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Bronzo di Matteo Medves nel Grand Prix a Zagabria

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Bronzo di Matteo Medves nel Grand Prix a Zagabria

Zagabria, 29 settembre 2017. Matteo Medves ha conquistato la medaglia di bronzo a Zagabria, nella prima giornata del Judo Grand Prix con 294 atleti da 47 nazioni. Una gara incisiva e determinata, quella dell’azzurro seguito da Roberto Meloni, caratterizzata dalle vittorie sullo statunitense Alaa El Idrissi, sull’australiano Nathan Katz e, dopo essere stato fermato dall’immobilizzazione del turco Sinan Sandal, ha vinto ancora con il francese Alexandre Mariac e, per il terzo posto con il russo Anzaur Ardanov. “Oggi Medves ha fatto una bellissima prestazione, è rimasto sempre concentrato – ha detto Meloni - ha affrontato atleti di spessore e ha dato la dimostrazione che anche al livello più alto lui c’è!”. “Sono molto contento – ha detto Medves – è andato tutto bene e sento di aver fatto tutto giusto. L’unico errore l’ho pagato caro e non so dire se sia stato determinato da un attimo di vuoto o perchè è stato bravo lui, intanto mi godo questa medaglia, poi rifletterò. Ovviamente ringrazio tutti, chi mi ha seguito oggi e chi l’ha fatto da casa, Fiamme Oro in particolare”. La giornata non era iniziata troppo bene con le azzurre fermate tutte da avversarie di alto profilo. Così è stato per Giulia Caggiano che, nei 57 kg, si è trovata subito di fronte alla giapponese Momo Tamaoki, risultata poi la numero uno della categoria, ma lo stesso è accaduto anche a Martina Lo Giudice che, sempre nei 57 kg, è stata fermata con tre sanzioni dall’ungherese Hedvig Karakas, che ha concluso al terzo posto. Nei 48 kg invece, Francesca Milani è arrivata al golden score con la italo-portoghese Maria Siderot ed una sanzione ha posto termine alla gara, mentre la Siderot si è poi classificata al quinto posto. Avversaria di tutto rispetto anche quella affrontata da Giulia Pierucci nei 52 kg e l’essersi battuta al meglio non ha evitato la sconfitta con la francese Astride Gneto, maturata per waza ari. “Le ragazze tecnicamente ci sono – ha aggiunto coach Meloni – ma qualcosa è mancato, speriamo che la medaglia di Matteo infonda già da domani maggiore fiducia e consapevolezza”. Domani Sabato sono in gara Maria Centracchio (63), Carola Paissoni (70), Andrea Gismondo (73), Antonio Esposito (81).

48

  1. ENDO, Hiromi (JPN)
    2. NIKOLIC, Milica (SRB)
    3. DUPORT, Lucile (FRA)
    3. PARETO, Paula (ARG)

52

  1. VALENTIM, Eleudis (BRA)
    2. PUPP, Reka (HUN)
    3. PEREIRA, Jessica (BRA)
    3. STANGAR, Anja (SLO)

57

  1. TAMAOKI, Momo (JPN)
    2. SMYTHE-DAVIS, Nekoda (GBR)
    3. ILIEVA, Ivelina (BUL)
    3. KARAKAS, Hedvig (HUN)

60

  1. PAPINASHVILI, Amiran (GEO)
    2. MSHVIDOBADZE, Robert (RUS)
    3. OGUZOV, Albert (RUS)
    3. OZLU, Bekir (TUR)

66

  1. HASHIGUCHI, Yuuki (JPN)
    2. OLEINIC, Sergiu (POR)
    3. MEDVES, Matteo (ITA)
    3. SANDAL, Sinan (TUR)

Grand Prix a Zagabria per 13 azzurri

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Grand Prix a Zagabria per 13 azzurri

Ostia, 28 settembre 2017. Sono tredici gli azzurri che, da venerdì a domenica, saranno impegnati a Zagabria per il Grand Prix dell’IJF World Tour che registra la partecipazione di 51 nazioni con 325 atleti. Fra questi, Francesca Milani ed Antonio Esposito sono quelli che ritornano a gareggiare dopo l’esperienza iridata a Budapest. “È passato all’incirca un mese dal mio mondiale – ha detto Francesca Milani - e ho cercato di riposarmi il meno possibile, di continuare a lavorare con la prospettiva di questa gara. Mi sento tranquilla e voglio andare a Zagabria per divertirmi e fare bene!”. Sono sensazioni positive anche quelle di Antonio Esposito: “Sono molto tranquillo, mi sono allenato tanto in questi mesi, penserò solo a divertirmi e a dare tutto me stesso”. La squadra, guidata da Roberto Meloni e Francesco Faraldo, è composta da sei uomini, Matteo Medves (66), Andrea Gismondo (73), Antonio Esposito (81), Nicholas Mungai (90), Giuliano Loporchio, Vincenzo D’Arco (100), sette donne, Francesca Milani (48), Giulia Pierucci (52), Martina Lo Giudice, Giulia Caggiano (57), Maria Centracchio (63), Carola Paissoni (70), Valeria Ferrari (78).

Olbia è pronta per la settimana iridata di Veterans e Kata

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Olbia è pronta per la settimana iridata di Veterans e Kata

Ostia, 28 settembre 2017. Tutto è pronto per la settimana iridata a Olbia che, a partire da sabato, prenderà il via con il programma delle gare dei cosiddetti ‘veterani’. Nel Veterans World Championships 2017 ad essere impegnate nella prima giornata saranno le classi più ‘anziane’ (da M6 a M10), prime di dieci che vanno dall’età compresa fra 30 e 34 anni (F1-M1), fino ai 75-79 anni (F10-M10) e ciascuna suddivisa nelle sette categorie femminili (48, 52, 57, 63, 70, 78, +78) ed altrettante maschili (60, 66, 73, 81, 90, 100, +100). Nel complesso si tratta di 1105 atleti di 46 nazioni, che daranno vita alle gare fino martedì 3 ottobre proseguendo poi, come accade nei più importanti tornei senior IJF, con due giornate di training camp, per lasciare poi campo libero ad altri 174 judoka di 28 nazioni chiamati ad affrontare, sempre a Olbia il 6-7 ottobre, il Kata Grand Slam ed il successivo World Kata Championship. In questo caso ogni nazione può essere rappresentata da un massimo di sette coppie (minimo 16 anni d’età e 1° dan) che, per quanto riguarda il Grand Slam, si confronteranno nei 5 kata in due fasce d’età, under e over 35. Le migliori coppie di ciascuna fascia d’età saranno proporzionalmente qualificate (2 coppie qualificate su 5; 4 su 10; 6 su 15; 8 su 20; 10 se più di 20) per il successivo campionato del mondo. Ogni nazione può qualificare un massimo di 5 coppie, una per kata. Qualora si qualifichi più di una coppia della stessa nazione nello stesso kata, sarà ammessa soltanto la coppia con il punteggio più alto. Francia, Germania e Italia sono le tre nazioni che hanno iscritto il massimo possibile, sette coppie, mentre la scelta di Iran, Giappone, Olanda e Spagna è stata di selezionare soltanto una coppia per kata, cinque in tutto. Per quanto riguarda invece Australia, Austria, Polonia, Qatar, Tanzania, Togo, Tunisia, la rappresentanza è stata assicurata dalla partecipazione di una sola coppia. Nel 2016 il Mondiale dei veterani è stato disputato in novembre a Fort Lauderdale (999 atleti di 63 nazioni), mentre la rassegna iridata di kata si è tenuta in ottobre a Gzira (Malta) con 176 judoka di 25 nazioni.

Linda Politi stupisce a Belgrado, ritorno di bronzo per Walter Facente

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Linda Politi stupisce a Belgrado, ritorno di bronzo per Walter Facente

Ostia, 24 settembre 2017. Linda Politi ha sorpreso tutte e tutti ed a Belgrado ha conquistato la prima medaglia d’oro della carriera in un’European Open. Quattro vittorie, un’australiana e tre francesi messe fuori gioco una dopo l’altra e primo posto nei 78 kg. “Oggi Linda Politi mi ha veramente stupito – ha detto il coach Paolo Bianchessi – ha fatto una gara perfetta, in crescendo, con una finale dominata e si è conquistata il primo oro in un’Open. Come Matteo Piras ieri, che ha fatto una gara perfetta anche lui, con un ippon in finale ed una semifinale dominata con il francese Larose, che non è proprio l’ultimo arrivato. È maturato molto e sono davvero contento anche per lui”. Ma a Belgrado c’è stato anche il grande ritorno di Walter Facente che, dopo un anno abbondante di fatiche e sofferenze seguite agli interventi chirurgici al ginocchio ed alla spalla, il trentenne calabrese è salito sul terzo gradino del podio con quattro vittorie nei 90 kg. “La gara è stata molto difficile – ha detto il 30enne Walter Facente – anche perché dopo un anno di stop non è proprio semplice ricominciare, ma sono arrivato in forma e ci tengo a ringraziare i miei allenatori, Paolo Bianchessi, Luigi Guido, Giulio Sacchi. Mi aiutato molto, anche perché mi hanno continuato a sostenere e dare fiducia”. Con le medaglie d’oro di Matteo Piras e Linda Politi, quelle di bronzo di Elisa Adrasti, Francesca Giorda, Walter Facente ed i settimi posti di Cristina Piccin e Luca Ardizio, l’Italia si è piazzata al quarto posto del medagliere. 2017 09 24 PHOTO 00000272

Piras d’oro a Belgrado, terze Adrasti e Giorda

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Piras d’oro a Belgrado, terze Adrasti e Giorda

Ostia, 23 settembre 2017. Primo posto per Matteo Piras a Belgrado, dov’è in corso l’European Open con 240 atleti di 30 nazioni. Cinque le vittorie ottenute nei 66 kg dal 23enne torinese per mettere al collo la medaglia d’oro, mentre Elisa Adrasti e Francesca Giorda si sono classificate al terzo posto rispettivamente nei 48 e 52 kg. Nella seconda giornata sono attesi alla prova Walter Facente, Luca Ardizio e Linda Politi. “Sono felice della mia gara – ha detto Matteo Piras - più per il modo in cui ho affrontato gli incontri e come li ho gestiti che per la medaglia in per sè... che è frutto di un lavoro fatto con i tecnici dei Carabinieri, e che è solo all’inizio! Quindi c’è ancora molto da fare, da perfezionare e da mettere a punto! Ma la corsa comunque, è molto lunga... ci siamo solo allacciati le scarpe!”.

- risultati

Addio Fulvio Aragozzini, Maestro di Judo che arbitrò le Olimpiadi a Barcellona

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Addio Fulvio Aragozzini, Maestro di Judo che arbitrò le Olimpiadi a Barcellona

Ostia, 20 settembre 2017. “Certe notti sono più lunghe e difficili. Questa é una di quelle. Fulvio è ora nel paradiso dei judoka. Ciao papà”. È stato Flavio, il figlio del Maestro Fulvio Aragozzini, a dare il triste annuncio. Ormai da tempo l’82enne Fulvio Aragozzini non stava bene, ma la notizia ha colto ugualmente di sorpresa e, per il judo italiano, è un’altra grande perdita. Indossò il judogi per la prima volta più di sessant’anni fa, nel 1954 ed intraprese un percorso che lo portò alla maglia azzurra, alla direzione tecnica nazionale giovanile ed a una carriera da arbitro coronata con le Olimpiadi 1992 a Barcellona. Ma Fulvio Aragozzini è stato anche scrittore e fotografo, uomo di cultura e profondo conoscitore del judo e non solo. Numerosissimi i messaggi di affetto e cordoglio che stanno affollando i ‘social’ a testimonianza del seguito costruito. “Ho conosciuto Fulvio a 14 anni, andando da Lodi al Nippon a Milano, per me è stato importante..... persona un pò speciale, Maestro su e giù dal Tatami. Un Signore che sono contento il Judo mi abbia fatto incontrare. – ha scritto Flavio – E mi chiarì le idee quando gli posi i miei dubbi, l’animo di un Judoka doveva essere come quello di un lago calmo, mi disse, perché se cade un piccolo sasso viene percepito, se il lago è agitato può non accorgersi neanche della caduta di un masso”. “Nel ‘90 chiuse la sua palestra e mi mandò i suoi allievi – ha ricordato Riccardo - ragazzini ormai uomini che ancora praticano con me e che ancora andavano almeno un paio di volte l'anno a cena a casa sua. Un gran Signore!”. “Mi dispiace molto per il Maestro Aragozzini – ha scritto Pietro - che ho conosciuto bene al Bu Sen Milano, una persona che ha sicuramente lasciato un segno positivo nel Judo Italiano”. Il Maestro Fulvio Aragozzini lascia la moglie Silvia ed il figlio Flavio. Il funerale si terrà sabato 23 settembre alle 11 presso il cimitero di Milano Lambrate, la camera ardente sarà accessibile da giovedì 21 settembre ospedale Don Gnocchi Palazzolo Milano.

A Olbia record di iscritti per il World Judo Championships Kata & Veterans

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A Olbia record di iscritti per il World Judo Championships Kata & Veterans

Roma, 19 settembre 2017 - Si avvicina l’appuntmento con il World Judo Championships Kata & Veterans, in programma al Geopalace “PalAltogusto” di Olbia dal 30 settembre al 7 ottobre 2017. La manifestazione ha avuto un grande riscontro dal punto di vista degli iscritti che - a oggi - è arrivato a 1355 atleti, con un’ampia rappresentanza di judoka italiani, francesi e russi. In attesa di avere il quadro completo degli iscritti, la Francia è la nazione con il maggior numero di partecipanti, seguita da Italia, Russia, Germania e Brasile. Il prossimo appuntamento di Olbia 2017 ha già fatto registrare più iscritti rispetto alle due ultime edizioni andate in scena a Miami Forte Lauderdale e Amsterdam. Il Palazzetto del Geovillage  intorno alle cinque aree di combattimento ospiterà coreografie ispirate alla storia della Sardegna. L’azienda che cura il trasporto pubblico cittadino ha deciso di mettere a disposizione di tutti i partecipanti al mondiale un pass gratuito valido per tutti i mezzi pubblici, in modo da rendere agevoli gli spostamenti dal palazzetto al centro della città, mentre è stato contemplato per l’occasione anche un servizio navetta dall’aeroporto di Olbia al Geovillage. L’international Judo Federation (Ijf) trasmetterà in diretta streaming tutte le gare sul suo sito internet https://www.ijf.org/.

Europei a squadre, due quinti posti per l’Italia U21

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Europei a squadre, due quinti posti per l’Italia U21

Maribor, 17 settembre 2017. È bella l’Italia a squadre! Bella al punto da sfiorare il podio sia con la squadra femminile, che con quella maschile. In entrambi i casi la medaglia non è arrivata, ma la condotta di gara di tutti gli atleti schierati è stata lodevole, addirittura eccellente nel caso di Annarita Campese, Alice Bellandi e Manuel Lombardo, protagonisti di un percorso netto esemplare, quattro vittorie su quattro incontri. Quattordici le formazioni femninili in gara e diciassette quelle maschili. Classifiche. F: 1) Francia, 2) Olanda, 3) Russia e Germania, 5) Italia; M: 1) Azerbaijan, 2) Gerogia, 3) Gran Bretagna e Russia, 5) Italia

Ottavi di finale femminile

Italia 3 (24) - Gran Bretagna 2 (13)

52: Campese 04 - Giles 01

57: Pellitteri 0 - Toprak 01

63: Palombini 0 - Piovesana 10

70: Bellandi 10 - -by- 0

+70: Calagreti 10 - Ludford 01

Quarti di finale femminile

Germania 3 (22) – Italia 2 (3)

52: Ballhaus 01 – Campese 02

57: Ziegler 11 – Pellitteri 0

63: Schmidt 01 – Palombini 0

70: Maelkemburg 0 – Bellandi 01

+70: Bouizgarne 10 – Calagreti 0

R1

Italia 3 (30) – Slovenia 2 (12)

52: Campese 10 – Perovnik 01

57: Pellitteri 0 – Kajzer 01

63: Palombini 0 –Leski 10

70: Bellandi 10 – Opresnik 0

+70: Calagreti 10 – Pecoler 0

Finale bronzo

Italia 2 (2) – Russia 3 (21)

52: Campese 01 – Maliukova 0

57: Pellitteri 0 – Shilova 10

63: Palombini 0 – Gryzlova 01

70: Bellandi 01 – Zadvornova 0

+70: Calagreti 0 – Gushchina 10

 

Ottavi di finale maschile

Italia 4 (33) – Ungheria 1 (11)

66: Lombardo 10 – Kozma 0

73: Esposito 02 – Sarhegzyi 01

81: Parlati 12 – Goz 0

90: Fusco 10 – Toth 0

+90: Agro Sylvan 0 – Waczulik 10

Quarti di finale maschile

Italia 3 (21) – Germania 2 (22)

66: Lombardo 10 – Adam 0

73: Casaglia 01 – Hennebach 0

81: Parlati 10 – Gramkow 02

90: Fusco 0 – Trippel 10

+90: Agro Sylvan 0 – Abramov 10

Semifinale maschile

Azerbaijan 3 (30) – Italia 2 (20)

66: Javadov 0 – Lombardo 10

73: Heydarov 10 – Esposito 0

81: Aghayev 0 – Parlati 10

90: Yagubov 10 – Fusco 0

+90: Kotsoiev 10 – Agro Sylvan 0

Finale bronzo

Gran Bretagna 4 (17) – Italia 1 (10)

66: Macdonald 0 – Lombardo 10

73: Ham 01 – Casaglia 0

81: Mcwatt 03 – Parlati 0

90: Petgrave 03 – Fusco 0

+90: Greenidge 10 – Agro Sylvan 0

Bellandi e Parlati di bronzo agli Europei Juniores di Judo a Maribor

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Bellandi e Parlati di bronzo agli Europei Juniores di Judo a Maribor

Maribor, 16 settembre 2017. Alice Bellandi e Christian Parlati hanno conquistato la medaglia di bronzo nei 70 e 81 kg ai campionati d’Europa U21 a Maribor. Tre le vittorie che hanno accompagnato la gara della Bellandi nei 70 kg, ottenute su Piskunova (Lituania), Khryashcevska (Ucraina) e Kuk (Kosovo), mentre Parlati ha dovuto metterne a segno quattro negli 81 kg, sul britannico Hayes, l’olandese Reijntjens, l’ucraino Cherkai ed il francese Livolsi. “Grande prestazione di Christian Parlati che ha conquistato una bellissima medaglia di bronzo – ha detto il coach Salvatore Ferro – ma lo stesso ha fatto Alice Bellandi, nonostante sia stata protagonista di un episodio sfortunato in semifinale quando, tentando uno shime waza, è rimasta immobilizzata dalla russa che poi ha vinto il titolo. Peccato perché il titolo era alla portata anche per lei. Gli altri azzurri hanno combattuto al massimo, ma non sono riusciti ad approdare alla finale medaglia”. “Sono molto contenta per questa medaglia, era da tanto che l’aspettavo e dopo un lungo periodo di intenso lavoro sono riuscita a togliermi una piccola soddisfazione – è il pensiero di Alice Bellandi - piccola perchè puntavo più in alto, all’oro! Grande rammarico per la semifinale persa per un errore commesso agli ultimi secondi, ma ringrazio Roberto che è riuscito a farmi mantenere la calma e la concentrazione per vincere la finale per il bronzo! Comunque va bene così, la gara è finita e sto già puntando ai Mondiali del mese prossimo. Voglio ringraziare di cuore i miei genitori – ha concluso Alice - il gruppo sportivo delle Fiamme Gialle e tra loro i tecnici Ylenia, Massimo, Antonio e tutti i miei compagni di squadra, il Judo Club Capelletti e Roberto, che in questi mesi di preparazione in nazionale mi ha seguita!”. “Sono molto contento di questa gara – è stato il commento di Christian Parlati - anche se puntavo all'oro, spero di rifarmi al mondiale a Zagabria. Voglio dedicare questa medaglia a mio padre, mia madre e mio fratello. Voglio poi ringraziare il gruppo sportivo della Polizia, che mi sostiene sempre e la Nippon club Napoli”. Settimo posto per Nadia Simeoli, una vittoria nei 63 kg e per Anna Fortunio, una vittoria nei 78 kg, mentre Ilaria Qualizza (78) e Salvatore D’Arco (81) sono stati eliminati. Domenica gara a squadre e l’Italia è presente con il team femminile, che al primo turno affronta la Gran Bretagna e quello maschile, bronzo nel 2016, che se la vede con l’Ungheria. “Incontri ostici, ma alla nostra portata sia nei maschi che nelle femmine – ha detto il coach Raffaele Toniolo - Tutto sta a vedere come i nostri ragazzi assorbiranno l’impatto degli incontri combattuti nella gara individuale e il supporto importantissimo che riusciranno a dare alle squadre i nostri atleti che qui parteciperanno solo alla gara a squadre”.

Gabriele Sulli brilla a Maribor, è vicecampione d’Europa U21

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Gabriele Sulli brilla a Maribor, è vicecampione d’Europa U21

: left;" />Maribor, 15 settembre 2017. Gabriele Sulli ha conquistato la medaglia d’argento nella prima giornata del campionato d’Europa juniores a Maribor. Quattro le vittorie ottenute dal ventenne romano per approdare in finale per l’oro dei 66 kg, sul cipriota Skouroumounissul bulgaro Temelkov, quindi l’ucraino Marandian ed il montenegrino Nurkovic, per arrendersi poi all’o goshi del bulgaro Ivanov, il solo in grado di arrestare la straordinaria cavalcata dell’azzurro. “La gara è stata difficile soprattutto mentalmente – ha detto il neo vicecampione d’Europa - ma mi sentivo bene e incontro dopo incontro stavo sempre meglio, peccato per la finale, ma sono sicuro che mi rifarò. Ringrazio il direttore tecnico Murakami e tutto il suo staff della nazionale, in particolare Roberto Meloni, che era alla sedia, ringrazio le Fiamme Gialle, mio padre, Ylenia Scapin e Antonio Ciano e un grazie alla mia famiglia”. “La bellissima medaglia d'argento di Gabriele ha illuminato una giornata strana – è stato il commento del tecnico azzurro Raffaele Toniolo - dove i nostri atleti non sono riusciti ad esprimersi al massimo e sono stati bersagliati da alcune decisioni arbitrali difficili da comprendere. Su tutte la squalifica inflitta a Carlino per kani basami che l’ha relegato al quinto posto in una categoria dove era protagonista. Brava anche Alessia Ritieni che ha dato tutto finendo ai piedi del podio. Domani un’altra giornata con i nostri che saranno sicuramente protagonisti”. Gara brillante anche per Alessia Ritieni, quinta con due vittorie nei 48 kg e per Andrea Carlino che, dopo due vittorie nei 55 kg, è stato squalificato in semifinale in seguito ad un’azione pericolosa e non ha disputato la finale per il bronzo. “Le prime impressioni sono un misto tra rabbia per la mancata medaglia e soddisfazione per la gara nel suo insieme. – ha commentato Alessia Ritieni - Fino al pomeriggio prima della partenza non sapevo neanche di dover partecipare, ho calato il peso in fretta e con la febbre alta ma con l’entusiasmo a mille per la notizia improvvisa. Questo mi ha portato a salire sul tatami con tanta voglia di fare bene e di divertirmi e in parte ci sono riuscita, anche se con qualche rammarico per l’incontro con l’olandese Gersjes, che ha poi vinto la gara. Analizzerò gli errori e sono sicura che riuscirò a togliermi belle soddisfazioni”. “Sono molto deluso della gara di oggi – ha detto invece Andrea Carlino – nell’incontro di semifinale, mentre concludevo un attacco, sono scivolato e l’arbitro ha pensato che volessi fare una tecnica non permessa. Mi hanno dato hansoku make e non ho potuto combattere nella finale per il terzo posto. Nonostante questo errore arbitrale non mi butto giù e guardo avanti”. Settimo posto infine nei 60 kg per il napoletano Biagio D’Angelo, mentre sono stati eliminati alle prime battute di gara Silvia Drago (44), Michela Fiorini (48), Annarita Campese, Martina Scisciola (52), Silvia Pellitteri (57), Alessio Di Clemente (55), Angelo Pantano (60), Manuel Lombardo (66), Leonardo Casaglia, Giovanni Esposito (73). Sei gli azzurri in gara sabato, Nadia Simeoli (63), Alice Bellandi (70), Anna Fortunio, Ilaria Qualizza (78), Salvatore D’Arco, Christian Parlati (81).

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