All’Accademia Torino il primo oro mixed team dei cadetti
È toccato alla classe cadetti l’opportunità di disputare il primo campionato italiano a squadre miste e, nel PalaPellicone a Ostia è stata l’Accademia Torino ad aggiudicarselo al termine di una bella gara nella quale ha superato in finale il Fitness Club Nuova Florida.
“Sono davvero contento per i nostri ragazzi. -ha detto Alessandro Bruyere, coach del mixed team neo campione d’Italia- Non solo per il grandissimo primo posto, ma anche per lo spirito con cui hanno combattuto e per il gruppo che sono riusciti a creare, sostenendosi a vicenda, anche assieme ai loro compagni più grandi, che tifavano sugli spalti. La gara a squadre sa essere magica!
Questa storica medaglia, la prima medaglia d’oro ad un campionato italiano mixed team, è di tutta l’Accademia, judoka grandi, piccoli, allenatori e famiglie. Un grazie speciale a Rebecca Valeriani del Cus Parma e Morgana De Paoli della Polisportiva Comunale Riccionese per aver contribuito a questo super risultato! In gara oggi avremo anche le squadre junior e senior sia maschile che femminile, ed entrambe senza prestiti esterni. Questa, per tutti noi, è un’altra grandissima vittoria”.
Classifica: 1. Accademia Torino, 2. Nuova Florida Roma, 3. Banzai Cortina Roma e Judo Preneste
Sedici cadetti a Gyor per l'ultima EuroCup dell'anno
Sedici cadetti italiani saranno impegnati sabato e domenica prossimi nell’Olympic Sports Park a Gyor, in Ungheria per un’European Cadet Cup fra le più popolari del circuito EJU oltre che ultimo appuntamento dell’anno. Quasi quattrocento gli atleti in gara in quest’edizione 2022, che registra anche la partecipazione della rappresentativa della Corea del sud. Questi i nomi della delegazione italiana: Giacomo Pagano (50), Filippo Caiazza (55), Gabriele Audisio, Francesco Menghini (60), Antonio Lubrano, Nicolò Manusia (66), Lucio Tavoletta, Riccardo Roma (73), Alessandro Bruno D’Urbano (81), Filippo Armano, Davide Graziosi (+100), Elena Storione (48), Ottavia Napoleone, Asia Toro, Giulia Zedda (52), Marta Vendramin (57).
Tecnici: Giovanni Casale, Giovanni Alessandro Esposito, Silvio Tavoletta, Massimiliano Lattanzi, Sara Canavese, Jacopo Manusia, Elisabetta D’Avenia.
Il sorteggio è previsto alle 20:00 di venerdì e potrà essere seguito in diretta streaming EJU, così come le due giornate di gara con inizio sabato e domenica alle 9:00.
Alla competizione seguiranno, come di consueto, due giornate di training camp.
Tricolori a squadre nel PalaPellicone ed i cadetti sperimentano il mixed team
Trentasette squadre nella classe junior-senior e nove nella classe cadetti sono pronte a salire sui tatami nel PalaPellicone a Ostia dove, sabato e domenica, si contenderanno le medaglie dei campionati italiani a squadre.
Sabato mattina (inizio alle 9:30) gareggiano le squadre cadetti che, per la prima volta nella formula olimpica mixed-team, si schiereranno alternati con tre categorie maschili (-60, -81- +81) e tre femminili (-48, -63, +63).
Sabato pomeriggio (inizio alle 15:30) invece, è in programma la gara di serie A1 maschile e femminile che si disputa con la formula tradizionale a cinque categorie di peso (M: -66, -73, -81, -90, +90; F: -52. -57, -63, -70, +70).
Domenica mattina (inizio alle 9:30) il programma di gare si completa con l’assegnazione dei titoli junior-senior maschili e femminili di A2. Le gare potranno essere seguite in diretta streaming
Queste le squadre in gara
CADETTI
Mixed team (9)
Centro Judo Novara, Accademia Torino, Sport Team Judo Udine, Judo Kodokan S.Angelo, Banzai Cortina Roma, Judo Preneste G. Castello, Fitness Club Nuova Florida, Judo Arashi Bracciano, Nippon Club Pomezia
JUNIOR-SENIOR
A1 maschile (12)
Banzai Cortina Roma, Fiamme Gialle Roma, Judo Grosseto, Pro Recco Judo, Isao Okano Club 97, Polisp. Castelverde, Ken Kyu Kai Varese, Judo Kuroki Tarcento, Kodokan Lucania Brienza, Accademia Torino, G.Giovinazzo, Fiamme Azzurre
A1 femminile (8)
Dojo Equipe Bologna, Fiamme Gialle Roma, Banzai Cortina Roma, Fitness Club Nuova Florida, Dlf Yama Arashi Udine, Pro Recco Judo, Accademia Torino, Carabinieri Roma
A2 maschile (13)
Dlf Alessandria, Judo Movi-mente Le Sorgive, Robur et Fides Gallarate, Judo Valpolicella, Shidokan 2018 Pordenone, Budokan Istitute Bologna, Equipe Emilia Judo, Accademia Prato, Cus Perugia, Samurai Jesi-Chiaravalle, Judo Preneste G. Castello, Yubikai Roma, La Palestra Bari
A2 femminile (4)
Isao Okano Club 97, Polisp. Tamai Judo, Cus Perugia, Kodokan Lucania Brienza
La Toscana dedica a Bruno Nibbi il successo nel Torneo delle Regioni di kata
È stata una grande affluenza a Siena in occasione della Coppa Italia di Kata e del Torneo delle Regioni 2022 ed è stata anche una ‘prima volta’ per il circuito nazionale del kata a Siena. E la struttura del Pala Corsoni, che in altri tempi ha ospitato il Trofeo internazionale Città del Palio organizzato dal compianto Maestro Bruno Nibbi ha accolto tutti con un’emozione particolare a poco più di un anno da quel triste giorno. La mattinata è stata aperta con un ricordo che le autorità cittadine e federali hanno rivolto alla memoria del Maestro Bruno Nibbi, cui questa edizione della Coppa Italia è stata dedicata.
Le prime coppie si sono esibite sul tatami per il Torneo delle Regioni, che ha registrato la rappresentanza di 14 regioni, con ottime prestazioni di atleti che hanno fatto vedere un alto grado di preparazione tecnica, così come nella Coppa, che anno dopo anno porta sul tatami atleti di livello in grado di competere anche a livelli internazionali.
Nel pomeriggio si è svolta la prima Coppa Città di Siena di kata, manifestazione dedicata ai ragazzi under 10 e under 14, che hanno dimostrato di apprezzare questa specialità dimostrando un impegno che ha gratificato i rispettivi Maestri.
Da segnalare la dimostrazione che il Maestro Collini ha proposto assieme ad un atleta con la sindrome di down, che ha strappato gli applausi dell’intero palasport. Sicuramente una bella giornata di judo, che ha reso onore al Maestro Nibbi, fondatore del Judo senese.
E chissà, forse è stato anche un tributo al grande Bruno, che il Torneo delle Regioni si sia concluso con la vittoria della sua Toscana, sul podio con l’Emilia-Romagna e, al terzo posto, il Piemonte.
- FONTE: FIJLKAM.IT/TOSCANA
Star Club-Kdk Brienza a Policoro è Grand Prix U21 allo sprint
È stato un testa a testa fra Star Judo Club Napoli e Kodokan Lucania Brienza per il primato della classifica per società U21 femminile che è stato risolto soltanto dal sorteggio, mentre in campo maschile il primo posto è andato alle Fiamme Oro Roma ed un analogo testa a testa si è disputato il secondo posto con il Kyu Shin Do Kai e lo Star Club Napoli a pari punti con stesse identiche medaglie e stesso anche il numero degli atleti in gara nel PalaErcole a Policoro.
Risultati femminili
44: 1. Aurora Mazzilli (Borgo Prati 1899)
48: 1. Anna Iovino (New Crazy Fitness), 2. Elena Guarducci (Akiyama Settimo)
52: 1. Ilaria Finestrone (Judo Team Iacovazzi), 2. Noemi Acito (Skorpion Team Eboli), 3. Agnese Zucco (G.Giovinazzo) e Asia Sassi (Judo Shiai)
57: 1. Angela De Nardi (Judo Tamai), 2. Maria Rosaria Martucci (Star Judo Club), 3. Federica Mara (Pro Patria Judo) e Giorgia Cannara (G.Giovinazzo)
63: 1. Antonietta Palumbo (Star Judo Club), 2. Alessia Amendola (Kodokan Lucania Brienza), 3. Aurora Fasciano (Judokan) e Stefania Solina (Banzai Cortina Roma)
70: 1. Vincenza Amendola (Kodokan Lucania Brienza), 2. Valentina Caracuzzi (Larte del judo), 3. Matilde Ceci (Banzai Cortina Roma), 4. Sara Millauro (Titania Catania)
78: 1. Marisol Salvadori (Judo Treviso), 2. Valentina Palmieri (Judo Club Messina)
+78: 1. Klaudia Cannataro (Kodoan Judo)
Società: 1. Star Judo Club Napoli, 18; 2. Kodokan Lucania Brienza, 18; 3. Banzai Cortina Roma, 12
Risultati maschili
55: 1. Michele Mario Iovino (New Crazy Fitness), 2. Anthony Sola (Olimpica Bellizzi), 3. Nicola Luigi Saglietto (Ok Club) e Giacomo Di Concilio (Il Gabbiano)
60: 1. Enzo Quattrociocchi (G.Giovinazzo), 2. Dario Di Donato (Star Judo Club), 3. Francesco Troiano (Sport Academy) e Matteo Agosta (Koizumi Scicli)
66: 1. Manuel Parlati (Fiamme Oro), 2. Klajdi Bitri (Samurai Jesi-Chiaravalle), 3. Bruno Adinolfi (Torre del Greco) e Ciro De Luca (Fiamme Oro)
73: 1. Fabrizio Esposito (Star Judo Club), 2. Martino Laselva (La Palestra), 3. Samuel Salvo (Akiyama Settimo) e Giuseppe Santoro (Star Judo Club)
81: 1. Bright Maddaloni Nosa (Fiamme Oro), 2. Nicola Chiari (Kyu Shin Do Kai Parma), 3. Nicola Lazzari (Judo Treviso) e Mattia Tocci (Judo Team Iacovazzi)
90: 1. Henry Owusu Asare Owusu (Kyuu Shin Do Kai Parma), 2. Gabriele Sammartino (Judo Preneste Castello), 3. Manuel Vici (G.Giovinazzo) e Alessandro Rigoni (Kyu Shin Do Kai Parma)
100: 1. Riccardo Tartaglini (Samurai Spello), 2. Andrea Ciliani (Arashi Bracciano), 3. Davide Graziosi (Harmony Club)
+100: 1. Andrea Palumbo (Harmony Club), 2. Francesco Di Flavio (Pol. Castelverde), 3. Emiliano Rossi (Pol. Castelverde)
Società: 1. Fiamme Oro Roma, 26; 2. Kyu Shin Do Kai Parma, 24; 3. Star Judo Club Napoli, 24
Il Grand Prix U18 a Policoro va a Preneste e Paradise
Quattro medaglie con due primi posti per il Judo Preneste Castello, primo club nella classifica maschile, mentre lo Sporting Club Paradise Roma si è imposto nella classifica femminile del Grand Prix cadetti, che si è concluso alle 19:50 di sabato nel PalaErcole a Policoro. Domenica è il turno del Grand Prix juniores.
Risultati femminili
44: 1. Ilenia Lo Tufo (Ken Otani Melegnano), 2. Sarah Martina Mura (Menchella Club), 3. Flavia Finazzer (P. Nobel), 4. Flavia Fioravanti (Borgo Prati 1899)
48: 1. Siria Angel Nicotra (Koizumi Scicli), 2. Alice Bersellini (Dojo Equipe Bologna), 3. Chiara Victoria Maccario (Yoshin Ryu) e Martina Giordano (Ok Club)
52: 1. Ilaria Finestrone (Judo Team Iacovazzi), 2. Ottavia Napoleone (Kodokan Chieti), 3. Arianna Carlotta Perra (Judo Ceracchini) e Martina Claudia De Crescenzo (New Crazy Fitness)
57: 1. Giulia Sorelli (Judokan), 2. Erica Dalessandro (Sporting Cllub Paradise), 3. Martina Capezzuto (Judo Fuorigrotta) e Alice Martellacci (Fitness Club Nuova Florida)
63: 1. Nicole Basili (Sporting Club Paradise), 2. Martina Elena Freschini (Akiyama Settimo), 3. Sofia Manca (La Palestra) e Maila Pagliaro (Banzai Cortina Roma)
70: 1. Sara Millauro (Titania Catania), 2. Fati Dervishaj (Mifune Judo), 3. Rossana Tocci (Judo Team Iacovazzi) e Francesca Trongone (Judo Shiai)
+70: 1. Morgana De Paoli (Pol. Riccione), 2. Klaudia Cannataro (Kodokan Cosenza), 3. Eliane Keita (Arashi Bracciano) e Rachele Paris (Marassi Judo)
Società: 1. Sporting Club Paradise, 26; 2. Judo Team Iacovazzi, 16; 3. Menchella Club, 12
Risultati maschili
46: 1. David Guanziroli (Sankaku Como), 2. Yari Zippo (Judo Club Ruffano), 3. Alessandro Marini (Ayumi Ashi Club), 4. Giosue Celeste Fraglica (Pol. Astigiana)
50: 1. Anthony Sola (Olimpica Bellizzi), 2. Thomas Sassi (Judo Shiai), 3. Gabriele Carnemolla Carnemolla (Koizumi Scicli) e Francesco Crociani (Judo Grosseto)
55: 1. Emiliano Lattanzi (Harmony Club), 2. Michele Mario Iovino (New Crazy Fitness), 3. Filippo Filandro (Center Parma) e Luca Licitra (Koizumi Scicli)
60: 1. Matteo Agosta (Koizumi Scicli), 2. Ettore Balestri (Judo Preneste Castello), 3. Claudio Cimarrusti (Judo Team Iacovazzi) e Alberto Tripepi (Shodan Alta Valsusa)
66: 1. Diego Sorrentino (Cus Cosenza), 2. Alessandro Bicorgni (Poeti del Judo), 3. Riccardo Sacchi (Fitness Club Nuova Florida) e Bruno Adinolfi (Torre del Greco)
73: 1. Saba Aleksanovi (Judo Preneste Castello), 2. Davide Esposito (Nippon Club), 3. Simone Covi (Judo San) e Paolo Costa (Fitness Club Nuova Florida)
81: 1. Alessandro Bruno Durbano (Kodokan Chieti), 2. Alex Carta (Kodokan S.Angelo), 3. Matteo Farnesi (Preneste Castello) e Danilo Articolo (Koizumi Scicli)
90: 1. Cristiano Mincinesi (Preneste Castello), 2. Leonardo Gaudiano (Pol. Partenope), 3. Marco Linari (Arashi Bracciano) e Giuseppe Fede (Koizumi Scicli)
+90: 1. Emiliano Rossi (Polisp. Castelverde), 2. Davide Graziosi (Harmony Club), 3. Luigi Vitolo (Asd Grivit) e Enzo Kevin Scognamiglio (Fitness Club Nuova Florida)
Società: 1. Judo Preneste Castello, 40; 2. Koizumi Scicli, 34; 3. Harmony Club, 20
Mixed team a Mulhouse con l'Italia ai piedi del podio
È un boccone amaro per l’Italia l’Europeo a Squadre Miste che si è svolto oggi a Mulhouse in Francia.
La rappresentativa italiana, composta da Gabriele Sulli, Vincenzo Pelligra (73), Lorenzo Rigano (90), Lorenzo Agro Sylvain (+90), Giulia Caggiano, Chiara Zuccaro (57), Irene Pedrotti (70), Asya Tavano (+70), ha chiuso ai piedi del podio al quinto posto.
Al primo turno gli azzurri hanno superato l’Austria con un punteggio 4-1 grazie alle vittorie di Pelligra, Pedrotti, Rigano e Agro Sylvain. Giunti ai quarti hanno quindi ceduto il passo al team turco che si è imposto 2-4, che ha incassato solamente le sconfitte da parte di Pedrotti e Rigano.
Finita ai ripescaggi la nazionale italiana ha chiuso la partita con un secco 4-0 grazie agli incontri vinti da Rigano, Tavano, Agro Sylvain e Zuccaro conquistando così la finale per il bronzo dove ad attendere gli azzurri c’era la Germania.
Anche in questo caso il punteggio è stato di un netto 4-0, in favore però della formazione tedesca che ha così conquistato il terzo posto.
"Come preventivato è stata una bellissima ed emozionante gara. -è stato il commento del coach Francesco Bruyere- I nostri giovani atleti hanno venduto cara la pelle ma purtroppo non è bastato per ottenere un risultato che era sicurante alla nostra portata. Forse in finale la squadra non è stata in grado di annientare le pressioni individuali sfruttando la forza del gruppo, ma sono sicuro che i ragazzi ritorneranno a casa con un’esperienza e un insegnamento in più, che aiuterà loro nel percorso futuro.
Siamo sempre più consapevoli delle nostre potenzialità".
Risultati
1. Francia, 2. Paesi Bassi, 3. Germania e Turchia, 5. Italia e Ungheria
A Mulhouse il mixed-team azzurro a caccia di gloria
Sabato a Mulhouse in Francia si disputano i campionati d’Europa senior a squadre miste. Quattordici le squadre al via e, per il primo turno dell’Italia, il sorteggio ha estratto il nome dell’Austria. Poi, per chi supera il turno, la vincente fra Bulgaria e Turchia.
“Una gara affascinante alla quale è giusto che una nazione come l’Italia partecipi -è il commento di Francesco Bruyere, coach azzurro a Mulhouse- specialmente in questo periodo storico in cui siamo molto competitivi a livello mondiale in quasi tutte le categorie di peso e con diversi atleti. È chiaro che il fitto calendario impone una programmazione molto rigida e finalizzata alla qualificazione olimpica, implicando così la necessità di una turnazione degli atleti che garantisca loro il giusto recupero. Questo è il motivo per cui lasciamo riposare alcuni dei ragazzi che hanno appena affrontato un periodo competitivo molto intenso. La cosa non deve trarre in inganno poiché la squadra presentata è composta da elementi che faranno ben figurare la nostra nazione. Personalmente amo la gara a squadre perché è differente dalle altre: per connotazione le individualità personali si mettono a disposizione del collettivo e le dinamiche della prestazione diventano quelle di squadra, amplificate in questo caso dal concetto di nazione. Ritengo che questo tipo di competizioni sia importante per il nostro sport e che sia necessario investire su di esse per rafforzare lo spirito di appartenenza e per dimostrare ulteriormente il valore dell’Italia”.
La squadra è composta da Gabriele Sulli, Vincenzo Pelligra (73), Lorenzo Rigano (90), Lorenzo Agro Sylvain (+90), Giulia Caggiano, Chiara Zuccaro (57), Irene Pedrotti (70), Asya Tavano (+70). Tecnico: Francesco Bruyere, fisioterapista: Simone Natalia, arbitro: Roberta Chyurlia.
Le gare iniziano sabato alle ore 10:00, la categoria di partenza i 73 kg, mentre l’inizio del final-block è fissato alle ore 16:00.
Dojo Michele Monti… una storia speciale
L’otto dicembre prossimo saranno trascorsi quattro anni dal giorno in cui Michele Monti ci lasciò. È stato un campione e soprattutto un grand’uomo Michele, un ragazzo che ha lasciato il segno in tutti i sensi. Sul tatami anche con un bronzo mondiale, uno agli europei ed una partecipazione alle Olimpiadi di Atene, ma anche (soprattutto) nella vita con un’esperienza da coach che ha lasciato il segno. Sì, perché proprio questa mattina a Castelporziano, nel Centro Sportivo della Guardia di Finanza, il “Dojo” delle Fiamme Gialle è stato intitolato proprio a lui, a Michele Monti, scomparso quando aveva soltanto 48 anni. In quest’occasione speciale le emozioni sono raccontate dalle parole degli atleti, dei compagni di squadra, anche se soltanto alcuni, ma con un sentimento che rappresenta tutti.
Il cielo è terso sopra Castelporziano, è un anonimo mercoledì per i romani ma alle Fiamme Gialle si attende con rispetto un evento senza precedenti, l’intitolazione del Dojo (sala tatami) ad un uomo che ha lasciato tracce indelebili nel percorso di molti di noi: Michele Monti, un grande atleta, un cultore dello sport, un eccezionale Maestro di Judo, un grande uomo e per pochi un grande amico quando voleva concedersi. Mi pregio di aver avuto l’intuizione, supportata da alcuni colleghi fra i quali il luogotenente Mendolia Salvatore, Giuliano Loporchio, Leonardo Conte e Cristian Collecchia, di intitolargli il Dojo, un luogo che per noi judoka e per i karateka è considerato sacro, inviolabile e di assoluto rispetto. È questo che la tradizione orientale, dalla metà dell’800, continua a tramandarci facendo breccia sul panorama occidentale talvolta non in linea con tali filosofie. Michele ha avuto un ruolo fondamentale nel percorso di molti atleti che come me hanno potuto “sfruttare” le sue conoscenze tecniche, la sua personalità ed il suo carisma. Per quanto appassionato dello Judo e di un’insaziabile voglia di far emergere i suoi discepoli, non mancava mai nel trasmettere le sue leggi di vita forse anche talvolta rigide ma intrise di trasparenza, schiettezza, lealtà e coerenza. Insomma, un uomo del quale fidarsi ciecamente, un Maestro nella sua accezione più elevata. Il 9 novembre è stato finalmente intitolato il Dojo dopo una toccante Cerimonia che ha visto coinvolti ospiti di autorità, colleghi di un tempo che fu con i quali Michele ha trascorso gli anni più vigorosi della sua vita, amici ed atleti che non hanno potuto godere della sua conoscenza. Cerimonia che ha lasciato un ricordo indelebile a tutti ed immediatamente rendersi conto che ha toccato il cuore di ognuno dei presenti ed impreziosita dal regalo più bello che Stefano Zambito poteva fare, “l’unico pittore artista uscito dalle Fiamme Gialle” (così lo aveva definito Michele nel lasciargli una dedica su un libro regalatogli), un meraviglioso ritratto su tela che rimarrà gelosamente conservato nel Dojo. Sulla tela il nostro Stefano ha scritto una frase che definisce appieno Michele ed il significato della giornata: “c’è chi è solo rumore e chi silenziosamente lascia impronte indelebili”. In fondo è quanto è successo ad ognuno di noi che ha saputo apprezzare un uomo straordinario che manca moltissimo, per la presenza, per un confronto o semplicemente per un importante riferimento. In una delle sue tante poesie, Fabrizio De Andrè dice “È stato molto meglio lasciarsi che non esserci mai incontrati”. Finisce cosi un’importante giornata che sottolinea la sensibilità del Club delle Fiamme Gialle che ha cristallizzato per sempre in una targa il ricordo di Michele Monti senz’altro con un pizzico di amarezza ma consapevoli che i suoi insegnamenti non moriranno mai. (Marco Grassi)
Dopo 2 anni, finalmente grazie all’impegno di alcuni militari, me compreso, e al supporto della Superiore gerarchia, finalmente ieri 9 novembre 2022 siamo riusciti a intitolare il dojo delle Fiamme gialle a Michele Monti. È stato molto emozionante rivedere tutto il gruppo riunito delle varie generazioni delle Fiamme gialle lì per Michele è stato il simbolo dello spessore di questa persona. Michele oltre ad essere stato un grande campione è stato anche un grande tecnico, non solo per l’aspetto judoistico, ma soprattutto per l’aspetto umano e per i valori che trasmetteva. Di Michele non si conosce molto perché era una persona molto professionale, ma che non si concedeva a tutti, però se si fosse riusciti ad entrare nelle “sue grazie” Michele ti avrebbe dato molto di più rispetto a quello che un normale allenatore può dare, infatti durante la cerimonia è stato dedicato un quadro da un artista amico di Michele, dove oltre a raffigurarlo lo descrive con una frase “C’è chi è solo rumore e chi silenziosamente lascia impronte profonde”. Io nel mio percorso all’interno delle Fiamme Gialle ho avuto il piacere di conoscerlo a 360 gradi e per me Michele è stato un tecnico, un mentore, ma soprattutto un amico e anche un fratello maggiore. É stato una persona che ringrazio Dio di avermi concesso la fortuna di conoscere. Ed è per tutto ciò che il dojo delle Fiamme Gialle è stato intitolato a lui, perché ogni atleta che passerà di li dovrà conoscere chi è stato Michele Monti, cercando di intraprendere lo stesso cammino che lui ha percorso come atleta ma soprattutto come uomo”. (Giuliano Loporchio)
La cerimonia di ieri è stato evento toccante, significativo ed importante, Doveroso è ringraziare Marco Grassi che ha principalmente ideato tutto ciò. La nuova denominazione del Dojo fiamme gialle in onore a Michele Monti è senz'altro segno importante per le nuove leve che verranno e bellissimo ricordo per le generazioni passate. Michele Nonostante la sua grandezza e imponenza in veste d'atleta e soggezione in quella d'allenatore, non ha mai messo da parte la propria interezza: per lui il vincere e diventare uomini o donne migliori erano concetti che andavano pari passo, anzi mi permetto di dire che la seconda prevaricava sulla prima. Indubbiamente non un uomo da gesti plateali, ma senza dubbio da gesti concreti! (Edwige Gwend)
Anche se, riportando le parole di Silvia Salis, sarebbe auspicabile che il valore umano e lo spessore morale di alcune, rare, persone fosse riconosciuto e apprezzato mentre sono ancora con noi, penso sia stato bello ritrovarsi a omaggiare Michele con l'intitolazione del dojo delle Fiamme Gialle. Insieme alla sua famiglia e ai vertici del Centro Sportivo erano presenti allenatori, compagni di squadra e allievi di Michele. Ritrovarci tutti lì, generazioni diverse e distanti tra loro, in una mattina carica di emozione e commozione, significa che quello che Michele è riuscito a lasciare ad ognuno di noi, in modi e tempi differenti, è così autentico che rimane persistente e presente. (Martina Lo Giudice)
La Cerimonia per l’inaugurazione al Dojo Fiamme Gialle a Michele Monti è stato un momento intenso. Il fatto che tante persone si siano riunite per celebrarlo è stato l’ennesimo regalo che Michele potesse fare. In quel tatami c’è l’essenza di Michele ha profondamente dato tutto se stesso in quel tatami e a tutti noi. La cerimonia si è svolta in una commozione generale consapevoli come ha detto nel bellissimo discorso Silvia Salis che a lui questa situazione avrebbe messo a disagio. L’intervento della sorella ha toccato tutti i presenti, dalla famiglia agli ex atleti, gli amici, a tutte le fiamme gialle, agli altri gruppi sportivi ai componenti della federazione, arrivando all’apice della commozione. C’erano tutte le persone a cui consapevolmente Michele è riuscito ad entrare nel cuore. La cerimonia ha riaffiorato dei ricordi indelebili. Sembrava che fosse lì presente, sembrava che fosse nascosto tra la folla dei presenti a fare le sue battute. Sono contenta che il suo nome sia per sempre legato al Dojo Fiamme Gialle e sono onorata di aver condiviso tanti momenti con lui, di aver avuto l’onore di averlo avuto come Sensei. Penso che non riuscirò a dire mai addio a Michele, Michele è nel tatami, è nel judo, Michele è con noi. (Valeria Ferrari)
Michele è stato un compagno di squadra silente ma sempre presente, maturato dentro e fuori come il buon vino, lentamente ma capace di lasciare un sapore unico a chiunque lasciasse entrare nel suo mondo. Le Fiamme Gialle hanno restituito un tributo all'uomo ancor prima che al campione indiscusso che comunque è stato. Il gruppo sportivo giallo verde da ieri ha un motivo in più per essere orgoglioso di ciò che è, di ciò che è stato e forse un dovere morale in più per perseverare nel progetto di ciò che vorrà essere. (Ylenia Scapin)
Immensa Carolina Costa! Oro ai Mondiali Ibsa a Baku, bronzo per Lauria e Camanni
Un’immensa Carolina Costa ha conquistato a Baku il titolo mondiale nella categoria +70 kg classe J2. Messinese, classe 1994, Carolina vanta già il bronzo alle Paralimipiadi a Tokyo 2020 ed il bronzo mondiale del 2018 a Lisbona, ma in Azerbaijan non ha avuto rivali e si è imposta sempre per ippon, compresa la finale con la cubana Sheyla Hernandez Estupinan. Ma sul podio iridato a Baku sono saliti anche la napoletana Matilde Lauria, terza nei 70 kg J1 e Dong Dong Camanni, terzo nei 73 kg J1. Una soddisfazione grandissima per Carolina, Matilde e Dong Dong, ma anche per lo staff azzurro che ha commentato così: “Carolina Costa è campionessa del mondo di judo paralimpico Ibsa. Dopo aver superato per ippon due avversarie brasiliane, ha sconfitto in finale la fortissima cubana Sheyla Hernandez Estupinan con ippon di immobilizzazione. Ma il successo è diventato addirittura storico per il judo paralimpico considerando i risultati ottenuti anche da Dong Dong Camanni nei 73 kg e Matilde Lauria nei 70 kg, con due medaglie di bronzo pesantissime e gli ottimi piazzamenti di Valerio Teodori, quinto e di Simone Cannizzaro, settimo. Asia Giordano invece, pur tra le più forti della
categoria -57 kg è incappata in una giornata no, ma per questa squadra il cammino verso Parigi 2024 è sempre più concreto.
Già da domani continueremo a lavorare con queste ragazze e ragazzi eccezionali. Ringrazio -ha concluso Silvio Tavoletta- la Fispic ed il Presidente che ci ha dato fiducia, e il nostro straordinario staff tecnico a Baku: Francesco Faraldo, Alessia Regis e Fabio Martellacci”.
J2 +70 kg
Gold: Carolina Costa (ITA)
Silver: Sheyla Hernandez Estupinan (CUB)
Bronze: Prescilla Leze (FRA)
Bronze: Meg Emmerich (BRA)
J1 70 kg
Gold: Esmer Taskin (TUR)
Silver: Turuunaa Lkhaijav (MGL)
Bronze: Brenda Souza De Freitas (BRA)
Bronze: Matilde Lauria (ITA)
J1 -73kg
Gold: Yergali Shamey (KAZ)
Silver: Lennart Sass (GER)
Bronze: Dong Dong Camanni (ITA)
Bronze: Florin Alexandru Bologa (ROU)