Sarajevo 2022 ed un bilancio azzurro del mondiale cadetti
Archiviata l'edizione 2022 dei mondiali cadetti a Sarajevo con il torneo a squadre miste vinto dalla Francia, 4 a 3 sull'Azerbaijan in finale e con i terzi posti ad Uzbekistan e Turchia, la squadra azzurra può festeggiare un altro 'best event', subito dopo quello degli junior a Guayaquil. Alessandro Comi, a nome dell'intero staff tecnico che ha guidato la spedizione in Bosnia, ha tracciato un bilancio condiviso.
"Quattro giornate di gara, cinque medaglie: che dire…è storia? Sì lo è. Ma andiamo per gradi. A Sarajevo sono tornati i mondiali cadetti dopo due anni di stop forzato, il 2021 è stato un anno di prova nella pandemia, quest’anno abbiamo affrontato una stagione internazionale vera, iniziata a febbraio con la prima tappa del World Tour a Lignano, terminata ieri con otto atleti tra i cadetti migliori del mondo. Nel mezzo, quello dei cadetti è stato un percorso in divenire, con innegabili alti e bassi, uno staff rinnovato e giovane, una nuova Direzione, ma con la consueta voglia di arrivare che, come da tradizione, pone le giovanili azzurre tra le migliori del mondo.
Prima d’arrivare qui c’è stato anche un Campionato Europeo che, con una squadra molto simile, come ha sottolineato qualcuno nei mesi scorsi ha ottenuto la prestazione peggiore, probabilmente dal 2015: beh, la prestazione di questo mondiale è la migliore di sempre. La prima considerazione parte proprio da qui: le statistiche servono, alle analisi e alle chiacchiere e ci stanno sia le analisi che le chiacchiere, ma ciò che conta alla fine sono i fatti. Anzi, in una rassegna giovanile come questa, ciò che conta più dei fatti sono probabilmente le sensazioni, le emozioni e le impronte che un’esperienza del genere lascia per il futuro di questi atleti. Siamo troppo abituati a basare tutto sui numeri e sul colore delle medaglie esasperando il peso di questi risultati al punto da farli bastare per destinare la carriera di atleti che non sono neanche maggiorenni…forse le analisi e le considerazioni più serie – ma anche le chiacchiere – dovrebbero muovere da qui, più che dai numeri.
Abbiamo celebrato cinque medaglie: Rebecca ha spianato la strada in prima giornata mostrando a tutti che si poteva fare e se non fosse stato per quel fatidico attimo, probabilmente la sua medaglia sarebbe stata anche più pesante; il giorno è stata la volta dello show di Federico e, soprattutto, della rivalsa di Gaia – lei che era stata sempre seconda quest’anno – incoronata campionessa del mondo; sono arrivate poi Savita e quindi Serena, bronzo e argento: impareggiabili. In Italia tendiamo ad essere un po’ troppo “medagliofili” dimenticandoci di imprese preziose anche quando sono al massimo di legno….eppure sono imprese. Qui il giorno dopo lo sono state quella di Ilaria e Michela, quinte classificate con la consapevolezza di valere quel podio, e il settimo posto di un esuberante Francesco.
E’ stato un grande mondiale, senza dubbio; si poteva fare meglio? Certo e per fortuna: abbiamo visto una squadra femminile capace di mostrare il proprio valore, così come era stato pochi giorni fa a Guayaquil ai mondiali junior; abbiamo d’altro canto una squadra maschile che – con l’eccezione di Federico, gelido e caparbio sul tatami di Sarajevo – ha soltanto bisogno di credere di più nelle proprie enormi capacità…sarà genetica? Non saprei, di certo bisogna lavorarci per permettere a questi giovani di portare il meglio di sé sul tatami. La cosa buona è che abbiamo uno staff giovane e una Direzione Tecnica di larga esperienza pronti a fare sintesi di questa esperienza in ottica futura. Dopo quello che avevamo già visto tra gli junior, terminare il mondiale cadetti con otto atleti tra i primi sette al mondo è una responsabilità che chiama tutti in causa: club, Comitati Regionali, Federazione centrale. La sfida che questi ragazzi ci lasciano tra le mani è un pezzo del loro futuro.
Al di là di ogni analisi personalmente mi porto a casa l’entusiasmo che solo atleti di questa età sanno regalare: hanno affrontato con responsabilità ed ironia la fatica di una stagione interminabile crescendo come squadra dentro e fuori il tatami. Prima di partire ho chiesto loro di essere orgogliosi di rappresentare l’Italia a questo mondiale, di essere responsabili nel farlo al loro meglio ma anche e soprattutto entusiasti. Lo sono stati al meglio, ripagando col loro modo di essere i sacrifici delle loro famiglie e delle società d’appartenenza a cui va il merito di averli portati fin qui.
A conclusione di questa che rappresenta l’ultima tappa della stagione internazionale – è vero che nei prossimi mesi ci saranno altri due appuntamenti internazionali di Coppa Europa, ma si tratta di gare di transizione verso la prossima stagione – un doveroso ringraziamento va allo staff Federale cadetti: Francesca, Massimiliano e Luca hanno interpretato al meglio l’arduo compito di prendere per mano questi atleti per accompagnarli, nel momento più importante della stagione, ad esprimersi al massimo. Un ringraziamento infine ad Andrea che ha curato l’organizzazione delle trasferte dagli uffici e allo staff sanitario, rappresentato in questa occasione dalla impareggiabile presenza del Dottor Stefano Bonagura e della fisioterapista Virginia Vecchi".
European Cup di bronzo a Coimbra per Ciano, Perna e Turini
European Cup Senior a Coimbra con tre medaglie di bronzo per l’Italia grazie alle prestazioni di Raffaella Lelia Ciano, terza nei 70 kg, Kevyn Perna terzo nei 100 kg, Lorenzo Turini terzo nei +100 kg e di Giovanna Fusco, che si è classificata al quinto posto nei 63 kg.
Con 135 atleti di 22 nazioni il torneo in Portogallo ha registrato una partecipazione contenuta, ma ciononostante il livello è stato alto, come sottolinea il coach Antonio Ciano che ha accompagnato gli atleti in gara: “Prima gara post vacanze estive e prime considerazioni -ha detto Antonio Ciano- Non è facile trovare subito la forma gara dopo il periodo vacanziero, anche perché ci sono stati pochi giorni per preparare l’appuntamento. Si pensava ad una gara con poche persone e così è stata, ma la qualità è stata alta. Basti pensare che atlete/i affermati come Nikiforov, Timo, Costa, abituati alle medaglie nei Grand Slam, qui non sono riusciti a vincere ed in alcuni casi nemmeno ad andare a medaglia. Insomma, poche persone e tanta qualità, soprattutto dovuta alla squadra cinese che, con 3/4 atleti per categoria, ha vinto nove medaglie d’oro sulle 14 a disposizione. Ma la differenza l’hanno fatta soprattutto le donne cinesi, che hanno vinto sette categorie su sette. I quattro atleti italiani hanno portato a casa tre bronzi con Kevyn Perna, Lorenzo Turini e Raffaella Lelia Ciano con il quinto posto di Giovanna Fusco. Mi è piaciuto vedere questi ragazzi che, nonostante un gap di esperienza, hanno dimostrato di potersela giocare e hanno saputo sfruttare al meglio le loro possibilità di medaglia. Quanto mi aspettavo e speravo è accaduto. Complimenti alle rispettive società, Fiamme Gialle, Fiamme Oro e Fitness Nuova Florida”.
Serena Ondei è argento e completa il capolavoro azzurro al mondiale U18
Serena Ondei ha conquistato la medaglia d’argento nella categoria al limite dei 70 kg a Sarajevo nella quarta ed ultima giornata di gare individuali dei campionati mondiali cadetti di judo. Il Team azzurro guidato da Francesca Campanini, Massimiliano
Pasca, Alessandro Comi e Luca Ravanetti è salito dunque sul podio in ognuna delle quattro giornate di gara.
"Sono molto emozionata per il risultato ottenuto oggi -ha detto Serena Ondei- ho preparato questo mondiale allenandomi duramente con l’aiuto del mio maestro Gigi (Locatelli, ndr) e dei miei compagni. Ero consapevole delle mie potenzialità e grazie al supporto dei miei compagni di nazionale e dell’allenatrice Francesca Campanini sono riuscita a raggiungere questo grande traguardo che spero sia solo l’inizio. Punto solo a migliorare".
Per la lombarda Serena Ondei la finale dei 70 kg è stata guadagnata con le vittorie sulla canadese Kiera Burt, sulla francese Teophila Darbes-Takam ed in semifinale ha avuto la meglio sulla kazaka Azhar Askhat che, nel golden score, sulla pressione dell’azzurra ha meritato la squalifica. La finale per l’oro mondiale dei 70 kg invece, è stata a senso unico e l’uzbeka Barchinoy Kodirova si è aggiudicata il titolo, ma grazie a questa prova straordinaria Serena Ondei ha portato la quinta medaglia al medagliere azzurro, in assoluto la migliore prestazione nella storia dei mondiali cadetti, dopo Almaty 2019 (4 medaglie e dieci atleti nei primi sette) e Sarajevo 2015 (3 medaglie e sei atleti nei primi 7).
Oggi in gara nei +70 kg anche Morgana De Paoli nei +70 kg che, dopo la netta vittoria sulla canadese Marianna Karas, è stata eliminata dal generoso ippon accordato all’azera Nigar Suleymanova.
L’Italia oggi a Sarajevo chiude il suo mondiale con 5 medaglie, 1 oro con Gaia Massimetti (52), un argento con Serena Ondei (70), tre bronzo con Rebecca Valeriani (44), Federico Bosis (66), Savita Russo (57), due quinti posti (Ilaria Finestrone, 48 e Michela Terranova, 52) ed un settimo (Francesco Sansonetti, 81).
"Oggi si chiude la rassegna iridata di Sarajevo con una strepitosa nuova medaglia, questa volta d’argento, con Serena Ondei. -questo il commento di Francesca Campanini- Serena ha condotto una gara esemplare dal punto di vista sia tecnico che tattico, fino in finale... peccato non aver chiuso con l’oro al collo ma guardiamo a ciò che abbiamo conquistato. La gara di Morgana de Paoli nei pesi massimisi, è terminata invece al secondo turno, con una sconfitta sulla quale non possiamo recriminare. Come capo allenatore della squadra femminile sono molto soddisfatta della prestazione delle ragazze: un oro, un argento, due bronzi e due quinti posti, sono i numeri di sei ragazze ragazze su dieci che hanno disputato una finale. Ora bisogna prendere per mano questo fantastico e talentuoso gruppo e proseguire con loro un lavoro che é cominciato nel migliore dei modi".
Domani in programma il torneo a squadre miste cui l'Italia non è iscritta.
Classifiche quarta giornata
70: 1. Barchinoy Kodirova (Uzb), 2. Serena Ondei (Ita), 3. Ingrid Nilsson (Swe) e Lila Mazzarino (Fra)
90: 1. Peter Kenderesi (Hun), 2. Abbos Shermakhmatova (Uzb), 3. Oleksii Boldyriev (Ukr) e Milan Bulaja (Srb)
+70: 1. Grace-Esther Mienandi Lahou (Fra), 2. Celia Cancan (Fra), 3. Mika Nakano (Jpn) e Nyam-Erdene Batsuuri (Mgl)
+90: 1. John Jr Messe A Bessong (Can), 2. Gabriel Santos (Bra), 3. Dota Arai (Jpn) e Bogdan Petre (Rou)
Savita (bronzo nei 57 kg) è la Stella azzurra nella terza giornata mondiale
È di bronzo la quarta medaglia dell’Italia a Sarajevo, ed è arrivata nella terza giornata dei campionati mondiali cadetti grazie all’ottima gara di Savita Russo nei 57 kg. Cinque incontri per quattro vittorie coronate dalla finale per il terzo posto nella quale la siciliana ha impugnato le redini dell’incontro con la polacca Julia Bulanda fin dal primo hajimè e, senza mai concedersi pause, ha chiuso senza patemi con una vittoria maturata dal buon lavoro a terra che le ha fruttato wazari. Sulla greca Galini Sirinidou, la bulgara Snezhana Gramatikova e la kazaka Dana Abdirova le tre vittorie che l’hanno promossa alla semifinale, dove è stata fermata dalla brasiliana Bianca Reis che, nei preliminari, aveva imposto il disco rosso anche a Gaia Stella, l’altra azzurra che nei 57 kg era partita bene con la vittoria sulla statunitense Danielle Pekler.
"Sono contenta di come è andata questa gara -ha detto Savita Russo- so che potevo anche fare meglio, ma è un Campionato del Mondo e voglio essere soddisfatta di me stessa… voglio che sia un punto da cui partire. Ringrazio la mia famiglia, il mio maestro Maurizio e i miei compagni che mi hanno aiutato a raggiungere questo risultato".
Francesco Sansonetti ha meritato il settimo posto negli 81 kg, dopo aver guadagnato i quarti di finale con le vittorie ottenute sul georgiano Mate Chapurishvili e sull’austriaco Ronald Proell, è stato fermato dall’ucraino Igor Tsurkan e, nel recupero, dal greco Panagiotis Kyvelidis.
Brava è stata anche Serena Maddaloni che, nei 63 kg, ha vinto l’incontro di apertura con l’australiana Marissa Finka ed è stata poi fermata dalla sudcoreana Euna Koh, mentre nei 73 kg sono state sfortunate le prove di entrambi gli azzurri, Lucio Tavoletta che ha incassato la sconfitta dal brasiliano Antonio Medeiros Neto e Danilo Articolo che è stato messo subito fuori gioco dallo statunitense Kai Wallace. In entrambi i casi le azioni decisive hanno premiato delle coincidenze temporale davvero rare. La gara si è fermata al primo turno anche per Tommaso Perfetti, negli 81 kg, con la sconfitta incassata dal serbo Dusan Grahovac.
“Anche oggi è stata una bellissima giornata per i nostri colori azzurri tornati sul podio col bronzo di Savita Russo. -ha commentato Francesca Campanini, capo-allenatore femminile- Dopo essere stata costretta a rinunciare all’europeo questo è un bellissimo riscatto e sono felicissima per lei che ha condotto una gara davvero tecnica, come è nelle sue corde. Si è fermato invece dopo il primo incontro vinto il mondiale di Gaia Stella e di Serena Maddaloni, due ragazze in ogni caso di grande potenziale per il futuro. Domani ultime due categorie in gara con l’obiettivo continuare a stare sul podio”.
Sabato quarta ed ultima giornata di gare individuali con Serena Ondei (70) e Morgana De Paoli (+70). Foto a lato... ->
Classifiche terza giornata
57: 1. Linthoi Chanambam (Ind), 2. Bianca Reis (Bra), 3. Anna Gulite (Lat) e Savita Russo (Ita)
63: 1. Sinem Oruc (Tur), 2. Franziska Schloegl (Aut), 3. Khurshida Razzokberdieva (Uzb) e Lenka Tomankova (Svk)
73: 1. Keito Kihara (Jpn), 2. Luka Javakhishvili (Geo), 3. Giorgi Mishvelidze (Geo) e Samariddin Muxibiddinov (Uzb)
81: 1. Gor Karapetyan (Arm), 2. Alisher Samanov (Uzb), 3. Dusan Grahovac (Srb) e Igor Tsurkan (Ukr), 7. Francesco Sansonetti (Ita)
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Gran giornata azzurra a Sarajevo con Massimetti oro e Bosis bronzo
Gaia Massimetti è la campionessa del mondo dei 52 kg per la classe cadetti e Federico Bosis è salito a sua volta sul podio per il terzo posto dei 66 kg nel campionato del mondo cadetti a Sarajevo, mentre Ilaria Finestrone nei 48 kg e Michela Terranova nei 52 kg si sono piazzate al quinto posto.
È andata così la seconda giornata iridata in Serbia per un’Italia U18 che, a questo punto, sale al terzo posto nel medagliere provvisorio.
Un minuto e mezzo è stato sufficiente a Gaia Massimetti per chiudere i conti con l’uzbeca Sugdiyona Rafkatova ed aggiudicarsi così il primo posto nei 52 kg e diventare campionessa del mondo U18. Tutte vittorie prima del limite quelle ottenute da Gaia per approdare alla finale, dalla mongola Ariunzaya Terbish, alla statunitense Nicole Cancela, quindi la taiwanese Yi-Hsi Shen.
“È stata una giornata bellissima -ha commentato Gaia Massimetti- l’emozione che ho provato è stata davvero grande, ma sono riuscita a gestirla bene e a dare il massimo: sembra incredibile anche a me, ma oggi mi veniva tutto al momento giusto e la medaglia più preziosa è arrivata. Dedico questa medaglia al mio coach Gianluca, ai miei compagni di palestra che mi hanno aiutato per preparare al meglio questa gara e alla mia famiglia che è sempre al mio fianco”.
Federico Bosis ha conquistato il bronzo nei 66 kg con le vittorie sul serbo Pavle Petrovic, sullo statunitense Anthony Farnot e, dopo la sconfitta nei quarti dal georgiano Saba Samadashvili, si è sbarazzato dell’australiano Kohsei Toyoshima e poi, in modo spettacolare, dell’azero Nijat Naghiyev.
“Quella di oggi è stata una rivincita -ha detto invece Federico Bosis- oggi c’ero con la testa e la voglia di prendermi quella medaglia che avevo lasciato in finale agli europei era tanta. Mi sentivo bene e ho dato il massimo fin da subito… rosico un po’ per l’incontro col georgiano che era l’avversario da battere e che per gran parte dell’incontro ho dominato, c’è di buono che dopo quell’incontro sono stato comunque sul pezzo e che ho tenuto fino alla fine. Questa medaglia è frutto di un lavoro di squadra e la dedico al mio coach Alessandro e agli allenatori del mio club Filippo, William ed Emanuele che hanno lavorato con lui per arrivate fin qua. Grazie anche a mio fratello ed ai miei genitori che ci sono sempre”.
Quinto posto nei 48 kg per Ilaria Finestrone al termine di un percorso brillante nel quale ha superato l’ucraina Anastasiia Levchenko, l’egiziana Zeinab Safa e, nei quarti di finale, l’azera Aydan Valiyeva. Poi sono arrivate le due sconfitte, dalla giapponese Kano Miyaki e dalla mongola Nandin-Erdene Myagmarsuren, ma l’azzurra in entrambi i casi si è battuta alla pari fino all’ultimo. Nella stessa categoria Alessandra Rocco è stata eliminata dall’ungherese Luva Veg. Quinta anche Michela Terranova nei 52 kg, che ha superato Vanessa Tolea prima di cedere a Yi-Hsi Shen, rappresentante di Taipei e, nei recuperi si è imposta sulla statunitense Nicole Cancela, mentre nella finale per il terzo posto è stata superata dall’ucraina Anna Tieliegina con un seoi nage nel golden score.
Sfortunata anche la gara di Francesco Sampino che, nei 60 kg, non è riuscito a superare il serbo Matija Jeremic al primo turno ed è stato quindi tagliato fuori dalla corsa per le medaglie. Nei 66 kg Federico Ninfo si è imposto sul portoghese Rodrigo Janeiro, ma poi ha ceduto il passo al termine di un lungo golden score al guizzo in seoi nage del francese Alexis Renard.
“Oggi la Nazionale Cadette ha dimostrato di essere competitiva ai massimi livelli, con ben tre delle quattro ragazze in gara in una finale. -ha detto Francesca Campanini, capo-allenatore femminile- Brilla su tutte lo strepitoso oro di Gaia Massimetti, una atleta che con umiltà e modestia è stata capace di dominare le avversarie dal primo all’ultimo incontro, con una performance di livello stellare. Siamo veramente felici ed orgogliosi di questo risultato che fa breccia tra i due quinti posti di Michela Terranova, beffata al Golden Score di una finale dominata, e di Ilaria Finestrone che ha combattuto tutta la gara come una leonessa. Domani ci aspettano altre due categorie dove abbiamo delle ambizioni e le ragazze saranno motivate dai risultati delle compagne nei giorni precedenti”.
“Il duro lavoro ripaga sempre -ha commentato Massimiliano Pasca, capo-allenatore maschile- la strepitosa medaglia di Federico Bosis oggi lo ha dimostrato. Federico ha infatti disputato una gara quasi perfetta in cui la concentrazione ha fatto davvero la differenza. Un po’ di rammarico per Ninfo che dopo un lungo golden score ha ceduto al francese: conosciamo il suo valore e se questa non è stata la sua giornata è solo questione di tempo”.
Domani in gara Savita Russo, Gaia Stella (57), Serena Maddaloni (63), Lucio Tavoletta, Danilo Anticolo (73), Tommaso Perfetti, Francesco Sansonetti (81) nella foto a lato.
Le classifiche della seconda giornata
48: 1. Kano Miyaki (Jpn), 2. Tara Babulfath (Swe), 3. Nandin-Erdene Myagmarsuren (Mgl) e Aydan Valiyeva (Aze), 5. Ilaria Finestrone (Ita)
60: 1. Davi Kareli (Aze), 2. Kelvin Ray (Fra), 3. Nizami Imranov (Aze) e Talgat Orynbassar (Kaz)
52: 1. Gaia Massimetti (Ita), 2. Sugdiyona Rafkatova (Uzb), 3. Anna Tieliegina (Ukr) e Yi-Hsi Shen (Tpe), 5. Michela Terranova (Ita)
66: 1. Saba Samadashvili (Geo), 2. Shojakhon Otaboev (Uzb), 3. Federico Bosis (Ita) e Dimitrios Giannopoulos (Gre)
Rebecca Valeriani è bronzo mondiale U18 a Sarajevo
È di bronzo l’inizio dell’Italia in questi campionati mondiali cadetti a Sarajevo, ed è proprio questo, infatti, il colore della medaglia che Rebecca Valeriani ha messo al collo nella categoria dei 44 kg. Guadagnata la semifinale con le vittorie ottenute sulla spagnola Valeria Toribio Montero e sulla ceka Marketa Korcakova, Rebecca ha poi incontrato in semifinale la testa di serie numero uno, l'olandese Vera Wandel, che è riuscita a ribaltare l’esito dell’incontro condotto dall’azzurra, in vantaggio con wazari marcato all’inizio, nell’ultimo minuto. Nella finale per il terzo posto Rebecca Valeriani si è trovata di fronte all’altra atleta spagnola, Marta Beorlegui Oses ed al termine dei 4 minuti ha potuto esultare per una vittoria limpida.
"Dopo il quinto posto all’ europeo mi era rimasto un po’ di amaro in bocca e questa gara é stata la mia rivincita. -ha detto Rebecca Valeriani- È stata dura ma sono contenta: in semifinale mi sono trovata in vantaggio con l’olandese che era l’avversaria da battere oggi e rosico per quell’errore…dedico la medaglia ai miei compagni di palestra che mi hanno aiutato a preparare la gara e alla mia famiglia".
"Oggi siamo partiti subito con una prestazione maiuscola che ha portato Rebecca ad un bronzo che dopo l’europeo ha il sapore del riscatto. -è stato il commento di Francesca Campanini, capoallenatore femminile e mamma di Rebecca- Certo, per la semifinale ci dispiace un po’ ma quella di oggi è la medaglia ad un mondiale, sicuramente meritata, e siamo decisamente contenti".
"Oggi giornata segnata anche da qualche episodio non favorevole che ci ha sbarrato la strada verso altri piazzamenti -ha detto Massimiliano Pasca, capoallenatore maschile- Errichiello e Tripepi si sono fermati al secondo turno dopo un'ottima partenza mentre Lattanzi, in un combattimento d’esordio tiratissimo, ha ceduto soltanto al Golden Score con un atleta davvero ostico… un'esperienza importante per questi ragazzi che hanno scritto anche oggi una pagina importante del loro percorso. E domani sarà un'altra giornata impegnativa per i nostri colori".
Così gli altri azzurrini in gara oggi, nei 50 kg Emiliano Lattanzi è stato sconfitto dall’azero Mahammad Mamishov, nei 55 kg Alberto Tripepi ha superato il primo turno vincendo sullo svedese Alexander Marlov ed è stato poi fermato dal georgiano Saba Sabashvili, mentre Davide Errichiello dopo la vittoria sul bosniaco Nikola Radivojevic è stato fermato dall’ucraino Oleksandr Martynchuk. Domani in gara altri sette azzurrini, Ilaria Finestrone, Alessandra Rocco (48), Gaia Massimetti, Michela Terranova (52), Francesco Sampino (60), Federico Bosis, Federico Ninfo (66).
Le classifiche della prima giornata
50: 1. Yahn Motoly Bongambe (Fra), 2. Sebestyen Kollar (Hun), 3. David Leiva (Usa) e Dias Zholdybayev (Kaz)
55: 1. Zacharie Dijol (Fra), 2. Shahin Orujzade (Aze), 3. Saba Sabashvili (Geo) e Daviti Lomitashvili (Geo)
40: 1. Anastasiia Superson (Ukr), 2. Begumnaz Dogruyol (Tur), 3. Patricia Tamnkov (Svk) e Zilan Ertem (Tur)
44: 1. Vera Wandel (Ned), 2. Zeyneo Betul Sarikaya (Tur), 3. Umidakhon Burkhonjova (Uzb) e Rebecca Valeriani (Ita)
Azzurrini pronti al via per i Mondiali cadetti a Sarajevo
Iniziano domani a Sarajevo i campionati del mondo riservati alla classe cadetti che registrano la partecipazione di 484 atleti di 60 paesi. Soltanto poco fa si sono concluse le operazioni di sorteggio delle categorie maschili e femminili, che può essere consultato QUI.
“La squadra azzurra è pronta ad affrontare l’importante impegno -ha detto Alessandro Comi, uno dei coach incaricati ad accompagnare la rappresentativa azzurra- La squadra c’è! Gli scorsi giorni abbiamo accolto i ragazzi in collegiale toccando con mano l’ottima preparazione portata avanti da ciascuno nelle proprie società: in piena estate è tutt’altro che semplice, ma le motivazioni di questi ragazzi vanno davvero oltre fatiche e sacrifici; in questi giorni il lavoro è stato di mantenimento e sentire la forza della squadra sta facendo il resto per arrivare a dare il meglio su questo tatami. D’altronde il mondiale non è una gara come le altre: è un tatami che comincia a scottare anche per i cadetti che per la prima volta si mettono in gioco in una gara “da grandi” con i tempi e i modi delle gare “dei grandi”. Ma nessuno dei nostri ragazzi è qui soltanto per fare un’esperienza”.
Nella foto: gli azzurrini in gara domani
Venti azzurrini a Sarajevo per i mondiali U18
Sono trascorsi soltanto pochi giorni dai campionati del mondo juniores a Guayaquil e dall’eccellente risultato ottenuto dalla squadra azzurra, che c’è già un’altra rassegna iridata alle porte. Si tratta di quella riservata alla classe cadetti, che è in programma a Sarajevo da mercoledì 24 a domenica 28 agosto con una partecipazione di 496 atleti provenienti da 61 nazioni.
La squadra azzurra, che si è già radunata nel Bella Italia Village a Lignano Sabbiadoro, è composta da venti atleti, dieci ragazze ed altrettanti ragazzi, tutti esordienti ad un mondiale in quanto l’edizione precedente risale addirittura al 2019, quando ad Almaty in Kazakistan, l’Italia si mise in evidenza con diversi atleti che sono stati protagonisti proprio a Guayaquil, nel mondiale juniores che si è appena concluso.
In quell’occasione infatti, Veronica Toniolo conquistò il titolo iridato nei 52 kg, Chiara Antonina Dispenza vinse l’argento nei 40 kg, mentre il bronzo andò al collo di Assunta Scutto nei 48 kg, Vincenzo Skenderi nei 55 kg, con i quinti posti di Asia Avanzato nei 44 kg, Antonietta Palumbo nei 57 kg, Erica Simonetti nei +70 kg, Luigi Centracchio quinto nei 73 kg, Daniele Accogli nei 90 kg, che valsero il quinto posto nel medagliere per nazioni alle spalle di Giappone, Turchia, Russia e Kazakistan.
La squadra
Emiliano Lattanzi (50), Alberto Tripepi, Davide Erricchiello (55), Francesco Sampino (60), Federico Bosis, Federico Ninfo (66), Lucio Tavoletta, Danilo Anticolo (73), Tommaso Perfetti, Francesco Sansonetti (81), Rebecca Valeriani (44), Ilaria Finestrone, Alessandra Rocco (48), Gaia Massimetti, Michela Terranova (52), Savita Russo, Gaia Stella (57), Serena Maddaloni (63), Serena Ondei (70), Morgana De Paoli (+70).
Tecnici: Francesca Campanini, Massimiliano Pasca, Alessandro Comi, Luca Ravanetti
Medico: Stefano Bonagura
Fisioterapista: Virginia Vecchi
Il programma delle gare
Mercoledì 24: F -40, -44; M -50, -55 kg
Giovedì 25: F -48, -52; M -60, -66 kg
Venerdì 26: F -57, -63; M -73, -81 kg
Sabato 27: F -70, +70 kg, M -90, +90 kg
Inizio final block h 16:00 tutti i giorni
Domenica 28: Mixed Teams (Italia non partecipa)
Il bronzo di Simonetti a Guayaquil vale un record per l’Italia U21
Quarta giornata iridata a Guayaquil e quinta medaglia per questa bellissima Italia juniores, che ha piazzato in finale per il terzo posto tutti e tre gli atleti oggi in gara: Erica Simonetti ed Asya Tavano nei +78 kg, Daniele Accogli nei 100 kg. La sfida per il bronzo fra Erica e Asya fra l’altro, è stata la prima finale tutta italiana ad un campionato del mondo ed è una splendida novità, che giunge a premiare questa squadra speciale capace di centrare la migliore prestazione di sempre per numero di medaglie ai mondiali junior.
“Chiudiamo questo Mondiale U21 con il record di medaglie per il nostro paese. -ha commentato Raffaele Toniolo a nome di tutto lo staff- Fino al 2017 l’Italia rientrava da un Mondiale Junior con un massimo di due medaglie, poi nel 2018 la fantastica prestazione di Nassau con 3 ori, seguita da quella di Marrakesh del 2019 con ancora 2 medaglie, per poi passare all’edizione di Olbia con 4 medaglie fino ad arrivare a Guayaquil da cui ritorniamo con ben 5 medaglie: BEST EVER. Oltre alle 5 medaglie quello che impressiona è la competitività di questi atleti (punta del nostro movimento judoistico giovanile) che hanno collezionato anche 2 quinti e 4 settimi posti per un totale, dunque, di 11 atleti su 17 nei primi 7 posti. Il record precedente era dell'edizione di Olbia del 2021 con sette atleti nei primi 7 posti. Impressionante il livello delle nostre juniores: 9 atlete e tutte e 9 nei primi 7 posti. I meriti di questo incremento del nostro livello judoistico sono da attribuire in parte ai Tecnici e società di appartenenza degli atleti e delle loro famiglie che li sostengono e d'altra parte della nostra Federazione che investe sui giovani. Infatti, questo gruppo di atleti è per lo più composto da atleti che da Cadetti nel 2019 ci avevano fatto sognare con le migliori prestazioni di sempre ad Europeo e Mondiale under 18. Per Daniele questa era solo la seconda gara dopo un periodo di stop per infortunio durato molti mesi. Un gran bel rientro ai massimi livelli. Nei +78 una finale per il bronzo al cardiopalma con le due azzurre, che si conoscono molto bene e sono arrivate al Golden Score con due sanzioni a testa. Qui Erica ha piazzato un seoi otoshi contato waza ari che le ha portato il bronzo”.
“Sono molto felice per il risultato di oggi -ha detto Erica Simonetti- C'è ancora tanta strada da fare perciò è inutile dire che questo è l'inizio di un lungo percorso. Ringrazio molto tutta la famiglia Toniolo, che lavora tutti i giorni al mio fianco per avere sempre il massimo risultato. Inoltre, un grande grazie alla squadra medica della nazionale, il dottor Bonagura e il fisioterapista Paolo, che sono riusciti a mettermi in piedi per fare la gara dopo un piccolo problema fisico”. Erica Simonetti ha vinto su Karina Takiyeva (Kazakistan) con ippon di sasae al minuto 2’50”, prima di rimanere imbrigliata nell’osae komi di Mao Arai (Giappone) poi vincitrice della categoria. Nel recupero ha vinto su Amaranta Urdaneta (Venezuela) con shime waza in 54” per aggiudicarsi poi il derby azzurro con Asya Tavano mettendo a segno wazari di tai otoshi all’inizio del golden score.
“Non sono soddisfatta di questo quinto posto -ha detto invece Asya Tavano- Ho cercato di dare il massimo e di essere decisa in ogni incontro, ma questo non è bastato. Adesso continuerò ad allenarmi e lavorare per le prossime gare. Ringrazio tutta la mia famiglia e le persone che mi sostengono sempre e credono in me”.
Il percorso di Asya Tavano è iniziato con la vittoria su Nicki Norcic (Slovenia) per ippon di immobilizzazione, replicato poi anche con Nayli Leon (Ecuador). In semifinale non c’è stato nulla da fare con la gigantesca turca Hilal Ozturk, leader della classifica mondiale junior che ha messo a segno doppio wazari di harai maki komi, per concludere poi con la finale per il terzo posto vinta da Erica Simonetti.
Nei 100 kg Daniele Accogli ha iniziato la gara con un tai otoshi che ha steso Robinson Loaiza (Ecuador) in 33 secondi, proseguendo poi con le vittorie sullo slovacco Viktor Adam, tre shido in 3’38” e sull’uzbeco Mukhammadkodir Mansurov, tre shido in 2’38”. Anche il disco rosso per Daniele è arrivato con tre shido, questa volta a carico ed in semifinale con il francese Kenny Liveze, numero uno del ranking mondiale U21 ed al termine della giornata, anche campione del mondo. “Mi dispiace non essere arrivato dove mi ero prefissato di arrivare oggi -ha detto Daniele Accogli- È un periodo in cui sto bene mentalmente e ho ritrovato una buona condizione fisica, ma purtroppo in finale non è stato così… alla prossima!!! Un doveroso ringraziamento alle Fiamme Oro per la fiducia e il sostegno continuo, ed allo staff medico della Nazionale che oggi in gara mi ha supportato costantemente”. La finale per il terzo posto l’azzurro l’ha disputata con il tedesco Kilian Kappelmeier, che è riuscito a spuntarla dopo 1 minuto e 10” di golden score con wazari di harai maki komi.
Domenica giornata conclusiva dei mondiali a Guayaquil con il torneo a squadre miste, al quale la squadra azzurra non si è iscritta.
Risultati della quarta giornata
78: 1. Aki Kuroda (Jpn), 2. Beatriz Freitas (Bra), 3. Iriskhon Kurbanbaeva (Uzb) e Lieke Derks (Ned)
+78: 1. Mao Arai (Jpn), 2. Hilal Ozturk (Tur), 3. Miki Mukunoki (Jpn) e Erica Simonetti (Ita), 5. Asya Tavano (Ita)
100: 1. Kenny Liveze (Fra), 2. Tomohiro Nakano (Jpn), 3. Kilian Kappelmeier (Ger) e Benjamin Mataseje (Svk), 5. Daniele Accogli (Ita)
+100: 1. Yuta Nakamura (Jpn), 2. Cruz Leon Omar (Cub), 3. Shalva Gureshize (Geo) e Islombek Ravshankulov (Uzb)
Settimo posto per Bright Maddaloni Nosa ai Mondiali U21 a Guayaquil
Dopo una prima giornata da sogno ed una seconda altrettanto straordinaria, la terza di questi campionati mondiali juniores a Guayaquil ha regalato pochi sorrisi ai colori azzurri del Team Italia. Il settimo posto negli 81 kg di Bright Maddaloni Nosa è un risultato importante, soprattutto il napoletano si è preso la briga di togliere di mezzo il giapponese Daisuke Takeichi, uno fra i candidati al titolo. Poi purtroppo, l’azzurro è stato fermato due volte, nei quarti dal moldavo Mihail Latisev e nel recupero dal kazako Meiirlan Maxim.
“Oggi la gara non è andata come speravo, dato che cercavo un buon risultato -ha detto Bright- ma purtroppo non è stata la mia giornata. Ad ogni modo ho la consapevolezza di essere stato all’altezza di questa competizione. Adesso si guarda avanti portando l’esperienza a casa e puntando ai prossimi appuntamenti”.
E nei 90 kg non c’è stato niente da fare nemmeno per Tommaso Fava, che ha lottato alla pari con il georgiano Tornike Poladishvili, ma sul primo attacco del golden score ha incassato il wazari che gli ha chiuso la gara. Nella stessa categoria Gabriele Sammartino ha superato bene l’ecuadoregno Steven Colorado, con doppio wazari, ma poi è incappato a sua volta nel doppio wazari del brasiliano Guilherme Morais, chiudendo così la gara.
"Oggi i 3 atleti scesi sul tatami hanno dato il massimo ma non sono riusciti ad occupare le posizioni più alte della classifica. -hanno commentato i tecnici azzurri Raffaele Toniolo, Salvatore Ferro e Vito Zocco- Maddaloni ha cominciato alla grande eliminando il giapponese per 3 sanzioni al GS. Nei quarti opposto al moldavo, ha incassato un waza ari subito che non è più riuscito a ribaltare. Purtroppo durante l'incontro il nostro portacolori si è lussato il pollice e quindi la sua rimonta non si è potuta concretizzare. Curato sl meglio dal nostro staff medico, Bright si è presentato ai recuperi con il kazako e su un'azione di sode tsuri è stato penalizzato per diving. Un settimo posto che va stretto al nostro azzurro. Gabriele Sammartino ha battuto l'ecuadoregno al primo incontro prima di incappare in un doppio waza ari con il brasiliano. Tommaso Fava opposto al georgiano al primo turno ha combattuto alla grande anticipando sempre l'avversario che è stato graziato un paio di volte dagli arbitri quando avrebbe meritato il terzo shido. Poi su un attacco precipitoso di seoi di Tommaso l'avversario ha reagito con tani otoshi ottenendo ippon".
Domani, ultima giornata di gare individuali con tre azzurri sul tatami, Erica Simonetti, Asya Tavano (+78), Daniele Accogli (100).
- Risultati della terza giornata
- 81: 1. Mihail Latisev (Mda), 2. Arnaud Aregba (Fra), 3. Eljan Hajiyev (Aze) e Adam Kopecky (Cze), 7. Bright Maddaloni Nosa (Ita)
- 90: 1. Jakhongir Mamatrakhimov (Uzb), 2. Peter Safrany (Hun), 3. Aleksa Mitrovic (Fra) e Alex Cret (Rou)
- 70: 1. Ai Tsunoda Roustant (Esp), 2. Fidan Ogel (Tur), 3. Samira Bock (Ger) e Idelannis Gomez Feria (Cub)