Oro, argento e bronzo italiani nell'European Cup Junior a La Coruna
La Coruna, 21 maggio 2016. È di un oro, un argento e un bronzo il bottino azzurro nella prima giornata galiziana del World Tour Junior 2016, che ha radunato sul tatami del Coliseum di La Coruna 252 atleti di 19 nazioni. A far suonare l'inno di Mameli in terra spagnola è stato il calabrese Andrea Gismondo (Fortitudo Reggio Calabria), protagonista indiscusso dei 73 kg in cui ha messo in fila il tedesco Assman, l'israeliano Dan, il portoghese Alves, il canadese Gauthier Drapeau concludendo in bellezza la sua scalata verso l'oro annientando lo spagnolo Jorge Cano Garcia. Argento nei 55 kg per Flavio Carrea (CRS Akiyama), fermato soltanto in finale dal francese Dumontier, dopo tre vittorie su Gonzalez Torano (ESP), sul connazionale Liborio Basiricò e sullo spagnolo Subirana; bronzo nella stessa categoria per il cadetto Biagio D'Angelo (Star Napoli) che, partito con difficoltà con il portoghese Mendes, si è rifatto alla grande sugli israeliani Leiba e Gavrilov, per fulminare lo spagnolo Subirana nell'incontro per il bronzo. Ai piedi del podio dei 52 kg Giulia Pierucci (CRS Akiyama) e Valentina Tommaselli (CRS Akiyama). L'Italia conclude la prima giornata di gara al terzo posto parziale del medagliere dietro a Spagna e Israele.
Europei di kata a Olbia, 9 coppie azzurre sul podio, tre sul gradino più alto
Olbia, 21 maggio 2016. L'Italia ha disputato una grande prima giornata degli Europei di kata organizzati dal cr Sardegna di Gavino e Monica Piredda e di Efisio Mele. Tre ori (Fregnan - Moregola e Proietti-Varazi nel katame no kata, Marika Sato a Fabio Polo nel Kodokan goshin jitsu), tre argenti (i fratelli Tarabelli e Bugo - Checchi nel Ju no kata, Sella e Rizzi nel Katame no kata) e tre bronzi (Giani Contini e Distefano nel Kime no kata, Bibolotti e Benelli nel ju no kata e Collini Rondinini nel nage no kata). Alle spalle dell'Italia, Francia, Belgio, Spagna.
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Almaty amara per Galeone, finisce quinta
Almaty, 15 maggio 2016. Assunta Galeone si è classificata al quinto posto nel Grand Prix ad Almaty. È un buon piazzamento in un Grand Prix, ma per ritornare fra le qualificate dei 78 kg la Galeone avrebbe dovuto compiere un’impresa, come Elios Manzi. Purtroppo non ce l’ha fatta, si è battuta bene, ha vinto con Kachorovskaya (Rus) e Ramirez (Por), ma ha perso con Zhang (Chn) e Castillo (Cub), proprio quelle che sperava di superare. “Sono delusa per il risultato di oggi – ha detto Assunta Galeone - ma gli errori sono stati commessi prima, durante questa lunga qualificazione”. Non ce l’hanno fatta nemmeno Walter Facente nei 90 kg, squalificato (diving) dopo aver proiettato (yuko) il giorgiano Zviad Gogotchuri e, nei 100 kg, Domenico Di Guida che, dopo aver superato Didier (Aus), è stato sconfitto da Cirjenics (Hun). “È stato un lungo weekend di gioie e dolori, una gara assurda per il clima che si è respirato, carico di tensione e di lotte anche all’interno delle stesse nazionali per accaparrarsi un posto all’olimpiade. – è stato il commento dei coach azzurri Francesco Bruyere e Paolo Bianchessi - Questo sistema di qualificazione è massacrante per tutti ed a meno di due mesi dalle Olimpiadi, c'è ancora gente che non sa se parteciperà o meno. Per ora sono 4 i nostri atleti qualificati, tutti molto competitivi e andranno a Rio per essere protagonisti, ma aspettiamo ancora il Masters per capire a chi andrà la quota continentale”. Fermo restando che la qualificazione diretta è riservata ai primi 22 atleti maschi e le prime 14 femmine per categoria di peso, è prudente attendere l’esito del World Masters in programma a Guadalajara (27-29 maggio), riservato ai migliori 16 (senza limiti per nazione) che, oltre ad attribuire punteggio più elevato di un Grand Slam (700 punti per il primo posto), come tutte le gare è suscettibile a forfait e rinunce che portano a ‘ripescare’ secondo necessità gli atleti ed atlete nelle posizioni inferiori. Per quanto riguarda l’Italia, Odette Giuffrida (52) ed Edwige Gwend (63) hanno un punteggio tale che assicura sia l’invito per Guadalajara che il pass per Rio, Elios Manzi (60) e Fabio Basile (66) invece, nonostante siano entrati in gioco soltanto negli ultimi mesi di qualificazione, hanno raccolto punti a sufficienza per entrare nelle ultime posizioni utili alla qualificazione, che sarà definitiva il 30 maggio, mentre bisognerà attendere il 18 luglio per conoscere l’elenco definitivo ufficiale, per dar modo all’apposita commissione IJF di provvedere all’assegnazione delle quote continentali (100 in tutto, 25 per l’Europa, massimo 1 per nazione).
90: 1) Axel Clerget (Fra); 2) Cheng Xunzhao (Chn); 3) Mammadali Mehdiyev (Aze) e Mihael Zgank (Slo); 100: 1) Elkhan Mammadov (Aze); 2) Rafael Buzacarini (Bra); 3) Soyib Kurbonov (Uzb) e Javad Mahjoub (Iri); +100: 1) Adam Okruashvili (Geo); 2) Ushangi Kokauri (Aze); 3) Levani Matiashvili (Geo) e Mohammed Amine Tayeb (Alg); 78: 1) Zhehui Zhang (Chn); 2) Albina Amangeldiyeva (Kaz); 3) Yalennis Castillo (Cub) e Victoriia Turks (Ukr); +78: 1) Idalys Ortiz (Cub); 2) Kayra Sayit (Tur); 3) Larisa Ceric (Bih) e Melissa Mojica (Pur)
La squadra italiana per l’Europeo di kata a Olbia
Ostia, 15 maggio 2016. Diramata la squadra azzurra per i Campionati Europei di Kata che si svolgeranno, per la terza volta in Italia, a Olbia il 21 e 22 maggio. E’ prevista la partecipazione di 105 coppie da 15 Nazioni. La delegazione azzurra sarà guidata dal Consigliere Federale Stefano Stefanel e conterà anche quattro arbitri: Giosuè Erissini, Carlo Camparo, Cristina Vetturini Giuliano Casco. Questa la squadra azzurra:
• NAGE NO KATA UNDER 34
Matteo Martini/Alberto Gainelli (Veneto)
• NAGE NO KATA OVER 34
Stefano Cesana/Tommaso Campanella (Lombardia)
Mauro Collini/Tommaso Rondinini (Emilia Romagna)
• KATAME NO KATA UNDER 44
Andrea Fregnan/Stefano Moregola (Veneto)
Francesco Bruno/Pietro Corcioni (Veneto)
• KATA ME NO KATA OVER 44
Valter Sella/Sergio Rizzi (Piemonte)
Stefano Proietti/Alessandro Varazi (Umbria)
• KIME NO KATA UNDER 44
Enrico Tommasi/Giulio Gainelli (Veneto)
• KIME NO KATA OVER 44
Andrea Giani Contini/Giuseppe Distefano (Toscana)
Giuseppe Guzzo/Giovanni Gandolfo (Sicilia)
• JU NO KATA UNDER 44
Laura Bugo/Carlotta Checchi (Emilia Romagna)
Roberto Bibolotti/Luca Benelli (Toscana)
• JU NO KATA OVER 44
Giovanni Tarabelli/Angelica Tarabelli (Trentino)
Antonio Mavilia/Marco Russo (Sicilia)
• KODOKAN GOSHIN JITSU UNDER 47
Gianluca Della Valentina/Michele Capparella (Veneto)
Marika Sato / Fabio Polo (Friuli Venezia Giulia)
• KODOKAN GOSHIN JITSU OVER 47
Marco Dotta/Marco Durigon (Veneto)
Al via ad Olbia per la prima volta anche gli azzurrini in gara per l’European Cup di Randori No Kata. Queste le coppie che si sono qualificate nella selezione di Ciserano:
• EUROPEAN CUP NAGE NO KATA
Andrea Rizzetto/Tommaso Drigo (Veneto)
Ciro Cappella/Emanuele Caruso (Lazio)
Ivan Shaurli/Alex Londero (Friuli Venezia Giulia)
EUROPEAN CUP KATAME NO KATA
Martina Ugolini/Martina Ricci (Umbria)
Gloria Venchiarutti/Gianluca Tieppo (Friuli Venezia Giulia)
Ad Almaty Matteo Marconcini è argento vivo!
Almaty, 14 maggio 2016. Due medaglie in otto giorni per un pass olimpico? Perché no, e dopo il bronzo nel Grand Slam a Baku sabato scorso, ecco che Matteo Marconcini si è presentato puntuale all’appuntamento con la finale degli 81 kg nel Grand Prix ad Almaty. L’oro vale Rio, ma il 26enne aretino, pur lottando con corpo, mente e cuore, è arrivato secondo. “Sono salito per vincere e prendermi la qualificazione – ha detto Marconcini appena sceso dal podio - in vantaggio di yuko ho avuto un leggero calo fisico. Sarà stata la tensione o la fatica per le due gare ravvicinate ed i tanti incontri disputati (sei a Baku, cinque ad Almaty, ndr), ma ho subìto wazari. Adesso ho la quota continentale, ma per sapere se rimane assegnata a me devo aspettare i risultati della gara di domani e dei Top 16 a Guadalajara”. A Baku, il ventenne cubano Ivan Felipe Silva Morales era stato travolto per ippon nei quarti in meno di un minuto, ad Almaty la fatica di Marconcini ha fatto la differenza ed il pass per Rio è rimasto là, appeso ad una quota continentale che oscilla fra troppe variabili. “Matteo ha realizzato una grande impresa – è stato il commento dei coach azzurri Francesco Bruyere e Paolo Bianchessi - nelle ultime quattro gare si è messo al collo altrettante medaglie mettendo in fila numerosi atleti già qualificati. In questo momento la sua qualificazione in quota continentale è meritata, spiace che ad essere scalzato sia stato proprio il capitano Antonio Ciano”. Capitan Ciano infatti, sconfitto nei preliminari dal ceko Jaromir Musil per una sanzione di differenza, e ha visto dissolversi le speranze di qualificazione che ancora riponeva. Nei 73 kg Enrico Parlati ha dato il meglio con Jan Gosiewski (Gbr) ed è stato poi sconfitto dal cinese Sai Yinjirigala. Domenica, terza giornata, con il ritorno di Assunta Galeone nei 78 kg, ma anche con Walter Facente nei 90 kg, impegnato proprio nel primo match della giornata sul tatami 3 con Zviad Gogotchuri e poi Domenico Di Guida nei 100 kg.
73: 1) Lasha Shavdatuashvili (Geo); 2) jaromir Jezek (Cze); 3) Didar Khamza (Kaz) e Nugzari Tatalashvili (Geo); 81: 1) Ivan Felipe Silva Morales (Cub); 2) Matteo Marconcini (Ita); 3) Dagvasuren Nyamsuren (Mgl) e Vladimir Zoloev (Kgz); 63: 1) Margaux Pinot (Fra); 2) Tserennadmid Tsend-Ayush (Mgl); 3) Juul Franssen (Med) e Mia Hermansson (Swe); 70: 1) Marie Eve Gahie (Fra); 2) Narajargal Tsend Ayush (Mgl); 3) Katarzyna Klys (Pol) e Maria Perez (Pur).
Progetto Tokio al lavoro a Ostia con le categorie pesanti
Ostia, 14 maggio 2016. È iniziato ieri e si concluderà domani il primo collegiale mirato del Progetto Tokio. Si tratta di una serie di incontri finalizzati a gruppi specifici che, in questo caso, mette sotto osservazione le categorie più pesanti. Questi i convocati: Alice Bellandi, Anna Fortunio, Chiara Lisoni, Betty Vuk (70), Claudia Cerutti, Sabrina Prinzi (+70), Federica Carta, Irene Crema (78), Eleonora Geri, Federica Pinnelli (+78), Enrico Bergamelli, Alessandro Regonesi, Federico Rollo, Lorenzo Todini (90), Federico Bencivenga, Oliver Grasso (+90), Davide Pozzi (100), Alessandro Graziano, Andres Felipe Moreno (+100), ai quali si aggiungono gli juniores Chiara Cacchione, Elena Pedaletti, Nadia Simeoli (63), Eleonora Ghetti, Alessandra Prosdocimo (70), Annalisa Calagreti (+70), Salvatore D’Arco, Christian Parlati, Lorenzo Rigano (81), Marco Truffo (100).
Elios Manzi d’oro nel Grand Prix ad Almaty, e con Basile ‘vede’ Rio…
Almaty, 13 maggio 2016. “Sono venuto quì con l’intento di dire la mia, non pensavo di arrivare così avanti”. Elios Manzi, ad Almaty, è arrivato più avanti di tutti, primo nei 60 kg in una gara di Grand Prix. E già così, è abbastanza per spellarsi le mani ad applaudire, anche perché le cinque vittorie ottenute nel torneo kazako il ventenne di Furci Siculo le ha ottenute tutte con atleti che lo precedono nella classifica mondiale ed in particolare Limare (Fra), Lutfillaev (Uzb) ed Ibrayev (Kaz) hanno già in tasca il pass per Rio. I 300 punti del primo posto nel Grand Prix però, spingono Elios Manzi ancora più avanti ed arriva fino a dove nessuno pensava potesse arrivare: fra i qualificati per le Olimpiadi. Manzi infatti, ha disputato la prima gara di qualificazione soltanto quattro mesi fa, in gennaio con l’European Open a Sofia. Secondo posto nei 60 kg, poi ha superato due turni nel Grand Prix a Dusseldorf in febbraio, meritando la convocazione per gli Europei a Kazan. E quì sorprese tutti, classificandosi al terzo posto. Settimana scorsa a Baku, Elios ha disputato il primo Grand Slam, si è battuto bene, ma è uscito al primo turno. Conti alla mano, la qualificazione per Elios Manzi a Rio non la si poteva escludere a priori, ma per renderla possibile ci voleva il primo posto nel Grand Prix ad Almaty, ultima gara. “Partecipare ad una gara sapendo che l’unico risultato utile per qualificarsi è il primo posto è difficilissimo – è stato il commento dei due coach ad Almaty, Francesco Bruyere e Paolo Bianchessi - se poi hai 20 anni e devi combattere con i più forti del mondo allora forse, ma solo forse, è impossibile. Abbiamo un talento... Elios ha scritto un pezzo di storia e ci ha fatto emozionare”. È emozionato anche Dario Romano, il coach azzurro in partenza per l’OTC ad Antalya (16-21 maggio) con le già qualificate Odette Giuffrida ed Edwige Gwned, “l’avevo detto che questo ragazzetto avrebbe fatto parlare di sé! Grande Manzi!”, è stato il suo commento. Ma se la scena è tutta per Elios Manzi, è festa anche per Fabio Basile che ha conquistato un quinto posto nei 66 kg che ritorna utilissimo per rimanere all’interno della zona qualificazione. Fabio Basile, così come Manzi, ha scalato molto rapidamente la classifica mondiale e dopo il sorpasso su Elio Verde, la scorsa settimana con il Grand Slam a Baku, ha vissuto ad Almaty un vero e proprio passaggio di testimone nella sfida per accedere alla finale per il terzo posto. Ha vinto Basile per due sanzioni e l’abbraccio fra i due al termine dell’incontro ha trasmesso mille emozioni. È rimasta a bocca asciutta invece, Valentina Moscatt nei 48 kg, cercava un posto sul podio per riprendersi il pass per Rio, ma dopo la vittoria in apertura con Imangaliyeva (Kaz), nulla ha potuto con Jeong Bo Kyeong (Kor), poi seconda. Si può ancora sperare nel ripescaggio in quota continentale, ma bisogna aver pazienza e attendere la pubblicazione ufficiale dopo il World Masters a Guadalajara. Una sola sanzione invece, è costata l’eliminazione nei 57 kg a Maria Centracchio, superata dalla kazaka Nishanbayeva, ma l’obiettivo per la 21enne molisana, che fa parte del Progetto Tokio 2020, è puntato più lontano. Sabato, seconda giornata ad Almaty con tre azzurri impegnati, Enrico Parlati (73), Antonio Ciano, Matteo Marconcini (81).
Undici azzurri ad Almaty per il Grand Prix, nove sono ancora in corsa per Rio
Ostia, 10 maggio 2016. Oltre cinquecento atleti, ben 92 nazioni ad Almaty, per il Grand Prix che, da venerdì a domenica, conclude il circuito di gare valide per la qualificazione olimpica. I punti, e tanti, li metterà in palio anche il World Masters a Guadalajara (27-29 maggio), ma essendo riservati ai soli top 16 potranno spostare soltanto l’ordine delle teste di serie a Rio. Ad Almaty invece, non saranno in gara Odette Giuffrida ed Edwige Gwend che, già qualificate, preparano il World Masters con l’OTC ad Antalya (16-21 maggio), mentre Fabio Basile difenderà il suo recentissimo ingresso nella zona dei qualificati, ed altri otto azzurri cercheranno il risultato positivo che consentirebbe di mettere il timbro sul pass per Rio. Fra questi c’è anche Assunta Galeone che, scontata la sospensione IJF per il comportamento irriguardoso tenuto a Casablanca, può farcela se arrivasse alla finale per il primo posto nei 78 kg. Potrebbe bastare il terzo posto invece, a Valentina Moscatt nei 48 kg, mentre Antonio Ciano, al momento qualificato con la quota continentale, punta ad un risultato di consolidamento e, nella bella ipotesi di una finale tutta azzurra, l’eventuale vittoria di Matteo Marconcini porterebbe entrambi fra i qualificati. Ancora in corsa anche Walter Facente nei 90 kg, cui serve il primo posto, mentre se si piazza secondo o terzo è soggetto alla lotteria delle quote continentali e, situazione quasi analoga per Elios Manzi e Domenico Di Guida che possono trovare il ticket con il primo posto rispettivamente nei 60 e 100 kg. A ridosso della zona qualificazione c’è anche Elio Verde che, nei 66 kg, punta ad un risultato che gli consenta anche di riprendersi il posto di titolare. Questi gli undici azzurri partiti per Almaty con i coach Paolo Bianchessi e Francesco Bruyere, si tratta di Elios Manzi (60), Elio Verde, Fabio Basile (66), Enrico Parlati (73), Antonio Ciano, Matteo Marconcini (81), Walter Facente (90), Domenico Di Guida (100), Valentina Moscatt (48), Maria Centracchio (57), Assunta Galeone (78).
Italia quinta in Brasile nella Copa Internacional de Seleções
Ostia, 9 maggio 2016. Quinto posto per la squadra azzurra guidata in Brasile da Laura Di Toma e Nicola Moraci, che ha gareggiato nel Centro de Treinamento della CBJ a Lauro de Freitas nell’ambito del Superdesafio BRA - Copa Internacional de Seleções. Il torneo a squadre riservato alla classe junior (con un senior obbligatorio) ha per la CBJ (Confederazione brasiliana judo) l’obiettivo di preparare il torneo a squadre alle Olimpiadi 2020, “ho visto tutti davvero in forma e con lo spirito di sempre -ha detto Paulo Wanderley Teixeira, Presidente CBJ- il livello delle squadre è stato molto equilibrato”. Al primo posto il Giappone, seconda la Russia e terze, Brasile e Georgia, che ha superato (5-2) proprio la squadra azzurra composta da Pantano (60), Sulli (66), Casaglia (73), Rigano (81), Todini (90), D’Arco (100), Moreno (+100), che in precedenza è stata sconfitta dalla Russia (3-4) e ha superato il Portogallo (5-2). Allenamento tutti assieme fino martedì e poi, la squadra azzurra farà ritorno in Italia.