A Tashkent Giorgia Stangherlin fa sognare ma chiude settima
È un gran bel settimo posto quello di una bravissima Giorgia Stangherlin che, nella sesta giornata dei campionati del mondo a Tashkent, sfiora la grande impresa nei 78 kg. Rimane ugualmente una nota amara sul fondo, vuoi per l’uscita di scena
di Alice Bellandi per mano della campionessa del mondo, che per la conclusione del percorso della veneta dopo l’eccezionale vittoria sull’olandese Guusje Steenhuis.
“Giorgia mi ha fatto sognare -ha detto Matteo Marconcini, coach del Centro Sportivo Carabinieri che l’ha seguita dalle tribune dell’Humo Arena- È partita veramente bene battendo due atlete forti che si piazzano sempre bene, poi purtroppo ha giocato il fatto che i tempi di recupero sono veramente ristretti, pochi minuti tra il secondo e terzo incontro e ancora meno per il quarto, hanno fatto si che non recuperasse abbastanza le energie per combattere al massimo con atlete che avrebbe potuto superare. Ha passato un periodo un po’ così in cui noi del Cs Carabinieri le siamo stati molto vicini ed abbiamo recuperato la situazione, oggi si è visto ed è la strada giusta per continuare a sognare! Quindi grazie Gio!”.
Giorgia Stangherlin ha superato agevolmente il turno di apertura, opposta alla belga Sophie Berger con wazari in contrattacco ed immobilizzazione, quindi ha affrontato l’olandese. Guusje Steenhuis è passata in vantaggio con un harai goshi wazari e poi certamente non si aspettava tanto dalla tenacia e dalla perseveranza dell’azzurra, fatto sta che a 40 secondi dal termine Stangherlin si è rialzata dopo un attacco di seoi che Steenhuis ha snobbato con sufficienza e dalla presa incrociata è ripartita con un sumi gaeshi che ha colto di sorpresa l’olandese e, d’istinto, ha puntato la testa per atterrare poi in ponte. L’arbitro ha valutato wazari, ma la giuria lo ha corretto prontamente: ippon!
Nel quarto di finale è stata la diciottenne ucraina Yelyzaveta Lytvynenko a prevalere su Giorgia Stangherlin con un ko soto gake al secondo minuto che ha risolto un corpo a corpo di qualche secondo d’incertezza.
La polacca Beata Pacut-Kloczko infine ha fermato la corsa di Giorgia Stangherlin nel recupero con un wazari di uchi mata, che è stato annunciato nello stesso momento in cui è suonato il gong di fine incontro.
Per Alice Bellandi invece, dopo la rapidissima vittoria sulla kirghiza Shakida Narmukhamedova, con attacco in seoi e proseguimento in immobilizzazione, tutto in 47 secondi, è arrivato il momento della sfida con Anna Maria Wagner, tedesca numero uno nel ranking mondiale e campionessa uscente. Dopo 2 minuti di golden score purtroppo, ad Alice Bellandi è stata assegnata la terza sanzione, che posto fine al suo mondiale.
“Una bellissima gara quella di Giorgia oggi -ha commentato il coach delle azzurre Francesco Bruyere- fatta di tanto carattere e voglia di vincere. Purtroppo, a causa del poco recupero e degli incontri molto lunghi disputati, ha ceduto un po’ fisicamente perdendo lucidità nel momento opportuno. Una medaglia che oggi era assolutamente alla sua portata, ma resta un settimo posto di tutto rispetto e tanti buoni punti per la ranking mondiale in vista del Master top 36. Complimenti a lei, al Gruppo Sportivo dei Carabinieri e a Matteo Marconcini che l’ha seguita fino a qui. Gara, comunque, molto particolare a 78 kg oggi, 5 delle 6 atlete favorite a conquistare il titolo, tra cui la nostra Alice, non sono arrivate neanche a podio. Le gare di questo genere capitano, spesso i sorteggi molto fitti di campioni si risolvono nelle maniere più assurde. Ne ha fatto le spese Alice che al secondo incontro ha dovuto affrontare la Campionessa del Mondo in carica in un incontro “in o out” molto complicato per la tipologia di judo dell’avversaria. Purtroppo, questa volta l’ha spuntata la tedesca ma le abbiamo preso le misure e ci faremo trovare pronti al prossimo appuntamento”.
Giornata di festa, la sesta, per la brasiliana Mayra Aguiar che ha conquistato il suo terzo titolo mondiale, ma anche per l’ucraina diciottenne Yelyzaveta Lytvynenko, la più giovane sul podio mondiale a Tashkent, oltre all’Uzbekistan che ha conquistato, dopo quello di Bobonov nei 90 kg sul nostro Christian Parlati, il secondo titolo iridato con Muzaffarbek Turoboyev.
Risultati sesta giornata
78: 1. Mayra Aguiar (Bra), 2. Ma Zhenzhao (Chn), 3. Yelyzaveta Lytvynenko (Ukr) e Beata Pacut-Loczko (Pol), 7. Giorgia Stangherlin (Ita)
100: 1. Muzaffarbek Turoboyev (Uzb), 2. Kyle Reyes (Can), 3. Michael Korrel (Med) e Zelym Kotsoyev (Aze)
Sei medaglie nell’European Cup junior e l’Italia è terza a Cluj Napoca
Risultati di rilievo sono stati ottenuti sabato e domenica scorsi anche a Cluj Napoca, cittadina della Romania che ha ospitato la Junior European Cup con la partecipazione di 125 atleti provenienti da 22 nazioni. Otto gli italiani in gara e ben sei hanno
meritato un posto sul podio portando l’Italia, con due medaglie d’oro, una d’argento e tre di bronzo, al terzo posto nel medagliere per nazioni alle spalle di Romania e Polonia. Questo il dettaglio, la medaglia d’oro è andata al collo di Savita Russo nei 57 kg e Sara Corbo nei 63 kg, l’argento a Stefania Solina nei 57 kg ed il bronzo a Pietro Andreini nei 60 kg, Elia Salvetti negli 81 kg ed Eleonora Giusti nei 70 kg.
-> RISULTATI
Parlati ipnotizza il mondo ma non Bobonov ed è argento a Tashkent
Christian Parlati è vicecampione del mondo. Un secondo posto, il suo nei 90 kg ai campionati del mondo a Tashkent, ottenuto al termine di una gara stellare, resa umana soltanto da una finale condotta con una parsimonia che l’uzbeco Davlat Bobonov
ha saputo cogliere come opportunità.
L’impressione che Christian Parlati fosse sempre lì, pronto a partire, è rimasta un’impressione e quell’attacco letale con il quale aveva schiantato nell’ordine lo statunitense Alexander Kanuf, l’azero Mammadali Mehdiyev, primo nel ranking mondiale, il greco Theodoros Tselidis, il brasiliano Marcelo Gomes ed in semifinale, il gerogiano Luka Maisuradze, campione d’Europa 2022 e bronzo mondiale a Tokyo 2019, non è mai partito davvero. Bobonov è stato bravissimo a metterci del suo, attaccando in qualche modo sempre prima che Parlati decidesse di farlo ed all’arbitro è toccata la decisione di assegnare il terzo shido a due secondi dal termine di una finale di campionato del mondo. Tutti, in un modo o nell’altro, sono stati ipnotizzati dal micidiale abbraccio dell’azzurro, troppo preoccupati forse di difendersi dall’ “o uchi gari drop down”, com’è stato definito da Neil Adams, tranne l’uzbeco, che festeggia in casa un titolo mondiale che si somma all’argento iridato a Budapest 2021 ed il bronzo olimpico a Tokyo.
"Non poteva essere una gara facile ma stamattina ho dichiarato che avrei fatto il primo e l’ultimo incontro della giornata e ho mantenuto fede alle promesse. -ha detto Christian Parlati- Ho affrontato tutta la giornata con tranquillità perché sapevo di poter fare bene. Peccato per la finale: qualcuno penserà che non ho fatto abbastanza ma era davvero difficile trovare la presa giusta per rubargli l’iniziativa…la pressione dell’ambiente tra l’altro non mi ha aiutato. Guardo la giornata in positivo però: dopo nove mesi in questa categoria torno a casa con un argento mondiale e questo mi da grande fiducia…tra sette mesi avrò di nuovo la mia occasione".
"Che gara spettacolare. Christian è stato superlativo, è tanto forte quanto consapevole delle sue potenzialità e questa combinazione vincente lo rende davvero impressionante. -è il commento di Francesco Bruyere, che ha seguito la gara di Christian dopo il richiamo al coach Raffaele Parlati- Lucido, concentrato ed efficace oggi ha aspettato sempre il momento giusto per piazzare le sue tecniche micidiali mettendo in riga gli atleti più forti del mondo. A chi lo guarda da fuori e lo conosce trasmette sempre tranquillità perché comunque si metta l’incontro sappiamo che ha l’incontro in mano e alla fine vincerà alla sua maniera. Peccato per la finale, ma è stato molto bravo l’uzbeko a rubare il tempo a Christian per portarsi a casa l’incontro tatticamente, sono c’erto che l’appuntamento con l’oro è solo rimandato. Tantissimi complimenti a Christian, a suo Papà Lello artefice di questa medaglia e al gruppo sportivo delle fiamme Oro. Forza Italia!!".
Oggi in gara anche Nicholas Mungai, eliminato al secondo turno dal bulgaro Ivaylo Ivanov e Martina Esposito che, dopo aver superato la belga Gabriella Willems ha dovuto cedere il passo al golden score alla croata Lara Cvjetko, poi argento.
Ancora rimandato quindi, il primo oro mondiale maschile per l’Italia, ma in attesa delle gare di domani con Alice Bellandi e Giorgia Stangherlin impegnate nei 78 kg e mercoledì con Lorenzo Agro Sylvain nei +100 kg, questo a Tashkent si colloca con un argento, un bronzo e due quinti posti fra i migliori di sempre, secondo solo a Barcellona 1991 (1 oro, 1 argento, 1 bronzo, 2 quinti).
Classifiche quinta giornata
70: 1. Barbara Matic (Cro), 2. Lara Cvje tko (Cro), 3. Saki Niizoe (Jpn) e Sanne Van Dijke (Ned)
90: 1. Davlat Bobonov (Uzb), 2. Christian Parlati (Ita), 3. Luka Maisuradze (Geo) e Lasha Bekauri (Geo)
Assegnati a Leinì anche i tricolori della classe Master
Venti i titoli italiani Master assegnati dalla kermesse organizzata dal Comitato Regionale Piemonte, in un’ottima location e con una gestione di gara che ha permesso di dare il giusto rilievo a tutte le finali sia per l’oro che per il bronzo, con il sempre emozionante commento di Fabrizio Marchetti in vero stile da finale assoluti e in un ambiente sempre piacevole e festoso per i master italiani, che si sono sfidati alla conquista del titolo di campione italiano.
Presente alla manifestazione lo staff della Commissione Nazionale Master guidata da Giovanni Strazzeri e composta da Roberto Borgis, Manuela Tadini, Massimo Lucidi, Giuseppe Macrì e Armando Vettori, che, dopo essersi riuniti per delineare le attività e proposte per il 2023, si sono prodigati per venire incontro alle esigenze di atleti ed organizzatori.
Alcuni neocampioni italiani master si sono gentilmente resi disponibili a commentare la gara, rendendo così l’idea di quale sia lo spirito, la grinta, la condivisione, gli ideali che animano questo movimento.
Antonello Aliano M6/M8 kg.+90: ho vinto il titolo della mia categoria e nel complesso ho visto una crescita tecnica e atletica mirata a questa finale
Jessica Zannoni F2/F3/F4/F5 kg.70/+70: Gara veramente dura e difficile… con atlete davvero forti...
Sabrina Mazzola F4/F5/F5/F8 kg.57: gara difficile perché rientrata da poco dal periodo COVID... Mi son sentita viva... È stato bello ritrovare tutti voi... per me era importante ritornare nel circuito dei master e
assaporare certe sensazioni... Oggi ho ritrovato tutto questo coronato anche da una vittoria che mi rende molto molto felice.
Masala Stefano M6/M8 kg. 73: un gruppo stupendo sicuramente, anche se bisognerebbe cambiare alcune regole. Grazie a tutti perché senza di voi non si sarebbe potuta disputare questa manifestazione…
Aida Guemati F6/F8 kg.63: la concentrazione è sempre massima alle gare importanti e quando i risultati ci sono, non posso che rallegrarmi
Roberto Mascherucci M4/M5 kg.73: oggi gara molto difficile anche perché ero il più " vecchio" , gli altri erano tutti M4 ed erano tutti di ottimo livello. Avevo tanta rabbia e amarezza per aver perso una medaglia al mondiale che oggi non volevo e dovevo commettere gli stessi errori. La finale con Massimo Inzillo è stata molto tirata ma bella e con tantissimo rispetto. Sono felicissimo di aver " ripreso la via giusta". Grazie alla mia coach Arianna Vettori che mi è stata molto vicino, vorrei dedicare questa medaglia al maestro Giuseppe Macrì
Cristina Marsili F4/F5 kg. 63: sono felice per questo mio successo e di aver confermato il risultato dello scorso anno. Sarei più contenta se ci fossero più donne a partecipare
Andrea Di Mattia M4/M5 kg.90: Una gara sempre emozionante con avversari sempre competitivi! Stavo bene ed ero concentrato! Dedico la mia vittoria a mia mamma che è in ospedale da 10 giorni
Francesco Iannone M2/M3 kg. +90: non vedevo l’ora di tornare in gara dopo i mondiali. È stata impegnativa ma è andata bene, ringrazio la mia squadra il Kumiai, che mi sostiene sempre
Valerio Romeo M6/M8 kg. 81: dopo il titolo Europeo, la pressione psicologica di dovere vincere è stato per me un ulteriore ostacolo; pertanto, sono doppiamente felice per questo titolo di Campione Italiano che mi regala anche il 3°Dan
Gli altri vincitori del titolo di Campione Italiano Master 2022: Galina Daranuta F2/F3/F4 kg.57/63, Simone Martino M2/M3 kg. 66, Omar Pezzotta M2/M3 kg. 73, Massimiliano Nobile M2/M3 kg. 81, Antonino Tripi M2/M3 kg. 90, Massimo Laurenzi M4/M5 kg. +90, Pasquale Iacomino M4/M5 kg. 66, Vito Costanza M4/M5 kg.81, Andrea Giuseppe Leobono M6/M8 kg. 66, Francesco Chiella M6/M8 kg.90
Come sempre un gruppo unito e coeso, pronto a combattere, a mettersi in gioco, ma anche a fare scudo davanti alle esigenze degli altri atleti, per migliorarsi e progredire continuamente insieme.
Ed è con questo spirito che guardiamo al 2023, cercando di ottimizzare al meglio l’organizzazione e la gestione delle gare master, per una partecipazione sempre più ampia a questo movimento che trasmette dinamismo, energia, positività, amicizia e condivisione.
Prossimo appuntamento, ultima tappa del Gran Prix Italia Master il 30 ottobre a Napoli
Le classifiche
F 2-3-4-5
+70/-70: 1. Jessica Zannoni (Judo Fazi), 2. Cristina Magini (Judo Kwai Amiatino), 3. Cinzia Bonfante (Akiyama Settimo), 4. Melissa Sara Lazzari (Jolly Sport Milano)
-57/-63: 1. Galina Daranuta (Kimeru Academy), 2. Alessandra Damario (Body Life), 3. Claudia Coriasco (Asd Centro), 4. Roberta Caiani (Judo Fondi)
F 4-5
-63: 1. Cristina Marsili (Judo Fornaci), 2. Marika Sato (Kuroki Tarcento), 3. Andretta Bertone (Marmar Trino), 4. Emanuela Caposecco (Judo Fondi)
F 4-5/6-8
-57: 1. Sabrina Mazzola (Judo Club Capelletti), 2. Francesca Gardini (Yubikai Roma)
F 6-8
-63: 1. Maha Aida Guemati (Judo Club Conegliano), 2. Diana Arrigoni (Judo Club Domodossola)
M 2-3
+90: 1. Francesco Iannone (Kumiai Bolzano), 2. Ianis Lotca (Cus Siena), 3. Francesco Lamonica (Karalis Judo), 4. Mohamed Samir Kamel Ahmed Nasr Hany (Judo Bra)
-66: 1. Simone Martino (Atletico Judo Alexandria), 2. Alessandro Friso (Senshi Judo Team), 3. Luca Minuto (Dojo Akiyama Torino) e Alessio Meloni (Karalis Judo)
-73: 1. Omar Pezzotta (Kdk Judo Bergamo), 2. Mattia Galbiati (Isao Okano Club 97), 3. Gianni La Piccirella (Kumiai Bolzano) e Matteo Ingrosso (Judo Insieme)
-81: 1. Massimiliano Nobile (Budokan Istitute Bologna), 2. Massimo Ugolini (Asd Cs Corsico), 3. Francesco Teseo (Judo Fondi) e Ruslan Cantir (Ronin Latina)
-90: 1. Antonino Tripi (Dlf Udine), 2. Carlo Alberto Alessi (Pol. Genovese Shodokan), 3. Riccardo Abate (Dojo Sugiyama Torino) 3. Leonardo Rocca (Judo Imola)
+90: 1. Massimo Laurenzi (Syonen Dan Milano), 2. Lorenzo Bronzin (Dlf Udine), 3. Giuliano Casco (Kuroki Tarcento) e Stefano Temporal (Judokay Gemona)
M 4-5
-66: 1. Pasquale Iacomino (Olimpica Bellizzi), 2. Massimo Meacci (Ok Arezzo), 3. Angelo Varanelli (Judo Fondi) e Massimo De Luca (Ginnastica Triestina)
-73: 1. Roberto Mascherucci (Yama Arashi Savona), 2. Massimo Inzillo (Accademia Arti Marziali), 3. Luigi Totaro (Judo Club Ruffano) e Orazio Privitera (Asd Adriana)
-81: 1. Vito Costanza (Akiyama Settimo), 2. Luca Spadini (Judo Rosignano), 3. Gabriele Verona (Ren Shu Kan Lucca) e Andrea Aldini (Equipe Emilia Judo)
-90: 1. Andrea Dimattia (Budosan), 2. Leonardo Mannelli (Kdk S.Angelo), 3. Davide Mauri (Kuroki Tarcento) e Alessio Carnevale (Judo Fondi)
M 6-8
+90: 1. Antonello Aliano (Athletic Center), 2. Francisco Miguel Pierri (Nuovo Sakai), 3. Giuseppe Infantino (Dlf Udine), 4. Andrea Ricaldone (Judo Club Vado Ligure)
-66: 1. Andrea Giuseppe Leobono (Jitakyoei Samurai), 2. Cristiano Masella (Karalis Judo), 3. Giampietro Riva (Kimeru Academy) e Alessandro De Nardi (Spezia Judo Tattical Lab)
-73: 1. Stefano Masala (Judo Club Torres), 2. Francoi Ghiringhelli (Robur et Fides), 3. Marco Gigli (Judo Club Fornaci) e Amor Daas (Budokan Istitute Bologna)
-81: 1. Valerio Romeo (Cus Siena), 2. Giovanni Agostino Dellomo (Judo Club Giulianova Shakiro), 3. Claudio Camerotto (Kimeru Academy), 4. Claudio Crema (Center Parma)
-90: 1. Francesco Chiella (Athlon Grosseto), 2. Marco Bottinelli (Kimeru Academy), 3. Bruno Cabutto (Centro Judo Bra)
Tashkent amara per gli azzurri nel Worlds 2022 day 4
Tashkent amara per Antonio Esposito e Nicolle D’Isanto. Per i due azzurri, infatti, i campionati del mondo si sono fermati già al primo turno, con il mongolo Erdenebayar Batzaya negli 81 kg e con la giapponese Megumi Horikawa nei 63 kg.
La quarta giornata della rassegna iridata in Uzbekistan è la prima in cui un azzurro non approda al final-block, dopo la medaglia di Assunta Scutto nei 48 kg la giornata di apertura ed i quinti posti di Elios Manzi nei 66 kg la seconda e Manuel Lombardo ieri nei 73 kg.
Durissimo il sorteggio per la ventitreenne napoletana che, opposta al primo round a Megumi Horikawa, numero 13 nella WRL, non ha esitato a mettersi in gioco, cosa che purtroppo non è bastata per impensierire la nipponica, al momento imbattuta nel 2022.
Ed è stato molto duro anche l’incontro di Antonio Esposito con il mongolo Erdenebayar Batzaya, ventiduenne salito da poco dai 73 kg che, con due shido a carico, ha attaccato in tomoe nage mettendo l’azzurro in una situazione senza alternative possibili, se non quella di puntare la testa sul tatami. A quel punto la caduta non ha avuto più alcun significato perché la norma a tutela degli atleti prevede la squalifica per chi difende con la testa.
Domani, quinta giornata di gare con le categorie al limite dei 70 kg femminili e dei 90 kg maschili, tre gli azzurri impegnati Martina Esposito, Christian Parlati e Nicholas Mungai.
Risultati quarta giornata
63: 1. Megumi Horikawa (Jpn), 2. Catherine Beauchemin-Pinard (Can), 3. Barbara Timo (Por) e Manon Deketer (Fra)
81: 1. Tato Grigalashvili (Geo), 2. Matthias Casse (Bel), 3. Takanori Nagase (Jpn) e Shamil Borchashvili (Aut)
Assegnati a Leinì i titoli 2022 di campioni italiani di kata
Sono stati assegnati nel Palamaggiore a Leinì i titoli di campione italiano di kata e si pubblicano di seguito le classifiche
complete che sono state redatte per tutte le classi e serie in gara. Si pubblicano inoltre i commenti delle coppie che sono salite sul gradino più alto del podio nella manifestazione principale.
"Ottima organizzazione con accoglienza e sistemazione del palasport al top -ha detto Gianni Strazzeri in sintonia con Monica Piredda, dirigenti del settore- ottima la gestione di Tonon con il sistema Computer, in crescita il livello delle coppie ed il numero dei partecipanti, ma è stata anche l'occasione per le riunioni con le commissioni Master e Kata per programmare l'attività 2023".
Testo in aggiornamento
Nage no kata, Tommaso Rondinini-Mauro Collini: “Tommaso ed io siamo molto felici di aver raggiunto (per la settima volta) questo risultato soprattutto dopo esserci scambiati di ruolo, per noi e stata una sfida contro noi stessi. È un sogno ad occhi aperti. Una grande giornata che è stata coronata, oltre alla medaglia, dalla consapevolezza delle nostre capacità. Sacrifici e difficoltà ci hanno resi più forti”.
Kime no kata, Enrico Tommasi-Alberto Gainelli: “Questo titolo italiano, il primo per Alberto, corona una stagione sportiva ricca di soddisfazione. La gara è stata ad alto tasso di adrenalina in quanto sentivamo il peso del bronzo mondiale e le aspettative erano alle stelle”.
Katame no kata, Massimo Cester-Davide Mauri: “Finalmente, dopo vari tentativi negli anni passati, siamo riusciti a vincere il Campionato Italiano di Judo-Kata nella specialità del katame no kata. Dopo un po' di delusione ai mondiali di Cracovia dove ci eravamo presentati con buone speranze naufragate, nostro malgrado, per un discutibile cambio di due giudici durante le fasi eliminatorie, non ci siamo dati per vinti e ci siamo rimessi al lavoro per arrivare a festeggiare oggi il titolo italiano. A Davide, il mio uke, a Giuliano, il nostro mentore, a Emi e Martina, coloro che ci sopportano e ci supportano, dedico personalmente questa vittoria”.
Ju no kata, Laura Bugo-Barbara Bruni Cerchier: "È sempre molto emozionante partecipare al campionato italiano. Ci siamo preparate e impegnate per fare il meglio possibile. Vedere che i nostri sforzi sono stati premiati fa piacere, ci dà fiducia per gli impegni futuri. Come sempre, non ci accontentiamo e lavoreremo per migliorare ancora".
Classifiche
Nage no kata: 1. Tommaso Rondinini-Mauro Collini (Emr), 408, 2. Gino Gianmarco Stefanel-Alessandro Cugini (Fvg), 400, 3. Edoardo Rizzo-Luigi Rizzo (Cam), 390.50
Kodokan Goshin Jutsu: 1. Ubaldo Volpi-Nicola Ripandelli (Laz), 573.50, 2. Marika Sato-Fabio Polo (Fvg), 556.50, 3. Ilaria Placidi-Nicola Placidi (Sar), 528.50
Kime no kata: 1. Enrico Tommasi-Alberto Gainelli (Ven), 523, 2. Sergio Rizzi-Valter Sella (Pie), 3. Antonio Mavilia-Giovanni Gandolfo (Sic), 493
Katame no kata: 1. Massimo Cester-Davide Mauri (Fvg), 399, 2. Michael Chiara-Marco Corvetti (Lom), 385.50, 3. Martina Cairone-Lisa Cesario (Emr), 374.50
Ju no kata: 1. Laura Bugo-Barbara Bruni Cerchier (Emr), 397.50, 2. Carlotta Franzina-Camilla Franzina (Ven), 391, 3. Rebecca Volpi-Mihaela Gheorghita (Laz), 389.50
Tashkent 2022… altro quinto posto per Manuel Lombardo
Un altro quinto posto che brucia. Dopo i Giochi Olimpici a Tokyo, luglio 2021, dopo i Giochi del Mediterraneo, giugno 2022, a Manuel Lombardo si è aggiunto ora anche quello nei 73 kg dei campionati del mondo a Tashkent. Ed è stato ancora quel Daniel Cargnin che proprio alle Olimpiadi gli si mise di traverso nei quarti di finale.
Nulla da dire sull’azione che ha gelato il sangue di Manuel (ed il nostro), con un’intuizione il brasiliano ha agganciato la gamba di appoggio sull’intenzione di attacco in sumi gaeshi dell’azzurro… ippon. Dire che possa riuscire una volta su cento, non è un dato statistico, ma rende l’idea. E siccome la sorte è bizzarra, subito dopo la sconfitta di Lombardo, l’azero Hidayat Heydarov (sconfitto da Manuel nei quarti) si è imposto sull’israeliano Butbul conquistando la medaglia di bronzo ed il mongolo Tsogtbaatar Tsend-Ochir è il nuovo campione del mondo…
Domani, quarta giornata con le categorie dei 63 kg femminile che vedrà impegnata l’azzurra Nicolle D’Isanto e degli 81 kg maschili con Antonio Esposito.
Risultati terza giornata
73: 1. Tsogtbaatar Tsend-Ochir (Mgl), 2. Soichi Hashimoto (Jpn), 3. Daniel Cargnin (Bra) e Hidayat Heydarov (Aze), 5. Manuel Lombardo (Ita)
57: 1. Rafaela Silva (Bra), 2. Haruka Funakubo (Jpn), 3. Jessica Klimkait (Can) e Enkhrillen Lkhagvatogoo (Mgl)
Tashkent, day 3 e terza finale per l’Italia: forza Manuel!
È la giornata numero tre ai campionati del mondo a Tashkent ed anche oggi c’è un azzurro in finale per una medaglia. Si tratta di Manuel Lombardo che nei 73 kg ha scalato il tabellone di gara superando nell’ordine Artem Khomula (Ukr), Chyngyzkhan Sagynaliev (Kgz), Victor Sterpu (Mda) ed il numero 2 del ranking mondiale, Hidayat Heydarov (Aze).
È stato il mongolo Tsogtbaatar Tsend-Ochir a fermare la corsa di Manuel, che per la medaglia di bronzo se la vedrà con il brasiliano Daniel Cargnin.
Si sono battuti alla grande anche Veronica Toniolo che, nei 57 kg, ha vinto con Mariana Esteves (Gui) e poi ha ceduto il passo alla gerogiana Eteri Liparteliani, numero 3 del ranking mondiale, e Giovanni Esposito che dopo la vittoria su Valtteri Olin (Fin) si è fermato con Lasha Shavdatuashvili (Geo), leader della classifica mondiale dei 73 kg, ma soltanto al golden score e per tre sanzioni.
A Leinì i Tricolori per il kata sabato e per i master domenica
Tutto pronto per il week-and di fuoco per il judo con il “Campionato Italiano di Kata“ ed il “Campionato Italiano Master“.
Sabato 8 ottobre e domenica 9 il Palamaggiore di Leinì ospiterà la prima Kermesse sportiva dedicata al judo, nell’anno nel quale il Piemonte è “Regione europea dello Sport”, a questo evento seguirà la finale del “Campionato assoluto”, che svolgerà nel nuovissimo “Pala200” di Settimo Torinese, impianto sportivo costruito per celebrare la duecentesima medaglia d’oro dello sport italiano alle olimpiadi, vinta proprio nel judo da Fabio Basile.
Quaranta le coppie in gara nella gara di kata e 138 gli atleti impegnati per la gara Master, con atleti reduci dal recente Campionato del Mondo svoltosi a Cracovia (Polonia) nel mese di settembre e molti di essi con medaglie pesanti al collo che a Leinì daranno il meglio per il titolo italiano.
Fra i master va ricordato il piemontese Frate Luca Minuto (nella foto), personaggio famoso nel mondo torinese per il suo impegno sociale e per la doppia veste, ed è davvero il caso di dirlo in questa occasione, di frate e di judoka, di uomo di chiesa che combatte con la stessa energia sul tatami e per la giustizia sociale.
Molte saranno poi le autorità sportive e politiche presenti al Palamaggiore per dare il giusto lustro alla manifestazione; insomma un fine settimana da non perdere!
Fonte: FIJLKAM.it/Piemonte
Quinto posto mondiale per Elios Manzi a Tashkent
Elios Manzi si è classificato al quinto posto nei 66 kg ai campionati del mondo di judo a Tashkent. Al termine di un percorso eccellente, infatti, il ventiseienne siciliano ha disputato la finale per il bronzo con il sudcoreano An Baul, ed è stato sconfitto. Tre sanzioni a due hanno deciso il vincitore di una finale mondiale, un concetto che inquieta chi segue un incontro in cui è chiaro che i due atleti si battono per prevalere uno sull’altro e che, di fatto, dopo trenta secondi soltanto, si sono trovati già con due penalità da una parte ed una dall’altra.
“Ci sono giornate che vanno bene e giornate che vanno male e poi ci sono le giornate incomprensibili… -ha commentato Francesco Bruyere, responsabile della squadra azzurra femminile- Oggi tra Odette e Krasniqui ho davvero visto un incontro senza senso tra due grandi Campionesse. Un incontro in cui il protagonista è stato l’arbitro che non ha capito il reale spessore delle atlete che aveva davanti assegnando 3 sanzioni discutibili in sole 4 azioni. Penso che condurre un incontro del genere senza lasciare combattere le atlete sia una follia contro i principi del nostro sport e contro lo spettacolo che tanto viene ricercato. Io sono sicuro al 100% che oggi dal tatami non sia scesa vittoriosa l’atleta più forte tra le due, ma quello che più mi preoccupa è la direzione che sta prendendo il nostro regolamento”.
“Resta chiaramente l’amaro in bocca -ha detto invece Corrado Bongiorno della commissione tecnica nazionale oltre che maestro di Elios Manzi- ma la giornata mostra una grande crescita: non dimentichiamoci dov’era Elios fino a un mese fa, oggi l’abbiamo visto tornare tra i grandi. Non guardiamo alla medaglia mancata ma a quanto si è preso pensando al suo percorso e a quello che vogliamo raggiungere. Un vero peccato anche per Odette: quello che è successo sul suo tatami non ha reso giustizia alla campionessa che è e al grande lavoro di preparazione che ha fatto”.
Domani a Tashkent ci attende un’altra grande giornata con le categorie al limite dei 57 kg femminili, 73 kg maschili e tre azzurri in gara, Veronica Toniolo, Manuel Lombardo e Giovanni Esposito.
Classifiche seconda giornata
52: 1. Uta Abe (Jpn), 2. Chelsie Giles (Gbr), 3. Amandine Buchard (Fra) e Distria Krasniqi (Kos)
66: 1. Hifumi Abe (Jpn), 2. Joshiro Maruyama (Jpn), 3. An Baul (Kor) e Denis Vieru (Mda), 5. Elios Manzi (Ita)
Elios Manzi in finale per il bronzo ai Mondiali a Tashkent
Gran ippon di Elios Manzi sull’ucraino Bogdan Iadov ed anche oggi l’Italia va in finale nei campionati del mondo a Tashkent. È la finale per il bronzo dei 66 kg.
Nel primo turno Elios Manzi ha liquidato il bulgaro Bozhidar Temelkov con due wazari in un minuto e mezzo, sfruttando in entrambi i casi l’attacco del bulgaro per mettere a segno il punto. Successivamente ha piazzato ippon di uchi mata a Steven Mungandu (Zam) in 1’21”, mentre con il mongolo Baskhuu Yondonperenlei la vittoria dell’azzurro è maturata con wazari di uchi mata, difeso poi strenuamente dagli assalti del mongolo che aveva l’obiettivo di far assegnare il terzo shido. Nulla da fare invece con Hifumi Abe, il campione giapponese ha vinto per ippon con Elios che, in ogni caso, ha affrontato Re Abe a viso aperto.
È stato fatale per Odette Giuffrida invece il terzo turno dei 52 nella seconda giornata dei campionati del mondo a Tashkent e così, dopo l’eliminazione preliminare di Matteo Piras e Martina Castagnola, anche Odette è rimasta fuori dai giochi per le medaglie.
Odette Giuffrida ha gestito senza affanni particolari il primo turno e la vietnamita Thuy Nguyen, che ha dimostrato di non volersi prendere troppi rischi per avere la meglio, ha incassato tre sanzioni in 74 secondi. Nel secondo turno Odette ha piazzato ippon in un minuto con kata guruma all’algerina Faiza Aissahine, mentre con la kossovara Distria Krasniqi, Odette è stata eliminata da una sensibilità speciale nell’attribuirle tre sanzioni.
È finito subito purtroppo il mondiale di Matteo Piras, nel primo turno infatti il kazako Gusman Kyrgyzbayev è riuscito a schivare la finta avanti-attacco indietro dell’azzurro e sfruttare l’azione schiacciandolo sul tatami.
Martina Castagnola ha fatto un buon incontro con la forte spagnola Estrella Lopez-Sheriff e se non è riuscita a trovare varchi nella difesa iberica, lo stesso è stato fatto sulll’altro fronte, almeno fino al minuto 3’15” del golden score quando l’azzurra è rimasta bloccata dall’immobilizzazione-ippon.
Bronzo mondiale a Tashkent per la ventenne Assunta Scutto
I campionati del mondo a Tashkent sono iniziati bene per l’Italia e lo evidenziano la medaglia di bronzo nei 48 kg andata al collo di Assunta Scutto ed il settimo posto nei 60 kg di Angelo Pantano. Due atleti sui tre in gara sono andati al final block con una medaglia pesantissima per la ventenne Susi Scutto ed un piazzamento importante per il siciliano Pantano, ma anche la prova nei 48 kg di Francesca Milani è stata brillante, anche se stoppata agli ottavi dalla tedesca Menz.
“Ancora non ci credo! -è stato il commento di Assunta Scutto- Per questa gara avevo buone sensazioni, mi sentivo motivata e con tanta voglia di vincere: la partenza non era delle più facili ma dopo aver vinto ho capito che c’ero. Io ho messa tutta me stessa il resto è stato tutto un dono di Dio: mi piace pensare che abbia un grande piano per me e questo mi permette di dare tutta me stessa. Nonostante sia giovane, oggi non mi sono fatta intimorire da nessuno: non volevo tornare a casa con il peso di non aver dato il meglio di me… ed eccomi qui con questa medaglia. So che manca da molto in Italia e vorrei solo essere la persona che ha riaperto la strada perché ci sono tanti ragazzi e ragazze che possono fare altrettanto. Ringrazio Antonio Ciano, presente anche oggi, che mi trasmette quotidianamente la sua esperienza e che mi è sempre vicino; ringrazio anche la nazionale che ha posto fiducia in me, tutto lo staff delle Fiamme Gialle a partire dagli allenatori Salvatore Ferro e Ylenia Scapin, i miei preparatori Andrea e Fabrizio e i miei colleghi e compagni di squadra. L’ultimo ringraziamento va alla mia famiglia, a Kevyn e al maestro Gianni Maddaloni”.
“Penso che questa sia proprio una medaglia che parla da sola -ha commentato a caldo il tecnico delle azzurre Francesco Bruyere- Susy al suo ultimo anno junior è salita sul podio più prestigioso del mondo, queste cose non succedono per caso, qui c’è tanto talento e tanto lavoro ben fatto che sommati ad un grande cuore fanno un grande risultato. Oggi è stata superlativa nella gestione dell’incontro mettendo a segno punti in piedi e a terra, e anche se le qualità tecniche e tattiche di Susy possono sembrare evidenti, vi assicuro che esprimerle a questo livello non è facile. Oggi si è comportata da vera Campionessa, una piccola grande Campionessa. Le mie più sincere congratulazioni vanno a lei, a tutto il gruppo sportivo delle Fiamme Gialle e ad Antonio Ciano che la segue con passione e competenza”.
Assunta Scutto ha superato l’israeliana Shira Rishony e l’uzbeca Khalimajon Kurbonova, prima di cedere a Natsumi Tsunoda (Jpn). Superato il primo recupero per la squalifica della serba Milica Nikolic, Scutto ha conquistato il bronzo strapazzando la forte spagnola Julia Figueroa.
Francesca Milani invece, ha vinto sull’austriaca Katharina Tanzer ed è poi stata squalificata l’incontro successivo con la tedesca Katharina Menz, per un’azione non volontaria ma evidente.
Angelo Pantano infine ha superato prima il kazako Magzhan Shamshadin, poi il belga Jorre Verstraeten e quindi è stato fermato dal mongolo Ariunbold Enkhtaivan, mentre nel recupero è andato in vantaggio sull’israeliano Yam Wolczak, che è stato poi bravo a ribaltare l’esito dell’incontro.
Domani le categorie in gara sono i 52 kg femminili ed i 66 kg maschili con quattro azzurri impegnati: Odette Giuffrida e Martina Castagnola (52), Matteo Piars ed Elios Manzi (66).
Classifiche prima giornata
48: 1. Natsumi Tsunoda (Jpn), 2. Katharina Menz (Ger), 3. Abiba Abuzhakynova (Kaz) e Assunta Scutto (Ita)
60: 1. Naohisa Takato (Jpn), 2. Ariunbold Enkhtaivan (Mgl), 3. Yung Wei Yang (Tpe) e Yeldos Smetov (Kaz), 7. Angelo Pantano (Ita)