Il karate giovanile saluta Umago: 14 podi per l'Italia nella Youth League
Roma, 9 luglio 2018 - Si è chiusa l’intensa settimana croata dedicata al karate giovanile. L’Italia brilla ad Umago con quattordici podi nella Youth League 2018 e due podi nella Youth Cup, tutti conquistati da ragazzi iscritti con il proprio club di appartenenza. Nella seconda tappa del circuito mondiale giovanile gli atleti dello stivale hanno superato il risultato raggiunto nella competizione di debutto (13 podi) a maggio a Sofia, in Bulgaria, vincendo tre ori, tre argenti e otto bronzi. A mettersi al collo la medaglia più prestigiosa ci hanno pensato tre ragazze: Sonia Inzoli, che ha lasciato il segno vincendo l’oro nel kata classe cadetti dopo un percorso netto che non ha lasciato scampo alle numerose avversarie, Veronica Brunori, al primo posto nei -53 kg degli juniores, e la giovanissima Giorgia Fabbri, salita sul primo gradino del podio nei -47 kg degli under14. Gloria sfiorata per gli argenti Veronica Vitali (-42 kg, U14), Axel Zampalla Aglietti (-63 kg, cadetti) e Sara Soldano (kata, junior). Numerosi gli italiani saliti sul terzo gradino del podio: Susanna Mc Nally (-47 kg, U14), Chiara Tagliaferro (kata, U14), Vincenzo Pappalardo (kata, U14), Chiara Piovano (-47 kg, cadetti), Matilde Galassi (kata, cadetti), Mirco Barreca (kata, junior), Jennifer Regis (kata, junior), Noemi Fusco (kata, junior). Restano invece ai piedi del podio costretti ad accontentarsi del quinto posto: Matteo Clementelli (kata, U14), Orsola D’Onofrio (kata, cadetti), Michela Rizzo (kata, cadetti), Jacopo Botosso (-57 kg, cadetti), Reginaldo Troise (-70 kg, cadetti), Francesco Leoni (+70 kg, cadetti), Giulia Angelucci (-53 kg, junior) e Federica Chicchi (-48 kg, junior). Qui tutti i risultati https://www.sportdata.org/wkf/set-online/popup_main.php?popup_action=results&vernr=175&active_menu=calendar
Giovedì e venerdì scorsi è invece andata in scena la Youth Cup dedicata alle classi escluse dal circuito mondiale giovanile (Under 12 e Under 21). Ad andare a podio, conquistando due importanti bronzi, sono stati Roberta Dominici nel kata della classe under12 e Lorenzo Pietromarchi nel kumite under21 dei -75 kg. Quinta piazza per Francesca Cavallaro (-61 kg, U21), CaterinaDreassi Caterina (-68 kg, U21) e Samuele Gentile Samuele (-60 kg, U21). Qui tutti i risultati https://www.sportdata.org/wkf/set-online/popup_main.php?popup_action=results&vernr=174&active_menu=calendar
Umago capitale del karate giovanile: oggi via alla Youth Cup, da venerdì la Youth League
Roma, 4 luglio 2018 - Umago diventa la capitale del karate mondiale. Una volta concluso il Torneo di Qualificazione Olimpica Goovanile, la settimana è iniziata con l’undicesima edizione del Wkf Youth Camp per poi continuare oggi con la Wkf Youth Cup e da venerdì la tanto attesa tappa di Youth League. Questi tre grandi eventi richiamano nella città croata migliaia di giovani provenienti da tutto il mondo, molti di loro, da lunedì ad oggi, hanno partecipato agli allenamenti gestiti dagli idoli della disciplina mondiale: primo fra tutti il Presidente della Commissione atleti WKF Davide Benetello, appartenente a tutte le tre commissioni, per il kumite anche Ivan Leal, Stanislav Horuna, Junior Lefevre e Pedrag Stojadinov, per il kata il membro di Commissione kata Luca Valdesi, Antonio Diaz e Sandra Sanchez. Il tutto ufficialmente inaugurato dal presidente della Wkf Antonio Espinos che ha sottolineato l’eccezionale impatto del karate nell’età giovanile, soprattutto ora che la Youth League è entrata a pieno regime nel programma mondiale dell’attività. Questa competizione, che ha fatto il suo debutto proprio nel 2018, è stata concepita per essere una piattaforma di sviluppo dei giovani nella loro crescita nello sport attraverso quattro tappe fondamentali: Sofia (Bul), Umago (Cro), Cancun-Quintana Roo (Mes) e Caorle-Venezia. Questo fine settimana via alla tappa croata con ben 1874 atleti in gara provenienti da 74 nazioni, tra loro 320 italiani tutti iscritti con il proprio club di appartenenza. Il circuito Youth League prevede la partecipazione di ragazzi da 13 ai 20 anni (classi Under14, cadetti e juniores), ecco perché la Wkf, per non lasciare fuori anche le altre classi di età giovanili, ha istituito la Youth Cup che invece vedrà in gara i ragazzi delle classi under12 e under21 e inizierà oggi e proseguirà domani con 1340 atleti da 68 Nazioni, tra cui 84 italiani, sempre iscritti con il proprio club. In entrambe le competizioni numeri da record che dimostrano la grande espansione del karate giovanile.
Azzurri out ad Umago. Alle Olimpiadi Giovanili solo Rosario Ruggiero
Roma, 1 luglio 2018 - Si è chiuso ieri il Torneo di Qualificazione Olimpica Giovanile di Umago, in Croazia, senza exploit da parte dei cinque azzurrini impegnati in gara. Per staccare il biglietto aereo per Buenos Aires, dove ad ottobre si terranno i primi Giochi a Cinque Cerchi giovanili in cui sarà incluso il karate (solo la specialità kumite), era necessario aggiudicarsi la finale di categoria in uno dei due giorni di gara. Il solo a spingersi più vicino all’obiettivo è stato Morra Christian (-61 kg): giunto fino ai quarti venerdì è stato costretto però a cede il passo per 5-3 al russo Mikhail Poimtsev. Sabato esce invece al primo turno contro il kazako Olzhas Kulazhan per 3-2. Nel femminile solo Pamela Bodei (+59 kg) riesce ad arrivare al terzo turno dove viene sconfitta dalla turca Sezgin Kayra per 2-0, sabato cede invece al secondo incontro per hantei alla croata Greta Zorko Mia. Eliminazione al secondo turno in entrambe le gare sia per Cristian Zippoli (+68 kg), che per Federica Cavallaro (-59 kg), mentre fuori al primo Asia Agus (-53 kg). “La gara è stata di altissimo profilo, sia tecnico che agonistico – commenta il coach azzurro Andrea Torre -. I nostri ragazzi potevano fare di più, ma obiettivamente i nostri avversari sono stati emotivamente più concentrati e tecnicamente più bravi. Tante Nazioni stanno lavorando in prospettiva, investendo tantissimo come ad esempio la Russia. Facendo un'analisi dei podi poi vediamo sugli scudi Giappone (6 qualificati a Buenos Aires su 6 in gara) Iran, Russia, Marcocco, ma anche individualità forti dalla Thailandia, Arabia Saudita, Ucraina, Portorico…Dall'altro lato abbiamo visto Paesi come Francia e Spagna che con il sistema di qualificazione diretta non avranno nessuno in Argentina”. L’Italia invece può ancora contare sull’unico azzurro che tenterà la corsa al titolo olimpico, Rosario Ruggiero, già qualificato di diritto grazie al primo posto nel ranking mondiale dei -68 kg: “Crediamo che Rosario sia un eccellente atleta e potrà fare davvero bene, ma dopo che abbiamo constatato il livello degli avversari in questo fine settimana sappiamo che dovrà lavorare sodo per farsi trovare pronto”.
Cinque azzurri ad Umago per inseguire il sogno olimpico. Torre: "Siamo pronti, ma serve anche fortuna"
Roma, 28 giugno 2018 - È partita ieri la Nazionale juniores di karate per Umago in Croazia, dove domani, venerdì 29, e sabato 30 giugno affronteranno il Torneo di Qualificazione Olimpica giovanile. Sono cinque i ragazzi selezionati per la corsa verso i primi Giochi a Cinque Cerchi dove comparirà la disciplina, che si terranno ad ottobre a Buenos Aires: Asia Agus (-53 kg), Federica Cavallaro (-59 kg), Pamela Bodei (+59 kg), Christian Morra (-61 kg) e Cristian Zipppoli (+76 kg). Ad accompagnarli il Presidente Cnag Cinzia Colaiacomo, i due coach Massimo Portoghese e Andrea Torre, ma anche i due arbitri mondiali Giuseppe Zaccaro e Giuseppe Notarianni. “I ragazzi sono stati chiamati in base ai risultati finora conseguiti – sottolinea il coach azzurro Andrea Torre -, partendo dai Campionati italiani fino alle competizioni internazionali e ovviamente tenendo presente il ranking mondiale”. Il Torneo si svolgerà su due giorni e a qualificarsi saranno 4 atleti per categoria. Venerdì ci sarà un primo sorteggio e la gara ad eliminazione diretta, senza ripescaggi quindi, che renderà noti i primi due nomi ufficiali, il primo e il secondo classificato; sabato si ricomincerà da capo effettuando un secondo sorteggio, escludendo ovviamente i due già qualificati, e nuovamente si tornerà sui tatami per la gara che determinerà gli ultimi due nomi (sempre 1° e 2° classificato). Già noti invece i primi atleti che già hanno staccato il biglietto per l’Argentina grazie alla qualifica diretta data dai primi due posti nel ranking mondiale di ciascuna categoria, questo il caso dell’azzurro Rosario Ruggiero primo nei -68 kg. Tutti gli altri si giocano il tutto per tutto proprio questo fine settimana in Croazia: “Abbiamo studiato al meglio come affrontare la competizione – continua Torre -, sia dal punto di vista tecnico che psicologico. Non è facile affrontare un evento così importante che corrisponde all’ultima possibilità di inseguire il sogno più grande per un’atleta e in questo ci ha aiutati moltissimo il Dott. Stefano Albano, psicologo delle squadre nazionali. Siamo partiti preparati e con la voglia di fare bene, una volta sul tatami servirà la giusta cattiveria agonistica, ma anche un po’ di fortuna”.
Giochi del Mediterraneo: un oro e quattro bronzi nel Karate! Lotta, Sanfilippo e Roccaro domani ai ripescaggi
Roma, 24 giugno 2018 - Si chiude il sipario sui Giochi del Mediterraneo per la Nazionale italiana di karate. A far brillare d’azzurro Tarragona oggi è stato Michele Martina che nei -84 kg si aggiudica la medaglia di bronzo. Il percorso dell’azzurro parte benissimo vincendo il primo turno contro il greco Tzanos per hantei (0-0): Michele si prende così una grande rivincita dopo il bronzo perso due settimane fa proprio contro l’ellenico nella tappa di Premier League ad Istanbul. Lo stop arriva al secondo turno quando il macedone Jakupi Berat si impone per 3-0: l’avanzata dell’avversario regala i ripescaggi all’atleta di Tivoli che vince subito per 2-0 contro il bosniaco Muhovic Meris per poi mettersi al collo la medaglia di bronzo dopo una finalina tiratissima con il serbo Cvrkota Dejan risolta per hantei. “La gara è partita in sordina per me – commenta Martina -, ero un po’ teso e poi ho subito un infortunio proprio nel primo incontro che mi ha un po’ infastidito per tutta la competizione. Nei ripescaggi è andata meglio e sono contento di essere riuscito a salire sul podio”. Quinto posto invece per Simone Marino nei +84 kg che non riesce a superare il primo turno contro l’algerino Daikhi Hocine: fatale la regola dello senshu (vantaggio e vittoria all’atleta che mette a segno il primo punto) al termine del match sul 4-4. Con l’algerino in finale, Simone ottiene direttamente la finalina per il bronzo che però sfuma ancora una volta per senshu sull’1-1 con il macedone Arsovski Zharko. Niente da fare invece per Clio Ferracuti che perde 4-3 contro la bosniaca Bektas Mirnesa nei -68 kg.
Il bronzo di Michele Martina si va così ad aggiungere ai tre ottenuti ieri da Sara Cardin, Viola Lallo e Rabia Jendoubi che insieme all’oro vinto da Silvia Semeraro chiudono il bottino dell’Italia a quota 5 medaglie.
Lotta -Nella prima giornata dedicata alla lotta greco-romana sono due le speranze di medaglia: Ignazio Sanfilippo (-67 kg) e El Mahdi Roccaro (-97 kg) perdono entrambi al primo turno rispettivamente con i francesi Ozay Yasun (8-0) e Noumonvi (5-1), ma i due avversari, accedendo alla finalissima, regalano l'opportunità di ripescaggio ai due azzurri. Domani mattina Sanfilippo affronterà lo spagnolo Oscar Parra, mentre Roccaro se la vedrà con il turco Demirci Suleyman: in caso di vittoria saliranno nuovamente sulle materassine spagnole per giocarsi la medaglia di bronzo. Si chiudono invece amaramente i Giochi per gli altri azzurri in gara, tutti eliminati al primo turno. Riccardo Abbrescia non riesce a superare Starkevic nell’incontro terminato 7-3 a favore del croato, così come Fabio Parisi è costretto a cedere nei 87kg al croato Huklek per 5 a 0. Fuori in prima battuta anche il bronzo europeo Jacopo Sandron superato dal croato Lizatovic per 8-0.
Tarragona 2018 Live: Bronzo per Michele Martina nel Karate
24 giugno 2018 Seconda giornata della 18ª edizione dei Giochi del Mediterraneo.
Karate
Salgono oggi sul tatami Michele Martina (-84kg) Clio Ferracuti (+68kg) e Simone Marino (+84kg)
ore 09:26
Interrotto alle eliminatorie il percorso di Simone Marino nei +84 kg che nonostante un pareggio per 4 a 4 non riesce a passare il turno. L'atleta dell'Algeria Daikhi Hocine, come da regolamento, piazza il primo punto e ha la meglio sul nostro azzurro.
Ore 9.40
Michele Martina vince il primo incontro all'hantei contro il Greco Tzanos
Ore 10.20
Michele Martina cede il passo per 3 a 0 al forte Macedone Jakupi Berat
Ore 10.58
Michele Martina vince il ripescaggio per 2 a 0 a spese del Bosniaco Muhovic Meris e si qualifica per la finale valida per il bronzo -84Kg
Anche Simone Marino ripescato disputerà la finale per il Bronzo +84kg
Ore 11.26
Clio Ferracuti perde 4 a 3 con la Bosniaca Bektas Mirnesa
Ore 12.10
Michele Martina vince agli hantei con il Serbo Cvrkota Dejan in un incontro fantastico!!! medaglia di bronzo nei -84Kg per l'Italia!
Ore 12.48
Simone Marino nei +84 Kg non riesce nell'impresa e si classifica al 5° posto in un incontro finito in parità ma con il primo punto messo a segno dal Macedone Arsovski Zharko
Lotta
Ore 10.21
Ignazio Sanfilippo nei 67kg Greco Romana perde con il Francesce Ozay Yasun per 8 a 0
Fabio Parisi nei 87kg Greco Romana cede per 5 a 0 al Croato Huklek
Ore 10.43
Jacopo Sandron non riesce a superare il primo turno con l'atleta Croato per 8 a 0
Ore 11.23
Anche Riccardo Abbrescia non riesce a superare il primo turno con il Croato Starkevic per 7 a 3
Ore 18.50
Ignazio Sanfilippo viene ripescato, davanti a lui lo spagnolo. Il vincitore disputerà la finale per la medaglia di bronzo 67Kg. Ora aspettiamo le semifinali decisive per Parisi e Roccaro!
Ore 19.25
Anche Matteo Roccaro viene ripescato, e domani con Sanfilippo disputerà i recuperi e l'eventuale finale per la medaglia di bronzo!
Giochi del Mediterraneo: un oro e tre bronzi per un esordio eccellente!
Roma, 23 giugno 2018 – Un esordio eccellente quello dell’Italia del Karate ai Giochi del Mediterraneo che si sono aperti oggi a Tarragona (SPA) e che hanno visto gli azzurri del kumite totalizzare 4 podi: uno d’oro e tre di bronzo.
Il gradino più alto l’ha conquistato Silvia Semeraro, oro nei -68 chilogrammi, con una gara perfetta nella quale ha messo in fila la montenegrina Rakovic e la bosniaca Cavar, sconfitte entrambe per hantei e battuto nettamente l'egiziana Mohamed (3 a 0) conquistandosi un posto in finale. Ha trovato a contenderle il primo posto nella categoria la turca Eltemur che ha affrontato con grande sicurezza e sconfitto per 2-0. “E’ stata una giornata strepitosa, sono veramente felice di aver portato a casa questo oro che è importante sia per me che per la squadra azzurra. Voglio ringraziare il CONI e la FIJLKAM che mi hanno permesso di essere qui e, ovviamente, il centro sportivo dell’Esercito per il grande sostegno che dà allo sport italiano.”
La prima medaglia della giornata è stato il bronzo della campionessa Sara Cardin, che invece qualche rammarico l’ha espresso: “sono contenta a metà per questa medaglia perché a me piace l’oro. Purtroppo nel primo incontro ho pagato un attacco portato male e che fruttato il vantaggio alla mia avversaria e questo errore mi è costato l’incontro. Sono stata ripescata e, nonostante le difficoltà sono riuscita a mantenere la concentrazione e portare a casa il risultato. E’ stata una gara complicata dato che stiamo vivendo un periodo agonistico molto intenso ed è difficile fare sempre medaglia. Ma ora avremo un piccolo stacco e poi ricominceremo ancora più forte in vista dei mondiali.” Sara Cardin ha perso per 1 a 0 contro la turca Yakan, ha nettamente sconfitto la macedone Zaborska (3-0) e ha conquistato il podio dei 55 chilogrammi ai danni della spagnola Fernandez.
Le altre due medaglie di bronzo sono arrivate da Viola Lallo (-61kg) e da Jendoubi Rabii (-75kg). La toscana Lallo ha esordito con successo contro la francese Heurtault (3-1) per poi cedere alla slovena Ristic per 4-0. Trascinata in finale per il bronzo ha battuto nettamente (5-0) la croata Lenard. “La gara è difficile perché ci sono nazioni molto forti, ma ero concentrata e sapevo di esserci sia fisicamente che con l’allenamento. La testa è l’elemento essenziale e io ero concentratissima, ho combattuto con la testa e sono riuscita a prendermi quello che secondo me mi spettava!”
Jendoubi Rabii ha esordito perdendo di misura contro il croato Garibovic (2-3), ma venendo da questi ripescato: Rabii non ha perso l’occasione di portare a casa l’ultimo bronzo della giornata sconfiggendo il francese Relifox per 2 a 0. “E’ arrivato il bronzo ed è stata un’opportunità fantastica essere qui, ringrazio di cuore per aver avuto questa bellissima chance. Son contento di dedicare questa medaglia all’Italia, alla nostra grandissima Federazione, al CONI e a tutti quelli che ci hanno seguito, grazie!”
A questi grandi risultati si sono aggiunti i due quinti posti di Luca Maresca (-67kg) e Angelo Crescenzo (-60kg). Entrambi riescono a passare il primo turno, entrambi vengono fermati al secondo incontro ed entrambi vengono ripescati purtroppo rimanendo ai piedi del podio: Maresca perde contro lo spagnolo Ennkhaili, mentre Crescenzo cede all'egiziano Salama.
E’ stata in gara oggi anche Erminia Perfetto (-50 kg) che è stata fermata all’esordio dalla greca Kavakopoulou e non ripescata.
Domani seconda e ultima giornata per il Karate con in gara gli azzurri Clio Ferracuti (+68 kg), Michele Martina (-84 kg) e Simone Marino (+84 kg).
Tarragona 2018 Live: Silvia Semeraro vince l'oro nella categoria -68kg! Cardin, Lallo e Rabii conquistano il bronzo.
23 giugno 2018 Si alza il sipario sulla 18ª edizione dei Giochi del Mediterraneo.
Salgono oggi sul tatami i nostri azzurri del karate.
ore 10:20
Interrotto alle eliminatorie il percorso di Erminia Perfetto dalla greca Kavakopoulou per 3-0.
ore 10:30
Tortuoso il percorso di Sara Cardin (-55kg). Dopo aver perso contro la turca Yakan per 1-0, l'azzurra riesce ad accedere alla finale per il bronzo grazie alla vittoria (3-0) sulla macedone Zaborska. Per conquistare il bronzo dovrà vedersela con l'atleta spagnola Fernandez Osorio.
ore 11:00
Sara Cardin si impone sulla spagnola Fernandez e porta nel bottino dell'Italia la medaglia di bronzo!
ore 11:30
Luca Maresca (-67kg) e Angelo Crescenzo (-60kg) riescono a passare il primo turno ma vengono entrambi fermati al secondo incontro. Luca Maresca cede il passo al francese Lopes per 2-1, e Crescenzo si arrende al tunisino Azzoauzi per 4 -2.
ore12:00
Luca Maresca e Angelo Crescenzo accedono alla finale per il bronzo.
ore 12:45
Sfuma il sogno del podio per i due karateka che devono accontentarsi del 5° nelle rispettive categorie. Luca Maresca perde contro lo spagnolo Ennkhaili, mentre Angelo Crescenzo contro l'egiziano Salama.
Appuntamento dalle 16:00 per le gare di Viola Lallo, Silvia Semeraro e Jendoubi Rabii
ore 16:10
Silvia Semeraro (-68Kg) sconfigge per hantei la montenegrina Rakovic e la bosniaca Cavar.
Viola Lallo (-61kg) vince contro la francese Heurtault per 3-1
ore 17:00
Viola Lallo si arrende alla slovena Ristic per 4-0. Accede però alla finale per il bronzo
Silvia Semeraro vince 3-0 con l'egiziana Mohamed e va in finale per l'oro! Finale prevista per le ore 19:00
Viola Lallo conquista la medaglia di bronzo sconfiggendo nettamente (5-0) la croata Lenard!
ore 18:20
Jendoubi Rabii (-75kg) perde contro il croato Garibovic per 2-3. Passa ai ripescaggi
Ore 18:50
Il croato Garibovic ha battuto il francese Relifox e questo permette al nostro Jendoubi Rabii di accedere alla finale per il bronzo.
Il vice di Luigi Busà ce l'ha fatta! Jendoubi Rabii ha sconfitto il francese Relifox 2-0 e ha conquistato la medaglia di bronzo!
Silvia Semeraro supera la turca Eltemur per 2-0 e vince nella categoria -68kg!
Dieci azzurri in partenza per i Giochi del Mediterraneo. Loria: "Aspettiamoci sorprese dai giovani"
Roma, 20 giugno 2018 - La Nazionale Italiana di karate partirà domani per Tarragona (Spa) dove nel fine settimana si terranno i Giochi del Mediterraneo. Dieci gli azzurri convocati nel kumite che saliranno sul tatami delCambrils Pavillion sabato 23 e domenica 24: Erminia Perfetto (-50 kg), Sara Cardin (-55 kg), Viola Lallo (-61 kg), Silvia Semeraro (-68 kg), Clio Ferracuti (+68 kg), Angelo Crescenzo(-60 kg), Luca Maresca(-67 kg), Rabii Jendoubi (-75 kg), Michele Martina (-84 kg), Simone Marino (+84 kg). Ad accompagnarli il Direttore Tecnico Pierluigi Aschieri e i coach Claudio Guazzaroni e Salvatore Loria.
L’ultima edizione del 2013 a Mersin, in Turchia, ha visto l’Italia primeggiare con ben 8 medaglie su 10 partecipanti azzurri: 2 ori e sei bronzi. Quest’anno le speranze sono molte, ma tutto è cambiato: “Prima era diverso – commenta Loria - 4 anni fa non si parlava ancora con certezza di Olimpiadi, ora invece siamo in piena corsa verso Tokyo 2020. I Giochi del Mediterraneo restano comunque una tappa importante del nostro cammino, ovvio che miriamo alla qualifica olimpica, ma questo non ci deve distrarre e affrontare tutto al massimo un passo alla volta”.
La serie di impegni internazionali ha visto gli azzurri affrontare un periodo impegnativo senza sosta, ma i risultati hanno dimostrato che l’Italia ha ancora molto da dimostrare: “Veniamo dai Campionati Europei dove la Nazionale è tornata ad essere quella che tutti ricordavano con un bottino importante – continua il coach azzurro -. Noi tecnici ci siamo preoccupati dell’eventuale calo sia fisico che mentale che ne poteva derivare, ma ci siamo resi conto con l’ultima tappa di Premier League in Turchia che non è stato così. Nei giorni scorsi abbiamo lavorato si sul discorso tecnico e tattico, ma anche sull’aspetto mentale proprio perché vogliamo restare positivi anche verso questa competizione”.
Una squadra colma di talenti capitanati da Sara Cardin e Luca Maresca, i due più esperti del gruppo. Grande assente sarà Luigi Busà a causa di un infortunio accorsogli proprio durante gli allenamenti di preparazione ai Giochi. “I ragazzi sono tutti giovani e felici di iniziare questa avventura. Certo, Cardin e Maresca sono quelli che sulla carta danno più sicurezza, ma come abbiamo dimostrato agli Europei tutto può succedere, per questo io mi sento di poter puntare su tutti gli azzurri. Aspettiamoci sorprese dai giovani, tutti hanno esperienza internazionale e medaglie di valore nel proprio bagaglio sportivo: per loro sarà la prima volta ai Giochi e assaggeranno l’aria olimpica che sono certa gli farà venire l’acquolina in bocca”, conclude Loria.
Viviana Bottaro e l'impresa di Istanbul: "Ho fatto un favore a tutto il movimento"
Roma, 19 giugno 2018 - Una vittoria che simboleggia una vera e propria impresa, “un favore a tutto il movimento” come lo definisce la campionessa azzurra Viviana Bottaro che alla Premier League di Istanbul è salita sul primo gradino del podio battendo la giapponese numero uno del kata mondiale Kiyou Shimizu. Ma non solo, ad un mese dai Campionati Europei dove ha messo al collo un argento amaro, si prende la rivincita contro la spagnola Sandra Sanchez in una finale praticamente identica a quella eseguita nella rassegna continentale. L’azzurra, dopo i tanti successi a squadre con le compagne/amiche di sempre Sara Battaglia e Michela Pezzetti, si è ormai completamente dedicata all’individuale con l’obiettivo di calcare i tatami delle prime olimpiadi della storia del karate a Tokyo 2020, che ora non sembrano più un sogno.
Viviana, che emozioni hai provato quando a Istanbul hai visto quelle bandierine alzate per te?
“Incredulità. Sono stata felicissima perché ero partita per la competizione credendoci e con la voglia di portare alla luce un prodotto fatto bene, quello italiano, ma non me l’aspettavo”.
Hai lasciato tutti col fiato sospeso dimostrando che i giapponesi non sono imbattibili.
“È una cosa che ho sempre pensato, così come ho sempre creduto che il percorso da fare per arrivare al loro livello sia notevole. Io ho lavorato molto e sinceramente ero convinta di arrivare a questo risultato fra qualche mese, invece ho avuto la riprova di aver fatto dei progressi in poco tempo che mi hanno ripagata”.
Il tuo è stato un percorso in ascesa, hai superato tutte le atlete più forti al mondo.
“La gara è stata veramente di alto livello. Tutti guardano solo alla finale o alla semifinale con Sandra Sanchez, ma per me l’incontro prima è stato ancora più difficile: io credo che la giapponese Ono Hikaru sia l’atleta più forte in questo momento, quest’anno mi ha battuta ben tre volte in Premier League. Quando ho vinto io per 5-0 mi sono detta “ce la posso fare”.
Però, ammettiamolo, con la Sanchez ti sei presa una grande rivincita…
“In moltissimi hanno criticato il giudizio della finale europea: quel netto 5-0 era forse esagerato per le atlete che abbiamo dimostrato di essere un mese fa in Serbia. La cosa bella è che in semifinale a Istanbul abbiamo riproposto proprio gli stessi kata, eravamo addirittura con le stesse cinture, io rossa e lei blu: ho dimostrato sul campo che quello che tutti dicevano era vero”.
Ryo Kiyuna, Campione del Mondo nel kata maschile, ha perso in finale a Dubai, ora tu batti la Shimizu: qualcosa sta cambiando?
“Si, adesso non si guarda più ai nipponici come modello unico e anche gli arbitri stanno dando il giusto peso a tutti gli atleti. Prima il Giappone partecipava solo ai Campionati Mondiali: gli individualisti venivano, vincevano e tornavano a casa, fine. Oggi partecipano a quasi tutte le competizioni internazionali: se all’inizio è stato uno spettacolo vederli all’opera ora l’esposizione è tanta, si mettono in gioco e si iniziano a vedere le bandierine contro di loro. La mia vittoria a Istanbul è stata come fare un favore a tutto il movimento, non solo all’Italia, perché ora tutti possono dire “lei ce l’ha fatta, quindi è possibile batterli””.
Che tipo di lavoro stai portando avanti per Tokyo 2020?
“Nulla di particolare, ma ammetto che il cammino individuale è completamente un’altra cosa: ti concentri su te stessa, sull’espressività o su come usi l’addome ad esempio, anche l’energia che metti nelle dita di una mano… In squadra tutto questo c’è fino ad un certo punto perché si tratta sempre di un compromesso tra quello che sei tu e quello che sono le altre due tue compagne. Campionesse come le già citate Shimizu o Sanchez sono individualiste da tanti anni, per questo avevano una marcia in più: nel lasciare la squadra il cuore ne ha risentito perché le emozioni che mi ha regalato sono incredibili, ma concentrarmi solo sull’individuale per me è stata la scelta giusta. Oggi, con l’obiettivo olimpico, non ci si può più permettere di “sprecare” energie in altro”.
Adesso vacanze e riposo?
“Purtroppo non parteciperà ai Giochi del Mediterraneo perché riguardano esclusivamente il kumite, ma per me significa un po’ di meritato relax, anche se breve: due settimane di stop poi si torna al lavoro. Il prossimo obiettivo è la Premier League di Berlino a settembre”.