cerca
facebooktwitterinstagramyoutube

Fijlkam

Assemblee Elettive Regionali 2025 - Classifiche

  • Judo
  • Lotta
  • Karate
  • Arti Marziali
  • MGA
  • La Federazione
    • La FIJLKAM
    • Organigramma
    • Storia
    • Medagliere
    • Campioni di tutti i tempi
    • Centro Olimpico
    • News
    • Carte Federali
    • Comunicazioni Federali
    • Convenzioni
    • Tecnici
    • Ufficiali di Gara
    • Contatti
    • Safeguarding Policy
    • Antidoping e tutela sanitaria
  • Tesseramento
  • Giustizia Sportiva
    • Protocollo udienze in videoconferenza
    • Documenti e Modulistica
    • Provvedimenti in corso
    • Sentenze Giudice Sportivo
    • Sentenze Tribunale Federale
    • Sentenze Corte Sportiva e Federale di Appello
    • Sentenze di 1° Grado
    • Sentenze CAF
    • Sentenze Tribunale Nazionale Arbitrato per lo Sport
    • Dispositivi Tribunale Federale
    • Dispositivi Corte Sportiva e Federale di Appello
    • Spese per l’accesso alla Giustizia
    • Contatti
  • News
  • Media
    • Rassegna Stampa
    • Pubblicazioni FIJLKAM
    • Libreria FIJLKAM
    • Athlon.net
    • Rivista ATHLON
    • Galleria Fotografica
    • Video
  • Gare e Risultati
    • Gare e Risultati
    • Archivio eventi
  • Dove siamo
    • La Federazione
    • Comitati Regionali
    • Società
  • Partners
  • Trasparenza
    • FIJLKAM trasparente
    • Avvisi
    • Amministrazione
    • Whistleblowing
  • Catalogo Formativo
  • Home
  • Judo
  • Home
  • La Federazione
    • La FIJLKAM
    • Organigramma
    • Storia
    • Campioni di tutti i tempi
    • News
    • Carte Federali
    • Comunicazioni Federali
    • Convenzioni
    • Centro Olimpico
    • Tecnici
    • Contatti
    • Safeguarding Policy
    • Ufficiali di Gara
    • Antidoping e tutela sanitaria
  • Tesseramento
    • Contatti
    • Norme e modulistica Affiliazioni e Tesseramenti
    • Polizza Assicurativa
    • Classifica Società Sportive con più di 100 atleti tesserati
    • Azzurri
  • Giustizia Sportiva
    • Protocollo udienze in videoconferenza
    • Documenti e Modulistica
    • Contatti
    • Provvedimenti in corso
    • Sentenze Giudice Sportivo
    • Sentenze Tribunale Federale
    • Sentenze Corte Sportiva e Federale di Appello
    • Sentenze di 1° Grado
    • Sentenze CAF
    • Sentenze Tribunale Nazionale Arbitrato per lo Sport
    • Dispositivi Tribunale Federale
    • Dispositivi Corte Sportiva e Federale di Appello
    • Spese per l’accesso alla Giustizia
  • Gare e Risultati
    • Archivio eventi
  • Dove siamo
    • Comitati Regionali
    • Società
    • La Federazione
    • Cerca Società Sportive
  • Media
    • Rassegna stampa
    • Pubblicazioni FIJLKAM
    • Libreria FIJLKAM
    • Athlon.net
    • Rivista ATHLON
    • Galleria Fotografica
    • Video
  • Partners
  • Trasparenza
    • FIJLKAM trasparente
    • Amministrazione
    • Avvisi
    • Gare d’Appalto
    • Whistleblowing
  • Judo
    • La disciplina
    • News
    • Attività Didattica
    • Gare e Risultati
    • Albi Federali
    • Arbitri
  • Lotta
    • La disciplina
    • News
    • Gare e Risultati
    • Attività Didattica
    • Albi Federali
  • Karate
    • La disciplina
    • News
    • Gare e Risultati
    • Attività Didattica
    • Albi Federali
  • Arti marziali
    • Aikido
    • Ju Jitsu
    • Sumo
    • Capoeira
    • Grappling
    • BJJ
    • Pancrazio/Pankration
    • S'istrumpa
    • News
    • Calendario Attività
  • MGA
    • La disciplina
    • News
  • Merchandising
  • Mappa del sito
  • Cerca
  • Contatti
  • News
  • Cookies Accept
  • Newsletter
  • Catalogo formativo
    • Webinar
    • Corsi Monotematici
    • Corsi di Specializzazione
    • Corsi FIJLKAM-FISDIR
    • Corsi Preparatore Fisico

cerca
facebooktwitterinstagramyoutube

Top News dalle regioni, anche l’Emilia Romagna chiede l’apertura agli sport di contatto

  • Emilia romagna
  • TOP NEWS DALLE REGIONI

Sono numerosi i temi caldi del momento, ma non è in discussione che la notizia di apertura che riguarda le discipline FIJLKAM è dedicata alla richiesta, sempre più pressante e determinata, di poter riprendere la pratica degli sport di contatto. È di ieri, giovedì 2 luglio, la notizia pubblicata sul sito web del comitato regionale FIJLKAM dell’Emilia Romagna, che riporta la richiesta inviata al presidente della Regione, Stefano Bonacini. Una richiesta, quella del presidente regionale FIJLKAM Antonio Amorosi che, se dovesse andare a buon fine, porterebbe a dodici le regioni che già hanno aperto agli sport di contatto. Sempre ieri infatti, Lazio e Toscana si sono aggiunte alle regioni che hanno già deciso che si può fare, seppure in un quadro di regole severo, e sono Sicilia, Puglia, Campania (dove il semaforo verde scatterà il 6 luglio), Abruzzo, Marche, Veneto, Friuli Venezia Giulia e Liguria e, dal 10 luglio, la Lombardia. La resistenza che il Comitato Tecnico-Scientifico sta opponendo al via libera totale è tuttavia determinata dal giustificato timore che l’autorizzazione venisse letta come un rompete le righe sul distanziamento, ciononostante la risposta alle nuove linee guida delle regioni dovrebbe essere imminente. Ma ritornando alla TopNews dalle regioni, assieme all’Emilia Romagna, questa settimana meritano la segnalazione sullo stesso argomento anche Campania, Lazio e Liguria, mentre Veneto e Friuli Venezia Giulia sugli eGames e Trento sulla formazione online.

Top news dalle regioni: in Liguria si disegna lo sport

  • Top news
  • Liguria

Sono 57 i disegni che hanno risposto al bando di concorso “Disegna il tuo sport durante il Covid-19”.
L’interessante iniziativa, fortemente voluta dal Presidente Regionale M° Filippo Faranda, è stata promossa dal Comitato Regionale Ligure al fine di non disperdere le diverse emozioni dei nostri piccoli atleti durante la chiusura totale a causa della pandemia. La giuria, nominata appunto dal Comitato Regionale Ligure, ha avuto l’arduo compito di giudicare i vari disegni ed era composta da tre Campionesse liguri:

  • Erica Barbieri (Judo)
  • Viviana Bottaro (Karate
  • Aurora Campagna (Lotta) 

Le tre eccellenze liguri questa volta non hanno combattuto, ma hanno visionato i disegni di tutti i concorrenti decretando i nomi di coloro che si sono aggiudicati il kit completo (zaino, tuta. t-shirt) messo in palio per il Concorso.
Ecco i nomi dei vincitori:

  • Bambini : Filippi Jacopo (judo)
  • Bambine : Schiavi Martina (judo)
  • Fanciulli: Trosso Nicolò (judo)
  • Fanciulle : Mugnos Martina (Ju Jitsu)
  • Ragazzi : Innocenti Tommaso (Karate)
  • Ragazze : Cevasco Camilla (Ju Jitsu)

Vi è stata anche una speciale segnalazione per i lavori di Piazze Filippo (JJ),Maragliano Giacomo (judo), Vivo Sara (Karate), Di Fini Francesco (judo), Campo Francesco (Karate) e Pastorino Tommaso (judo) che otterranno lo speciale premio della critica costituito da zainetto e t-shirt .
Tutti i partecipanti, visto l’impegno profuso, riceveranno comunque la T-Shirt.
La premiazione dei vincitori avverrà a Genova, presso la Palestra Andrea Doria, Sabato 11 Luglio alle ore 10,30, alla presenza delle campionesse della giuria e del Consiglio Regionale FIJLKAM.

Fonte: fijlkam.it/liguria

Ciro Russo, lottatore-top che pedala per una buona causa

  • Torino
  • Ciro Russo
  • Fiamme Oro
  • AIRC

Ciao a tutti, iniziamo dalle presentazioni: mi chiamo Ciro Russo e sono un ragazzo di 28 anni nato e cresciuto a Torino. Il mio lavoro, nonché passione da quando avevo otto anni, è la lotta greco romana, sport che mi ha portato a Roma per migliorare le mie performance. Sono infatti un atleta professionista appartenente al Gruppo Sportivo della Polizia di Stato, le Fiamme Oro, e da oltre dieci anni ho l’onore di rappresentare l’Italia in molte competizioni internazionali, tra cui campionati europei e mondiali. Come ogni atleta di alto livello sogno di partecipare alle Olimpiadi ma, visto il periodo storico che tutti stiamo vivendo, la realizzazione di questo obiettivo dovrà attendere un altro anno.

CiroRussoLotta1Nelle ultime settimane l’impossibilità di effettuare le normali sessioni di allenamento mi ha portato alla ricerca di attività alternative per mantenere una buona forma fisica, tra cui qualche ora di pedalata nelle belle giornate dopo aver rispolverato la mia mountain bike. Proprio in una di queste uscite, quasi per gioco, con un compagno di squadra ci siamo detti: “Chissà se un lottatore è in grado di fare Torino-Roma in mountain bike!”. Da lì a qualche giorno ecco che la sfida ha iniziato a prendere forma e da un gioco è diventato un vero e proprio progetto: partire alla volta di Roma percorrendo la storica Via Francigena, per un totale di oltre 900 km, in un tempo massimo di 10 giorni. Le due vere “difficoltà” di questa sfida sono il tempo di percorrenza relativamente breve (la tratta è normalmente percorsa in bici in circa 15/20 giorni a seconda della propria preparazione) ed il fatto che io abbia deciso di cimentarmi in uno sport completamente diverso da quello per cui sono preparato.

Ho subito deciso che per tutto il mio viaggio avrei supportato una causa che sostengo da molto tempo e a cui sono particolarmente legato per trascorsi familiari, ovvero la lotta che quotidianamente conducono i ricercatori di AIRC per rendere il cancro sempre più curabile.

Puoi sostenere l’iniziativa e soprattutto AIRC con un piccolo contributo su questa pagina, infatti al termine del viaggio tutti i fondi raccolti saranno devoluti a sostegno della Ricerca sul Cancro promossa da Fondazione AIRC.

Una volta partito pubblicherò quotidianamente aggiornamenti sull'andamento del viaggio sulle mie pagine social (FB e IG), ogni vostro contributo sarà per me la fonte quotidiana dell’energia e della motivazione di cui avrò bisogno per portare a termine la sfida.

#pedalandocontroilcancro

Fonte: fijlkam.it/piemonte

Il mondo FIJLKAM piange la scomparsa dei maestri Ennio Fracassi e Leonardo Siazzu

Roma 10 giugno 2020 Il mondo dello Sport e soprattutto quello degli Sport FIJLKAM registrano due lutti nelle discipline del Judo e della Lotta per la scomparsa del Maestro Leonardo Siazzu, pioniere del judo in Sardegna e del Maestro Ennio Fracassi, figura storica e a tutto tondo della Lotta nel Lazio. Le comunità sportive della Federazione si stringono alle famiglie nel loro lutto e rimandano alle news dei siti regionali per un ricordo delle due storiche figure di questi grandi uomini di sport.

Leggi la notizia su FIJLKAM Lazio

Leggi la notizia su FIJLKAM Sardegna

Il mondo della lotta piange la scomparsa di Vittorio Capriolo

  • vittorio capriolo

Roma 9 giugno 2020 Il mondo dello sport e soprattutto quello della lotta piangono la scomparsa di Vittorio Capriolo (Torino 11 marzo 1932; 27 maggio 2020). Uomo di estesa cultura (formazione letteraria e studi linguistici in Francia, Inghilterra, Austria) e gentiluomo per nascita e opzione di vita. Tradusse in ogni momento della sua variegata esistenza il credo sabaudo secondo il quale ogni scelta va effettuata mirando al maggior bene delle istituzioni.
Assunto nel 1967 all' ufficio personale della FIAT (in cui ricoprì delicati incarichi) fu chiamato anni dopo a dirigere il seno alla Sisport, Presidente Giampiero Boniperti. il settore Lotta. Avvalendosi di ottimi collaboratori tecnici (fra cui Calafiore) con la FIAT-LOTTA vinse 22 scudetti che a parte vengono ricordati. Fu vice presidente e poi Presidente del Comitato Piemontese della FIJLKAM. Lasciò anche una grande eredità. Fra i suoi allevi da ricordare su tutti i fratelli Alessandro e Massimiliano Saglietti che a loro volta fecero grande il CUS Torino. Un Uomo che tutti apprezzarono e che va indicato ad esemplare esempio.

Leggi la notizia su FIJLKAM Piemonte

 

Top news dalle regioni... ragazzi speciali e l'arte di stare insieme

  • Sardegna
  • TOP NEWS DALLE REGIONI

Questa è una storia che sa tanto di “Attenti a quei due”, ma questa volta siamo in Sardegna e possiamo dire “Attenti a quei sette”. Si tratta di 7 judoka, diversi nei loro caratteri, ma esplosivi nel loro essere spinti da un obiettivo comune intrapreso con un percorso di sport aprendo una loro associazione, il “Centro Full HD”. Il centro multidisciplinare è nato un anno fa, dall’unione di Raimondo Degortes (presidente dell’associazione), Francesco Degortes, Gian Mario Deiana, Federico Deiana (i consiglieri), Azzurra Agnello (segretaria), Daniele Ena e Frabrizio Biancu (educatore per l'avviamento allo sport), dalle idee e dai principi che questi atleti hanno coltivato sin da piccoli praticando il Judo: la fratellanza, il rispetto per il prossimo, per la natura. Così in loro è nata l’esigenza di mettere a disposizione le loro competenze e la loro voglia di vivere, anche per i ragazzi diversamente abili, che tramite lo sport hanno scoperto nuove attività e fatto tantissime nuove esperienze. Tutte le grandi idee nascono dai fatti concreti che si toccano con mano, e Fabrizio lo ha constatato di persona quando inizialmente si muoveva a Olbia con una macchina a sette posti comprata appositamente per spostarsi con i ragazzi diversamente abili, per fargli scoprire il territorio attorno a loro. Poi nell’uomo scatta la magica dote dell’evoluzione e del miglioramento. Fabrizio si racconta e ci apre le porte della sua grande famiglia che è nata così, un po' per caso, nella semplice quotidianità delle piccole cose, che risultano essere le migliori.

Com'è nata quest'avventura?

“Con una semplice domanda: perché non mi date una mano con i ragazzi? Apriamo un'associazione sportiva? Sono dei ragazzi fantastici, al di fuori dal tatami, sempre rispettosi verso il prossimo e sempre pronti ad aiutare chi ne ha bisogno. Non potevo trovare collaboratori migliori. Andavo a fare colazione al bar di Raimondo e Francesco, e vedevo la loro energia, come si destreggiavano bene con i ragazzi. E così un giorno trovai il coraggio di porre loro la domanda che da tempo avevo in mente. La risposta è stata: Assolutamente si, cosa aspettavi a chiedercelo”.

Nasce così un percorso, con tanti obiettivi che si perseguono giorno dopo giorno: benessere fisico, integrazione sociale, ma anche superamento dei propri limiti, perché in fondo i limiti sono solo mentali, con la forza di volontà si possono abbattere tutte le barriere. Già dal titolo dell’Associazione “Full Hd”, che si rispecchia in “alta definizione”, possiamo facilmente interpretare la visione del mondo che questi ragazzi hanno, dove si ha la forza per vivere a pieno ritmo tutte le realtà comuni, e viverle in modo “uguale”. In questo centro multidisciplinare si svolgono infatti vari tipi di sport: dal calcio, al basket, al judo, all’escursionismo ecc.; e sono tutte attività aperte a chiunque, atleti normodotati e atleti con disabilità. Un arricchimento importante per il territorio di Olbia, sede del percorso che vuole essere “ itinerante nelle palestre del nostro territorio “ -spiega Fabrizio Biancu, -“ con un approccio multisportivo che servirà per arricchirci sia dal lato tecnico che caratteriale “.

Come mai è stato scelto questo nome per l’Associazione?

“È il modo in cui io vorrei vedere lo sport - spiega Fabrizio, uno dei super 7 - è il modo in cui vorrei trasmettere lo sport ai ragazzi, completamente ad alta definizione, con questo intendo far vivere ai ragazzi tutte le sfaccettature dello sport dal punto di vista: sociale , fisico, psicologico, creativo, educativo e formativo, quindi far vivere il singolo sport, come il calcio, il judo, il basket, il tennis, nella sua totalità. Vedere le dinamiche per esempio del tennis, che sono diverse dal basket, dal judo, dal nuoto, ecc.”

Un'ambizione sicuramente non semplice, ma importante e preziosa per svelare tutte ke sfaccettature dello sport. I progressi fatti in quest'anno di attività sono tanti ed alla domanda su quali siano state le difficoltà , Fabrizio risponde con un grande sorriso: “ È davvero tutto molto molto molto divertente e soddisfacente, ogni ragazzo ha i suoi tempi di apprendimento ma si divertono e capiscono il valore di ciò che imparano. La soddisfazione più grande è vedere che quello che imparano lo applicano poi anche nella loro vita quotidiana”.

I risultati agonistici non ci sono, in quanto l’associazione ha scelto di non intraprendere, almeno per il momento, quella strada per non aggiungere l'ansia per la prestazione ai ragazzi. Il loro percorso e i loro obiettivi sono orientati su altri aspetti. E dopo oltre un anno di attività questi ragazzi con disabilità hanno migliorato notevolmente diversi aspetti cognitivi, motori e caratteriali. La possibilità di variare sport accentua il miglioramento delle funzioni esecutive, fare sport assieme rafforza l’autostima ed i rapporti interpersonali, i ragazzi si prendono cura l’uno dell’altro, si supportano nelle difficoltà che ciascuno ha, in base alle proprie caratteristiche. “Consideriamo lo sport come strumento universale - ha aggiunto Fabrizio - per raggiungere tutti i risultati cognitivi e motori che, sicuramente, a lungo termine daranno molte soddisfazioni.”

Olbia ragazzi speciali 2Quali altri obiettivi ti sei posto?
“L’obiettivo principale è far crescere sempre più il gruppo, coinvolgere tutte le realtà sportive olbiesi e non - spiega Fabrizio - e poi c’è un pensiero che in molti pensano sia irraggiungibile, vorrei non fossimo più considerati "ragazzi speciali" o soggetti per cui si può provare tenerezza o compassione, ma capire che anche noi possiamo aiutare la comunità. Con una raccolta fondi, per esempio, e donarla ai più poveri, una raccolta fondi per aiutare qualcuno a farsi una vacanza, o per andare a Lourdes, oppure a comprarsi dei vestiti. Questo sarebbe davvero un traguardo importante. Sarebbe uno fra i risultati più importanti, perché anche se diversi nelle caratteristiche personali, siamo tutti nello stesso piano. Se loro aiutano noi, anche noi possiamo aiutare loro.”

Attenti a quei sette, dunque. Attenti a questo gruppo di ragazzi che vivono lo sport con gioia e che "insieme" realizzano un coro unico, intonato e sintonico. E se non è questo un bell'esempio...

Fonte: fijlkam.it/sardegna

Top news dalle regioni... prevenzione agli infortuni

  • TOP NEWS DALLE REGIONI
  • Anna Bartole
  • Sonia Arduini

Terza puntata di TOP NEWS DALLE REGIONI e, dopo la ricerca del Comitato del Veneto ‘Virus oltre confine’ pubblicata il venerdì 15 maggio ed il ‘Progetto condivisione’ promosso dal Comitato Lombardia e pubblicato il successivo venerdì 22, ad essere valorizzata oggi è la proposta di Anna Bartole e Sonia Arduini, accolta ieri sulle pagine delle regioni d’origine, Friuli Venezia Giulia e Veneto. Anna e Sonia sono due ragazze in gamba, con percorsi sportivo e di studio eccellenti, con l’aggiunta di una virtù preziosa, mettersi a disposizione del bene comune. Buona lettura.

Maggio SArduini ABartole La presentazione. Ci presentiamo siamo Sonia e Anna, la nostra amicizia è nata grazie al Judo e si è fortificata con la passione per lo sport e lo studio. Veniamo da città e realtà diverse, Anna figlia d’arte con accento  triestino; mentre Sonia veronese doc, è cresciuta tra le viti della Valpolicella. A piedi nudi siamo rimaste per molto tempo, infatti le scarpe quasi non le abbiamo mai messe perché fin da bambine camminavamo sul tat ami. Da ragazzine, ci siamo tolte le nostre piccole soddisfazioni praticando Judo a livello agonistico e indossando la maglia azzurra in più di qualche occasione. Da studentesse e da coinquiline nella città di Bologna abbia mo coltivato i nostri interessi, tra una lezione e l’altra all’università e qualche proiezione sul tatami. Abbiamo terminato gli studi ed insieme contiamo ben quattro lauree. Attualmente Anna lavora come insegnante di educa zione motoria in diverse scuole e Sonia incastra il suo percorso di studi in Osteopatia e l’impiego come trainer in una palestra di fitness. Non abbiamo mai smesso di interessarci al mondo del judo. Abbiamo iniziato diverten doci a giocare a piedi scalzi mordicchiando la cintura, poi abbiamo lottato come ogni atleta. Infine ci siamo approcciate al mondo del judo con occhio più maturo da laureate in scienze motorie e critico grazie alla magistrale in attività motoria preventiva ed adattata. Per noi questo articolo non rappresenta solo un strumento utile a chiunque voglia ampliare le proprie conoscenze, ma anche un tentativo di applicare gli insegnamenti di Jigoro Kano. Infatti, il massimo di livello del Judo non è espresso solo sul tatami, ma anche nel mettersi a disposizione per il bene comune e noi, nel nostro piccolo ci vogliamo provare!

 - Prevenzione agli infortuni

Fonti: fijlkam.it/fvg - fijlkam.it/veneto

Top news dalle regioni… Lombardia, progetto condivisione

  • Lombardia
  • Top news

Secondo appuntamento con le Top news dalle regioni, rubrica settimanale che valorizza la qualità delle pubblicazioni sulle pagine istituzionali dei comitati regionali. All’interessante ricerca sulla situazione-Covid in 14 paesi, realizzata la settimana scorsa dal Media Team del Veneto, la preferenza in quest’occasione è andata all’iniziativa dell’intraprendente team della Lombardia, che ha colto e rilanciato un’azione fondamentale quanto preziosa in tempi critici come sono questi, ma non solo. Un progetto di condivisione e coinvolgimento della comunità è un’azione da fare propria nel mondo del judo, come in questo caso, ma non solo del judo. Ovviamente. Buona lettura.

Riapertura e ripartenza: per guardare al domani delle nostre Società Sportive occorre il contributo di tutti, un contributo concreto per individuare azioni immediate o da programmare, per la gestione della “nuova normalità” che caratterizzerà la prossima stagione sportiva.

Prendendo spunto da un recente iniziativa promossa dal Comune di Milano in uno scenario di riapertura e di ripartenza, il Comitato Regionale FIJLKAM Lombardia Settore Judo ha elaborato #JUDOLOMBARDIA2020, un progetto di consultazione condivisa, che mira a coinvolgere tutta la comunità judoistica della nostra regione: l’obiettivo è quello di raccogliere i contributi progettuali di atleti, tecnici, ufficiali di gara, dirigenti e genitori al fine di dare futuro alla nostra disciplina, di certo tra le più colpite dall’epidemia i recenti avvenimenti.

Se è vero che le difficoltà di questi mesi ci accomunano tutti, è un dato di fatto che vi siano differenze sociali, economiche e strutturali tra le singole realtà territoriali in cui sono inserite nostre società sportive; creare questo scambio di idee e di opinioni significa riuscire a dare voce alle singole esperienze, con l’obiettivo di trovare per quanto possibile un fronte comune e lavorare insieme per progredire.

L’iniziativa #JUDOLOMBARDIA2020 si sviluppa in tre fasi:

  • PRIMA FASE - RACCOLTA PROPOSTE (19-29 MAGGIO 2020): è la fase in cui è possibile inviare osservazioni e contributi riferiti alle tre aree tematiche più sotto specificate, compilando form presente a questo LINK
  • SECONDA FASE - PUBBLICAZIONE E DIBATTITO (01-14 GIUGNO 2020): dopo la fase di proposte, i contributi verranno pubblicati in forma anonima in ambienti digitali idonei e sottoposti a discussione pubblica
  • TERZA FASE - FORMULAZIONE PROPOSTE (ENTRO FINE GIUGNO 2020): al termine della fase di dibattito, le proposte e le osservazioni utili verranno riassunte in un documento conclusivo, riformulate e inviate alla Federazione Centrale

Queste le aree tematiche sulle quali è aperto il confronto:

  • AREA ECONOMICA e AMMINISTRATIVA: proposte volte al superamento delle difficoltà economiche, burocratiche, amministrative, legali che le società stanno affrontando
  • AREA PROMOZIONE: proposte riguardo azioni volte alla promozione del judo sul territorio (strategie di comunicazione, marketing, eventi, etc.) in preparazione della nuova stagione che – ci auguriamo – avrà avvio in settembre
  • AREA SICUREZZA: proposte rispetto alle procedure per garantire in futuro la sicurezza delle attività nel Dojo e nei palazzetti

In un momento difficile come quello che stiamo attraversando, risuonano con grande autorevolezza i principi di Jigoro Kano che ci sono stati insegnati salendo sul tatami: è il momento di unire le forze anteponendo l’interesse comune ai personalismi, abbandonando le polemiche divisive che alimentano le fragilità, dando spazio alla condivisione cooperativa.

Fonte: fijlkam.it/lombardia

Top news dalle regioni... Corona virus e judo oltre i confini

  • Veneto

La situazione attuale del judo in Italia è nota a tutti. Per ora possono allenarsi soltanto gli atleti di interesse olimpico e internazionale, tuttavia senza contatto, rispettando il distanziamento sociale e le altre disposizioni previste. Ma com’è la situazione negli altri Paesi? Ecco dunque un campione che fotografa la situazione in alcuni paesi europei, ma non solo europei, che contribuisce a far capire come, il mondo del judo, sta rispondendo all’attacco del Corona virus. (Questi i numeri del Corona virus relativi all’Italia: 3659 casi di contagio accertati per milione di abitanti/511 decessi per milione di abitanti)

AUSTRIA: STOP FINO AL VACCINO?

Dal primo maggio in Austria è permesso fare sport in gruppi di massimo 10 persone. Tuttavia soltanto all’aperto e rispettando le misure di distanziamento sociale. Quindi non è ancora pensabile fare judo e non si sa quando tornerà ad essere possibile. Il Ministro dello Sport ritiene che prima debba esserci un vaccino. Questa dichiarazione ha sollevato forte preoccupazione tra gli agonisti. Il 29 maggio il Governo austriaco comunicherà i prossimi passi per le riaperture. La Nazionale ha accesso ai Centri Olimpici, tuttavia non può fare judo. La Federazione austriaca ha posticipato tutte le gare in autunno, tuttavia, considerando le dichiarazioni del Ministro dello Sport di cui sopra, non si sa se questi appuntamenti verranno confermati. (I numeri del Corona virus: 1172 casi accertati di contagio per milione di abitanti / 69 decessi per milione di abitanti)

SVIZZERA: SIMILE ALL’AUSTRIA

In Svizzera la situazione del Judo è gestita in maniera molto simile all‘Austria. La differenza principale consiste nel fatto che gli svizzeri possono accedere agli impianti. Tuttavia solo a gruppi di 5 (di più se l’impianto supera una determinata dimensione). Poiché anche in Svizzera, tra l’altro, c’è l’obbligo di tenere una distanza minima, non è pensabile a degli allenamenti regolari di judo. L’11 giugno è la data prevista per il passaggio alla prossima fase che, secondo alcune stime, riguarderà l’ampiezza dei gruppi di allenamento. (I numeri del Corona virus: 3510/216)

REPUBBLICA CECA: NORMALITA' E QUALCHE DIVIETO

Da questa settimana in Repubblica Ceca è possibile tornare sul tatami dei dojo. È permesso il contatto e perfino i randori con cambi coppie. Ciò nonostante esistono delle disposizioni: massimo cento persone per impianto. Docce e spogliatoi restano chiusi e prima di ogni allenamento ad ogni partecipante deve essere misurata la temperatura, e ognuno dovrà disinfettarsi la mani. Resta escluso un ritorno alle competizioni almeno fino a fine giugno. (I numeri del Corona virus: 766/26)

GERMANIA: QUALCUNO OSA DI PIU'

La scorsa settimana il Bund tedesco Nordrhein-Westfalen (Renania Settentrionale-Vestfalia, con capitale Duesseldorf, ndr) ha attirato l’attenzione con la comunicazione, che a partire da fine maggio in questa regione sarà di nuovo possibile praticare sport di contatto in spazi chiusi. Proprio il presidente del Bund Armin Laschet spinge l’acceleratore sulle riaperture, anche se di recente in uno stabilimento alimentare della regione ci sono stati più di 100 casi di contagio. Per via del sistema federale (ogni regione decide per sè), in Germania non c’è una strategia per il Corona virus a livello nazionale per quanto concerne lo sport. La Federazione di judo tedesca (DJB) ha elaborato delle “Regole di transizione per la ripresa delle attività nei club”. In Baviera la situazione è incerta. Alcuni insider sperano in qualche cosa di più concreto nelle prossime settimane, ma allo stesso tempo temono che fino a questo autunno non ci sarà una normale attività judoistica. (I numeri del Corona virus: 2065/92)  

UNGHERIA: JUDO PERMESSO SOLO IN PARTE

Anche in Ungheria non ci sono disposizioni univoche. Le differenze da regione a regione sono spesso anche importanti. Mentre in alcune città da questa settimana è possibile allenarsi all’aperto mantenendo il distanziamento sociale, con mascherine e guanti, evitando ogni contatto, in altre città è possibile praticare normali allenamenti di judo. I grandi centri sportivi sono chiusi, il che significa che gli atleti di punta, se vogliono allenarsi, devono farlo nei club. (I numeri del Corona virus: 343/44)

DANIMARCA: RANDORI IN TENDA?

Il Governo danese ha tentato di suddividere, per quanto possibile, tutti i segmenti della vita sociale in base ai fattori di rischio: basso, medio, alto e molto alto. Il risultato è un piano di riapertura in 4 fasi. Più alto è il rischio, più tardi avverrà la riapertura. Il primo di giugno è previsto il passaggio alla fase 3. In concreto questo significa che si potrà tornare a praticare gli sport da contatto all’aria aperta. Sarà quindi possibile fare un regolare allenamento di judo all’aperto. “Stiamo pensando di comprarci una tenda e metterci delle materassine” dice l’allenatore Peter Scharinger. Ma si tratta ancora di semplice pour-parler, il Governo deve prima presentare delle linee guida concrete per la nuova fase. La quarta fase – che prevede la possibilità di fare judo nelle palestre – è prevista per agosto. La pianificazione delle tempistiche tuttavia dipende da come si evolveranno i numeri relativi al contagio. (I numeri del Corona virus: 1828/91)

POLONIA: ANCORA UNA RIPRESA A FASI

Come la Danimarca, anche la Polonia suddivide la lotta al Covid in fasi e attualmente si trova nella fase 2. Tuttavia il judo sarà permesso solo nella fase 4. Al momento è possibile allenarsi soltanto all’aria aperta, senza contatto, in gruppi di massimo 6 atleti più il tecnico. Anche la Nazionale polacca al momento deve adeguarsi a questa situazione. A fine maggio riapriranno, con tutta una serie di misure di sicurezza, due dei quattro centri sportivi di riferimento, tuttavia non ancora per i judoka. (I numeri del Corona virus: 447/22)

PAESI BASSI: VIA AL JUDO PER GLI U12

 Tutti i club e le palestre nei Paesi Bassi rimarranno chiusi fino al primo di settembre e tutti le gare sono state annullate. Ciò nonostante si è mobilitata una lobby in favore dell’importanza dello sport e la salute, annunciando che i club sono pronti ad affrontare questo importante compito. Anche se per il judo, in qualità di sport da contatto, non sarà così semplice, ora è permesso quantomeno l’allenamento all’aperto, benché senza contatto e ad una distanza di un metro e mezzo. Eccezione: partendo dal presupposto che il Corona virus non sia particolarmente contagioso per bambini di età inferiore ai 12 anni, per gli U12 non ci sono limitazioni all’aperto. Ciò significa che nei Paesi Bassi i bambini sotto i 12 anni possono praticare regolarmente judo all’aperto. (I numeri del Corona virus: 2509/322)

SLOVENIA: VIA AL JUDO TRANNE GLI U12

Dopo quasi due mesi di chiusura, da lunedì scorso in Slovenia è possibile tornare a fare a judo. E addirittura a farlo in palestra, anche se a delle condizioni: il judo è permesso solo per gli agonisti, a partire dagli U12 e più grandi. Prima di ogni sessione il tatami deve essere disinfettato. Spogliatoi e docce restano inutilizzabili. All’inizio, ogni atleta si è dovuto scegliere il proprio compagno di allenamento con il quale si allenerà fino alla fine della quarantena. Non sarà possibile fare dei cambi, almeno queste sono le disposizioni. Inoltre, ogni atleta deve avere a disposizione 10 mq di materassina. Ad oggi gli allenamenti si tengono solo nei dojo privati, mentre le palestre nelle scuole restano chiuse. (I numeri del Corona virus: 703/49)

CROAZIA: JUDO IN PICCOLI GRUPPI

Da questa settimana in Croazia è consentito lo sport nei luoghi pubblici. Le palestre fitness posso riaprire dal 13 maggio. Il Governo, da una parte insiste sul rispetto delle distanze di sicurezza, dall’altra però permette gli sport da contatto. In quest’ultimo caso valgono le disposizioni che prevedono allenamenti in piccoli gruppi (fino ad un massimo di 10 persone) e sempre con le stesse persone. (I numeri del Corona virus: 538/22)

GRAN BRETAGNA: SI PARLA DI MESI E NON DI SETTIMANE

Che si tratti degli atleti di punta o di qualsiasi altro praticante, tutto lo sport nel Regno Unito resta fermo. Il judo britannico sta preparando un piano in 5 fasi, di come potrebbe essere la graduale riapertura del centro sportivo nazionale di riferimento di Walsall. “Non credo che torneremo a fare judo prima di luglio” dice il direttore sportivo Nigel Donohue. Non si tratterebbe quindi di una questione di settimane, ma più probabilmente di mesi. Il Centro sportivo verrà aperto quando la situazione sarà sicura per gli atleti e per il personale. Da ciò si evince che per i praticanti di massa britannici ci vorrà ancora più pazienza. (I numeri del Corona virus: 3336/482)

GEORGIA: IN SICUREZZA

In Georgia i numeri del Corona Virus sono relativamente bassi. Ci sono/ ci sono state delle misure molto restrittive. Intere città sono state chiuse, in molti luoghi era vietato girare con l’auto. A Pasqua pare questa situazione abbia riguardato tutto il Paese. In considerazione di ciò, rigorose sono state anche le limitazioni per il judo. Tutti i club e i centri sportivi sono chiusi. È possibile solo l’allenamento individuale (quindi resistenza, forza…). Non è ancora chiaro come sia strutturato il piano di riapertura. Una speranza arriva dal fatto che l’aeroporto di Tbilisi dovrebbe riaprire il primo di luglio. (I numeri del Corona virus: 161/3)

USA: DOJO-SHUTDOWN

Il Paese con i maggiori casi di contagio accertati ha chiuso in maniera trasversale, in tutti gli Stati, sia dojo che palestre. Resta ancora da capire fino a quando. Almeno il settore economico dovrebbe poter riaprire. Almeno così si augurano i vertici di Governo.  (I numeri del Corona virus: 4244/251)

GIAPPONE: NAZIONALE E UNIVERSITA' A RIPOSO

Perfino nella madre patria del judo regna il divieto alla pratica. Questo vale anche per la Nazionale e per le rinomate università. Si pianifica di tornare ad una pratica ben regolamentata in giugno, tuttavia solo a determinate condizioni. Se il numero dei contagiati dovesse salire è probabile un prolungamento delle misure. (I numeri del Corona virus: 125/5)

Fonti:

*L’articolo originale in lingua tedesca è stato scritto da Reinhold Pühringer per il Judozentrum Mühlviertel e integrato con le informazioni relative all’Austria in fase traduzione. Ulteriori aggiornamenti relativi ad altri Paesi saranno possibili nei prossimi giorni. (http://www.ujz.at/teams/newsdetails/1344-mehrere-nachbarlaender-erlauben-judo-training.html)

**.... Le informazioni relative ai singoli Paesi provengono in gran parte da judoka in attività, tecnici o funzionari dei vari Stati.

***.... I numeri die contagiati provengono da https://www.worldometers.info/ (data: 12/05, sera)

Questa notizia TOP è stata pubblicata da fijlkam.it/veneto, vedi QUI

Gli 80 anni di Mario Giardi, pioniere del judo piemontese

  • Luigi Guido
  • Ginnic Valenza
  • Mario Giardi

Può darsi molti lo conoscano perché è il Maestro di Luigi Guido, protagonista in tre Olimpiadi e da oltre 15 anni apprezzato tecnico federale. Mario Giardi però, che ha compiuto gli ottant’anni da pochi giorni, è molto di più. È stato uno dei pionieri del judo piemontese, ha fondato il Ginnic Valenza ed è stato anche il primo ad acquisire la cintura nera nella provincia di Alessandria. Ma più delle parole, per questo compleanno valgono i sentimenti, soprattutto quando ad esprimerli è l’allievo prediletto di Mario Giardi, Luigi Guido.

MGiardiLGuido2“Tanti auguri Maestro! Sì, perché Mario Giardi è una persona speciale, che mi ha fatto crescere agonisticamente e mi ha dato il giusto imprinting mentale per capire quali potevano essere i miei obiettivi. Una persona carismatica, dal carattere forte, duro, anche difficile, ma che sapeva ascoltare molto e tutte le volte che ho avuto bisogno di un consiglio, è da lui che sono andato. E poi è di una simpatia disarmante, tutti i bambini che hanno frequentato i corsi di judo a Valenza lo hanno amato e lo amano, nella comunità valenzana si tratta di generazioni di nonni, padri, figli e nipoti. Un personaggio che è stato pioniere ed avventuriero, negli anni 80 caricava il pullmino e partiva per destinazioni in cui non si scherzava se ti fermavano. E sono tante le volte che hanno fermato quel pullmino, ma lui ha sempre saputo trovare la soluzione del problema. Ovviamente per essere una persona così devi avere al tuo fianco una gran donna, infatti sua moglie Luciana è veramente l’anima organizzativa della società, che adesso si sta prendendo cura di Mario e che ha sempre saputo farsi sentire. E poi i figli, Claudio è mio coetaneo e Silvia, due anni più giovane, sono molto affezionato a loro. Ultimissima cosa, una passione smodata per il judo, più o meno come tutti i pionieri è stato un autodidatta, andava a Torino dal Maestro Sugiyama ed ovunque si potesse imparare. Ancora buon ottantesimo compleanno Maestro Mario”.

Fonte: fijlkam.it/piemonte - Articolo completo

Pagina 499 di 524

  • 494
  • 495
  • 496
  • 497
  • 498
  • 499
  • 500
  • 501
  • 502
  • 503
  • Rassegna Stampa
  • Museo Sport Combattimento
  • Fondazione Matteo Pellicone
  • Polizza assicurativa
  • Scarica il logo
  • Mappa del Sito
  • Cerca
  • Contatti
  • Privacy Policy
  • Cookie Policy
  • Feed rss
  • Area Riservata
  • Newsletter

logo coni

FIJLKAM
Via dei Sandolini, 79 - 00122 Ostia Lido (Roma)