"Combatti! Ho scelto di vincere", ecco il libro di Sara Cardin: una storia di vita e di vittorie
Roma, 9 novembre 2019 - "Ero stanca di tenermi tutto dentro, era come avere uno zainetto sulle spalle pieno di pietre pesanti: ora sono libera”. Spiega così Sara Cardin la scelta di scrivere un libro dove mettere tutta se stessa, dalle vittorie alle sconfitte sul doppio piano della vita sportiva e quella personale. “Combatti! Ho scelto di vincere” è uscito in libreria il 24 ottobre e ha già riscosso molto successo: “Sta andando benissimo e ne sono davvero felice. Da ragazzina ho sempre avuto molti diari su cui mettere nero su bianco i miei pensieri, negli ultimi due anni poi ho scritto nei ritagli di tempo o quando me la sentivo, ma il grosso è stato fatto nei mesi di stop per il mio infortunio al ginocchio. Insomma ci ho messo così tanto e la gente lo legge in un giorno, mi ha sconvolta! In positivo ovviamente”. Il libro, edito da Baldini+Castoldi, è stato scritto insieme a Tiziana Pikler con la prefazione di Giovanni Malagò e Rodolfo Sganga, e racconta la storia della Sara campionessa, dalle prime gare, passando per i titoli italiani ed europei, fino al titolo mondiale nel 2014; ma anche della Sara combattente, stavolta però nella vita: la storia di una donna fragile e determinata, con sogni da guerriera e fantasmi da affrontare come, ad esempio, la battaglia contro l’anoressia e la bulimia. “Combatti! Ho scelto di vincere” è la storia che tutti dovrebbero leggere per trovare il coraggio di inseguire fino in fondo i propri sogni, come Sara Cardin non ha mai smesso di fare: lo sguardo ora è tutto verso Tokyo 2020.
Domani sera, domenica 10 novembre, sarà ospite a “Che tempo che fa” da Fabio Fazio a partire dalle ore 21:00 su Rai2.
Sara, il tuo libro è uscito da poco più di due settimane e già ha riscosso un grande successo!
“Sì, non me lo aspettavo e mi fa molto piacere. Credo che sia perché le storie vere piacciono, io mi sono messa completamente a nudo, è un libro senza filtri, diretto, e questo arriva. Poi mi stanno scrivendo un sacco di persone che non vengono dal mondo del karate, ma che hanno comunque apprezzato la mia storia perché magari si sono ritrovate in qualche episodio di vita. Il fatto che si stiano avvicinando anche altri mondi è una cosa bellissima”.
Per chi ancora non lavesse letto, cosa possono trovare nel tuo libro?
“C'è un 60% di vita personale un 40% di vita sportiva, è strutturato in sette capitoli e ognuno racconta le due facce della medaglia di un determinato periodo con tutti gli alti e bassi che ne conseguono. La cosa bella è che si vede il parallelismo tra la crescita da ragazzina a donna e quella da atleta e campionessa”.
Quando si pensa ad un campione lo si inquadra solo come un vincente, ma non si può mai sapere quali e quante sconfitte si celano dietro alle vittorie.
"Esattamente. Tutte le volte che mi sento dire 'Vorrei rinascere Sara Cardin' resto stupita perché io so che non è stato facile essere me. Io non volevo scrivere un libro sulle mie vittorie, pensa che alcune non le ho nemmeno menzionate! Io desideravo raccontare quella che è la vita reale di un campione, che prima di tutto è una persona con i suoi lati positivi e negativi. È una storia di vita, non di vittorie".
Nel retro della copertina troviamo stampate due frasi: “Nessuno nasce mai campione. Nessuno vince mai da solo”. Chi ti è stato accanto nel percorso verso i tuoi traguardi?
“Sicuramente la mia famiglia, importantissima per me: se non fosse stato per i miei genitori che ogni giorno mi portavano in palestra, da sola non sarei qui. Poi mio nonno, il vero agonista, quello che mi ha sempre spronata a fare di più, Paolo, mio marito e allenatore… ma anche le tante persone positive che ho incontrato nella mia vita e che hanno sempre creduto in me”.
Sappiamo che è indirizzato a chiunque, ma se dovessimo focalizzarci solo sui giovani karateka perché consiglieresti loro il tuo libro?
“Mi sono sempre sentita dire che sono una ragazza sorridente, che vano a manetta e non mollo mai, ma dietro ci sono state tante difficoltà. Chi come me è un atleta e sta affrontando il percorso agonistico, potrà magari ritrovarsi in alcuni aspetti e da lì trovare nuova forza: la realtà non è solo Sara sul podio con la medaglia al collo, ma anche Sara con tutte le sue debolezze negli allenamenti o le incertezze nelle gare. Dentro ci sono molti retroscena, il mio modo di approcciarmi alle competizioni, come gestisco le emozioni o le aspettative, in pratica l’evoluzione di una bambina che non riusciva a fare il kiai ed è poi diventata Campionessa del Mondo davanti a 18mila spettatori. Il mio messaggio è ben sintetizzato nel titolo: “Combatti!”, perché non si deve mollare mai, qualunque cosa ti riservi la vita”.
Pensi che il fatto di aver scelto, praticato e vissuto il karate ti abbia spronata di più verso questo tuo modo di affrontare le cose?
“Assolutamente si! Per come sono fatta avrei in ogni caso fatto qualche altro sport, ma scoprire il karate è stato come trovare quello ideale per esprimere la mia creatività, la voglia di rivincita, il desiderio di combattere”.
E ora che hai messo nero su bianco tutta te stessa, come ti senti?
“Libera! Mi tenevo dentro queste cose da troppo tempo, le scrivevo sui diari, ma poi è arrivata l'ora di pubblicarle perché solo così avrei potuto liberarmene. Mi sentivo come se avessi uno zainetto sulle spalle pieno di pietre, ecco questo è il momento di svuotarlo!”.
Mondiali Giovanili in Cile, L'Italia chiude con 2 ori, 2 argenti e 1 bronzo
Roma, 28 ottobre 2019 - Conclusi i Campionati Mondiali Giovanili in Cile, l’Italia conta il bottino di 2 ori, 2 argenti e 1 bronzo. Un successo per gli azzurrini soprattutto del kata dove su 4 atleti, ben 3 sono andati a medaglia; discorso diverso per il kumite dove la Nazionale puntava a più risultati positivi. L’Italia infatti si è presentata in Cile con una delegazione ristretta, ma con il grande obiettivo di andare a medaglia con tutti i ragazzi convocati.
Obiettivo sfiorato per il kata giovanile. Per il kata cadetti, unica convocata Sonia Inzoli che non ha deluso le aspettative laureandosi Campionessa del Mondo, così come negli juniores Alessio Ghinami è riuscito mettersi al collo l’oro, mentre Sara Soldano ha dovuto cedere il passo nelle eliminatorie terminando all’11esimo posto. “Gli atleti scelti sono di alto profilo e di interessa internazionale – commenta la coach azzurra Tiziana Costa-. Sonia e Sara hanno incontrato una piccola difficoltà nella prima prova e se con la cadetta abbiamo cambiato strategia fino a conquistare il titolo, la junior purtroppo ha trovato lo stop al secondo turno per un problema di carattere tecnico su cui lavoreremo. Alessio, invece, si è subito distinto ottenendo dieci decimi più del suoi avversari e superando in finale il Campione del Mondo in carica. Tutti e tre ci hanno riempiti di soddisfazione”.
Anche per gli Under 21 di kata c’era un’unica convocata, Carola Casale, che ha centrato la finale conquistando un prezioso argento: “Una gara strepitosa la sua – commenta il coach Vincenzo Figuccio -. Nel suo percorso ha distaccato la seconda del girone sempre di almeno 1 o 2 punti. Peccato per la finale, gli arbitri hanno evidenziato degli aspetti tecnici che dovremo sistemare: era un punto che ci eravamo già posti, ci lavoreremo, ma dobbiamo ammettere che ha affrontato la gara da vera dominatrice”. Figuccio poi sottolinea il successo di Alessandra Mangiacapra nel kumite come esempio di etica e professionalità che deve essere d’esempio a tutti i giovani atleti: “L’argento di Alessandra rappresenta a mio avviso un connubio perfetto tra professionalità, educazione, rispetto dei ruoli, spirito di sacrificio e capacità di ascolto. È un modello oggi difficile da trovare nei giovani e l’Italia FIJLKAM può veramente ricoprire un ruolo importante in questo, perché anche gli altri medagliati Ghinami, Inzoli, Casale e De vivo sono portatori di valori etici e comportamentali che li hanno ben distinti. Credo che Alessandra rappresenti veramente quello che lo sport dovrebbe insegnare. Vogliamo costruire un brand etico: il profondo rispetto di sè stessi e del sistema di cui si fa parte, l’ascolto e la completa disponibilità a seguire le regole sono i presupposti per poter creare un sistema di futuri campioni, non solo sul tatami ma anche nella vita”.
Nel kumite juniores solo Daniele De Vivo è riuscito a centrare l’obiettivo medaglia, mentre Asia Agus e Carmine Luciano si sono fermati nelle eliminatorie. “Partendo dalla situazione in Cile – sottolinea il coach Gennaro Talarico -, abbiamo fatto in modo che i ragazzi fossero isolati completamente da questo problema, ma le voci comunque giravano e in Italia qualcuno diceva che saremmo tornati. Questo un po’ spaventati e preoccupati perché, come ogni atleta, ci tenevano a questi Mondiale e l’idea di rientrare senza parteciparvi li ha destabilizzati all’inizio. Comunque siamo riusciti a mantenere la calma e tutto è andato per il meglio. Quello che è mancato in questa competizione è sicuramente il fattore “gruppo”. La Wkf per problemi di sicurezza ha vietato l’ingresso al palazzetto a chiunque non dovesse gareggiare in quella giornata: la maggior parte delle altre Nazioni avevano almeno 9 ragazzi in gara, noi solo 3 e questo ha comunque fatto la differenza. Daniele ha fatto una gara bellissima, è stato quello che ha affrontato al meglio i Mondiali: perso il secondo turno era disperato, gli era crollato il mondo addosso, il mio compito è stato quello di fargli capire che non era ancora finita, così si è rialzato e nei recuperi ha fatto degli incontri splendidi dimostrando di volere questa medaglia. Meritatissima. Asia Agus è uscita al quarto turno, con lei avevamo buone possibilità di medaglia. È stata comunque grande perché dal punto di vista emotivo ha subito un blocco, sentiva il peso di questa gara non riuscendo ad essere lucida nel combattimento. Carmine Luciano è anche lui una medaglia mancata perché la sua sconfitta arriva a sorpresa a bandierine contro un georgiano che si è fermato poi in semifinale.In generale il problema dei nostri ragazzi è stato una lettura del combattimento internazionale che per certi aspetti è differente da quello nazionale, c’è un differente modo di affrontarlo e noi dobbiamo imparare di più a gestire questo tipo di combattimento”.
Stessa situazione per gli Under 21 di kumite dove solo Alessandra Mangiacapra è riuscita a brillare conquistando l’argento, mentre Rosario Ruggiero, Nicole Murabito e Veronica Brunori hanno trovato lo stop nelle eliminatorie. “Pensavamo di poter fare meglio –commenta il coach Claudio Guazzaroni -, nonostante fossimo consapevoli essere in un contesto mondiale difficile. L’unica degli Under 21 ad aver reagito bene è stata Alessandra, affrontando la gara con grande maturità e nella maniera più giusta. Ed è proprio questo atteggiamento che è mancato agli altri ragazzi, sono forse stati più timorosi e in un evento come questo dove tutti combattono fino alla fine non ce lo si può permettere. Dobbiamo lavorare su questo aspetto perché sono certo che così potranno raggiungere molti altri obiettivi in futuro. Tutti insieme stiamo già seguendo questa via e i Mondiali sono stati la riprova che c’è la necessità di creare un progetto per colmare questo tipo di lacune dei ragazzi”.
Mondiali Giovanili in Cile, Mangiacapra Vice Campionessa del Mondo!
Roma, 27 ottobre 2019 - Si chiudono con un altro successo i Campionati Mondiali Giovanili a Santiago del Cile. L’Italia conquista l’argento con Alessandra Mangiacapra che brilla nei -61 kg degli Under 21 fermandosi solo in finale per mano della francese Gwendoline Philippe. Un percorso difficile quello dell’azzurra che ha saputo dominare alcune tra le atlete più forti della categoria: supera in successione l’ecuadoriana Michelle Aguilar (2-0), la turca Irem Durmax (6-3), l’ucraina Diana Shostak (2-2) e la kazaka Assel Kanay (1-1). La finale è una sfida di alto livello con la giovane francese che negli ultimi anni sta lasciando il segno anche in campo seniores: Alessandra riesce a tenerle testa, ma non a superarla cedendo il titolo a Philippe per 4-2.
Sempre negli Under 21, Rosario Ruggiero non riesce a salire sul podio nei -67 kg. Il già bronzo olimpico giovanile, cede al primo turno all’egiziano Abdalla Hesham Abdelgawad per decisione arbitrale (0-0): il percorso dell’avversario lascia ben sperare per un eventuale ripescaggio che poi però non arriva a causa della sconfitta di Abdelgawad in semifinale. Nicole Murabito nei -50 kg supera la polacca Natalia Kuziola (7-0) e la brasiliana Juliana De Oliveira (2-2), ma cede alla croata Ines Grdenic (0-0), senza possibilità di ripescaggio. Per Veronica Brunori nei -55 kg, invece, lo stop arriva al secondo turno per mano dell’egiziana Ahlam Youssef (4-2), quando aveva superato in precedenza l’olandese Tetyana Izelaar (1-0).
L’Italia chiude così la rassegna iridata con un bottino positivo di 2 ori, 2 argenti e 1 bronzo.
Nuovi Campioni del Mondo Sonia Inzoli (kata cadetti) e Alessio Ghinami (kata junior), argento per Carola Casale (kata Under2) e Alessandra Mangiacapra (-61 kg Under 21), bronzo di Daniele De Vivo (-68 kg junior).
Mondiali Giovanili in Cile, bronzo per Daniele De Vivo!
Roma, 26 ottobre 2019 - Continua il successo dell’Italia ai Campionati Mondiali Giovanili in svolgimento a Santiago del Cile. Dopo i due ori e l’argento ottenuti nel kata grazie rispettivamente a Sonia Inzoli, Alessio Ghinami e Carola Casale, la Nazionale giovanile conquista un bronzo con Daniele De Vivo! Nella giornata dedicata al kumite juniores, Daniele De Vivo si mette al collo una medaglia importante nei -68 kg: il suo percorso parte in sordina superando l’inglese Pajhan Jaffari (3-0), ma cedendo poi di misura al secondo turno al montenegrino Bojan Boskovic (0-1). Con l’accesso in finale dell’avversario, l’azzurrino conquista il ripescaggio e non si lascia sfuggire l’occasione, battendo in successione lo sloveno Tomaz Hudales per 3-0, l’egiziano Abdelrahman Mohamed per 2-1 e nella finalina per il bronzo il ceco Dominik Kocandrle per 2-0.
Peccato per Asia Agus che nei -48 kg arriva ad un soffio dalla semifinale: supera la rumena Renata Dobrai (2-0), la belga Ikram Ghazouani (4-0), la cinese Jiayi Chen (1-1), ma si ferma per mano dell’ucraina Ariadna Panchuk per 3-0. La successiva sconfitta dell’avversaria non le concede poi il ripescaggio.
Stessa storia anche per Carmine Luciano che nei -55 kg supera il messicano Leonardo Ruvalcaba Lugo (6-1, il rumeno George Marius Vasile (1-0), ma cede al terzo turno al giordano Afeef Ghaith per hantei (0-0). Anche per lui la corsa al podio si ferma qui.
Oggi penultima giornata della rassegna iridata dedicata al kumite Under 21 maschile: in gara il bronzo olimpico dei -67 kg Rosario Ruggiero.
Mondiali Giovanili in Cile, brilla l'Italia del kata: Inzoli e Ghinami Campioni del Mondo! Argento per Casale
Roma, 23 ottobre 2019 - Un inizio col botto quello dell’Italia ai Mondiali Giovanili in svolgimento a Santiago del Cile. Nella prima giornata dedicata interamente al kata di tutte le classi, la Nazionale ha schierato 4 atleti di cui 3 sono andati a medaglia conquistando 2 ori e 1 argento. Ben due quindi i Campioni del Mondo azzurri: Sonia Inzoli e Alessio Ghinami, mentre è Carola Casale a sfiorare il titolo.
Un percorso netto e scintillante quello di Sonia Inzoli che nel kata individuale cadetti ha dominato tutti i gironi eliminatori ottenendo i punteggi di 21.8, 24.46 e 23.08. La finale l’ha vista opposta alla turca Damila Su Turemen, poi superata 24.88 a 24.54 grazie ad una perfetta esecuzione del kata Papuren. Stesso percorso incredibile anche per Alessio Ghinami negli junior, anche lui dominatore assoluto dei gironi eliminatori con i punteggi di 24.3 e 23.38. Finale fotocopia della precedente dove anche Alessio ha fronteggiato un turco, Enes Ozdemir, superandolo nettamente per 25.12 a 24.8 con la spettacolare esecuzione di Gankaku.
Sfiora il titolo invece Carola Casale negli Under 21. L’azzurra ha lasciato il segno nelle eliminatorie, classificandosi al primo posto di ogni girone con i punteggi di 25.28, 24.8 e 25.66. Ad un passo dalla corona iridata, viene però fermata dalla spagnola Marta Garcia Lozano: Carola esegue magistralmente il kata Chatanyara Kushanku, ma purtroppo non basta per superare la prova della spagnola che la supera per 24.26 a 23.92.
Infine, buona la prova di Sara Soldano negli junior femminili che però non riesce a superare le eliminatorie fermandosi all’11esimo posto.
Domani via alle competizioni di kumite della classe cadetti, dove l’Italia non presenta atleti. Per rivedere gli azzurri in gara dovremo aspettare venerdì 25 ottobre quando a salire sui tatami di gara toccherà agli junior Asia Agus (-48 kg), Carmine Luciano (-55 kg) e Daniele De Vivo (-68 kg).
Mondiali Giovanili in Cile, la Fijlkam assicura: "Contatti con Wkf e ambasciata, i ragazzi non corrono rischi"
Roma, 22 ottobre 2019 - Tutto è pronto per i Campionati Mondiali Cadetti, Junior e Under 21 che da domani, 23 ottobre, a domenica 27, prenderanno luogo a Santiago del Cile. Dopo ore di tensione, dal Cile arriva la certezza che la competizione prenderà luogo e che gli azzurri convocati, insieme ai tecnici accompagnatori, si trovano in un luogo sicuro e lontano dalla protesta popolare che il Presidente del Governo Pinera sta cercando di reprimere col pugno duro. La Fijlkam, in stretto contatto sia con la Wkf che con l’Ambasciata italiana in Cile, ha ricevuto la comunicazione che il luogo di gara, gli alloggi degli azzurri e il tragitto per il palazzetto sono sicuri. La Federazione mondiale poi, per risolvere il problema del coprifuoco, ha modificato i programmi di gara in modo da terminare nelle giuste tempistiche e assicurare il rientro sicuro degli atleti nei rispettivi alberghi.
Sono 11 gli azzurrini convocati per la rassegna iridata. Cadetti: Sonia Inzoli (kata); Junior: Asia Agus (-48 kg), Daniele De Vivo (-68 kg), Carmine Luciano (-55 kg), Sara Soldano (kata), Alessio Ghinami (kata); Under 21: Carola Casale (kata), Nicole Murabito (-50 kg), Veronica Brunori (-55 kg), Alessandra Mangiacapra (-61 kg), Rosario Ruggiero (-67 kg). Ad accompagnarli i coach azzurri Vincenzo Figuccio e Claudio Guazzaroni, che seguiranno la squadra Under21, Tiziana Costa e Gennaro Talarico, che affiancheranno invece i ragazzi cadetti/junior.
Il programma
Mercoledì
Kata maschile e femminile Cadetti/Junior/Under 21
Giovedì
Kumite Cadetti
Venerdì
Kumite Junior
Sabato
Kumite Under 21 maschile
Domenica
Kumite Under 21 femminile e kata a squadre cadetti/junior
World Beach Games a Doha: D'Onofrio e Casale si fermano al secondo round
Roma, 15 ottobre 2019 - Si sono chiusi iWorld Beach Games 2019 per quanto riguarda il karate. Il grande evento multidisciplinare in svolgimento fino a domani a Doha, in Qatar, ha visto la partecipazione di due azzurre che hanno ben figurato senza però riuscire a salire sul podio. Terryana D’Onofrio ha brillato sin dal primo turno: con 25.26, ottiene il punteggio più alto non solo del suo gruppo (A) ma anche del gruppo (B) con il quale si è poi fatto il confronto per chiudere il primo round. Qualificata al round successivo, il secondo giorno un piccolo errore di equilibrio le costa il passaggio alla fase finale: il punteggio di 23.62 non basta, si classifica al quarto posto del girone e per un soffio non accede agli incontri da medaglia. Stessa sorte per Carola Casale, anche lei fermata al secondo round: l’azzurra si ritrova nel girone (D) più difficile della competizione con la presenza della spagnola Sandra Sanchez, numero uno al mondo e poi vincitrice del torneo. Ma non solo, con Carola anche la turca Dilara Eltemur e, nell’altro girone poi inglobato (C), l’atelta di Hong Kong Mo Lau. Qualificata alla fase successiva con il terzo posto dato dal punteggio di 24.88, si ferma poi al settimo posto del secondo round a causa di uno squilibrio con il punteggio di 22.86.
Conclusi i Campionati Italiani giovanili a squadre sociali: ecco i campioni
Roma, 13 ottobre 2019 - Si sono conclusi oggi i Campionati Italiani a squadre sociali, andati in scena nel fine settimana al PalaPellicone di Ostia. Dopo il sabato interamente dedicato agli assoluti, a chiudere sono state le squadre giovanili con la partecipazione di 52 società sportive provenienti da tutta Italia.
Nella specialità del Kata sono salite sul gradino più alto del podio le ragazze dell’A.s.d. Master Rapid Skf, Rifugio, Roversi, Sartoris e Stoica, che hanno superato per 5-0 l’ASD Roma 12. Terza piazza per l’A.s.d. KT Sen Shin Kaie l’A.s.d. Karate Do Noventa. Medesimo risultato nell’altra finale a squadre di Kata, la maschile, che ha visto trionfare ancora una volta l’A.s.d. Master Rapid Skf con Parisi, Vielmi e Binotto sull’A.s.d. Ficaserta. Al terzo posto l’A.s.d. Ryugi e l’A.s.d. Talarico Karate Team.
Nel Kumite, ottimi incontri e una bella finale che ha visto trionfare le ragazze dell’A.s.d. CSKW, Fracassi, Pinnelli, McNally e Lo Iacono, ai danni dell’A.s.d. Master Rapid Skf. Bronzo per il G.S. Fiamme Oro e per l’A.s.d. New Body. L’altra finale di Kumite a squadre, la maschile, ha visto salire sul primo gradino del podio i ragazzi della A.s.d. Sport Target, Mason, Silvestri, Simionato, Bortolotto, Magagna e Ceriello, vincenti sull’A.s.d. Connection Club. Terzi a parimerito l’A.s.d. Olimpia Bergamo e l’A.s.d. Team Ladispoli.
A cornice il Comitato Regionale Lazio ha voluto premiare Davide Benetello per la sua carriera, i suoi traguardi e per l'attività svolta a livello internazionale come membro della World Karate Federation (WKF).
Karate, assegnati i titoli assoluti a squadre per il 2019
Roma, 12 ottobre 2019 - Spettacolo e tante emozioni hanno caratterizzato il 34esimo Campionato Italiano Assoluto a Squadre Sociali di Karate, andato in scena quest’oggi al PalaPellicone di Ostia con la partecipazione di trenta società sportive provenienti da tutta Italia.
Nella specialità del Kata sono salite sul gradino più alto del podio le ragazze delle Fiamme Oro Roma, Bernardi, Ferracuti, Garofoli e Muccino che hanno battuto per 5-0 l’ASD Roma 12. Medesimo risultato nell’altra finale a squadre di Kata, la maschile, che ha visto trionfare la Master Rapid SKF con Petroni, Sacristani e Petrillo contro i ragazzi delle Fiamme Oro Roma.
Passando al Kumite, incontri tiratissimi e molto intensi con la bella sorpresa che arriva dalle ragazze del Karate Pozzuolo, Angelucci, Petruzzi e Rampazzo che conquistano il titolo assoluto a squadre ai danni delle Fiamme Oro Roma. L’altra finale di Kumite a squadre, la maschile, ha visto la vittoria dell’Universal Center con Nardi, Conclaves, El Sharaby, Sarnataro, Serino, Tesoro e Werdis contro lo Shirai Club San Valentino.
Campionati italiani assoluti e giovanili a squadre: 87 società si sfideranno a Ostia
Roma, 10 ottobre 2018 - Il PalaPellicone di Ostia torna ad ospitare il karate. Sabato 12 e domenica 13 ottobresi terrà il Campionato Italiano Assoluto e Giovanile a Squadre Sociali con 87 societàche prenderanno parte alla gara nel kata e nel kumite. L’edizione del 2018 aveva visto salire sul gradino più alto del podio assoluto il G.S. Fiamme Oro Roma nel kata femminile, l’A.s.d. Master Rapid Skf nel kata maschile, il C.S. Carabinieri Roma nel kumite femminile e l’A.s.d. Universal Center Napoli nel kumite maschile. Nella classe giovanile, invece, avevano dominato l’A.s.d. Master Rapid Skf sia nel kata femminile che nel kata maschile, l’A.s.d. Rembukan Karate Villasmundo nel kumite femminile e l’A.s.d. Champion Center La Scampia Che Vince nel kumite maschile. Saranno 35 le squadre nella classe seniores e 52 nella classe giovanile a contendersi i tricolori in palio nel 2019 e molti i campioni titolati in campo internazionale che saliranno sulle materassine romane per una delle competizioni più belle e spettacolari dell’anno. Presenti quasi tutti i vincitori della scorsa edizione, solo nel kumite femminile assoluto e giovanile il titolo in palio sarà vacante. La competizione sarà trasmessa in diretta streaming sul sito federale www.fijlkam.it e sul canale YouTube FIJLKAM Official Channel: sabato a partire dalle ore 10:30 toccherà ai seniores, domenica dalle ore 09:00 alle giovanili.