Bronzo ad Izhevsk per l’U23 Mattia Miceli, Petitto e Pantano quinti, Fiorini settima
Mattia Miceli si è classificato al terzo posto nei 66 kg nel Campionato d’Europa U23 che è iniziato oggi a Izhevsk, in Russia, con la partecipazione di 235 atleti di 33 nazioni. Ma la medaglia di bronzo del 21enne romano, che aggiunge al terzo posto ottenuto in febbraio nella Continental Open a Ostia, è stato accompagnato anche dalle ottime prove di Sofia Petitto e Angelo Pantano, quinti e di Michela Fiorini, settima. Mattia Miceli ha scalato il tabellone dei 66 kg fino alla semifinale imponendosi su Luukas Saha (Fin) e su David Garcia Torne (Esp), poi è stato fermato al golden score dall’azero Nurlan Osmanov e, per il terzo posto, ha incontrato un altro finlandese Henri Maatta che, dopo un primo vantaggio, ha colto sul tempo con sasae tsuri komi ashi da manuale a 40 secondi dal termine. “Sono molto contento per la medaglia conquistata – ha detto Mattia Miceli - ci tenevo a far bene e ci sono riuscito. Peccato solo per la semifinale, mi sentivo bene, ma non sono riuscito a trovare il guizzo vincente per conquistarmi l’accesso alla finale. È stata nel complesso un’esperienza molto positiva, che mi ha permesso di concludere questo 2019 nel migliore dei modi. Ringrazio la mia famiglia per il continuo supporto e questo risultato lo devo in parte merito anche loro. Un ringraziamento particolare anche alla mia grande società, il Banzai Cortina, che mi ha accompagnato e seguito qui in gara. Continuerò a lavorare duro per cercare di raggiungere traguardi sempre più alti, con la speranza che anche questi vengano considerati e valorizzati”. “È stata una bellissima giornata che si è conclusa nel migliore dei modi – ha detto invece Danilo Silveri, coach di Miceli - con la conquista di una bellissima medaglia. Mattia sin dal primo incontro è stato concentrato e determinato ad arrivare sul podio. Peccato per la semifinale, ma la sua è stata una gara impeccabile. Poter seguire il proprio atleta ad un campionato europeo trasmette emozioni uniche, bellissime da vivere”. Nei 48 kg Sofia Petitto ha vinto su Kristina Bulgakova (Rus), Andrea Stojadinov (Srb) ed è stata poi sconfitta da Daria Pichkaleva (Rus), in semifinale e da Tugce Beder (Tur), nella finale per il bronzo. Angelo Pantano invece, è arrivato alla finale per il bronzo nei 60 kg con la vittoria su Felipe Cruz (Por) e, dopo la sconfitta da Temur Nozadze (Geo), la vittoria nel recupero ottenuta sull’israeliano Noam Leiba. È stato l’altro georgiano Jaba Papinashvili che, al termine di una finale equilibrata, si è aggiudicato il terzo posto. Settimo posto nei 48 kg per Michela Fiorini che ha superato l’austriaca Lisa Dengg ed è stata poi fermata da Tamar Malca (Isr) e Tugce Beder (Tur). Così gli altri azzurri in gara. Nei 60 kg Alessandro Aramu è stato eliminato dal portoghese Francisco Mendes, nei 52 kg Martina Castagnola è stata eliminata dalla britannica Yasmin Javadian con il terzo shido assegnato nel golden score, Chiara Palanca è stata eliminata invece da Julie Kemmink (Ned). “I ragazzi che ho seguito oggi sono stati Pantano, Fiorini, Petitto e Castagnola, tutti sono stati all’altezza della situazione e sarebbero potuti salire sul podio, peccato! – ha detto il coach azzurro Laura Di Toma - In generale è necessario lavorare su situazioni in ne waza e, talvolta, saper essere più determinanti, ma le capacità per migliorarsi ce l’hanno tutti. La finale di Miceli, conclusa con un bellissimo ippon, è stata seguita dal Maestro Danilo Silveri, per la prima volta alla sedia di un proprio atleta in un Europeo, complimenti ad entrambi”. Sabato, seconda giornata di gare con Leonardo Casaglia e Gabriele Sulli impegnati nei 73 kg, Chiara Cacchione e Marta Palombini nei 63 kg ed Ilaria Qualizza nei 70 kg.
Risultati Day 1
48: 1. Daria Pichkaleva (Rus), 2. Mireia Lapuerta Comas (Esp), 3. Tugce Beder (Tur) e Andrea Stojadinov (Srb), 5. Sofia Petitto (Ita)
52: 1. Amber Ryheul (Bel), 2. Nina Estefania Esteo Linne (Esp), 3. Yasmin Javadian (Gbr) e Annika Wurfel (Ger)
57: 1. Eteri Liparteliani (Geo), 2. Danna Nagucheva (Rus), 3. Wilsa Gomes (Por) e Tihea Topolovec (Cro)
60: 1. Ramazan Abdulaev (Rus), 2. Ayub Bliev (Rus), 3. Temur Nozadze (Geo) e Jaba Papinashvili (Geo), 5. Angelo Pantano (Ita)
66: 1. Murad Chopanov (Rus), 2. Nurlan Osmanov (Aze), 3. David Garcia Torne (Esp) e Mattia Miceli (Ita)
Europei U23 per 16 azzurri ad Izhevsk; in 4 a Perth per l’Open che vale quanto un Grand Prix
Venerdì a Izhevsk, in Russia, prende il via il campionato d’Europa U23, che registra la partecipazione di 244 atleti (142 M, 102 F) appartenenti a 32 rappresentative nazionali del continente. L’Italia, che nella scorsa edizione a Gyor conquistò l’oro con Eleonora Geri e tre terzi posti con Giulia Pierucci, Gabriele Sulli e Giorgia Stangherlin, si presenta con una squadra di sedici elementi, Alessandro Aramu, Angelo Pantano (60), Mattia Miceli (66), Gabriele Sulli, Leonardo Casaglia (73), Gianluca Iudicelli (90), Lorenzo Turini (+100), Sofia Petitto, Michela Fiorini (48), Martina Castagnola, Chiara Palanca (52), Chiara Cacchione, Marta Palombini (63), Ilaria Qualizza (70), Arianna Conti (78), Annalisa Calagreti (+78). La delegazione è composta anche dai Coach Laura Di Toma, Alessandro Bruyere, Massimiliano Pasca, Danilo Silveri, Massimo Sulli e dall’arbitro Francesco Soldano. Programma. Venerdì 1: F 48/52/57; M 60/66; Sabato 2: F 63/70; M 73/81; Domenica 3: F 78/+78; M 90/100/+100.
In 4 a Perth per l’Open che vale quanto un Grand Prix
Ben settantasette le nazioni (394 atleti) che partecipano invece al Perth Oceanian Open, in programma domenica e lunedì in Australia, una cifra davvero impressionante per una Continental Open, ed è determinata dal fatto che il punteggio assegnato, in questo particolarissimo caso, è lo stesso che si assegna in un Grand Prix. Un’opportunità sulla quale hanno scelto di puntare anche gli azzurri Francesca Milani, Francesca Giorda (48), Carola Paissoni (70) e Andrea Regis (81), che saranno seguiti dal Coach Alessia Regis.
Cadet European Judo Cup di Koper, Italia prima nel medagliere
Roma, 27 ottobre 2019 - 14 medaglie e primo posto nel medagliere in questa due giorni di judo in Slovenia, davanti a Svizzera e Serbia. Come confermato dal tecnico della Commissione Nazionale Attività Giovanile, Alessandro Comi, "è stato un fine settimana di soddisfazioni per molti dei nostri cadetti. L’European Cup di Koper è sempre un’ottima occasione per quei ragazzi che vogliono mettersi alla prova in vista della stagione ventura ma anche per chi cerca l’ultima soddisfazione internazionale in questa classe d’età; alla fine di questa due giorni il bilancio è davvero positivo: molti stanno crescendo grazie al buon lavoro che i club italiani portano avanti con i loro settori giovanili; è un segnale positivo per tutto il judo azzurro".
Andiamo per ordine. In questa seconda giornata sono arrivati due ori, un argento e un bronzo. Protagoniste le ragazze Asya Tavano nei +70kg e Thauany Capanni Dias nei 63kg che conquistano due vittorie importanti, la prima vincendo in finale contro la Pretorius per ippon, la seconda battendo la Tretnjak per wazari. Secondo posto invece per Agnese Zucco, nei 57kg, sconfitta solamente all'ultimo incontro dalla Sokirjanska. Infine medaglia di bronzo per Francesco Basso nei 90kg, che vince la finale per il terzo posto contro il connazionale Sagunti. Ecco le dichiarazioni dei giovani judoka azzurri.
Asya Tavano: La gara è andata bene, come mi aspettavo. Anche la finale che temevo fosse un po’ più dura è andata al meglio. Ho concluso con questo bel risultato il mio triennio nella classe cadetti: penso che sia il ringraziamento migliore per la mia famiglia, per il mio maestro e per la mia società che mi hanno permesso di crescere arrivando qui.
Thauany Capanni Dias: Questa gara la volevo vincere a tutti i costi dopo aver affrontato tanti cambiamenti. Dedico la medaglia a papà che oggi è venuto qui a sostenermi e a due amici che da quando sono arrivata in Italia mi hanno aiutata come se fossero la mia famiglia: Giampaolo e Francesca: insieme a loro il mio grazie speciale oggi va alla mia maestra Alessandra che crede in me e che mi ha sostenuto al meglio. La più grande soddisfazione è stata vedere la bandiera italiana sventolare per me.
Agnese Zucco: Devo ancora riprendermi dalla finale che non è andata affatto come avrebbe dovuto. Oggi in verità stavo bene e ho combattuto come so fare, quindi nel complesso sono abbastanza soddisfatta. Ringrazio i miei genitori e la nuova società che mi ha accolta e mi sta aiutando a migliorare ogni giorno di più.
Francesco Basso: Sono felice per questo risultato, avrei potuto fare qualcosa di più ma stamattina non mi sentivo al meglio: ce l’ho messa tutta però sono arrivato in fondo alla gara, conquistando la mia prima medaglia in questo circuito internazionale.
Cadet European Judo Cup Koper 2019, oro per Asia Avanzato
Roma, 26 ottobre 2019 - Si conclude la prima giornata per i cadetti azzurri in Slovenia e arrivano ben 10 podi, 5 quinti posti e altrettanti settimi posti. La medaglia più bella, l'oro, arriva ad opera di Asia Avanzato che batte per wazari la svizzera Binta Ndiaye nei 44kg. "Dopo la delusione del mondiale oggi sono salita sul tatami estremamente determinata a fare bene, ho combattuto come volevo e sono arrivata a fine giornata soddisfatta di quello che ho fatto", queste le parole di Asia Avanzato rilasciate a fine gara al tecnico della Commissione Nazionale Attività Giovanile, Alessandro Comi.
Per la delegazione azzurra poi sono arrivate 3 medaglie d'argento. Due nel maschile grazie a Pietro Andreini e Simone Aversa, rispettivamente nei 50kg e nei 60kg: il primo ha perso in finale per ippon, al golden score, contro lo svizzero Maitin, il secondo si è dovuto arrendere contro l'ucraino Kleitos. "In questo momento sono un po’ dispiaciuto per la finale: avevo recuperato bene il wazari preso all’inizio, ma alla fine non è andata come avrei voluto; il fatto che io sia al primo anno mi permette di guardare alla prossima stagione con fiducia; ringrazio papà che mi allena e mi è vicino in queste giornate" sottilinea Pietro Andreini, mentre queste sono le parole a caldo di Simone Aversa: "sono soddisfatto della prestazione di oggi, anche se mi rimane un po' di amaro in bocca per la finale, dove avrei potuto gestire meglio. Nel complesso è stata una bella gara e anche un'ottimo test in vista della prossima stagione". L'altro argento arriva nel femminile grazie a Micaela Sciacovelli nei 52kg sconfitta solamente in finale dalla slovena Skrabl: "sono contenta per questo risultato, lavoriamo tanto e quando arriva una medaglia il lavoro è ripagato. Di certo ci sono tante cose da sistemare, ma da questo piccolo traguardo, si può cominciare a pensare a qualcosa di più importante. Quindi si deve continuare a lavorare sempre meglio", così conclude la sua gara Micaela Sciacovelli.
Infine, sono state sei le medaglie di bronzo a chiusura di una giornata emozionante per i nostri cadetti, che lasciano ben sperare per il futuro della nazionale. Alessio De Luca e Vincenzo Manferlotti nei 50kg, Valerio Ferro e Aris Manzi nei 60kg, Asia Sassi e Emma Stoppari nei 48kg. Queste le loro dichiarazioni a fine gara. Alessio De Luca, "sono contento di aver fatto una bella gara anche se ai quarti potevo dare di più, questa medaglia è una carica per il futuro", poi Vincenzo Manferlotti, "è stato emozionante conquistare per la prima volta questa medaglia, l’unico rammarico è di aver disputato la finale col mio compagno di palestra Manuel Parlati", e ancora Valerio Ferro, "è una medaglia che aspettavo da tanto, dopo l’infortunio di un anno fa le cose sono state difficili ma finalmente mi sono sentito bene. Non è certo un punto di arrivo, ma una tappa di passaggio", segue Aris Manzi, "Koper è la mia gara, avevo già conquistato la medaglia di bronzo qui nel 2017 e quest’anno mi sono riconfermato. Voglio dedicare questa medaglia alla mia famiglia, al maestro, alla mia squadra, ma in particolare a mio fratello Elios", e ancora Asia Sassi, "sono abbastanza contenta di questo risultato, è la mia prima medaglia internazionale ma non nascondo che arrivare fin qui era il mio obiettivo; cercherò di migliorarmi per dare sempre di più" ed infine Emma Stoppari,"sono felice della medaglia anche se forse potevo dare qualcosa in più: è un passo avanti per guardare alla prossima European Cup con più determinazione".
Judo, GS Abu Dhabi: Corea del Sud al comando del medagliere, Italia quinta
Roma, 26 ottobre 2019 - Titoli di coda sul Grand Slam di Abu Dhabi. Nemmeno il tempo di ricaricare le batterie che il prossimo weekend si volerà in Australia, a Perth, per l’Oceania Open, che in questa edizione assegna punteggio per la ranking olimpica e tra poco meno di un mese ci sarà ad Osaka l’ultimo Grand Slam dell’anno e l’ultimo in questa città visto che nel 2020, il Grand Slam farà ritorno nella capitale Giapponese. Tornando alla gara di oggi, riservata alle categorie pesanti, la Corea del Sud con gli ori nei 100 e negli oltre 78 kg si è piazzata al primo posto nel medagliere davanti a Olanda, Slovenia, Ucraina e Italia.
Per chi volesse rivedere il blocco finali, la differita è sul canale 204 Sky port Arena a partire dalle 23:00.
Senza medaglie il secondo giorno del GS di Abu Dhabi
Roma, 25 ottobre 2019 - Secondo giorno di gara alla Mubadala Arena, di Abu Dhabi e purtroppo nessuna medaglia per i nostri atleti.
Edwige Gwend nei 63 kg è stata fermata al primo incontro di ripescaggio dalla Quadros (Bra). L’atleta delle Fiamme Gialle aveva iniziato vincendo contro la Billiet (Cpv), e la Haecker (Aus), per poi perdere ai quarti contro la venezuelana Barrios.
Maria Centracchio allo stesso modo ha vinto il primo incontro regolando la tedesca Bazynski, poi l’algerina Belkadi ma ai quarti si è dovuta arrendere nel golden score alla Del Toro Carvajal (Cub). Entrambe le azzurre si sono classificate al settimo posto ed hanno comunque raccolto punti in ottica qualificazione Olimpica.
Nei 70 kg, Alice Bellandi ha superato la Scoccimarro per waza-ari, ma poi è stata fermata per ippon dall’olandese Van Dijke.
"Gara sottotono per i nostri atleti anche se sicuramente penalizzati da qualche decisone arbitrale. - Ha commentato il coach azzurro Francesco Bruyere - Penso comunque che la soluzione migliore sia sempre quella di valutare e correggere i propri errori per non permettere a niente e nessuno di condizionare gli incontri. È stato un periodo intenso e abbiamo dato ai ragazzi una settimana di recupero per poi poter preparare al meglio le ultime due gare dell’anno".
Passando ai ragazzi, invece, Fabio Basile nei 73 kg, è stato eliminato, al primo incontro, dal Kazako SMAGULOV per un waza-ari.
Nella stessa categoria, stessa sorte per Giovanni Esposito, che pesca al primo turno l’esperto Miklos Ungvari (Hun), che lo immobilizza e lo costringe alla resa.Negli 81 kg Christian Parlati, ha superato il tailandese Terada al primo incontro, Attila Ungvari (Hun) al secondo con un bellissimo ippon, ma la sua corsa è stata fermata dal georgiano Maisuradze che poi arriverà in finale.Sempre negli 81 kg, Antonio Esposito, ha avuto la meglio sull’austriaco Borchashvili e Niksanovic (Srb) per poi impattare contro il tedesco Ressel (alla fine bronzo) cui ha dovuto cedere il passo.
Il medagliere per nazioni, in attesa della gara di domani, vede l’Italia al primo posto in coabitazione con L’Olanda e la Slovenia.
Si chiude qui l’avventura italiana sotto il sole di Abu Dhabi, prossima fermata Osaka.
Al Grand Slam di Abu Dhabi argento Giuffrida e capolavORO Lombardo
Roma, 24 ottobre 2019 – Ad Abu Dhabi non mancano le emozioni, nel penultimo Grand Slam dell’anno, ancora una volta loro, come in Brasile solo a medaglie invertite, Odette Giuffrida e Manuel Lombardo ci hanno tenuti incollati davanti alla tv per seguire le loro finali. Nei 52 kg Odette ha superato Soumiya Iraoui (Mor), la cinese Liu, quindi Tetiana Levytska-Shukvani (Geo) e poi la spagnola Lopez Sheriff in semifinale. Ha dovuto cedere il passo alla ormai storica, eterna rivale Majlinda Kelmendi (Kos), dopo 4’ e 40’’ di Golden score. Un incontro equilibrato e tiratissimo che Odette, in grande fiducia, sembrava controllare e condurre meglio dell’avversaria, ha tentato un attacco subendo però un fulmineo contrattacco che ha evidenziato una delle caratteristiche della Kelmendi; una forza impressionante. Un argento che racchiude rabbia e consapevolezza nei propri mezzi.
Chapeau, oggi non ce n’era per nessuno, Manuel Lombardo è stato semplicemente fantastico. A suon di ippon ha regolato tutti i suoi avversari, oltre alla tecnica sopraffina quello che impressiona di questo atleta è la maturità con la quale affronta le competizioni, una saggezza sportiva che di solito appartiene ai navigati del tatami e non ai ventenni. Sta di fatto che sotto le sue tecniche sono stati eliminati il saudita Albashi, Ming Yen Tsai (TPE), il mongolo Ganbold, in semi finale il coreano AN ed in finale il ventottenne azero Safarov.
Sempre nei 66 kg Matteo Medves, ha vinto i primi due incontri contro Wander Mateo (Dom) e il serbo Buncic, per poi essere fermato dal kazako Serikzhanov. Elios Manzi non è andato oltre il primo incontro, nei 60 kg, è uscito per mano dell’azero Mammadsoy.
Questo il commento a caldo del coach Francesco Bruyere “Manuel oggi mi ha davvero lasciato senza parole, prima della gara mi ha detto che oggi avrebbe vinto e durante il riscaldamento mi ha fatto capire che non stava scherzando, era veloce, forte e determinato. A 66 kg a parte i giapponesi c’erano tutti i più forti del mondo, lui non ha solo vinto ha dato spettacolo a suon di ippon di ogni tecnica. Una spanna sopra tutti, impressionante. Odette straordinaria, ha perso è vero ma ha disputato un ottimo incontro con la Kelmendi. È giustamente arrabbiata perché ha sentito di poter vincere ed ha perso su un suo errore ma per me è un’ottima giornata, ha trovato la chiave per batterla e ci vincerà il giorno giusto. Cambia l’ordine dei fattori ma il risultato è lo stesso di Brasilia, abbiamo due campioni con la C maiuscola.”
Domani, seconda giornata con Fabio Basile e Giovanni Esposito nei 73 kg, Antonio Esposito e Christian Parlati negli 81 kg, Maria Centracchio, Edwige Gwend nei 63 kg, Alice Bellandi nei 70 kg.
Weekend in Slovenia per i cadetti di judo
Roma, 23 ottobre 2019 - 450 judoka, 25 nazioni per 3 continenti. Questi i numeri dell’European Cadet Cup che andrà in scena sabato 26 e domenica 27 ottobre presso la Sports Hall Os Koper in Slovenia (Capodistria). Le premesse ci sono tutte quindi per assistere ad una manifestazione che proporrà uno spessore agonistico elevato sui tatami e che vedrà una numerosa partecipazione azzurra con ben 95 giovani judoka provenienti da tutta Italia alla conquista di una medaglia.
Dopo la competizione, da lunedì 28 a mercoledì 30 ottobre, la federazione slovena organizzerà l’EJU Cadet Training Camp.
Per maggiori informazioni sull’evento vi rimandiamo alla pagina ufficiale eju.net
Undici azzurri al Grand Slam di Abu Dhabi
Roma, 22 ottobre 2019 - Il Penultimo Grand Slam del 2019, si disputerà negli Emirati Arabi da giovedì 24 a sabato 26 ottobre. Alla competizione parteciperanno oltre 500 judoka. La squadra azzurra, è composta da undicii atleti, Odette Giuffrida (52), Maria Centracchio, Edwige Gwend (63), Alice Bellandi (70), Elios Manzi (60), Manuel Lombardo, Matteo Medves (66), Giovanni Esposito, Fabio Basile (73), Antonio Esposito, Christian Parlati (81), ad accompagnargli i tecnici Francesco Bruyere e Luca Poeta, a prendersi cura dei muscoli, invece, il fisioterapista Piero Haag. “Dopo la buona prestazione in Brasile i ragazzi sono sempre più coscienti della forza di questo gruppo ed il clima è ottimo - ha detto Francesco Bruyere - la squadra è al complet, Marconcini a parte, impegnato nel mondiale militare e Mungai fermato da un piccolo infortunio, che speriamo di recuperare al più presto. Come sempre partiamo per vincere! ”.
Le finali saranno trasmesse su Sky Sport Collection - canale 205 alle 15 ora italiana.
Mondiali U21 senza fortuna per Conti e Agro, bronzo per Carlino a Malaga
Giornata proibitiva la quarta ai campionati del mondo U21 a Marrakech per i colori azzurri. In gara Arianna Conti nei 78 kg e Lorenzo Agro Sylvain nei +100 kg, ma per entrambi il disco rosso è arrivato subito. Con la giapponese Aki Kuroda per Arianna e con il sudcoreano Minjong Kim, poi sul podio con il bronzo al collo, per Lorenzo. E se i coach azzurri non hanno commentato ieri, nonostante la soddisfazione per lo splendido terzo posto di Gennaro Pirelli, il silenzio di oggi è più che comprensibile. Una medaglia per l’Italia è arrivata tuttavia da Malaga, nell’European Cup Senior (288 atleti, 30 nazioni) in cui Luca Carlino ha messo al collo il bronzo nei 60 kg, risultato cui sono andati vicinissimi in sei, Giulia Caggiano nei 57 kg, Cristina Piccin nei 63 kg, Diego Rea nei 60 kg, Luca Caggiano nei 66 kg, Emanuele Bruno e Giovanni Zaraca nei 73 kg, domani seconda giornata con Ilaria Qualizza (70), Lorenzo Parodi (81) e Davide Pozzi (100), mentre a Marrakech si chiude il Mondiale U21 con il titolo per i Mixed Team, che l’Italia non ha messo in programma.
Classifiche 4^ giornata
100: 1. Kazunari Kamigaki (Jpn), 2. Ilia Sulamanidze (Geo), 3. Zsombor Veg (Hun) e Mert Sismanlar (Tur)
+100: 1. Sosuke Matsumura (Jpn), 2. Erik Abramov (Ger), 3. Minjong Kim (Kor) e Richard Sipocz (Hun)
78: 1. Rinoko Wada (Jpn), 2. Renee Van Harselaar (Ned), 3. Patricia Sampaio (Por) e Christina Faber (Ger)
+78: 1. Ruri Takahashi (Jpn), 2. Hayun Kim (Kor), 3. Marti Kamps (Ned) e Tahina Durand (Fra)