Reportage da Zagabria, un secondo e quattro terzi posti per l’Italia
Zagabria, 11 marzo 2017. Giornata particolarmente positiva a Zagabria, nell’European Cadet Cup che ha radunato 792 atleti di 31 nazioni ed al termine della prima lunga ed interminabile giornata di gare il medagliere dell’Italia riporta un argento, quattro bronzi, due quinti, tre settimi e tre noni posti. Un bell’exploit è stato quello realizzato da Frasca, Mazzetti e Avanzato, tutt'e tre in grande giornata hanno guadagnato rispettivamente un secondo e due terzi posti di qualità, ma si sono confermati con una medaglia anche Zaraca e Rubeca, ai quali è mancato davvero poco per essere i protagonisti della finale. Peccato invece per Ancora ed Avila, che hanno pagato soltanto un deficit d’esperienza. Tra gli altri, è stata ottima la performance di Salvo nei 55 kg che, all'esordio in European Cup, si è piazzato al settimo posto con sei incontri di qualità. Una nota positiva la merita anche Mella, che ha disputato l’ultimo incontro di recupero con Rubeca e, con lui, si è misurato fino all'ultimo alla pari.
E' online il nuovo Regolamento Attività Internazionale del Settore
Roma, 10 marzo 2017 - Comunichiamo che è pubblicato il nuovo Regolamento che disciplina l'Attività Internazionale del Settore Judo per il 2017. E' possibile consultarlo accedendo alla sezione "Judo" e cliccando sulla pagina "Regolamenti" oppure cliccando qui.
Judo-week end: in agenda Pordenone, Conegliano, Zagabria, Uster, Baku e Genova
Ostia, 10 marzo 2017. È un fine settimana particolarmente impegnativo quello in programma per sabato 11 e domenica 12 marzo nei calendari nazionale ed internazionale di judo. Appuntamento doppio è quello allestito a Pordenone, dov’è in programma sia il Grand Prix nazionale di kata nella giornata di sabato e l’EJU Kata Tournament per domenica, al quale sono iscritte 33 coppie di sette nazioni e l’Italia è rappresentata da 38 specialisti, Stefano Cesana, Tommaso Rondinini, Edoardo Rizzo, Alberto Gainelli, Mauro Collini, Tommaso Campanella, Matteo Martini, Luigi Rizzo (Nage no kata), Valter Sella, Pietro Corcioni, Eugenio Ancona, Francesco Bruno, Sergio Rizzi, Ermanno Ancona (Katame no kata), Luca Benelli, Laura Bugo, Marco Calugi, Angelica Tarabelli, Roberto Bibolotti, Giovanni Tarabelli, Carlotta Checchi, Martina Calugi (Ju no kata), Antonio Mavilia, Andrea Giani Contini, Giulio Gainelli, Fabrizio Francisci, Enrico Tommasi, Giovanni Gandolfo, Cesare Amorosi, Stefano Proietti (Kime no kata), Marco Dotta, Michele Capparella, Ubaldo Volpi, Fabio Polo, Gianluca Dalla Valentina, Marco Durigon, Marika Sato, Maurizio Calderini (Kodokan goshin jutsu). Conegliano attende invece i partecipanti alla prova valida per il Grand Prix nazionale riservato agli junior-senior, costituita dal 30° Torneo Judo Vittorio Veneto. Sono 32 le nazioni e 844 gli atleti iscritti invece, nell’European Cadet Cup in programma a Zagabria sabato 11 e domenica 12 marzo ed il numero degli atleti italiani in gara è il più alto, ben 83, cifra che supera anche la Croazia padrona di casa, che ne conta 75. Partecipazione italiana molto numerosa anche ad Uster-Zurich, dove sabato e domenica si disputa l’European Cup Senior, 30 nazioni con 249 atleti, e gli italiani sono 41. Non ci sono italiani invece a Baku, dove inizia oggi un Grand Slam con 183 atleti di 31 nazioni. L’agenda del fine settimana è completata dal Torneo Master della Lanterna, appuntamento valido per il circuito tricolore riservato alla classe Master in programma domenica a Genova.
Gli Assoluti di Judo su Rai Sport
Argento di Kenny Bedel in European Cadet Cup ad Antalya
Ostia, 5 marzo 2017. Secondo posto per il pordenonese Kenny Bedel nell’European Cadet Cup ad Antalya, torneo con 362 atleti di 18 nazioni. Con quattro nette vittorie, ottenute su Rustam Baktybek (Kyr), Daulet Khabibullayev (Kaz), Gustavo Siqueira (Bra) e Guilherme Schimidt (Bra), Kenny Bedel ha guadagnato la finale dei 73 kg, dov’è stato superato dal turco Muhammet Koc. Sul podio, assieme alla medaglia d’oro per Koc ed all’argento per l’italiano Bedel, sono saliti il turco Ahmet Cuhadar ed il brasiliano Guilherme Schimidt.
Addio Maestro! Shoji Sugiyama si è spento a Torino
Ostia, 3 marzo 2017. Si è spento a Torino il Maestro Shoji Sugiyama, molto apprezzato in tutto il mondo, figura di riferimento per il judo italiano e per l’European Judo Union, per i quali ricopriva incarichi di assoluto rilievo. Nato a Shizuoka il 4 aprile 1933, aveva 84 anni. Soltanto quindici giorni fa la FIJLKAM gli aveva tributato, con il nono dan, un segno di piena e totale riconoscenza e nessuno, meglio dello stesso Maestro Sugiyama, è in grado di regalare con la stessa efficacia la sintesi di una vita meravigliosa. “Fu proprio mentre stavo risalendo la china e i dirigenti del Judo della mia regione nutrivano nuovamente speranze sul mio futuro agonistico che fui convocato dal Maestro Mochizuki. Continuava a ricevere inviti per andare ad insegnare all’estero, ma non poteva più aderire per problemi di lavoro e di famiglia. Fu così che mi chiese (in Giappone equivaleva a un ordine) di andare in Francia per un paio d’anni a insegnar Judo e Aikido. Per questo motivo mi promosse 6° dan di questa specialità. Rimasi in Francia per circa un anno e mezzo, a Parigi e Versailles, ma di frequente mi recavo anche in varie località del paese per fare stage. Nella primavera del 1959 mi recai anche sulla Costa Azzurra, a Cannes e a Nizza, dove un giorno per strada incontrai il mio nuovo destino, un giovane che si presentò: era Piercarlo Capelli, studente innamorato del Judo, che parlava un po’ di giapponese. Mi invitò a Torino, una città che non avevo mai sentito nominare e che mi fece poi l’effetto di un “paesone”. Non era certo Parigi. Mi recai così a Torino per due settimane di stage e poi mi fu proposto anche di trasferirmi per un anno. Accettai. La mia intenzione era di tornare a Parigi, che comunque esercitava su di me un certo fascino e poi via, in Giappone, a casa. Dopo un anno di lavoro alla società Ginnastica Magenta però, i miei allievi non vollero lasciarmi ripartire, al punto che fondarono una palestra per me: Doyukai. Vi rimasi per quattro anni. Poi mi resi indipendente e realizzai la mia palestra il Dojo Sugiyama Torino, e mi creai una famiglia, allietata dalla nascita da tre splendidi figli” (Tratto dal libro “Sugiyama Shoji IL MAESTRO Genesi di un’Emozione”). Sentite condoglianze alla famiglia del Maestro Shoji Sugiyama.
I funerali si svolgeranno martedi 7 marzo. Camera ardente, lunedì 6 (13-16) e martedì 7 (8-14.30) nell'Ospedale Giovanni Bosco (via Pergolesi 30). Benedizione alle 15.25 nel Cimitero Monumentale di Torino (Corso Novara, 135).
Si informa che Cataldo Darcangelo ha messo a disposizione il suo indirizzo email federale ed il suo cellulare per raccogliere messaggi di cordoglio per il Maestro: cell.335.5681760 - email: darcangelocataldo@fijlkam.it
Doppio oro per l’Italia nell’EJU Kata Tournament a Bruxelles
Ostia, 27 febbraio 2017. Primo posto a Bruxelles per le coppie azzurre composte da Giovanni e Angelica Tarabelli e da Ubaldo Volpi e Maurizio Calderini. È accaduto nell’EJU Kata Tournament “Memorial Clause”, cui hanno partecipato 128 atleti provenienti da 13 nazioni e con il team italiano presente con tredici coppie e 5 cinque arbitri internazionali. La prova di squadra complessiva è stata molto positiva, in quanto tutte le coppie azzurre hanno superato la fase eliminatoria, conquistando inoltre due medaglie d’oro, con Giovanni e Angelica Tarabelli nel Ju No Kata e con Ubaldo Volpi e Maurizio Calderini nel Kodokan Goshin Jitsu, che sono ritornati così al successo dopo oltre un anno di assenza dal tatami. Gli altri risultati delle finali: Enrico Tommasi e Giulio Gainelli, quarto posto nel Kime No Kata, Massimo Cester e Davide Mauri, quarto posto nel Katame No Kata, Riccardo Franza e Dario Gianoglio, quinto posto nel Nage No Kata.
Questa la delegazione italiana a Bruxelles. Arbitri: Marco Migni, Cristina Vetturini, Antonio Ferrante, Giuliano Casco, Carlo Camparo, Flavio Pocobelli; Nage no kata: Andrea Rizzetto e Tommaso Drigo; Riccardo Franza e Dario Gianoglio; Katame no kata: Massimo Cester e Davide Mauri; Luciano Sgarzi e Francesco Lorenzetti; Michael Chiara e Marco Corvetti; Kodokan goshin jutsu: Gianluca Della Valentina e Michele Capparella; Ubaldo Volpi e Maurizio Calderini; Giulia Bazzoni e Davide Sartori; Laura Pecorai e Silvia Cacchiani; Kime no kata: Enrico Tommasi e Giulio Gainelli; Ju No Kata: Giovanni Tarabelli e Angelica Tarabelli; Giovanni Enriore e Alice Mandracci; Carlotta Franzina e Camilla Franzina; Francesco Borgia e Alessio Peratti
Grand Prix Cadetti e Juniores, a Genova svettano Akiyama e Carabinieri
Genova, 26 febbraio 2017. Con 696 cadetti in gara sabato e 359 juniores domenica la seconda prova Grand Prix, in occasione del 29° Trofeo Genova Città di Colombo, ha nuovamente superato quota mille. Fra i cadetti è stato l’Akiyama Settimo che si è imposto nettamente nella classifica per società dopo essere salito sul podio per ben nove volte a ritirare due medaglie d’oro, tre d’argento, quattro di bronzo. I Carabinieri si sono aggiudicati invece il primato nella classifica per società juniores, andando a segno tre volte con i tre soli atleti portati in gara e tutti classificati al primo posto.
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Oltre mille a Genova per il Grand Prix cadetti e juniores
Ostia, 24 febbraio 2017. Superano ampiamente il migliaio gli atleti che sono attesi sabato e domenica nel PalaStadium a Genova per il 29° Trofeo Genova Città di Colombo, manifestazione valida per il Grand Prix cadetti e junior. Nel corso della presentazione (nella foto) di ieri a Palazzo Tursi, Rosario Valastro ha sottolineato “l’enorme soddisfazione del Marassi Judo e della città. Abbiamo dovuto dire di no a 90 atleti, perché i numeri sono già ora di complessa gestione. Ventidue ore di confronti, una vera e propria maratona di incontri che prevedono l’allestimento di ben 6 tatami. Da Genova, in questi 29 anni, sono passati i vincitori dei Mondiali e delle Olimpiadi”. Il programma delle gare prevede per sabato i Cadetti, domenica gli Juniores ed i risultati potranno essere tenuti in considerazione per la composizione delle squadre in occasione di Europei e Mondiali giovanili. Sarà presente infatti, la commissione nazionale attività giovanile.
Marconcini accende l’European Open, la tensione lo frena: quinto! Come a Rio
Ostia, 19 febbraio 2017. Matteo Marconcini ha acceso il cuore dei tifosi nel PalaPellicone per l’European Open maschile a Ostia. Si è battuto come un leone e, proprio come a Rio, questo non è stato abbastanza per salire sul podio: quinto posto negli 81 kg. In una gara di alto livello, qual è stata l’Open romana, il quinto posto rimane un riscontro positivo, a maggior ragione se giunge al primo appuntamento dopo Rio. Un velo di delusione però, traspare dalle parole di Matteo Marconcini: “Ho sentito tanta, troppa tensione. La gara in casa dovrebbe essere un valore aggiunto, ma questa volta è diventata un boomerang. Comunque va bene così, la condizione c'è e continuo a lavorare per gli obiettivi che, quest’anno, sono gli europei ed il mondiale”. Tre le vittorie di Marconcini, con Bloechl (Ger), Djalo (Fra) e, nei recuperi, con Antonio Esposito (Ita), che si è classificato settimo, ma la seconda giornata dell’European Open ha portato anche i quinti posti di Vincenzo D’Arco e Giuliano Loporchio, entrambi con tre vittorie nei 100 kg, D’Arco su Ahmadov (Aze), Krueger (Pol) e Catharina (Ned), Loporchio su Radu (Rou), Mania (Ksa) e Galandi (Ger). Positiva è stata anche l’analisi tecnica fatta sulla squadra azzurra dal DTN Kyoshi Murakami: “Tutti i ragazzi che hanno gareggiato in questi due giorni – ha detto – hanno espresso un judo d’attacco e di questo sono molto contento, perché è un aspetto sul quale ci siamo impegnati da due anni a questa parte. Sabato hanno fatto molto bene Medves e Casaglia, oggi Marconcini ed Esposito e sono molto contento per questi risultati, ma intendo rinforzare ancora questa prospettiva e sostenere tutti i giovani che sapranno valorizzare questa visione di judo d’attacco”. La soddisfazione per un’organizzazione all’altezza della situazione l’ha espressa il presidente della FIJLKAM Domenico Falcone: “Senza presunzione ritengo che quest’Open sia uno dei migliori tornei del circuito europeo e, forse, anche di qualche torneo della fascia superiore. La preziosa collaborazione ed i suggerimenti dell’EJU ci hanno fatto crescere ed arrivare a questo livello che, lo voglio sottolineare, è tutto ‘in house’ e per questo ringrazio la segreteria generale ed il comitato regionale, che ben rappresentano tutti i dipendenti ed i volontari che hanno contribuito alla realizzazione di un successo. Se l’EJU è soddisfatta, noi siamo soddisfatti”. Tre quinti posti sono stati ottenuti anche nell’European Open femminile a Oberwart, con Alice Bellandi ad un passo dal podio nei 70 kg, Valeria Ferrari e Linda Politi quinte pari merito nei 78 kg, categoria che ha registrato anche il settimo posto di Lucia Tangorre.
Roma. 81: 1. Santos (Bra), 2. Macedo (Bra), 3. Briand (Can) e Fujiwara (Jpn); 90: 1. Kuczera (Pol), 2. Safguliyev (Aze), 3. Burt (Can) e Gwak (Can); 100: 1. Fara (Aut), 2. Frey (Ger), 3. Fletcher (Gbr) e Paltchik (Isr); +100: 1. Ota (Jpn), 2. Kim (Kor), 3. Bashaev (Rus) e Hegyi (Aut)
Oberwart. 70: 1. Ono (Jpn), 2. Zupancic (Can), 3. Howell (Gbr) e Maeda (Jpn); 78: 1. Hamada (Jpn), 2. Park (Kor), 3. Joo (Hun) e Ogata (Jpn); +78: 1. Kim (Kor), 2. Inamori (Jpn), 3. Lee (Kor) e Maranic (Cro)