Gabriele Sulli- ma c’ero con la testa e volevo questa medaglia. Dopo tanti quinti posti in queste Open è arrivata finalmente questa medaglia, ma da domani si lavora e si punta alla prossima gara. Ho incontrato avversari forti, tutti dal turco Bayram Kandemir allo spagnolo Jose Antonio Oranda Olalla o l’ucraino Bogdan Iadov, con il quale ho perso, ma non ho mollato e mi sono andato a prendere la medaglia superando ancora il tedesco Peter Thomas e poi, nella finale per il terzo posto, il francese Theo Riquin.
Sono soddisfatto e ringrazio le Fiamme Gialle ed i coach, Salvatore Ferro, Antonio Ciano, Ylenia Scapin che mi hanno supportato oggi, mio padre e mia sorella che sono venuti da Frosinone fino a qui, la mia famiglia e tutti quanti, però questa medaglia va a me. Va a me perché ho passato tante situazioni brutte, come agli Assoluti con un infortunio che non mi ha permesso neanche di finire la finale, successivamente per ritrovare la condizione ci ho messo un po’ però… me la sono meritata!”.
E se la medaglia di Gabriele Sulli è stata l’unica per l’Italia in questa prima giornata, altri quattro azzurri in gara oggi hanno mancato il podio d’un soffio, si tratta dei quinti posti di Simone Aversa (60 kg), Luca Caggiano (66), Martina Castagnola (52) e Miriam Boi (63), mentre altri quattro sono quelli classificati al settimo posto, Mario Petrosino (60), Edoardo Mella (73), Flavia Favorini e Carola Paissoni (63).
Di rilievo, in questa prima giornata, le prove di Francia, Germania e Spagna, ma una nota particolare è quella riferita al primo posto nei 57 kg di Nekoda Smythe-Davis, per la quale è stato intonato per la prima volta nella storia del judo l’inno “God Save The King”, in vigore da poche ore soltanto.
Domani seconda giornata con le categorie maschili -81 kg, -90 kg, -100 kg, +100 kg e femminili -70 kg, -78 kg e +78 kg.
--->>>--->>> altre info su FIJLKAM.IT/EMILIAROMAGNA
Risultati della prima giornata
60: 1. Salih Yildiz (Tur), 2. Rovshan Aliyev (Aze), 3. Dilshot Khalmatov (Ukr) e Richard Vergnes (Fra), 5. Simone Aversa (Ita), 7. Mario Petrosino (Ita)
66: 1. Reda Seddouki (Fra), 2. Orkhan Safarov (Aze),
3. Erica Takabatake (Bra) e Orlando Cazorla (Fra), 5. Luca Caggiano (Ita)
73: 1. Luca Otmane (Fra), 2. Salvador Cases Roca (Esp), 3. Artem Khomula (Ukr) e Gabriele Sulli (Ita), 7. Edoardo Mella (Ita)
48: 1. Mireia Lapuerta Comas (Esp), 2. Marusa Stangar (Slo), 3. Blandine Pont (Fra) e Katharina Menz (Ger)
52: 1. Mascha Ballhaus (Ger), 2. Fabienne Kocher (Sui), 3. Julie Weill Dit Morey (Fra) e Gabriela Dimitrova (Bul), 5. Martina Castagnola (Ita)
57: 1. Nekoda Smythe-Davis (Gbr), 2. Tihea Topolovec (Cro), 3. Pauline Starke (Ger) e Ophelie Vellozzi (Fra)
63: 1. Inbal Shemesh (Isr), 2. Annabelle Winzig (Ger), 3. Vivian Herrmann (Ger) e Cristina Cabana Perez (Esp), 5. Miriam Boi (Ita), 7. Flavia Favorini (Ita) e Carola Paissoni (Ita)
Lombardo bronzo ai Mondiali! È Daniel, fratello di Manuel, ai Mondiali veterani a Cracovia
C’è la medaglia di bronzo di Daniel Lombardo nella seconda giornata dei campionati del mondo veterani a Cracovia, ma oltre il risultato ottenuto dal fratello di Manuel, il gruppo guidato da Manuela Tadini e Giuseppe Macrì continua a raccogliere applausi anche quando non riesce a salire sul podio, come nel caso di Francesco Iannone, protagonista di una bella prova conclusa con il quinto posto.
Questo il secondo report dello staff Master: “La seconda giornata di gara ai Mondiali Veterani vede impegnate sui tatami di Cracovia le categorie maschili M1 e M3, protagoniste di un judo di elevato livello con la presenza di compagini da tutto il mondo. In rappresentanza dell’Italia Daniel Lombardo nei 66 kg M1 conquista un’ottima medaglia di bronzo: contrapposto dapprima al forte francese Dubois, che Daniel sbaraglia prima dello scadere del tempo con un morote fulminante, in semifinale affronta l’uzbeco Inoyatov, poi vincitore della categoria, che lo infastidisce sulle prese e gli impedisce di piazzare i suoi attacchi. Nella finale per il terzo posto in breve tempo Daniel si impone sullo statunitense Blocker, aggiudicandosi la medaglia con un passaggio a terra concluso con una leva articolare.
“Sono molto contento per questo risultato arrivato al mio primo mondiale master -ha commentato Daniel- Purtroppo in semifinale non ho trovato il guizzo giusto e mi sono dovuto accontentare della finale per il bronzo, ma ho il tempo per rifarmi.”
Quinto posto un po' stretto per Francesco Iannone che parte bene nei 100 kg M3, vincendo contro il polacco Wozniak, per poi fermarsi al golden score per una sanzione di troppo con l’angolano Cambamba. Il lungo recupero lo vede protagonista di due begli incontri vinti con l’uzbeko Valiev ed il tajiko Ustopirov, mentre nella finale per il bronzo Francesco viene nuovamente fermato da una sanzione con il kazako Nuralin, che gli impedisce di salire sul podio.
Questo il commento di Iannone: “il quinto posto mi va troppo stretto e sono stato molto deluso dall’ arbitraggio che mi ha penalizzato. Però mi è piaciuto gareggiare in una nuova categoria di peso, riparto a lavorare da qui, la medaglia è solo rimandata”
Nella seconda giornata hanno gareggiato anche Vincenzo Abbinante negli 81 kg M1 e Leonardo Rocca nei 90 kg M3.
Mondiale Veterani a Cracovia ed è subito doppio inno di Mameli con i toscani Cucini e Bani
Partenza lanciata per l’Italia a Cracovia, dove sono iniziati i campionati del mondo per veterani con la partecipazione di 859 atleti appartenenti a 60 nazioni e cinque azzurri sul podio iridato.
Due le medaglie d’oro degli azzurri in gara nella prima delle 4 giornate di gara con Gionni Cucini nei 66 kg e Stefano Bani nei 90 kg, due medaglie d’argento con Andrea Ricaldone (+100) e Giuliano Invernizzi (90) e una medaglia di bronzo con Franco Ghiringhelli (73), cui si aggiungono anche quattro quinti posti (Fabio Acerbi, 81; Giuliano Rossi, 66; Sergio Valli, 66; Giovanni Lucantoni, 73).
Questo il primo report dello staff Master: “La prima giornata di gara dei Mondiali Veterani di Cracovia vede già l’Italia protagonista nelle categorie veterane per eccellenza, con due medaglie d’oro al collo degli atleti toscani Gionni Cucini 66 kg M8 e Stefano Bani 90 kg M8, i due argenti di Andrea Ricaldone +100 kg M7 e Giuliano Invernizzi 90 kg M9, il bronzo di Franco Ghiringhelli 73 kg M7.
Gionni Cucini non ha rivali e mette a segno 3 incontri vinti per ippon, con un bellissimo passaggio a terra in finale che gli permette di passare dall’osae komi alla leva della vittoria.
Anche Stefano Bani vince 3 incontri tutti per ippon con la sua impassibile determinazione, aggiudicandosi la finale senza lasciare scampo all’avversario.
Ottima prova per Giuliano Invernizzi, che conquista l’argento combattendo generosamente, e per Andrea Ricaldone, che sbaraglia per ippon in pochissimi secondi tutti gli avversari, per cedere in finale solo al gigante olandese.
Medaglia numero 26 per Franco Ghiringhelli, che dimostra come di consueto il suo valore tecnico e tattico mettendo al collo la medaglia di bronzo.
Buone prove anche per il quarto posto di Cristiano Masella 60 kg M7, i quinti posti di Fabio Acerbi 81 kg M7, Giovanni Lucantoni 73 kg M8, Giuliano Rossi e Sergio Valli 66 kg M8, mentre Valerio Romeo è settimo negli 81 kg M6.
Partecipano alla competizione anche Girolamo Altamore, Amelio di Nitto, Arturo Esposito, Marco Gigli, Nicolino Scafetta, Dino Sotto Corona.
Al termine della giornata l’Italia guidata da Giuseppe Macri e Manuela Tadini è quinta con 2 ori, 2 argenti, 1 bronzo, 1 quarto posto, 4 quinti posti e un settimo”.
Riccione e la sfida dell’European Open con 4 continenti sul tatami
L’European Open assegnata all’Italia è pronta a dare, sabato 10 settembre, l’hajimè nella Riccione Play Hall, compiendo così un balzo logistico che va dal mare tirrenico del Lido di Ostia al versante della riviera adriatica.
La scelta dello spostamento è stata programmata per tempo dall’indisponibilità temporanea del PalaPellicone, ma quella di puntare su Riccione non è una novità, la città romagnola infatti ha già ospitato diverse finali nazionali, ma anche l’edizione 1985 dei campionati mondiali militari che ebbe fra i protagonisti maggiori campioni come Raffaele Rennella, Bruno Beniamini, oro e bronzo nei 60 kg, Pietro De Luca, bronzo nei 66 kg, Daniele Bertini, oro nei 71 kg, Paolo Oleari, bronzo nei 78 kg, Walter Argentin, bronzo negli 86 kg, Mario Vecchi, oro nei 95 kg e Mario Daminelli, argento nei +95 kg.
Altri tempi, non c’è dubbio, ma sabato e domenica ci saranno oltre 400 atleti provenienti da 36 nazioni a rappresentare 4 continenti ed i campioni, così come lo spettacolo sui tre tatami, non mancheranno.
“Questa European Open è una delle ultime gare prima dei Mondiali -ha detto Laura Di Toma, direttore tecnico del judo italiano- sicuramente un test importante per alcuni degli atleti italiani convocati per i Mondiali senior che gareggeranno. Per tutti gli altri italiani partecipanti è sicuramente una Open molto importante in prospettiva futura. L’OTC è veramente interessante e di livello con 33 nazioni presenti e 280 atleti. Una grande occasione di allenamento per tutti”.
“Attendo con curiosità la gara che, per essere una Open, si presenta con un indice di difficoltà altissimo. -ha commentato Raffaele Parlati, capoallenatore dell’Italia maschile- I più attesi nella classe maschile sono sicuramente Angelo Pantano e Gennaro Pirelli che gareggeranno nella categoria di peso superiore. È una gara che sarà sicuramente presa in seria considerazione per valutare il percorso degli atleti che si metteranno in luce. Mi spiace solo che la squadra del mondiale non parteciperà perché impegnata nella preparazione, ad eccezione di Angelo che ha la necessità di testare le sensazioni di gara”.
“Gara di altissimo livello grazie alle molte top player che hanno scelto questo appuntamento come ultima gara di preparazione prima del mondiale. -è stato il commento invece di Francesco Bruyere, capoallenatore dell’Italdonne- Sono molto contento che l’Italia possa ospitare un evento di questa caratura e soprattutto che molte delle nostre atlete abbiano colto l’opportunità di potersi confrontare a questo livello giocando in casa. Mi auguro che il favore del pubblico le aiuti tutte e sostenga la nostra bandiera. Auguro a tutte un grande in bocca al lupo e spero di sentire il nostro inno echeggiare nel palazzetto”.
“Nonostante Riccione abbia già ospitato grandi eventi in diverse occasioni -ha detto Francesco Rasori, referente del Comitato Organizzatore- siamo felici di poter accogliere anche una manifestazione così importante come un’European Open, che richiede degli standard organizzativi elevatissimi. Per tutti noi si tratta di una bellissima sfida, per la squadra di volontari che abbiamo allestito e per i collaboratori che la federazione ha messo a disposizione dell’evento, è un impegno a dare il meglio. Allo stesso modo degli atleti e delle atlete sui tatami”.
Carolina Costa oro agli Europei IBSA a Cagliari
Carolina Costa ha messo al collo la medaglia d’oro a Cagliari, in occasione dei campionati europei di judo per atleti paralimpici ciechi e ipovedenti.
La forte atleta messinese, ventotto anni, ha gareggiato nei +70 kg della classe B2 conquistando il suo secondo titolo europeo con quattro vittorie, ottenute tutte prima del limite.
L’evento continentale, organizzato dall’IBSA (International Blind Sport Association) federazione paralimpica internazionale dello sport dei non vedenti, con il supporto della Regione Sardegna, ha registrato la partecipazione di 92 atleti appartenenti a 20 rappresentative nazionali e per la forte judoka messinese si è trattato del secondo successo ai campionati d’Europa dopo quello del 2019 a Genova.
Numerosi anche i risultati internazionali di Carolina, grazie i quali ha ottenuto la qualificazione per i Giochi Paralimpici a Tokyo mettendo al collo il bronzo, prima storica medaglia per il judo paralimpico azzurro.
-> RISULTATI
Ad Oberwart invece, nella prima giornata dell’European Open che registra la partecipazione di 283 atleti di 37 nazioni, Elisa Adrasti, la sola atleta italiana in gara, è stata eliminata negli ottavi di finale dei 48 kg dall’uzbeka Khalimajon Kurbonova.
Questi i risultati della prima giornata
48: 1. Shirine Boukli (Fra), 2. Vanesa Godines Aleman (Cub), 3. Alexandra Pop (Rou) e Marusa Stangar (Slo)
52: 1. Melissa Hurtado Munoz (Cub), 2. Fabienne Kocher (Sui), 3. Rachel Van De Meeberg (Ned) e Sita Kadamboeva (Uzb)
57: 1. Ivelina Ilieva (Bul), 2. Tihea Topolovec (Cro), 3. Kitti Kovacs (Hun) e Nilufar Ermaganbetova (Uzb)
63: 1. Szofi Ozbas (Hun), 2. Inbal Shemeh (Isr), 3. Brigitta Varga (Hun) e Nadja Bazynski (Ger)
60: 1. Hakberdi Jumayev (Tkm), 2. Richard Vergnes (Fra), 3. Sherzod Davlatov (Kaz) e David Pulkrabek (Cze)
66: 1. Hekim Agamammedov (Tkm), 2. Yermek Amangeldi (Kaz), 3. Ivo Verhorstert (Ned) e Giorgi Tutashvili (Geo)
73: 1. Nils Stump (Sui), 2. Adrian Sulca (Rou), 3. Koen Heg (Ned) e Daniel Powell (Gbr)