Dal Training Camp a Napoli alla Cup a Fuengirola i cadetti non si fermano più
Si è concluso ieri il training camp seguito all’European Cadet Cup a Napoli ed anche in questo caso la partecipazione è stata significativa. Sono state venti, infatti, le nazioni che hanno aderito alle giornate di allenamento rispetto le 23 presenti in gara, raggiungendo un picco massimo di duecento presenze sul tatami, per un livello tecnico ottimale, sostanzialmente in linea con la gara.
A portare maggior prestigio sul tatami napoletano è stata la partecipazione anche degli atleti top-competitors quali Christian Parlati, Giovanni ed Antonio Esposito e, fra i tecnici, le medaglie olimpiche Maria Centracchio e Rosalba Forciniti.
Chiuso il capitolo Napoli, l’European Cadet Tour si sposta direttamente a Fuengirola dove sabato e domenica è in programma un’altra European Cadet Cup con la partecipazione di 455 atleti di 19 nazioni.
Anche in questo caso la presenza degli atleti italiani è molto nutrita, ben 40 gli atleti per 24 cadetti e 16 ragazze, tutti a libera partecipazione.
Questi i nomi
M: Thomas Sassi (50), Mattia Pellizzaro, Stefano Giannone, Giovanni Garramone, Niccolo Ciavurro, Riccardo Sanna (55), Cristian Attanasi, Gabriel Matthew Gonsan, Riccardo Mele, Thomas Palillo, Nicolò Ghiglieri, Edoardo Ghiglieri (60), Denis Temciuc, Giuseppe Carabotto, Alessandro Bicorgni, Enrico Nicosia (66), Giulio Molinaro, Lucio Tavoletta (73), Leonardo Copat, Marco Claverio, Marco Domenico Gagliotta, Matteo Farnesi, Alessandro Bruno D’Urbano (81), Cristiano Mincinesi (90);
F: Rachele Ciavurro (40), Rachele Moruzzi, Sara Salvadori, Alice Revelli (44), Alice Bersellini, Giulia Bonzano, Anna Oberhuber (48), Ottavia Napoleone, Arianna Carlotta Perra (52), Nina Gambardella, Giorgia Frosoni (57), Valentina Palagi, Laura Obojes (63), Aurora Mengia, Francesca Trongone, Denisa Francesca Damoc (70);
Tecnici: Manuel Ghiringhelli, Luca Copat, Daniele Blancuzzi, Mario Carmine Del Chierico, Salvatore Palillo, Andrea Frosoni, Maria Elena Turchet, Andrea Revelli, Nicola Gianforte, Luca Poeta, Ubaldo Volpi, Kurt Steruer, Silvio Tavoletta, Stefano Di Puccio, Matteo Sconamila, Massimiliano Pasca
A Tel Aviv per il Grand Slam con 19 azzurri ed il ritorno di Basile nei 66 kg
L’Italia judo-team è in partenza per Tel Aviv, dove l’attende un Grand Slam con 56 nazioni partecipanti, oltre quattrocento gli atleti in gara. Nutrita e fiduciosa la delegazione azzurra composta da diciannove atleti che saranno seguiti da dieci tecnici.
Raffaele Toniolo: “Prima gara della stagione, questo GS di Tel Aviv, per i nostri TOP player dopo il periodo di allenamento sostenuto in Giappone a gennaio. Con 56 nazioni e oltre 400 atleti al via la gara in Israele si presenta molto dura. I nostri atleti sono pronti a conquistare punti importanti per la qualificazione olimpica e a ben figurare. Rispetto alle convocazioni sono assenti Giulia Carnà ed Elios Manzi che deve osservare un periodo di riposo per recuperare un piccolo infortunio ad un dito della mano”.
Raffaele Parlati: “Il GS di Telaviv sarà la prima tappa del 2023 per la squadra nazionale nei 60 kg gareggerà Angelo Pantano, nei 66 non combatterà Elios Manzi per un infortunio alla mano che lo terrà lontano dal tatami per circa 15 giorni, la novità in questa categoria sarà il ritorno di Fabio Basile nella categoria che lo aveva visto trionfare a Rio 2016, nei 73 kg ci saranno sia Giovanni Esposito che Manuel Lombardo, negli 81 kg Antonio Esposito, nei 90 Christian Parlati e Mungai, nei 100 kg Gennaro Pirelli. Avendo fatto un buon lavoro in Giappone sono convinto che tutti i ragazzi possano iniziare quest'anno agonistico nel modo migliore”.
Francesco Bruyere: “Prima gara del 2023 per la Squadra Femminile, arriviamo da un buon periodo di accumulo svolto nella prima parte dell’anno, in cui le ragazze hanno lavorato molto tecnicamente e fisicamente per innalzare ulteriormente il proprio livello. Abbiamo raggiunto un ottimo stato di forma e c’è tanta voglia di rimettersi in gioco subito per dimostrare quanto valiamo. Cinque delle nostre atlete partono come teste di serie e questo ci fa bene sperare, la gara è gara e noi daremo il massimo come sempre”.
La squadra
60 kg: Simone Aversa ed Angelo Pantano66 kg: Fabio Basile73 kg: Giovanni Esposito e Manuel Lombardo81 kg: Tiziano Falcone e Antonio Esposito90 kg: Nicholas Mungai e Christian Parlati100 kg: Gennaro Pirelli48 kg: Francesca Milani e Assunta Scutto52 kg: Odette Giuffrida57 kg: Veronica Toniolo63 kg: Flavia Favorini e Nicolle D Isanto70 kg: Martina Esposito78 kg: Alice Bellandi+78 kg: Asya TavanoTecnici: Antonio Ciano, Andrea Pastorelli, Corrado Bongiorno, Raffaele Toniolo, Raffaele Parlati, Francesco Bruyere, Alessandro Comi, Domenico Di GuidaDottore: Stefano BonaguraFisioterapista: Valerio Piepoli
Programmazione TV
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Commento: Fabrizio Tumbarello e Luigi Guido
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Commento: Ivano Pasqualino e Ylenia Scapin
La Lombardia vince a Codogno la prima prova del circuito Master 2023
Disputata a Codogno la prima prova del Trofeo Italia 2023 che ha inaugurato la quinta edizione del Grand Prix riservato alla classe dei Veterani.
Impeccabile come sempre l'organizzazione del Comitato Regionale della Lombardia, che per il settore Judo è guidato da Cinzia Cavazzuti, sempre attenta all’attività Master. Tre i tatami messi a disposizione dei partecipanti, un fatto che ha consentito di concludere la gara nel primo pomeriggio.
Centoventi gli atleti in gara che hanno rappresentato sedici società e quattro rappresentative regionali.
Nella classifica per società si è imposta la Lombardia che, anche in quest’occasione, ha trovato la concorrenza più accreditata nella Toscana, superata soltanto peri 5 punti, accompagnate sulla terza piazza del podio dal Piemonte.
Il prossimo appuntamento nell’agenda dei veterani è fissato a metà maggio, con la seconda prova del Trofeo Italia Master a Bologna che, per l’occasione, proporrà al termine della gara valida per il circuito una competizione Master di lotta a terra.
- QUI I RISULTATI COMPLETI
L’Italia fa il pieno di medaglie e conquista la Cup di Napoli
L’Italia U18 ha indossato i panni della valanga azzurra che, nella seconda giornata dell’European Cadet Cup a Napoli, ha travolto tutto e tutti conquistando tre medaglie d’oro, due d’argento e tre di bronzo. Il totale delle medaglie conquistate dagli azzurrini guidati da Francesca Campanini e Massimiliano Pasca è salito dunque a 20 (5 oro, 7 argento, 8 bronzo) e, messa la freccia, il sorpasso sulla Francia è servito ed il primo posto nel medagliere di questa Cup napoletana è assicurato. Italia quindi al primo posto davanti alla Francia ed al terzo posto sul podio per nazioni Israele, che di medaglie ne ha conquistate 9 (1-2-6).
“Questa European Cup di Napoli -ha commentato Francesca Campanini- ha confermato nella sua seconda giornata le sensazioni percepite nella prima, e cioè che il nostro judo giovanile è ricco di talento e deve ancora esprimere il suo meglio. Oggi molti risultati, anche da atleti con poca esperienza internazionale e questo ci porta a sperare che con l’esperienza della stagione avremo una squadra competitiva anche ad alto livello. Dobbiamo lavorare bene e sempre in sinergia con i club”.
"Anche nella seconda giornata di gare -ha detto Massimiliano Pasca- per l’Italia maschile sono arrivate quattro medaglie e come ieri il mio plauso va Cristiano Mincinesi, che ha conquistato l’unico oro della giornata nella categoria 90 kg. La settimana prossima nuovo appuntamento con l'European Cup a Fuengirola".
Martina Capezzuto, oro nei 57 kg: “Sono molto entusiasta di questa medaglia che dedico tutta a mio padre, perché senza di lui non sarei qui”.
Maila Pagliaro, oro nei 63 kg: “Sono molto felice di questo risultato, non me lo aspettavo. Vorrei dedicare la medaglia alla mia palestra e soprattutto alla mia famiglia che mi è stata sempre vicina”.
Cristiano Mincinesi, oro nei 90 kg: “Oggi è stata una gara difficile perché gli avversari sono stati molto forti, ma sono riuscito ad arrivare sul gradino più alto del podio perché ho combattuto con la testa e con l’aiuto del mio maestro Nicola ed Elio Verde che mi hanno seguito e dato consigli. Dedico questa medaglia alla mia palestra che mi ha supportato, a tutti i miei maestri e prometto che ce ne saranno tante altre”.
Emanuele Cialei, secondo negli 81 kg: “Sono un po’ triste per questa finale (persa con l’israeliano Ronis, ndr), però tutto sommato oggi è andata bene”.
Emiliano Rossi, argento nei +90 kg: “La gara di oggi è andata bene, anche se sarebbe potuta andare meglio. Sono soddisfatto, ma questo è solo l’inizio e spero di migliorare e prendere presto la medaglia d’oro”.
Giulio Molinaro, bronzo nei 73 kg: “È stata una giornata lunga, perché la mia categoria ha iniziato subito di primo mattino ed abbiamo finito poco fa (alle 16). Nel primo incontro ho rotto il ghiaccio e poi sono andato in crescendo, con la parentesi del terzo incontro in cui mi sono fatto sorprendere. Sono molto felice per la finale perché portare a casa la medaglia nella mia prima European Cup è un grande passo avanti per me”.
Aurora Mengia, bronzo nei 70 kg: “Sono molto felice di questa medaglia che voglio dedicare alla mia palestra ed a tutti i miei compagni con i quali mi alleno e grazie a loro ed alla mia famiglia sono arrivata qui”.
Lucia Magli, bronzo nei +70 kg: “Sono felice per oggi perché non era scontato salire sul podio dato che è la mia prima gara a questo livello. Va bene così anche se sono consapevole che c’è ancora tanto da lavorare. Ringrazio la mia squadra che mi sostiene ogni giorno”.
Da Betty Vuk la terza medaglia azzurra a Sofia
È arrivata anche la terza medaglia per l’Italia dall’European Open a Sofia e, dopo l’argento di Kenya Perna ed il bronzo di Savita Russo della prima giornata, è stata la ventiduenne Betty Vuk seguita da Paolo Natale che ha meritato un posto, il terzo, sul podio di 78 kg. Superata per ippon la francese Irene Lavilloniere, Betty Vuk si è imposta anche sulla tedesca Raffaella Igl, 67esima nel ranking mondiale, grazie ad un bel wazari di ko uchi gari. È stata poi l’altra francese Julie Pierret che ha fermato Betty in semifinale con un’immobilizzazione e mentre la Pierret ha proseguito la sua gara vincendo l’oro, Betty Vuk ha trovato pronto riscatto nella finale per il bronzo imponendosi sulla spagnola Lucia Perez Gomez con wazari di gaeshi su uchi mata e ippon di tai otoshi.
“Sono molto felice! -ha detto Betty Vuk- Complessivamente è stata una giornata positiva, ero in forma e sapevo che avevo tutte le carte in regola per farcela! Peccato per la semi-finale in cui è stato fatale un mio errore! La medaglia di oggi è una conferma che a questo livello posso combattere egregiamente, ma c’è tanto su cui ancora devo lavorare per migliorare!”
Nei 100 kg Davide Pozzi si è classificato al settimo posto con una vittoria sul tedesco Udsilauri, alla quale sono seguite le sconfitte con il georgiano Japaridze ed il bulgaro Georgiev.
Dieci azzurrini sul podio della Cadet Cup a Napoli ed Antonio Esposito è oro
Brillano le tre medaglie d’oro della Francia nella prima giornata dell’European Cadet Cup a Napoli, ma è l’Italia che ha raccolto più di tutti piazzando ben dieci atleti sul podio, con l’oro di Napoli: Antonio Esposito, primo nei 60 kg, quattro secondi posti con Francesco Crociani nei 50 kg, Raffaele Sodoano nei 55 kg, Elena Storione nei 48 kg, India Serafini nei 52 kg e cinque medaglie di bronzo che sono andate al collo di Thomas Sassi nei 50 kg, Sara Salvadori nei 44 kg, Alice Bersellini ed Alessia Esposito nei 48 kg e Martina Claudia De Crescenzo nei 52 kg.
“Posso affermare -ha detto Francesca Campanini, coach delle azzurre- che oggi siamo partiti con il piede giusto, la giornata per l’Italia è stata più che positiva. Abbiamo messo nel nostro medagliere parecchie medaglie, questo ci fa sperare che potrebbe essere un anno pieno di soddisfazioni”.
“Buona la prima -ha commentato a sua volta Massimiliano Pasca, tecnico del settore azzurro maschile- nella prima giornata gli atleti azzurri hanno conquistato 4 finali portando a casa 4 medaglie. Un buon inizio ed un plauso a Esposito che con una bella prestazione ha fatto risuonare l’inno di Mameli nel palazzetto. Speriamo in una seconda giornata altrettanto proficua di risultati”.
Miriam Tempesta e Rachele Ciavurro, prima e seconda nei 40 kg: “Siamo emozionatissime e siamo felici per il risultato di questa gara. Ci siamo sentite molto in forma”.
Sara Salvadori, terza nei 44 kg: “E’ stata una gara tosta ed anche se non è iniziata nel modo migliore sono felice per averla conclusa con un bel risultato”
Raffaele Sodano, secondo nei 55 kg: “Sono molto contento per com’è andata la gara, anche perché è una delle mie prime gare, infatti sono cadetto primo anno. Ringrazio la mia famiglia che mi ha seguito da casa ed anche tutti i miei maestri che mi sono stati al mio fianco oggi”.
Elena Storione, seconda nei 48 kg: “Oggi è stata una bella giornata, peccato comunque per la finale, ma si va sempre migliorando”.
Alessia Esposito, terza nei 48 kg: “Sono super emozionata per aver vinto la medaglia al primo anno cadetti. Tutti i combattimenti sono stati duri fino alla fine, ringrazio il mio maestro, la mia famiglia ed anche tutta la mia società dell’Unisport, che mi ha supportato ed aiutato sempre”.
Alice Bersellini, terza nei 48 kg: “Dedico questa medaglia a tutta la mia famiglia ed a tutte le persone che hanno contribuito al raggiungimento di questo obiettivo e spero sia l’inizio di un lungo percorso”.
Antonio Esposito, primo nei 60 kg: “Sono contentissimo di questa medaglia d’oro. L’anno scorso è stato un anno pieno di obiettivi per riuscire a conquistare una medaglia ed oggi sono riuscito a conquistare l’oro che dedico alla mia palestra ed ai miei genitori”.
India Serafini, seconda nei 52 kg: “Sono molto felice per questa gara e ringrazio innanzitutto il mio maestro, la mia famiglia, la mia squadra e sono davvero molto contenta”.
Martina Claudia De Crescenzo, terza nei 52 kg: “Sono felice di questo risultato, anche se potevo fare meglio. Ringrazio i miei allenatori”.
Francesco Crociani e Thomas Sassi, secondo e terzo nei 50 kg non hanno rilasciato il commento personale.
Risultati della prima giornata
M
50: 1. Amza Chatti (Fra), 2. Francesco Crociani (Ita), 3. Thomas Sassi (Ita) e Omer Reicher (Isr)
55: 1. Tom Brenier (Fra), 2. Raffaele Sodano (Ita), 3. Adis Orozmamatov (Kgz) e Gal Blazic (Slo)
60: 1. Antonio Esposito (Ita), 2. Konstantinos Tsaparas (Gre), 3. Izhak Ashpiz (Isr) e Itay Cohen (Isr)
66: 1. Luka Katic (Cro), 2. Tom Bulocinic (Isr), 3. Ofek Dvir (Isr) e Irakli Goginashvili (Gbr)
F
40: 1. Miriam Tempesta (Ita), 2. Rachele Ciavurro (Ita)
44: 1. Patricia Tomankova (Svk), 2. Lalla-Dounia Lahrifi (Fra), 3. Imane Lima (Fra) e Sara Salvadori (Ita)
48: 1. Mel Le Cam (Fra), 2. Elena Storione (Ita), 3. Alessia Esposito (Ita) e Alice Bersellini (Ita)
52: 1. Ariunzaya Terbish (Mgl), 2. India Serafini (Ita), 3. Martina Claudia De Crescenzo (Ita) e Alyssia Poulange (Fra)
A Sofia l’Open è subito d’argento con Kenya Perna e di bronzo con Savita Russo
Buona la prima (giornata) a Sofia! Kenya Perna è d’argento nei 52 kg e Savita Russo di bronzo nei 63 kg nella prima giornata dell’European Open In Bulgaria, ma l’Italia ha registrato anche due quinti posti con Luca Caggiano nei 66 kg ed Asia Avanzato nei 48 kg.
“Oggi sono molto contenta del risultato ottenuto -ha commentato Kenya Perna- nonostante tantissimi errori e tanti rischi sono riuscita a stare tranquilla e far uscire la voglia di vincere senza mollare mai… questo perché io credo in Dio e so che lui ha un piano meraviglioso per me… non smetto nemmeno un secondo di pensare a lui e cercare la sua forza soprannaturale io so di avere dei limiti ma lui non ha limiti e confido in lui più di chiunque altro al mondo…”anche se l’attesa alcune volte è lunga la risposta di Dio arriverà i suoi tempi sono perfetti. Vorrei ringraziare in primis le Fiamme Gialle che mi hanno dato la possibilità di essere qui oggi, i miei preparatori atletici ed i miei tecnici per farmi arrivare sempre in forma ma sopratutto Antonio Ciano, che ha molta pazienza con me… la mia famiglia mio fratello Kevyn che per me è fondamentale e la nostra campionessa Assunta Scutto, che mi da tanta forza”.
“Direi una gara più che positiva quella di oggi -ha aggiunto il coach Antonio Ciano- tre atleti e due finali in categorie difficili. Kenya oggi ha dimostrato di essere in crescita, gara dopo gara prende confidenza con il tatami e nonostante la forma non al top, visto che è stata ferma un po’ di mesi a causa del ginocchio, sta ritrovando le giuste sensazioni ma questa volta mettendosi dietro avversarie di tutto rispetto Uun argento che vale oro visto la semifinale con la beniamina di casa che ha incitato a squarciagola per tutti e 4 minuti. Kenya non si è fatta intimorire, anzi conoscendola, ha trovato modo di esaltarsi. Dispiace per Asia che per la regola dell’hansoku preso in semi, non ha potuto disputare la finale per il bronzo con la spagnola, altrimenti penso che staremmo parlando di un’altra medaglia. Tutto fieno in cascina per le due ragazze delle Fiamme Gialle, entrambe campionesse assolute”.
“Savita Russo, primo anno juniores, prima gara nei 63 kg e prima Open -ha commentato Maurizio Pelligra, coach della Russo- il terzo posto è un buon risultato ed il suo coach si dichiara soddisfatto!”
“Sono molto delusa di come si è conclusa questa gara -ha detto invece Asia Avanzato- oggi mi sentivo bene, incontro dopo incontro ho preso sempre di più consapevolezza di poter conquistare la medaglia. Purtroppo, però l’errore che ho fatto in semi finale, oltre a farmi perdere l’incontro, mi ha impedito di provare a giocarmela per il terzo posto. Continuerò ad impegnarmi e lavorare sui miei errori in vista delle prossime gare”.
Domenica la seconda giornata.
Fine settimana sui tatami internazionali con i cadetti a Napoli ed i senior a Sofia
Conto alla rovescia per la Napoli European Cadet Cup in programma sabato 11 e domenica 12 febbraio nel PalaVesuvio con 395 atleti appartenenti a 23 nazioni. Numerosissimi gli atleti italiani pronti a cogliere l’opportunità di gareggiare “in casa”, 102 nelle categorie maschili e 65 in quelle femminili che saranno osservati e seguiti, oltre ai tecnici di club, dai responsabili del settore cadetti Francesca Campanini e Massimiliano Pasca.
“La nazionale femminile per la stagione 2023 sarà rinnovata in tutti gli elementi rispetto a quella che tanto ci ha fatto divertire nel 2022. -ha commentato Francesca- Questo non deve però far pensare che saranno ragazze meno agguerrite, ci sono diversi elementi di qualità e altre giovani promettenti con cui lavorare con ottimismo e buone prospettive”.
“La nazionale italiana Cadetti riparte nel 2023 con il training camp dell’European cup di Napoli. -ha aggiunto Massimiliano- Per questa occasione sono stati convocati i migliori atleti che nel 2022 hanno ben figurato nelle competizioni internazionali. Il mio augurio per questi atleti o per chi rappresenterà la nazionale italiana è quello di ripetere o meglio migliorare i risultati ottenuti negli scorsi anni”.
Il programma delle gare, che potranno essere seguite in diretta streaming sui canali Fijlkam, inizierà alle 9:00 sia sabato che domenica con la seguente distribuzione delle categorie di peso.
Sabato: F -40, -44, -48, -52 kg; M -50, -55, -60, -66 kg
Domenica: F -57, -63, -70, +70 kg; M -73, -81, -90, +90 kg
Qui, a cura del Comune di Napoli la sintesi della conferenza stampa di ieri
Nello stesso fine settimana a Sofia si disputa una European Open con 436 atleti di 45 nazioni. Per l’Italia saranno in gara: Mario Petrosino (60), Luca Caggiano (66), Alessandro Magnani, Vincenzo Pelligra, Luigi Brudetti (73), Tommaso Fava (90), Davide Pozzi (100), Lorenzo Turini (+100)
Asia Avanzato (48), Kenya Perna, Asia Sassi (52), Miriam Boi, Savita Russo (63), Raffaella Lelia Ciano (70), Betty Vuk (78). Tecnici: Antonio Ciano, Ylenia Scapin, Paolo Natale, Maurizio Pelligra
"In questo appuntamento sicuramente di livello intermedio -ha commentato coach Ylenia Scapin- sono pronte anche le nostre seconde linee, che schierano atleti emergenti e talenti già espressi ma in cerca di conferme. Una risorsa sempre importante che rappresenta da sempre il futuro del judo non troppo lontano, laddove si sappia sfruttare le opportunità della vita, non ci sia posto anche per loro successivamente sui grandi palcoscenici internazionali di questa disciplina".
Italia protagonista negli IJF Awards
Due riconoscimenti sugli otto complessivi sottoposti al voto degli appassionati per gli IJF Awards sono stati attribuiti all’Italia. La cerimonia organizzata dalla International Judo Federation per il terzo anno consecutivo è stata svolta prima del blocco delle finali nella seconda giornata del Grand Slam a Parigi.
Ad aver vinto il ‘referendum’ IJF è stata Assunta Scutto, che si è imposta nella categoria astro nascente ed il progetto Judo nelle scuole, il più votato nella categoria dedicata alla promozione del judo per i bimbi. I due premi che sono stati ritirati da Andrea Regis, impeccabile rappresentante della federazione che, nella stessa giornata, ha gioito anche per la medaglia andata al collo della moglie Kim Polling, che ha meritato il podio parigino per la quarta volta in dieci anni. “Ci tengo a citare i progetti che l’Italia ha segnalato nella sua candidatura per Judo for children -ha commentato Andrea Regis- che sono ‘A scuola di ukemi’, “44 gatti”, “Fight like a girl” e “School Judo”. Anche per il 2023 abbiamo molti progetti in piedi, “Tutti giù per terra” è già partito ed abbiamo anche un progetto nuovo “EducaFIJLKAM” dedicato agli insegnanti per i bambini dai 3 ai 5 anni. Insomma, anche per il 2023 abbiamo avviato tante iniziative, ma ovviamente ho raccolto anche tantissimi complimenti per Susy Scutto, che gara dopo gara sta facendo vedere tutto il suo valore”.
Categorie e vincitori
Coaching Achievement of the Year
Presentato dalla dott.ssa Lisa Allan, direttrice degli eventi IJF. Questo premio riconosce il lavoro di chi segue il judoka, la persona che rimane nell'ombra e sostiene l’atleta, aiutandolo a raggiungere i propri obiettivi.
Vincitore: Lasha Gujejiani (GEO)
Rising Star
Presentato da Naser Al Tamimi, tesoriere generale IJF. Questo premio riconosce la prossima generazione di talenti. Il vincitore dell'anno scorso è stato Ilia Sulamanidze, che ha poi fatto grandi cose ed allo stesso modo ci si aspetta che tutti i nominati in questa categoria facciano grandi cose.
Vincitore: Assunta Scutto (ITA)
Judo for Children
Presentato dal dottor Laszlo Toth, vicepresidente IJF e presidente EJU. Il premio Judo for Children riconosce gli incredibili progetti in corso in tutto il mondo, volti a coinvolgere la prossima generazione di judoka nel nostro fantastico sport.
Vincitore: Judo nelle scuole, Italia
Judo for Peace
Presentato da Nicolas Messner, direttore di Judo for Peace. Il premio Judo for Peace è qualcosa di veramente importante. Il judo non riguarda solo la competizione, ma anche l'educazione e i valori e questo premio lo celebra.
Vincitore: Judo Club Wiesbaden
World Judo Tour Ippon dell'anno per il 2022
Presentato da Jean-Luc Rouge, segretario generale IJF. L'Ippon dell'anno riconosce il momento più emozionante del judo, l'obiettivo finale, qualcosa per cui ogni judoka si impegna. La stagione 2022 ha visto centinaia di fantastici ippon ed essere tra i primi 5 è già un risultato incredibile, ma a vincere è il numero 1.
Vincitore: Beka Gviniashvili (GEO)
Judoka femminile dell'anno 2022
Presentata da Haruki Uemura, IJF EC member e presidente del Kodokan. Il premio Female Judoka of the Year ha ricevuto moltissimi riscontri ed il pubblico ha votato quasi all’unanimità per la vincitrice.
Vincitore: Abe Uta (JPN)
Judoka maschile dell'anno 2022
Presentato da Yasuhiro Yamashita, IJF EC member, presidente dell'AJJF e membro del CIO. Questi atleti hanno mostrato spirito ed orgoglio incredibili raggiungendo la vetta con risultati eccezionali.
Vincitore: Tato Grigalashvili (GEO)
Momento dell'anno 2022
Presentato da Marius Vizer, presidente IJF. Questo premio riconosce i momenti nel 2022 che hanno toccato il cuore della Judo family, momenti basati non solo sulle prestazioni sportive ma su quei valori che rendono il nostro sport così speciale.
Vincitore: Tato Grigalashvili (GEO) e Matthias Casse (BEL).
Riner corona il Grand Slam della Francia. Bravo Parodi
La Francia ha festeggiato il suo Grand Slam con l’oro di Teddy Riner, il quarto in queste due giornate ed undicesima medaglia (4-3-4) che vale nettamente il primo posto nel medagliere davanto ad Olanda (2-0-2) e Georgia (2-0-1). Lorenzo Parodi invece ha esordito nel Grand Slam parigino con la vittoria su Houinato del Benin, inchiodato a terra con un sankaku gatame. La sua strada però è stata poi subito bloccata da quel ‘mostro’ di Tato Grigalashvili, georgiano ventitreenne che oltre ad aver poi vinto l’oro del Grand Slam a Parigi negli 81 kg, vanta già due finali mondiali (oro 2022, argento 2021) ed il primo posto nella classifica mondiale. Ma Parodi, che di Grigalashvili è coetaneo, ha affrontato l’avversario attaccandolo a viso aperto ed evitandone gli attacchi con guizzi acrobatici. Almeno fino all’ura nage che ha chiuso l’incontro.
“Ovviamente non è mai bello perdere -ha commentato Lorenzo Parodi- però con un campione come Grigalashvili, la sconfitta pesa meno…comunque adesso tornerò ad allenarmi al massimo per poter arrivare ancora di più a giocarmela con loro. Ci tenevo ovviamente a ringraziare tutti coloro che mi supportano: i miei genitori, i miei coach e tutti i miei compagni".
Significativi ed interessanti alcuni passaggi dei discorsi pronunciati ieri nella cerimonia di apertura. “Buongiorno a tutti -ha detto il presidente del judo francese Stephane Nomis- caro pubblico, cari fans, cari judoka, caro Marius, volevo ringraziarvi per essere stato così tante volte a questo 52° torneo internazionale della città di Parigi, ora chiamato Grand Slam Paris. Volevo davvero ringraziare Marius Vizer per tutto il lavoro svolto dall'IJF durante il World Judo Tour e per averci offerto l'opportunità di organizzare un grande slam a Parigi. Sono andato in tutto il mondo, a tutte le competizioni e davvero siete il miglior pubblico del mondo. Tra tutti i judoka del pianeta, compresi i giapponesi, tutti vogliono partecipare al torneo a Parigi e tutti vogliono vincere a Parigi. Oggi ho incontrato molti ex vincitori e molti ex medagliati. Voglio fare loro un grande applauso perché ci hanno fatto sognare. Questo è il più grande torneo del mondo. Oggi la nostra federazione sta andando bene. Abbiamo raggiunto i 500.000 judoka. Abbiamo molti progetti, incluso il programma 1000 dojo. Auguro grande successo a tutti i partecipanti".“Benvenuti a tutti al Grand Slam di Parigi -ha detto invece il presidente IJF Marius Vizer- Né la guerra né la politica possono dividerci. Lo sport racchiude i valori più importanti della solidarietà e della pace ed è il ponte che è messaggero di pacifica unità, punto di partenza per le riconciliazioni. Lo sport può essere un simbolo di amicizia nel mondo. Auguro a tutti voi un evento di successo”.
Risultati seconda giornata
81: 1. Tato Grigalashvili (Geo), 2. Timo Cavelius (Ger), 3. Alpha Oumar Djalo (Fra) e Francois Gauthier Drapeau (Can)
90: 1. Noel Van T End (Ned), 2. Murad Fatiyev (Aze), 3. Ivan Felipe Silva Morales (Cub) e Luka Maisuradze (Geo)
100: 1. Michael Korrel (Ned), 2. Dzhafar Kostoev (Uae), 3. Peter Paltchik (Isr) e Zelym Kotsoiev (Aze)
+100: 1. Teddy Riner /Fra), 2. Hyoga Ota (Jpn), 3. Alisher Yusupov (Uzb) e Jaegu Youn (Kor)
70: 1. Ai Tsunoda Rosutant (Esp), 2. Marie Eve Gahie (Fra), 3. Ellen Froner (Bra) e Kim Polling (Ned)
78: 1. 1. Audrey Tcheumeo (Fra), 2. Chloe Buttgieg (Fra), 3. Guuske Steenhuis (Ned) e Lee Jeongyun (Kor)
+78: 1. Kim Hayun (Kor), 2. Maya Akiba (Jpn), 3. Romane Dicko (Fra) e Julia Tolofua (Fra)