Toniolo quinta a Tashkent fermata dalle giapponesi
È un bel quinto posto quello che Veronica Toniolo ha ottenuto nei 57 kg a Tashkent nella prima giornata del Grand Slam in Uzbekistan. “Oggi Veronica ha combattuto bene e solo due giapponesi l'hanno fermata. -ha detto il tecnico Raffaele Toniolo- Ma la prossima volta sarà diverso anche con loro”. La promessa ci sta ed è più che giustificata dalla gara di oggi, in cui la triestina è sembrata inarrestabile e con tre nette vittorie è approdata alla semifinale. Wazari di harai goshi nel goldn score sulla brasiliana Jessica Pereira, wazari di o uchi gari più wazari di sankaku gatame sulla turkmena Maysa Pardayeva e quindi ippon inserendosi con perfetto tempismo nell’attacco della tedesca Pauline Starke, numero sedici nella classifica mondiale. A fermare Veronica Toniolo sono state proprio le due giapponesi, in semifinale con immobilizzazione di Momo Tamaoki, che poi ha vinto la gara e nella finale per il bronzo Akari Omori, che al termine del tempo ha messo a segno wazari di harai maki komi concluso con immobilizzazione.
“Diciamo che un po’ soddisfatta lo sono -ha commentato Veronica Toniolo- però il fatto che nella finale per il terzo posto sentivo di aver trovato la chiave giusta e che, in fin dei conti, la possa considerare fattibile, ecco quello mi dispiace”.
Per quanto riguarda gli altri atleti italiani in gara, nei 66 kg, Matteo Piras dopo aver superato Yesset Kuanov (Kaz) e Serdar Rahimov (Tkm), è stato fermato nei quarti dall’uzbeco Sardor Nurillaev, dodicesimo nella WRL dei 66 kg e, nel recupero, dal francese Maxime Gobert.
Martina Castagnola nei 52 kg ha superato l’uzbeca Zukharakhon Mamurjonova con un wazari al golden score ed è stata fermata al turno successivo per ippon dalla portoghese Joana Diogo, mentre Anita Cantini è stata sconfitta nei 57 kg da Lien Chen-Ling (Tpe).
Le categorie in gara domani, sabato 4, sono: F -63, -70 kg; M -73, -81 kg e per l’Italia saliranno sui tatami Agnese Zucco (63) e Martina Esposito (70). L’inizio dei combattimenti è fissato alle ore 7:00 italiane.
Risultati della prima giornata
48: 1. Andrea Stojadinov (Srb), 2. Catarina Costa (Por), 3. Tugce Beder (Tur) e Zongying Guo (Chn)
52: 1. Mascha Ballhaus (Ger), 2. Ai Shishime (Jpn), 3. Ana Perez Box (Esp) e Reka Pupp (Hun)
57: 1. Momo Tamaoki (Jpn), 2. Eteri Liparteliani (Geo), 3. Akari Omori (Jpn) e Pauline Starke (Ger), 5. Veronica Toniolo (Ita)
60: 1. Kim Won Jin (Kor), 2. Nurkanat Serikbayev (Kaz), 3. Ahmad Yusifov (Aze) e Doston Ruziev (Uzb)
66: 1. Nurali Emomali (Tjk), 2. Sardor Nurillaev (Uzb), 3. Walide Khyar (Fra) e Mukhriddin Tilovov (Uzb)
La carica dei 116 all’European Cup junior a Lignano
È stata presentata in conferenza stampa l’European Cup Juniores che si disputerà sabato e domenica prossimi nel Pala Bella Italia a Lignano Sabbiadoro. La manifestazione, che registra la partecipazione di 339 atleti di 19 nazioni, rileva l’importante presenza degli atleti italiani con 116 unità in gara. Dopo l’opportunità riservata tre settimane fa alla classe cadetti in occasione della European Cadet Cup a Napoli, dove gli atleti italiani in gara sono stati 162, in quest’occasione è la classe juniores ad avvalersi dell’appuntamento internazionale “in casa”.
“Il 40° Trofeo Tarcento di judo -recita il comunicato del Kuroki Tarcento- sarà per la dodicesima volta anche European Cup Juniores e per l’ottava volta anche tappa dell’International Judo Tour, organizzato dalla federazione internazionale di judo. Gli atleti impegnati quest’anno saranno 346 di 19 Nazioni e daranno vita a due giorni di gara (4 e 5 marzo) e tre giorni di training camp. La manifestazione è stata presentata a Tarcento dall’event manager Gianluigi Pugnetti, che ha illustrato la storia della gara, la sua caratura internazionale e la sua collocazione quest’anno all’inizio del circuito juniores e non, come nel 2021, alla fine del circuito. Dopo due edizioni pesantemente influenzate dal Covid si torna dunque alla normalità in una situazione temporale inedita. Pugnetti ha sottolineato anche la valenza al tempo stesso sportivo e sociale dell’evento”.
La manifestazione inizierà alle 9 di sabato ed alla stessa ora di domenica con i turni preliminari ed i final-block a seguire.
A Tashkent un Grand Slam per Matteo Piras e non solo. Addio Kozlowski
Matteo Piras sarà in gara nei 66 kg a Tashkent per il Grand Slam che porta in Uzbekistan 372 atleti di 51 nazioni. Erano otto gli atleti previsti nella convocazione della direzione tecnica, ma in seguito alla conferma di svolgimento del Grand Slam ad Antalya (messo in dubbio dopo il recente terremoto in Turchia) la programmazione degli atleti è stata corretta. Ma se il ventinovenne torinese è rimasto l’unico azzurro convocato, e sarà seguito dal tecnico Raffaele Toniolo, la delegazione azzurra sarà comunque presente con altre otto atlete che, avendone i requisiti, fruiscono dell’opportunità della libera partecipazione. Si tratta di Martina Castagnola (52), Anita Cantini e Veronica Toniolo (57), Agnese Zucco (63), Martina Esposito (70), Giorgia Stangherlin (78), Eleonora Geri ed Asya Tavano (+78), che si avarranno dell’assistenza tecnica di Fabio Barni, Alessandra Giungi, Matteo Marconcini e Rudy Tavano.
“Penso che il Grand Slam di Tashkent sia una gara di livello molto alto -ha detto Raffaele Toniolo alla partenza- Per i nostri colori si presentano al via sia atleti di prima che di seconda fascia e, nonostante il livello molto alto, penso possano ben figurare”.
Programma di gara
Venerdì 3: F -48, -52, -57 kg; M -60, -66 kg
Sabato 4: F -63, -70 kg; M -73, -81 kg
Domenica 5: F -78, +78 kg; M -90, -100, +100 kg
Si apprende dalla nota del presidente IJF Kata Commission, Franco Capelletti, la triste notizia della scomparsa di Michel Kozlowski (66 anni) membro della Commissione Kata IJF dal 2008 ed attuale direttore sportivo della commissione. Ricopriva anche l’incarico di componente la EJU Kata Commission dal 2003 fino ad oggi, oltre ad aver lavorato come commissario di kata e membro del consiglio per la Federazione francofona di judo del Belgio.
Alle giovanissime del Nuova Florida la Coppa Italia A2 femminile
“Siamo molto contenti dei risultati che abbiamo ottenuto oggi -ha detto Gianluca Ferro, coach del Fitness Club Nuova Florida vincitore della classifica per società femminile- avevamo quattro atlete in gara ed abbiamo conquistato due medaglie d’oro con Venditto nei 57 kg, Massimetti nei 52 kg e due di bronzo con Tombolini nei 57 kg, Slimani nei 63 kg, che ci hanno permesso di vincere il titolo nella classifica femminile. Ma sono io che faccio i complimenti a loro, anche perchè sono tutte giovanissime”.
È stato il Fitness Club Nuova Florida infatti, il club che si è imposto nettamente nella classifica femminile per società della Coppa Italia A2 appena terminata nel PalaPellicone a Ostia, precedendo di dieci punti l’Akiyama Settimo Torinese e, al terzo posto, l’Accademia Torino. Queste le vincitrici della Coppa Italia A2 2023: Giulia Ghiglione (Akiyama Settimo Torinese-48), Gaia Massimetti (Nuova Florida-52), Aurelia Venditto (Nuova Florida-57), Savita Russo (Koizumi Scicli-63), Claudia Sperotti (Equipe Judo Caldogno-70), Eleonora Giusti (Hidenobu Yano Modena-78), Francesca Roitero (Skorpion Pordenone-+78).
A Ostia la Coppa Italia A2 maschile va alla Nippon Napoli
Un successo ottenuto con una bella volata. È stato quello ottenuto dalla Nippon Club Napoli a spese dell’Akiyama Settimo Torinese nella prima giornata della Coppa Italia A2 disputata nel PalaPellicone a Ostia. Sui tatami le categorie maschili che hanno dato vita a gare interessanti ed appassionanti, al termine delle quali sono stati premiati i sette vincitori delle categorie di peso, che sono stati Pietro Andreini dell’Akiyama Settimo nei 60 kg, Alessio De Luca della Ginnastica Triestina nei 66 kg, Lorenzo Iovine della Nippon Club Napoli nei 73 kg, Irakli Beroshvili dell’Emilia Judo negli 81 kg, Tommaso Fava del Kodokan Spello nei 90 kg, Francesco Sanapo dello Shidokan 2018 nei 100 kg ed Emiliano Rossi del Castelverde Roma nei +100 kg.
“Sono sodisfatto di come ho gareggiato -ha detto Alessio De Luca, oro nei 66 kg- se posso fare queste gare è solo grazie ai miei genitori che mi sostengono ogni giorno. Ringrazio pure i miei allenatori e compagni di Trieste e di Settimo che mi aiutano a crescere tecnicamente. Infine, un grazie ai dragoni”.
“È un emozione fantastica -ha detto Francesco Sanapo, oro nei 100 kg- finalmente è arrivato un risultato che aspettavo da tanto, lo devo sicuramente ai miei compagni dello Shidokan, a tutto il Dojo Sacile ed in particolare ai miei allenatori Marvin Bedel e Valentino Piccinini, alla SGT e a tutte le opportunità offerte dal sistema Judo Pordenone ed al judo Fvg”.
La classifica per società, come anticipato in apertura, ha registrato al primo posto la Nippon Club Napoli con 22 punti, secondo l’Akiyama Settimo Torinese con 20 ed al terzo posto la Polisportiva Castelverde con 16 punti, come la Pro Recco Judo. Domenica sui tatami sono attese le atlete delle sette categorie femminili.
Fine settimana a Ostia per la Coppa Italia A2 e Varsavia per l’Open di Anita
Con la manifestazione in programma sabato e domenica prossimi nel PalaPellicone, si apre la stagione dei campionati suddivisi in due serie.
L’imminente edizione della Coppa Italia di A2 a Ostia ribadisce l’evidenza dei numeri, una fra le principali motivazioni che hanno indotto la scelta tecnica in questa direzione.
Sono 361 gli atleti e 177 le società iscritte alla A2 del 25-26 febbraio, praticamente dimezzando il numero dei partecipanti di un evento che, per primo e più di altri, aveva generato problemi di permanenza ininterrotta e eccessiva in sede di gara per atleti, tecnici, ufficiali di gara, accompagnatori e sostenitori.
Alla suddivisione di livello per atlete ed atleti, che ovviamente viene applicata sulla base di una classificazione di merito acquisita e trasparente (ranking list), si somma il beneficio riscontrato dall’introduzione del format di gara, che l’ha resa più funzionale, più leggibile e con la riduzione dei tempi morti.
Nello stesso fine settimana, sabato 25 e domenica 26 febbraio, Varsavia ospita un’European Open con la partecipazione di 454 atleti di 44 nazioni.
Ed è certamente una curiosità che, almeno in questo caso, la presenza in gara degli atleti italiani sia estremamente ridotta, una soltanto: Anita Cantini, che gareggerà nei 57 kg seguita dal tecnico Fabio Barni.
“Partiamo per Varsavia -ha detto coach Barni- una sorta di ripartenza per diversi motivi, sia fisici che motivazionali. L’auspicio è di fare una buona gara e di lottare alla pari con le altre atlete. Il fatto che non ci siano altri atleti italiani a gareggiare ci stimola una motivazione ulteriore nella voglia di lasciare un segno in questa gara in Polonia”.
Come di consueto le gare potranno essere seguite sul canale IJF
Tris d’oro a Fuengirola con Tavoletta, D’Urbano e Mincinesi
È stata una seconda giornata da urlo quella della Cadet European Cup a Fuengirola per i cadetti italiani che hanno conquistato cinque medaglie, tre d’oro con Lucio Tavoletta nei 73 kg, Alessandro Bruno D’Urbano negli 81 kg e Cristiano Mincinesi nei 90 kg, una d’argento con Leonardo Copat negli 81 kg ed una di bronzo con Aurora Mengia nei 70 kg.
Questo il commento a caldo del responsabile azzurro Massimiliano Pasca: “Questa seconda giornata di gare ha evidenziato un dominio italiano nelle categorie maschili con tre primi ed un secondo posto. Nei 90 kg Mincinesi ha doppiato l’oro della settimana scorsa a Napoli, sul gradino più alto del podio ma nei 73 kg è salito Lucio Tavoletta e, negli a 81 kg D’Urbano che superato Leonardo Copat in una finale tutta italiana. Tra le donne in evidenza Mengia con il terzo posto nei 70 kg. Sono molto soddisfatto di questa giornata per il livello tecnico espresso. Prossimo appuntamento a Zagabria con l’European Cup cui sarà presente la nazionale italiana”.
“Finalmente è arrivata la prima medaglia in un’European Cup -ha detto Alessandro Bruno D’Urbano- dopo due anni di sacrifici nei quali non ho mai mollato. Sono orgoglioso di me stesso, ma tengo a ringraziare il mio maestro Silvio Tavoletta, tutti i miei compagni di palestra, tutti coloro che mi hanno sostenuto e soprattutto i miei genitori. Mi auguro sia la prima di molte”.
“Oggi è stata una bella giornata -ha commentato Lucio Tavoletta- che si è conclusa nel migliore dei modi. Prima dell’inizio della gara ero un po’ teso ma sentivo che sarebbe potuto andare tutto bene. Sono molto contento e spero che le cose vadano sempre meglio!”.
“Sono venuto per fare esperienza -ha detto invece Leonardo Copat- e torno a casa con una medaglia d'argento. Sono molto soddisfatto di questo risultato e spero di ripetermi in futuro. Ringrazio la mia società e chi mi ha aiutato a raggiungere questo risultato”.
“Sono molto contenta per questa medaglia -ha detto Aurora Mengia- anche se non molto soddisfatta in quanto puntavo ovviamente al primo posto, tuttavia sono veramente felice perché mi sto impegnando molto per avere dei risultati”.
Report dei Grand Prix Se-Ju a Conegliano e kata a Catania
A Conegliano è stato disputato il Grand Prix Judo Vittorio Veneto riservato alle classi senior-junior, mentre a Catania si è svolta la Dynamic Cup, seconda tappa del Grand Prix riservato ai kata. Entrambe le manifestazioni hanno registrato una partecipazione che ha dato soddisfazione ad atleti, tecnici ed organizzatori.
A Conegliano la classifica per società ha evidenziato il primo posto dell’Akiyama Settimo Torinese, salita sul podio assieme al Centro Sportivo Carabinieri Roma ed al Fitness Club Nuova Florida.
Sabato 18 febbraio si è svolta la seconda tappa del Grand Prix Nazionale Kata “Dynamic Cup” a Catania. La competizione ha visto in gara più di trenta coppie, in netto aumento rispetto all’anno scorso, confermando la tendenza positiva di
crescita nella partecipazione che si è riscontrato al Grand Prix Sugiyama che si è svolto il mese scorso a Leinì (TO).
Gradito l’intervento del Vicepresidente Settore Judo del Comitato Regionale Sicilia M° Corrado Bongiorno che è intervenuto per premiare gli atleti sul podio.
Fuengirola si è tinta d’argento per Alice Bersellini
Brilla la medaglia d’argento di Alice Bersellini nella prima giornata della Fuengirola Cadet European Cup 2023. Con 448 atleti in gara appartenenti a 19 nazioni, la coppa cadetti spagnola ha messo in evidenza le caratteristiche e le capacità dell’atleta veneta tesserata con il Dojo Equipe Bologna che ha guadagnato la finale dei 48 kg con le belle e nette vittorie ottenute su Isciane Dye (Fra), Arrate Murillo Martinez de Lizarrondo (Esp), Celia Maillard (Fra), per cedere poi in finale per tre sanzioni al golden score con la spagnola Aitana Diaz Hernandez.
“È stata una bella gara -ha detto Alice Bersellini- partita non al massimo perché sentivo la stanchezza della gara della settimana scorsa a Napoli. Una volta fatta la semi-finale ho sognato l'oro, ma è stato solo rimandato. Dedico questa medaglia alla mia famiglia, specialmente ai miei genitori che sono anche i miei allenatori e a tutte le persone che mi sostengono ogni giorno”.
“Nella prima giornata di gara -ha aggiunto Massimiliano Pasca, responsabile in gara per osservare la prova degli atleti italiani- l’Italia ha disputato due finali e ha conquistato una medaglia d’argento con Alice Bersellini ed un quinto posto con Thomas Sassi. Gli altri italiani in gara pur disputando degli ottimi combattimenti non sono riusciti ad esprimere al meglio le loro potenzialità. Aspettiamo fiduciosi la seconda giornata”.
Oro anche a Tel Aviv! Alice Bellandi è diventata imbattibile
“È il quarto oro consecutivo nel circuito mondiale e con questo Alice sale al primo posto della Ranking List mondiale”. È giustamente soddisfatto per la medaglia d’oro nei 78 kg conquistata da Alice Bellandi nella terza ed ultima giornata del Grand Slam a Tel Aviv il capoallenatore della squadra azzurra femminile Francesco Bruyere, che ha aggiunto “Questa serie di risultati positivi ha reso
Alice così sicura delle sue enormi potenzialità che, lucida e tranquilla, riesce ormai ad esprimersi in tutta la sua bellezza. Oggi è stata impressionante al punto da farlo sembrare addirittura facile, concentrata ed efficace non ha sbagliato nulla regalando spettacolo a tutti coloro che seguono il nostro sport. Esprimersi in questo modo a questo livello è cosa per pochi, Alice ci è arrivata con un lungo percorso fatto di impegno e sacrificio e deve essere d’esempio per tutti, direi che ha aperto le ali e ora saranno problemi seri per tutte le sue avversarie. Tantissimi complimenti a lei ed al Gruppo Sportivo delle Fiamme Gialle”.
Un vero e proprio trionfo quello di Alice Bellandi, che ha messo in riga la mongola Khuslen Otgonbayar, quindi la francese Fanny Estelle Posvite ed in semifinale l’israeliana Inbar Lanir, tutte per ippon. In finale Alice ha sconfitto per la quarta volta in dieci mesi la francese, argento olimpico a Tokyo, Madeleine Malonga.
Una grande prestazione è stata anche quella di Gennaro Pirelli, che ha ottenuto un quinto posto nei 100 kg con le vittorie sul turkmeno Majanov ed i canadesi Elnahas e Reyes, rispettivamente quarto e settimo nella classifica mondiale, fermandosi poi in semifinale di fronte all’azero Kotsoiev e, nella finale per il bronzo, con il brasiliano Goncalves.
Settimo posto per il sempre brillante Christian Parlati che, nei 90 kg, ha fulminato il francese Tassier con una vittoria lampo (12 secondi) prima del temibile belga Sami Chouchi, ma poi è stato fermato dall’azero Mehdiyev e nei recuperi dal mongolo Gantulga.
Nicholas Mungai, sempre nei 90 kg, dopo aver superato il montenegrino Mrvaljevic è stato fermato dal serbo Majdov, mentre Asya Tavano nei +78 kg si è trovata la strada sbarrata dall’esperta bosniaca Larisa Ceric.
L’Italia quindi, chiude questo Grand Slam con due medaglie, l’oro di Bellandi ed il bronzo di Giuffrida, oltre a tre quinti (Antonio e Martina Esposito, Gennaro Pirelli) e tre settimi posti (Simone Aversa, Giovanni Esposito, Christian Parlati) per un sesto posto nel medagliere per nazioni che può esprimere abbastanza bene il valore anche degli azzurri che non sono arrivati in fondo.
“Questo Grand Slam a Tel Aviv si conclude per la squadra maschile con i quinti posti di Antonio Esposito e Gennaro Pirelli ed i settimi di Giovanni Esposito e Christian Parlati. -ha commentato Raffaele Parlati, capoallenatore della squadra maschile- Pur non avendo portato a casa nessuna medaglia i ragazzi hanno disputato una buona gara considerando che comunque venivano dal grosso carico di lavoro fatto in Giappone. Evitando qualche piccolo errore sarebbero comunque potute arrivare medaglie importanti”.