I commenti da Gyor sulla terza giornata di judo all’EYOF
Gyor, 27 luglio 2017. La terza giornata delle gare di judo all’EYOF a Gyor è stata lunghissima per lo staff tecnico che, dopo l’emozione delle sfide, è stato impegnato a lungo in una serie di importanti riunioni. “La gara di oggi lascia indubbiamente molto amaro – hanno commentato Toniolo, Piccirillo e Comi - tre dei quattro ragazzi in gara si sono affacciati al final block senza però riuscire ad afferrare la medaglia che meritavano. Elisa Toniolo si è fermata ai piedi del podio: la sua è stata una prova di carattere in cui si è misurata con atlete di alto livello medagliate ai recenti europei. Peccato per la finale in cui, con l’eccezione di un waza ari incassato in apertura, ha dominato l'incontro senza riuscire tuttavia a ribaltare il risultato. Una settima piazza che sta stretta è anche quella di Andrea Spicuglia, fermato ai quarti dal turco Koc, poi vincitore della categoria, Andrea ha disputato un grande incontro di ripescaggio con l’armeno Gevorgyan: schiantato con un poderoso ko soto gaeshi. È stata invece una battaglia estenuante quella del secondo turno di recupero giocato in perfetto equilibrio e terminato per una sanzione dopo oltre quattro minuti di golden score. Settimo posto anche per Gianluca Iudicelli, partito alla grande schiantando il bulgaro Anev e poi fermato dal russo Lorsanov avviato al successo. Dopo il primo ripescaggio vinto con caparbietà, la risalita di Gianluca si è fermata con il georgiano Akhalkatsi. Oggi ha combattuto anche Irene Pedrotti ed il suo incontro, gestito in grande equilibrio, si è fermato dopo un lungo golden score in cui le è mancato il guizzo vincente. Nel complesso tutti hanno combattuto con orgoglio e determinazione, ma se oggi il risultato non è arrivato, c’è ancora la gara a squadre per mostrare che questi sono tutti atleti di valore”. Questi invece, sono i commenti degli atleti. “Riguardo la gara di oggi – ha detto Elisa Toniolo - non nego di essere delusa per essere arrivata ad un soffio dalla medaglia, però le sensazioni sono state buone e ho fatto tanta esperienza che mi servirà nel futuro”. “La gara di oggi è stata dura – ha detto invece Andrea Spicuglia - mi sentivo in forma e ho cercato di dare il mio meglio. A posteriori posso dire però che potevo fare molto di più, soprattutto nell'ultimo incontro in cui ho trascinato al golden score una situazione tatticamente sbagliata, che mi si è rigirata contro. Rimane molto amaro perché la medaglia era alla mia portata, ma ora devo pensare alla gara a squadre e dare il meglio di me, anche per prendermi una rivincita”. “Non posso essere soddisfatto della mia prestazione – ha detto Gianluca Iudicelli - si poteva fare molto meglio. Ora sto pensando solo che devo tornare in palestra a lavorare per le gare future... devo dire però che l'EYOF non è finito: anche per me c'è ancora la gara a squadre che è un'altra occasione per mettermi in gioco”. “Mi sono allenata molto per questo evento e mi sentivo in forma – ha concluso per gli atleti Irene Pedrotti - inoltre la gara era alla mia portata... ora sono molto amareggiata, certo convinta che sarebbe potuta andare molto meglio. Devo restare concentrata però, non è finita”. L’analisi tecnica della giornata è affidata invece al coach Alessandro Comi: “La giornata nel suo complesso ha visto degli ottimi judoka, già protagonisti del panorama internazionale cadetti, ed in particolare citerei il turco Muhammet Koc e il russo Mansur Lorsanov, vincitori delle categorie maschili, che sono stati indubbiamente i migliori atleti in gara, capaci di combinare precisione tecnica e determinazione caparbia in una miscela che oggi si è dimostrata micidiale”.
Elisa Toniolo ai piedi del podio all’EYOF a Gyor, settimi Spicuglia e Iudicelli
Gyor, 27 luglio 2017. Il quinto posto di Elisa Toniolo (63 kg) ed il settimo di Andrea Spicuglia (73) e Gianluca Iudicelli (81), hanno reso la terza giornata delle gare di judo all’European Youth Olympic Festival a Gyor, la migliore per la squadra azzurra. Il grande risultato dunque, non è ancora arrivato, ma lo sforzo e l’impegno per raggiungerlo c’è tutto e lo si è potuto leggere negli occhi di tutti e nove gli azzurrini saliti fin’ora sui tatami all’ETO Stadium. Le gare di oggi hanno mostrato grinta e determinazione da parte di tutti i suoi protagonisti, ed anche se in alcuni casi si sono manifestati segnali di nervosismo, sono state ottenute una vittoria nei 57 kg con Irene Pedrotti, due nei 63 kg con Elisa Toniolo e due anche con Gianluca Iudicelli negli 81 kg, ne ha ottenute tre invece Andrea Spicuglia nei 73 kg. È mancato tuttavia, quell’acuto che, da solo, evidenzierebbe tutto lo spessore di una squadra solida, coesa e compatta. Venerdì è l’ultima giornata riservata alle gare individuali e sono tre gli azzurri attesi alla prova, Lorenzo Turini nei +90 kg, Betty Vuk nei 70 kg e Vanessa Origgi nei +70 kg.
Giornata sfortunata per l’Italia del judo all’EYOF a Gyor
Gyor, 26 luglio 2017. Giornata sfortunata per l’Italia del judo all’EYOF a Gyor, che ha incassato soltanto un settimo ed un nono posto. “La sfortuna oggi ci ha regalato la sua attenzione, ma fa parte del gioco”, l’ha sintetizzata così il coach azzurro Alessandro Piccirillo, “dei quattro atleti impegnati, Ronzoni si è infortunato alla spalla, Mella ha patito una contrattura alla schiena, mentre l’esperienza per Avila e Tedeschi era quasi proibitiva”. Con quattro incontri e due vittorie, Edoardo Mella si è classificato al settimo posto nei 66 kg, “La gara è andata sostanzialmente bene, - ha detto Mella - se non fosse per quel fastidioso infortunio durante il secondo incontro, che mi ha impedito di esprimermi al 100%. È stato solo grazie ai fisioterapisti del CONI, che mi hanno visitato e rimesso prontamente in condizione di affrontare i ripescaggi, se ho vinto un altro incontro. Purtroppo però, con il lettone non è andata bene. Peccato davvero, se fossi stato nelle migliori condizioni…”. Michele Ronzoni invece, ha messo a segno due vittorie nei 60 kg, poi l’infortunio e quindi il nono posto. “La gara è partita bene, - ha detto Ronzoni - ma poi c’è stato l’infortunio e proprio non ci voleva. Mi spiace, perché mi stavo misurando alla pari, la medaglia era lì e potevo continuare a combattere per conquistarla”. Matilde Avila nei 48 kg ed Alessia Tedeschi nei 52 kg hanno fatto il possibile, ma per entrambe il primo turno è risultato fatale. “Sono rimasta molto delusa dal mio risultato – ha detto la Avila - dato che avrei potuto dare molto di più. Ho sbagliato, perchè ho permesso alla mia avversaria di prendere il sopravvento, ma ci lavorerò e cercherò di migliorare. Ora devo pensare alla gara a squadre: è un’occasione, anche per rifarmi”. “La gara non è andata come volevo – ha commentato invece Alessia Tedeschi - complici anche due wazari dubbi... resta la bella esperienza che mi motiva a continuare ad allenarmi par migliorare. Ringrazio i miei compagni di squadra che, nonostante il risultato, mi hanno dato un grosso supporto. Ora dobbiamo concentrarci per la gara a squadre”. Questa invece, è l’analisi sulla gara degli azzurri da parte del coach Raffaele Toniolo: “Michele Ronzoni ha fatto una bella gara, vanificata purtroppo dal brutto infortunio subito nei quarti di finale, che l’ha costretto ad abbandonare anche la corsa ai recuperi dove la strada sarebbe stata veramente aperta. Bella gara di Edoardo Mella, che ha affrontato avversari di tutto rispetto senza alcun timore reverenziale. Nell’incontro perso con Pelivan ha peccato di troppa generosità, se avesse atteso un pò di più si sarebbe portato a casa il risultato. Poi nel match per accedere al finale per il bronzo ha affrontato il campione europeo 2016, TdS n.1 qui a Gyor. Incontro impostato molto bene tatticamente e nonostante lo svantaggio iniziale ha recuperato alla grande con un o soto gari che, secondo me meritava più di waza ari. Verso la fine Edo si è disunito e ha subito un altro vantaggio decisivo. Peccato per la possibilità di medaglia sfumata, ma ora bisogna pensare alla gara a squadre. Alessia Tedeschi ha combattuto generosamente e senza risparmiarsi. La polacca era avversaria ostica e peccato per le due azioni valutabili di Alessia giudicate fuori dalla terna che avrebbero potuto ribaltare l'esito dell'incontro. Matilda Avila infine, è salita contratta e non si è espressa al meglio. Sono sicuro che alla gara a squadre saprà riscattarsi”. Giovedì, terza giornata dedicata alle categorie maschili dei 73 kg e 81 kg maschili con gli azzurri Andrea Spicuglia e Gianluca Iudicelli e le categorie femminili dei 57 kg e 63 kg con Irene Pedrotti ed Elisa Toniolo.
EYOF a Gyor, l’emozione frena Andrej Ferro
Gyor, 25 luglio 2017. La prima giornata delle gare EYOF di judo, all’ETO Stadium a Gyor, ha registrato la sconfitta nei 50 kg dell’azzurro Andrej Ferro, che è stato fermato dal waza ari del bulgaro Lyuboslav Grigorov. “Ho sbagliato sin dall'inizio – ha detto Ferro - è la prima volta che affronto una gara del genere e mi sono lasciato prendere dall’emozione.... volevo e potevo far meglio”. Il match dell’azzurrino è stato deciso da un attacco poco determinato, cui il bulgaro ha reagito immediatamente mettendo a segno il punto. Purtroppo Grigorov è stato sconfitto subito dopo dall’ungherese Csanad Feczko, che ha vinto la categoria. “Andrej era troppo teso – è stato il commento del coach Raffaele Toniolo - non è riuscito ad esprimersi al meglio. Peccato, perché l’avversario era assolutamente alla sua portata”. Mercoledì è il turno di 60 e 66 kg maschili con Ronzoni e Mella, 48 e 52 femminili con Avila e Tedeschi. L’analisi tecnica della prima giornata del coach azzurro Alessandro Comi: “Rispetto al Campionato Europeo di Kaunas, le categorie dei leggerissimi non sono state di altissimo livello: tolti alcuni noti, sul podio si sono alternati atleti che nel circuito continentale non hanno sempre brillato… va detto però che l'EYOF è anche questo: un’occasione per ben figurare, facendo del buon judo. Il migliore della prima giornata è stato indubbiamente il turco Mihrac Akkus, un bel fuoriclasse che ha bissato il successo di Kaunas: un mix di buon judo, fervore atletico e grinta da vendere l’hanno incoronato per la seconda volta in un mese il migliore 55 kg d’Europa. Osannata dal grande pubblico locale anche la stella nascente ungherese Csanad Feczko, che dopo due argenti continentali è riuscito a guadagnare il primo gradino del podio dei 50 kg proprio nell’EYOF di casa. Meno attesi i risultati delle categorie femminili, nei 40 kg la belga Jente Verstraeten è riuscita a superare la neo campionessa europea Vusala Karimova, mentre è stata l'inglese Amy Platten a conquistare i 44 kg da outsider”.
Via a Gyor all’Olimpiade dei giovani, domani riflettori sui tatami
Gyor, 24 luglio 2017. Tutto esaurito all’ETO Stadium a Gyor per la cerimonia di apertura della 14esima edizione dell’European Youth Olympic Festival che, da oggi a sabato, mette in campo 2.500 atleti fra i 14 ed i 18 anni, in rappresentanza di 50 nazioni ed impegnati in dieci sport. Sempre molto partecipate le gare di judo, in questo caso con 326 atleti di 47 nazioni, si tratta addirittura dell’edizione più partecipata di sempre. I riflettori sui tatami si accendono martedì con le categorie più leggere (50, 55 M, 40, 44 F, inizio alle 12) ed Andrej Ferro (50) è il primo azzurrino a battersi, mentre mercoledì sarà il turno di Michele Ronzoni (60), Edoardo Mella (66), Matilda Avila (48), Alessia Tedeschi (52); giovedì Andrea Spicuglia (73), Gianluca Iudicelli (81), Irene Pedrotti (57), Elisa Toniolo (63); venerdì: Lorenzo Turini (+90), Betty Vuk (70), Vanessa Origgi (+70); sabato si chiude con le gare a squadre. “La squadra è giustamente entusiasta, soprattutto dopo la cerimonia d'apertura di ieri, che per i ragazzi è stata memorabile... – è il commento dei coach Raffaele Toniolo, Sandro Piccirillo, Alessandro Comi - va detto anche che i nostri si stanno allenando molto bene, mantenendo la giusta concentrazione nonostante la confusione che li circonda: da domani si comincia a fare sul serio”. Lorenzo Turini e Vanessa Origgi invece, veri e propri trascinatori del team azzurro nella cerimonia di apertura hanno detto: “È stata una grande emozione essere lì a rappresentare lo sport italiano insieme ai nostri colleghi delle altre discipline: abbiamo trascinato tutti con i nostri cori ed è stato magnifico”.
A Minsk brilla l’argento di Giulia Caggiano in European Open
Minsk, 22 luglio 2017. Medaglia d’argento per Giulia Caggiano nell’European Open a Minsk, torneo con 411 atleti di 46 nazioni. È il primo piazzamento sul podio di una Continental Open per la 21enne romana che ha superato Greenberg (Israele), Nishanbayeva (Kazakhstan) e Borowska (Polonia), mentre in finale è stata superata da Telma Monteiro (Portogallo), terza alle Olimpiadi a Rio oltre che pluri medagliata ai campionati del mondo (4 secondi ed un terzo posto). “Sono contenta di essermi confrontata con atlete di altissimo livello – ha detto Giulia Caggiano – mi spiace per la finale, l’esperienza di Monteiro ha avuto la meglio, ma sto lavorando bene con il mio maestro Pierangelo Toniolo e sono certa di poter raggiungere obiettivi anche più importanti”. Due vittorie ciascuno per Augusto Meloni ed Enrico Parlati nei 73 kg, mentre Ermes Tosolini (73) e Valentina Giorgis (63) ne hanno ottenuta una. Domenica è il turno di Davide Pozzi (100), Melora Rosetta (78) ed Elisa Marchiò (+78). Due quinti posti invece, è il risultato ottenuto dagli atleti italiani nella prima giornata dell’European Junior Cup a Praga (308 atleti, 27 nazioni) grazie alle belle prove di Mattia Martelloni (1 vittoria) nei 55 kg e Rossella Boccola (4 vittorie) nei 52 kg. Domenica sono in gara Leonardo Carnevali (90), Riccardo Montanini (100), Luca Villanova (100), Lorenzo Agro Sylvan (+100) e Anna Fortunio (78).
Ultimi ‘randori’ giapponesi per l’Italia a 40 giorni dai Mondiali
Tokio, 19 luglio 2017. Quaranta giorni dall’inizio del campionato del mondo a Budapest ed ultimi giorni in Giappone per la nazionale italiana di judo che, al termine di due settimane d’intenso lavoro, sabato farà ritorno in patria. Tre le tappe fondamentali di questo viaggio in Giappone, cinque giorni ciascuna, dall’High School a Fujieda, alla Teikyo University ed infine Nittadai, nella Nippon Sport Science University, dove si trova attualmente la squadra guidata da Kyoshi Murakami e dai coach Francesco Bruyere e Roberto Meloni. Con Fabio Basile e Odette Giuffrida in Italia a svolgere programmi diversificati, la squadra composta da Edwige Gwend, Assunta Galeone, Alice Bellandi, Nadia Simeoli, Andrea Carlino, Elios Manzi, Angelo Pantano, Matteo Medves, Leonardo Casaglia, Antonio e Giovanni Esposito, Christian Parlati, Matteo Marconcini, ha sostenuto un lavoro che di tappa in tappa è diventato sempre più impegnativo soprattutto per il livello degli ‘sparring’. “È stato un volume di lavoro molto importante quello che abbiamo svolto qui in Giappone, - hanno detto i coach Roberto Meloni e Francesco Bruyere - i ragazzi sono stati messi a dura prova e hanno risposto egregiamente. Siamo soddisfatti per il comportamento tenuto da tutta la squadra e del loro stato di forma. A questo punto, consapevoli dell’ottimo lavoro svolto si ritorna in Italia, dieci giorni di riposo e poi si parte con l’ultimo periodo di preparazione a Bardonecchia con l’obiettivo puntato sul Mondiale a Budapest, ma anche sugli Europei junior”. “Il Giappone rimane il posto migliore dove allenarsi – è quanto detto da Antonio Esposito - questi giorni sono stati durissimi, ma sono stati fondamentali per ritrovare la forma migliore. Ora mi sento molto bene e questo mi fa ben sperare per il grande appuntamento a Budapest, fra poco più di un mese”. “Siamo ormai alla fine di questo ritiro in Giappone. Abbiamo dato il massimo – ha commentato Elios Manzi - negli allenamenti e non ci siamo mai risparmiati. È stata sicuramente un’esperienza che ci ha forgiato come atleti, ma anche come uomini. Ritorniamo in Italia consapevoli dei nostri miglioramenti e pronti ad affrontare gli appuntamenti più importanti di questa stagione, i mondiali senior a Budapest e gli europei junior a Maribor”. “In Giappone vengo sempre molto volentieri, è la patria del nostro sport e si combatte bene – ha commentato infine Matteo Marconcini - c’è tanta quantità, ma il livello tecnico è sempre molto alto. Purtroppo non sono riuscito a lavorare come avrei voluto per la pubalgia che mi perseguita ormai dagli Europei in aprile, ma sono ugualmente soddisfatto e ritorno in Italia per rimettermi del tutto e rifinire la preparazione per il mondiale a Budapest”.
European Youth Olympic Festival, iniziato il raduno del Judo Team azzurro
Ostia, 17 luglio 2017. È iniziato oggi nel Centro Olimpico ‘Matteo Pellicone’ a Ostia il raduno dei cadetti del judo selezionati per partecipare alla 14esima edizione del Summer European Youth Olympic Festival in programma dal 23 al 29 luglio a Gyor. In Ungheria sono attesi circa 3.600 atleti di tutta Europa che si confronteranno sui campi di gara di 10 sport diversi: atletica, pallacanestro, ciclismo, ginnastica, pallamano, judo, nuoto, tennis, pallavolo e canoa-kayak che, per la seconda volta, è entrata nel programma EYOF dopo l’edizione del 2005 a Lignano Sabbiadoro. La partenza per Gyor è in programma sabato da Fiumicino per l’intera delegazione del Coni, che per la sua definizione attende la delibera della Giunta in agenda domani. La squadra selezionata è composta da Matilda Avila (48), Alessia Tedeschi (52), Irene Pedrotti (57), Elisa Toniolo (63), Betty Vuk (70), Vanessa Origgi (+70), Andrej Ferro (50), Michele Ronzoni (60), Edoardo Mella (66), Andrea Spicuglia (73), Gianluca Iudicelli (81), Lorenzo Turini (+90) ed i tecnici sono Raffaele Toniolo, Alessandro Piccirillo e Alessandro Comi. Al raduno per l’EYOF sono arrivati anche gli atleti già selezionati per il campionato del mondo cadetti in programma a Santiago del Cile dal 9 al 13 agosto, che sono Carlotta Avanzato (44), Chiara Palanca (48), Federica Silveri (52), Giovanna Fusco (57), Flavia Favorini (63), Martina Esposito (70), Luigi Centracchio (60), Luca Rubeca, Giovanni Zaraca (66), Kenny Komi Bedel, Mattia Prosdocimo (73), Daniele Accogli (81), Enrico Bergamelli (90). Sulla base dei risultati positivi che si dovessero riscontrare a Gyor, la delegazione per il mondiale che sosterrà anche la prova a squadre, potrà essere implementata.
Grande Italia, prima a Paks con 8 medaglie, D’Angelo e Sulli d’oro
Ostia, 16 luglio 2017. Che bella l’Italia a Paks! Due primi, due secondi e due terzi posti nella sola seconda giornata di gare all'European Judo Cup junior e, grazie alle medaglie d’oro di D’Angelo e Sulli, d’argento di Qualizza e Cala Lesina, di bronzo di Fortunio e Miceli, il medagliere registra per l’Italia il primo posto. E l’Ungheria è stata ‘bruciata’ in casa sul filo di lana, scavalcata dall’argento di Simona Pollera, ottenuto ieri assieme al bronzo di Annarita Campese. “È stata una gran bella Italia, quella vista qui a Paks – è stato il commento soddisfatto di Raffaele Toniolo – siamo in cima al medagliere, con il primato acciuffato, come di consueto in questa gara, nell’ultimo pomeriggio utile. Ora molti di quelli che hanno fatto bene quà gareggeranno a Berlino e si fermeranno poi anche per il Training Camp”. Biagio D’Angelo, primo nei 60 kg: “Questa medaglia è arrivata dopo due sconfitte, cui non ero abituato, causate dal cambio di categoria e classe d’età, ma sono sempre stato sicuro che con il lavoro, prima o poi, la medaglia sarebbe arrivata. Ringrazio sempre la famiglia Maddaloni, che fa e farà sempre parte delle mie vittorie. Oggi questa medaglia la dedico anche alla mia nuova famiglia, le Fiamme Oro con il coach Dario Romano e tutto il suo staff, ne faccio parte da soli 7 giorni. E poi c’è mio padre, che mi seguirà ovunque, mia madre che sarà sempre al mio fianco, nonostante tutto ed anche la mia sorellina!!”. Gabriele Sulli, primo nei 66 kg: “È stata una gara difficile sotto tutti gli aspetti, ma poter ascoltare l’inno nazionale è la cosa più bella che c'è. Lavoreremo ancora molto per ottenere risultati più importanti, ma ora ringrazio le Fiamme Gialle, la Nazionale e, soprattutto, mio padre”. Ilaria Qualizza, seconda nei 78 kg: “Sono molto contenta per questa medaglia importante, ma leggermente dispiaciuta per la finale in cui sono venuti a mancare quegli allenamenti sottratti per uscire a pieni voti alla maturità. Ringrazio, perciò, i miei tecnici che nonostante ciò mi sono sempre stati vicini e hanno creduto in me”. Secondo posto anche per Patrick Cala Lesina, che nei 60 kg ha superato quattro avversari meritando la finale che ha disputato con Biagio D’Angelo. “Penso di essere sulla buona strada – ha detto Cala Lesina – e voglio ringraziare il mio tecnico, il Maestro Corrado Bongiorno e mio padre, che mi ha sempre sostenuto. Ora mi voglio preparare al meglio per Berlino, che disputerò fra due settimane”. Mattia Miceli, terzo nei 66 kg: “Sono felice per questo risultato e voglio ringraziare i miei genitori, la mia ragazza ed il Banzai Cortina Roma, che mi hanno supportato in ogni momento. Mi auguro che questo sia solo l'inizio”. Anna Fortunio, terza nei 78 kg: “È stata una gara molto difficile, il sorteggio mi ha messo subito di fronte a Fanni Toth, argento mondiale cadette 2015 che, sono riuscita però a superare. Poi ne ho fatti altri tre e sono molto contenta per questa medaglia perché è arrivata dopo due infortuni che, purtroppo, mi hanno impedito di arrivare qui nelle migliori condizioni fisiche. Ora comunque mi godo il risultato e, da domani, la testa va già a Praga dove sarò nuovamente in gara la prossima settimana”.
Saarbruecken di bronzo per Rosetta e Marchiò
Ostia, 16 luglio 2017. Sono soddisfatte Melora Rosetta ed Elisa Marchiò per le medaglie di bronzo che hanno messo al collo a Saarbruecken, al termine dell’European Judo Cup Senior che ha messo a confronto 403 atleti di 29 nazioni. “La gara è andata bene – hanno detto le due ragazze – abbiamo incontrato avversarie di alto livello e siamo soddisfatte del risultato ottenuto, ma ora pensiamo alla gara in programma la prossima settimana a Minsk, che un’European Open”. Al torneo tedesco hanno partecipato numerosi top ranking, da Ivanov a Iddir nei maschi o Stenhuis e Joo nelle donne, solo per citarne alcuni, e ben diciassette sono state le nazioni che hanno conquistato delle medaglie. Fra queste, l’Italia con le medaglie di bronzo di Giulia Caggiano nei 57 kg, Melora Rosetta nei 78 kg ed Elisa Marchiò nei +78 kg.