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Top News 31! Stage a Bardonecchia con Liparteliani e Tchrikishvili

  • fabio basile
  • Akiyama settimo
  • Bardonecchia
  • Natale Judo Camp
  • Varlam Liparteliani
  • Avtandili Tchrikishvili

Seicento atleti provenienti dall'Italia e da altre 10 nazioni (Croazia, Slovenia, Svizzera, Francia, Gran Bretagna, Germania, Olanda, Romania, Cipro, Slovacchia) si sono dati appuntamento ieri per la venticinquesima edizione del Natale Judo Camp organizzato dall'Akiyama Settimo a Bardonecchia. I tecnici invitati Bardonecchia2021a tenere le sessioni tecniche sono i campioni georgiani Varlam Liparteliani e Avtandili Tchrikishvili ed il nostro campione olimpico Fabio Basile.

Il numero di partecipanti è stato bloccato a 600 nel rispetto delle linee guida di prevenzione-covid.
Sul tatami di 900 mq si alternano 3 gruppi da 200 persone ciascuno.

Il protocollo di sicurezza prevede la partecipazione solo ad atleti e tecnici possessori di Green Pass Rafforzato. Inoltre è stato richiesto un tampone negativo nelle 48 ore precedenti l'accredito. Per maggior sicurezza di tutti, l'organizzazione ha effettuato il tampone di ingresso a tutti i partecipanti.

Fonte: fijlkam.it/piemonte

Top News 30! Ai lottatori Livornesi il Trofeo Labrone

  • Trofeo Labrone
  • Livorno
  • Gianni Morsiani

Il palazzetto della Bastia di Livorno ha ospitato l'edizione 2021 del Trofeo Labrone. Nella sede di gara, recentemente rinnovata in osservanza delle norme anticontagio, alla presenza del Presidente Nazionale del settore lotta Gianni Morsiani si sono confrontate numerose compagini di atleti che hanno esaltato i valori della lotta stile libero di cui Livorno è paladina in Italia.

Lotta Livorno 1Molti gli atleti stranieri provenienti da Francia, Polonia, Ucraina, Moldavia oltre all'Italia che hanno dato vita ad una competizione ricca di emozioni e di elevato contenuto tecnico.

Nelle due classi di età U15 e U17 si sono affrontati atleti di livello internazionale che hanno mostrato finezze tecniche e capacità atletiche degne di atleti più maturi. Spiccano tra gli stranieri le squadre dell'Ucraina e della Francia, tra gli italiani da segnalare le affermazioni della società Wrestling Liuzzi da Napoli e Kokoro Dai di Varese.

Un particolare encomio va al Gruppo lottatori Livornesi, vincitori della classifica a squadre, per la numerosa partecipazione, su cui brillano le stelle R. Caso, D. Lubrano e J. Giusti vincitori autorevoli delle proprie categorie. Al Gruppo Lottatori Livornesi vanche il ringraziamento del Comitato Regionale FIJLKAM della Toscana per l'efficiente organizzazione, impeccabile per i tempi ed il rispetto delle normative previste.

Fonte: fijlkam.it/Toscana

Master e Kata a Pordenone per i Campionati Italiani

  • master
  • kata
  • campionati italiani
  • Pordenone

Sono già accesi i riflettori del Palazzetto dello Sport “Maurizio Crisafulli” a Pordenone che ospiterà questo fine settimana i Campionati Italiani della classe Master sabato e i Campionati Italiani di Kata domenica.

Un appuntamento, quello del campionato master, che ritorna a due anni di distanza dopo l’ultima edizione tenutasi nel 2019 a Giaveno (To) con 106 atleti in gara, e non svoltasi nel 2020 a causa della pandemia.
Occasione importante, quindi, per i veterani del judo che dopo i mondiali a Lisbona in ottobre, ritornano a calcare finalmente anche il tatami nazionale. Saranno 124 infatti i judoka provenienti da 88 squadre in rappresentanza di 18 regioni a contendersi il titolo italiano nella giornata di sabato, con Stefano Pressello, Fabio Santini, Franco Ghiringhelli, Ruslan Cantir, Giuliano Casco, Luca Spadini e Cristiano Masella, tra gli uomini e Enrica Cattai e Ilenia Paoletti tra le donne che cercheranno di bissare il titolo conquistato prima del Covid, nel 2019.

Un percorso simile riguarda anche il mondo del kata, il cui ultimo appuntamento nazionale risale a novembre 2019 con il Campionato a Vittorio Veneto, mentre a livello internazionale si è svolto lo scorso mese il campionato del mondo a Lisbona. 

Sono 34 le coppie iscritte alla manifestazione tricolore, così suddivise: 6 nel Nage no kata, 6 nel Katame no kata, 6 nel Ju no kata, 8 nel Kime no kata, 6 nel Kodokan goshin jutsu e 2 nel Randori no kata.

E sarà proprio in quest’occasione che si terrà la riunione di insediamento della Commissione nazionale Kata e Master 2022-2024.

COMMISSIONE NAZIONALE KATA E MASTER

Presidente: Giovanni STRAZZERI

Kata: Monica PIREDDA (Presidente Vicario), Cesare AMOROSI, Maurizio CALDERINI, Giosue' ERISSINI

Master: Roberto BORGIS (Presidente Vicario), Massimo LUCIDI, Giuseppe MACRI', Manuela TADINI, Armando VETTORI

Fonte: fijlkam.it/fvg

Top News 26! La proposta di Anna e Sonia per non fermarsi

  • Top news
  • Anna Bartole
  • Sonia Arduini

Se c'è una caratteristica che è comune a molti judoka è il non fermarsi davanti a nessun ostacolo, il rialzarsi sempre in qualche modo. L'anno scorso avevamo condiviso con voi l'iniziativa di Anna Bartole e Sonia Arduini con cui ci suggerivano 30 minuti di esercizi per salvaguardare la salute delle nostre spalle anche in periodo di pandemia (qui l'articolo di riferimento). Oggi vi portiamo questa loro nuova idea, per una proposta di judo nonostante il periodo che stiamo affrontando.

"Una strutturata educazione al judo si colloca come un indispensabile necessità per un corretto sviluppo motorio dei bambini. Abbiamo tutti notato che un judoka educato al movimento, al gioco e allo sport reagisce meglio anche alle diverse vicende della vita, rispetto a chi non ha avuto questo tipo di educazione. Ecco perché le attività motorie devono evolversi seguendo un percorso didattico intelligente, affinché tutte le potenzialità del bambino si sviluppino in maniera eccelsa. Sfortunatamente però, in questo periodo storico, il judo si è ritrovato estremamente penalizzato. Infatti, in un’epoca dove il contatto viene demonizzato, una disciplina come la nostra, non può che rassegnarsi alla realtà. Il judo però insegna, come, attraverso la via della cedevolezza, bisogna sapersi adattare alle varie vicende della vita. Ecco perché, spinte dalla necessità di continuare nel nostro percorso educativo abbiamo preso questo momento di grandi divieti per riaggiustare la nostra didattica e renderla fruibile da tutti. Nonostante tutto. Nonostante tutti. Rendere quindi il judo nella sua accezione più alta una pratica ancora possibile".

Qui il documento completo per approfondire:  pdf JUDO COVID 19 (9.26 MB)

Fonte: Fijlkam.it/fvg

Addio a Tiana Tola, campionessa sfortunata

  • Sardegna
  • Tiana Tola

È scomparsa Tiana Tola, splendida judoka sassarese fine anni 70. Lo si apprende dal sito fijlkam.it/sardegna che ieri ha dato la triste notizia, ripresa oggi da diversi quotidiani della Sardegna e nazionali.

Ciao Tiana!

E’ difficile dimenticare qualcuno che ha dato tanto da ricordare!

Ci ha lasciato Tiana Tola! Molti la ricorderanno sui tatami, altri avranno sentito parlare di lei. Atleta del Judo Club Torres, ha ben rappresentato la Sardegna conquistando ben 6 titoli italiani e vestendo la maglia azzurra  della Nazionale Italiana. Il suo ricordo sarà sempre vivo nel cuore di chi l’ha conosciuta, e specialmente in quello di coloro che assieme a lei hanno vissuto il percorso sportivo che in Sardegna l’ha resa unica.

Il Settore Judo del  Comitato Regionale Sardegna si unisce con sincero affetto alla famiglia nel ricordo di Tiana.

                                                                                                                      Efisio Mele

Fonte: fijlkam.it/sardegna

Così su L'Unione Sarda di mercoledì 3 febbraio 2021

Così su Il Messaggero di mercoledì 3 febbraio 2021

Top News 25! Gli esami ai tempi del lockdown...

  • ju jitsu
  • TOP NEWS DALLE REGIONI
  • Basilicata

Venticinquesimo appuntamento con la ‘Top News dalle regioni’ che, ancora una volta, è riuscita a scovare una delle tante storie che appartengono alla vita sul territorio e per un motivo fra i tanti possibili, merita di essere raccontata. In quest’occasione il territorio è quello della Basilicata e la storia di corso ed esami online di Ju Jitsu, è stata proposta e scritta dal responsabile Media regionale, Roberto Bruni. Tanti i corsi online che sono stati organizzati in questi mesi costretti da limitazioni e da regole da rispettare in questa situazione difficile, ma se oltre la passione, lo studio e le capacità c’è anche… Ma sì, scopritelo da soli. Buona lettura!

IL LOCKDOWN COME OCCASIONE DI INNOVAZIONE E COINVOLGIMENTO DELLE FAMIGLIE NELLE ARTI MARZIALI

Il periodo di lockdown é stato, come tutti noi ben sappiamo, una prova dura da sostenere. Come in tutti gli ambiti, anche le attività delle nostre palestre sono state ridimensionate da questo susseguirsi di eventi. Tuttavia, con lo spirito di combattenti che ci contraddistingue, non ci siamo arresi, anzi, abbiamo trovato la forza di riorganizzarci e di ripartire, seppur con tutte le limitazioni imposte e che abbiamo dovuto rispettare.
 
Su iniziativa del CR Basilicata, in periodo di pieno lockdown, é stato avviato su idea del presidente Giuseppe Attico, il corso di formazione per il conseguimento del 1°DAN di Jujitsu. Nel rispetto delle restrizioni, le lezioni si sono tenute sempre online, con l'ausilio anche di materiale multimediale puntualmente preparato dai docenti del corso.
 
La particolarità dell'iniziativa é stata quella di cercare di coninvolgere, non potendo incontrarsi fisicamente gli abituali praticanti di arti marziali, i componenti delle famiglie. E' così che un fratello, una sorella, un genitore può diventare un partner di allenamento cercando di far avvicinare alla pratica delle arti marziali, in questo caso il JuJitsu, persone che fino ad ora non avevano mai avuti questo tipo di esperienze.  
 
Tutto é stato reso più facile dalla preparazione e competenza dei docenti, il M° Roberto De Ronzi, del Dojo Arashi Taranto, coadiuvato dal Maestro Cosimo Cifarelli, fiduciario MGA del CR Basilicata. La loro esperienza é stata fondamentale per il raggiungimento dell'obiettivo immaginato dal Presidente del CR Basilicata Giuseppe Attico che commenta così: "L'idea di partenza é stata quella di continuare con le attività cercando, vista la situazione generale, di coinvolgere anche i componenti delle famiglie. Non é stato affatto facile riuscire, sia a spiegare che ad apprendere, nozioni tecniche che normalmente vanno apprese sul tatami ma, la competenza dei docenti e l'applicazione degli allievi hanno portato a questo eccezionale risultato. La Basilicata si dimostra ancora una volta un laboratorio di esperienze, un modello di innovazione da cui tutti possono trarre spunto.
Questa esperienza sarà ripetuta il corso propedeutico per il conseguimento dei primi tre DAN di Karate. In questo momento di stallo generale, nei limiti del possibile, alcune attività federali sono proseguite con la soddisfazione di tutti".
 
Il percorso si é concluso con lo svolgimento degli esami presieduti dalla commissione d'esame composta dal presidente Giuseppe Attico, dai docenti del corso M° Roberto De Ronzi e M° Cosimo Cifarelli, e dai Maestri Giacomo Spartaco Bertoletti e Antonio Amorosi, entusiasti di questa nuova metodologia. Purtroppo, a causa delle restrizioni imposte, hanno potuto prendere parte alla sessione d'esame solo i fratelli Giuseppe e Luciano De Lucia, di 26 e 17 anni, dell'ASD Karate Gravina. Essendo conviventi, sono stati un po' più fortunati degli altri colleghi e sicuramente molto motivati nel raggiungere questo obiettivo. Non appena le norme lo consentiranno, gli esami saranno sostenuti anche da coloro che non ne hanno avuto la possibilità.
 
Queste le considerazioni dei fratelli De Lucia. Luciano De Lucia: "Per me, l'inattività causata dal lockdown é stata una vera e propria tortura, non sono abituato. Partecipare a questo corso di formazione é stato lo stimolo che mi ha aiutato a ritrovare la voglia di lottare e migliorarmi. La cosa che più ho apprezzato é stata di aver condiviso il percorso con mio fratello, nonostante la differenza di età che c'é tra di noi".
Giuseppe De Lucia: "Quando siamo entrati in lockdown, come allenatore di karate, il mio primo pensiero é stato quello di non interrompere il percorso di crescita dei miei atleti. I mezzi digitali mi sono stati di grande aiuto in questo, anche per non perdere il contatto con loro. In questo percorso mi sono ritrovato ad essere nuovamente un allievo. Questo mi ha consentito sia di scoprire una nuova disciplina ma, soprattutto, ho compreso come possono sentirsi i miei ragazzi quando partecipano alle lezioni online".
 
Fotogallery
 
Fonte: fijlkam.it/basilicata
 
 

Top News 24! Nando e Sara, quando judo e karate possono salvare una vita

  • Veneto
  • Top news

Appuntamento n. 24 con ‘Top News dalle regioni’ che, grazie all’ottimo lavoro del Media Team del Veneto, ha pescato una bella storia a lieto fine fra i fatti della cronaca locale. Buona lettura!

 

Nando e Sara, quando judo e karate possono salvare una vita

Immaginatevi anni e anni a calcare i tatami di mezza Europa, anni di allenamenti per perfezionare gli automatismi, quelli che devono uscire naturalmente durante le competizioni. Eppure ci sono occasioni in cui quegli automatismi possono salvare una vita umana.

Certo non è questo ciò a cui stavano pensando il Vice Sovrintendente della polizia Fernando (Nando) Marverti (53), cintura nera quinto dan di judo, e l'Assistente Capo Sara Vacca (55), pari grado nel karate, colleghi e compagni di vita, al rientro dal lavoro nella fredda serata del 9 gennaio scorso.

All'improvviso, in un viale vicino a casa, a Verona, vedono la luce di un motorino a terra. Il tempo di osservare meglio la situazione e si rendono conto che poco più in là, sul marciapiede c'è un giovane riverso a terra.

marverti e vaccaPochi attimi in cui i due atleti e tecnici Fijlkam non perdono la lucidità e mettono in atto una procedura ben precisa: Nando sente il polso del ragazzo che non promette nulla di buono, chiama immediatamente il 118 e l'operatore dal cellulare guida Sara nel primo, fondamentale, massaggio cardiaco, fino all' arrivo dei primi soccorsi.

Alla coppia è sembrato del tutto normale e doveroso intervenire, "non avremmo mai lasciato un ragazzo morire per strada" afferma Nando, "Si tratta di senso civico per noi unito al senso del dovere di poliziotti e di judoka/karateka" continua.

Nando è tecnico di judo del Ronin Kai Verona, tre volte campione del mondo veterans, plurimedagliato a livello nazionale ed internazionale. Sara è allenatrice di karate nella stessa società, anche lei plurimedagliata ai campionati italiani assoluti di kata e a livello internazionale tra i veterans. Ad oggi entrambi continuano ad allenarsi con dedizione e a gareggiare nelle competizioni riservate agli over 35.

Alla domanda "quanto secondo voi gli anni di preparazione nelle rispettive discipline hanno influito nel vostro intervento" i due non hanno dubbi.

"Sicuramente l'abitudine alla gara, a gestire tensione fa sì che anche in situazioni come questa è come accendere un motore e attivare poi tutta una serie di procedure. - afferma Nando - In quel momento lì abbiamo eseguito quello che diceva il 118 che è poi quello che serviva. Sicuramente sono servite anche le nozioni di primo soccorso ricevute sia dai corsi Fijlkam che da quelli legati al nostro lavoro. Poi se uno è un po' più abituato a gestire lo stress è sicuramente agevolato. Parlo anche per noi "master", essere ancora abituati a gestire certi ritmi e certe situazioni aiuta!"

"Le arti marziali ti danno una predisposizione naturale a seguire le istruzioni che ti vengono date. Nel momento in cui riconosci la validità della fonte, fai quello che ti viene detto." Afferma Sara "Le arti marziali ti danno una marcia in più nella vita. Poi anche fare l'agonista e rimanere in contatto con quell' ambiente ti da un qualcosa in più." Anche nella gestione dell'adrenalina del momento e dei giorni successivi, commenta Sara, "Per noi è stato normale intervenire, come è normale andare ad una gara, dare il cento percento e poi tornare in palestra e ripartire da zero".

Il lieto fine arriva qualche giorno più tardi, quando viene comunicato che il ragazzo (19) non è più in pericolo di vita e se oggi può riabbracciare i genitori è grazie al tempestivo intervento dei due tecnici/poliziotti.

Oltre al ringraziamento sentito da parte dei genitori del ragazzo, a Fernando e Sara sono arrivati i complimenti dal 118 per come hanno gestito la situazione e delle forze dell'ordine che rappresentano, ai quali si aggiungono ora quelli di tutta la famiglia Fijlkam Veneto.

Fonte: fijlkam.it/veneto

Top News 23! Quando l’avventura nel judo è qualcosa che vale

  • Giorgio Sozzi
  • Kodokan Cremona
  • Athlon

L’appuntamento con la ventitreesima ‘Top News dalle regioni’ arriva proprio in un giorno speciale per una notizia altrettanto speciale. Infatti, nel giorno di Natale di questo particolarissimo 2020, il web istituzionale della Lombardia ha raccontato una bella storia di sport. Si tratta di una storia che molti ricordano bene, altri meno bene e che vale la pena di raccontare ai più giovani che non la conoscono. A raccontarla invece, è ‘uno di noi’, uno che quella storia l’ha vissuta da molto vicino e ha scelto ugualmente una narrazione attraverso le testimonianze del territorio.

Giorgio Sozzi, quando l’avventura nel judo è qualcosa che vale

Qualcosa che vale… e tre sole parole hanno la forza di aprire un mondo di pensieri e riflessioni. Poi leggi il nome, vedi il volto, e per chi ha avuto il privilegio di conoscere e frequentare Giorgio Sozzi, tutto si fa chiaro, limpido ed il ricordo si collega soprattutto al maestro di judo, al fondatore del Kodokan Cremona ed allo storico direttore di Athlon, la longeva ed apprezzata rivista federale. Ma Giorgio Sozzi è stato anche tante, tantissime altre cose che, a metterle insieme, costituiscono un patrimonio che non si dovrebbe disperdere, né dimenticare, in modo da regalarle ai più giovani, a tutti quelli che non sono riusciti a conoscerlo. “La certezza è di aver speso il mio tempo per costruire qualcosa che vale. La speranza è di esserci in minima parte riuscito”. Queste due righe, vergate da Giorgio pochi giorni prima di andarsene nella primavera del 2012, raccontano la grande passione, l’onestà intellettuale, la fiducia profonda. Ed è grazie ad Andrea Sozzi, che attraverso le testimonianze raccolte sul territorio cittadino, ha realizzato un libro fondamentale per non disperdere, né dimenticare una storia preziosa, l’avventura nel judo di Giorgio Sozzi… qualcosa che vale. Tanto.

Giorgio Sozzi 4Per rendere l’idea si riportano due interventi, tratti fra gli altri, dall’introduzione al libro. Così ha scritto Oreste Perri, Campione Mondiale di Canoa ed ex Sindaco di Cremona.

“Giorgio Sozzi è stato maestro di moltissimi giovani e promotore di iniziative di sport e solidarietà. Dopo aver ricoperto cariche di vertice a livello nazionale come dirigente, si è dedicato all’insegnamento e alla diffusione del judo quale disciplina educativa per bambini, adulti, agonisti e non, anziani. È stato un forte atleta e rimane tutt’ora un’icona dello sport cremonese. Lo possiamo chiamare Maestro nel senso più ampio del termine, perché ha voluto educare attraverso l’insegnamento del judo a tutti i livelli. In particolare, si è speso con particolare passione e abnegazione per affermare l’utilità di questo sport nel campo del disagio sociale e in particolare della disabilità intellettiva. Ho assistito personalmente a qualche lezione con ragazze e ragazzi in difficoltà e sono rimasto affascinato per l’amore la passione con cui riusciva a coinvolgerli sul tatami e per quanta attenzione essi prestassero nell’esecuzione degli esercizi. Per la costante e amorevole dedizione di Giorgio nel campo del disagio e della disabilità, nel 2012 il Comune di Cremona ha deciso di intitolare a lui la Cittadella dei Servizi alla Persona situata nel parco del Vecchio Passeggio, nel quale operano diverse associazioni che, come ha fatto Giorgio, si prendono cura di persone con difficoltà fisiche e cognitive. Giorgio è stato un Maestro di vita che ha saputo rivolgersi ai campioni, ma senza dimenticare chi è rimasto indietro, ha voluto dare a tutti la gioia di sentirsi persone amate. Grande Maestro, amico mio, è stato fantastico vederti all’opera con i tuoi ragazzi, con la faccia da duro, ma con gli occhi teneri e lucidi di gioia! Ho visto Giorgio qualche giorno prima che ci lasciasse: era molto provato dalla malattia, ma l’ho visto felice perché non cessava mai di pensare ai suoi ragazzi, felice di portare fino in fondo la sua missione: donarsi, veder contenta e soddisfatta la sua squadra. Caro Giorgio, sei volato via, ma ci hai lasciato un grande insegnamento per lo sport e per la vita: la vittoria non è solo di chi arriva primo, ma anche di colui che sa fermarsi per aiutare chi rimane indietro. Ciao, Maestro!

Così ha scritto Marco Bencivenga, Direttore de “La Provincia di Cremona e Crema”

Per lo sport E per gli altri.

“In ogni città d’Italia ci sono persone che dedicano la vita allo Sport. O agli Altri. A Cremona ce n’è stata una capace di raggiungere in colpo solo entrambi gli obiettivi: ha vissuto per lo sport E per gli altri. In quella vocale che cambia (da O a E) è racchiuso il senso più autentico dell’impegno senza tempo e senza riserve di Giorgio Sozzi. Un dono lungo mezzo secolo, cinquant’anni di passione e di fatica che non hanno aggiunto zeri al suo conto in banca, ma tante soddisfazioni al suo cuore grande. Sozzi ha gioito per i suoi successi personali, certo -dalla prima cintura gialla fino alla nera ottavo dan, dalla fondazione del Kodokan Cremona alle cariche federali nazionali- ma ancor di più per i progressi compiuti dai suoi allievi, dai più bravi ai più fragili, dai più talentuosi ai più complicati, dai campioni riconosciuti ai campioni diversamente abili, mai trattati con pietismo o commiserazione, ma -al contrario- sempre spronati ad andare oltre i loro limiti fisici o mentali. Come ogni vero maestro di sport, Giorgio Sozzi è stato soprattutto un maestro di vita. Un educatore. Un esempio. Lo racconta bene questo libro, che il figlio Andrea gli ha voluto dedicare. Perché il ricordo non si disperda. E perché il nipote che non ha mai conosciuto sappia che gigante era suo nonno”.

Fonte: fijlkam.it/lombardia

Giorgio Sozzi bio

Angela ed Elena, piccole lottatrici che crescono

Sono belli i sorrisi che splendono sui volti di Angela ed Elena, giovanissime lottatrici della Lombardia che hanno vissuto recentemente l’emozione della competizione e poi, anche quella della vittoria. Ce ne sono ancora tantissimi di sorrisi belli come questi, in ogni regione ed in ogni città, ma a rendere speciali quelli di Angela ed Elena è stato il media team della Lombardia, che ne ha fatto una notizia e la ha pubblicata qualche giorno fa sul web istituzionale. Ed è stata votata quale Top News n. 22

Due lombarde al primo posto nel torneo di Boguszow-Gorge

Due italiane presenti al torneo internazionale di lotta femminile, Heros Lady Open di Boguszow-Gorge in Polonia, e due centri perfetti. Le lombarde Angela Crapio Casarola del Club Atletica Pesante Como ed Elena Placenti del Kokoro Dai Cairate (Va) hanno trionfato nelle rispettive categorie dei 42 chilogrammi Youngers e 49 chilogrammi Cadette. La tredicenne comasca ha inanellato una serie di ben cinque match vincenti, tutti con avversarie polacche. La varesina ha disputato tre splendidi incontri che l'hanno portata ad una esaltante vittoria nel torneo. Grande la soddisfazione degli allenatori, Crapio Casarola Maurizio e Francesco Placenti che sono anche genitori delle due promettenti giovani lottatrici. 

Fonte: fijlkam.it/lombardia

Top News 21! Fijlkam Marche sostiene la Donna protetta

  • Top news
  • Marche
  • Donna protetta

Si è concluso sabato 17 ottobre il corso di sicurezza personale femminile destinato a donne vittime di violenza risultato del partenariato tra la società sportiva Palestra Sirius e la cooperativa sociale Il Faro. Quest’ultima lo scorso anno si è aggiudicata il bando per la gestione del centro antiviolenza provinciale di Macerata e ha previsto, tra le azioni di contrasto alla violenza contro le donne, i corsi di sicurezza e difesa personale che la Palestra Sirius propone nell’ambito del progetto Donna Protetta. “Abbiamo voluto raccogliere le competenze acquisite con l’insegnamento della difesa personale in questo progetto per poter fornire un aiuto concreto nella lotta alla violenza di genere – spiegano i referenti Antonella Pizzolla e Lorenzo Castricini - e negli anni Donna Protetta si è dimostrato un valido mezzo con cui costruire nelle donne la giusta consapevolezza riguardo la violenza, guidandole a riscoprire la loro autostima e limitando drasticamente la possibilità che diventino vittime”.

Donna ProtettaDonna Protetta si pone lo scopo di insegnare a ridurre al minimo il rischio di cadere preda di malviventi o molestatori e prevede la reazione fisica solo come ultima opportunità, da utilizzare quando qualsiasi altra azione risulti impossibile o inefficace. Alla base sono stati posti i principi del Metodo Globale Autodifesa, un programma tecnico sviluppato dalla FIJLKAM, Federazione Sportiva Nazionale riconosciuta dal CONI e unico organo di governo per gli sport del Judo, della Lotta, del Karate e delle arti marziali. Il Metodo Globale Autodifesa è una sintesi di più discipline di combattimento orientate alla difesa e permette di fronteggiare condizioni di pericolo tramite poche tecniche che possano essere assimilate in breve tempo. È completato dall’insegnamento di elementi sulla giurisprudenza che regolamenta la difesa legittima in Italia e da una conoscenza di base di psicologica applicata alle situazioni di rischio.

“La scelta di proporre un corso di autodifesa femminile gratuito - ha spiegato Elisa Giusti, responsabile dei servizi antiviolenza della cooperativa Il Faro - è maturata dall’idea di far confrontare un gruppo di donne che hanno subito violenza e dare loro l’occasione di capire che la violenza di genere è un problema culturale e strutturale della nostra società che potrebbe capitare a ognuna di noi. Per questo è necessario capire alcuni comportamenti, acquisire un linguaggio specifico, avere consapevolezza di ciò che potrebbe accadere e capire come poter tenere un atteggiamento sicuro di fronte a un possibile rischio. Quello proposto non è un corso per imparare a picchiare e difendersi dall’uomo cattivo ma un corso di conoscenza e condivisione. La donna non è oggetto di cui disporre a proprio piacimento e non è proprietà di nessuno. La paura della violenza spesso può rendere sottomesse ma conoscere quella stessa paura e nominarla poi ci dà la forza di reagire”.

Alla cerimonia di consegna degli attestati è intervenuto il Presidente del Comitato Regionale Marche FIJLKAM (Federazione Italiana Judo Lotta Karate Arti Marziali) Marco Masi, che nel suo intervento ha evidenziato come “i principi fondamentali dei nostri sport sono il rispetto delle regole e il rispetto dell’avversario e la Federazione con MGA Donna, un programma di difesa dedicato espressamente alle signore, vuole fornire un concreto contributo alla lotta contro ogni forma di discriminazione di genere”.

Il Faro gestisce il Centro Antiviolenza di Macerata “S.O.S. Donna” che ha sportelli territoriali a Civitanova Marche, Porto Recanati, Castelraimondo e San Ginesio. Il numero telefonico è 0733/1990133.

Fonte: fijlkam.it/marche

Da sinistra nella foto: Lorenzo Castricini (istruttore), Elisa Giusti (responsabile dei servizi antiviolenza della cooperativa Il Faro), Antonella Pizzolla (istruttore), Marco Masi (Presidente FIJLKAM C.R. Marche)

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