Campionati Italiani Esordienti kumite: assegnati sette tricolori nelle categorie femminili
Roma, 17 novembre 2019 - Si sono conclusi i Campionati Italiani Esordienti di kumite. Al PalaPellicone di Ostia questa mattina è stata la volta delle categorie femminili dove sono stati assegnat sette titoli tricolore. Nei -37 kg sale sul primo gradino del podio Emma Colletti (A.s.d. Ippon Karate Lentini), mentre nei -42 kg vince Rebecca Ortu (A.s.d. Body Real). Domina i -47 kg Alice Damato (A.s.d. Fitness Club Nuova Florida), invece nei -53 kg il titolo va ad Angela Briganti (A.s.d.) Karate Gemelli. Nei -60 kg la medaglia d’oro è di Giada Cornolò (A.s.d. Karate Nakayama), mentre a conquistare il tricolore nelle due categorie più pesanti sono Aurora Macchi (A.s.d. Master Club Bergamo Karate Team) nei -68 kg e Beatrice Manca Perotti (A.s.d. Karate Club Savona) nei -77 kg.
Assegnato al termine della competizione anche il podio società: a dominare la classifica femminile è stata la A.s.d. Talarico Karate Team, al secondo posto la A.s.d. Karate Club Savona, terza piazza per la A.s.d. Olimpia Karate Cus Bergamo e quarto posto per la A.s.d. Shotokan Karate Ryu Venezia.
Campionati Italiani Esordienti kumite: assegnati nove tricolori nelle categorie maschili
Roma, 16 novembre 2019 - Nuovi campioni al PalaPellicone. Nella prima giornata dei Campionati Italiani Esordienti di kumite dedicata alle categorie maschili sono stati assegnati nove titoli tricolore. Nei -40 kg sale sul primo gradino del podio Guido Squillante (A.s.d. Shirai Club S. Valentino), mentre nei -45 kg vince Emanuele Califano (A.s.d. Shirai Club S. Valentino). Nei -50 kg domina Gennaro Ingenito (A.s.d. Ever Green), invece nei -55 kg il titolo va a Federico Colonnese (Supreme S.s.d. Arl). Nei -61 kg è Cristian Torre (A.s.d. Sport Connection Club) a mettersi al collo la medaglia d’oro, così come Fernando Marino (Supreme S.s.d. Arl) nei -68 kg. Gabriele Dovera (A.s.d. Ken-Ko Piobesi) vince il tricolore nei -75 kg, mentre a dominare le due categorie più pesanti sono Nicola Guerriero (A.s.d. Asi Karate Veneto Centro Karate Noale) nei -84 kg e Mario Placanica (A.s.d. Karate Catona Reggio di Calabria) nei -94 kg.
Assegnato al termine della competizione anche il podio società: a dominare la classifica maschile è stata la A.s.d. Shirai Club S. Valentino, al secondo posto la A.s.d. Team Karate Ladispoli, terza piazza per la A.s.d. Champion Center La Scampia Che Vince e quarto per la S.s.d. Supreme. Per tutti i risultati completi clicca qui.
Domani dalle 09:00 via alla competizone femminile con 161 atlete divise in 6 categorie.
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Campionato Italiano Esordienti: ecco gli orari e i sorteggi definitivi di sabato 16 novembre!
Roma, 15 novembre 2019 - Torna il karate sui tatami del PalaPellicone di Ostia. Sabato 16 e domenica 17 novembre si terrà il Campionato Italiano Esordienti di kumite con in gara 482 giovanissimi atleti decisi a conquistare il tricolore. Ad accendere i riflettori sulla competizione tricolore domani saranno le categorie maschili, che vedranno impegnati 321 atleti qualificati provenienti da tutte le regioni d’Italia, mentre a chiudere domenica saranno quelle femminili con 161 atlete a darsi battaglia sui tatami romani. I pesi in gara saranno 9 maschili (-40, -45, -50, -55, -61, -68, -75, -84, -94 kg) e 7 femminili (-37, -42, -47, -53, -60, -68, -77 kg). L’inizio della competizione è previsto dalle ore 09:00 entrambe le giornate. L’evento potrà essere seguito via streaming collegandosi sul sito federale o sulla pagina youtube della Fijlkam.
ATTENZIONE!
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Hungarian Open Grand Prix: l'Italia giovanile conquista 10 ori, 8 argenti e 8 bronzi
Roma, 10 novembre 2019 - Ieri è andato in scena in Ungheria l’Hungarian Open Grand Prix, un torneo internazionale per le classi giovanili dai bambini agli Under 21. L’Italia ha ben figurato classificandosi al terzo posto nel medagliere, dietro a Ungheria e Slovacchia, con 10 ori, 8 argenti e 8 bronzi. La competizione si è tenuta presso il City Sporthall di Szigetszentmiklos, città vicino a Budapest, con la partecipazione di 847 atleti, tra cui 56 italiani: di questi, 29 sono stati convocati con la Nazionale giovanile, mentre 27 erano iscritti con il proprio club di appartenenza.
Ecco i medagliati.
Oro: Francesco Ferrarini (10years +45 kg), Miriam Ederar (13years kata), Anna Pia Desiderio (13years +50 kg), Salvatore Bamundo (cadetti -52 kg), Matilde Galassi (junior kata), Pietro Binotto (junior kata), Alex Ezzembergher (junior -55 kg), Aurora Pendoli (junior -59 kg), Daniele De Vivo (junior -68 kg), Matteo Fiore (junior -76 kg);
Argento: Giorgia Spinosa (cadetti -54 kg), Cristian Villano (cadetti kata), Alessandro Di Marco (cadetti -63 kg), Elena Roversi (junior kata), Giulia Ghilardotti (junior -53 kg), Anita pazzaglia (junior -59 kg), Francesco Leoni (junior +76 kg), Carolina Amato (under21 kata);
Bronzo: Orsola D’Onofrio (cadetti kata), Thomas Galeotti (cadetti kata), Federico Arnone (cadetti kata), Nicolo Gaggio (cadetti +70 kg), Angelo Ingenito (cadetti -57 kg), Daniele Mastroianni (cadetti -70 kg), Sara Brossa (junior -48 kg), Roberta Scala (junior +59 kg).
"Combatti! Ho scelto di vincere", ecco il libro di Sara Cardin: una storia di vita e di vittorie
Roma, 9 novembre 2019 - "Ero stanca di tenermi tutto dentro, era come avere uno zainetto sulle spalle pieno di pietre pesanti: ora sono libera”. Spiega così Sara Cardin la scelta di scrivere un libro dove mettere tutta se stessa, dalle vittorie alle sconfitte sul doppio piano della vita sportiva e quella personale. “Combatti! Ho scelto di vincere” è uscito in libreria il 24 ottobre e ha già riscosso molto successo: “Sta andando benissimo e ne sono davvero felice. Da ragazzina ho sempre avuto molti diari su cui mettere nero su bianco i miei pensieri, negli ultimi due anni poi ho scritto nei ritagli di tempo o quando me la sentivo, ma il grosso è stato fatto nei mesi di stop per il mio infortunio al ginocchio. Insomma ci ho messo così tanto e la gente lo legge in un giorno, mi ha sconvolta! In positivo ovviamente”. Il libro, edito da Baldini+Castoldi, è stato scritto insieme a Tiziana Pikler con la prefazione di Giovanni Malagò e Rodolfo Sganga, e racconta la storia della Sara campionessa, dalle prime gare, passando per i titoli italiani ed europei, fino al titolo mondiale nel 2014; ma anche della Sara combattente, stavolta però nella vita: la storia di una donna fragile e determinata, con sogni da guerriera e fantasmi da affrontare come, ad esempio, la battaglia contro l’anoressia e la bulimia. “Combatti! Ho scelto di vincere” è la storia che tutti dovrebbero leggere per trovare il coraggio di inseguire fino in fondo i propri sogni, come Sara Cardin non ha mai smesso di fare: lo sguardo ora è tutto verso Tokyo 2020.
Domani sera, domenica 10 novembre, sarà ospite a “Che tempo che fa” da Fabio Fazio a partire dalle ore 21:00 su Rai2.
Sara, il tuo libro è uscito da poco più di due settimane e già ha riscosso un grande successo!
“Sì, non me lo aspettavo e mi fa molto piacere. Credo che sia perché le storie vere piacciono, io mi sono messa completamente a nudo, è un libro senza filtri, diretto, e questo arriva. Poi mi stanno scrivendo un sacco di persone che non vengono dal mondo del karate, ma che hanno comunque apprezzato la mia storia perché magari si sono ritrovate in qualche episodio di vita. Il fatto che si stiano avvicinando anche altri mondi è una cosa bellissima”.
Per chi ancora non lavesse letto, cosa possono trovare nel tuo libro?
“C'è un 60% di vita personale un 40% di vita sportiva, è strutturato in sette capitoli e ognuno racconta le due facce della medaglia di un determinato periodo con tutti gli alti e bassi che ne conseguono. La cosa bella è che si vede il parallelismo tra la crescita da ragazzina a donna e quella da atleta e campionessa”.
Quando si pensa ad un campione lo si inquadra solo come un vincente, ma non si può mai sapere quali e quante sconfitte si celano dietro alle vittorie.
"Esattamente. Tutte le volte che mi sento dire 'Vorrei rinascere Sara Cardin' resto stupita perché io so che non è stato facile essere me. Io non volevo scrivere un libro sulle mie vittorie, pensa che alcune non le ho nemmeno menzionate! Io desideravo raccontare quella che è la vita reale di un campione, che prima di tutto è una persona con i suoi lati positivi e negativi. È una storia di vita, non di vittorie".
Nel retro della copertina troviamo stampate due frasi: “Nessuno nasce mai campione. Nessuno vince mai da solo”. Chi ti è stato accanto nel percorso verso i tuoi traguardi?
“Sicuramente la mia famiglia, importantissima per me: se non fosse stato per i miei genitori che ogni giorno mi portavano in palestra, da sola non sarei qui. Poi mio nonno, il vero agonista, quello che mi ha sempre spronata a fare di più, Paolo, mio marito e allenatore… ma anche le tante persone positive che ho incontrato nella mia vita e che hanno sempre creduto in me”.
Sappiamo che è indirizzato a chiunque, ma se dovessimo focalizzarci solo sui giovani karateka perché consiglieresti loro il tuo libro?
“Mi sono sempre sentita dire che sono una ragazza sorridente, che vano a manetta e non mollo mai, ma dietro ci sono state tante difficoltà. Chi come me è un atleta e sta affrontando il percorso agonistico, potrà magari ritrovarsi in alcuni aspetti e da lì trovare nuova forza: la realtà non è solo Sara sul podio con la medaglia al collo, ma anche Sara con tutte le sue debolezze negli allenamenti o le incertezze nelle gare. Dentro ci sono molti retroscena, il mio modo di approcciarmi alle competizioni, come gestisco le emozioni o le aspettative, in pratica l’evoluzione di una bambina che non riusciva a fare il kiai ed è poi diventata Campionessa del Mondo davanti a 18mila spettatori. Il mio messaggio è ben sintetizzato nel titolo: “Combatti!”, perché non si deve mollare mai, qualunque cosa ti riservi la vita”.
Pensi che il fatto di aver scelto, praticato e vissuto il karate ti abbia spronata di più verso questo tuo modo di affrontare le cose?
“Assolutamente si! Per come sono fatta avrei in ogni caso fatto qualche altro sport, ma scoprire il karate è stato come trovare quello ideale per esprimere la mia creatività, la voglia di rivincita, il desiderio di combattere”.
E ora che hai messo nero su bianco tutta te stessa, come ti senti?
“Libera! Mi tenevo dentro queste cose da troppo tempo, le scrivevo sui diari, ma poi è arrivata l'ora di pubblicarle perché solo così avrei potuto liberarmene. Mi sentivo come se avessi uno zainetto sulle spalle pieno di pietre, ecco questo è il momento di svuotarlo!”.
Mondiali Giovanili in Cile, L'Italia chiude con 2 ori, 2 argenti e 1 bronzo
Roma, 28 ottobre 2019 - Conclusi i Campionati Mondiali Giovanili in Cile, l’Italia conta il bottino di 2 ori, 2 argenti e 1 bronzo. Un successo per gli azzurrini soprattutto del kata dove su 4 atleti, ben 3 sono andati a medaglia; discorso diverso per il kumite dove la Nazionale puntava a più risultati positivi. L’Italia infatti si è presentata in Cile con una delegazione ristretta, ma con il grande obiettivo di andare a medaglia con tutti i ragazzi convocati.
Obiettivo sfiorato per il kata giovanile. Per il kata cadetti, unica convocata Sonia Inzoli che non ha deluso le aspettative laureandosi Campionessa del Mondo, così come negli juniores Alessio Ghinami è riuscito mettersi al collo l’oro, mentre Sara Soldano ha dovuto cedere il passo nelle eliminatorie terminando all’11esimo posto. “Gli atleti scelti sono di alto profilo e di interessa internazionale – commenta la coach azzurra Tiziana Costa-. Sonia e Sara hanno incontrato una piccola difficoltà nella prima prova e se con la cadetta abbiamo cambiato strategia fino a conquistare il titolo, la junior purtroppo ha trovato lo stop al secondo turno per un problema di carattere tecnico su cui lavoreremo. Alessio, invece, si è subito distinto ottenendo dieci decimi più del suoi avversari e superando in finale il Campione del Mondo in carica. Tutti e tre ci hanno riempiti di soddisfazione”.
Anche per gli Under 21 di kata c’era un’unica convocata, Carola Casale, che ha centrato la finale conquistando un prezioso argento: “Una gara strepitosa la sua – commenta il coach Vincenzo Figuccio -. Nel suo percorso ha distaccato la seconda del girone sempre di almeno 1 o 2 punti. Peccato per la finale, gli arbitri hanno evidenziato degli aspetti tecnici che dovremo sistemare: era un punto che ci eravamo già posti, ci lavoreremo, ma dobbiamo ammettere che ha affrontato la gara da vera dominatrice”. Figuccio poi sottolinea il successo di Alessandra Mangiacapra nel kumite come esempio di etica e professionalità che deve essere d’esempio a tutti i giovani atleti: “L’argento di Alessandra rappresenta a mio avviso un connubio perfetto tra professionalità, educazione, rispetto dei ruoli, spirito di sacrificio e capacità di ascolto. È un modello oggi difficile da trovare nei giovani e l’Italia FIJLKAM può veramente ricoprire un ruolo importante in questo, perché anche gli altri medagliati Ghinami, Inzoli, Casale e De vivo sono portatori di valori etici e comportamentali che li hanno ben distinti. Credo che Alessandra rappresenti veramente quello che lo sport dovrebbe insegnare. Vogliamo costruire un brand etico: il profondo rispetto di sè stessi e del sistema di cui si fa parte, l’ascolto e la completa disponibilità a seguire le regole sono i presupposti per poter creare un sistema di futuri campioni, non solo sul tatami ma anche nella vita”.
Nel kumite juniores solo Daniele De Vivo è riuscito a centrare l’obiettivo medaglia, mentre Asia Agus e Carmine Luciano si sono fermati nelle eliminatorie. “Partendo dalla situazione in Cile – sottolinea il coach Gennaro Talarico -, abbiamo fatto in modo che i ragazzi fossero isolati completamente da questo problema, ma le voci comunque giravano e in Italia qualcuno diceva che saremmo tornati. Questo un po’ spaventati e preoccupati perché, come ogni atleta, ci tenevano a questi Mondiale e l’idea di rientrare senza parteciparvi li ha destabilizzati all’inizio. Comunque siamo riusciti a mantenere la calma e tutto è andato per il meglio. Quello che è mancato in questa competizione è sicuramente il fattore “gruppo”. La Wkf per problemi di sicurezza ha vietato l’ingresso al palazzetto a chiunque non dovesse gareggiare in quella giornata: la maggior parte delle altre Nazioni avevano almeno 9 ragazzi in gara, noi solo 3 e questo ha comunque fatto la differenza. Daniele ha fatto una gara bellissima, è stato quello che ha affrontato al meglio i Mondiali: perso il secondo turno era disperato, gli era crollato il mondo addosso, il mio compito è stato quello di fargli capire che non era ancora finita, così si è rialzato e nei recuperi ha fatto degli incontri splendidi dimostrando di volere questa medaglia. Meritatissima. Asia Agus è uscita al quarto turno, con lei avevamo buone possibilità di medaglia. È stata comunque grande perché dal punto di vista emotivo ha subito un blocco, sentiva il peso di questa gara non riuscendo ad essere lucida nel combattimento. Carmine Luciano è anche lui una medaglia mancata perché la sua sconfitta arriva a sorpresa a bandierine contro un georgiano che si è fermato poi in semifinale.In generale il problema dei nostri ragazzi è stato una lettura del combattimento internazionale che per certi aspetti è differente da quello nazionale, c’è un differente modo di affrontarlo e noi dobbiamo imparare di più a gestire questo tipo di combattimento”.
Stessa situazione per gli Under 21 di kumite dove solo Alessandra Mangiacapra è riuscita a brillare conquistando l’argento, mentre Rosario Ruggiero, Nicole Murabito e Veronica Brunori hanno trovato lo stop nelle eliminatorie. “Pensavamo di poter fare meglio –commenta il coach Claudio Guazzaroni -, nonostante fossimo consapevoli essere in un contesto mondiale difficile. L’unica degli Under 21 ad aver reagito bene è stata Alessandra, affrontando la gara con grande maturità e nella maniera più giusta. Ed è proprio questo atteggiamento che è mancato agli altri ragazzi, sono forse stati più timorosi e in un evento come questo dove tutti combattono fino alla fine non ce lo si può permettere. Dobbiamo lavorare su questo aspetto perché sono certo che così potranno raggiungere molti altri obiettivi in futuro. Tutti insieme stiamo già seguendo questa via e i Mondiali sono stati la riprova che c’è la necessità di creare un progetto per colmare questo tipo di lacune dei ragazzi”.
Mondiali Giovanili in Cile, Mangiacapra Vice Campionessa del Mondo!
Roma, 27 ottobre 2019 - Si chiudono con un altro successo i Campionati Mondiali Giovanili a Santiago del Cile. L’Italia conquista l’argento con Alessandra Mangiacapra che brilla nei -61 kg degli Under 21 fermandosi solo in finale per mano della francese Gwendoline Philippe. Un percorso difficile quello dell’azzurra che ha saputo dominare alcune tra le atlete più forti della categoria: supera in successione l’ecuadoriana Michelle Aguilar (2-0), la turca Irem Durmax (6-3), l’ucraina Diana Shostak (2-2) e la kazaka Assel Kanay (1-1). La finale è una sfida di alto livello con la giovane francese che negli ultimi anni sta lasciando il segno anche in campo seniores: Alessandra riesce a tenerle testa, ma non a superarla cedendo il titolo a Philippe per 4-2.
Sempre negli Under 21, Rosario Ruggiero non riesce a salire sul podio nei -67 kg. Il già bronzo olimpico giovanile, cede al primo turno all’egiziano Abdalla Hesham Abdelgawad per decisione arbitrale (0-0): il percorso dell’avversario lascia ben sperare per un eventuale ripescaggio che poi però non arriva a causa della sconfitta di Abdelgawad in semifinale. Nicole Murabito nei -50 kg supera la polacca Natalia Kuziola (7-0) e la brasiliana Juliana De Oliveira (2-2), ma cede alla croata Ines Grdenic (0-0), senza possibilità di ripescaggio. Per Veronica Brunori nei -55 kg, invece, lo stop arriva al secondo turno per mano dell’egiziana Ahlam Youssef (4-2), quando aveva superato in precedenza l’olandese Tetyana Izelaar (1-0).
L’Italia chiude così la rassegna iridata con un bottino positivo di 2 ori, 2 argenti e 1 bronzo.
Nuovi Campioni del Mondo Sonia Inzoli (kata cadetti) e Alessio Ghinami (kata junior), argento per Carola Casale (kata Under2) e Alessandra Mangiacapra (-61 kg Under 21), bronzo di Daniele De Vivo (-68 kg junior).
Mondiali Giovanili in Cile, bronzo per Daniele De Vivo!
Roma, 26 ottobre 2019 - Continua il successo dell’Italia ai Campionati Mondiali Giovanili in svolgimento a Santiago del Cile. Dopo i due ori e l’argento ottenuti nel kata grazie rispettivamente a Sonia Inzoli, Alessio Ghinami e Carola Casale, la Nazionale giovanile conquista un bronzo con Daniele De Vivo! Nella giornata dedicata al kumite juniores, Daniele De Vivo si mette al collo una medaglia importante nei -68 kg: il suo percorso parte in sordina superando l’inglese Pajhan Jaffari (3-0), ma cedendo poi di misura al secondo turno al montenegrino Bojan Boskovic (0-1). Con l’accesso in finale dell’avversario, l’azzurrino conquista il ripescaggio e non si lascia sfuggire l’occasione, battendo in successione lo sloveno Tomaz Hudales per 3-0, l’egiziano Abdelrahman Mohamed per 2-1 e nella finalina per il bronzo il ceco Dominik Kocandrle per 2-0.
Peccato per Asia Agus che nei -48 kg arriva ad un soffio dalla semifinale: supera la rumena Renata Dobrai (2-0), la belga Ikram Ghazouani (4-0), la cinese Jiayi Chen (1-1), ma si ferma per mano dell’ucraina Ariadna Panchuk per 3-0. La successiva sconfitta dell’avversaria non le concede poi il ripescaggio.
Stessa storia anche per Carmine Luciano che nei -55 kg supera il messicano Leonardo Ruvalcaba Lugo (6-1, il rumeno George Marius Vasile (1-0), ma cede al terzo turno al giordano Afeef Ghaith per hantei (0-0). Anche per lui la corsa al podio si ferma qui.
Oggi penultima giornata della rassegna iridata dedicata al kumite Under 21 maschile: in gara il bronzo olimpico dei -67 kg Rosario Ruggiero.
Mondiali Giovanili in Cile, brilla l'Italia del kata: Inzoli e Ghinami Campioni del Mondo! Argento per Casale
Roma, 23 ottobre 2019 - Un inizio col botto quello dell’Italia ai Mondiali Giovanili in svolgimento a Santiago del Cile. Nella prima giornata dedicata interamente al kata di tutte le classi, la Nazionale ha schierato 4 atleti di cui 3 sono andati a medaglia conquistando 2 ori e 1 argento. Ben due quindi i Campioni del Mondo azzurri: Sonia Inzoli e Alessio Ghinami, mentre è Carola Casale a sfiorare il titolo.
Un percorso netto e scintillante quello di Sonia Inzoli che nel kata individuale cadetti ha dominato tutti i gironi eliminatori ottenendo i punteggi di 21.8, 24.46 e 23.08. La finale l’ha vista opposta alla turca Damila Su Turemen, poi superata 24.88 a 24.54 grazie ad una perfetta esecuzione del kata Papuren. Stesso percorso incredibile anche per Alessio Ghinami negli junior, anche lui dominatore assoluto dei gironi eliminatori con i punteggi di 24.3 e 23.38. Finale fotocopia della precedente dove anche Alessio ha fronteggiato un turco, Enes Ozdemir, superandolo nettamente per 25.12 a 24.8 con la spettacolare esecuzione di Gankaku.
Sfiora il titolo invece Carola Casale negli Under 21. L’azzurra ha lasciato il segno nelle eliminatorie, classificandosi al primo posto di ogni girone con i punteggi di 25.28, 24.8 e 25.66. Ad un passo dalla corona iridata, viene però fermata dalla spagnola Marta Garcia Lozano: Carola esegue magistralmente il kata Chatanyara Kushanku, ma purtroppo non basta per superare la prova della spagnola che la supera per 24.26 a 23.92.
Infine, buona la prova di Sara Soldano negli junior femminili che però non riesce a superare le eliminatorie fermandosi all’11esimo posto.
Domani via alle competizioni di kumite della classe cadetti, dove l’Italia non presenta atleti. Per rivedere gli azzurri in gara dovremo aspettare venerdì 25 ottobre quando a salire sui tatami di gara toccherà agli junior Asia Agus (-48 kg), Carmine Luciano (-55 kg) e Daniele De Vivo (-68 kg).
Mondiali Giovanili in Cile, la Fijlkam assicura: "Contatti con Wkf e ambasciata, i ragazzi non corrono rischi"
Roma, 22 ottobre 2019 - Tutto è pronto per i Campionati Mondiali Cadetti, Junior e Under 21 che da domani, 23 ottobre, a domenica 27, prenderanno luogo a Santiago del Cile. Dopo ore di tensione, dal Cile arriva la certezza che la competizione prenderà luogo e che gli azzurri convocati, insieme ai tecnici accompagnatori, si trovano in un luogo sicuro e lontano dalla protesta popolare che il Presidente del Governo Pinera sta cercando di reprimere col pugno duro. La Fijlkam, in stretto contatto sia con la Wkf che con l’Ambasciata italiana in Cile, ha ricevuto la comunicazione che il luogo di gara, gli alloggi degli azzurri e il tragitto per il palazzetto sono sicuri. La Federazione mondiale poi, per risolvere il problema del coprifuoco, ha modificato i programmi di gara in modo da terminare nelle giuste tempistiche e assicurare il rientro sicuro degli atleti nei rispettivi alberghi.
Sono 11 gli azzurrini convocati per la rassegna iridata. Cadetti: Sonia Inzoli (kata); Junior: Asia Agus (-48 kg), Daniele De Vivo (-68 kg), Carmine Luciano (-55 kg), Sara Soldano (kata), Alessio Ghinami (kata); Under 21: Carola Casale (kata), Nicole Murabito (-50 kg), Veronica Brunori (-55 kg), Alessandra Mangiacapra (-61 kg), Rosario Ruggiero (-67 kg). Ad accompagnarli i coach azzurri Vincenzo Figuccio e Claudio Guazzaroni, che seguiranno la squadra Under21, Tiziana Costa e Gennaro Talarico, che affiancheranno invece i ragazzi cadetti/junior.
Il programma
Mercoledì
Kata maschile e femminile Cadetti/Junior/Under 21
Giovedì
Kumite Cadetti
Venerdì
Kumite Junior
Sabato
Kumite Under 21 maschile
Domenica
Kumite Under 21 femminile e kata a squadre cadetti/junior




