Medaglie da Sarajevo a Ljubljana: seconda giornata con brio
Roma, 9 febbrio 2025 – Ottime notizie dalla seconda giornata di gare della Sarajevo Junior European Cup e del Ljubljana European Open.
A Sarajevo è salita sul podio con l’oro al collo Michela Terranova nella categoria 57 chilogrammi, mentre Aurora Platania ha concluso con il bronzo la gara dei 48.
Grandi risultati anche a Ljubljana dove le medaglie conquistate oggi sono state quattro, tutte di bronzo: nella categoria 48 chilogrammi grazie a Sofia Petitto e Sofia Mazzola, nei 52 con Ilaria Finestrone e, a coronamento, nei 100 chilogrammi grazie a Jean Carletti.
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Prima giornata di medaglie all’European Cadet Cup di Genova, oro a Ljubljana e ottimi risultati anche a Sarajevo
Roma, 8 febbraio 2025 – Si è conclusa la prima giornata dell’European Cadet Cup di Genova con ben nove azzurre e azzurri sul podio: quattro argenti e cinque bronzi sono il bottino che i nostri azzurrini hanno messo nel paniere di casa. Hanno conquistato la medaglia d’argento Flavia Cresi nei 40 kg, Miriam Tempesta nei 44, Alice Bronzin nei 48 e Matteo Gualandi nei 55. In bronzo Alice Lieti nei 40 kg, Ludovica Storione nei 44 kg, Aurora Montalbano nei 48, Giulia Bonzano nei 52 e Raffaele Sodano nei 60.
Domani e gare continuano con il seguente programma: dalle ore 9 eliminatorie e ripescaggi femminile (kg 57, 63, 70, +70) e maschile (kg.73, 81, 90,+90). Dalle ore 15.30 final block. Clicca qui per la fotogallery della gara.
Grande soddisfazione è arrivata anche dalla Sarajevo Junior European Cup dove le medaglie sono state tre, tutte di bronzo grazie a Serena Ondei nei 70 kg, Francesco Crociani nei 60 e Lucio Tavoletta nei 73.
Il massimo podio arriva, però, dalla Slovenia dove Erica Simonetti ha conquistato il miglior piazzamento nei +78 kg. alla Ljubljana European Open, accanto alla sua compagna di categoria Tiziana Marini che si è presa il bronzo.
“Sicuramente un bell'inizio per questo 2025 – ha commentato dopo la premiazione Erica Simonetti - È la prima medaglia d'oro in un European Open per me, sono molto felice di com'è andata questa giornata. Sto lavorando molto per migliorarmi e sono felice di vedere dei piccoli passi avanti. Un grazie ad Akiyama Settimo, Esercito Italiano e Nicholas Mungai che mi ha seguito in gara e con cui lavoro tutti i giorni in palestra.”
Genova ospita la European Cadet Cup, Azzurri in gara anche a Sarajevo e Ljubljana
Roma, 5 febbraio 2025 – E’ stata presentata ieri in conferenza stampa la Genova Cadet European Cup, alla presenza dell’Assessora allo Sport della Regione Liguria Simona Ferro e dell’Assessora allo Sport del Comune di Genova Alessandra Bianchi. L’importante appuntamento EJU, che si svolgerà sabato e domenica nel nuovissimo Palasport cittadino, è ospitato dal capoluogo ligure nell’anno della sua investitura come Regione Europea dello sport. Sono iscritti alla gara 523 atleti ed atlete - di cui ben 198 italiani – e 21 nazioni.
“Non dimenticheremo facilmente questo 2025 perché Genova e la Liguria, nell’anno in cui è Regione Europea dello Sport, tornano a esser un punto di riferimento nazionale e internazionale per il Judo – ha dichiarato in conferenza stampa Rosario Valastro, Presidente del Marassi Judo, Società organizzatrice – I numeri mettono a dura prova qualsiasi organizzazione ma noi siamo certamente rodati dall’esperienza di 34 edizioni del Torneo Colombo, animati da una straordinaria passione sportiva che ci aiuta ogni volta ad accettare e vincere ogni sfida organizzativa”.
Il programma di gara: sabato 8 dalle ore 9 eliminatorie e ripescaggi, femminile (kg 40, 44, 48, 52) e maschile (50, 55, 60, 66). Dalle ore 16 final block. Domenica 9 dalle ore 9 eliminatorie e ripescaggi femminile (kg 57, 63, 70, +70) e maschile (kg.73, 81, 90,+90). Dalle ore 15.30 final block.
Nello stesso fine settimana si svolgeranno anche la Ljubljana European Open in Slovenia, con 36 azzurri in gara e la Sarajevo Junior European Cup in Bosnia-Herzegovina, con 14 azzurri.
Parigi regala un quinto posto a Pedrotti
Roma, 2 febbraio 2025 – Si è conclusa con un quinto posto la gara di Irene Pedrotti al Grand Slam di Parigi. L’azzurra è partita dei sedicesimi battendo la mongola che è stata squalifica per shido, ma ai quarti è stata fermata nettamente dalla spagnola Ai Tsunoda Roustant (che ha poi vinto l’oro) e mandata ai ripescaggi. Qui ha affrontato Serafima Moscalu (ROM) alla quale ha piazzato uno splendido ippon ed è passata alla finalina per il bronzo. Purtroppo stessa sorte le è toccata per mano dell’olandese Margit De Voogd che, con una leva al gomito, l’ha lasciata ai piedi del podio.
Nonostante non siano arrivate le due medaglie di bronzo, gli azzurri, con questa prova ad un Grand Slam di altissimo livello come quello Parigino, hanno dato prova della buona forma sia atletica che tecnica alla ripartenza del circuito dell’IJF World Judo Tour e del quadriennio olimpico.
Lombardo sfiora il podio al Grand Slam di Parigi
Roma, 1 febbraio 2025 – La prima delle due giornate del Grand Slam di Parigi si conclude con il quinto posto di Manuel Lombardo nei 73 chilogrammi. L’azzurro ha condotto una gara eccellente e senza esitazioni, in un crescendo di vittorie fino alla semifinale. Nell’incontro di esordio ha battuto l’atleta degli Emirati Arabi Uniti, Karim Abdulaev, per shido; successivamente il montenegrino Jahja Nurkovic per yuko e ai quarti di finale il francese Orlando Cazorla con uno splendido ippon. Primo della sua pool, ha affrontato in semifinale Akil Gjakova contro il quale ha condotto un incontro sostanzialmente equilibrato fino a pochi secondi dallo scadere del tempo quando è stato sorpreso dal sumi gaeshi del kosovaro che ha così vinto per waza-ari. Accedendo di diritto alla finale per il bronzo, ha affrontato il beniamino di casa Maxime Gobert, ovviamente sostenuto da un impressionante tifo del numerosissimo pubblico, che gli ha imposto un waza-ari per kata guruma. A quel punto Manuel ha intensificato i suoi attacchi tentando varie azioni di cui una è stata valutata, in video review dagli arbitri e a pochi secondi dalla fine, yuko. Non sufficiente per imporsi sul francese.
Vincitore della categoria l’uzbeko Shakhram Ahadov.
In gara oggi anche Andrea Carlino (60 kg.) e Savita Russo (63 kg.) che, purtroppo, hanno concluso velocemente la loro gara rispettivamente contro il koreano In Hyuk Choi e contro la pluricampionessa brasiliana Rafaela Silva.
Domani in gara ci sarà Irene Pedrotti nei 70 kg.
Sarà possibile seguire le finali in diretta su canale 257 Sky Sport dalle ore 17 alle 20.30 con il commento di Ylenia Scapin e Ivano Pasqualino, mentre su judoTV sarà possibile vedere tutta la gara in streaming.
A Parigi il primo dei grandi appuntamenti del judo, in diretta Sky
Roma, 29 gennaio 2025 – E’ Parigi ad ospitare il primo dei grandi eventi judoistici del nuovo quadriennio olimpico con il Grand Slam che si svolgerà sabato 1 e domenica 2 all’Accor Arena di Bercy, nella capitale francese.
Tra i 317 atleti iscritti anche quattro azzurri che parteciperanno individualmente in base ai regolamenti in vigore per la libera partecipazione agli eventi internazionali. Sono Manuel Lombardo (73 kg.), Andrea Carlino (60 kg.), Savita Russo (63 kg.) e Irene Pedrotti (70 kg.). I primi tre azzurri combatteranno nella giornata di sabato, mentre Pedrotti in quella di domenica.
La gara sarà trasmessa in diretta su Sky dalle ore 17 alle 20.30 con il commento di Ylenia Scapin e Ivano Pasqualini.
Questi i canali: sabato 1 febbraio su Sky Sport Max (canale 203); domenica 2 febbraio sul canale 257 Sky Sport.
Nippon Club e Sankaku Celje conquistano l’Alpe Adria, a Leinì grande spettacolo con il kata
Roma, 26 gennaio 2025 – Grandi numeri al trofeo Alpe Adria dove si è svolta la trentesima edizione del trofeo dedicato a Under 18 e Under 21, prima competizione dell’anno con l’applicazione del nuovo regolamento di gara. Nella classifica Under 18 a guidare la volata il Nippon Club Napoli seguito dal Kumiai S.S.D. e dal Sankaku Celje. E proprio la società di Celje migliora il suo posizionamento andando a guidare la classifica Under 21, seguita da Nuova Florida e Banzai Cortina. Qui i risultati completi della gara Under 18 e Under 21.
Sempre nella giornata di oggi si è svolto, a Leinì, il Grand Prix di kata con in gara gli atleti A1, A2 e under18 e la Coppa Shoji Sugiyama. Inoltre, in occasione del Grand Prix la Commissione Nazionale Kata, con la collaborazione del Comitato Regionale Piemonte, ha svolto uno stage dedicato al Kata per gli under15/pre-agonisti e sul Kata Adapted per gli Atelti Special Needs. Sono stati relatori l’Arbitro IJF Giuliano Casco e la Maestra Marika Sato che hanno sviluppato le loro esperienze sull' introduzione al Kata per gli Under 15 e pre-agonsiti, mentre la membra della Commissione Nazionale Kata Monica Piredda e il Maestro Mauro Collini hanno presentato il progetto sull'adapted kata dell'EJU.
Il Trofeo Alpe Adria e il Grand Prix di kata inaugurano l’anno agonistico del judo
Roma, 23 gennaio 2025 - Si apre l’anno agonistico del judo con le prime gare in calendario: il Trofeo Alpe Adria a Lignano Sabbiadoro e il Grand Prix di kata, che assegna anche la Coppa Shoji Sugiyama,a Leinì (TO).
Il Trofeo Alpe Adria, che festeggia quest’anno la trentesima edizione, è stato presentato martedì in conferenza stampa a Udine alla presenza della Società sportiva Yama Arashi Udine, organizzatrice della competizione, dell’assessore allo Sport di Lignano Giovanni Iermano, dell’Assessora allo Sport di Udine Chiara Dazzan e del Presidente del Comitato regionale FVG del settore Judo Andrea Piccinini. La gara apre il circuito dei Grand Prix riservato agli under18 e under21 e si svolgerà nel PalaBellaItalia di Lignano Sabbiadoro sabato 25 con gli U18 (inizio alle 8) e domenica 26 con gli U121(con inizio alle 9).
Il Grand Prix di kata avrà luogo domenica 26 ed è riservato agli atleti A1, A2 e under18. L’organizzazione è del Comitato regionale Piemonte. L’inizio è previsto per le 9.30, mentre la Coppa Shoji Sugiyama si disputerà a partire dalle 13.
Collari d’Oro al Merito Sportivo e Palme d’oro al Merito Tecnico: premiati Bellandi, Giuffrida, Di Toma, Bruyere e Ciano
Roma, 16 dicembre 2024 – Questa mattina, nella sala Sinopoli dell’Auditorium Parco della Musica di Roma, si è svolta la cerimonia di consegna dei Collari d’Oro al Merito Sportivo, la massima onorificenza dello sport italiano. A riceverla sono stati gli atleti che in questo straordinario 2024 hanno vinto le medaglie d’oro dei Giochi Olimpici e Paralimpici di Parigi e dei Campionati del Mondo. Insieme a loro, gli allenatori hanno ricevuto la Palma d’Oro al Merito Tecnico.
La cerimonia, presenziata dal presidente del CONI Giovanni Malagò, dal presidente del Comitato Paralimpico Luca Pancalli e dal Ministro per lo Sport e i Giovani Andrea Abodi, si è aperta con la lettera della Presidente del Consiglio Giorgia Meloni.
Tra i tanti premiati, Alice Bellandi e Odette Giuffrida, insieme alla DTN Laura di Toma e ai tecnici Antonio Ciano e Francesco Bruyere hanno portato il judo e la FIJLKAM sul palco dell’Auditorium.
Alice Bellandi è infatti stata premiata per la sua fantastica medaglia d’oro olimpica parigina, mentre Odette Giuffrida per il titolo iridato conquistato ad Abu Dhabi. A loro, dunque, tutto il merito per aver ricevuto il Collare d’Oro! Alla DT Laura Di Toma, a Francesco Bruyere capo allenatore della nazionale femminile e ad Antonio Ciano, collaboratore tecnico della squadra seniores, sono andate le Palme d’Oro, proprio per gli stessi risultati raggiunti insieme ai loro atleti.
Le parole di Odette Giuffrida: “È un anno che ricorderò per sempre per questa grande vittoria al Mondiale, dopo tanti anni ci sono riuscita! Sicuramente immaginavo delle Olimpiadi diverse, dopo Rio e Tokyo, dove sono arrivati un argento e un bronzo, puntavo all’oro. È arrivato il quinto posto, ma quando si dà tutto alla fine si sente comunque quella pace dentro per ritornare a casa e al lavoro. Sono molto felice di essere qui oggi. Da anni vedo questa cerimonia da casa e ora sono davvero orgogliosa!”
E quelle di Alice Bellandi: “Questa medaglia è un po’ come una storia d’amore. Quando ti mettono una medaglia al collo è un po’ come se finisse: quello per cui ti sei alzata tutte le mattine e per cui ti addormentavi la sera, guardandoti, pensandolo e sognandolo, a un certo momento finisce. Ho avuto bisogno di prendere un pochino di tempo per trovare nuovi obiettivi e nuovi stimoli. Lo sport a livello professionistico è totalizzante e ho preso un pochino di tempo per me, per prendermi cura di Alice come persona e non solo come atleta, per essere di nuovo qui con nuovi grandi obiettivi e sogni!”
Ed ecco, infine, le parole di Laura Di Toma, la prima Direttrice Tecnica donna della storia del judo italiano: "Riconoscimento importante per Alice Bellandi e Odette Giuffrida e per i tecnici Bruyere e Ciano. Per quanto mi riguarda credo che il riconoscimento sia di tutto il mondo del judo, a partire dalle società piccole o grandi che compongono la base della Federazione, senza dimenticare le famiglie, i tecnici e dirigenti, e di tutta la commissione DTN e della Federazione. Non sono frasi di circostanza, per me è davvero così. In questo momento mi stanno scrivendo le mie compagne di Nazionale ed in questa medaglia ci sono anche loro… e non solo, ci sono tutti quelli con cui ho lavorato scambiando idee, passioni e judo. Senza di loro non sarei andata da nessuna parte. Grazie FIJLKAM!"
Ad accompagnare le nostre campionesse e i loro tecnici, c’erano oggi il Presidente Domenico Falcone, il Segretario Generale Massimiliano Benucci e il Presidente del Settore Judo Giuseppe Matera.
Seminario IJF ad Istanbul: non ci resta che provare!
Istanbul ha ospitato il Seminario tecnico IJF cui hanno preso parte 326 persone provenienti da 79 nazioni. Venerdì sono state ufficialmente annunciate le nuove regole arbitrali, mentre sabato e domenica si sono svolti i lavori del seminario cui hanno preso parte, fra gli altri, Alessandro Comi e Roberta Chyurlia.
“Non ci resta che provare” è stato il commento iniziale di Alessandro Comi “la conclusione è semplice, ma per arrivare a capire come siamo arrivati ad oggi è necessario fare qualche passo indietro”.
“Parigi ha messo in evidenza enormi criticità -ha proseguito Comi- Parigi, per chi l’ha vissuta da dentro, è stata molto più che qualche polemica sui giornali. Impossibile per chiunque tornare e restare indifferente. In verità già prima delle Olimpiadi la Federazione Internazionale si era mossa nella consapevolezza di dover cambiare: un mese prima dei Giochi ad ogni Nazione era stato chiesto di contribuire con le proprie proposte per il ciclo olimpico 2025-2028”.
“Circa una quindicina di nazioni hanno raccolto la sfida mettendo in luce la necessità di valorizzare il judo positivo e di spostare l’attenzione dalle penalità che hanno occupato indegnamente la scena nel quadriennio che va a chiudersi. In verità si trattava di qualcosa di palese a tutti, addetti ai lavori e non, esperti e meno esperti”.
“Con una certa sorpresa il lavoro di revisione dei vertici e degli esperti IJF ha preso in seria considerazione le proposte pervenute e quello che abbiamo visto ad Istanbul è il prodotto di questo percorso, un prodotto che tuttavia non può ancora dirsi “finale”. A più riprese è stato infatti sottolineato che da qui ai Campionati Mondiali a Budapest 2025 le cose andranno valutate e aggiustate, con l’obiettivo di avere un regolamento omogeneo e definitivo con l’inizio della qualificazione olimpica per Los Angeles 2028”.
“Le novità più sostanziali riguardano il ritorno dello yuko per valorizzare ulteriormente le azioni di proiezione non inquadrabili come waza-ari, l’eliminazione di alcune sanzioni tra cui i famigerati hansoku-make per head-first (impatto di tori con la testa sul tatami) o head-defense con una interessante differenziazione per le categorie giovanili, infine una parziale apertura verso le prese al di sotto della cintura. Nei mesi scorsi si è detto molto a proposito di questo punto: non nego che il ritorno di alcune tecniche con presa diretta ai pantaloni mi aveva intrigato, ma ritengo che la soluzione adottata, calata nell’attualità, sia la migliore”.
“In questo percorso l’Italia è stata tutt’altro che spettatrice: con un lavoro di analisi avevamo cominciato a evidenziare le criticità più evidenti già a inizio anno in occasione del Seminario Continentale, per arrivare nei mesi scorsi ad elaborare una proposta concreta che fosse anche realistica. Il seminario non era purtroppo voluto per aprire un confronto ma non possiamo non dirci soddisfatti di quanto abbiamo visto e udito in questi giorni. Restano alcune “zone grige” che meritano attenzione e ulteriori progressi, ma pare che i passi in avanti ci siano stati… ora occorre soltanto fare esperienza sul tatami, presto e a tutti i livelli”.
“Un seminario che tutti attendevano -ha spiegato Roberta Chyurlia- ovviamente i cambiamenti fanno sempre un po’ paura, ma il judo è adattamento. Per gli arbitri sarà ancora più importante studiare, aggiornarsi e praticare assiduamente il nostro sport. Le nuove regole tendono ad agevolare il dinamismo ed a fornire agli atleti più possibilità di proiettare. Ciò che ha attratto maggiormente la mia attenzione è la parte relativa alle prese non convenzionali ed alla previsione di non sanzionare gli atleti per le uscite o le spinte.
Sono piacevolmente sorpresa della possibilità di poter effettuare prese all’interno del judogi anche in ne-waza. L’introduzione dello yuko poi sono sicura che sarà una grossa possibilità di ridurre i casi di golden score. Il tanto discusso ritorno della presa alle gambe è stato un argomento chiarito e ridimensionato.
Infine, è apprezzabile l’innovazione di proseguire le azioni dal ne waza in tachiwaza indipendentemente dalla posizione degli atleti nel momento in cui riacquisiscono la posizione di tachiwaza. Sarà impegnativo resettare la nostra modalità di arbitrare ma è anche un forte stimolo. Proseguire con la formazione e l’aggiornamento sarà la chiave di lettura giusta”.